Le storie dell'Organizzazione

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    Luxord,lo sfidante del destino



    La luna.Bianca,candida ma sporca di macchia grigie dovute alle esplosioni causate dalla stupidità umana.Questa era la luna che Luxord avrebbe voluto vedere.

    Invece nel cielo profondo notte,che di nero era sempre,esisteva,se così si può dire,solo una luna artificiale,finta,di una forma innaturale ma così romantica,che perfino Shakespeare ne si sarebbe innamorato.

    Come suoleva,continuava a piovere interrottamente,e per questo decisi di utilizzare un portone oscuro affinchè ritornassi nel mio spartano alloggio.

    Se non che,proprio mentre mi dirigevo verso l'oscurità,Xemnas mi fermò.

    -Numero X,le parla il Superiore-
    -Mi dica,numero I -

    Lo trattavamo con rispetto il Superiore,perchè grazie a lui la speranza di una nuova vita,la luce dei nostri cuori spariti,si era riaccesa e solo grazie a lui potevamo continuare a sognare Kingdom Hearts.

    -Numero X è stato scelto per una missione delicata,e che non può fallire-
    -Quale sarebbe?-
    -Deve recuperare il numero XIV dalla Fortezza Oscura,purtroppo quella sgualdr...volevo dire quella squattrinata si è fatta imprigionare da un DarkSide,quindi è suo compito liberarla-
    -Certo,Superiore-

    Cambiai direzione al portale oscuro in quel momento,e con estrema tranquillità mi diressi davanti all'ex Fortezza di Malefica,dove era intrappolata numero XIV.Uscii da quel momento dal portale,e vidi numero XIV che combattteva senza stancarsi, con grande determinazione.

    -Non mi avrai mai-continuava a ripetere.Con la sua lancia di vento,continuava a far indiettreggiare il Dark Side,ma improvvisamente sparì,e riapparve in una leggere folata di brezza dietro il Dark Side.Face una capriola saltando,di quelle mortali,e conficcò una spada nella testa del DarkSide.Questo scomparì.

    -Ottimo spettacolo-disse mentre mi congratulavo con lei,applaudendo pacatamente.Mi diressi verso di lei.
    -Dimmi,numero XIV,perchè mi hai mandato a chiamare?-
    -Il DarkSide era una scusa.Il vero problema è quello-Luxuria indicò un piccolo libro con scritto il nome Ordul.-Ho specifacatamente chiesto di te perchè mi sembravi il più adatto,visto che il è il tuo vero nome,no?-
    -Complimenti della perspicacia,Luxuria-

    Ma non feci in tempo a dire queste parole che lei subito se ne andò.Io tranquillo mi sedetti su uno scalino vicino alla serratura ormai chiusa,e comincia a leggere il mio vecchio libro,su cui annotavo tutti i miei viaggi.

    Come era strana la mia vita da umano.Mi chiamavo Ordul,ero stato eletto dai miei concittadini,come suoleva fare nelle regione.Combattei per la mia terra,e vinsi la maggiorparte delle volte tranne una,quella che segnò il mio destino.
    In quel tempo la mia terra subiva tumulti continui dovuti a grave carestie a cui andava incontro la mia terra,cercavo alleati ma nessuno era abbastanza generoso,tutti troppo indaffarati a schiavizzare gli altri.Scoppiò una guerra civile,e ahimè dovetti ricorrere alle armi.In quel tempo una persona,di nome Xehanort tentava di sovvertire tutto il mondo.Perchè la terra in cui vivevo era un mondo unico,che per varie sventure era cambiato.Questo Xehanort,che si faceva chiamare Master,si faceva accompagnare da un losco individuo sempre coperto da una specia di tuta nera.Non si sapeva il suo nome,non si sapeva nulla di lui,ma era chiamato Venorth,per distinguersi dal Master.Camminavo in una via centrale,di una città ormai abbandonata.Sembrava una scena di un film Western di vecchi tempi.Balle di polvere erano spinte dal vento e un fruscio leggero scorreva nelle vene.Dalla parte opposta al mio sguardo,c'era lui,Venorth,che si dirigeva lentamente verso di me.Nella sua mano destra c'era un Keyblade che non avevo mai visto.

    -LUI(così chiamava Master Xehanorth)mi ha mandato ad ucciderti-
    -Lo so -risposi io-ma anche se tu mi ucciderai,anche se tu mi taglierai la mani,anche se tu mi taglierai le braccia,anche se tu mi taglierai la testa,tu non vincerai!-
    -Cosa ti da questa sicurezza?-
    -In questo momento il tuo caro Maestro sta combattendo contro tre dei migliori Cavalieri,da me designati come prottetori della luce che voi non ucciderete mai!-
    -Vedremo..-

    Venorth si mise in posizione con la mano destra in alto,leggermente piegato sulle ginocchia,e pronto a scattare.Io evocai le armi di allora,una spada nera e bianca,e mi misi in posizione difensiva.

    Corse velocemente contro di me,ancora oggi chiudendo gli occhi,vedo il suo viso coperto,che incrocia lo sguardo con il mio.

    E il suo Keyblade che mi trapassa,tagliandomi in due il corpo.

    Credo di aver fluttuato anni nei regni dell'Oscurità e di essermi ritrovato a svolgere missioni.So solo che non esiste più traccia del luogo dove vivevo,anzi credo che si sia scomparso o forse diviso,ho deciso di disinteressarmene.Ma quel libro ha riportato tutti i ricordi nella mia memoria.Presi il libro con me e mi diressi di nuovo verso il mio alloggio.

    Sala delle riunioni,3 giorni prima della mia morte,solo io e Luxuria.

    -Numero X,che ne dici di fare un giro per Crepuscopoli?-
    -No,grazie ma non ne ho voglia-
    -Potresti trovare notizie interessanti,sicuro di non voler andarci?-
    -Sicuro.-
    -Non insisto oltre-e se ne andò
    -Bah...come è strana-




    Sconfitto.Sconfitto.Sconfitto!
    Come potevo essere stato ucciso di nuovo,da un Keyblade,da quell'arma maledetta!Le mie carte non potevano fare nulla!Non ero riuscito a vincere il mio destino!

    Forse la mia storia non ha senso,ma so che la mia storia sarà sempre quella,la storia di cui vivrò il ricordo.
     
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19 replies since 22/3/2008, 22:45   204 views
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