Dusk

Terzo atto di MOK

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  1. Nyxenhaal89
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    Ah, ora inizio a riconoscere i fasti di un tempo.
    Un capitolo senza azione! :UPirate: Ma nonostante questo, mantiene bene il suo ritmo, anche se a tratti si trascina un po'. Buone le descrizioni, e nonostante la mia antipatia per Riku lo stai rendendo un buon personaggio.
    Hai anche fatto bene ad approfondire i personaggi di DAII!
    Tuttavia, hai ancora un po' da fare per tornare quello di un tempo, ma finalmente ti riconosco.
    Ora manca soltanto sesso sfrenato e Riku che parla delle vagine altrui. :guru:

    Theresa! Bella lei *-* E Faramir non ha proprio fortuna.
    Konoha D: spero che supererai il mio odio per naruto XD
     
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    Grazie Nyx :3
    Grazie del commento, adesso manca solo la continuazione nel postare capitoli.. purtroppo questi due giorni parto, torno Lunedì, vedrò di scrivere forse stasera..
    Odio per Naruto? Perchè? XD
     
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  3. _Holy
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    Oky...

    E' evidente il salto di qualità relativo allo stile di scrittura, in quanto questa volta è reso tutto molto meglio, eccezion fatta un po' per le descrizioni ambientali, talvolta approssimative.
    Là dove credevo che fosse carente la vena introspettiva dei personaggi, mi sono riedificato verso la fase finale del capitolo, dove descrivi le sensazioni di Riku.
    Ho sempre visto questo personaggio come il tuo preferito, insieme a zack...
    Molto meglio di quel PIRLA di Sora ù_ù

    Ora, parliamo del capitolo in sé...
    Theresa poweruppa i nostri con questo fantomatico marchio, spero abbia un qualche utilizzo originale all'infuori di qualche potere stereotipato *spera*
    E... quanto riportato nella lettera mi ha inquietato... Garrett è in qualche modo implicato in qualche affare losco assieme alla profetessa Theresa? Mi sembrava un personaggio così nobile ç_ç
    Ora, la scena di sesso... personalmente avrei evitato di essere troppo diretto nel descrivere la penetrazione, mi è parso troppo friendly... almeno tu riesci ancora a descriverle, io no X°

    Sintesi: sei riuscito a stuzzicare la mia curiosità, là dove stavo cominciando a perdere un po' di interesse...
    Continua a migliorare, 'sisio! >w<

     
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    Grazie Holy :°
    Vedrai tutto sull'Operazione Nova più avanti, gh. Non mi pronuncio.
     
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  5. Nyxenhaal89
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    Presto Garrett dirà a Isabela

    PERO' TI E' PIACIUTO QUANDO TE L'HO MESSO NELLA VAGINA!!111!! :UPirate:

    Scherzi a parte, ripeto bel capitolo :asd:
     
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    Sono tornato ora dal mare, mentre scrivevo in messaggio sopra di te.. Domani comincio a scrivere il nuovo capitolo:P
     
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    Ok ok, grande ritardo come al solito. Capitolo più lento del solito, ma che -spero- vi colmerà molte lacume.
    Buona lettura, e, come al solito, grazie a tutti.


    12: Ricordi
    Erano partiti da Gondor da un giorno e qualche ora, e cominciavano a sentire il peso della stanchezza sulle gambe, dopo aver camminato senza sosta.
    Il Custode dell’Alba grondava di sudore, e non vedeva l’ora di fermarsi da qualche parte per riposare, ma non era quello che voleva Garrett Hawke.
    Sembrava quello che stava meglio di tutti, né una goccia di sudore né un minimo di affaticamento, ma dovette cedere alla tentazione di fermarsi, poiché i suoi compagni non riuscivano a tenere il suo passo.
    -Noi nani siamo grandi corridori, anche se abbiamo le gambe corte!- borbottò Varric, schiantandosi sul terreno, respirando a pieni polmoni.
    -Lo sappiamo, lo dici spesso- disse ridacchiando Isabela, liberandosi dalla bandana, sventolando al vento i capelli. Si erano fermati su un colle, coperti da una grotta molto piccola, almeno si potevano riparare da piogge, imboscate o quant’altro..
    Allestirono un fuoco per cucinare delle pietanze che gli erano state donate dai soldati di Gondor, non in grandi quantità, però. La guerra stava per investire Gondor, con Ostagar persa , e gli abitanti pronti ad evacuare non potevano permettersi di donare molti viveri.
    -Devo ancora capire perché ci dirigiamo verso Konohoa- domandò Bethany, mordendo delicatamente un pezzo di carne di coniglio selvatico.
    Garrett rizzò le orecchie immediatamente, girandosi verso la sorella.
    -E’ il volere di Theresa, e noi lo rispettiamo- rispose, indicando il marchio. L’arcimaga annuì, d’altronde ora erano i Custodi di un tremendo segreto e dovevano rispettare ogni ordine..
    -Lo sento..- accennò Isabela dopo qualche secondo di silenzio, e l’intero gruppo si girò verso l’ex pirata.
    Varric scosse il capo, osservando il punto dove la donna guardava fisso da parecchi minuti.
    -Cosa?- domandò il nano; grattandosi il mento.
    -Sono vicini- continuò –Gli Elite ci stanno cercando-
    Garrett annuì, e il nano scoppiò in una fragorosa risata.
    -E perché dovrebbero cercarci senza mai fermarsi!?-
    -Per lui- rispose l’ex pirata, indicando Riku.
    Quest’ultimo chinò il capo, e Garrett si alzò in piedi, irritato.
    -Questo compito è stato affidato a noi perché si fidano di noi!- esclamò, guardando i compagni. –Non possiamo arrenderci ora-
    Isabela sospirò.
    -Scusatemi, non riesco più..- Garrett la fermò con una mano.
    -Riposiamo, ora, all’alba cominceremo a camminare- accennò, rimettendosi poi sul proprio sacco, chiudendo leggermente gli occhi.

    La Veggente sistemava i fogli sulla propria scrivania, mettendo le scartoffie sulla libreria.
    La porta della stanza si aprì, e vi ci entrò Garrett Hawke.
    Theresa sorrise, facendo cenno al guerriero di sedersi. L’uomo annuì, seguendo il consiglio della donna, e si sedette su una sedia.
    -Ti aspettavo- disse, sorridendo.
    L’uomo non disse nulla, aspettando ancora una parola della Profeta, che lo guardava sempre sorridente.
    Infine si sbloccò.
    -Per quale motivo sono stato chiamato qui, mia signora?-
    Theresa si alzò in piedi, portando le mani dietro la schiena e girandosi, dando le spalle all’uomo. Cominciò poi a osservare il panorama.
    -Tra tutti i miei allievi e i miei fedeli servitori, Garrett Hawke- accennò la donna -Tu sei il Prescelto.-
    L’uomo scosse il capo.
    -Il Prescelto? Per cosa?-
    -Per succedermi a capo dell’Ordine-
    Garrett sussultò, non si sarebbe mai aspettato nulla del genere.
    -Mia signora.. cosa succede?- disse, sospettoso.
    Theresa sospirò.
    -Non ho molto tempo, Garrett- accennò –I nemici accelerano il passo, e la mia fine è sempre più vicina-
    -Lei sa che morirà presto?- domandò l’uomo, sempre più confuso.
    -Il mio nome è Theresa La Profeta- rispose io so tutto del mio destino e di chi mi è accanto-
    Quindi sapeva qual’era il suo futuro..
    -So cosa vorresti domandarmi- continuò –Ma non posso dirti nulla, quando sarà il momento, scoprirai da te-
    Garrett deglutì.
    -Cosa devo fare?-
    Theresa si girò, sorridendo notevolmente.


    Garrett entrò nella stanza di Theresa, senza bussare.
    La Profeta lo aspettava, come il solito, sorridente, mentre sistemava alcuni fogli, ma solo uno lasciò sul tavolo.
    -Questo, mio caro- disse, mettendo un dito sul foglio –E’ il progetto “Operazione Nova”-
    Garrett inarcò un sopracciglio.
    -Devi promettermi, però, che qualunque cosa ti sto per dire rimarrà solo per te, nessuno deve saperlo- si rassicurò, e il moro annuì.
    -Quest’Operazione unisce me e tutti i maggiori esponenti dei Regni in una cosa incredibile- disse, sorridendo –Una cosa che sconvolgerà il Mondo intero-
    Garrett annuì ancora.
    -Ma come sai, il tempo a mia disposizione è poco, ma nessuno di loro sa nulla-
    -Quindi..- Garrett capì immediatamente.
    -Esatto, sarai tu a continuare quest’Operazione dopo la mia morte-
    -Non posso accettare questo, mia signora.-
    -E’ per il bene dell’Umanità, Garrett, sai che cosa sta minacciando il nostro mondo.- accennò, alquanto irritata. –I nostri eserciti non possono competere con quello che ci sta per minacciare-
    Garrett sospirò.
    -In cosa consiste questo progetto..?-
    Theresa sorrise, cominciando a spiegare.


    -L’abbiamo trovato, mia signora. Come previsto ha ucciso il capo dei Qunari.- accennò Garrett, parlando con un ologramma di Theresa.
    -Perfetto, così doveva andare- disse, sorridendo.
    -Ha scatenato il suo spirito- continuò poi, deglutendo.
    Theresa annuì.
    -Sta sviluppando questa tecnica, quindi.. speriamo in bene-


    -Voglio saperlo, mia signora- accennò Garrett, dopo aver sorseggiato dell’Idromele, fornito direttamente dai nani.
    Si erano da poco ricongiunti a Gondor, dove, finalmente, Hawke si era incontrato con la Profeta, riferendogli tutto quel successo.
    -Cosa vuoi sapere, mio caro?-
    -Come accadrà.-
    Theresa sospirò, sapeva che alla fine l’avrebbe chiesto.
    -Attaccheranno la nostra dimora- accennò, sedendosi sulla propria poltrona. –Cercheranno tutti di proteggermi, ma mi ucciderà-
    -Chi!?- disse, girandosi di scatto. –Chi ti ucciderà, mia signora? Farò in modo che la mia spada lo trafigga prima che..-
    -Nemesis.-
    Garrett deglutì.
    -E sai che non possiamo fare nulla per fermarlo-
    L’uomo strinse i pugni.
    -Il Custode dell’Odio diventa ogni giorno più forte, e noi, anche unendo le nostre forze, mio caro, non possiamo ucciderlo.-
    Il Prescelto capì, annuendo.
    -Però sappiamo chi può farlo- continuò la Profeta, sorridendo.
    -I Custodi..-
    -Esatto, e serve che siano uniti e più potenti che mai-
    Garrett fece un cenno con il capo.
    -In tutto questo noi siamo delle marionette, mio caro, ma saremmo tutti importanti per far ciò che questo succeda..-
    -Mia signora, non vorrei contraddirti, ma non crede che sacrificare la vita di molti Sacerdoti per una sua morte, che è certa, sia inutile?-
    Theresa sospirò.
    -Hai ragione, mio caro, ma non posso permettere di farmi uccidere in uno scontro- rispose, cercando di farlo capire. –Non reggerei il confronto, cadrei pochi secondi dopo-
    L’uomo infine capì, e si mise seduto portando le mani al volto.


    Si svegliò sussultando. Theresa.. ancora non si capacitava di tutto quello che gli aveva rivelato..Per la prima volta in due giorni aveva sudato, e mentre dormiva. Prese la sua boccia d’acqua e ne bevve un sorso, per poi guardarsi intorno.
    Si era svegliato per ultimo.
    -Buongiorno, dormiglione- accennò Isabela, sorridendo.
    Garrett rispose con un cenno.
    -Dove sono gli altri?-
    -Riku è lì- rispose la donna, indicando una roccia sotto di loro, dove l’argenteo era seduto. –Gli altri sono di pattuglia.-
    Il moro annuì.
    -Richiamali come tu sai fare, dobbiamo partire-
    La donna acconsentì, e fischiò dolcemente, come se fosse una sirena.
    Da un albero uscirono Varric e Bethany, e il nano borbottò.
    -Nessuna traccia di nemici! Ah! Hanno paura di me!- esclamò, ghignando. Riku raggiunse il gruppo.
    -Mettiamoci in marcia, e ricordate, il nostro intento è proteggere il Custode-
    Riku si sentiva strano, sentiva come un fuoco ardere dentro di sé..
    Si sentiva svenire, ma poi si riprendeva tutto d’un tratto, e non era una cosa normale..
    Poi iniziarono a camminare verso Konohoa.

    -Io vado a cercarlo- accennò Cloud, girandosi verso i propri compagni.
    Irvine e Leon si lanciarono uno sguardo.
    -Non puoi andare da solo- rispose Leon, lucidando la propria Gunblade. –Se Zack ci mette così tanto tempo a tornare vuol dire che è qualcosa di serio-
    Il biondo strinse i pugni.
    -Irvine, andresti con lui?- chiese Leon, e il tiratore scelto annuì.
    -Lo troveremo, Cloud, stai tranquillo- cercò di rassicurare Irvine, avvicinandosi alla porta, probabilmente per andarsi a prepare.
    -E’ vivo, lo so- continuò il biondo –Lo sento dalla spada-
    Cloud toccò delicatamente la Buster Sword, che era collegata a Zack, e strinse l’elsa dello spadone fortemente.
    -Bene, per qualunque cosa contattatemi- disse Leon, foderando la Gunblade, e uscendo dalla stanza. Cloud sospirò.
    -Tra quanto partiamo?- domandò il cecchino.
    -Poco, prendi l’indispensabile e prepara un Vertibird-
    Irvine annuì, uscendo dalla stanza e chiudendo la porta.
    Sapeva che era vivo.. era resistito a tutto, li aveva salvati da Midgar, un guerriero come lui non poteva arrendersi a nulla..
    E Cloud non lo voleva perdere..
    Non poteva permetterlo..
    Strinse i pugni, indossando i propri occhiali neri.
    Era tempo di partire.

    Avevano appena abbandonato le foreste di Fargorn, e avevano messo piede nei territori aridi. Dovevano attraversare un picco, dove la neve era padrona del territorio.
    Bethany tirò fuori dalla sacca delle provviste delle giacche di pelle, che diede a ogni membro del gruppo, ed erano fatte su per misura per ogni membro.
    -Non fate movimenti bruschi, se c’è qualcuno non dobbiamo farci notare- si raccomandò Garrett, guardandosi in giro.
    Il gruppo annuì, mentre Varric lanciava spesso e volentieri delle occhiate al marchio sul proprio polso..
    -Garrett- accennò il nano, borbottando.
    L’uomo si girò, dando il permesso di parlare.
    -Tu che sei sempre stato molto a contatto con Theresa- iniziò, guardando anche questi compagni. –A cosa serve questo marchio?-
    Garrett deglutì.
    -In tutta sincerità, Varric, non lo so- rispose, per poi riprendere a camminare. Il balestriere sospirò, seguendolo.
    Riku li guardò perplessi..
    Camminarono per altri quindici minuti, quando il vento si alzò e la tempesta di neve cominciò imperversa. Garrett si guardò intorno, non era prudente continuare a camminare..
    -Siamo vicini alla prossima tappa- iniziò –ma con questa tempesta è impossibile proseguire.-
    -Propongo di fermarci!- esclamò Isabela.
    -Sarà difficile, qui!- rispose Varric.
    Garrett annuì.
    -Sotto ho visto una specie di caverna.. accertiamoci che sia libera e accampiamoci lì- consigliò il Custode dell’Alba.
    Il Prescelto lo guardò, acconsentendo.

    Si accamparono dentro la grotta, che era completamente deserta.
    Bethany estrasse dal proprio zaino dei viveri, come del pandivia, pane di fattura elfica, capace di rendere lo stomaco pieno anche in piccole razioni, perfetto per i viaggi.
    -Cosa pensate che ci aspetti a Konohoa?- chiese Isabela, dando un morso al pane.
    Tutti fecero le spallucce, tranne Garrett, che deglutì.
    L’ex pirata lo guardò strano.
    -Tu cosa pensi?-
    L’uomo tornò alla realtà, scuotendo il capo.
    -Nemici, probabilmente, vi ricordo che siamo in guerra, non in gita-
    Isabela sospirò.
    -Quando tutto questo sarà finito..- iniziò Varric, borbottando –Tornerò a Orzammar, e quanto vero che sono un nobile nano mi ubriacherò come una spugna!-
    Il gruppetto scoppiò a ridere, tranne Riku, che fece una smorfia, come se stesse male.
    Garrett lo notò immediatamente, e il marchio sul proprio braccio cominciò a scottare leggermente.. quello dei suoi compagni, però, no.
    -Mettiamoci a riposare, è meglio..- consigliò Bethany.
    In pochi secondi la compagnia si addormentò.

    Garrett aprì gli occhi. Il marchio gli stava provocando troppo dolore.
    Si guardò in giro, e notò che Riku mancava. Sussultò, alzandosi in piedi. Impugnò il proprio spadone e uscì dalla caverna, ma del Custode nessuna traccia.
    La tempesta continuava imperterrita.
    Arrivò sulla punta della montagna innevata, e notò Riku in piedi, con il capo basso.
    -Cosa ci fai qui? Fa freddo, e non sei nemmeno cop..-
    -Stai zitto-
    Garrett scosse il capo.
    -Mi sono stufato di seguirvi- accennò l’argenteo, girandosi di scatto. I suoi occhi erano diventati improvvisamente neri, contornati da un viola sotto le orbite.
    -Questo non sei tu, l’ho avvertito da quando ci siamo accampati-
    Riku ridacchiò, evocando la propria arma.
    -Il Keyblade.. che arma maestosa.. non credi?- disse, roteandola con la mano.
    -Chi sei?-
    -Puoi chiamarmi Alba, se vuoi-
    -Tu non sei la vera Alba- commentò –Sei solo oscurità-
    L’argenteo ghignò.
    -Siete nulli, non l’avete ancora capito? Non potete nulla per fermare il nostro dominio..-
    Garrett tenne stretto lo spadone, puntandolo contro l’avversario.
    -Theresa sapeva che questo sarebbe successo- iniziò, e Alba scosse il capo. –Sapeva che si sarebbe fatto sopraffare dall’Oscurità, per tutti questi problemi..-
    Alba scoppiò a ridere fragorosamente.
    -Quella Profeta è destinata a morire, non lo sai!?-
    Garrett chinò il capo.
    -Cos’è, sei triste, ora?- Alba continuò a ridere.
    Garrett alzò la testa, sorridendo leggermente.
    Improvvisamente scattò in avanti, aggirando l’argenteo. Alba tirò un fendente, squarciando l’aria. Garrett estrasse una pietra dalla propria tasca e la portò dinanzi il volto dell’argenteo.
    -Tanti cari saluti ai tuoi amici-
    La pietra esplose, provocando un grosso fascio di luce.
    Riku rotolò qualche centimetro lontano, sprigionando l’aura oscura. Garrett ansimò, facendo cadere dalla propria mano come dei gramoli di sabbia.
    Prese in braccio l’argenteo, portandolo dentro la caverna.
    Il resto del gruppo era sveglio.
    -Cos’è successo?-
    -L’inevitabile.- commentò Garrett –E’ stato sopraffatto dall’Oscurità-
    Bethany annuì.
    -Ora come sta?-
    -Deve riposare.. ma domani dobbiamo partire-
    -Partire? Non possiamo!- commentò Isabela.
    -Dobbiamo.- finì Garrett, guardando il gruppo, che alla fine si arrese.

    Non meriti cosa ti ho concesso, Riku.
    -N-No..i miei amici..-
    Essere sopraffatti dall’Oscurità è una cosa tremenda, e brutta da accettare per me
    -Anche Ventus..-
    Ventus non è stato sopraffatto. Quella era la sua voglia di uccidere Terra, nient’altro.
    -..voglia..?-
    Da oggi, Riku, Custode dell’Alba, ti privo dei tuoi poteri di Custode dell’Alba.
    -No..No..NO!!-

    L’argenteo si svegliò di colpo, ansimando.
    -Buongiorno- sussurrò Bethany, passandogli la boccia d’acqua, sorridendo. –Bevi, è un miracolo che ti sia svegliato-
    -C-Cos’è successo..?-
    -Ieri sera l’Oscurità ti ha sopraffatto.- spiegò l’Arcimaga –Garrett ti ha salvato.-
    Riku sussultò, deglutendo.
    -Dov’è lui, ora?-
    -Sul picco della montagna-
    L’argenteo si alzò, zoppicando verso l’uscita della caverna. Una volta fuori notò che la tempesta era finita, ma che la neve era rimasta, anche se il sole batteva forte.
    Raggiunse la cima, a stento, e osservò il Prescelto, che si girò di colpo appena sentiti dei passi.
    -Ben svegliato- accennò il moro.
    -Mi..dispiace..-
    -E’ a me che dispiace, Riku- commentò –Quello che è successo ieri..-
    -Io..non volevo..-
    Garrett annuì.
    -Lo so, lo so..questa situazione è difficile per tutti-
    L’uomo sorrise.
    -Dobbiamo andare, ce la fai?-
    L’argenteo annuì col capo.
     
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  8. _Holy
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    Scusa per l'attesa...



    :omg:

    Riku è diventato una donna! (Alba)
    Non parlerà più delle vagine altrui!
    Parlerà degli sbarbaturgi altrui!
    Scappate sulle colline! Via!
    :epilec:

    Okay...

    Il marchio cos'è? Una specie di segnale d'allarme che brucia quando Riku mette le lenti a contatto? Strano che solo Garret ne soffra l'effetto... dev'esserci dell'altro! [come disse Ciccio davanti ai rimasugli della propria cena] >.<

    Ti dico immediatamente che la scena finale, con Riku in versione Coris (:guru:) è stata la mia preferita... ora manca solo che l'argenteo si metta a ronfare amabilmente e a svenire un numero spropositato di volte.
    Nemesis...
    Sì, è figo ù_ù
    Più figo dell'autore ù_ù
    (:UPirate:)
    Theresa è così rassegnata al proprio fato... non lo sa che il destino si può cambiare? (E così cominciò una trilogia con tanto di sabbie del tempo e clessidre giganti)
    Mi viene spontaneo chiedermi se la sua profezia si rivelerà si o no esatta...
    E questa Operazione Nova è fottutamente intrigante... SAPEVO che Garret ne era coinvolto! >.<

    E... che altro dire? Ah sì... lo stile di scrittura continua a migliorare, devi solo variegare il modo in cui descrivi le azioni.
    ^^

    Comunque mi è piaciuto.
     
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    *ç*
    Grazie Emlià, contento ti sia piaciuto. Sai che Garrett ne è coinvolto, ma non sai di cosa si tratta.. e non lo saprai per un bel po' di tempo! Muahauah!
    Grazie, di tutto cuore. =)
     
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  10. Nyxenhaal89
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    CITAZIONE
    Il Custode dell’Alba grondava di sudore

    THUD
    *rumore di fangherl arrandom*

    CITAZIONE
    -Noi nani siamo grandi corridori, anche se abbiamo le gambe corte!- borbottò Varric, schiantandosi sul terreno, respirando a pieni polmoni.

    Respira Varric, è questo il segreto! Respira! XD
    Gimli: BROTHA! *W*

    CITAZIONE
    -Questo compito è stato affidato a noi perché si fidano di noi!- esclamò, guardando i compagni. –Non possiamo arrenderci ora-

    Garret, prima di dire certe cose controlla la busta paga...

    CITAZIONE
    -Il mio nome è Theresa La Profeta- rispose io so tutto del mio destino e di chi mi è accanto-
    Quindi sapeva qual’era il suo futuro..

    Sì, ma tanto non sa toccarsi il naso con la lingua. :UPirate:

    CITAZIONE
    -Sotto ho visto una specie di caverna.. accertiamoci che sia libera e accampiamoci lì- consigliò il Custode dell’Alba.

    E fu così che trovarono dieci troll di montagna, la Mente Suprema, Gigi Marzullo e Ratzinger durante una partita di briscola. :mki:

    CITAZIONE
    -Nemici, probabilmente, vi ricordo che siamo in guerra, non in gita-

    Capitan Ovvio ha una nuova identità: Garret Hawke!

    CITAZIONE
    -Mi sono stufato di seguirvi- accennò l’argenteo, girandosi di scatto. I suoi occhi erano diventati improvvisamente neri, contornati da un viola sotto le orbite.

    Troppe pippe, eh Riku? Maledette tettone eccitanti!

    CITAZIONE
    -Puoi chiamarmi Alba, se vuoi-

    Peggio che mai! Riku è diventato un trans! :gya:

    CITAZIONE
    -Tanti cari saluti ai tuoi amici-
    La pietra esplose, provocando un grosso fascio di luce.

    P0WNED!

    CITAZIONE
    Non meriti cosa ti ho concesso, Riku.
    -N-No..i miei amici..-
    Essere sopraffatti dall’Oscurità è una cosa tremenda, e brutta da accettare per me
    -Anche Ventus..-
    Ventus non è stato sopraffatto. Quella era la sua voglia di uccidere Terra, nient’altro.
    -..voglia..?-
    Da oggi, Riku, Custode dell’Alba, ti privo dei tuoi poteri di Custode dell’Alba.
    -No..No..NO!!-

    Eh, è brutto quando ti levano i punti dalla patente. :sese:

    CITAZIONE
    -Sul picco della montagna-

    Il classico "E' a fumare"?


    Tornando seri: il capitolo è ben fatto, scorrevole e leggero, forse un po' troppo.
    Alcune descrizioni continuano ad essere carenti e la parte del sopravvento di Alba poteva essere fatta meglio...

    Ma sorvolando sull'aspetto stilistico, il capitolo mi ha interessato e colpito in vari punti. Mi sorprende che una Veggente sia rassegnata al suo destino, ma neanche tanto: lei meglio di altri conosce l'ineluttabilità del fato è l'impossibilità a sottrarcisi.
    E mentre Garret l'uberpowacazzuto pregusta il suo posto di comando, sono curioso di sapere di più sull'operazione nova e il suo compimento.
    Riku sopraffatto dall'oscurità? Ahia. D:
    E Garret uberpowacazzuto lo 0wna tempo record e poi va a sedersi sul cocuzzolo di una montagna. :mki:

    In generale il capitolo mi è piaciuto, hai recuperato buona parte del vecchio talento. Adesso devi solo perfezionare alcune cose. Vai così!
     
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    LOL, sul cucuzzolo, della montagna, con un Garrett coglione così (____)

    Grazie comunque, domani parto e quindi dovrete aspettare ancoooora moooolto per il nuovo capitolo, mi pare di aver già scritto due pagine e mezzo. !!!
     
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    E rieccomi qui, tornato dalla crociera, con il 13 capitolo. Ringrazio, come al solito, Holy, Nyx e Rei. Sopratutto voi, per avermi sempre sostenuto, aiutato, consigliato..
    Vi avverto che nel prossimo capitolo ci sarà azione, ma non solo.
    Spero vi piaccia.

    13: Il Villaggio degli Elfi

    Da quando si erano messi in marcia Riku non aveva smesso né di singhiozzare né di prendersela con se stesso, per tutto quello che era accaduto. Ogni tanto provava a chiedere scusa, ma non riusciva a rivolgergli più una parola.
    -Quanto diamine manca a questa Konohoa?- borbottò Varric, togliendosi con la mano il sudore dalla fronte. Isabela lo guardò disgustata, mentre Garrett commentò con una piccola risata.
    -Ancora molto, mio caro amico-
    Tutto d’un tratto il moro fece cenno al gruppo di fermarsi, e sguainò la spada. Si guardò attentamente intorno, e dopo aver perlustrato l’area con lo sguardo, fece cenno di riprendere a camminare.
    -C’è qualcuno?- domandò Bethany.
    -Forse-
    -E non sono persone amichevoli, sento la loro aurea-
    -Non spaventiamo ancora di più Riku, è già tramortito di suo-
    Presero la strada che portò a una gola, e, sopra di loro, sentirono ancora più rumori, come se qualcuno camminasse vicino la sporgenza, lasciando cadere dei sassolini, ma non riuscirono a vedere nessuno.
    Garrett teneva sempre stretta l’elsa dello spadone, pronto a tirarlo fuori. Varric camminava lentamente puntando la balestra verso le sporgenze, ma non c’era traccia di nessuno..
    -Non capisco.. chi diamine sono?-
    Garrett scosse il capo.
    -Si sta facendo buio, pronti ad accendere le torce e..-
    Il capogruppo non riuscì a finire le parole che da dei cumuli di rocce uscì un’ondata di Elite, che li assalì.
    -DIFENDETE IL CUSTODE!- urlò Garrett, tirando un fendente all’indirizzo di un Elite, colpendolo dritto alla testa. Varric cominciò a sparare in rapida successione dei dardi, caricando rapidamente la balestra. Isabela sfruttò l’ambiente, fatto di sporgenze e rocce aguzze, per saltare da una parte all’altra assassinando, con i propri pugnali, gli Elite.
    Isabela, tutto d’un tratto, fu atterrata da un pugno in pieno volto da parte di un lucertolone di colore rosso, che gli si avvicinò minacciosamente, tenendo la propria lama energetica verso l’alto.
    Garrett se ne accorse, e come un felino corse verso la compagna.
    Tirò un fendente che squarciò l’aria, e che fece finire a terra il nemico. L’uomo aiutò la donna ad alzarsi, sorridendo, ed essa ricambiò.
    Bethany creò un campo di fuoco intorno a sé e al Custode, lanciando varie magie all’indirizzo di coloro che si avvicinavano.
    Erano troppi, non potevano riuscire a sopravvivere..
    Varric fu accerchiato, e fu costretto a sparare, anche a suo indirizzo, la propria pioggia di dardi. L’ultima cosa che si riuscì a sentire del nano furono le sue urla.
    Bethany deglutì.
    Anche Garrett e Isabela erano state accerchiati, ma, al contrario di Varric, stavano riuscendo a tenere testa a circa cinquanta Elite insieme.
    Garrett tirò un calcio all’ultimo, per poi farsi strada verso Bethany.
    Ma Isabela fu colpita da un calcio di un Elite, che la fece finire contro una roccia. Garrett urlò, squartando il nemico.
    Bethany non riuscì più a capire nulla, sentiva offuscato e i rumori della battaglia non lo aiutavano.. l’unica cosa che sentì erano le parole di suo fratello.
    -VAI AVANTI, PORTA IL CUSTODE ..!-
    Riku scosse il capo, e infine portò in avanti la mano.
    Il Via per l’Alba non uscì.
    Deglutì, spaventato. Che il sogno che aveva fatto si fosse rivelato vero?
    Bethany si girò verso l’argenteo, che scosse il capo. L’arcimaga capì immediatamente, e uscì dal campo di fuoco cominciando a lanciare migliaia di fulmini all’indirizzo degli Elite.
    Garrett, stordito, strinse i denti.
    -Cosa diamine fai, ti ho detto di and..-
    -NON E’ PIU’ UN CUSTODE!- urlò la donna, mettendo a terra un lucertolone che minacciava il fratello.
    Infine ci fu un’altra ondata.
    Riku cadde in ginocchio, cominciando a lacrimare notevolmente, mentre Bethany e Garrett cercavano di sopravvivere.
    Infine una luce accecò gli Elite, e delle frecce atterrarono quelli in prima fila. Infine, dei presunti uomini, in groppa a dei cavalli bianchi, cominciarono a uccidere ogni nemico gli si parava davanti.
    Uno di loro tirò fuori da una marea di cadaveri il corpo di Varric, che, anche se ferito dai suoi stessi dardi, era vivo e vegeto.
    Isabela, Garrett e Bethany furono caricate sui cavalli da altri, e un guerriero cercò di prendere Riku al volo. Dopo averlo fatto, cominciarono a galoppare via dal passo, mentre gli altri facevano piazza pulita.
    L’argenteo vide ancora solo della luce, e infine si assopì.

    Aprì gli occhi, capendo di essere in un letto di un infermeria, ma non sapeva dov’era.. Si guardò intorno, era fatto tutto di marmo. Il letto, però, era di legno, e i muri erano decorati con degli alberi bianchi, e vari animali, come cervi, cavalli, scoiattoli..
    Cercò di alzarsi, ma sentì un dolore all’addome.
    Le porte dell’infermeria si aprirono, e Garrett, accompagnato da un elfo, vi ci entrò.
    L’argenteo sorrise a malapena, contento di vedere l’uomo, ma poi ripensò a tutto quello che era successo.. ed era colpa sua se erano stati attaccati.
    -Garrett..- cercò di parlare Riku, e l’uomo annuì.
    L’elfo accanto al Prescelto dell’Ordine era Elrond di Gran Burrone, conosciuto come il Comandante delle truppe elfiche per le sue gesta durante le numerose battaglie che ogni elfo doveva affrontare. Gli elfi erano conosciuti per non invecchiare mai, potevano vivere anche trecento anni, ma non sarebbero mai morti.
    -Io.. non sono più in grado di evocare il Keyblade..- cominciò l’argenteo, singhiozzando –Ho rischiato di farvi perdere la vita..- continuò, e l’uomo sorrise, porgendogli una mano sulla spalla.
    -Riku, non ti preoccupare- rispose –Lo sapevo già-
    -Allora.. è inutile che continuate a sorvegliare su di me..-
    -Abbiamo assunto questa responsabilità, e niente mai ci fermerà- commentò –Dobbiamo arrivare a Konohoa anche con te-
    L’argenteo sorrise, guardando fuori dalla finestra.
    -Siamo in un villaggio elfico, e questo al mio fianco è Elrond, colui che ti ha salvato- iniziò il moro, mentre la figura con le orecchie a punta mosse il capo, come se per presentarsi.
    -Costui è il Generale delle forze elfiche, ha detto di aver percepito un’aurea oscura dove eravamo collocati noi, e poi ci hanno salvati..-
    Riku pensò all’ultima cosa che aveva visto.
    -Isabela? Varric?-
    Garrett chinò il capo lentamente.
    -Per estrema fortuna- iniziò, sorridendo –Isabela ha solo sbattuto violentemente la spalla destra, mentre Varric è rimasto ferito alla spalla sinistra da un proprio dardo-
    L’argenteo sospirò, almeno erano tutti salvi.
    -Garrett.. mi spiace.. ci hanno attaccato perché cercavano me, cercavano una cosa che non ho più..- disse, stringendo le lenzuola del letto dentro i propri pugni.
    Il Prescelto gli poggiò una mano sulla spalla.
    -Riku, tu sei entrato nel nostro gruppo, e finchè la morte non ci dividerà saremmo sempre uniti- rassicurò –Nel bene o nel male-
    L’argenteo sorrise.
    -Adesso riposa un altro po’- concluse, facendo per andarsene.
    Riku sorrise, appoggiando, poi, la testa sul cuscino. Hawke fece un cenno col capo, e, seguito dall’elfo, si congedò.

    Elrond e Garrett entrarono nella sala dove Barakir Valandil li stava aspettando. A contrario di suo padre l’elfo era un Ranger, abile nel tiro con l’arco, perciò, con la propria squadra, girava per le foreste per proteggere la fauna da qualsiasi pericolo.
    -Mio Nykerim, abbiamo qui con noi il Prescelto- accennò Elrond, inchinandosi verso il proprio signore, che si alzò dal proprio trono sorridente.
    -Piacere di fare la sua conoscenza, io sono Barakir Valandil, figlio di Eledwhen Valandil e Nykerim degli Elfi- si presentò, chinando leggermente il capo.
    -Il piacere è tutto mio. Io sono Garrett Hawke-
    -Il Prescelto..-
    L’uomo annuì.
    -Ho saputo che le mie forze vi hanno salvato da un attacco degli Elite, e sono fiero di ciò-
    -Non vorrei interromperla, ma ormai avrà capito che siamo in guerra- accennò –Qui non si tratta di Drow..-
    -NON pronunciare quel nome in mia presenza..- minacciò Barakir, stringendo i pugni.
    -So che vostro padre si è sacrificato per fermarli, ma ora noi dobbiamo unire le..-
    -NON pronunciare così il nome di mio padre..-
    Garrett sospirò.
    -Metta da parte l’orgoglio e parli con il cervello, una volta!-
    -Non parlare così al mio Nykerim!- esclamò una guardia, facendosi avanti. Il Ranger sospirò, facendo cenno al fratello di star fermo.
    -Siamo minacciati ogni giorno da quelle teste di calamaro che avete affrontato, se ci alleiamo tutti insieme potremmo batterli..-
    Barakir si grattò il mento.
    -E come?-
    L’uomo si guardò intorno.
    -Stiamo progettando un qualcosa che può sconvolgere questa battaglia, ovviamente a nostro favore- iniziò –Ma è una cosa estremamente pericolosa, e richiede molte risorse-
    Barakir ascoltò incuriosito, facendo cenno di continuare.
    -L’abbiamo chiamata Operazione Nova.-

    Bethany entrò nell’infermeria, scortata da un’elfa, e si sedette sul letto di Riku. L’argenteo sorrise, e L’Arcimaga ricambiò.
    -Come va?- domandò, poggiando il proprio bastone al muro.
    Non rispose.
    -Non è colpa tua.. sapevamo a cosa andiamo incontro-
    -Non è questo, Bethany..-
    -E cosa?-
    -Ho rischiato di farvi morire per nulla.. IO non sono più un Custode..- disse, allungando la mano e tentando di evocare il Keyblade, ma non successe nulla.
    Bethany sospirò.
    -Però siamo amici, e gli amici fanno così- rispose, sorridendo –Quindi tu continuerai con noi senza obiettare, fino a Konohoa-
    L’argenteo cercò di sorridere, ma non ci riuscì.
    La donna lo guardò, sperando di averlo rassicurato un poco con quelle parole, ma non sembrava affatto. Tutto quello che gli stava accadendo era terribile, non era più un Custode e aveva perso i suoi amici, non sapeva dove fossero e se erano vivi dopo l’attacco a Midgar..
    -Li troveremo-
    Riku alzò lo sguardo, osservandola perplesso.
    -I tuoi amici, i restanti Custodi, li troveremo-
    Il ragazzo sorrise, sperando fosse vero, se si potesse tornare a quando vivevano sulle Isole del Destino e dove tutto era perfetto, dove non c’era nessun pericolo..
    Bethany si alzò dal letto, riprendendo il proprio bastone arcano, incamminandosi poi verso la porta.
    -Non resteremo a lungo qui, riposa il più possibile-
    Infine uscì dalla stanza, mentre l’argenteo annuì.

    Garrett entrò nella stanza dove Isabela stava riposando, ancora un po’ stordita dalla botta. Il sole stava calando e le prime guardie si stavano stanziando per il perimetro.
    La donna, accorgendosi della presenza dell’uomo, si alzò leggermente, sorridendogli.
    -Stai bene?-
    -Potrebbe andare meglio, ma mi rimetterò-
    Hawke sorrise, accarezzandogli una guancia. La piratessa ricambiò, sforzandosi un poco.
    -Mi dispiace.. dovremmo prepararci meglio a queste imboscate, non possiamo continuare a..-
    -Garrett- esordì la donna, zittendolo. L’uomo deglutì, chinando il capo. –Non è colpa tua, erano tanti ed erano forti, anche per noi-
    Il Prescelto le accarezzò il volto.
    -Tuttavia hai ragione.. in situazioni come queste dovremmo migliorare..-
    -C’è una cosa che dovresti sapere..-
    Isabela lo guardò, inarcando un sopracciglio.
    -Riku non è più un Custode-
    L’ex piratessa spalancò gli occhi, scuotendo il capo. Non poteva credere a quello che stava sentendo, tutti quegli sforzi per trovarlo.
    -GARETT!- esclamò, toccandosi la nuca indolenzita. –TU HAI PERSO UN FRATELLO PER TROVARE LUI!-
    Il Prescelto singhiozzò, cercando di non farlo notare.
    -Sono stato addestrato per questo-
    -ADDESTRATO UN CAZZO!-
    La donna chinò il capo, stringendo le coperte dentro i propri pugni.
    -Come fai.. come fai a sopportare questo? Tua sorella lo sa?-
    Garrett annuì.
    -Fossi stata voi sarei già andata via di qui!-
    -Ma noi siamo compagni, dobbiamo sempre guardarci le spalle, aiutarci..-
    -Ancora non lo capisci..- disse, guardandolo fisso in faccia. –Noi siamo qui per LUI, noi siamo qui per proteggere una persona che non può fare più nulla!-
    Il Prescelto scosse il capo, guardando il marchio.
    -Si sarebbe dissolto, ma non è successo-
    Isabela lanciò un occhiata al proprio polso, dove il tatuaggio era rimasto intatto.
    -Quando ti sarai ripresa mandami a chiamare, ora riposa-
    L’ex piratessa appoggiò la testa sul cuscino.
    -Varric?- domandò, mentre l’uomo stava per uscire dalla stanza.
    -Sta bene, è ferito solo al braccio- finì, abbandonando il luogo.

    Tirò un fendente verso l’aria, ma nella propria mano non comparve nessun Keyblade. L’argenteo cadde in ginocchio, guardando il proprio riflesso nell’acqua.
    Si era alzato presto, l’alba non era ancora sorta e si era recato in un lago, che aveva un livello d’acqua molto basso, con tanto di cascata, vicino il villaggio.
    Aveva faticato, inutilmente. Non poteva crederci, non poteva credere che aveva perso tutto quello per cui aveva lottato, aveva perso la possibilità di aiutare i propri amici, di combattere..
    Colpì l’acqua con un pugno, più di una volta, per poi alzarsi in piedi. In quel momento il sole stava sorgendo, e dinanzi a lui vide un'altra ombra.
    Si girò di colpo, notando che Bethany lo guardava sorridendo.
    L’uomo tornò seduto a terra con il bacino, senza dare molta importanza all’acqua.
    -Cosa ci fai qui così presto?-
    Riku non rispose.
    -Non puoi continuare a sperare che riappaia improvvisamente- accennò, guardandolo. L’argenteo tenne il capo basso.
    -Dovrai cominciare a usare un’arma normale.-
    -Il Keyblade.. era leggero, potente.. era come una parte di me.. mi sento vuoto..- cercò di spiegare il ragazzo, stringendo la terra nei propri polpastrelli.
    L’Arcimaga fece roteare il bastone, e, prendendo con la mano un pesce nel lago, lo trasformò in una spada con le proprie arti magiche, dopo di chè la lanciò all’indirizzo dell’argenteo.
    Quest’ultimo la prese al volo, riuscendo a tenerla in mano per poco.
    Era troppo pesante rispetto al Keyblade, non poteva combattere con quella, non l’aveva mai fatto..
    -Chiederò io stessa agli elfi di crearti una spada con i loro materiali- disse Bethany –Sono più leggere e maneggiabili. Per ora ti allenerai con questa-
    Riku cercò di rotearla, con un discreto successo.
    Tirò poi un fendente e squarciò l’aria di conseguenza, ma si sentiva già fiacco..
    -Non ci riesco..-
    Bethany lo guardò scuotendo il capo.
    -“Non ci riesco” non esiste in questa situazione, Riku! Rischiamo tutti i giorni di morire!-
    -Io ve l’ho già detto, non sono più essenziale, potete lasciarmi qui e tornare da dove siete venuti!- urlò l’argenteo, conficcando la spada a terra.
    L’aveva alzata perfettamente.
    L’Arcimaga lo guardò esterrefatta.
    -Sembra che la rabbia ti dia la capacità di fare tutto- notò, incrociando le braccia –Sembri nutrirti di essa..-
    -Non sono un mostro.-
    -Non intendevo assolutamente dire questo- accennò la donna, avvicinandosi. Quest’ultima gli poggiò una mano sulla spalla, sorridendogli.
    -Ti farò creare una spada che ti possa ricordare il tuo Keyblade, ora vai a riposare- terminò la donna, girandosi di spalle e cominciando a camminare verso il villaggio.
    Riku rimase fermo immobile, notando che poco dopo la donna era sparita in lontananza.
    Allungò le mani, per poi lasciarsi andare in un urlo.
    Per una frazione di secondo il corpo dell’argenteo fu ricoperto da una scossa arancione.

    Le strade di Konohoa erano, oramai, deserte. I ristoranti si apprestavano a chiudere, e solo qualche persona camminava tra alcuni vicoli, pronta per tornare nelle proprie case.
    La calma prima della tempesta.
    -Zetsu- accennò una figura con i capelli arancioni e delle specie di viti sul viso –Preparati a far comparire il nostro esercito-
    L’interpellato annuì; era un uomo, sempre curvo, con una specie di corona verde. Il suo corpo era distinto in due parti, una parte di colore nero e un’altra di colore bianco, e aveva, per parte, due personalità.
    Socchiuse gli occhi, concentrandosi il più possibile.
    -Subito, Pain- rispose, per poi azzittirsi completamente.
    -Ringraziamo Madara per questo regalo- continuò il presunto capo, ridacchiando.
    Improvvisamente l’aria, intorno a loro, si fece più pesante, e i presenti capirono subito. Itachi Uchiha era arrivato, l’ora era giunta.
    -Hai tardato- disse l’uomo con la chioma lunga e bionda, incrociando le braccia. L’altro lo guardò freddo, spostando poi l’attenzione su Pain, che mosse il capo.
    -Deidara, vai, inizia i festeggiamenti-
    -L’ora dell’Akatsuki è giunta!- disse l’interpellato, saltando poi in aria. Un volatile fatto di argilla si materializzò sotto di lui, che cominciò a volare sopra i cieli di Konohoa.
    Mentre il trio rimase in silenzio, le prime bombe di argilla cominciarono a esplodere, facendo saltare alcuni palazzi. Deidara si destava nel cielo, usando il proprio chakra, attento a non esaurirlo. Il chakra creava delle bombe di argilla, e non solo, che uscivano dalle due bocche che l'uomo aveva sulle mani.
    Pain osservò Zetsu, che, improvvisamente, spalancò gli occhi.
    Centomila copie di quest’ultimo comparvero, e si riversarono nel Villaggio della Foglia. Pain scoppiò a ridere, soddisfatto.
    Si alzò in piedi, mentre il vento scatenato dalle esplosioni cominciò a muovere le loro tuniche, contornate da delle nuvole arancioni.
    -Sapete cosa fare, trovate il Custode della Luce- disse, guardando Itachi e Zetsu. –Io mi occuperò di un vecchio amico- concluse, saltando in aria e sparendo nella sabbia.
    -Ci vediamo dopo- accennò Zetsu, mimetizzandosi, con la propria abilità, nell’ambiente. Itachi scosse il capo.
    -Il solito fifone-
    Infine anche quest’ultimo scattò in avanti, disperdendosi in mezzo ai Zetsu bianchi, creati dall’Arte del Legno, abilità innata del Primo Hokage della Foglia.

    -SIAMO SOTTO ATTACCO!- urlò una guardia di Konohoa, svegliando tutti gli inquilini del palazzo del Hokage, ma quest’ultima era già sveglia da un pezzo.
    -Sbrigatevi! Difendete i civili, fateli evacuare!- ordinò, uscendo poi dal palazzo.
    Spalancò gli occhi, esterrefatta. C’erano svariate copie di un essere, che distruggevano tutto quello che gli capitava davanti.
    Tsunade roteò su se stessa e creò un campo di forza con il proprio chakra, che respinse alcune copie facendole svanire.
    -ORA!- urlò, e le guardie cominciarono a riversarsi nella strada, non eguagliando, però, il loro numero.
    Terra, Ventus, Aqua, Kairi e Sora raggiunsero il luogo, e l’Hokage gli fece cenno di allontanarsi.
    -Vi hanno portato qui per proteggervi, non potete rischiare!- accennò, tirando un pugno ben assestato a una copia, e, con un calcio, ne eliminò un'altra.
    -Allontanatevi il più possibile e..- improvvisamente la donna fu colpita da due esseri, che Terra e Ven fecero sparire con un doppio fendente.
    I due si guardarono sorridendo.
    -Possiamo aiutarvi!-
    -NO!- continuò, e con una gomitata uccise un altro nemico.
    I Custodi cominciarono a correre in direzione opposta, dove il combattimento non era ancora cominciato. Tsunade sorrise, per poi tornare attenta.
    I suoi uomini non riuscivano a reggere il confronto, e le esplosioni di bombe d’argilla non facilitavano per niente. L’Hokage alzò lo sguardo verso il cielo, osservando un uomo in groppa a un uccello bianco.
    -Deidara..-
    Tornò poi attenta sull’azione, colpendo con vari pugni e calci delle copie. Sospirò, mentre continuava a colpire senza sosta.
    -Sembra serva un aiuto..- sussurrò un individuo all’orecchio della donna, e delle ombre intrappolarono in una morsa circa venti copie, e ciò diede la possibilità a un individuo grosso e robusto di travolgerle come una pallottola umana.
    -Shikamaru.. Choji!- esclamò la donna, sorridendo, poi scosse il capo. –Non è tempo di saluti, continuiamo!-

    Un palazzo crollò, e chiuse la strada ai cinque Custodi.
    -Di qua!- esclamò Ven, girando verso un vicolo. Improvvisamente la strada fu chiusa da alcuni Zetsu bianchi, e il gruppo sfoderò i Keyblade.
    -Mi sento un po’ arrugginito..- commentò Sora, scattando verso avanti. Lanciò un fendente a mezz’aria, squarciando in due parti una copia, per poi passare al successivo.
    Così fecero anche Terra e Ven. che, a spalla a spalla, liberarono la parte destra del vicolo. Kairi e Aqua, in coppia, attaccarono alternativamente.
    -FIRAGA!- disse Aqua, colpendo quattro copie di Zetsu bianco, che svanirono. Kairi sorrise, ed eliminò le restanti.
    Infine il gruppo continuò a correre, finendo in una strada piena di Zetsu bianchi.
    Deglutirono in coro, e fecero per combattere, quando cinque figure gli si pararono davanti.
    Erano Naruto, Sakura e altre tre persone a loro sconosciute.
    -Qui ci pensiamo noi, andate- commentò il portatore della Volpe a Nove Code, muovendo il capo. Sora lo guardò, sorridendolo e ringraziandolo.
    -Entrate in quel palazzo, poi continuate sui tetti e vi ritroverete fuori città- consigliò un ragazzo alto quanto Sora, con gli occhi completamente bianchi: Neji Hyuga.
    Terra annuì, facendo poi cenno agli altri di andare.
    Così i Custodi sparirono entrando nel grosso palazzo, mentre i cinque ninja cominciarono a lottare anche con i denti.





    Zetsu:


    Pain:


    Deidara:


    Shikamaru;


    Choji:


    Neji Hyuga:
     
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  13. _Holy
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    Okay, eccomi...

    Fortuna vuole che il capitolo non si sia incentrato troppo sugli elfi XD la mia allergia è ormai nota anche oltreoceano.

    CITAZIONE
    -FIRAGA!-

    è_é


    Arriviamo al dunque.
    E' scritto bene, ti sei decisamente ripreso, l'unica cosa che mi ha lasciato l'amaro in bocca è che in alcuni frangenti (sopratutto scene d'azione) sembri tutto una lista di eventi... dovresti concatenare meglio le azioni.
    Tuttavia, per il resto è tutto okay, scorrevole e facile da leggere.

    Riku... ecco che subentra in lui un po' di senso d'inferiorità, immagino che sia pronto per entrare a far parte del club dei depressi (Cloud è il presidente).
    Non può più usare il keyblade... beh, non lo biasimo affatto...

    Continua a incuriosirmi questa Operazione Nova ^^

    E... scusa un attimo, ma quella cosa che ha in testa Zetsu... ti sembra una corona?!? O_o
    Tuttavia, L'akatsuki è granché brava a rompere le tasche... chissà quale sarà l'esito dello scontro...
    Ah, non si preannuncia niente di buono per Garret e compagnia bella, se Konohoa è ridotta a questo stato.


    Al prossimo ^_^

     
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    AHAHAHA, UNA CORONA AHAHHA.
    Sul serio, mi è venuto in mente dopo che era la "bocca" di una pianta carnivora, ma non ho modificato x°°°°°

    Che è? Dai, Firaga è il fuoco per eccellenza x°°°°

    Grazie :*
     
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  15. Nyxenhaal89
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    CITAZIONE
    Da quando si erano messi in marcia Riku non aveva smesso né di singhiozzare né di prendersela con se stesso, per tutto quello che era accaduto. Ogni tanto provava a chiedere scusa, ma non riusciva a rivolgergli più una parola.

    Frigna puttanella, frigna! :onan:
    Ti fa male, eh? DIMMI DOV'E' LA MELA! [cit.]

    CITAZIONE
    -Non spaventiamo ancora di più Riku, è già tramortito di suo-

    Riku principessina volanteeeeeeeeee! :mki:

    CITAZIONE
    Il capogruppo non riuscì a finire le parole che da dei cumuli di rocce uscì un’ondata di Elite, che li assalì.

    HUOHUOHUO!
    AAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRH!
    ZAPZAPZAP
    PEWPEWPEW!
    WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRGH!
    Il capo è morto, scappiamo! [cit.]

    CITAZIONE
    Isabela, tutto d’un tratto, fu atterrata da un pugno in pieno volto da parte di un lucertolone di colore rosso, che gli si avvicinò minacciosamente, tenendo la propria lama energetica verso l’alto.

    "Ti piace la mia lama energetica, eh, tettona eccitante?"

    CITAZIONE
    Riku cadde in ginocchio, cominciando a lacrimare notevolmente

    Hanno decustodizzato Riku! D: E ora l'INPS gli darà una pensione misera! D:

    CITAZIONE
    L’elfo accanto al Prescelto dell’Ordine era Elrond di Gran Burrone,

    Elrond: "Signor Riku, benvenuto! La stavamo aspettando..."
    Garret: psstpsst
    Elrond: "Sbagliato copione..." *butta occhiali da sole*

    CITAZIONE
    -ADDESTRATO UN CAZZO!-

    Isabela mostra i suoi veri interessi.

    CITAZIONE
    L’Arcimaga fece roteare il bastone, e, prendendo con la mano un pesce nel lago, lo trasformò in una spada con le proprie arti magiche, dopo di chè la lanciò all’indirizzo dell’argenteo.

    Urgh, dovrà buttarla fra tre giorni o sai che puzza! D:

    CITAZIONE
    -Vi hanno portato qui per proteggervi, non potete rischiare!- accennò, tirando un pugno ben assestato a una copia, e, con un calcio, ne eliminò un'altra.

    Non insistere, Tsunade-chan, appena ti giri quelli vanno a fare a pezzi l'armata nemica alla faccia tua.

    CITAZIONE
    -FIRAGA!- disse Aqua

    OH NO! Aqua evaporerà!

    Ok, finite le scemenze, davvero un bel capitolo! sono curioso di vedere come continua. Sto iniziando però a perdere un po' il filo della storia, ma forse è colpa mia... Ad ogni modo, migliorate le descrizioni, anche se avrei apprezzato un po' di approfondimento sul pescespada (LOL?) XD
    Ben introdotti i personaggi e decisamente meno confusionarie le fasi d'azione: ma a volte sono un po' sbrigative.
    Complimenti! ^^
    Al prossimo capitolo, scusami per il ritardo.
     
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181 replies since 28/9/2010, 21:27   2509 views
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