Dirge of Keyblade

L'Ultimo Atto della Trilogia!

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    Twilight Player

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    CITAZIONE (Mizu De Tsuki @ 10/9/2010, 12:07)
    *scocca un'occhiata colma di rimprovero a Orfy e Holy*
    Per me Altair e Yuko hanno fatto la cosa più giusta ^^ Sono forse gli unici a non essere tanto pazzi da voler rimanere sotto il giogo e i porci comodi di quell'approfittatore di Ansem à_______à
    E come ha detto Neme, anche secondo me Yuko non è realmente sterile o.o anzi, ho già in mente un eventuale figlio che avrebbe ereditato i capelli corvini del padre, sìsì ù.ù
    Btw, secondo me potevi approfondire un po' di più tra i due piccioncini!ç//ç
    L'arrivo dei viaggiatori e la presentazione allo staff è stata fatta bene.
    I concetti del Cuore sono chiari. Lo scontro tra Altair e Zemnas è abbastanza scorrevole; un po' poco credibile che trovano la soluzione all'intoppo dell'esperimento in quattro e quattr'otto forse o.o
    In generale l'andamento del capitolo era buono, ma potevi fare meglio ^^

    Mhh, no, poco credibile non direi, molti libri/film e cose varie hanno queste idee in due secondi, anche perché, due secondi non sono, perché passano 4 anni da quando arrivano gli Assassini..
     
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  2. Nyxenhaal89
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    @Holy: no, sono fermamente fedele all'italiano dove necessario (Crepuscopoli mi è sembrato un nome davvero ridicolo per una città soggetta ad un'Apocalisse, quindi le ho modificato il nome), e poi "spada laser" rende meglio il concetto.Felice di vedere che le "contaminazioni" di Star Wars vi siano piaciute XD

    CITAZIONE
    anche perché, due secondi non sono, perché passano 4 anni da quando arrivano gli Assassini..

    Infatti; Altair è sicuramente il più intraprendente dei cinque Assassini e ha studiato a fondo le ricerche di Ansem, forse alla ricerca di un metodo per evitare tutto quel tormento ai suoi compagni. XD

    CITAZIONE
    In generale l'andamento del capitolo era buono, ma potevi fare meglio ^^

    Purtroppo la tabella di marcia è tiranna, sto dedicando a questo flashback due capitoli in più di quanti ne volessi impegnare, e dovevo un po' stringere il brodo. Ho addirittura annullato un discorso scientifico tra i tre dottori çAç
     
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    Twilight Player

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    Sono un fottuto genio, come al solito.
     
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  4. xander.XVII
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    CITAZIONE (Nyxenhaal89 @ 10/9/2010, 13:12)
    @Holy: no, sono fermamente fedele all'italiano dove necessario (Crepuscopoli mi è sembrato un nome davvero ridicolo per una città soggetta ad un'Apocalisse, quindi le ho modificato il nome), e poi "spada laser" rende meglio il concetto.Felice di vedere che le "contaminazioni" di Star Wars vi siano piaciute XD

    La contaminazione m'è piaciuta, ora voglio vedere ondate su ondate di cloni devastare il mondo
    Carino come capitolo, utile per comprendere e ben scritto davvero.
     
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  5. Kratos9
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    Nyx sta FF mi piace molto, l'ho scoperta solo ieri e in 4 ore minimo ho letto i primi due capitoli. Un videogioco su sta FF sarebbe fantastico. Ora non per essere il solito lettore rompicoglioni, come dice Nemesis, mi daresti il tuo contatto MSN? XD
     
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  6. ‚DrEaMeR
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    Kratos non lo sai che per ottenere il suo contatto tutti noi abbiamo dovuto portargli la scimmia di giada prima della luna piena? Cosa ti credi di essere tu per chiederlo così?! <.<
     
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  7. Nyxenhaal89
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    Oh! Benvenuto al nuovo lettore!
    Stranamente, questa l'unica fic che non ho immaginato come videogioco, ma sì, credo che male non ci starebbe XD
    Per il contatto msn...
    Dream, ma come? Io volevo la Banana d'Oro del pianeta FuniculìFuniculà! çAç
    Comunque ok Kratos, te lo dò XD
     
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  8. Kratos9
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    CITAZIONE (‚DrEaMeR @ 11/9/2010, 11:21)
    Kratos non lo sai che per ottenere il suo contatto tutti noi abbiamo dovuto portargli la scimmia di giada prima della luna piena? Cosa ti credi di essere tu per chiederlo così?! <.<

    Ha detto che me lo dà XD e poi scusa se mi sono comportato così un po' da sbruffone ma io leggevo solo i capitoli e non i commenti xd

    * ballonzola felice e ubriaco *
     
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  9. Mizu De Tsuki
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    Benvenuto Kratos!^W^
    Non ti preoccupare di Dream, Nyx te lo dava lo stesso ù^ù
    E poi tutt'al più te lo davo io!
     
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  10. Orfeo della Lira 2
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    CITAZIONE (Mizu De Tsuki @ 12/9/2010, 20:58)
    Benvenuto Kratos!^W^
    Non ti preoccupare di Dream, Nyx te lo dava lo stesso ù^ù
    E poi tutt'al più te lo davo io!

    Quanti doppi sensi in appena tre righe
     
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  11. xander.XVII
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    CITAZIONE (Orfeo della Lira 2 @ 12/9/2010, 21:08)
    CITAZIONE (Mizu De Tsuki @ 12/9/2010, 20:58)
    Benvenuto Kratos!^W^
    Non ti preoccupare di Dream, Nyx te lo dava lo stesso ù^ù
    E poi tutt'al più te lo davo io!

    Quanti doppi sensi in appena tre righe

    Quello che ho subito pensato
     
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  12. Kratos9
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    Mo ci faccio una recensione tipo videogioco XD
     
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  13. Nyxenhaal89
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    Capitolo 4...
    Primo spiegone storico, perché sì, dopo 3 capitoli ancora non ce n'era nemmeno l'ombra!
    Tranquillizzatevi comunque, saranno pochi XD
    Grazie infinite a Orfy, Mizu, Nemesis, Holy, Xander, Dreamer, Kratos(BENVENUTO!!! ^^) per i vostri commenti, e a tutti i lettori!
    Questo capitolo poteva venire un po' meglio specie alla fine... Maledetto studio.
    E' presente una leggerissima lemon, yaoi, ma non la metto sotto spoiler perché non lo faccio più da nessuna parte. XD
    Ok, è tutto!
    Buona lettura :3

    p.s.: va bene Kratos9, sono curioso di leggerla! XD
    p.p.s.: Nemesis, ti consiglio vivamente di non pubblicare il tuo msn nei post °-°

    4: Nuova Storia, Vecchio Obiettivo

    La Grande Tragedia.
    Non era un nome dato a caso: qualunque uomo abbastanza anziano ricordava con dolore quei vent’anni di paura, di morte e distruzione dilaganti. Ricordata da tutti come il primo conflitto moderno, guardata con terrore per la sua eredità morale e psicologica, la Grande Tragedia fu una guerra, la più grande mai combattuta, la più costosa, e la più terribile.
    Mentre il Tevinter, dopo secoli di reclusione, decideva di affacciarsi oltre le montagne per cercare risorse allo scopo di modernizzarsi, assorbendo quindi cinque dei dodici Bann che facevano da “cuscinetto” alla sua influenza su autorizzazione dell’Impero di Archadia, questo strinse una storica alleanza con Nabradia, la quale, sotto la guida dei Caelum ormai da un secolo, prosperava in pace con l’antico nemico. Le due potenze, pareggiate solo da Midgar e Bersia (che restavano sempre in assoluta neutralità), spostarono le loro mire espansionistiche sul resto del continente, il Magistero di Spira retrogrado e ancora basato sul sistema economico del baratto, isolato da pregiudizi e dogmi secolari. La conquista fu sistematica e nel giro di tre anni solo Saint Bevelle, trasformata in un immenso campo profughi, rimase indipendente, con un territorio di qualche decina di chilometri. Il Priore di Yevon Baralai, una volta diventato nuovo Maestro di Yevon, diede vita ad un agguerrito contrattacco basato sulla guerriglia e sul logoramento, con razzie negli accampamenti, assassinii di generali, spionaggio e terrorismo ad oltranza; le forze d’invasione furono in parte respinte, ma intanto Archadia, già da prima timone delle colonizzazioni (Il re di Nabradia di allora era praticamente un fantoccio), aveva già spostato lo sguardo su Hexter, un territorio arido, ma colmo di risorse sotterranee mai utilizzate. Nessuno, a parte l’Impero Tevinter nei suoi giorni di gloria, aveva mai osato attaccare il gigante dormiente di Bersia, da sempre neutrale verso gli altri continenti.
    Ci vollero quasi cinque anni alle forze alleate per conquistare le zone ricche di Hexter, ma i soldati si spinsero troppo oltre, minacciando le frontiere di Mordor e Hironeiden. Dopo alcuni falsi giuramenti diplomatici, constatando che in effetti Nabradia e Archadia non avevano intenzione di abbandonare le loro conquiste, il continente di Bersia si unì per la prima volta sotto una causa patriottica comune, e le forze congiunte di Vellond, Mordor, Ecclesia ed Hironeiden cacciarono via gli invasori stranieri in meno di due anni, mentre Bikanel, pesantemente finanziata da Mordor e Vellond, faceva a pezzi le flotte Archadiane a sud di Spira.
    Traumatizzate e provate, le forze alleate si ritirarono nei loro confini (senza abbandonare Spira), ma la guerra era appena iniziata. Approfittando della debolezza archadiana e sotto la spinta di una ripresa economica da record, il Tevinter spedì le proprie truppe corazzate alla riconquista dell’antico possedimento; i Bann caddero nel giro di sei mesi, e il cancello di Fornost fu sfondato. Nabradia non potè inviare nessun aiuto, poiché la vendetta di Bersia si stava velocemente facendo strada e i porti di Orlais e Gondor furono tutti sottoposti ad un pesante assedio dalle forze Ecclesian-Mordoriane. Intanto, Vellond veniva in aiuto del Tevinter, e Archades fu bombardata via mare dai cannoni a lunga gittata delle corazzate Bersiane. Archadia era ormai in ginocchio, e l’intera popolazione ripiegò negli Ered Lithuin, un’inespugnabile fortezza naturale sottoposta subito ad assedio.
    Fu allora che, dopo numerose consultazioni, il Presidente di Midgar decise di entrare in guerra assieme al piccolo e agguerrito stato di Wutai; entrambi gli stati si sentivano minacciati dalla guerra, e decisero di non poter più restare neutrali. Sceso a fianco dell’alleanza Nabradia-Archadia, il continente di Midgar diede inizio ad una inarrestabile opera di liberazione, bombardando via aerea le corazzate di Bersia e consentendo a Nabradia di inviare i rinforzi. Le città di Vellond ed Ecclesia subirono pesanti bombardamenti a tappeto, mentre la rinnovata alleanza Archadia-Nabradia ricacciò indietro il Tevinter. Bikanel fu rapidamente sconfitta da Wutai, e Bersia resistette altri due anni, prima di capitolare a sua volta. Al termine della guerra, le economie di tutti i continenti erano devastate, erano morte oltre cinquanta milioni di persone, per i due terzi civili, e la pace che ne seguì riportò i confini tra gli Stati a prima della guerra.

    E adesso, Altair si trovava lì, in quel teatro spaventoso, nei panni di un soldato qualunque; doveva solo attendere il momento in cui avesse rilevato una perturbazione, un cambiamento nel tessuto dimensionale, per seguirla.
    Ansem aveva fatto un eccellente lavoro; lo aveva portato nella Battaglia di Jungsburg, nella quale le forze delle due coalizioni, in combattimento da quasi un mese, si stavano misurando in un ultimo confronto. Il decimato ma risoluto esercito Bersiano resisteva con valore, mentre la Bianca Alleanza era bloccata lì senza possibilità di avanzare oltre. Ai piedi della città, costruita accanto all’ala di una statua angelica colossale, i cannoni tuonavano, i blindati e i cingolati avanzavano sulle linee nemiche, le urla dei soldati in seguito alle esplosioni delle mine piazzate dappertutto erano diventati ormai la sinfonia giornaliera in quel concerto di morte.
    Con in mano un fucile e indosso una divisa lacera, Altair si riparò dietro una trincea. Poco importava se fosse morto. Doveva solo attendere la perturbazione.
    Un ufficiale di trincea gridò e Altair saltò subito via, sbalzato poi dall’onda d’urto di un’eplosione. In una nube di terriccio nero, la bomba distrusse la barriera improvvisata e mutilò due soldati, uccidendone un altro all’istante. Un soldato gli afferrò un braccio e lo strattonò via; non avevano la stessa divisa, era un Ecclesiano. Altair gli tirò un colpo col calcio del fucile e gli sparò in gola, appiattendosi dietro alcune rocce quando le mitragliatrici presero a tirare, alternativamente per una corrente di piombo continua. Era separato dal resto del plotone. Poteva sentire il cuore del giovane soldato battere in preda al terrore più puro.
    Altri tuoni rimbombarono nelle sue orecchie, una scia finì sulla trincea avversaria, e le mitragliatrici volarono via.
    E altre urla.
    L’ufficiale gridò e i soldati caricarono, riparandosi tra le rocce e sparando sugli sbandati, mentre due blindati rombavano in avanti, i mitraglieri che aprivano la strada. Una mina fece volare quello più indietro, il quale roteò a mezz’aria e cadde ad arco, come una grottesca cometa di sangue e acciaio.
    Poi, finalmente sentì qualcosa distorcersi.
    Il tempo era stato lacerato.
    Ignorando le urla dei suoi commilitoni, Altair saltò in avanti e abbandonò il corpo del soldato, che fu subito decapitato da una cannonata. Sentendo la distorsione tra le mani, la strinse, e tutto divenne buio ancora una volta.

    Strattonato per lo stomaco e le spalle, ogni suo nervo che sembrava sottoposto ad una violentissima trazione, l’Assassino sfrecciò a lungo attraverso il tessuto dimensionale, vide innumerevoli mondi, e viaggiò al di là di ogni immaginazione.
    Poi, dopo secondi lunghi secoli…

    Lo vide.

    Come un’abbacinante luce, confortevole come il Paradiso, bruciante come l’Inferno.
    Il luogo dove tutto aveva origine e dove tutto finiva.
    Kingdom Hearts.


    - Quindi è così che è andata? – chiese Roxas.
    Dopo la sconfitta degli Heartless, i festeggiamenti e la riunione, Roxas decise di verificare se ciò che aveva detto Xemnas fosse vero.
    Se Altair avesse davvero mentito.
    L’Assassino non negò nemmeno l’evidenza, raccontando per filo e per segno come stavano realmente le cose.
    Sora, seppur cieco, espresse comunque il suo sdegno anche con lo sguardo.
    - Quindi, nessun gentiluomo misterioso… e gli Heartless? – chiese.
    - Gli Heartless vennero dopo. Ma ho già detto abbastanza – tagliò corto Altair con l’amarezza nella voce. – Sappiate solo che non intendevo mentirvi, ragazzi. Ma non aveva senso parlarvi di Yuuko. La vostra missione non è cambiata –
    - La sincerità non fa male, Assassino del cazzo – ringhiò Riku.
    - Ma cosa ne fu degli Heartless, allora? Quando vennero fuori? – intervenne Naminè.
    Xion era ancora sul campo di battaglia, e non avevano avuto modo di poterla incontrare.
    - Gli Heartless uscirono dal Portale assieme ad Ansem e il Frutto dell’Eden – spiegò Maliq sorreggendo il compagno, evidentemente sofferente. – Uccisero tutto e tutti. Non risparmiarono nessuno. Solo io e Altair riuscimmo a salvarci –
    - Voi dovete ugualmente impedire a Xemnas di aprire il Kingdom Hearts. E’ questa l’unica cosa che conta – disse Altair: con uno sguardo severo a tutti loro, per aver osato sondare profondità inaccessibili, voltò le spalle e scese all’ultimo livello della Città con una guardia di alcuni Assassini.
    Roxas sospirò e si sedette su una panca accanto alla fontana dell’Albero Bianco, fissando i suoi Keyblade spezzati con latente disperazione. Si sentiva totalmente inutile, inerme come un gattino. E Sora era accecato. Naminè si stava ormai liberando del sigillo, ma erano Kairi e Riku gli unici Custodi su cui al momento potevano contare. Sentì la mano di Sora sulla propria e lo vide sorridere.
    - Fatti forza – disse il ragazzo.
    I segni del combattimento contro Xemnas erano ancora evidenti. L’Albero Bianco era pieno di bruciature e gli mancavano diversi rami, una panca era spaccata, e c’erano macchie di sangue di Roxas intorno alla fontana.
    Ora il biondo Custode stava meglio, ma moralmente era devastato. Il fallimento contro il Superiore fu l’ennesima prova della sua totale incapacità. Non riusciva a sconfiggere Cloud, né Xemnas. Aveva ucciso Marluxia, ma era una mezza gioia, dato che era poi stato salvato dal Custode traditore.
    E per di più, odiava a morte Vanitas per aver accecato Sora. Si mise il volto tra le mani, incapace di pensare, spaesato e stanco. Aveva bisogno di una dormita, prima di tutto.
    Poi avrebbe ascoltato il consiglio di Morrigan e si sarebbe diretto verso quell’Altare di Esthar, anche se non aveva la più pallida idea di dove si trovasse.
    Ciondolante si alzò dalla panca, seguito da Sora.
    - Andiamo a dormire? – chiese questi sorridente con gli occhi vacui. Roxas si sforzava di non guardarlo, perché ogni volta che lo vedeva gli si stringeva il cuore.
    - ROXAS! – gridò una voce che non sentivano da tanto tempo; un bastone cadde a terra, e Xion saltò al collo di Roxas, abbracciandolo con tutte le sue forze. I capelli neri di lei gli volarono in faccia, facendolo ridere per il solletico e la gioia.
    - Xion! – salutò Kairi stritolandola con il proprio abbraccio. – Piccola sciacquetta fortunata, sarà un mese che ti cerchiamo! –
    - E io cercavo voi – ansimò lei, arrivata di corsa dopo sette livelli. – Ho sentito dire… che sei stato tu a coordinare la difesa… Roxas – calmò la respirazione. Si voltò su Sora e sbiancò. – Sora…? –
    - Non farci caso – sorrise lui di rimando. – Io non ce ne faccio –
    - Ma non vedi nulla – intervenne Riku.
    - Gli occhi servono a vedere, ma solo fino a un certo punto – disse Naminè.
    Xion prese Sora tra le braccia, come faceva all’inizio del loro viaggio, e guardò Roxas. – Ci hai giocati per bene – rimproverò pacatamente. – Ezio Auditore. Bella fantasia! –
    Lui fece un sorriso impacciato, rimanendo là in piedi incapace di dire una parola sensata.
    - Ci sei mancata – disse Naminè mettendole una mano sulla spalla. – Ma vedo che stai bene –
    Xion arrossì a sentirsi parlare da Naminè: non l’aveva quasi notata. Si voltò verso di lei con un ampio sorriso, e l’abbracciò sperando che il suo cuore palpitante non fosse percettibile.
    - Sono felice di vedervi – rispose.
    - Dov’è Allen? – chiese improvvisamente Riku.
    - Ah, l’ho visto ai livelli inferiori, sta assistendo i feriti – disse Xion sedendosi dove prima stava Roxas.
    Cadde un breve silenzio.
    E per quel poco tempo, Sora avvertì una sensazione che non aveva da tempo.
    Coesione.
    Il loro gruppo, finalmente riunito, sembrava essere tornato a quella sera di Settembre. Tutto sembrava come prima, con le loro chiacchierate, i loro scherzi, quella quiete che tanto gli mancava. Roxas gli si sedette accanto e Sora gli si poggiò alla spalla con un sorriso sognante.
    - Quindi state insieme, adesso? – realizzò Xion alzando le sopracciglia. – Mi sono persa un sacco di cose –
    Si raccontarono le reciproche avventure; dell’investitura di Sora ad Assassino, lo scontro nella Cattedrale di Saint Bevelle, i funerali, la verità sull’Akatsuki… e poi ancora tutti gli avvenimenti che avevano portato a Minas, la battaglia di Midgar e lo scontro a Bikanel. Xion parlò della sua conoscenza del futuro Re di Nabradia e del combattimento a Paramina, nonché di tutti i preparativi per l’arrivo a Minas Tirith.
    Dopo i racconti, Sora si alzò barcollando, afferrato prontamente da cinque persone, e ribadì l’invito di prima.
    Roxas annuì e si congedarono dagli altri.

    Tornarono all’alloggio del quarto livello. Sora si abituò abbastanza in fretta alla sua condizione, rassicurando ogni tanto Roxas che non faceva che chiedergli se stesse bene.
    - Siamo quasi arrivati – disse.
    - Non vedo l’ora – scherzò Sora con un ghigno divertito.
    - Beato te che ci trovi qualcosa di divertente… - si forzò a sorridere Roxas aprendo la porta del loro alloggio. La chiuse a chiave, chiudendo anche le tende, lasciando Sora retto ad una sedia.
    Slacciò le cinghie e le protezioni al Custode castano, riponendole su un tavolo, e togliendo le proprie a sua volta, lentamente, ripensando all’azione che faceva , all’inverso, solo tre giorni prima.
    Ora che la battaglia era finita, si sentiva molle e stanco. L’adrenalina si era dissolta, così come la tensione. E con tutti quei pensieri, desiderava soltando dormire.
    Quando posò anche la pettiera con un tonfo sordo, mentre toglieva la cappa superiore sentì la mano di Sora sul proprio avambraccio. Con una mossa rapida il ragazzo lo costrinse con i polsi contro il tavolo, bloccandolo di peso in quella posizione.
    - Sora - protestò seccamente. – Non è proprio il caso –
    - Ho perso le palle sbagliate – rispose lui poggiandoglisi al petto. Lentamente, con le mani gli tastò i fianchi snelli, azzardando le dita sotto la maglia smanicata; trovato il suo ombelico, con una striscia appena accennata di peli pubici, risalì fino al suo sterno, afferrandogli il colletto della maglia. – Attento – disse.
    Con uno scatto, tirò fuori la lama nascosta, e gli aprì la maglia abbassandogliela al livello della cappa superiore. Poggiò le labbra sul suo collo, mentre gli tastava il viso sentendo un ispido velo di barba appena visibile.
    Incontrò felicemente le sue labbra, scambiando con lui un lungo bacio appassionato e dolce.

    Finirono sul letto morbido, sorridendosi a vicenda, nudi e intrecciati tra loro, nel buio totale della notte. Anche se erano stanchi e spossati, la gioia di essere ancora vivi seppur provati li spinse a fare l’amore con ogni grammo della loro anima.
    Dalla loro prima volta, anche se non ci avevano mai pensato molto, erano diventati più abili. Sora non sentiva più molto dolore, godendo appieno del piacere che il suo Roxas gli procurava. Si alternarono più volte, poiché in quel buio totale erano entrambi ciechi, le loro mani erano i loro occhi, l’odore dei loro corpi stanchi li guidava. La collana a croce era ancora al collo di Roxas, fredda e presente, un sigillo alla loro unione.
    L’ebbrezza dell’orgasmo li portò a ripetere l’atto più volte durante la notte. Roxas era eccitatissimo e instancabile, anche se era più precoce. Teneva le mani di Sora nelle proprio, penetrandolo, amandolo con desiderio sempre più vivo, toccando il sesso di Sora con ingordigia, pregandolo per riaverlo in sé. A tentoni Sora ubbidiva, meno precoce ma molto più impacciato, e in mezzo a risate e complicità consumarono i loro orgasmi in alternanza.
    Sora si addormentò praticamente subito, felice dell’unione ritrovata.
    Tutta quella paura di perdersi, di morire…
    Ora era tutto lontano. Anche se per lui era un’eterna notte, gli bastava essere con Roxas, ma anche con tutti i loro amici, per ritrovare il sole.
    Roxas ci mise un po’ più di tempo ad addormentarsi, restando ad accarezzare i corti capelli di Sora. Entrambi avevano proprio bisogno di un bagno…
    Non riusciva a pensare a nulla, e di questo ne era felice. Tenendo la testa di Sora sul proprio petto, si addormentò serenamente.

    Dovette svegliarsi alcune ore dopo. Era mezzogiorno inoltrato.
    Scese dal letto con gli occhi stanchi e assonnati, mugolando mentre si alzava. Sora si accoccolò sul cuscino caldo.
    - Sì? – disse Roxas aprendo un poco la porta, essendo completamente nudo.
    - Scusate Sire Roxas – disse un soldato in armatura. – Ma il Principe Rasler desidera vedervi subito al Palazzo Reale -
     
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    クラッシュバンディクーとキングダムハーツ

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  15. ~Freedom
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    Come sai già ho letto e la altre 2 FanFic, che mi hanno fatto impazzire, e sto leggendo anche questa :sisi: che è bella come le altre. Voglio sapere cosa succederà a Roxy :asd:

    CITAZIONE (Nyxenhaal89 @ 14/9/2010, 18:45)
    Teneva le mani di Sora nelle proprio, penetrandolo, amandolo con desiderio sempre più vivo,

    Questo NON va bene :nono:
     
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280 replies since 1/9/2010, 11:01   6182 views
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