Equilibrio

la mia nuova fan fiction

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  1. darkroxas92
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    暗いロクサス92

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    ed ecco qui il nuovo capitolo.
    Mi rendo conto che potrebbe risultare deludente e far arrabbiare molti fan del mondo in questione.
    Cmq sia sto già lavorando a quello successivo, e le idee per quegli a venire al momento non mi mancano, perciò cercherò di farmi perdonare.
    detto questo, vi lascio alla lettura

    Capitolo 07: Gli occhi di Dark - Torna all'indice dei capitoli
    Dark riaprì lentamente gli occhi.
    La prima cosa che notò fu il luogo dove si trovava: sembrava un’enorme scatola argentata, e lui era all’interno.
    Alzandosi, Dark toccò con le mani la parete.
    Metallo.
    Girandosi, si ritrovò a guardare se stesso nel riflesso del metallo.
    Come immaginava, i cambiamenti che aveva subito erano rimasti definitivi.
    Girandosi nuovamente, si ritrovò davanti uno strano spettacolo.
    Di fronte a lui c’era un essere completamente bianco, praticamente pelle e ossa, con occhiaie profonde intendo a mangiare dolci.
    Dark avrebbe pensato ad una persona normale, se non fosse stato per altri particolari: tipo le due ali che aveva sulla schiena e il fatto che era a testa in giù a mangiare, sospeso in aria.
    “Chissà cosa sta pensando?” chiese l’essere. “Ehi, perché sembra quasi che mi guardi?”
    Dark decise di ignorarlo.
    Anche perché aveva notato la telecamera che c’era in un angolo di quella stanza di metallo.
    “Ehi, tu!” disse. “Chiunque tu sia, posso sapere almeno il perché mi trovo qui dentro?”
    Per alcuni secondi il silenzio regno nuovamente.
    Vedo che ti sei svegliato. Hai dormito per più di una settimana, senza mai svegliarti” gli rispose una voce, distorta con un apparecchio elettronico, pensò Dark.
    “Come sono finito qui? Se è come dici tu, mi dovrei trovare in un ospedale, ma è l’ultimo luogo che questa stanza potrebbe essere”.
    Sei caduto dal cielo da un’altezza di circa 300 metri. E i testimoni dicono che sei spuntato nel cielo dal nulla”.
    “E con questo?”
    Non ti sei rotto nemmeno un osso nonostante quella caduta, quando chiunque altro sarebbe morto sul colpo. Come hai fatto?
    “Non ne ho la più pallida idea. Non so nemmeno come sono arrivato qua”
    Allora ti farò un'altra domanda: cosa sei?
    “In che senso?”
    Ho fatto analizzare i tuoi capelli e i tuoi occhi: i capelli non sono tinti e non porti lenti a contatto colorate. Come fai ad avere quei colori insieme?
    “Prima di rispondere a certe domande, mi farebbe piacere ritrovarmi a faccia con chi mi sta tenendo prigioniero”.
    “Intelligente il ragazzo…” disse la creatura.
    Dark si girò a fissarla, e lei cadde letteralmente giù.
    “Tu riesci a vedermi e sentirmi?” chiese poi.
    Che succede?” chiese la voce.
    “Niente. Mi era sembrato di sentire qualcosa che cadeva, ma devo essere ancora stordito”.
    “Beh, cerca di non perdere la memoria, perché ho un bel po’ di domande da farti” disse uno, entrato da una porta nascosta, con in testa un casco da motociclista.
    ‘Beh, almeno adesso ho capito il mondo dove sono finito’ pensò Dark.
    “Il mio nome è M” si presentò la persona davanti a lui.
    “Ovvero Mello” rispose Dark, facendo spaventare il motociclista.
    “Non ti preoccupare, non dirò il tuo vero nome, anche se so qual è” lo anticipò Dark.
    “Come fai a saperlo?”
    “Ho le mie fonti, che rimarranno top secret, mi dispiace”
    Mello per risposta li puntò contro una pistola.
    “Mettiamola così: o parli chiaramente, o assaggerai piombo. Sarai sopravvissuto a quella caduta, ma questa di sicuro farà male”
    Dark sorrise.
    “Se sei convinto che una misera pistola possa colpirmi, fai pure. Sono abituato ad armi ben peggiori e più efficaci”
    “Mi prendi in giro? Cosa ci può essere di più efficace di una pistola? Per come la penso io, solo un’esplosione”
    “E per uno che è sopravissuto all’esplosione di un pianeta, puoi ben immaginare quanto possa risultare temibile quella pistola”
    Mello rimase spiazzato.
    “Come sarebbe a dire l’esplosione di un pianeta?”
    “Ops… forse ho detto troppo…” disse Dark, senza sincero pentimento.
    Il motociclista lo fissò in silenzio per qualche secondo.
    Poi si tolse il casco, rivelando così un ragazzo dai capelli biondi con metà faccia sfigurata, come se fosse stato sottoposto al fuoco.
    “Non starai cercando di convincermi che viene da un altro pianeta?” chiese poi.
    “Credevo che dopo aver trovato un quaderno che uccide semplicemente scrivendoci sopra il nome di una persona e aver scoperto dell’esistenza degli Shinigami non ti sorprendessi più”
    Mello puntò nuovamente la pistola verso Dark.
    “Come faccio ad essere sicuro che tu non sia Kira?”
    “Io Kira? Devo ammettere che sia il mio aspetto che il mio modo di fare potrebbero farlo pensare… Ma non lo sono, e sebbene penso anch’io che non dovrebbe esistere gente malvagia, non sono certo il tipo da uccidere migliaia di persone per questo. Anche se con questo, non significa che io abbia la coscienza pulita”
    “Ne deduco che tu sei sulla lista di Kira delle persone da eliminare”
    “Purtroppo per lui, non sa ancora della mia esistenza. Immagino che tu abbia già fatto delle ricerche su di me, ma ti abbiano dato esito negativo, vero?”
    “Interessante… mi chiedo chi dei due avrà ragione alla fine…” disse l’essere dietro di lui.
    Dark evocò il portafortuna e lo puntò alla sua gola.
    “Sarai anche uno shinigami, ma vedrai che questa ‘chiave’ ti può colpire tranquillamente” disse tranquillo, mentre l’essere lo guardava quasi sconvolto.
    “Ma con chi stai parlando?” chiese Mello.
    “Con lo shinigami che c’è qui dentro. Non so come faccia a vederlo, visto che non ho toccato nessun Death Note, ma mi dà fastidio che una persona parli di me convinto che io non lo possa vedere e sentire”
    “Uno shinigami qui dentro? E tu vorresti farmi credere che ci sia veramente? Poi se fosse così, questo significherebbe senza dubbio che tu sia Kira!”
    Dark si girò verso di lui.
    “Se io fossi Kira, a questo punto tu saresti già morto”
    “Ehi, tu!” disse lo shinigami.
    “Uh? Credevo potessi vedere il mio vero nome, perché mi chiami ‘tu’?”
    “Mi piacerebbe togliermi questa curiosità, ma sfortunatamente non riesco a leggerlo. Sopra la tua testa non appare né il nome né la durata vitale. Comunque dì a Mello di portare qui un pc. A questo punto, tanto vale che parli direttamente con lui”
    Dark lo guardò per qualche secondo, per poi ripetere il messaggio ad alta voce.
    Mello non sembrò tanto convinto, ma prendendo un cellulare ordinò a qualcuno di portare un notebook.
    Pochi minuti dopo un’altra persona con un casco da motociclista, portando il pc.
    Ma non rimase dentro e uscì subito.
    “Ecco qui” disse Mello, consegnando il pc a Dark, che a sua volta lo consegno allo shinigami.
    “Allora è vero… c’è veramente uno shinigami” fu il commento di Mello, vedendo il pc alzarsi in volo da solo.
    Lo shinigami cominciò a scrivere qualcosa, per poi girare lo schermo verso i due umani.
    ‘Io sono L’
    Era questa l’unica frase scritta sopra.
    “L?” dissero in coro i due.
    Anche Dark era rimasto sorpreso, anche se l’avrebbe dovuto immaginare, visto che aveva visto lo shinigami mangiare dei dolci.
    “Come faccio a essere sicuro che tu sia L?” chiese Mello.
    ‘Eri uno dei due miei possibili eredi. E sai bene che erano solo 5 le persone a conoscenza di ciò, anche se ora ne sono rimaste solo 3’
    “S-Sei veramente tu…”
    ‘Già. Osservo la situazione da un po’ di tempo. Dopo che Kira mi ha ucciso sono tornato come shinigami per cercare di dare una mano, ma finora non mi è stato possibile. Poi è arrivato questo tipo. All’inizio ho addirittura pensato che fosse un altro shinigami’
    “Cosa?” chiese Dark
    ‘Beh, cerca di capire. Teoricamente le uniche persone su cui noi shinigami non riusciamo a vedere il nome e la durata vitale sono altri shinigami. Le probabilità che sia un umano dovrebbero essere meno dell’1%’
    “Sono abituato a essere considerato come l’eccezione che conferma la regola”
    ‘Ma ora c’è una possibilità di sconfiggere Kira’ scrisse L. ‘Mello, devi contattare Near e fallo venire qua. Devo parlare anche con lui, oltre a voi due’
     
    Dark si ritrovò poche ore dopo a camminare per le strade della città.
    ‘Uffa… detesto venire usato in questo modo… ma d’altronde non posso lasciare questo mondo prima di aver trovato la serratura. Mi sorprendo che gli Heartless e Nessuno non siano ancora arrivati’
    Dark guardò il cielo.
    Per sua fortuna pioveva, così poteva tenere su il cappuccio senza destare sospetti.
    Anche perché sapeva che chiunque lo avesse visto in quel momento si sarebbe spaventato.
    Riprese dalla tasca il foglio che i tre detective gli avevano lasciato per raggiungere il posto.
    Ormai dovrei esserci’ pensò Dark, guardando la palazzina di fronte a lui.
    Impiegò circa 10 minuti prima di ritrovarsi davanti alla porta giusta, dove suonò il campanello.
    Pochi secondi dopo un uomo aprì la porta, rimase a fissare Dark, che aveva ancora su il cappuccio e poi cacciò un urlo.
    “Matsuda, che succede?” chiese una voce dall’interno dell’appartamento. “Chi c’è alla porta?”
    “L-L-La m-m-morte!” disse Matsuda a fatica.
    “Capisco che i miei vestiti non siano proprio da festa, ma non ti sembra di esagerare? Non ho nemmeno la falce…” disse Dark.
    “Insomma Matsuda, si può sapere che ti pr… ah” disse un'altra persona, che arrivò davanti alla porta.
    Si trattava di un ragazzo che non doveva avere più di 25 anni, vestito con un completo elegante di colore marrone chiaro con i capelli dello stesso colore.
    “Light, lo vedi anche tu, vero?” chiese Matsuda
    “E tu chi sei?” chiese Light rivolto a Dark, ignorando Matsuda.
    “Sono un emissario di N” si limitò a rispondergli, come da piano.
    “N?” chiese Matsuda.
    “Non so di chi tu stia parlando” rispose Light.
    “Se ti dico Near ti è più chiaro, Kira?”
    Per qualche secondo il silenzio regno sovrano.
    “Capisco… quindi è veramente Near che ti ha mandato. È l’unico convinto che io sia Kira. Ma non è da lui far esporre così direttamente un suo sottoposto”
    “Oh, lui sa benissimo che io non corro nessun pericolo. Sono immune al Death Note, per sfortuna di Kira”
    “Come fai a saperlo, hai provato?”
    “No, ma uno shinigami me lo ha rivelato. Comunque non sono qui per raccontarti di me” tagliò corto Dark, consegnando a Light un biglietto.
    “Questo è il luogo, il giorno e l’ora del luogo che Near ha deciso per mettere fine al caso Kira. Ci sarà anche Mello e un ospite speciale. Desidereremo che tu venga da solo, con il Death Note” disse Dark, per poi cominciare ad allontanarsi.
    “Fermo!” disse Light, prendendoli un lembo del cappuccio, che si levò, rivelando così i capelli e gli occhi di Dark.
    “Light, che succede?” chiese una voce femminile dall’interno dell’appartamento, e pochi secondi dopo arrivò una ragazza che doveva avere più o meno la stessa età di Light, che rimase spiazzata vedendo Dark, che si era girato nuovamente verso i tre.
    “Siamo sicuri che non è la morte?” chiese Matsuda, guardando gli occhi di Dark, che nel frattempo si rimise il cappuccio.
    “Non sono la morte, ma non per questo mi tratterò dall’uccidere chi si metterà sulla mia strada”
    “Ce lo ricorderemo. Ma non ti conviene avere questo atteggiamento, altrimenti Kira potrebbe pensare che tu sia un criminale, e per te sarebbe la fine” disse Light.
    “Come ti ho già detto, non temo Kira. Per quanto mi riguarda, potrebbe essere davanti a me, con tanto di occhi dello shinigami, ma sono sicuro che in quel caso starebbe tremando di paura” rispose Dark, allontanandosi.
     
    Il giorno dopo Dark si trovava in un capannone abbandonato, insieme a Mello, a L e al ragazzo che risultava chiamarsi Near.
    Mello e Near indossavano una maschera del volto di L quando era ancora in vita.
    Invece Dark era rimasto a volto scoperto.
    “Vedo che non vi manga la sfacciataggine” disse la voce di Light Yagami, che entrò in quel momento. “Voi due osate paragonarvi al primo L, ma sapete bene quanto me che non siete al suo livello”
    “Lo avevo detto io che era un’idea ridicola” disse Mello.
    “Il primo L, dici?” chiese Dark. “Tu che ne dici, L? Sono alla tua altezza oppure no?”
    “Sinceramente, individualmente no, ma ho visto che unendo le forze sono anche in grado di superarmi se lo desiderano” rispose lo shinigami, che stava osservando la scena.
    “Con chi stai parlando?” chiese Light.
    “Mi sembra di averlo detto, con L”
    “Non dire stupidaggini. L è morto per mano di Kira tempo fa”
    “Non ho detto che è vivo. Prova a chiederlo allo shinigami dietro di te, chiedigli se qui c’è o no. Se non sbaglio Ryuk ha sempre detto di essere neutrale, quindi non favorirà né noi né te” rispose Dark, osservando l’essere dietro Light.
    “Eh, tu riesci a vedermi?”chiese quello.
    “Non chiedermi come, ma riesco a vedere e sentire tutti gli shinigami anche senza aver toccato il loro Death Note.
    “Ah, questo spiega molte cose. Infatti mi stavo appunto chiedendo come facevi a parlare con L, visto che non gli è ancora stato consegnato un Death Note, e di conseguenza tu non avresti potuto toccarlo”
    A sentire dire ciò dallo Shinigami, Light spalancò gli occhi.
    “Quindi è vero… L è veramente qui, e a quanto ho capito è diventato uno shinigami… beh, non importa. se non ha nemmeno un Death Note, non può fermarmi”
    “Infatti non sarà lui a fermarti” rispose Near. “Ma saremmo noi. Sappiamo che tu non hai fatto lo scambio degli occhi. È bastato farti sapere che ti avremmo aspettato qui da soli, e che tu saresti dovuto venire da solo con il Death Note, che però non puoi utilizzare, non sapendo i nostri nomi e senza aver visto il nostro volto”
    “E voi credete veramente che basti così poco? È vero, ho fatto affidamento solo al Death Note finora, ma non per questo…” continuò Light, tirando fuori una pistola e puntandola verso Near.
    “Non sono capace di usare questa” disse, per poi sparare un colpo.
     
    Near non venne colpito dalla pallottola.
    Fu Dark a intervenire, ed evocando il Portafortuna, deviò la pallottola, che ritornò dal mittente, colpendolo alla mano.
    “E quella cos’è?” disse Light, tenendosi la mano.
    “Il motivo per cui sono immune al Death Note”
    Light si guardò intorno.
    Solo in quel momento capì di essere caduto in trappola.
    “Non ci serve una tua confessione. Abbiamo già tutte le prove che ci servono contro di te. Per te è finita” disse Near.
    “Ryuk, uccidili!” chiese Light, anche se sembrò più un ordine.
    “Ucciderli?” chiese lo shinigami, per poi mettersi a ridere.
    “Sai Light, mi piacerebbe farlo, ma in ogni caso non ho intenzione di morire per salvare la tua vita. E poi, potrei farne fuori solo due. Di uno non riesco a leggere né il nome né la durata vitale”
    “Arrenditi, Light Yagami. Se ti consegni di tua volontà, faremo in modo di non farti soffrire troppo per la tua condanna” disse Mello.
    “Arrendermi? Ryuk, non importa se non riesci a farli fuori tutti, ma scrivi i loro nomi sul Death Note!”
    “Devo scrivere i loro nomi? E va bene, come vuoi tu…” disse lo Shinigami, cominciando a scrivere sul suo quaderno.
    I tre però rimasero impassibili.
    Dark già sapeva come sarebbe finita.
    Infatti lo shinigami mostrò poco dopo il suo quaderno a Light, ma Dark riuscì lo stesso a leggere cosa aveva scritto: LIGHT YAGAMI.
    “C-Cosa significa questo?” chiese spaventato Light.
    “Significa che tra 40 secondi morirai” rispose Dark. “Proprio come previsto”
    A quel punto Light si avvicinò al misterioso ragazzo che era riuscito a mandare a monti i suoi piani.
    “Tu… Tu chi sei? Come hai fatto?”
    Dark sorrise.
    “Il mio nome è Dark, ma è inutile che tenti di scriverlo su quel frammento di quaderno. Il mio vero nome non è quello, ma l’ho dimenticato. Però se ti interessa saperlo, ti posso togliere il dubbio sul perché non potevo venire ucciso dal Death Note. La verità è che io non sono di questo mondo”
    “Come?” chiese Light.
    “Questo vuol dire che sarei stato sconfitto da un… un alieno?” disse infine, per poi cadere a terra, privo di vita.
    “A essere sincero…” disse Dark, sapendo di parlare al vento. “Preferisco venire definito un viaggiatore”
     
    “Grazie per il tuo aiuto” disse Mello.
    “Senza di te non so se ci saremmo riusciti”
    “Ci sareste riusciti lo stesso, ma il prezzo da pagare sarebbe stato più alto” rispose Dark ai due detective.
    “E ora dove andrai?” chiese L.
    “Credo che andrò a sistemare una situazione che ho lasciato in sospeso tempo fa… Sperando di non aver aspettato troppo”
    “Tornerai da dove sei venuto, vero?” chiese Near.
    “Si vede che voi tre siete i migliori detective di questo mondo” rispose Dark, per poi aprire un varco di fronte a lui.
    “E quello cos’è?”
    “Il mio passaggio… Ah, L, mi puoi togliere una curiosità?”
    “Immagino tu voglia sapere come ho fatto a diventare uno shinigami”
    “No. Quello che volevo chiederti e cosa hai intenzione di fare. Ryuk ha fatto capire chiaramente che presto riceverai anche tu un Death Note. Hai intenzione di usarlo?”
    “Gli shinigami devono usare il quaderno per poter vivere…” cominciò L. “Ma io non ho intenzione di togliere la vita ad altri per la mia. Farò in modo di bruciare il quaderno, in modo da non cadere in tentazione e di non farlo usare a nessun altro”
    “La risposta che mi immaginavo” disse Dark, rimettendosi il cappuccio per poi attraversare il varco.

    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:34
     
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