Nobody is like me

hum... spero che vi piaccia ^_^

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  1. Nitrogooch
     
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    beeeeeeeeeeella scrivi davvero bene :)
     
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  2. .:IAlexanderI:.
     
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    CITAZIONE (Nitrogooch @ 21/1/2007, 14:56)
    beeeeeeeeeeella scrivi davvero bene :)

    Quoto!
    Scrivi bene, la storia si fa leggere, sei davvero brava!
    Complimenti! Aspetto il prossimo capitolo!

    SPOILER (click to view)
    Cami, vieni a leggere la mia fic, pleaze?
     
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  3. Nitrogooch
     
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    wa alex che ti sei inventato! la firma personalizzata! sei un mito hihihihihihih!! (l'hai fatta con adobe photoshop?
     
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  4. xageln23
     
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    La trama mi piace sempre di più :sisi: è appassionante...

    L'esposizione però in quest'ultimo capitolo mi è piaciuta meno... e sarebbe anke più simpatico dei capitoli un pò più lunghi
     
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  5. Cami_war
     
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    come promesso pubblico anche oggi...
    chiedo scusa se i capitoli sono corti, ma non ci posso fare nulla XD la fic è già finita, non posso più cambiarla. siamo anche giunti quasi al termine. mancano solo più tre capitoli credo...
    ecco il prossimo !

    5_ HEART vs MIND

    Come poteva il suo cuore odiarlo così tanto? Dopo tutto lui voleva solo riaverlo indietro…

    Una crepitante nebbia nera si stava addensando a pochi metri da lui. in un paio di secondi si ritrovò a fissare gli occhi gialli del suo Heartless:
    “ E così hai deciso di affrontarmi…”

    … evidentemente la cosa non era reciproca.

    Axel si accorse di provare una sorta di attrazione per quell’Heartless, solo qualche passo, e avrebbe potuto toccarlo…
    Scosse la testa per riprendere il controllo.
    Il suo cuore, tutto ciò per cui aveva lottato ogni giorno della sua non-vita.
    Era così vicino!
    Eppure impossibile da raggiungere…
    “ Non ci pensare nemmeno… non mi riunirò mai a te.”
    Maledizione!
    L’Heartless non poteva capire… non poteva neanche immaginare cosa volesse dire chiudere gli occhi alla sera desiderando di non aprirli mai più.
    Non sapeva cosa volesse dire sentirsi incompleti!
    Non aveva bisogno di un corpo… l’oscurità era diventata il suo corpo.
    Lui, però, non aveva nulla che potesse rimpiazzare il suo cuore!
    Nel petto non aveva altro che una vuota disperazione, che, con i suoi silenziosi battiti, lo aveva sostenuto ogni maledetto giorno da quando era diventato un Nobody.
    Lui non poteva capire la sua sofferenza!
    Sentì la rabbia divampargli dentro come un incendio. L’Heartless ne venne colpito come da un proiettile, e, per un attimo, perse l’equilibrio; grandi gocce di sangue nero cominciarono a gocciolare da una ferita sul petto.
    “BASTA! SMETTILA!”
    L’urlo nella testa di Axel fu tanto forte che il Nobody rimase un attimo spiazzato e si lasciò cogliere di sorpresa quando l’Heartless gli saltò addosso, schiacciandolo a terra.
    Lui si agitò cercando di liberarsi dalla stretta, ma la creatura era maledettamente forte.
    “SMETTILA DI PRENDERE I MIEI SENTIMENTI!”
    Axel gemette, la testa cominciò a pulsargli di dolore. Dagli occhi del mostro traspariva un odio senza fine. Fece un sorrisetto storto e rispose:
    - Sai… una volta quelli erano i NOSTRI sentimenti!
    Si alzò di scatto e, prendendolo di sorpresa, riuscì a liberarsi.
    Impugnò le sue armi. Non aveva scelta… doveva combattere. E doveva anche vincere.
    Se non lo avesse fatto, il suo Heartless se ne sarebbe andato in giro a rubare cuori. Non poteva permetterlo.
    I Chakram presero fuoco e lui colpì la creatura con quanta forza avesse in corpo. Questa, ferita, scomparve.
    Axel si guardò in giro, i sensi all’erta. Non poteva essere stato così facile!
    Infatti non lo era.
    L’Heartless ricomparve improvvisamente alle sue spalle e lo agguantò bloccandogli le braccia.
    “ Arrenditi… a che serve combattere?... sarà molto meno doloroso…”
    C’era qualcosa di strano nella sua voce.
    Axel per un attimo fu tentato di dargli retta; agli angoli della sua visuale si formarono macchie nere, che minacciavano di inghiottire tutto il paesaggio crepuscolare davanti a lui.
    Forse era vero… se fosse morto avrebbe smesso di soffrire…
    All’improvviso gli venne in mente una chiave, un ragazzo che, fissandolo con i suoi occhi azzurri, aveva inspiegabilmente creato un contatto tra lui e il suo cuore perduto.
    - LEVATI DI DOSSO!
    Dal suo corpo si levarono alte fiamme.
    L’Heartless riuscì a resistere solo per pochi secondi, nell’aria si spanse un forte odore di bruciato, poi si staccò, cadendo a qualche metro da lui.
    Axel, senza perdere un istante, gli diede il colpo di grazia.
    La creatura cominciò a sparire lentamente e alzò lo sguardo verso il Nobody:
    “ E così la ragione ha sconfitto il cuore… non succede spesso… vuoi i miei sentimenti? ECCOLI!”
    Ad Axel si mozzò il respiro, un dolore lancinante bloccò il suo corpo. Sentiva come se il petto stesse per esplodergli.
    “Soffri con me mentre sparisco per sempre!”
    Il Nobody cadde in ginocchio, dagli occhi fissi e spalancati, lacrime di dolore, cadendo, bagnavano il terreno.
    Finalmente l’Heartless di dissolse del tutto e con lui anche la sua agonia.
    Axel crollò a terra, respirando affannosamente.
    Passò qualche minuto prima che si sentisse sicuro di potersi reggere in piedi.
    Quando si alzò sentì ogni parte del suo corpo intorpidita dall’improvvisa scarica di dolore.
    Istintivamente si portò una mano al petto. Silenzio. Sospirò tristemente.
    Sobbalzò:
    “ Axel! Aiutaci Axel! Ti prego!”
    Non era ancora finita.




    a domani!
     
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  6. xageln23
     
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    ankora solo 3 capitoli? :gya:
    non và bene... :nono: u.u
     
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  7. Cami_war
     
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    già O.O un ff breve ma intensa... XD cm i prossimi capitoli sono un po' più lunghi. se non ricordo male XD
     
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  8. Nitrogooch
     
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    brava cami mi piace molto come scrivi:) non vado su manga.it per non rovinarmi la sorpresa XD
     
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  9. Cami_war
     
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    ed ecco il penultimo capitolo... è un po' più lungo di quelli prima ^_^ mi fa piacere che vi piaccia (oddio che accostamento caccafonico XD)!




    6_ Way back to nothing
    Era nei guai… ma come poteva aiutarlo se non sapeva dove si trovasse?
    Perché doveva essere tutto così complicato?
    Ma soprattutto… perché i problemi dovevano arrivare sempre tutti assieme?
    Era distrutto, l’unica cosa che voleva fare era sedersi in un angolino e chiudere gli occhi.
    “Troppe domande e niente fatti.” pensò.
    Sospirando alzò gli occhi al cielo:
    “bene… andiamo a salvare la donzella in pericolo.”
    Si concentrò, cercando di ritrovare la voce di Roxas, quasi sicuro che non avrebbe funzionato.
    Ci aveva provato decine di volte.
    Con sua grande sorpresa udì un lievissimo sussurro.
    Immediatamente aprì un varco e, mentre lo attraversava, pregò che, se mai fosse esistita da qualche parte una divinità dei Nobody difettosi, in quel momento stesse tenendo entrambi gli occhi ben puntati su di lui, e che quel passaggio lo portasse esattamente dove doveva andare.
    E che non fosse una trappola… non come l’altra volta.


    Axel si trovava in un’ampia stanza bianca e completamente vuota.
    Pesanti catene legavano i suoi polsi al pavimento, impedendogli la fuga.
    Era seduto in mezzo a quella dannata stanza da quelli che gli sembravano giorni.
    Lo avevano legato per impedirgli di lasciare l’organizzazione, mentre Vexen cercava una soluzione per quel suo “piccolo problema”.
    Improvvisamente dette uno strattone alle catene.
    Che diavolo stava succedendo?
    Nascose la faccia tra le ginocchia, il bianco accecante di quella stanza gli stava facendo venire il mal di testa.
    Gli dava sui nervi il fatto che, mentre lui era incatenato come un animale, gli altri stavano decidendo del suo destino. Non poteva perdere tempo in questo modo…
    - Axel! Cosa ci fai qui legato?
    Non era possibile!
    Alzò la testa di scatto.
    Roxas stava immobile sulla soglia, l’espressione stupita.
    - Cosa ci fai qui? – era confuso… perché era tornato? L’ultima volta che lo aveva visto era stato nel sotterraneo della villa. Ed era li che aveva perso le sue tracce.
    - Sono tornato… non sei felice?
    Non era felice? Certo che era felice… anche se non avrebbe dovuto esserlo. Non avrebbe dovuto sentire nulla.
    - E tutti quei discorsi sul Keyblade? Tutte le risposte che volevi trovare?
    Roxas sorrise:
    - Ho deciso di tornare con l’organizzazione… sono sicuro che le risposte arriveranno prima o poi. Non ti preoccupare… andò io a parlare con Xemnas. Ora che sono tornato, non hai più motivo di andartene…
    Axel abbassò lo sguardo:
    - Sei proprio un gran bastardo.
    Roxas lo guardò interrogativamente.
    - Per un attimo ci ho creduto sai?
    - Cosa intendi dire?
    - Peccato… la tua scenetta stava venendo bene. Se solo non ti fossi tradito.
    Lo guardò dritto negli occhi:
    - Dimmi, Zexion, chi ti credi di essere per pensare di potermi prendere in giro in questo modo?
    Le catene intorno ai suoi polsi diventarono di un rosso incandescente.
    Grandi gocce di metallo fuso cominciarono a colare sul pavimento bianco.
    - Solo perché tu non hai dei sentimenti, questo non ti da il diritto di giocare con quelli degli altri.
    Non urlava. Forse sarebbe stato meglio se lo avesse fatto.
    Zexion riprese le sue sembianze. Vide gli occhi di Axel da verdi diventare rossi.
    Le catene ormai erano solo un ricordo.
    - Non puoi giocare con la sua immagine… non puoi giocare con i miei sentimenti… non puoi giocare con il FUOCO!
    L’ultima cosa che Zexion vide prima di sparire, fu quello che gli sembrò un demone infuocato.
    La caccia era iniziata.


    Dall’altra parte vide Sora che, circondato dai Simili, non sapeva più da che parte girarsi.
    - Non finiscono mai!
    Axel scosse la testa:
    “Non puoi pretendere di entrare nella loro tana e che ti lascino passare senza dire nulla”
    - Non vi fermate! O l’oscurità finirà per schiacciarvi!
    Il suo tono suonò fin troppo allegro.
    Atterrando davanti al Keyblader lanciò i suoi chakram, aprendo una via di fuga per i tre.
    - Andate!
    Sora rimase un attimo interdetto, per quanto ricordasse, Axel stava dall’altra parte del campo di battaglia.
    - Perché?
    Axel si irritò:
    - Niente domande… fallo e basta!
    “Portalo fuori di qui sano e salvo, brutto moccioso…”
    - Ouch!
    Un Simile gli era saltato addosso atterrandolo. Sora accorse in suo aiuto:
    - Lasciateci in pace!
    Axel si alzò è guardò Sora; finalmente aveva capito dove fosse andato a finire Roxas.
    In tacito accordo i due si lanciarono nella battaglia.
    Mentre Sora non sembrava avere problemi, Axel invece combatteva a fatica, si sentiva come se il suo corpo fosse fatto di cemento, non avrebbe retto ancora per molto.
    I due si ritrovarono schiena contro schiena, il numero dei Simili non accennava a diminuire.
    - Credo che mi piacessero di più quando stavano dalla mia parte…
    O era lui a stare dalla loro? Non si era mai accorto di quanto fosse fastidioso il loro ballonzolare qua e là.
    Sora commentò:
    - Qualche ripensamento?
    Il Nobody rimase un attimo in silenzio.
    “ Non c’è niente da ridere sai ragazzino? Mi faranno a pezzi e poi ti porteranno dritto da Xemnas. Dio solo sa cosa ti farà per riprendersi la sua tanto cara chiave del destino. E non voglio nemmeno pensare cosa potrebbe fare a Roxas…”
    In quel momento prese una decisione: era necessaria la sopravvivenza di uno solo di loro.
    E quello non era lui.
    - Naaaa, posso cavarmela… guarda.
    “ No…”
    Si allontanò abbastanza da non ferirlo, e fece esplodere come una bomba quella poca energia che era rimasta.
    “NO!”
    Dei Simili non rimase altro che qualche frammento incenerito.
    “ Non può essere vero…”
    Sora si accorse che il Nobody giaceva a qualche metro da lui.
    - Axel… stai sparendo!
    - Nulla che non dovesse succedere. – rispose lui.
    “ Axel… perché lo hai fatto?”
    Ora lo vedeva, anche se indistintamente, in piedi vicino a Sora.
    “ Hey… non potevo mica lasciare che ti prendessero! Non dopo tutto quello che ho passato per trovarti.”
    - Cosa stavi cerando di fare?
    Axel sorrise:
    - Volevo solo rivedere Roxas…
    Dall’aria stupita che assunse Sora, capì che non ne sapeva ancora nulla.
    Beh… avrebbe lasciato a qualcun altro l’onore di spiegarglielo.
    Non aveva così tanto tempo a disposizione.
    Roxas si voltò di lato:
    “ Non avrei dovuto chiamarti…”
    Una lacrima scivolò sulla sua guancia:
    “ Ma non sapevo che altro fare!”
    “ Rox… non piangere… se no mi fai sentire il colpa”
    - Sai… lui era l’unico che mi piacesse veramente… mi faceva sentire come se avessi avuto un cuore. Buffo no?
    Il suo Heartless e il suo capo non lo avevano trovato così buffo però.
    - Tu mi fai sentire nello stesso… hhn… vai ora!
    Con le ultime forze aprì un passaggio per il mondo dei Nobody.
    “ Vai Roxas… e metti i bastoni tra le ruote a quel fanatico pallone gonfiato.”
    Il ragazzo si abbassò e gli strinse una mano. Puntando i suoi occhi azzurri in quelli verdi dell’amico.
    “ Ci rivedremo nella prossima vita”
    Così concludendo, Axel sorrise e smise di resistere. Il suo corpo si dissolse come fumo al vento.
    Roxas si asciugò le lacrime:
    “ Si, aspetterò…”
    - Axel…


    “nessuno sentirebbe la mia mancanza…”
    “non è vero! Io la sentirei…”
     
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  10. xageln23
     
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    :sobsob:

    SPOILER (click to view)
    la frase finale ci stà proprio a pennello :sisi:
     
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  11. Nitrogooch
     
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    :sobsob: :sobsob:
    :gya: :gya:
    :roxck: :roxck:
    :no: :no:
    :nonameyet: :nonameyet: bella XD
     
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  12. Cami_war
     
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    7_ONCE UPON A TIME
    Camminava speditamente tra i vicoli, i suoi piedi lasciavano profonde impronte nella neve appena caduta, qualche fiocco di neve, volteggiando, si posava a terra.
    Rabbrividì: faceva un freddo tremendo in quel posto; anche d’estate la temperatura non saliva mai oltre i diciotto gradi.
    Ma mancava poco… ancora qualche piccolo sforzo e avrebbe potuto portarli via di li, in un posto dove avrebbero potuto stare meglio.
    All’improvviso fu distolto dai suoi pensieri: si sentiva a disagio.
    Si guardò intorno. Nessun movimento, NESSUN rumore.
    E questo non era esattamente un bene.
    Fece qualche altro passo incerto, allarmato si accorse di non riuscire nemmeno a sentire lo scricchiolio della neve sotto i suoi piedi.
    A un certo punto si accorse di uno strano movimento a qualche metro da lui.
    Una macchia nera si stava allargando nella neve, e da quella uscì un mostriciattolo con gli occhi gialli.
    Subito dopo si formarono altre macchie e, in pochi secondi si trovò circondato da quelle strane creature.
    “Ma cosa…”
    Gli esseri cominciarono ad avanzare velocemente verso di lui, che, istintivamente, si mise a correre, scavalcandoli con un balzo.
    Si guardò indietro: erano vicini. Ed erano troppi.
    All’improvviso uno di quelli lo attaccò, aggrappandosi con i suoi artigli alla spalla del ragazzo, che se lo scrollò di dosso furiosamente.
    Gli esseri lo assaltarono in massa, schiacciandolo a terra.
    Nonostante il ragazzo si divincolasse furiosamente fu ben presto ricoperto da quella brulicante massa nera.
    Sentì un dolore lancinante al petto e provò ad urlare, ma dalla sua bocca non uscì alcun suono.
    Poi, di punto in bianco, il dolore sparì, così come la paura.
    Sparì tutto.
    Chiudendo gli occhi abbandonò la testa sulla neve.
    Le tenebre lo inghiottirono.

    Michelle accarezzò la testa di Sofia, una dei due gemelli:
    - E così Mamma Luna ritrovò le sue due Stelline, che si erano perse, inseguendo la coda della stella cometa. E tutti vissero felici e contenti.
    Andrea, l’altro gemello, chiese:
    - Anche il Papà Sole?
    A Michelle mancò un attimo il respiro ma, riprendendosi, rispose:
    - Si… anche il Papà Sole… ora dormite però. Se no Babbo Natale non vi porta nulla…
    Ripose il bambino addormentato nel lettino e, uscendo, spense la luce.
    Si sedette sul divano di fianco all’albero addobbato, anche a lei sarebbe piaciuto poter sperare in un regalo.
    Le tornò in mente il giorno in cui lui era scomparso, il giorno in cui erano iniziate le invasioni di quegli esseri orribili.
    Lei sapeva che erano stati loro… se lo sentiva.
    Ma non poteva rassegnarsi all’idea che fosse morto.
    Le salirono le lacrime agli occhi: era il secondo Natale che passava senza di lui.
    Le mancava così tanto!
    Chiuse gli occhi e fece ciò che faceva tutte le sere da quasi due anni:
    “ Torna a casa… ti prego!”


    Il ragazzo si svegliò di soprassalto, ritrovandosi a fissare un freddo cielo stellato.
    Chi era?
    Dov’era?
    All’improvviso sentì la schiena gelata e scattò a sedere.
    Freddo…
    Si ripeté a lungo questa parola nella mente. Era sicuro che avrebbe dovuto ricordargli qualcosa.
    Si guardò attorno, qualche lampione illuminava il vicolo coperto di neve.
    Neve…
    Si mise la testa tra le mani cercando di fare mente locale.
    All’inizio fu il buio più assoluto, ma, piano piano, tassello dopo tassello, tutti i suoi ricordi tornarono al loro posto.
    Anche quelli di cui avrebbe fatto volentieri a meno.
    Cominciò a tremare: i suoi vestiti erano fradici e la notte gelida.
    Si alzò ed osservò i vicoli, cercando di recuperare il senso dell’orientamento.
    Era passato un po’ di tempo… ma non era cambiato nulla.
    C’era anche lo stesso maledetto clima.
    Scrutando l’oscurità intorno a lui si diede un appunto mentale:
    “La prossima volta che incontri quei dannati affari… corri più veloce.”
    Si incamminò.
    Qualcuno lo stava aspettando da ormai troppo tempo.


    Michelle si era addormentata sul divano.
    Sulle sue guance erano ben visibili le righe di sale lasciate dalle lacrime.
    Dopo qualche minuto, la ragazza fu svegliata da un titubante bussare alla porta.
    Gettò uno sguardo all’orologio sul caminetto: mezzanotte.
    Chi poteva essere a quell’ora?
    Da parte sua, la persona di fuori, stava pregando silenziosamente di aver bussato alla porta giusta… era ancora un po’ confuso.
    Cosa gli avrebbe detto?
    La porta si aprì lentamente.
    Il cuore di Michelle perse qualche battito.
    Lui le sorrideva, immobile sulla soglia, incapace di spiccicare anche solo una parola.
    La ragazza gli si gettò tra le braccia e, tra i singhiozzi disse:
    - Ti prego! Dimmi che non sei un sogno! Dimmi che sei reale! Ti scongiuro…
    Lo aveva sognato così tante volte!
    E alla mattina svegliandosi era scoppiata in lacrime, chiedendosi il perché di quella tortura.
    Lui la strinse a se; sentiva il cuore leggero, quasi potesse scoppiargli di gioia.
    Una cosa che aveva dimenticato per tanto, troppo tempo.
    - No… non è un sogno… sono tornato. E non ti lascerò più… te lo prometto.
    Le sollevò il viso, i loro sguardi si fissarono l’uno negli occhi dell’altro.
    Chiudendoli si unirono in un lungo e dolce bacio, stringendosi come se avessero paura di essere divisi di nuovo.


    “ Capo… ne abbiamo trovato un altro…”


    Michelle dormiva serenamente al suo fianco. Lui, però, non riusciva a prendere sonno.
    Troppe domande erano rimaste senza risposta.
    Non riusciva a credere di essere li… non riusciva a credere di essere VIVO!
    E, a rigor di logica, non avrebbe dovuto.
    Strinse a se la ragazza addormentata, che sorrise nel sonno.
    Non era logico… ma era così bello!


    Il sole era sorto da poco quando si alzò.
    Dopo qualche minuto entrò nella camera dei bambini e li guardò dormire.
    Chissà come avrebbero reagito…
    Appoggiando le braccia alle sponde del lettino guardò il più piccolo: non sapeva nemmeno il suo nome.
    Chissà se gli sarebbe stato simpatico…
    Si stirò e sorrise all’immagine riflessa nello specchio attaccato al muro; non era cambiato così tanto… anche se, pensò, avrebbe dovuto fare qualcosa per i capelli.
    Rimboccando le coperte alla bambina pensò:
    “Niente più lacrime…”
    Prima di uscire dalla stanza si guardò allo specchio, si indicò e, con un sorrisetto storto, sussurrò:
    - Ci rivedremo nella prossima vita… GOT IT MEMORIZED?
    -------------------------------------------------------------------------------------


    fineeeee
    ve lo aspettavate un finale così? spero di no... altrimenti che sorpresa sarebbe? :sese:
    vi piace?
     
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  13. Nitrogooch
     
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    bello cami sei grandiosaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!! ti aspettiamo in un altra fic!
    SPOILER (click to view)
    età? XD
     
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  14. Vera Fire
     
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    stupendaaaaaaaaaa la fic + bella ke ho letto negli ultimi mesi...compliments!!! ^_^
     
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  15. xageln23
     
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    trovo sempre più azzekkati i finali tristi ^^ ma questo non mi dispiace...

    Sicuramente una fiction bellissima :riot: ne vojo un'altra
     
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33 replies since 9/1/2007, 16:08   187 views
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