La Villa infestata

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. AntonioHP
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    prefazione: spero vi piaccia!!XD






    Villa Greystone godeva di una pessima reputazione; la gente del villaggio diceva che quella villa fosse infestata da orribili spettri; C’era persino chi diceva che all’interno di quella villa vivesse una malefica strega chiamata Salifera la quale usciva solo di notte per andare a caccia di bambini da usare per i suoi esperimenti o mangiare quando ne aveva voglia.
    I ragazzi del villaggio spesso si avventuravano cercando di varcare la soglia della villa, ma arrivati alla lapide incastonata ci ripensavano: il cancello nero che rappresentava l’entrata nella spettrale villa, infatti, suscitava un profondo senso di inquietudine tale da respingere la volonta’ ed il coraggio di coloro che avevano avuto la folle idea di avvicinarsi alla villa.
    Faceva freddo e la notte era appena calata facendo riversare la città nella penombra.
    “ io..io non ci vengo” esordi’ Sam scrutando le tenebre “non so voi… ma per me questa è pazzia”.
    “ fifa Sam?” esclamò Grey sogghignando; Egli era il più coraggioso ragazzo della città, non a caso veniva chiamato Audis, il ragazzo-guerriero ed inoltre era anche il più alto del gruppetto; I suoi capelli chiari brillavano di una luce intensa che risplendeva nell’intera villa.
    Man mano che i ragazzi avanzavano la notte si infittiva; Improvvisamente una gelida brezza seguita da un acuto sibilo li fece rabbrividire: avevano raggiunto la lapide incastonata ed accanto giganteggiava il terribile cancello nero.
    Sam levò lo sguardo e vide una fioca luce, proveniente da una delle finestre della casa, brillare ripetutamente come se fosse un segnale; “ devo farcela” si disse Sam “ o gli altri penseranno che sono un codardo”.
    I quattro ragazzi avanzavano col cuore pesante; Il silenzio regnava nella villa e nel cimitero che la circondava, accrescendo passo dopo passo il loro stato stato di ansietà .
    “ebbene” esclamò Grey “ eccoci arrivati alle porte dell’inferno; questa notte uno di noi morirà.”
    “ Non sei per nulla divertente Grey” disse Sam ansimante. Poi lanciò un’ultima occhiata alla finestra dalla quale aveva visto sfavillare la luce del fuoco ed urlò “ditemi che l’avete visto anche voi!”.
    Johnne, uno dei ragazzi che aveva deciso di intraprendere l’avventura, levò lo sguardo oltre il cancello ma non vide altro che una villa dall’aria spettrale.
    “ Cos’hai visto Sam?” chiese il ragazzo scrutando ovunque “ adesso ti ci metti anche tu?”.
    “ No, è vero. Io..io credo di aver visto qualcosa muoversi all’interno della casa”.
    Grey non parlò, era in silenzio che contemplava. Poi riacquistando coraggio disse “ Sarà SALIFERA!”.
    “D’accordo Grey, ora basta noi ce ne andiamo” dissero Johnne e suo fratello Fred all’unisono.
    Sam li osservava mentre si allontanavano, rimpiangendo di non essere andato via con loro.
    “Bene Sam, sta a noi due adesso” disse Grey guardando con rammarico l’amico spaventato.
    “Grey” sussurrò Sam con voce tremante “ io ho paura”. Ma l’amico gli strinse la mano cercando di confortarlo.
    “ Nulla potrà farti del male finchè ci sarò io Sam” soggiunse Grey.
    Cosi’ i due avanzarono col fiato sospeso; l’aria gelida li immobilizzava come se fossero trafitti da tante lame.
    Arrivati al cancello Grey guardò l’amico varcando per primo la soglia. Il sentiero serpeggiava lungo il cimitero arrestandosi d’innanzi all’imponente casa avvolta nel buio più assoluto. La nebbia si infittiva man mano che i due ragazzi avanzavano e il fruscio del vento risuonava come un occulto canto infernale.
    Fragoroso era il rumore prodotto dai loro passi in quella apparente placida villa mentre percorrevano lo stretto sentiero. Improvvisamente un fruscio raccapricciante provocato dallo sbattere d’ali di un allocco appollaiato su di un leccio li fece trasalire. “ è solo un gufo” mormorò Grey cercando di tranquillizzare l’amico.
    Erano arrivati all’entrata dell’occulta abitazione e stavano per risalire i gradini che li separavano dalla porta d’ingresso, quando si senti’ un acuto scricchiolio e la porta sprangata fu bruscamente aperta. Ma dietro di essa l’ombra sembrava avvolgere il vuoto più assoluto.
    Sam sussultò traendo un profondo sospiro.
    Grey indietreggiò, scrutando l’oscurità in cui era avvolta l’intera abitazione.
    “ Sam allontanati” esordi’ Grey “ c’è qualcuno li’ dentro”; E aveva ragione, dietro a quella porta, avvolta in una fittà oscurità si stava muovendo qualcosa di tenebroso, macabro, oscuro.
    Una figura comparve improvvisamente sulla soglia della porta. Ed allora Grey e Sam iniziarono a correre velocemente verso l’uscita della villa. Ad un certo punto Sam inciampò su dei rami spezzati e da allora Grey non lo rivide mai più.
    La notte era fitta e la villa era immersa nel silenzio più assoluto. La tetra figura avanzava lentamente in direzione di Sam; Egli camminava ricurvo su se stesso e indossava degli abiti logori.
    “Che fai li’ a terra?” disse il vecchio avvicinandosi a Sam “ fa freddo, su alzati”.
    Sam esitò. Poi ripensando alle terribili storie che si dicevano nel paese a proposito di quella villa, lanciò un grido strozzato, simile a un gemito.
    “ Silenzio…o sveglierai le creature del bosco” proferi’ il vecchio con aria misteriosa.
    Poi la sua mano afferrò Sam per il polso e lo aiutò ad alzarsi. Sam trasse un profondo sospiro.
    “Non-N-Non volete uccidermi?” balbettò Sam tremando per il freddo e la paura.
    “ Ahimè!” esclamò il vecchio “ si dicono tante cose sul mio conto; Ma non devi avere paura di me. Io sono solo un vecchio che ha perso le sue forze per continuare a sognare… ed ormai attende angosciamene che la crudele ombra lo ghermisca”.
    Poi lanciò un’occhiata sinistra al ragazzo ed iniziò a cantare:




    Son celati, i mondi tra le fiabe…
    E profondi gli abissi risuonano il richiamo
    Limpide son le fiabe dove il suono dolce invoca
    Oscure son le altre dove stridula il richiamo
    Sacuda un tempo disse: non badare a cio’ che dicon
    Ma ricorda del tuo amico
    Nella terra del sole dove luce irradia terra
    E le stelle cadono illuminando i boschi fatati
    Abgha visse ed Elhbor figlio di Elotor ancor oggi vive
    Ma il terrore regna ovunque e tu Elbar
    Sei il prescelto

    E’ arrivato il nuovo Scrwiter
    Gioite, Creature oltremondane
    La salvezza è imminente
    Il mio tempo sta per terminare
    E la luce rabbuiare…


    Forse un tempo incontrerai
    Salizor nelle terre oscure...
    Elotor la cui triste storia piangerai
    Arma dalle nobili virtù
    Che la terra dell’Etilmur ristora
    Nevica, Elettra …..
    Se il tuo fato accetterai


    Mentre il vecchio cantava, Sam era rimasto a fissarlo con espresione sognante ascoltando le sue dolci parole trasportate via dal vento come d’autunno le foglie.
    “ Entra dentro ragazzo” disse il vecchio risalendo il sentiero “ ho qualcosa che sono sicuro ti farebbe piacere vedere.”
    Sam indugiò per un istante. Poi segui’ il vecchio su per il sentiero serpeggiante e in quel momento mille domande affiorarono nella sua confusa mente.
    “ Cosa sto facendo..” pensò “ E se il vecchio fosse stato mandato dalla malefica Salifera per venirmi a prendere?; Se avesse cercato di farmi a pezzi una volta entrati nella casa ed avesse nascosto il corpo in una stanza segrete dove nessuno avrebbe potuto più trovarmi per seppellirmi?; E se invece si sarebbe limitato a tenermi rinchiuso nella sua orripilante dimora oppure a darmi in pasto a qualche affamata creatura malvagia?”. Ma poi lanciò un’occhiata alle sue spalle e capi’ che nonostante tutto, sarebbe stato meglio entrare nella sgradevole dimora.
    Sam avanzava col cuore in gola ed il suono del suo respiro flebile era coperto dallo scricchiolio delle travi. Nella casa tutto era oscurato da un’ombra spettrale e l’unica illuminazione che gli permettesse di muoversi all’interno di quello che sembrava un interminabile corridoio era la piccola lanterna dell’infido vecchio.
    Arrivati alla fine dell’antro, il proprietario poggio’ la lanterna su uno scaffale ed estrasse da una delle tasche un’enorme chiave d’argento.
    Sam si chiese cosa poteva mai esserci in quella stanza da serrarla con una chiave del genere.
    Un sibillo acuto accompagnato da una gelida brezza fece trasalire il giovane Sam; nella stanza regnava una terribile quiete e l’aria sembrava adesso più fredda e fitta.
    “Cosa diavolo sto facendo?” si chiese Sam impaurito “Mi pentirò ..ne sono sicuro”.
    Sam avanzava tremante e quando fece per voltarsi capi’ di essere rimasto solo: evidentemente il vecchio se ne era andato senza che il povero Sam lo vedesse.
    “Signore?” evocò Sam “Signore, dove siete?”
    Ma non ebbe alcuna risposta; Sam degluti’. Poi un terribile cigolio spezzò il silenzio, un rumore acuto e Sam giaceva disteso per terra senza vita…
     
    Top
    .
0 replies since 13/4/2008, 16:56   95 views
  Share  
.
Top