Kingdom Hearts: Heart's Power

*Lixiaene*

Posted on 21/9/2007, 21:12

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Dio, che crudeltà :What?:

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cagnolino

Posted on 21/9/2007, 21:12

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daccordo lo farò... sn pronta al peggio

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Dark Cocca

Posted on 21/9/2007, 21:15

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Honey badgers don't give a shit

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ehehehe
forse vi rivelerò qualcosa lunedi :sisi:

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Dark Cocca

Posted on 24/9/2007, 14:53

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dopo l'attesa snervante a cui vi ho sottoposto in questi ultimi 2 giorni (seeeeeee,come no!),ecco il nuovo capitolo

Capitolo 8
Quarto giorno

"Sveglia, dormiglioni!" disse Kairi scuotendo Riku e Sora, che dormivano ancora nei loro letti.
Il custode del Keyblade aprì gli occhi e sbadigliò.
"Buongiorno, Sora" disse ancora la ragazza.
"Ciao Kairi"
Riku si mise seduto sul letto "Che ora è?" chiese.
"Sono quasi le undici"
"Cheee??" esclamò Sora "Abbiamo dormito troppo. Lenn ci farà a pezzi!"
Riku nel frattempo si era vestito in tutta fretta, mentre Sora si disperava nel letto.
"Non vi preoccupate, stamattina non faremo niente" li rassicurò kairi.
"Cheee??" esclamò questa volta Riku.
"Stamattina mi sono svegliata presto, e ho trovato Lenn già in piedi. Io gli ho chiesto cosa avremmo fatto oggi, ma lui mi ha detto che almeno per stamattina ci saremmo riposati e che forse faremo qualcosa nel pomeriggio" spiegò la ragazza ai due amici.
Sora non capiva la natura di quel comportamento.
"Non è da lui dire così, stava bene?" domandò.
"E' esattamente quello che gli ho chiesto io, ma lui mi ha risposto che andava tutto benissimo" disse "anche se mi sembrava un pò giù di corda" aggiunse poi.
"Dov'è adesso?" chiese Riku.
Kairi indicò la camera di Lenn "E' entrato lì dentro circa due ore fa e non ne è ancora uscito"
"Cosa facciamo allora?" chiese ancora Riku.
"Niente"
Ci fu un attimo di silenzio, che fu interrotto da Sora.
"Kairi...."
"Che c'è?"
"Se stamattina non dovevamo fare niente, perchè mi hai svegliato??" chiese lui irritato.
Kairi esitò "Ehmm.......diciamo che mi annoiavo e ho deciso di farvi alzare" poi esibì un grosso sorriso.
"Kairi! Mannaggia!!!"
La ragazza si voltò e corse al piano di sotto e Sora la inseguì.
"Se ti prendo sei fritta!" urlò il ragazzo.
Riku rimase di sopra, con le braccia incrociate "Quei due sono una coppia perfetta" pensò. Poi si girò verso la porta della stanza di Lenn "E tu che cosa mi combini?"

Zewen stava camminando per i corridoi del Forte, cercando di trovare i suoi compagni.
"Lavier!" chiamò.
A quel punto si aprì di fronte a lui un varco Oscuro, da cui uscì Lavier, ancora con il cappuccio calato sul viso.
"Cosa vuoi?" chiese.
"Ho finito" disse, con una nota di orgoglio nella voce.
"Bene" disse il compagno "Sei stato d'aiuto per il compimento di questa missione, e Lei ti darà quello che ti spetta, quando Kingdom Hearts sarà nostro"
"Non ho ancora capito a cosa ci serva quella macchina. Perchè non usiamo il metodo tradizionale?" chiese Zewen, perplesso.
"Perchè Lei punta sulla qualità, non sulla quantità" guardò negli occhi il compagno "Non vorrai fare la fine di quelli dell'Organizzazione?"
"Certo che no!" esclamò Zewen.
"Bene" disse "Alloora non fare altre domande e fila via, riceverai altri ordini, in seguito"
Zewen rimase zitto e aprì un varco e se ne andò via, lasciando da solo Lavier.
Subito dopo, avvolto da un'aura Oscura, comparve un omone alto e robusto, con in mano un libro.
"Come si sta muovendo il Soggetto?" chiese Lavier all'omone.
"Io credo che sia a posto e che ormai sia pronto per essere terminato" rispose quest'ultimo con la sua potente voce.
"E' troppo presto Eberus, sii paziente"
"E' pronta la macchina?"
"Certo" disse lavier, con un sorriso compiaciuto e maligno sulle labbra"
"Allora posso inviare il messaggio falso?" chiese l'uomo di nome Eberus.
"Procedi pure" rispose Lavier "Io andrò da Lei e le farò rapporto"
Sparirono tutti e due nello stesso momento in un varco, e la zona fu di nuovo deserta.

Sora si svegliò di soprassalto, tutto sudato e con il fiatone. Aveva fatto un sogno orribile.
Lui e i suoi amici combattevano contro delle figure nere, che li divoravano uno ad uno, compreso lui.
Gli era parso reale.
Era notte fonda, e regnava un gran silenzio nella stanza.
Sora chiuse gli occhi. Stava riflettendo su quello che aveva fatto in quella giornata. Non era neanche stanco, Lenn li aveva fatti lavorare per sole due ore, per poi ritirasi nella sua stanza per tutto il resto della serata.
Topolino lo aveva sgridato perchè non stava facendo il suo lavoro, cioè allenarci a dovere. Ma c'era qualcosa che non andava.
Lenn si era preso la sgridata senza protestare o ribattere.
Perfino Re Topolino ne era rimasto stupito.
Sora aveva paura che l'amico stesse male per qualcosa che aveva detto. Era così dalla sera prima, quando se ne era andato con la scusa di essere stanco.
"Ma cos'ho detto di male?" si chiese.
Qualunque cosa avesse detto, doveva andare a scusarsi. Probabilmente non l'avrebbe ascoltato se glielo avesse detto di giorno, così decise di farlo quella notte stessa.
Si alzò e scese le scale, poi uscì all'aria aperta senza fare rumore.
Aguzzò la vista per avvistare l'amico, ma non vide solo lui. Per terra c'erano due persone che parlavano tra di loro. Sora non sapeva chi fosse l'altro, così si avvicinò cautamente.
Purtroppo, per colpa del buio, non vide un sasso piuttosto grande e inciampò. Si sentì un gran tonfo e le due figure si girarono verso di lui.
"Sora, che ci fai qui?" chiese una voce.
"Riku......che ci fai tu qui?" ribattè Sora sorpreso.
"Ma che bello....domani avete intenzione d'invitare anche Kairi?" chiese sarcasticamente Lenn.
Sora si sedette vicino ai due amici, ignorando la battuta.
"Stavamo parlando" disse Riku, quasi per scusarsi.
"E come sei arrivato qui?" chiese Sora.
"Per puro caso" rispose Riku, alzando le spalle "Stavo per raccontare a Lenn come ci siamo conosciuti"
"Ah bhè, allora continua"
"Bene" disse l'amico "Io non ho mai legato molto con gli altri ragazzi dell'isola, e quindi stavo sempre rinchiuso in casa" comiciò "Un giorno però, mentre guardavo la strada dalla finestra, vidi una banda di bulletti che stavano deridendo un altro bambino più piccolo di loro"
Sora alzò la mano "Il sottoscritto"
Lenn lo guardò. A Sora sembrava tornato normale.
Riku riprese a raccontare "Decisi di scendere e andare a dare una strigliatina a quei brutti ceffi"
"Mi prendevano in giro perchè non sapevo andare in bicicletta" s'intromise Sora.
"Puoi evitare di interrompermi?" domandò Riku scocciato.
"Continua pure" disse Sora, sorridendo.
"Uff....Dicevo. Avevamo sì e no cinque anni e quelli ne avevano undici o dodici. Erano molto grossi comunque"
Sora voleva aggiungere 'e stupidi', ma poi pensò che era meglio non interrompere più l'amico.
"Arrivai da loro e cominciai a sgridarli come fanno i genitori con i propri figli, e quelli lì ci rimasero di sasso. Si vergognavano così tanto di essersi fatti sgridare da uno più piccolo di loro che se ne andarono con la coda fra le gambe. Fu così che conobbi Sora. I giorni seguenti a quell'evento, si avvicinava a casa mia e faceva di tutto per farsi notare, così io scendevo e gli insegnavo ad andare in bici"
"E tutti vissero felici e contenti" concluse Sora in modo scherzoso.
Riku lo guardò storto.
"Tu ce l'hai un migliore amico, Lenn?" chiese poi Sora.
"Si" rispose semplicemente.
"Come vi siete conosciuti?" continuò il ragazzo.
Per un pò ci fu il silenzio. Poi Lenn cominciò "Allora....Stavo andando a...." poi si interruppe bruscamente.
Riku e Sora lo guardarono, e videro che l'amico era immobile, con la schiena dritta e gli occhi spalancati.
"Che c'è?" chiese Riku preoccupato.
Lenn si riprese "Andiamo via!" disse.
"Cosa?? Perchè?" chiese Sora.
"Ho sentito qualcosa, andiamo dentro, è meglio"
Si alzò di scatto e afferrò Sora per il braccio "Tirati su!"
Sora obbedì.
"Io non ho sentito niente" disse Riku, perplesso.
"Andiamo!!" sbottò Lenn, molto nervoso.
Quando i tre entrarono in casa, c'erano tutti gli altri già svegli che guardavano il monitor del computer di Cid.
Sora si avvicinò a Kairi che, ancora assonnata, era vestita con la sua camicia da notte rosa e stringeva il cuscino al petto.
"Cosa succede?" chiese.
Cid si girò verso di lui e disse "Abbiamo ricevuto un messaggio di aiuto da un'altro pianeta, pare che siano sotto attacco"
"Ecco cos'avevo sentito!" esclamò Lenn.
"Sentito?" chiese perplesso Cid "Questi sono ultrasuoni, solo i cani li sentono. Sei per caso un cane travestito, tu?"
Lenn digrignò i denti e lo guardò con un'espressione malevola, quasi lo volesse sbranare"
Prima che la rissa potesse iniziare, Topolino s'intromise "Calmatevi, su. Se ci hanno chiesto aiuto noi glielo forniremo. Dopotutto, potremmo incontrare quei tizi incappucciati e scoprire qualcosa di nuovo"
"Quindi?" chiese Leon.
Topolino assunse un'espressione decisa "Partiamo all'alba"

pensate un pò......avete aspettato due giorni per sorbirvi questo orribile capitolo :sese: