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A me tutto questo sembra tanto un "non posso arrivare primo e quindi tanto vale non giocare".
Hai quasi 30 anni, come me, non mi pare di doverti insegnare niente. Se magari provassi a levarti la puzza sotto il naso e l'ansia da prestazione ti potresti togliere molte soddisfazioni. O forse no, ma se continuerai a cullarti su quello che credi di essere, invece di dimostrarlo agli altri e a te stesso, non avrai neanche un "forse si".
Io ho 28 anni, non ho la patente, la gente mi prende per il culo puntualmente per questo quando tra un discorso e l'altro viene fuori.
Di sicuro non vado però in giro a pensare "eh ma tu non sai scrivere gnegne ti piacciono solo le auto brumbrum"
Impara ad accettare i tuoi limiti e a viverli meglio. Per fortuna nessuno di noi è perfetto. Altrimenti sai che palle.
Io la triennale l'ho presa 3 anni fuori corso. Giusto per dire.
Gente molto più stupida di me avrà una vita più di successo della mia? Può essere. Anzi, già sta succedendo.
Sai che c'è? Chicazzosenefotte.
Non è che posso farmi i dispetti da solo per 40 anni pensando che qualcuno arrivi un giorno e mi dica: WE CIAO, LO SO CHE IN REALTA' AVRESTI POTUTO FARE MOLTO DI PIU'. PER ME SEI UN GENIO.
ECCOTI FAMA, SUCCESSO E UN ELICOTTERO PERSONALE!
Anche perché dell'elicottero che cazzo me ne faccio? neanche ho l'automobile.
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Danimar.
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O tutto questo è un gigatrolling, oppure sei dentro ad un loop allucinante e totalmente insensato.
Dove sta scritto che per lavorare ti serve una laurea? Dove sta scritto che tale laurea andrebbe presa in corso e alla "giusta età"? Il problema si presenterebbe in modo serio qualora tu volessi fare carriera accademica e anche in tal caso sarebbe comunque sormontabile.
Se sei disposto ad accettare un lavoro che non ti appassioni solo per portare il pane a casa (anche più che decentemente) esistono opportunità non necessariamente umilianti sia in Italia che all'estero, tenendo anche conto del tuo diploma superiore che non è carta straccia.
Per iniziare ad interagire con la gente non è mai tardi: conosco gente che ha iniziato a 60 anni senza grosse difficoltà, se non qualche limite concreto dovuto all'inesperienza, e gli esempi in questione non hanno neppure avuto un passato di interazioni umane virtuali cui attingere.. -
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Ma hai pensato che se nessuno riconosce che sei superiore, non hai modo di provare di essere superiore, la tua vita fa schifo e non riesci neanche a giustificare tutto ciò che ti sta succedendo.. Forse non sei così superiore? . -
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Danimar.
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@Xenny
Anche la mia insegnante ottuagenaria ha detto che è fondamentale laurearsi in tempo; me l'hanno detto tutti quelli a cui ho parlato della mia incresciosa situazione, anzi mi hanno svelato che la laurea in corso non basta e uno deve parlare tre lingue straniere a B2, avere l'ECDL ed esperienza lavorativa o volontariato sulle spalle del CV, prima di essere anche solo preso in considerazione per un posto di lavoro che vada oltre lo stagista sklavo dedito alle fotocopie. E non posso fare nemmeno quello perché le detrazioni fiscali sono per schiavi under 30.
Ovunque mi ricordano che mi devo vergognare perché alla mia età invece di fare un lavoro a random per non pesare sui genitori, sono ancora parcheggiato all'università coi ventenni, dove avrei fallito/non sarei portato.
Mi viene consigliato un concorso pubblico per bidello: dovrei ringraziare la Madonna se mi prendono, perché cèccrisi e le persone con la testa sulle spalle anche se laureate con 110 e lode vanno a pulire i cessi per 400€/mese, pur di lavorare.
Tra l'altro guardai qualche annuncio di lavoro per cazzeggio, e anche per servire pizze ai tavoli cercano giovani di bella presenza max 25 anni con 3 anni di esperienza nel settore.
Certo, se uno è laureato in Informatica quantistica o Ingegneria del mio pene trova lavoro anche laureandosi a 40 anni; sono le aziende che ti cercano col cappellino. Ma la matematica mi è sempre stata sul cazzo _o
Molla l'Università se non hai nessuna intenzione concreta di portare a temine il percorso di studi, acquisisci delle competenze in un qualsiasi settore, fatti anche un corso di formazione regionale, prenditi un attestato di conoscenza di linqua inglese e l'ecdl (due minchiate) ed il curriculum decente te lo sei fatto. A quel punto mandalo a chiunque e se poi il problema è che non riesci a discutere al colloquio, valuta di mezzo di farti anche una terapia per la cura dell'ansia sociale. Sennò qua diventa avere a che fare con un paraplegico che si lamenta di non poter ballare la salsa.
Esattamente che stai studiando? E a che pro?. -
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Lo sai che non lo so?
M'interessava soprattutto fare l'esperienza dell'università; potrei rispondere che mi sono iscritto per cultura personale, e anche perché volevo una scusa per uscire dalla mia camera e conoscere tante persone (ma su quest'ultima cosa la disfatta è stata completa °w°).
Dopotutto, con una laurea umanistica cosa ci puoi fare? Il barista erudito? Sono titoli da tutto e niente, è come cercare lavoro post-liceo classico. Ci si va più che altro per accrescere la cultura (e avere un pezzo di carta da attaccare al muro).
Sinceramente non so nemmeno cosa voglio fare di lavoro, non so fare niente; solo scrivere, trollare e amministrare roba, ma non è che posso presentarmi a un'azienda random yo yo sono Pinco Panco prendetemi a fare il quadro.
Quindi boh. Potrei scendere in politica.. -
Danimar.
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Lo sai che non lo so?
M'interessava soprattutto fare l'esperienza dell'università; potrei rispondere che mi sono iscritto per cultura personale, e anche perché volevo una scusa per uscire dalla mia camera e conoscere tante persone (ma su quest'ultima cosa la disfatta è stata completa °w°).
Dopotutto, con una laurea umanistica cosa ci puoi fare? Il barista erudito? Sono titoli da tutto e niente, è come cercare lavoro post-liceo classico. Ci si va più che altro per accrescere la cultura (e avere un pezzo di carta da attaccare al muro).
Sinceramente non so nemmeno cosa voglio fare di lavoro, non so fare niente; solo scrivere, trollare e amministrare roba, ma non è che posso presentarmi a un'azienda random yo yo sono Pinco Panco prendetemi a fare il quadro.
Quindi boh. Potrei scendere in politica.
Ok, ma a che età ti sei iscritto e quanto ti manca per laurearti? Ci sono lauree umanistiche perfettamente spendibili sul mercato del lavoro, devi semplicemente acquisire tu la capacità di venderti bene: il cataclisma di cui parli ripetutamente a cui andresti incontro è una tragedia per chi non ha appoggi. Se tu hai una famiglia disposta a coprirti nella fase di ricerca di occupazione, prima o poi qualcosa la trovi.
A conoscere la gente non ci vuole davvero niente. Io in effetti ho iniziato all'università e anno dopo anno le cose sono andate sempre meglio, senza bisogno di fingere o tradire la mia natura. Ci puoi riuscire perfettamente anche tu, basta che non fai lo stronzo con la gente e poi magari ti lamenti che non ti fila nessuno: elabora una cazzo di strategia e mettila in pratica.
Poi continuo a non capire cosa ci sarebbe di male se facessi un salto qua a Padova e ti facessi conoscere, dato che sono sicurissimo che sto posto è pieno di gente molto più matta di me, te e tutto il KHF messi insieme. Mi sembra un ostacolo assurdo che si frappone fra te e la possibilità di sbloccare questa situazione. Tu lo spacci per volontà sacrale di preservare sto inutile mistero, in verità sarà solo l'ennesima subdola maschera della tua ansia sociale: guarda caso proprio il nemico che adesso dovresti armarti per sconfiggere.
Edited by Danimar - 12/2/2018, 15:53. -
Danimar.
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Non so che topic sia. Padova è un posto facile per raccattare gente, ma anche Bologna lo è in effetti. Solo che a Padova io per ora ci abito ed è qua che ho beccato un po' di gente del forum, grazie all'intercessione di Peffo. Comunque non sviare il main topic: puoi anche uscire di casa e andare in una qualsiasi aula studio della città in cui vivi e conoscere qualcuno. Oppure vai a parlare coi barboni, o coi bambini al parco (senza toccarli o fare versi dei pokemon), o con qualunque ubriacone in un bar, gente a caso in una palestra, un circolo arci, una sede di partito politico o dove te pare. . -
.CITAZIONEM'ignorano o rispondono male, e sembra che ci voglia provare (poi se uno è omofobo mi picchia).
Quando non conosci nessuno, non ti fila nessuno =O
Se uno sconosciuto ti parla è solo perché cerca soldi o sesso.
C'è modo e modo di attaccare bottone, quando trovi quello adatto a te è fatta ma fino ad allora se ti avvicini alle persone balbettando, poco curato e pure con supponenza, non vai da nessuna parte. Devi essere sicuro di te, non importa se ci sono molti indizi a carico della tua presunta imbecillità umana, devi agire come se invece fossi molto fermo e convinto al 100% dei tuoi gesti e delle tue parole. Non devi tentennare, pensare, esitare, se la tua voce si spezza le persone lo capiscono e ovviamente sembri uno con difficoltà ad interagire e nessuno vuole la responsabilità di sverginarti socialmente. Cerca di comportarti come se questa enorme moltitudine di idiozie troppo elaborate che pensi, non le pensassi. Fatti un goccio, beviti un aperitivo, shallati, convinciti che sei a posto e fila a parlare con qualcuno con un pretesto che si sia scemo, ma un minimo logico e ricercato, che non ti faccia andare in crisi adolescenziale alla prima risposta che non ti offre spunti per proseguire un discorso. Le persone a tutta questa merda non ci pensano, è solo tac-tac-tac-tac, una partita a ping pong dove devi solo imparare che non sei il campione in carica uscente, sei solo un giocatore normalissimo che sta facendo la sua partita.
Davvero, se vivi nell'ansia vai in paranoia e ogni stronzata ti pare o troppo difficile o troppo semplice ma la realtà è che è solo un fiume in cui devi imparare a scorrere, anziché fare la pietra della minchia.. -
Danimar.
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Bene, allora non è vero che la gente non ti rivolge la parola perché è esattamente così che si fa conoscenza: a caso.
Certo dopo un po' che frequenti l'università è problematico iniziare a conoscere gente che ti vede ogni giorno e, non avendo mai ricevuto feedback o segnali di vita, ti avrà etichettato come disadattato. A me è capitato di prendermi st'etichetta qualche anno addietro solo perché fui introdotto a forza in un nuovo ambiente in un momento in cui avevo voglia di farmi i cazzi miei, quindi posso un po'comprendere il disagio. Iscriviti in una palestra, frequenta un bar, oppure conosci gente online.
Vabbè poi ci sono le basi tipo lavarsi, cambiarsi i vestiti, non dire cose inquietanti, almeno abbozzare espressioni facciali rassicuranti, eccetera.
Invece non ho capito la storia del marchio eterno.. -
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Sei popo uno sfigato. . -
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Problema risolto.
Chiudo il topic.. -
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+1 . -
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Trovo che gli altri abbiano detto tutto ciò che c'era da dire, e sottoscrivo ogni considerazione. Però voglio aggiungerne una mia perché non so stare zitta.
Anzitutto, come noi non conosciamo te, tu non conosci noi. Non puoi autodichiararti il più sfortunato neanche se fosse così. È quasi dolce come tu non ti renda conto di quanto sia comune la tua situazione. La nostra generazione è segnata proprio da tutti questi problemi: paura per il futuro, incompetenza, procrastinazione, resistenza all'uscire dal nido, problemi vari dovuti all'abuso pre e adolescenziale del mondo online. Ne ho viste a centinaia di persone così.
Congratulazioni: magari sarai fra i casi estremi, ma rientri perfettamente nel quadro tipico di un millennial.
Ora devi solo fare il passo successivo: renderti conto che sei come chiunque al mondo e comportarti da tale. E sopratutto devi smetterla di pensare agli altri. Sei talmente preoccupato della tua immagine (così come di quella altrui) da non scavare mai in cerca di qualche contenuto autentico che ti possa aiutare a realizzarti. Il bello è che poi accusi gli altri di superficialità, ma il tuo modo di ragionare si basa unicamente sull'apparenza, è estremamente semplicistico, giudica chiunque frettolosamente ed aspramente. Tu stesso dici di aver allontanato delle persone che ci hanno provato.
Io non credo che il mondo là fuori ti consideri un imbecille e schizzato appena ti vede. Non credo che ti considerino a prescindere un alieno. Semplicemente, Kusari, credi che gli altri ti vedano come tu vedi te stesso. Ma poiché non vuoi ammetterlo, e poiché vuoi continuare a convincerti dell'inferiorità altrui, ti crei delle enormi contraddizioni e pippe mentali.
Cerca di leggere razionalmente quello che scrivi, guardati dal di fuori e renditi conto di cosa stai facendo. Ti stai autocommiserando. E per esperienza ti posso assicurare che, al contrario di come si direbbe, è una sensazione piacevole. Per questo continui a lamentarti senza fare niente. Godrai nello smontare ogni risposta.
La tua adolescenza era dura perché nella vita reale eri uno sfigato e ti rifugiavi in quella online? La mia vita reale era uguale a quella online - e ti ho detto tutto. La chiave è darsi dieci ceffoni e farsi aiutare per diventare una persona che si piace.
Il punto è questo: piacersi senza rendere conto a nessuno se non a te stesso.
E sono sicurissima che molti utenti del forum lo abbiano realizzato attraverso i loro alti e bassi. Abbiamo tutti delle storie Kus. Continuarsi a dire "eh ma per me è diversoHH" è una scusa per non affrontare i veri problemi, quelli che arriveranno quando dovrai guardarti in faccia.
Infine, lasciati dire che sei legato ad un'illusione. Internet era appena nato, non aveva una struttura consapevole, eravamo più o meno piccoli. Ti sentivi figo perché considerato tale da un branco di immaturi sostanzialmente. Se ora il forum tornasse fiorente come ai tempi dubito che manterresti la stessa reputazione, a prescindere dai tuoi sfoghi - è proprio il tuo modo di ragionare che mi sembra quasi anacronistico. Non penso proprio che a qualcuno importi più dei pr0 e n00b, di chi owna chi e altre stupidaggini varie (mi pare di avertelo già detto ma non ricordo). Ma forse sono troppo ottimista °A°
Fatti aiutare che la gente buona esiste.. -
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