Il Ritorno dei Cuori - Myde's Awakening

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  1. fujiwara no mokou
     
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    Ma guarda un po'... era decisamente troppo che non facevo un salto su questo forum XD
    Io li avevo già letti tutti in anteprima, e confermo il mio iniziale giudizio uwu
     
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  2. misterious detective
     
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    CITAZIONE (fujiwara no mokou @ 4/8/2010, 22:34)
    Ma guarda un po'... era decisamente troppo che non facevo un salto su questo forum XD
    Io li avevo già letti tutti in anteprima, e confermo il mio iniziale giudizio uwu

    Mi hai fatto prendere un colpo <.< e io che pensavo fosse un nuovo lettore...
    Scherzo :P beh, mi fa piacere il tuo ritorno sul forum e sul mio topic xD anche se mi chiedo che fine hai fatto su msn, mi faceva piacere sentirti e sento un po' di nostalgia ç.ç
    Grazie mille e continua a seguirmi, che presto si inizia con i nuovi capitoli (se non sbaglio tu eri arrivata fino al terzo/quarto, no? *w*)
     
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  3. fujiwara no mokou
     
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    Ehhh, il mio msn è andato a farsi benedire, ora sto su skype.
    Comunque ero arrivata esattamente qui, e non vedo l'ora di leggere nuovi capitoli *w*9
    Ah; se ti serve una betareader, io ci sono.
     
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  4. misterious detective
     
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    Grazie della proposta, ma dovrei già averlo un beta reader (con molti problemi di connessione però xD). Se avrò bisogno, ti contatterò volentieri ^^
     
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  5. Guri
     
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    Eccomi qui dopo 2 giorni, scusa il ritardo. .
    Capitolo veramente avvincente, il testo diventa sempre piu' coinvolgente.
    La trama si dipana,ma non troppo per attirare sempre di più il lettore.
    il tuo stile cresce sempre di più, migliorandosi ogni volta (lo so che sono ripetitiva qui, ma mi piace veramente il modo in cui scrivi e migliori sempre di piu').
    Ti chiedo perdono se mi sono fatta attendere nella recensione, ma sappi che anche se a volte non riesco, poi recupero, quindi finchè scriverai , saro' sempre una tua fan.

    Pubblicità sub:

    leggete la ficition di "Misterious Detective" ,avvincente, geniale e spettacolare. Non dovete mancare.

    A presto i tesserini fatti da me, se ti fa piacere.
     
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  6. misterious detective
     
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    Grazie mille ^^
    Ma due giorni di ritardo non sono nulla, stai tranquilla XD mi fa piacere che continui a trovare interessante e ben fatta la mia fic ^^
    Grazie della pubblicità, ma non è necessario xD

    SPOILER (click to view)
    Anche perchè farla nello stesso topic della fic dubito serva a molto scherzo XP
     
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  7. Guri
     
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    Mi piace graficare e se ti fa piacere , mi piacerebbe farti dei tesserini.
     
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  8. misterious detective
     
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    ADDIRITTURA? O___O
    Ne sarei felicissimo, ma non è che sarebbe esagerato? Cioè, io lo apprezzerei moltissimo e lo metterei in cima alla mia firma, ma non sentirti affatto obbligata xD in pratica sì, accetto volentieri la tua proposta <//<
    Piuttosto...tu non scrivi niente? Sarei curioso di leggere qualcosa di tuo, se anche tu ti diletti nel farlo (e anche di xXxDemixXx, il quale so che ha pubblicato una fic che appena potrò leggero volentieri xD)
     
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  9. misterious detective
     
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    Afflitto dalla noia, beccatevi questo capitolo :addit:

    Capitolo 4
    Fine del viaggio

    Mudriel scosse la testa. –No, non ha detto niente.- spiegò ai suoi compagni, radunatisi all’entrata del castello.
    Egill incrociò le braccia, cercando di riflettere; sua moglie Ienxer lo guardò perplessa: lei non si sforzava neanche di ragionare, sapeva che non sarebbe arrivata a nulla.
    -L’unica cosa certa…- continuò l’alchimista, sbuffando. –È che quella ragazza Heartless cercava un custode, probabilmente lui.- ipotizzò, indicando Myde.
    Il giovane si sentì spaesato a quell’affermazione. Cercò con lo sguardo quello del padre, rimasto al castello dopo l’attacco. Demyx, però, non era in grado di aiutarlo: il genitore aveva gli occhi incollati sull’ex compagno di viaggio, mentre cercava di tenere il filo di discorso.
    Il ragazzo allora guardò Ashrox: sua moglie Evie lo stava abbracciando, quasi in lacrime, mentre passava più volte il palmo della sua mano sulla pelle rovinata del suo volto, disperata ma non per questo meno innamorata di prima.
    Myde pensò che tutto era successo, seppur indirettamente, per colpa sua: l’Heartless mammut che aveva ferito l’uomo faceva parte di un piano per arrivare a lui.
    Silenziosamente evocò la chiave tra le sue mani e la guardò, sentendola quasi estranea.
    -Quindi…è colpa mia?- mormorò incredulo.
    Tutti gli altri rimasero in silenzio, sorpresi da quell’interruzione.
    -No…- continuò, stringendo la presa sull’arma. –La colpa è tutta di questo Keyblade!-
    Suo padre gli si avvicinò, chinandosi e poggiandogli una mano sulla spalla. –Non devi dire così: il Keyblade ti ha dato la sua benedizione. Devi essere fiero di essere stato scelto come suo detentore, tu sei in grado di…-
    -Non l’ho scelto io!- gridò. Senza ritegno lanciò l’arma a terra, provocando un gran frastuono e alimentando lo stupore degli astanti.
    Teneva il capo chino, gli occhi colmi di lacrime pronte a scoppiare da un momento all’altro. –Non sono un santo né un eroe! Non voglio essere coinvolto in guerre di ogni genere, né vedere gli altri soffrire!-
    -Myde…- mormorò Mizu, facendo per avvicinarsi a lui.
    Il ragazzo aveva il fiatone, come se quello sfogo lo avesse sfinito.
    Senza che lui potesse controllarlo, la spada mistica svanì in un fascio di luce, per riapparire pochi attimi dopo, stretta tra le sue dita.
    -Dev’essere un errore…- sussurrò, quasi singhiozzando. –Io…non posso salvare nessuno…IO NON SONO COME TE!- gridò al padre, spingendo via lui e quelli che aveva scontrato mentre correva via.
    Haiiro lo guardò allontanarsi. “Allora anche lui è umano” pensò, senza provare vero divertimento per quella battuta.

    (Final Fantasy III OST – The Boundless Ocean)
    Si lasciò cadere all’indietro, godendosi la sensazione di vuoto che lo avvolse per alcuni lunghi attimi, prima della rovinosa caduta a terra, che gli provocò un forte dolore alla schiena.
    Cadendo, alzò alcune foglie sparse a terra e diversi petali, che volteggiarono davanti ai suoi occhi con eleganza, dandogli per alcuni secondi un sentore di tranquillità.
    Intorno a lui sentiva il cinguettio degli uccelli, alcuni a volte attraversavano il cielo, rompendo con le loro piume variegate il suo azzurro intenso e monotono.
    Il fruscio dell’erba si fece pian piano più forte.
    Myde alzò il capo, vedendo arrivare Haiiro. Era sudato e il suo respiro era pesante, aveva di certo corso per raggiungerlo.
    -Vattene, non ho voglia di compagnia.- intimò il custode, tornando sdraiato e volgendo la testa dal lato opposto, lasciando ai suoi occhi l’unica visuale di un vastissimo mare verde.
    -Non dire scemenze.- rispose secco l’altro, sedendosi di fianco a lui.
    Rimasero in silenzio per alcuni minuti, mentre l’unico suono in quella tranquilla giornata era prodotto dal loro respiro.
    -Cos’hai intenzione di fare?- domandò quindi lo spadaccino.
    Il custode parve rifletterci per alcuni secondi, ma non rispose, lasciando l’altro nel dubbio.
    -Hai intenzione di arrenderti?- lo incalzò ancora Haiiro.
    -È il mio destino, non posso farci nulla.- rispose rassegnato.
    -Tu non hai mai creduto nel destino.-
    -Già, mi sa che hai ragione.- ammise Myde ridacchiando.
    Haiiro si alzò, dando le spalle al ragazzo, che lo guardava curioso.
    -Sei libero di fare quello che vuoi…- lo ammonì il grigio. –Ma sappi che, se cederai al fato…io non te lo perdonerò. Il Myde che conosco io non è così debole.-
    Detto ciò che aveva da dire se ne andò, lasciando il custode attonito a pensare.

    (Final Fantasy VI OST – Tina’s Theme Orchestral)

    -Stai scherzando?-
    -Sono serissimo. Ci deve essere un modo per liberarsi del keyblade!-
    Mudriel si grattò dietro al collo, con aria crucciata: “Nessuno ha mai rifiutato il Keyblade, ma è anche vero che non ho mai sentito di nessuno che ci abbia mai provato.”
    I ragazzi erano tornati al castello e, dopo tanto tempo dall’ultima volta, loro e tutto il gruppo di Vi si erano ritrovati per trascorrere una serata insieme intorno a una tavola imbandita. Per quell’occasione erano stati reclutati i migliori cuochi del gruppo (Eva, Mudriel ed Egill), che si erano divisi i lavori per sbizzarrirsi in tre portate più antipasti e dolce, che avevano lasciato a bocca aperta e a pancia piena tutti i commensali.
    Dopo la domanda di Myde, però, sulla sala era caduto un silenzio quasi comico, il custode aveva suscitato stupore e interesse negli astanti.
    -Io però non so niente a riguardo.- ribatté Mudriel, deluso per l’altro.
    -Ma il fatto che non lo conosca, non significa che non esista!-
    -Mio figlio ha ragione.- li interruppe Demyx, mentre si metteva in bocca l’ultima cucchiaiata di mascarpone. Ne gustò la morbidezza e il sapore intenso, unito al gusto amaro della torta Barozzi che vi era affogata dentro.
    A quel punto, dispiaciuto per la fine di quel piacere, si alzò, andando ad affiancarsi all’alchimista.
    -In fondo non ha anche lui il diritto di costruirsi da solo il suo futuro, di fare le sue scelte?-
    Mudriel sbuffò. Non perse nemmeno tempo a riflettere, era chiaro che i due erano nel giusto.
    -D’accordo, avete vinto voi.- concesse, scuotendo la testa, indeciso se ridere o piangere.
    Padre e figlio, senza ritegno, esultarono abbracciandosi, scatenando l’ilarità dei commensali.
    -Resta il fatto che non ho una soluzione al tuo problema…- aggiunse l’alchimista, alzandosi a sua volta da tavola.
    Con un gesto ponderato tese un braccio e aprì un varco oscuro. –Questo è tutto quello che posso fare.-
    Myde deglutì, un po’ spaventato. Si voltò verso gli altri e verso suo padre, che gli sorrideva.
    Titubante, mosse un passo in avanti.
    -Aspetta!- lo fermò una voce.
    Quello si bloccò, per poi voltarsi meravigliato, alla ricerca dell’interlocutore.
    -Non abbiamo ancora deciso la punizione per Haiiro.- disse Evie, ridacchiando. –Vai con loro.- “ordinò” al figlio.
    Quello, sorpreso e sconcertato, guardò la genitrice, convinto di aver frainteso le sue parole.
    -Ti comporti ancora come un ragazzino e c’è molto che devi imparare. E poi anche Mudriel ha cominciato a viaggiare alla tua età!- spiegò, giustificando così la sua idea.
    Il giovane rimase immobile alcuni lunghi secondi, ponderando quella possibilità.
    -Myde, hai trovato un compagno.- annunciò, correndo sorridente verso l’amico.
    Si voltò e chinò il capo verso sua madre, in segno di ringraziamento.
    Quella, con un gesto della mano, fece intendere che lui non le doveva nulla.

    Mizu abbassò la testa; teneva le mani chiuse a pugno sulle gambe. –Ecco…io…- intervenne balbettando.
    Suo padre Mudriel la guardò dubbioso, poi però il suo volto si addolcì in un sorriso tenero. –Vuoi andare con loro?-
    La ragazza non rispose, ma annuì con irruenza con la testa, imbarazzata.
    L’alchimista sbuffò rassegnato. –Se è il tuo desiderio, non ti fermerò.-
    Quella, entusiasta, scattò in piedi e si affiancò ai compagni, vicini al varco oscuro.
    Haiiro però la fermò, bloccandola per una spalla. -Sei sicura di quello che fai?- la ammonì. –Potrebbe essere pericoloso e io non voglio mettere a rischio la tua…-
    -Tanto ci siete tu e…Myde a proteggermi.- lo interruppe lei, arrossendo un po’ ma senza smettere di sorridere.
    Il ragazzo la fissò, un po’ spaesato da quella sicurezza: Mizu aveva molte qualità, oltre ad essere bella, molto bella. Ammirò il suo sorriso angelico, che lo scioglieva e gli scombussolava la mente ogni volta, quindi lo immaginò tinto del suo stesso sangue. Rabbrividì al pensiero.
    Si chiese allora come avrebbe potuto evitarlo, cosa potesse fare. “Nulla” era la risposta, non poteva fare nulla: se Mizu era convinta di qualcosa, lui non sarebbe mai stato capace di farla desistere.
    “In fondo il mio parere non ha mai contato molto…a differenza di quello di Myde…”
    Con sentimenti diversi e contrastanti per ognuno di loro, i tre attraversarono con decisione il portale, che si richiuse alle loro spalle.
    Ienxer incrociò le braccia, soddisfatta. –Mi piacciono proprio quei ragazzi, hanno davvero le pa…-
    -Non è fine che una donna si esprima in modo così scurrile.- la punzecchiò Eva, scatenando solo l’ilarità dell’altra.

    (.Hack//Mutation OST – Server Cultural City Carmina Gadelica)

    Prese fiato, come se si dovesse tuffare in acqua, in un mare nero pece. Myde non era abituato ad utilizzare i varchi oscuri che, in realtà, lo spaventavano un poco.
    Solo quando avvertì le mani, allungate davanti a sé, perdere il contratto con quell’oscurità viscida e informe, trovò il coraggio di aprire gli occhi.
    Davanti a lui si stagliava una città dall’aspetto quasi magico: era edificata in mezzo a un lago. L’acqua cozzava contro gli argini di pietra in un lento moto ripetuto, riempiendo l’aria del suo leggero scrosciare e del suo odore salmastro.
    Le dimensioni di quel centro abitato non erano particolarmente grandi: aguzzando la vista Myde poteva vedere, dal mezzo della strada principale che tagliava l’isolotto a metà, la parte opposta della città e le acque che si estendevano per alcuni chilometri sull’altro lato.
    Il mare era solcato da numerosi battelli, che trasportavano numerosi passeggeri dall’atollo al resto del continente, visibile da un lato della città, distando solo qualche chilometro.
    La maggior parte degli alti palazzi di quel posto era costruita in mattoni, sebbene alcuni fossero in realtà villette in legno. Myde potè constatare che quasi tutte le costruzioni del secondo tipo non erano altro che negozi, inseriti tra i palazzi più grandi quasi come riempitivo. Essi presentavano una grande apertura dal quale la folla poteva osservarne l’interno e che fungeva come bancone, dal quale i negozianti si sporgevano per contrattare la merce alle loro spalle o poggiata sul tavolo stesso.
    Nonostante il cielo notturno, invaso da decine di stelle, le strade erano gremite di gente: una parte indossava lunghe tuniche, dotate di cappuccio che tenevano abbassato. Erano di fogge leggermente differenti e il custode intuì dovesse essere una sorta di abito tradizionale del luogo.
    “Allora questa città è di grosso interesse turistico…” si disse, osservando anche le numerose persone dai lineamenti, costumi e modi totalmente differenti che si mischiavano agli indigeni del luogo.
    Haiiro e Mizu uscirono a loro volta dal varco oscuro, che si richiuse pochi secondi dopo alle loro spalle. Il primo rimase incantato a sua volta da quella città: a suscitare maggiormente il suo stupore erano i numerosi globi lucenti sospesi a mezz’aria, tra i tre e i quattro metri d’altezza, che con la loro luce sostituivano i lampioni che era abituato a vedere solitamente.
    -Carmina Gadelica!- esclamò la ragazza all’improvviso, ottenendo l’attenzione dei suoi compagni, che si voltarono verso di lei.
    Con un sorriso innocente, quella spiegò:-Mi è venuto in mente il nome di questo posto: Città Culturale Carmina Gaelica. Ci sono venuta un paio di volte con mio padre quando ero più piccola.
    “Città Culturale…” si ripeté il custode nella mente, dandosi un’occhiata attorno: effettivamente ogni roccia trasudava una forte tradizione, ogni abitante si distingueva in saggezza.
    -Ma non vedo cosa centri con…- cercò di far notare Haiiro, che venne interrotto dalla compagna.
    -E’ una città di maghi…- continuò quella. –dalle capacità più varie. Esistono numerosi “ordini”, a cui possono entrare a far parte maghi e stregoni che si dimostrano abili nell’ambito magico che contraddistingue ognuno dei suddetti gruppi. L’ordine di appartenenza di un mago si distingue dai motivi della sua cappa, comune a tutti i maghi diplomati.-
    Mentre lei passeggiava in tondo, sfregando i piedi a terra e sfiorando con le dita i muri di mattoni delle case, come se stesse riesumando parte del suo passato, il grigio la guardò perplesso. Non aveva ancora capito il nesso.
    -Questo significa che il livello d’istruzione sia molto alto…- arrivò a concludere Myde, incrociando le braccia con fare pensieroso.
    Mizu annuì allegra, come felice di poter abbreviare le spiegazioni.
    -La conoscenza del mondo e di tutto ciò che ci circonda è fondamentale per la loro cultura, basata sulla comunione e utilizzo delle forze naturali, basi della magia. E tutta la sapienza acquisita nei decenni dagli abitanti sono racchiusi nella monumentale Biblioteca di Stato.-
    Haiiro batté un pugno sul palmo aperto dell’altra mano, dimostrando di aver capito le intenzioni di Mudriel:- Allora tuo padre pensa che quello che ci serve sia in questa biblioteca!-
    La giovane annuì, asserendo che era anche la sua stessa idea.

    Per il trio fu semplice raggiungere l’enorme Biblioteca di Stato: numerosi segnali ne indicavano la posizione, all’estremità della piazza, e non vi era una persona che non sapesse indicare la posizione dell’edificio di maggior interesse.
    Dopo pochi minuti di cammino, seguendo la strada principale, unendosi alla corrente di gente che si muoveva nella stessa direzione.
    La piazza era di forma circolare, formata da mattonelle in marmo di forma arcuata. Era in leggera pendenza ed erano presenti numerosi canali di scolo che portavano all’esterno del centro, dov’era lasciata defluire.
    Nel mezzo invece era collocata una enorme statua apparentemente in bronzo, raffigurante numerose bestie, alcune delle quali fantastiche o mitologiche, che si intrecciavano tra loro.
    Myde, seguito dagli altri, si avvicinò ad essa, scrutando la targa che era fissata sul piedistallo: vi erano scritti numerosi nomi dalla difficile pronuncia e significato sconosciuto, con accanto il nome degli animali rappresentati nella scultura, tra i quali i ragazzi riconobbero l’aquila, il cigno, un corvo e un merlo, vicini l’uno all’altro, un unicorno. Vi erano anche una specie di chimera, formata apparentemente da parti appartenenti a un leone e ad un aquila e un felino dalle dimensioni e dall’apparente nobiltà superiori a quelle di un comune gatto.
    -Devono essere i simboli degli Ordini Magici.- suppose Myde, chinandosi e allungando una mano verso la targhetta: era fredda al tatto, sembrava di un materiale simile all’ottone.
    Haiiro si guardò intorno: al limitare della piazza vi era un enorme edificio, che occupava un lungo arco della sua circonferenza. Era decorato con numerose statue raffiguranti generalmente esseri umani, mentre le mura erano lavorate a motivi naturali e sinuosi. L’edificio si estendeva verso l’alto, in stile gotico, a più piani, probabilmente pieni di libri di ogni genere.
    -Non pensate sia ora di andare?- domandò il grigio, voltandosi verso Myde, che si guardava intorno spaesato, e Mizu, che assecondava il primo.
    Myde si alzò annuendo. Si affiancò al compagno e, controllando di essere seguito, cercò di farsi strada tra la folla e gli animali che spopolavano in quella zona, strani uccelli dal piumaggio estremamente candido e dal collo allungato, che ogni qualvolta venivano sfiorati da un passante agitavano le loro penne come in un’esternazione d’irritazione.

    (.Hack//Quarantine OST – Ending)

    La piazza era più estesa di quanto apparisse e ci vollero almeno cinque minuti per raggiungerne il bordo, includendo il tempo perso ad evitare gli altri avventori.
    Myde deglutì, si sentiva ormai vicino alla sua meta. Fece per evocare il Keyblade nella sua mano, ma lo frenò il pensiero che non era intelligente maneggiare un’arma in pieno centro e attirare così l’attenzione.
    Il ragazzo rimase a riflettere alcuni istanti: si stava avvicinando al momento in cui avrebbe abbandonato il dono che gli era stato fatto dal fato, o da qualcosa di più definito rispetto al caso, che però lui non conosceva.
    Solo in quel momento si rese conto che la sua scelta era definitiva, non sarebbe mai potuto tornare indietro.
    In quel momento provò paura. Per un attimo perse tutta la sua convinzione, fu vinto dai dubbi. Forse stava sbagliando, era completamente fuori strada. Liberarsi del Keyblade era una follia che nessuno aveva mai osato, non era un motivo sufficiente per farlo desistere?
    -Cosa succede Myde? Sei pronto?- gli domandò Mizu, squadrandolo dubbiosa. Non capiva la titubanza improvvisa del suo amico.
    -Si…scusatemi, andiamo pure.- rispose quello, sospirando una volta che i due si furono voltati in avanti.

    (.Hack//G.U. Vol 3 Redemption OST – Dual Heavenly City Brag Epona )

    Mizu si sporse in avanti verso la larga porta in vetro che dava accesso all’edificio: un foglio di cartoncino giallo era appeso dall’interno e recitava l’orario di chiusura e apertura.
    I due ragazzi guardarono a loro volta, ma i complicati segni che sostituivano i numeri li confusero subito.
    -In questo mondo è perennemente notte, non c’è una stella che illumini il giorno, quindi si sono adattati con un diverso sistema di orario rispetto al nostro.- spiegò la ragazza, emettendo qualche sonoro “mh” mentre leggeva le scritte nere su sfondo giallo.
    -Bene, entriamo.- esclamò all’improvviso, afferrando la maniglia della porta che, spingendo, si aprì silenziosamente. I suoi compagni la seguirono immediatamente.
    Erano solo nel corridoio d’entrata, eppure era già possibile intuire l’enormità del posto: un lungo corridoio fungeva da entrata: al lato destro vi era un lunghissimo bancone, che si estendeva per tutto il corridoio. Dietro di esso vi erano numerosi commessi, portanti tutti la stessa divisa rossa, che servivano prontamente gli altrettanto numerosi clienti. Nel lato sinistro invece vi era una libreria altrettanto estesa e alta circa due metri, nella quale erano stipati in ordine i quotidiani e le riviste pubblicati su quel mondo e in quelli più vicini.
    Appeso al soffitto vi era un enorme orologio, dalle dimensioni esagerate affinché potesse essere visto dal fondo del corridoio.
    Mizu lesse l’orario, quindi lo confrontò con quello di chiusura scritto nel cartellino all’ingresso. - Abbiamo circa tre ore prima che la biblioteca chiuda. Sbrighiamoci.- intimò, camminando a passo veloce.
    I due le si affiancarono, mantenendo a fatica il suo passo.
    -Pensi che riusciremo a trovare quello che ci interessa?- domandò Myde.
    -In sole tre ore? Molto difficile.- rispose quella.
    In fondo all’ingresso vi erano alcuni scalini, la prima sala era lievemente rialzata rispetto al terreno.
    I ragazzi rimasero esterrefatti: il primo piano sembrava un intricato labirinto e veniva spontaneo chiedersi come i visitatori riuscissero a non perdersi. Sopra ogni libreria vi era un grosso cartello, visibile da tutta la stanza, che recava il genere e gli autori, in ordine alfabetico, corrispondenti. Si trovavano nella zona dedicata alla geografia e alle scienze naturali.
    -Qua difficilmente troveremo qualcosa di utile.- asserì Haiiro, cercando con gli occhi la successiva stanza. –Diamo un’occhiata al resto del piano.- aggiunse, avviandosi verso un’apertura della parete che dava accesso al successivo locale. I suoi compagni si divisero, per recarsi in altrettante zone da setacciare.

    -Niente, siamo al punto di partenza. Nulla che sembri vagamente rilevante.- disse Myde deluso, grattandosi dietro la testa con fare scocciato. Si avvicinò agli altri due che lo aspettavano vicino alle scale a chiocciola che portavano al secondo piano, dato che avevano già finito da alcuni minuti di controllare le loro sezioni.
    -Passiamo al secondo piano allora.- rispose Mizu spensierata.
    -Ho paura che questa ricerca si rivelerà estenuante…- commentò sconsolato il terzo ragazzo.
    In due ore buone riuscirono a setacciare i primi tre piani, dando una rapida occhiata a tutti i titoli e sfogliando quelli più interessanti. Tutto quello che avevano ottenuto, però, erano informazioni generiche sulla leggendaria spada-chiave, informazioni di cui però erano già a conoscenza, nulla di concreto.
    -Tutto inutile, e ormai manca poco tempo alla chiusura.- si disperò Haiiro, lasciandosi scivolare su una sedia del banco per la lettura. Guardandosi intorno notò che, nonostante l’ora tarda, c’era ancora molta gente a far visita all’edificio.
    -Speravo di risolvere il tutto nella maniera più discreta possibile, ma a quanto pare non ci resta che chiedere informazioni.- ammise Myde, voltandosi a cercare una bibliotecaria: ne trovò una intenta a riporre alcuni libri, probabilmente restituiti recentemente dagli avventori, su uno scaffale.
    -Mi scusi, signorina, avevo bisogno di un’informazione.- chiamò la sua attenzione il custode, avvicinandosi a lei.
    -Certo, mi dica pure.- rispose gentilmente quella, spostandosi con un gesto stanco la coda di cavallo dietro la schiena. Era al lavoro da molte ore ed era ormai esausta.
    -Desideravo sapere dove posso trovare dei testi sul Keyblade.-
    La signorina scese dalla scala a pioli con cui si era aiutata. La sua espressione divenne pensierosa. Non era un argomento particolarmente richiesto, tuttavia era convinta di ricordare dove trovare qualcosa di tanto particolare.
    -Dovrebbe riuscire a trovare quello che cerca nella sezione “Mitologia e Leggende”, oppure nella sottosezione “Armi Magiche” al quinto…-
    -Si, ma quelle che cerco non sono informazioni generiche.- la interruppe, abbassando lo sguardo, come imbarazzato. –Sto cercando un metodo per abbandonare il titolo di detentore del Keyblade.-
    La donna lo guardò spiazzata. –Ma…qualcosa del genere…non può di certo trovarlo in un libro comune…dovrebbe consultare la sezione “Volumi Rari e Preziosi”, ma serve un permesso scritto della direzione per accedervi. Le conviene cercare altrove.-
    La bibliotecaria si allontanò il più velocemente possibile, turbata dalla presenza di un turista così potenzialmente pericoloso.
    “A quanto pare la fama del Keyblade lo precede…” pensò il ragazzo, guardandosi il palmo vuoto.
    -Beh? Com’è andata?- domandò Haiiro scettico, avvicinandosi al compagno.
    L’altro alzò le spalle sbuffando, visibilmente deluso. –Siamo punto a capo. Il libro che ci serve, ammesso che esista, si troverebbe nella sezione chiusa al pubblico e non c’è modo di entrare.-
    I tre rimasero in silenzio qualche secondo, chi guardandosi i piedi e chi invece fissando il soffitto, chiedendosi quale fosse la soluzione, quando si voltarono verso una voce che sembrò rivolgersi a loro.
    -Scusate, mi pare di capire che vi serve una mano.-
     
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  10. Andrew Jackson Fry
     
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    Mi piace molto la tua fiction.Davvero ben scritta e appassionante(anche se devo ammettere che la prima mi è piaciuta di più).
     
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  11. misterious detective
     
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    Grazie mille, mi fa piacere vedere nuovi volti tra le file dei lettori = D suppongo che la prima ti fosse piaciuta di più a livello di trama, visto che suppongo (o almeno spero) di essere migliorato in quanto a scrittura da allora :asd: in ogni caso, im impegnerò al massimo perché questa ti piaccia ancora di più ;D
     
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  12. Andrew Jackson Fry
     
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    Si, la prima mi è piaciuta di più a livello di trama, ma per quanto riguarda la scrittura fai molti meno errori.
     
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  13. misterious detective
     
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    Beh, tranquillo che in quanto a trama siamo appena agli inizi, il bello deve ancora arrivare :asd:
     
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  14.  
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    ~Bridges Burned

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    Toh, guarda quale pirla aggiorna <.<
    Il mio parere sul capitolo anzi, sui capitoli già lo sai^^
    E, data la mia enorme, incommensurabile e impareggiabile pigrizia, non ho voglia di ripetermi, nè di dire minchiate XD
    Bastano quelle che volano su msn, no? <.<
    Guai a te se dai a Mizu una ferula! Ti attacco ad un albero per le mutande ._.

    Continua presto <.<
     
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  15. misterious detective
     
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    Non ho capito, sbaglio o mi hai dato del pirla? O___O'
    Comunque non mi aspettavo altro da te, Marsh :asd:
    Dai, una manciata di capitoli e vedrai la ferula di Mizu :asd: (che detto così è facilmente fraintendibile xD)
     
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62 replies since 17/7/2010, 18:28   1302 views
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