Kingdom Hearts: Heart's Power

Dark Cocca

Posted on 18/9/2007, 16:42

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Honey badgers don't give a shit

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MUHAHAHAHAHA!!
Sora sgobberà come un mulo!

SPOILER (click to view)

per la tua gioia,Raph :sisi:

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.Raphael.

Posted on 18/9/2007, 18:47

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Eroe in vendita ; Cattivo Esempio

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*gioisce °ç°

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Dark Cocca

Posted on 18/9/2007, 18:49

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Honey badgers don't give a shit

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bravo,gioisci finchè puoi..... :asd:

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Airk.

Posted on 19/9/2007, 12:40

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Twilight Player

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Brava

Lenn mi sta sulle palle :sisi:

Posso mandare qualcuno dei miei a impalarlo? XD

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Dark Cocca

Posted on 19/9/2007, 12:55

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Honey badgers don't give a shit

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CITAZIONE (.:[Airknight]:. @ 19/9/2007, 13:40)

Brava

Lenn mi sta sulle palle :sisi:

Posso mandare qualcuno dei miei a impalarlo? XD

guai a te se lo fai!!!
Lenn è uno dei miei personaggi migliori :sisi:

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.Raphael.

Posted on 19/9/2007, 14:34

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Eroe in vendita ; Cattivo Esempio

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CITAZIONE

Posso mandare qualcuno dei miei a impalarlo? XD

se vuoi Air ti presto Nimrud :sisi:

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Dark Cocca

Posted on 19/9/2007, 14:58

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Honey badgers don't give a shit

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ragazzi,ormai vado a raffica :zxczxc:

posto un nuovo capitolo

Capitolo 5
Primo giorno

Lenn soffiò nel fischietto, poi urlò "Forza, ragazzi!!! Voglio vedervi correre finchè non vi si spezzano le gambe! Muoversi!"
"Sissignore!!" esclamarono Sora e Riku in coro.
Avevano iniziato gli allenamenti solo da un'ora, ma a loro sembrava un'eternità. Erano saliti in superfice sotto il caldo sole estivo e avevano subito iniziato a fare corse di riscaldamento, poi avevano fatto più di 50 flessioni, e ora li voleva far correre!
Mentre i due ragazzi correvano in cerchio, Lenn gli dava istuzioni.
"Ricordatevi di respirare sia con il naso che con la bocca, alzate bene le gambe e drizzate la schiena. Cercate di mantenere un'andatura costante e non cercate di andare più veloci per arrivare prima, vi fareste solo del male"
"Arrivare dove?" chiese Riku con il fiatone.
"Ecco un'altra cosa da ricordare: risparmiate il fiato per correre, non per parlare. Dove dovete arrivare? Facile" indicò il bottone rosso sul terreno "dovete fermarvi e ripartire da quel bottone, fare tutto il giro del pianeta e tornare esattamente lì. Io e Kairi vi aspetteremo"
"T-tutto....il giro...del pianeta???" chiese incredulo Sora, già sfiancato per gli esercizi precedenti.
"Sì, siete giovani e forti! Se non ci riuscite voi, chi ci riesce?"
"Uff......." sbuffò il ragazzo.
"Forza, Sora! Ce la puoi fare!!" gridò Kairi, che era seduta su un masso.
Riku e Sora si fermarono, presero fiato e aspettarono che Lenn desse loro il segnale per ripartire.
"Pronti..."
Sora e Riku si misero in posizione.
"ai posti....."
Kairi li guardava con ammirazione mista a divertimento
"Beata lei" pensò Riku "Non ha ancora fatto niente"
".....VIA!"
Il cronometro che Lenn portava al collo partì nello stesso istante in cui i due ragazzi scattarono in avanti e, nonostante la stanchezza, sparirono alla vista in poco tempo.
"Bene, Kairi" esordì Lenn "Adesso posso parlarti in tutta tranquillità di quello che ti insegnerò, perchè non credo che dovrai usare un'arma, in futuro"
Kairi annuì, interessata.
"Bene, apri bene le orecchie, perchè è molto importante"

I custodi del Keyblade stavano correndo ormai da mezz'ora.
"Riku..." chiamò Sora, mentre correva.
Il ragazzo gli si affiancò "Che c'è?"
Avevano tutti e due il fiatone.
"Che ne dici.....di fare una gara?"
"Una gara?? Ma Sora, Lenn ha detto di non tentare.....di correre più veloce! Dobbiamo......cercare di tenere la stessa andatura, altrimenti......"
"E a me.....che m'importa di quello che dice Lenn?" lo interruppe Sora, ansimando come l'amico.
"L'hai guardato bene, Riku?" riprese il ragazzo "Ha più o meno.....la nostra età....Cosa può sapere di più di quello che sappiamo noi? Non può darci degli ordini....."
"Sora, lui è un esperto, l'ha chiamato Leon e....."
"Non me ne importa!" lo interruppe di nuovo Sora "Fa quello che vuoi.....ma io non voglio lasciare Kairi in balìa di quel pallone gonfiato!"
E così accellerò l'andatura, seminò Riku, e sparì alla vista.
"Che testone!" pensò Riku, arrabbiato.
Per lui Lenn aveva ragione, così corse sempre alla stessa velocità, non preoccupandosi dell'amico.

Sora arrivò al traguardo dopo altri dieci minuti, più morto che vivo.
Era tutto rosso in faccia, e gli lacrimavano gli occhi.
Kairi lo guardò preoccupata, ma Lenn le fece cenno di stare seduta, mantre lui si alzava da terra e si dirigeva verso il ragazzo.
"Stai calmo, respira a fondo....." disse.
Solo in quel momento Sora capì che si sentiva malissimo. Non si rendeva neanche conto di stare in piedi, perchè non sentiva più le gambe. Non sentiva neanche più i polmoni, solo un dolore atroce. Il cuore gli batteva all'imapazzata, provocandogli ad ogni battito una nuova fitta che si estendeva in tutto il corpo.
Lenn gli mise una mano sul petto e cominciò a massaggiarlo.
"Respira.....riesci a sederti?"
Sora tentò di annuire, ma in quel momento le gambe gli cedettero e cadde a terra, l'impatto col terreno attutito solo dalla presa ferrea di Lenn.
"Kairi! Porta dell'acqua, presto!" urlò il ragazzo dai capelli neri.
"Cerca di resistere.....andrà tutto bene"
Il ragazzo continuò a parlargli, ma Sora non sentiva più niente, e all'improvvviso tutto si fece buio.

Quando Sora rinvenne, era passata più di mezz'ora.
Riaprì gli occhi ma, accecato dal sole, fu costretto a richiuderli.
"Sora! Stai bene!" gridò Kairi, gettandogli le braccia al collo.
Il ragazzo si mise una mano davanti agli occhi per proteggersi dalla luce, aprì gli occhi, e vide seduti vicino a lui una Kairi felicissima e un Lenn e un Riku alquanto adirati.
Sora cercò di sorridere, ma il meglio che riuscì ad ottenere fu una strana smorfia.
"Hai ben poco da fare il furbo! Stavi soffocando prima, lo sai?" lo rimproverò Lenn.
"Io ti avevo avvertito, Sora. Perchè non ascolti gli altri?" aggiunse Riku.
Sora si alzò a sedere, aiutato da Kairi, e guardò i suoi amici.
"M-mi dispiace....." disse Sora.
"Mi dispiace è poco, Sora. Saresti potuto morire!" rispose Riku, meno arrabbiato di prima.
Il custode del Keyblade abbassò lo sguardo, frustrato.
Lenn si alzò in piedi.
"Io sono venuto qui per allenare un ragazzo maturo a cui è stata affidata una missione molto importante, non un ragazzino cocciuto e immaturo! Là fuori ci sono milioni di persone che contano su di te e ti affidano le loro stesse vite perchè tu sei il solo che può salvarle, non puoi farti ammazzare da un colpo di sole o dalla tua testardaggine, perchè ci sono altre vite in gioco!"
Sora incassò il colpo e non ribattè. Lenn aveva ragione, era uno stupido.
Dopo un pò di silenzio, sentì una mano dargli un buffetto sulla guancia, che poi si aprì davanti a lui in gesto di pace. Sora alzò lo sguardo.
Lenn, adesso decisamente più calmo, sorrideva davanti a lui.
"Avanti, credo che tu abbia imparato la lezione"
Sora non sapeva se sentirsi sollevato o no. Prese la mano di Lenn, che lo aiutò ad alzarsi da terra.
"Andiamo a bere qualcosa" propose Kairi.
"Ok, prima di uscire ho messo la Coca-Cola in frigo, adesso sarà bella fresca" disse Riku.
I quattro si avviarono verso la piattaforma, scesero al piano di sotto e si avvicinarono alla porta. Kairi e Riku entrarono.
Sora fermò Lenn "Senti......mi dispiace davvero per prima"
"Non ti preoccupare, ormai è un'episodio dimenticato, ma sappi che ci sono davvero delle persone che contano su di te e sperano che tu possa difenderle nel momento del bisogno. Devi essere preparato"
Lenn mise le mani sulle spalle di Sora.
"Io ho molta fiducia in te e in Riku. Non è facile fare l'eroe, ma devi fare del tuo meglio" sorrise "il mio compito è di farti rigare dritto e cercare di portare il tuo 'meglio' ad un livello più alto possibile"
"Non ti preoccupare!" disse Sora, di nuovo allegro "una volta ho sconfitto Ade, il dio dei morti, in un suo stesso Torneo! Sono un campione!"
Lenn si mise a ridere.
"Ma davvero? Allora ti chiamerò così, d'ora in poi"
"Come, Ade?" chiese il ragazzo.
"No, Campione!"
Sora tirò un sospiro di sollievo "Meno male, credevo che mi volessi chiamare come quel dio mezzo matto!"
Risero tutti e due, e finalmente entrarono dentro casa.
Quella sera, durante l'ora di cena, Sora si divertì a raccontare a Lenn tutte le sue gesta. Mentre il ragazzo ascoltava rapito dal racconto e sempre più incuriosito, gli parlava di varie tecniche di combattimento utili per le battaglie future.
Ogni tanto Lenn sparava anche qualche battuta.
Forse Sora lo aveva giudicato troppo in fretta, forse sarebbe venuta fuori una bella amicizia.

fine del capitolo