Equilibrio

la mia nuova fan fiction

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  1. Hybrid Roxas
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    Sapevo che facevi almeno 13 capitoli! O almeno che non ti fermavi qui...
    Mi hai lasciato semplicemente senza parole, non so che dirti. Sono sempre più curioso Noto per la faccenda che il castello "Dell'Oblio" viene "cancellato". Un alt6ra cosa: la trasformazione mi ricorda molto l'aspetto di Jio di "Satan", (un manga di Seishi fratello di Masashi Kishimoto autore di Naruto)
    Sul serio, mi hai spiazzato. Comunque molto bello, ben curato. continua così!
     
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    暗いロクサス92

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    nn ho mai letto satan, quindi ti posso assicurare che non ho preso spunto da lì XD.

    cmq mi fa piacere che questo capitolo abbia avuto successo

    ps:
    sebbene i miei numeri fortunati siano il 13 e il 17 (soppratutto se di venerdì, e nn sn ironico) nn credo si fermerrano a questo numero, se tutto va bene ovviamente XD
     
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  3. Hybrid Roxas
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    Davvero? Benissimo!
    Passiamo alla parte tecnica:
    Qualche minuscolo errorino c'era, ma nel complesso la fic risultava scorrevole e al contempo elaborata, usando modi ed espressioni sufficentemente cadute in disuso che personalmente trovo sempre piacere nel leggerle. Inoltre ogni elemento della tua storia riesce a combinarsi con le altre passate incoplete, come: "in questa puntata dico una cosa, ma si capisce realmente solo prossima" creando un effetto di confusione iniziale, ma il bello è proprio che dopo si scoprono cose, e... Beh, hai capito cosa volevo dire, vero? Risulta una vera e propria opera scritta per deliziare chi legge, cosa che va otre oltre che il semplice raccontare una storia.

    Ora che mi sono ripreso dalla confusione, mi sono reso conto che non ho mai lasciato un commento serio in questa fic, per cui... :D
     
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    暗いロクサス92

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    ed ecco qui il nuovo capitolo.
    Mi rendo conto che potrebbe risultare deludente e far arrabbiare molti fan del mondo in questione.
    Cmq sia sto già lavorando a quello successivo, e le idee per quegli a venire al momento non mi mancano, perciò cercherò di farmi perdonare.
    detto questo, vi lascio alla lettura

    Capitolo 07: Gli occhi di Dark - Torna all'indice dei capitoli
    Dark riaprì lentamente gli occhi.
    La prima cosa che notò fu il luogo dove si trovava: sembrava un’enorme scatola argentata, e lui era all’interno.
    Alzandosi, Dark toccò con le mani la parete.
    Metallo.
    Girandosi, si ritrovò a guardare se stesso nel riflesso del metallo.
    Come immaginava, i cambiamenti che aveva subito erano rimasti definitivi.
    Girandosi nuovamente, si ritrovò davanti uno strano spettacolo.
    Di fronte a lui c’era un essere completamente bianco, praticamente pelle e ossa, con occhiaie profonde intendo a mangiare dolci.
    Dark avrebbe pensato ad una persona normale, se non fosse stato per altri particolari: tipo le due ali che aveva sulla schiena e il fatto che era a testa in giù a mangiare, sospeso in aria.
    “Chissà cosa sta pensando?” chiese l’essere. “Ehi, perché sembra quasi che mi guardi?”
    Dark decise di ignorarlo.
    Anche perché aveva notato la telecamera che c’era in un angolo di quella stanza di metallo.
    “Ehi, tu!” disse. “Chiunque tu sia, posso sapere almeno il perché mi trovo qui dentro?”
    Per alcuni secondi il silenzio regno nuovamente.
    Vedo che ti sei svegliato. Hai dormito per più di una settimana, senza mai svegliarti” gli rispose una voce, distorta con un apparecchio elettronico, pensò Dark.
    “Come sono finito qui? Se è come dici tu, mi dovrei trovare in un ospedale, ma è l’ultimo luogo che questa stanza potrebbe essere”.
    Sei caduto dal cielo da un’altezza di circa 300 metri. E i testimoni dicono che sei spuntato nel cielo dal nulla”.
    “E con questo?”
    Non ti sei rotto nemmeno un osso nonostante quella caduta, quando chiunque altro sarebbe morto sul colpo. Come hai fatto?
    “Non ne ho la più pallida idea. Non so nemmeno come sono arrivato qua”
    Allora ti farò un'altra domanda: cosa sei?
    “In che senso?”
    Ho fatto analizzare i tuoi capelli e i tuoi occhi: i capelli non sono tinti e non porti lenti a contatto colorate. Come fai ad avere quei colori insieme?
    “Prima di rispondere a certe domande, mi farebbe piacere ritrovarmi a faccia con chi mi sta tenendo prigioniero”.
    “Intelligente il ragazzo…” disse la creatura.
    Dark si girò a fissarla, e lei cadde letteralmente giù.
    “Tu riesci a vedermi e sentirmi?” chiese poi.
    Che succede?” chiese la voce.
    “Niente. Mi era sembrato di sentire qualcosa che cadeva, ma devo essere ancora stordito”.
    “Beh, cerca di non perdere la memoria, perché ho un bel po’ di domande da farti” disse uno, entrato da una porta nascosta, con in testa un casco da motociclista.
    ‘Beh, almeno adesso ho capito il mondo dove sono finito’ pensò Dark.
    “Il mio nome è M” si presentò la persona davanti a lui.
    “Ovvero Mello” rispose Dark, facendo spaventare il motociclista.
    “Non ti preoccupare, non dirò il tuo vero nome, anche se so qual è” lo anticipò Dark.
    “Come fai a saperlo?”
    “Ho le mie fonti, che rimarranno top secret, mi dispiace”
    Mello per risposta li puntò contro una pistola.
    “Mettiamola così: o parli chiaramente, o assaggerai piombo. Sarai sopravvissuto a quella caduta, ma questa di sicuro farà male”
    Dark sorrise.
    “Se sei convinto che una misera pistola possa colpirmi, fai pure. Sono abituato ad armi ben peggiori e più efficaci”
    “Mi prendi in giro? Cosa ci può essere di più efficace di una pistola? Per come la penso io, solo un’esplosione”
    “E per uno che è sopravissuto all’esplosione di un pianeta, puoi ben immaginare quanto possa risultare temibile quella pistola”
    Mello rimase spiazzato.
    “Come sarebbe a dire l’esplosione di un pianeta?”
    “Ops… forse ho detto troppo…” disse Dark, senza sincero pentimento.
    Il motociclista lo fissò in silenzio per qualche secondo.
    Poi si tolse il casco, rivelando così un ragazzo dai capelli biondi con metà faccia sfigurata, come se fosse stato sottoposto al fuoco.
    “Non starai cercando di convincermi che viene da un altro pianeta?” chiese poi.
    “Credevo che dopo aver trovato un quaderno che uccide semplicemente scrivendoci sopra il nome di una persona e aver scoperto dell’esistenza degli Shinigami non ti sorprendessi più”
    Mello puntò nuovamente la pistola verso Dark.
    “Come faccio ad essere sicuro che tu non sia Kira?”
    “Io Kira? Devo ammettere che sia il mio aspetto che il mio modo di fare potrebbero farlo pensare… Ma non lo sono, e sebbene penso anch’io che non dovrebbe esistere gente malvagia, non sono certo il tipo da uccidere migliaia di persone per questo. Anche se con questo, non significa che io abbia la coscienza pulita”
    “Ne deduco che tu sei sulla lista di Kira delle persone da eliminare”
    “Purtroppo per lui, non sa ancora della mia esistenza. Immagino che tu abbia già fatto delle ricerche su di me, ma ti abbiano dato esito negativo, vero?”
    “Interessante… mi chiedo chi dei due avrà ragione alla fine…” disse l’essere dietro di lui.
    Dark evocò il portafortuna e lo puntò alla sua gola.
    “Sarai anche uno shinigami, ma vedrai che questa ‘chiave’ ti può colpire tranquillamente” disse tranquillo, mentre l’essere lo guardava quasi sconvolto.
    “Ma con chi stai parlando?” chiese Mello.
    “Con lo shinigami che c’è qui dentro. Non so come faccia a vederlo, visto che non ho toccato nessun Death Note, ma mi dà fastidio che una persona parli di me convinto che io non lo possa vedere e sentire”
    “Uno shinigami qui dentro? E tu vorresti farmi credere che ci sia veramente? Poi se fosse così, questo significherebbe senza dubbio che tu sia Kira!”
    Dark si girò verso di lui.
    “Se io fossi Kira, a questo punto tu saresti già morto”
    “Ehi, tu!” disse lo shinigami.
    “Uh? Credevo potessi vedere il mio vero nome, perché mi chiami ‘tu’?”
    “Mi piacerebbe togliermi questa curiosità, ma sfortunatamente non riesco a leggerlo. Sopra la tua testa non appare né il nome né la durata vitale. Comunque dì a Mello di portare qui un pc. A questo punto, tanto vale che parli direttamente con lui”
    Dark lo guardò per qualche secondo, per poi ripetere il messaggio ad alta voce.
    Mello non sembrò tanto convinto, ma prendendo un cellulare ordinò a qualcuno di portare un notebook.
    Pochi minuti dopo un’altra persona con un casco da motociclista, portando il pc.
    Ma non rimase dentro e uscì subito.
    “Ecco qui” disse Mello, consegnando il pc a Dark, che a sua volta lo consegno allo shinigami.
    “Allora è vero… c’è veramente uno shinigami” fu il commento di Mello, vedendo il pc alzarsi in volo da solo.
    Lo shinigami cominciò a scrivere qualcosa, per poi girare lo schermo verso i due umani.
    ‘Io sono L’
    Era questa l’unica frase scritta sopra.
    “L?” dissero in coro i due.
    Anche Dark era rimasto sorpreso, anche se l’avrebbe dovuto immaginare, visto che aveva visto lo shinigami mangiare dei dolci.
    “Come faccio a essere sicuro che tu sia L?” chiese Mello.
    ‘Eri uno dei due miei possibili eredi. E sai bene che erano solo 5 le persone a conoscenza di ciò, anche se ora ne sono rimaste solo 3’
    “S-Sei veramente tu…”
    ‘Già. Osservo la situazione da un po’ di tempo. Dopo che Kira mi ha ucciso sono tornato come shinigami per cercare di dare una mano, ma finora non mi è stato possibile. Poi è arrivato questo tipo. All’inizio ho addirittura pensato che fosse un altro shinigami’
    “Cosa?” chiese Dark
    ‘Beh, cerca di capire. Teoricamente le uniche persone su cui noi shinigami non riusciamo a vedere il nome e la durata vitale sono altri shinigami. Le probabilità che sia un umano dovrebbero essere meno dell’1%’
    “Sono abituato a essere considerato come l’eccezione che conferma la regola”
    ‘Ma ora c’è una possibilità di sconfiggere Kira’ scrisse L. ‘Mello, devi contattare Near e fallo venire qua. Devo parlare anche con lui, oltre a voi due’
     
    Dark si ritrovò poche ore dopo a camminare per le strade della città.
    ‘Uffa… detesto venire usato in questo modo… ma d’altronde non posso lasciare questo mondo prima di aver trovato la serratura. Mi sorprendo che gli Heartless e Nessuno non siano ancora arrivati’
    Dark guardò il cielo.
    Per sua fortuna pioveva, così poteva tenere su il cappuccio senza destare sospetti.
    Anche perché sapeva che chiunque lo avesse visto in quel momento si sarebbe spaventato.
    Riprese dalla tasca il foglio che i tre detective gli avevano lasciato per raggiungere il posto.
    Ormai dovrei esserci’ pensò Dark, guardando la palazzina di fronte a lui.
    Impiegò circa 10 minuti prima di ritrovarsi davanti alla porta giusta, dove suonò il campanello.
    Pochi secondi dopo un uomo aprì la porta, rimase a fissare Dark, che aveva ancora su il cappuccio e poi cacciò un urlo.
    “Matsuda, che succede?” chiese una voce dall’interno dell’appartamento. “Chi c’è alla porta?”
    “L-L-La m-m-morte!” disse Matsuda a fatica.
    “Capisco che i miei vestiti non siano proprio da festa, ma non ti sembra di esagerare? Non ho nemmeno la falce…” disse Dark.
    “Insomma Matsuda, si può sapere che ti pr… ah” disse un'altra persona, che arrivò davanti alla porta.
    Si trattava di un ragazzo che non doveva avere più di 25 anni, vestito con un completo elegante di colore marrone chiaro con i capelli dello stesso colore.
    “Light, lo vedi anche tu, vero?” chiese Matsuda
    “E tu chi sei?” chiese Light rivolto a Dark, ignorando Matsuda.
    “Sono un emissario di N” si limitò a rispondergli, come da piano.
    “N?” chiese Matsuda.
    “Non so di chi tu stia parlando” rispose Light.
    “Se ti dico Near ti è più chiaro, Kira?”
    Per qualche secondo il silenzio regno sovrano.
    “Capisco… quindi è veramente Near che ti ha mandato. È l’unico convinto che io sia Kira. Ma non è da lui far esporre così direttamente un suo sottoposto”
    “Oh, lui sa benissimo che io non corro nessun pericolo. Sono immune al Death Note, per sfortuna di Kira”
    “Come fai a saperlo, hai provato?”
    “No, ma uno shinigami me lo ha rivelato. Comunque non sono qui per raccontarti di me” tagliò corto Dark, consegnando a Light un biglietto.
    “Questo è il luogo, il giorno e l’ora del luogo che Near ha deciso per mettere fine al caso Kira. Ci sarà anche Mello e un ospite speciale. Desidereremo che tu venga da solo, con il Death Note” disse Dark, per poi cominciare ad allontanarsi.
    “Fermo!” disse Light, prendendoli un lembo del cappuccio, che si levò, rivelando così i capelli e gli occhi di Dark.
    “Light, che succede?” chiese una voce femminile dall’interno dell’appartamento, e pochi secondi dopo arrivò una ragazza che doveva avere più o meno la stessa età di Light, che rimase spiazzata vedendo Dark, che si era girato nuovamente verso i tre.
    “Siamo sicuri che non è la morte?” chiese Matsuda, guardando gli occhi di Dark, che nel frattempo si rimise il cappuccio.
    “Non sono la morte, ma non per questo mi tratterò dall’uccidere chi si metterà sulla mia strada”
    “Ce lo ricorderemo. Ma non ti conviene avere questo atteggiamento, altrimenti Kira potrebbe pensare che tu sia un criminale, e per te sarebbe la fine” disse Light.
    “Come ti ho già detto, non temo Kira. Per quanto mi riguarda, potrebbe essere davanti a me, con tanto di occhi dello shinigami, ma sono sicuro che in quel caso starebbe tremando di paura” rispose Dark, allontanandosi.
     
    Il giorno dopo Dark si trovava in un capannone abbandonato, insieme a Mello, a L e al ragazzo che risultava chiamarsi Near.
    Mello e Near indossavano una maschera del volto di L quando era ancora in vita.
    Invece Dark era rimasto a volto scoperto.
    “Vedo che non vi manga la sfacciataggine” disse la voce di Light Yagami, che entrò in quel momento. “Voi due osate paragonarvi al primo L, ma sapete bene quanto me che non siete al suo livello”
    “Lo avevo detto io che era un’idea ridicola” disse Mello.
    “Il primo L, dici?” chiese Dark. “Tu che ne dici, L? Sono alla tua altezza oppure no?”
    “Sinceramente, individualmente no, ma ho visto che unendo le forze sono anche in grado di superarmi se lo desiderano” rispose lo shinigami, che stava osservando la scena.
    “Con chi stai parlando?” chiese Light.
    “Mi sembra di averlo detto, con L”
    “Non dire stupidaggini. L è morto per mano di Kira tempo fa”
    “Non ho detto che è vivo. Prova a chiederlo allo shinigami dietro di te, chiedigli se qui c’è o no. Se non sbaglio Ryuk ha sempre detto di essere neutrale, quindi non favorirà né noi né te” rispose Dark, osservando l’essere dietro Light.
    “Eh, tu riesci a vedermi?”chiese quello.
    “Non chiedermi come, ma riesco a vedere e sentire tutti gli shinigami anche senza aver toccato il loro Death Note.
    “Ah, questo spiega molte cose. Infatti mi stavo appunto chiedendo come facevi a parlare con L, visto che non gli è ancora stato consegnato un Death Note, e di conseguenza tu non avresti potuto toccarlo”
    A sentire dire ciò dallo Shinigami, Light spalancò gli occhi.
    “Quindi è vero… L è veramente qui, e a quanto ho capito è diventato uno shinigami… beh, non importa. se non ha nemmeno un Death Note, non può fermarmi”
    “Infatti non sarà lui a fermarti” rispose Near. “Ma saremmo noi. Sappiamo che tu non hai fatto lo scambio degli occhi. È bastato farti sapere che ti avremmo aspettato qui da soli, e che tu saresti dovuto venire da solo con il Death Note, che però non puoi utilizzare, non sapendo i nostri nomi e senza aver visto il nostro volto”
    “E voi credete veramente che basti così poco? È vero, ho fatto affidamento solo al Death Note finora, ma non per questo…” continuò Light, tirando fuori una pistola e puntandola verso Near.
    “Non sono capace di usare questa” disse, per poi sparare un colpo.
     
    Near non venne colpito dalla pallottola.
    Fu Dark a intervenire, ed evocando il Portafortuna, deviò la pallottola, che ritornò dal mittente, colpendolo alla mano.
    “E quella cos’è?” disse Light, tenendosi la mano.
    “Il motivo per cui sono immune al Death Note”
    Light si guardò intorno.
    Solo in quel momento capì di essere caduto in trappola.
    “Non ci serve una tua confessione. Abbiamo già tutte le prove che ci servono contro di te. Per te è finita” disse Near.
    “Ryuk, uccidili!” chiese Light, anche se sembrò più un ordine.
    “Ucciderli?” chiese lo shinigami, per poi mettersi a ridere.
    “Sai Light, mi piacerebbe farlo, ma in ogni caso non ho intenzione di morire per salvare la tua vita. E poi, potrei farne fuori solo due. Di uno non riesco a leggere né il nome né la durata vitale”
    “Arrenditi, Light Yagami. Se ti consegni di tua volontà, faremo in modo di non farti soffrire troppo per la tua condanna” disse Mello.
    “Arrendermi? Ryuk, non importa se non riesci a farli fuori tutti, ma scrivi i loro nomi sul Death Note!”
    “Devo scrivere i loro nomi? E va bene, come vuoi tu…” disse lo Shinigami, cominciando a scrivere sul suo quaderno.
    I tre però rimasero impassibili.
    Dark già sapeva come sarebbe finita.
    Infatti lo shinigami mostrò poco dopo il suo quaderno a Light, ma Dark riuscì lo stesso a leggere cosa aveva scritto: LIGHT YAGAMI.
    “C-Cosa significa questo?” chiese spaventato Light.
    “Significa che tra 40 secondi morirai” rispose Dark. “Proprio come previsto”
    A quel punto Light si avvicinò al misterioso ragazzo che era riuscito a mandare a monti i suoi piani.
    “Tu… Tu chi sei? Come hai fatto?”
    Dark sorrise.
    “Il mio nome è Dark, ma è inutile che tenti di scriverlo su quel frammento di quaderno. Il mio vero nome non è quello, ma l’ho dimenticato. Però se ti interessa saperlo, ti posso togliere il dubbio sul perché non potevo venire ucciso dal Death Note. La verità è che io non sono di questo mondo”
    “Come?” chiese Light.
    “Questo vuol dire che sarei stato sconfitto da un… un alieno?” disse infine, per poi cadere a terra, privo di vita.
    “A essere sincero…” disse Dark, sapendo di parlare al vento. “Preferisco venire definito un viaggiatore”
     
    “Grazie per il tuo aiuto” disse Mello.
    “Senza di te non so se ci saremmo riusciti”
    “Ci sareste riusciti lo stesso, ma il prezzo da pagare sarebbe stato più alto” rispose Dark ai due detective.
    “E ora dove andrai?” chiese L.
    “Credo che andrò a sistemare una situazione che ho lasciato in sospeso tempo fa… Sperando di non aver aspettato troppo”
    “Tornerai da dove sei venuto, vero?” chiese Near.
    “Si vede che voi tre siete i migliori detective di questo mondo” rispose Dark, per poi aprire un varco di fronte a lui.
    “E quello cos’è?”
    “Il mio passaggio… Ah, L, mi puoi togliere una curiosità?”
    “Immagino tu voglia sapere come ho fatto a diventare uno shinigami”
    “No. Quello che volevo chiederti e cosa hai intenzione di fare. Ryuk ha fatto capire chiaramente che presto riceverai anche tu un Death Note. Hai intenzione di usarlo?”
    “Gli shinigami devono usare il quaderno per poter vivere…” cominciò L. “Ma io non ho intenzione di togliere la vita ad altri per la mia. Farò in modo di bruciare il quaderno, in modo da non cadere in tentazione e di non farlo usare a nessun altro”
    “La risposta che mi immaginavo” disse Dark, rimettendosi il cappuccio per poi attraversare il varco.

    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:34
     
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    Fuoco crepuscolare che mai si estinguerà

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    Perché dici che è deludente? Secondo me è molto interessante invece! Sinceramente immaginavo che il mondo di Death Note lo avresti usato in modo diverso, ma mi è piaciuto molto il fatto di aver tramutato L in un uno shinigami, ha reso la faccenda molto più intrigante, nonché curiosa! Mi stavo scervellando in tutti i modi di capire chi fosse quello shinigami xD
    Ho trovato solo un paio errori di grammatica, ma nulla di che. Il capitolo è bello lo stesso ^^ Bravo!
     
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  6. francix94
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    veramente molto bello e non ci ho trovato niente di così deludente, molto bravo
     
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  7. Hybrid Roxas
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    Troppo autocritico XD
    Ci voleva una bella visita al caro vecchio Death Note, la Vera Arma di Zexion... Ma anche no: ben curate le descrizioni, ad un certo punto mi sono perso, ma la trama era più elaborata e ben congeniata. Complimenti, un altro capitolo ben fatto!

    PS Noto con piacere che diventi sempre più bravo :sisi:
     
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    grazie a tutti.
    allora cerchero di continuare così
     
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    暗いロクサス92

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    ed eccomi qui con il nuovo capitolo.
    come vedrete, con questo capitolo arriverrano nuovi misteri nella trama, che come al mio solito (e soppratutto dopo lo studio di Shakespeare XD) complicano tutto in maniera esponenziale.
    con questo capitolo ha inizio possiamo dire la seconda parte di questa ff, e vi annuncio che sarà una parte abbastanza lunga, che vedrà la conclusione tra circa una decina di capitoli.
    Dopo avervi fatto questi piccoli spoiler, vi lascio al nuovo capitolo:

    Capitolo 08: Ritorno a casa - Torna all'indice dei capitoli
    “Ma cosa…?” fu il commento di Dark, davanti allo spettacolo che si presentava di fronte a lui.
    Si trovava in una strada della sua città, ma intorno a lui c’erano solo macerie, mentre di persone nemmeno una traccia.
    ‘Non pensavo sarebbe successo tutto questo durante la mia assenza’ pensò Dark, aggirandosi per le macerie.
    Poi improvvisamente senti numerosi click, gli stessi che si sentivano quando veniva caricato un fucile.
    “Non ti muovere!” disse una voce alle sue spalle.
    In pochi secondi, Dark si ritrovò circondato da uomini armati di fucili, tutti puntati verso di lui.
    “Non mi aspettavo di certo un’accoglienza con fuochi d’artificio, ma qui si va un po’ troppo agli estremi…” disse Dark, senza essere eccessivamente spaventato.
    “Finalmente siamo riusciti a catturarne uno…” sentì dire da uno di loro.
    “Uno? In che senso uno?” chiese Dark, mentre nella sua mente cominciava a formularsi un’ipotesi.
    Un’ipotesi che Dark si augurava non fosse vera.
    “Ci prendi in giro? Con tutto quello che tu e i tuoi undici amici avete combinato? E trovandoti proprio in mezzo a tutte queste macerie?”
    “Sentite, io sono appena arrivato. Non ho la minima idea di cosa sia successo qui”
    “Ti abbiamo visto arrivare con quel varco, come tutti loro. Non crederai davvero di poterci far credere a una simile storiella.
    “Capisco… allora ci sono veramente loro dietro a tutto ciò…”
    “Ti conviene seguirci senza opporre resistenza e accettare la tua esecuzione con dignità, o per lo meno quel poco che ne hai”
    “Sareste davvero disposti a far fuori un vostro simile?” chiese Dark, levandosi il cappuccio, e facendo esclamare tutti di stupore.
    “Aspetta… tu sei Dark?” chiese un ragazzo, lasciando cadere giù il fucile.
    Dark riconobbe in lui un suo compagno di classe.
    “Temevamo che non ti avremmo più visto” continuò lui, mentre anche gli altri cominciavano ad abbassare i fucili, cominciando a mormorare tra di loro.
    Dark sentì chiaramente ‘Ma non era stato rapito dagli alieni?’ o ‘Ma che razza di mostro è diventato?’ e ancora ‘Che cosa ci fa qui?’.
    “Cosa ti è successo?” chiese il ragazzo, rivolgendosi chiaramente ai capelli e agli occhi.
    “È una lunga storia…” si limitò a rispondergli Dark.
    “E… scusa se te lo chiedo, ma per caso hai visto quel ragazzo che ti stava perseguitando negli ultimi giorni? È sparito insieme a te”
    Dark abbassò lo sguardo.
    “Ci ha tradito. Si è venduto ai nemici solo per avere più potere, e ha ammesso che avrebbe distrutto anche il nostro mondo se questo gli avesse permesso di acquisire più potere. Ho fatto ciò che dovevo fare”
    “Vuoi dire che…?”
    “Non ho avuto altre possibilità. Anche questa mia metamorfosi… ho dovuto attuarla per colpa sua”
    “Se le cose stanno come hai detto tu, e cioè che era veramente disposto a distruggere il nostro pianeta, non puoi biasimarti per le tue azioni”
    “Ora però basta parlare di me. Me ne sono andato da qualche mese se ho tenuto bene il conto. Cos’è successo durante la mia assenza?”
    “Siamo stati invasi” rispose un altro uomo. “Dodici persone, vestite proprio come te, sono apparse dal nulla e hanno cominciato a seminare distruzione dovunque passassero.”
    “Ma stranamente l’unico edificio qui vicino rimasto intero e casa tua, che ovviamente è stata abbandonata” continuò il compagno.
    “Capisco… direi che è chiaro come l’acqua che tutto questo è colpa mia” disse Dark. “Sia l’invasione che tutta questa distruzione sono state causate per via della mia esistenza e partenza… Perciò tocca a me sistemare il tutto”
    “Cos’hai intenzione di fare?”
    “Molto probabilmente quei dodici hanno avuto un contatto con quel ragazzo, altrimenti non avrebbero potuto individuare casa mia. E sono pronto a scommettere che è già pronta una bella trappola nel caso di un mio ritorno”
    “Perciò?”
    Dark si alzò in volo.
    “Perciò si fa scattare la trappola” disse, per poi volare via.
     
    Proprio come gli avevano detto, casa sua era l’unico edificio nelle vicinanze che fosse ancora in grado di ospitare in modo sicuro delle persone.
    Dark entrò dalla finestra, come aveva fatto per tutti quegli anni di nascosto.
    Trovò camera sua esattamente come l’aveva lasciata, senza nemmeno un foglio spostato.
    “Bene… a questo punto non resta che aspettare” si disse, per poi sdraiarsi sul suo letto.
    Non passarono troppi minuti prima che senti dei rumori alle sue spalle
    “Vedo che ti piace rilassarti” disse una voce.
    Dark si rialzò.
    “Detto dal notturno melodico è tutto dire, no?” disse lui, per poi girarsi.
    Di fronte a lui c’era l’organizzazione XIII al completo, tranne che per Roxas e Xion ovviamente.
    “Sei stato piuttosto imprudente a venire qua” disse Xemnas.
    “Forse… ma dopotutto, ho già sconfitto il vostro ‘consigliere’”
    “Umph, lo avevo detto io che quel ragazzino non sarebbe riuscito a combinare niente di buono” fu il commento della numero XII, Larxene.
    “Ah, scusatemi, ma il vostro castello dell’oblio non credo sarà più utilizzabile, visto che non ne è rimasto niente”
    “Non importa, lo avevamo già abbandonato”
    “Lo so, ed era disabitato. Per questo non mi sono trattenuto”
    “Sei un ragazzo strano. Solitamente nessuno riesce a mantenere così tanta calma. Neppure Sora, dopo essere stato privato della maggior parte dei suoi ricordi, c’era riuscito” disse il freddo accademico.
    “Immagino che tu ora mi stia considerando come un prezioso soggetto, vero?”
    “Basta così” intervenne Xemnas. “Abbiamo un piano da rispettare. Larxene, lasciamo tutto nelle tue mani” disse il superiore, prima di scomparire in un varco oscuro, seguito da tutti gli altri membri esclusa la numero 12.
    “Lasciano sempre a me i compiti più noiosi” disse lei sbadigliando, per poi girare lo sguardo verso Dark.
    “Quali sono le vostre intenzioni?”
    “Oh, sta tranquillo. Non sono rimasti su questo pianeta. Ad ognuno di noi è stato affidato un mondo da distruggere. Per tua sfortuna, questo è quello toccato a me”
    Dark sorrise.
    “Cos’è quel sorrisetto? Credi che perché sia una femmina non sia alla tua altezza?”
    “Come ho detto a quel ragazzo… stupido è chi sottovaluta il nemico”
    “Cosa che immagino abbia invece fatto, vero? Ah, è riuscito a farti rivivere il tuo passato?”
    Dark spalancò gli occhi.
    “Dal tuo sguardo deduco di si”
    “E io ne deduco che siete stati voi a mostrarli come fare, vero?”
    “Già. Ma non ti preoccupare: sarai sopravvissuto a lui, ma contro di me non sarai così fortunato”.
    Detto questo, Larxene lanciò subito verso Dark una serie di fulmini.
    Dark riuscì ad evitarli, ma per farlo ricevette in pieno i due coltelli che la numero 12 evocò e lanciò verso le sue gambe.
    Ma con sua sorpresa, Dark non rallentò nemmeno la velocità dei movimenti, e rispose subito lanciando una sfera di ghiaccio verso l’avversaria, che riuscì ad evitarla solo grazie ai suoi riflessi pronti.
    “Com’è possibile?” chiese lei, allontanandosi di qualche metro. “Ti ho colpito in pieno con i miei coltelli, e non hai mostrato nemmeno un minimo segno di dolore”
    “Ho superato torture peggiori di questa” si limitò a rispondere, estraendo i due coltelli sporchi di sangue per poi gettarli via.
    Immediatamente si mise le mani sulle gambe.
    Per qualche secondo vennero circondate da un aurea verde, e le ferite si rimarginarono in breve.
    “Ecco fatto. Sebbene non senta dolore, non sono così stupido da non pensare ad un emorragia” disse lui, per poi evocare i Keyblade.
    Lo scontro tra i due si riaccese subito.
    I Keyblade di Dark si scontrarono con i coltelli di Larxene, facendo uscire scintille.
    Larxene rispose subito all’attacco formando nella mano libera una sfera di tuono che poi lanciò verso Dark.
    Fu il portafortuna a parare il colpo al posto del proprietario e a ripartire all’attacco.
    “Puoi usare i Keyblade telepaticamente?” chiese sorpresa la numero 12.
    “Se questo ti sembra strano, aspetta di vedere questo” rispose lui, per poi volare in alto.
    “Ti mostrerò una parte del potere con il quale ho sconfitto il mio ultimo avversario” continuò, per poi far apparire nella sua mano destra una sfera di tuono, mentre nell’altra una sfera di fuoco.
    “Due magie in contemporanea? Non credevo lo potessi fare realmente”
    “Sei fortunata. Quest’attacco non è che un decimo di quello che ho lanciato contro quel ragazzo”
    “Nemmeno un decimo? Cos’è, mi consideri così debole?”
    “No, è che non voglio distruggere questo mondo”
    “Distrug… COSA?!”
    “Rispondi a questa domanda, Larxene: che cosa succede se si unisce il tuono al fuoco?”
    “Il fuoco può essere una conseguenza del tuono, ma non è possibile unirli. Sarebbe come unire il ghiaccio al fuoco”
    “Allora preparati a vedere l’impossibile” rispose Dark, per poi fondere insieme i due elementi in mano, creando così una sfera perfettamente omogenea di fuoco e fulmini.
    “Ora mi è tutto chiaro… quel tipo non aveva speranze contro di te. Ma io sono tutta un’altra storia. Lancia pure quella sfera, io te la rispedirò contro”
    Dark non si scompose.
    “Può essere. Sarà il destino a scegliere”
    “Tu credi nel destino?”
    “Potrebbe essere”
    “Allora ora vedremo da che parte sta”
    “Stavolta ti devo dare ragione” disse infine Dark, per poi lanciare la sfera.
    Larxene fece sparire i coltelli che teneva tra le dita per poi prendere la sfera con le mani.
    La terra sotto di lei cominciò a riempirsi di crepe per la pressione del colpo, che aumentava con il passare dei secondi.
    “I miei complimenti” disse Dark. “Non è facile riuscire a resistere ad una sfera di quella potenza”
    “Urgh… sei forte… ma hai commesso l’errore di aver usato anche il tuono per crearla”
    Dark spalancò gli occhi.
    “Grazie a questa tua svista, posso… controllarla!” disse, cominciando a circondarsi di fulmini che confluirono nella sfera.
    Poi, improvvisamente, riuscì a rispedirla al mittente.
    Dark venne colto di sorpresa.
    Si preparo a ricevere il colpo che purtroppo per lui non avrebbe fatto in tempo a deviarlo.
    Ma prima che la sfera di tuono potesse colpire Dark, una colonna di ghiaccio apparve dal nulla, colpendo e distruggendo la sfera.
    “Cosa?” chiese Dark, sorpreso come anche l’avversaria.
    “Arrivano i rinforzi!” disse una voce, ben nota ai due combattenti.
    Infatti sopra di loro era apparsa la Gummyship, e sul suo tetto c’erano Sora, Riku e Kairi.
    “TU!” disse Larxene indicando con odio Sora.
    “Ci conosciamo?” chiese lui.
    “Capisco… vedo che Naminè ha fatto un bel lavoro…”
    “Riku, tu dovrai spiegarmi nei minimi dettagli cos’è successo in quel maledetto castello! E anche tu, mio caro Dark!” disse Sora, scendendo dalla Gummyship, assieme ai due amici.
    “Già. Non è stato per niente bello quello che hai fatto” intervenne Kairi.
    “Se avessi saputo che preferivate fare la fine di quel ragazzo e del castello invece di salvarvi vi avrei lasciato dov’eravate”
    “Beh, se la metti sotto questo punto di vista, forse è meglio che sia andata così. Poi vedo che anche tu sei sano a salvo” disse Riku.
    “Volete continuare lo stesso a combattere assieme a me, nonostante quello che sono?”
    “Certo, che domande”
    “Allora sistemiamo subito quella strega” disse Dark, per poi ripartire all’attacco, seguito anche dagli altri custodi.
    Larxene lanciò i coltelli verso Sora, che però li evitò facilmente.
    Il numero 12 si distrasse un attimo per cercare di colpirlo di nuovo.
    E quell’attimo le fu fatale.
    Dark la infilzò con entrambi i Keyblade.
    I coltelli le caddero giù per poi svanire nel nulla.
    “Complimenti… sei riuscito ad eliminarmi… Ma non credere che sia finita qui… gli altri mi vendicheranno… e tu non potrai batterli tutti quanti… Ricordati di queste parole… Anche tu farai la nostra stessa fine… presto o tardi…”
    Poi, proprio com’era avvenuto in passato per opera di Sora, Larxene cominciò a sparire nell’oscurità, ma a differenza della precedente volta dal suo corpo uscì un raggio oscuro, che sparì nel cielo”
    “E quello cos’era?” chiese Sora.
    “Non ne ho idea…” rispose Dark.
    “A quanto pare siamo arrivati giusto in tempo, eh?” chiese Riku.
    “Già, questa volta me la sono vista brutta. Ah, grazie per quella colonna di ghiaccio”
    I tre custodi si guardarono.
    “Emh… Dark, guarda che noi non centriamo. L’abbiamo vista da lontano, ma credevamo fosse opera tua”
    “Cosa? Suvvia, non mi offendo mica a ringraziarvi per una volta”
    “Ma guarda che è così!”
    “Ma allora, se non siete stati voi, chi è stato?”
     
    A pochi metri di distanza, senza che nessuno se ne accorgesse, un varco oscuro si richiuse.
     
    “Comunque come avete fatto a ritrovarmi?” chiese Dark.
    “Beh, a essere sinceri… abbiamo sparato a caso” ammise Sora.
    “Abbiamo solo immaginato che ti saresti potuto dirigere qui”
    “E ricordati che prima o poi ti ripagheremo lo scherzetto che ci hai fatto l’ultima volta”
    “Scherzetto?” si intromise Paperino. “Per colpa di quella ‘scherzetto’, la Gummyship è ridotta a poco meno di un rottame!” continuò, indicando la Gummyship, che effettivamente, non era nelle sue condizioni migliori.
    Era piena di crepe, e alcuni oblò erano dovuti venire sigillati.
    “Beh, io vi avevo allontanati per evitare questo. Siete stati voi a voler ritornare indietro. Comunque risolvo una questione qui e poi porterò la Gummyship a Radiant Garden, così che Cid possa ripararla”
    “Che questione?”
    “Devo trovare la serratura, in modo che questo mondo non possa più venire attaccato”
    “Non sarà facile trovarla…” disse Sora, prima che una luce accecante lo interrupe.
    Il ciondolo di Dark si era illuminato e si stava sollevando da solo.
    A veder ciò, Dark fece una piccola risata.
    “Che ironia… l’ho cercata per così tanto tempo, e l’ho sempre avuta dietro” disse, per poi togliersi la catenina, che si sollevò davanti a lui.
    E come di consueto, alzò il Portafortuna per chiudere la serratura.
    Ma non successe nulla.
    “Cosa succede?” chiese Riku.
    “Perché la serratura non si chiude?”
    “Forse… devi usare entrambi i Keyblade per questa serratura” azzardò Sora.
    Dark seguì il consiglio, ed evocò subito il Lontano Ricordo.
    E come detto da Sora, la serratura si chiuse.
    “E anche questa è a posto” disse Kairi.
    “E ora, come promesso, preparatevi per ritornare a Radian Garden” disse Dark, per poi far spuntare sotto la Gummyship un varco, che la inghiottì, facendola sparire.
    “AHH! La Gummyship!” urlò Paperino.
    “Non ti preoccupare… è arrivata sana e salva a destinazione… Anche se ora che ci pensò bene, non ho controllato se sul punto di destinazione ci fosse qualcuno… spero di no… Beh, direi che possiamo andare anche noi” disse, per poi aprire un varco davanti a loro, per poi attraversarlo.

    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:35
     
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    Fuoco crepuscolare che mai si estinguerà

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    Bello *-* Il combattimento tra Larxene e Dark ti è venuto proprio bene! Però sono curiosa di scoprire chi è stato a creare quella colonna di ghiaccio.. *mumble mumble*
     
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    暗いロクサス92

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    eh eh... quello è un mistero che rimarrà tale ancora per un po'.
    cmq mi fa piacere sapere che il combattimento mi è venuto bene
     
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  12. Hybrid Roxas
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    Credo di capito chi è ritornato dal varco... sono io! Ok, solo darkroxas92 capirà chi intendevo dire realmente... Mi hai lasciato di stucco!

    Ecco il commento oggettivo:
    La scrittura era come al solito: scorrevole e allo stesso tempo elaborata. Ma mancano alcune lettere quà e là per il testo, dovuto probabilmente alla distrazione. Può succedere XD Sii più attento, e già che ci sei, incrementare il tuo lessico (che è gia piuttosto eloquente) non farebbe male alla fic.

    Detto questo, vai così darkroxas!
     
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  13. francix94
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    che sia roxas visto che che tutta l'organizzazione è ritornata?
    chissa,chissa...
     
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  14. Hybrid Roxas
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    Non vale, io non lo avevo detto apposta per non rivelare cose... Ma comunque non possiedo una conferma, quindi sono solo supposizioni.
     
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    暗いロクサス92

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    mi spiace deludervi, ma nn è um membro dell'organizzazione XIII (quindi né Roxas né Xion) e purtroppo per voi, la sua intendità verrà rivelata solo + avanti (nn chiedetemi quando perchè nn lo so ancora nemmeno io XD)
     
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364 replies since 17/10/2009, 20:00   6693 views
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