A love story...

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  1. +Evil_Queen+
     
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    Ecco la mia prima storia xD
    Non fate caso agli orrori che posso aver commesso scrivendo xD




    Era una bellissima giornata estiva, per la precisione il tre agosto, il sole illuminava ovunque gli fosse possibile con i suoi raggi e mostrava a chiunque l' amore...amore che in quella stagione era particolarmente evidente.
    Andrea era una ragazzina di 14 anni del luogo, alta circa un metro e sessanta, dagli occhi marroni che, se riflettevano la luce del sole, si trasformavano d' un color ambrato. I suoi capelli erano lunghi e lisci, color castano dorato.
    La ragazzina viveva con sua madre e suo fratello, dato che i genitori si erano lasciati un anno fa.
    Il fratello si chiamava Simon ed era più grande di lei d' un paio d' anni. Più che un fratello, sembrava una bertuccia secondo lei.
    La madre era una donna molto semplice che gestiva un ristorante sotto casa loro.

    Andrea decise quel giorno di approfittarne della bella giornata e fare un giro per il centro.
    Nulla, secondo lei, avrebbe potuto rovinare la giornata.
    Arrivata in centro, s' incontrò con la sua migliore amica Cristina. Quest' ultima aveva la sua stessa età e come aspetto assomigliava ad Andrea, tranne per gli occhi, che portavano un color verde smeraldo.
    Visto la bassezza delle due, non riuscivano a trovarsi tra la folla di gente.
    -Andrea!!!- Urlava Cristina, mentre cercava di farsi spazio tra la gente a gomitate.
    -Sono Qui!!!- Rispose una voce non molto distante.
    Andrea stava per ricevere la gomitata da parte dell' amica, ma questa fortunatamente si fermò appena in tempo.
    -Fiù...l' ho vista brutta.- Ammise Cristina.
    -E secondo te io no?!- Rispose Andrea che stava sudando freddo.
    Dopo essersi allontanate dalla massa di gente, le due andarono per negozi a far compere.
    Ad un certo punto Andrea si fermò davanti ad una gioielleria per ammirare un anello particolare. Non era tapezzato di diamanti, anzi era molto semplice...una semplice fedina d' oro bianco con un piccolo diamante al centro. Semplice ma stupendo.
    -Hey, hai visto che bello?- Chiese Andrea.
    Cristina esaminò l' oggetto. -Non mi sembra una gran bellzza...è molto semplice...a me non piace.-
    Andrea la interruppe -Come non ti piace?Cavolo pensa ricevere un regalo simile da una persona speciale...-
    Cristina rise. -Allora vedi di fartelo regalare dal tuo ragazzo.-
    In quell' istante passò per caso Alex, un diciasettenne alto e atletico, con gli occhi azzurro ghiaccio e i capelli castani portati molto corti.
    -Scusa, ma da quando quella pertica ha un ragazzo?- Le interruppe.
    Andrea andò su tutte le furie e cominciò a tirar pugni sullo stomaco del ragazzo, che non sentiva il benchè minimo dolore.
    -Infatti non ce l' ho!E tu, sentiamo, hai qualche malata cerebrale che ti corre dietro?- Chiese acidamente Andrea.
    -Basta voi due pizzicarvi!Dio mio, siete insopportabili!- Affermò con tono di rimprovero Cristina.
    Alex rispose beffardamente e con un sorrisino sul volto. -Di ragazze che mi corrono dietro ce ne sono, però io aspetto quella giusta, che mi faccia perdere la testa.-
    Le due amiche fischiarono e risposero in coro. -Sentitelo, fa il romanticone.- Subito dopo seguì una grossa risata.
    Il giovane le guardò male. -Bah, voi non capite niente...siete ancora piccole.- Seguì una smorfia da parte delle due ragazze.
    Senza che prendessero a parlare, Alex proseguì il discorso. -Ad ogni modo, sabato darò una festa in spiaggia...mia madre ha chiesto se vi andrebbe di venire...-
    Le due si guardarono, come se avessero avuto la stessa idea.
    -Ok, ci saremo...aspetta ma...sabato è domani!E avvisarci un po' prima no eh?- Disse Andrea, che parlò per entrambe.
    -Troppa fatica...bah ora vado...ci si becca pertiche!- Dopo aver risposto con il suo tono sarcastico se ne andò.
    Le ragazze corsero a casa. Cristina avrebbe dormito da Andrea ed il giorno dopo sarebbero andate assieme alla festa.
    Appena arrivate a casa, la madre di Andrea chiese loro una mano con il servizio ai tavoli e loro l' aiutarono, così sarebbero potute uscire il giorno seguente.

    Alle nove del mattino erano entrambe sveglie, pronte per andare alla festa.
    Mentre si preparavano per il pomeriggio, cominciarono a dialogare, anche perchè era difficile che insieme tacessero.
    -Secondo te ci saranno ragazzi carini a quella festa?- Cominciò Cristina.
    Andrea, che aveva voglia di fare del sarcasmo, rispose. -Se sono tutti come Alex, siamo messi male.-
    L' amica le tirò una cuscinata in testa. -Stupida!Sto dicendo seriamente io...poi lui non è un brutto ragazzo e so che lo pensi anche tu sotto sotto, se non foste sempre lì a pizzicarvi...vi vedrei bene insieme...-
    Andrea s' infuriò, come se l' avesse appena offesa e diventò paonazza. -Io e quel demente?Insieme?Mai!!!Piuttosto mi faccio trapanare i denti!-
    Cristina prese un vaso pieno d’ acqua tra le mani e ne lanciò il contenuto all’ interlocutrice.
    -Raffredda i tuoi bollenti spiriti, cara!- Disse esplodendo in una risata.

    Nel frattempo Alex stava preparando tutto l’ occorrente per una festa, aiutato dal suo migliore amico, Mattew, un ragazzo poco più basso di lui, dai capelli corti e neri ed un paio d’ occhi marroni, molto chiari.
    Mattew cominciò subito a fare domande riguardo la festa. –Ci sarà qualche ragazza interessante secondo te?-
    Alex, senza farci molto caso rispose all’ amico. –Sì, qualcuna ci sarà…vedrai che troverai la poveretta disposta a sopportarti.- Concluse ridacchiando.
    -Hey!Non è divertente!-

    Al pomeriggio, ad insaputa delle due ragazze, Alex e Mettew passarono a prenderle in moto per portarle alla festa.
    -Come mai ci accompagnate voi?- Chiese Andrea incuriosita.
    -Perché così facciamo prima…- Fu la risposta sbrigativa di entrambi i ragazzi.
    Le amiche non obiettarono e salirono in moto: Andrea dietro ad Alex e Cristina dietro a Mattew.
    Prima di partire, però le due ragazze gli raccomandarono di andare piano, visto che volevano tornare a casa intere.
    Arrivati al party, c’ era ogni tipo di gente.
    -Che c’ è?Disorientata?- Chiese Alex ad Andrea in tono beffardo.
    La ragazza, stanca delle solite prese in giro, non rispose ed andò via, lontana da lui il più possibile, perdendone le sue tracce.
    Ad un certo punto, una voce al microfono parlò, rimbombando tra la folla.
    -Mettetevi tutti in cerchio, che si fa il gioco della bottiglia!-
    Cristina spinse Andrea a parteciparvi, controvoglia. Ovviamente al gioco vi erano pure Alex e Mattew.
    -Speriamo di non capitare con quei due…- Sussurrò la ragazza all’ amica, indicandoli.
    La bottiglia cominciò a girare e la prima a capitare fu proprio Andrea.
    L’ oggetto girò nuovamente e capitò proprio Alex come ragazzo da baciare!
    Il giovane si avviò con disinvoltura vero Andrea e si abbassò per darle un bacio.
    Non appena i loro volti si unirono attraverso le loro labbra, la ragazza non capì più niente, non sapeva perché, ma quel bacio le fece girar la testa.
    -Scusa, non mi sento bene…- La ragazza scappò senza lasciare il tempo al ragazzo di reagire. Andò a rifugiarsi in riva al mare, lontano dalla festa, per riprendersi.
    Provava una strana sensazione. Sentiva che qualcosa si era mosso in lei…quello che provava per Alex non era più quello di prima…certo, lui le piaceva, però in quel momento stava realizzando qualcosa di più profondo di una semplice cotta passeggera.
    Mentre era sommersa tra i suoi pensieri, arrivò l’ interessato, ossia Alex.
    -Senti…potrei parlarti un secondo?- Chiese timidamente il giovane.
    La ragazza annuì e lui si sedette accanto a lei.
    Dopo averla guardata per qualche istante mentre il sole le illuminava gli occhi confusi, egli cominciò il suo discorso. –Senti…non interrompermi finchè non ho finito…okay?- La ragazza annuì nuovamente.
    -Io…ho realizzato una cosa…non so se lo stesso vale per te, però…senza girarla per le lunghe…mi sono accorto…con quel bacio…di essermi innamorato di te…insomma…Andrea, io ti amo.- Subito il ragazzo comiciò a fissarla, sperando che capisse che era sincero.
    Quelle parole la fecero trasalire. Da lui non se lo sarebbe mai aspettato. Il cuore cominciò a batterle forte e sentiva che non sarebbe riuscita a parlare. Tentò di rispondere, senza successo.
    Allora il giovane, sentendosi in imbarazzo, si alzò in piedi. –Ho capito, scusa il disturbo…- Si stava incamminando, quando sentì un abbraccio che lo stava trattenendo, l’ abbraccio di Andrea –A-a-a-a-…anch’ io ti amo…- Balbettò.
    Il ragazzo si girò e l’ abbracciò. –Questo mi basta…cucciola.- Le sussurrò all’ orecchio.
    Andrea, che non si aspettava tutto ciò, decise di seguire semplicemente l’ istinto e lo baciò.
    Restarono fermi, sulla spiaggia abbracciati per chissà quanto, fino a quando non sentirono due voci familiari che li chiamavano: Mattew e Cristina.
    I due, vedendoli abbracciati sgranarono gli occhi, increduli.
    -D-d-d-…da quando vi scambiate effusioni amorose?- chiese senza il minimo tatto Mattew.
    Cristina le tirò un pugno sullo stomaco, che si fece subito sentire. –Taci, questo si chiama amore.-

     
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