Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco

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  1. Niyin
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    Se non offende Hooded vorrei uppare il topic con la scheda della saga e qualche approfondimento in più.
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    Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (A Song of Ice and Fire, spesso abbreviato dai fans in "aSoIaF").

    Martin incominciò a scrivere la saga nel 1991, anche se il primo libro venne pubblicato in America nel 1996. Nata originariamente per essere una trilogia, la saga ha acquistato spessore durante il corso degli anni, al punto tale che, secondo Martin stesso, per poter portare a conclusione l'intera storia saranno necessari almeno sette volumi, dei quali il quinto è attualmente in fase di lavorazione. L'autore ha scritto anche dei racconti che approfondiscono alcuni punti della trama. Uno di questi, Sangue di drago, ha vinto nel 1997 il Premio Hugo come Miglior romanzo breve (Novella).

    Finora la saga è stata tradotta in diciotto lingue, raggiungendo velocemente ampia fama. È il lavoro più conosciuto di Martin e da esso sono stati tratti un gioco di carte collezionabile, un gioco da tavolo e un gioco di ruolo.

    Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco sono una saga apprezzata per i suoi personaggi estremamente dettagliati ed intriganti nonché per gli improvvisi e spesso sorprendenti colpi di scena. In tutta la storia si riscontra, inoltre, una certa malinconia di fondo che, in un connubio con la descrizione di scene di guerra e di sesso molto crude, è capace di rendere l'idea di un mondo reale, vibrante e suggestivo. Ne Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco la magia, che spesso è un elemento preminente della narrativa fantasy, viene invece utilizzata in modo limitato e sottile, impiegandola solo in rari casi, quasi fosse una forza oscura, ambigua e difficilmente controllabile.

    L'intera saga è scritta in terza persona e raccontata attraverso gli occhi di numerosi protagonisti. Dal primo volume fino alla fine del quarto, ultimo pubblicato ad oggi, i personaggi POV sono stati venticinque. George Martin, peraltro, è riconosciuto per la sua spietatezza nei confronti dei personaggi delle sue storie. Attualmente, infatti, ben otto dei personaggi principali sono stati fatti morire durante il corso della narrazione.

    In Italia Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco sono pubblicate dall'Arnoldo Mondadori Editore.
    Finora sono stati pubblicati 4 romanzi, anche in edizione italiana (traduzione di Sergio Altieri), dove tuttavia sono stati spezzati in due o tre volumi ognuno, per un totale finora di nove volumi:

    1) Il Trono di Spade
    2) Il Grande Inverno
    3) Il Regno dei Lupi
    4) La Regina dei Draghi
    5) Tempesta di Spade
    6) I Fiumi della Guerra
    7) Il Portale delle Tenebre
    8) Il Dominio della Regina
    9) L'Ombra della Profezia
    -- Tabella esplicativa: x


    wikipedia.org


    Recensione (by Cabepfir)
    attenzione eventuali spoiler.
    Dopo una sanguinosa guerra, i Sette Regni sono ora dominati da re Robert Baratheon, che, con l’aiuto dei suoi alleati (in primo luogo il signore del Nord, Eddard Stark), ha distrutto la precedente dinastia, quella dei Targaryen, i signori dei draghi. Robert, un tempo valorosissimo guerriero, da troppo tempo si dedica solo alle sottane e al vino, mentre la famiglia della regina, Cersei Lannister, è il nepotismo personificato e stende i propri tentacoli su tutte le cariche del regno. In tutto questo, l’onesto e rigoroso Eddard Stark vedrà la propria famiglia precipitare nella vorticosa piega che prenderanno gli eventi dopo che uno dei suoi figli, Bran, avrà subito un fatale attentato. Gorge RR Martin ha creato una mappatura della nobiltà tale che di ogni nobile casa (e ce ne sono molte, molte altre oltre ai Baratheon, Stark, Lannister e Targaryen!) appartegono vassalli, valvassori, servi e balie. I Sette Regni, distribuiti su un territorio che passa dalle gelide lande del Nord all’assolato e mediterraneo Sud, sono descritti in una maniera che mi sembra di conoscere ogni singolo castello. Ma precisione e immediatezza visiva non sono gli unici pregi di un’opera che può contare, direi quasi, su un cast stellare: i personaggi sono di grande nitidezza e ben lontani dalla sterotipicità che purtroppo infesta i fantasy di livello inferiore (vedi alla voce: Dragonero & similia). Sono personaggi che davvero ti si incollano addosso per non lasciarti più: il leale Eddard, Robert il crapulone, Cersei la ce**a, Petyr Baelish, vecchio pretendente di Catelyn, il piccolo Bran… Su tutti spiccano Catelyn Tully, moglie di lord Stark, il figlio bastardo di quest’ultimo, Jon Snow (ultra-figo ragazzo bruno, pallido, cogli occhi grigi e il cuore infranto) e soprattutto il grande Tyrion Lannister, nano e deforme, con l’unica arma della sua furbizia, della sua ironia e della sua intelligenza. Tyrion batte tutti secondo me. Chi invece non riesco proprio a sopportare è Arya Stark: sarà forse che ormai conosco le donne guerriere da dentro e da fuori, ma la sua inclinazione alle armi mi sembra falsa e messa lì veramente soltanto per stupire i lettori (quanta differenza, invece, con la naturalezza medievale di Catelyn o di Sansa!). E purtroppo, in un libro in cui so già che metà dei personaggi più amati morirà entro breve tempo, Arya è una di quelli che non muoiono (mannaccia). Ho già accennato, poi, alla maestria grazie alla quale nel sostrato del testo si possono leggere i riferimenti alla guerra delle Due Rose, con i suoi chiari paralleli (Eddard = Riccardo di Gloucester, Jon = John di Gloucester, Robert = Edoardo IV, Cersei = Elisabetta Woodville, Jaime = Rivers, ecc) e soprattutto il fatto che il nodo del mistero stia in una delle cose affermate dal dottor Shaa in uno dei sermoni precedenti l’incoronazione di Riccardo III ^^ Delle varie polemiche sull’edizione italiana me ne cala poco: sinceramente la traduzione mi sembra migliore di quella francese (sarà solo campanilismo?), ma Delta delle Acque mi sembra meglio di Vivesaigues, Nido dell’Aquila meglio di Les Eyrié, Approdo del Re meglio di Port-Réal, Lannisport meglio di Port-Lannis. Concedo invece che Castral Roc, con la doppia r, suona anche meglio di Castel Granito. E poi l’edizione italiana ha un apparato araldico che quella francese si sogna.
     
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7 replies since 5/12/2007, 22:02   201 views
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