Kingdom Hearts: All the Rest...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. sanfrexco
     
    .

    User deleted


    wow primo a commentare!! :wosd: comunque capitolo molto bello!! Bella la scelta del mondo di guerre stellari anche se mi ha stupito che luraiam si trovasse in un mondo del genere :asd: comunque mi e piaciuto di piu rispetto agli altri!! Continua cosi e spero che posterai presto perche sono molto curioso!! ciao Ciel.
    SPOILER (click to view)
    ovviamente skerzavo prenditi il tempo che ti serve
     
    Top
    .
  2. CieL°
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (sanfrexco @ 7/9/2009, 15:25)
    wow primo a commentare!! :wosd: comunque capitolo molto bello!! Bella la scelta del mondo di guerre stellari anche se mi ha stupito che luraiam si trovasse in un mondo del genere :asd: comunque mi e piaciuto di piu rispetto agli altri!! Continua cosi e spero che posterai presto perche sono molto curioso!! ciao Ciel.
    SPOILER (click to view)
    ovviamente skerzavo prenditi il tempo che ti serve

    Ancora grazie =)
    Cercherò di ripetermi almeno per il prossimo :zxgiro:
     
    Top
    .
  3. sanfrexco
     
    .

    User deleted


    ma il capitolo che posterai è quello della 3 parte??
     
    Top
    .
  4. CieL°
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (sanfrexco @ 7/9/2009, 15:38)
    ma il capitolo che posterai è quello della 3 parte??

    No, il prossimo è quello su Larxene :ahsi:
    La Parte III comincia con l'undicesimo, fino al 15.
     
    Top
    .
  5. sanfrexco
     
    .

    User deleted


    ah ok voglio proprio vedere qual è il mondo originario ed il vero nome di larxene al prossimo capitolo :rox:
     
    Top
    .
  6. CieL°
     
    .

    User deleted


    E con questo capitolo finisce la seconda parte, alè! =ç=
    Sinceramente, non credo sia ai livelli del capitolo su Ludor o Luraiam, che di questa parte erano i pezzi migliori, ma, sinceramente, ne avevo fin sopra i capelli dei mondi non-disney.
    *si annota di non farlo mai più
    Comunque, siamo arrivato a metà e, finalmente, adesso posso cominciare la Parte III, la mia versione di 358/2 Days °ò°
    Tutto sommato, spero che il capitolo sia quanto meno discreto :asd:

    Capitolo 10
    Arlene


    I passi lenti di Zexion risuonavo per le scale del Castello che non Esiste.
    Ben otto anni erano passati da quando aveva cessato di esistere, così come tutti gli altri, e in questo lasso di tempo aveva dato il via alla non-esistenza della Città Oscura. Adesso invece gli mancava solo qualche ultimo ritocco al nuovo quartier generale che Xemnas gli aveva ordinato di costruire assieme a Lexaeus. Stava pensando a quale sarebbe potuta essere la prossima missione che gli avrebbe assegnato il Superiore, ma una voce gracchiante lo raggiunse nell'eco del Castello.
    “Zexion! Zexion!” gridava Vexen scendendo le scale verso il numero VI.
    “Cos'è tutto questo trambusto?”
    “Dov'è Xemnas?” chiese il Freddo Accademico. Aveva il fiatone, doveva andare di fretta.
    Zexion sospirò e rispose “Al solito posto.”
    “La Sala del Sonno...” sbuffò Vexen scrollando le spalle.
    “Se è così urgente perché non vai da lui?”
    “Smettila di scherzare!” lo riprese il numero IV “Aspetterò il suo ritorno. Devo.”
    Proprio adesso che, dopo un anno, aveva appena finito la costruzione anche della Stanza del Risveglio...
    “Questo è quello che accade quando noi abbiamo bisogno di lui e lui dorme...” disse Vexen allontanandosi.
    Zexion osservò il compagno allontanarsi, ripetendo quelle parole mentalmente.
    - Dorme... che squallida metafora. - pensò mentre si allontanava, ma una seconda voce lo bloccò.
    “Non riesco ancora ad orientarmi bene qui...” disse Xigbar con il suo tono allegro “Tu invece, mister Zexion?”
    Il Burattinaio Mascherato si girò, il numero II stava seduto su delle tubature poco più in basso del soffitto. “Per quale motivo perdi tempo così? La missione assegnata a te e Xaldin era di cercare nuovi membri.”
    Il Tiratore Libero saltò giù dalle tubature e, dopo essersi rimesso in piedi, rispose “Ho lavorato abbastanza, ne ho trovato uno poco tempo fa. Il suo nome ora dovrebbe essere Mar... qualcosa! Con questo l'Organizzazione ha undici membri, un numero niente male. E così, solo per oggi, ho chiesto a Lexaeus di sostituirmi per prendermi una piccola pausa e prepararmi a una nuova ricerca.”
    “Allora fai pure” disse quasi sconsolato Zexion “Ho del lavoro da fare per domani, quindi devo andare...”
    Il numero VI si allontanò, ma Xigbar gli corse dietro e lo fermò poggiandogli un braccio intorno al collo “Come sei ligio al dovere! Vorrei solo fare una piacevole chiacchierata con te. Riguardo... il segreto di Xemnas.”
    Zexion si girò appena verso il compagno e Xigbar cominciò a parlare “Quanto tempo fa è stato? Persone armate di lame unite a delle chiavi hanno ricominciato a comparire e a combattere gigantesche battaglie!
    E quando scomparirono, un uomo che aveva perso i suoi ricordi fece la sua comparsa. Xemnas...” al nome del loro capo si fermò, scosse la testa e continuò “Xehanort, è stato accolto da Ansem proprio in quel periodo.”
    “E questo cosa c'entra?”
    “La Stanza del Sonno... il laboratorio sotterraneo dove stavamo studiando i Cuori delle persone e che Ansem ci ordinò di sigillare per sempre. Eppure Xemnas ha fatto ricostruire a Vexen i meandri del laboratorio... e adesso si dirige frequentemente là sotto. Dovrebbe essere da solo, eppure, stranamente, lo sento parlare con qualcuno!”
    “Mi sembra che ti piaccia spiare...” commentò Zexion guardando Xigbar, ma subitò si giustificò: “Non potevo sentire bene cosa diceva, ma... anche tu sei interessato, vero?”
    “Io voglio solamente concentrarmi sui miei compiti. E tu dovresti fare altrettanto” replicò Zexion incrociando le braccia “Undici membri non sono ancora abbastanza e noi dobbiamo sbrigarci con le preparazioni per il secondo quartier generale.”
    “Il secondo quartier generale?” si chiese Xigbar portando la mano al mento “...ah, il Castello dell'Oblio! Ma cosa spera di ottenere Xemnas usandolo?”
    Il Burattinaio Mascherato sospirò e s'incamminò nuovamente per le scale “Avevamo detto che...”
    “Con la Stanza del Sonno” lo interruppe il Tiratore Libero “Viene la Stanza del Risveglio.”
    Zexion si girò ancora verso il numero II, che continuò “Forse è il luogo dove vuole portare l'altro amico...”

    Un ragazzino di nove anni appena stava appostato nella fitta vegetazione di un boschetto.
    Era di carnagione scura, i capelli castani raccolti in un codino dietro alla nuca e in mano teneva degli shuriken.
    Teneva sott'occhio la situazione già da dieci minuti, ma nessun movimento sospetto o qualcosa di simile.
    Il ragazzino si chiese dove erano finiti i suoi compagni... ma forse il nemico li aveva già presi!
    Deglutì, e dopo essersi fatto coraggio, uscì allo scoperto dal suo nascondiglio. Cominciò a correre senza fermarsi verso il villaggio, se sarebbe arrivato prima dell'avversario forse avrebbe avuto una possibilità!
    Eppure lo sentiva, c'era qualcuno che gli stava alle calcagna.
    - Devo depistarla... - pensò il ragazzino saltando fra i rami di un albero e muovendosi fra le foglie.
    Si aggrappò ad un ramo e roteò su sé stesso per darsi maggiore spinta e saltare più lontano, ma il ramo dove sarebbe dovuto atterrare venne spazzato via da un fulmine.
    Il piccolo ninja riuscì ad aggrapparsi alla corteccia dell'albero e a non sfracellarsi al suolo, poi senza perdere tempo si girò di scatto e lanciò gli shuriken che teneva in mano. La piccole lame volteggiarono su sé stesse fino a incastrarsi in un pezzo di legno.
    “La tecnica della sostituzione!” riconobbe il ragazzino.
    “Esatto, marmocchio” sentì una voce provenire da un altro albero “Peccato che non sia abbastanza...”
    Il ninja si girò e la vide, la sua nemica: era una giovane ragazza sulla ventina, forse poco meno. Bionda, con i capelli lunghi fino alla nuca e due ciuffi che ricadevano sulla fronte. I due grandi occhi color acqua marina facevano da cornice a un grazioso naso a punta sopra le sue labbra sottili.
    “M-maestra Arlene!” disse il ragazzino mentre quest'ultima l'alzava in aria per il colletto.
    “Temo che dovrò bocciarti, Iruka” annunciò lei con un falso tono dispiaciuto.
    “Non è ancora finita!” rispose l'altro mentre si divincolava cercando di liberarsi.
    La bionda sorrise, quasi ghignando, poi saltò giù dall'albero e atterrò accanto ad altri due ragazzini, entrambi legati e imbavagliati.
    “Ragazzi...” disse Iruka riconoscendo i due compagni.
    “Boc-cia-ti!” sillabò Arlene con un dolce sorriso... dolce per lei, almeno.
    Dopo aver assicurato allo stesso modo dei suoi compagni anche Iruka, la ninja li trascinò fino alla commissione d'esame. Qui un signore di mezz'età seduto dietro un tavolo prese il foglio dei risultati. Mentre con la mano destra teneva il documento, con la sinistra giocherellava con il pizzetto a punta, castano come i capelli che ormai cominciavano a cadere, rendendolo stempiato.
    Dopo aver valutato i risultati, Sarutobi disse Arlene, forse dovresti rivedere i tuoi metodi.”
    “Cosa? E perché?”
    L'altro poggiò il foglio sul tavolo e rispose “Beh, penso che siano un po' troppo impegnativi per uno studente dell'accademia.”
    “Siamo ninja, vecchio Hiruzen, è naturale che affrontino delle prove ardue.”
    L'ex-terzo Hokage si passò la mano fra i capelli e sospirò “Senti Arlene, che ne dici se ti promovessi a Special Jonin? In questo modo potresti occuparti dell'esame di selezione chunin.”
    La ragazza sbatté pesantemente le mani sul tavolo e disse “Stai pensando di liberarti di me in questo modo?”
    Era furiosa. E quando Arlene si arrabbiava faceva paura anche al Quarto Hokage.
    “N-non hai capito, io intedevo...”
    “Lascia perdere, ho capito perfettamente cosa intendevi” lo interruppe la bionda togliendo la mani dal tavolo, poi, sorridendo, concluse “Dopotutto, non aspettavo altro!”
    Sarutobi e i ragazzini (ancora imbavagliati) la osservarono allontanarsi tutta contenta mentre canticchiava.

    Quella notte, Arlene stava tranquillamente distesa sul suo letto a leggere un libro quando un ninja irruppe nella stanza dalla finestra, rompendola.
    “Arlene! Siamo in stato d'allerta!” annunciò l'uomo “La volpe a nove code sta attaccando il villaggio!”
    “La volpe a nove code?” ripeté incredula la bionda. Veramente esisteva un mostro del genere?
    “Sbrigati!” concluse l'uomo saltando via. Senza perdere altro tempo la bionda indossò la divisa verde e il coprifronte della Foglia, poi si lanciò anche lei fuori dalla finestra. Atterrò sul tetto di fronte, dove rimase spiazzata dal vedere quel mostro terrificante: una gigantesca volpe avanzava minacciosamente verso il centro del villaggio. I denti appuntiti erano ben visibili anche a quella distanza, di notte per giunta.
    I suoi occhi gialli sembravano essere i riflessi della sua pelliccia rosso fuoco, e le nove code che la bestia muoveva minacciosamente sembravano proprio le fiamme scoppiettanti di un falò.
    Arlene si lanciò nuovamente verso la foresta appena fuori dal villaggio, dove altri ninja cercavano di far arretrare il mostro. Appena raggiunse gli altri ninja questi stavano dicendo fra loro “Dov'è il Quarto Hokage?”
    “Ci penso io” disse la ragazza armandosi di kunai “Dopotutto sono l'allieva del Lampo Giallo della Foglia!”
    “ASPETTA!” la richiamarono loro, ma la ragazza era già scattata all'attacco. Dopo pochi secondi aveva già raggiunto la volpe; accumulò il chakra nei piedi e cominciò a correre in verticale per un albero.
    Raggiunta la cima saltò verso il dorso del mostro e, ancora in aria, pensò: - Pioggia di saette! -
    Lanciò i kunai carichi d'elettricità verso il gigantesco nemico, colpendolo.
    Cadde in piedi anche lei sulla schiena della volpe, prese in mano altri kunai e cominciò a lanciarli nuovamente carichi d'elettricità. Il mostro cominciò a scuotersi violentemente per buttare di dosso la piccola ninja, ma questa riuscì a raggiungere la testa del mostro e a saltare nuovamente sul ramo di un albero, evitando l'attacco.
    “Aspetta solo che arrivi il maestro, sottospecie di demonio!” disse la bionda mentre prendeva in mano altri kunai, ma qualcos'altro attirò la sua attenzione: un ragazzino che si avvicinava lentamente armato di shuriken alla volpe.
    - Iruka? - lo riconobbe Arlene, che lanciò i kunai verso di lui per bloccarlo, ma uno di essi lo colpì accidentalmente al viso procurandogli una ferita orizzontale sul viso. Poi cacciò un urlo attirando l'attenzione della volpe a nove code, che lo prese di mira. La bionda saltò giù dall'albero e lo afferrò di peso prima che il nemico potesse farlo a fette con le sue zanne, ma sfiorò appena Arlene, tagliandole la stoffa del suo coprifronte.
    “LASCIAMI! MIO PADRE STA ANCORA COMBATTENDO!” gridò Iruka, ma la ninja lo fulminò passandogli un ceffone carico d'elettricità, che lo fece svenire. Poi si girò verso il nemico, che stava emettendo un verso simile a un ululato. Niente di rassicurante, pensò la bionda.
    Infatti, come se la stesse richiamando dal suo stomaco, sputò in terra una grossa massa oscura. Arlene raccolse il suo coprifronte dal terreno e lo buttò sul corpo esanime di Iruka, poi si gettò all'attacco di quelle tenebre...

    Poco distante un ninja biondo arrivò di corsa su un albero, con in braccio un bimbo appena nato.
    “Scusate il ritardo” esordì il Quarto Hokage posizionando velocemente le mani “Finirà in un secondo!”
    A dirla tutta però, per Arlene era già finita. O meglio, aveva finito di essere qualcuno.
    Ancora debole per la perdita nel cuore nell'Oscurità della volpe, la bionda girovagava per la foresta quando venne trovata da Lexaeus, che, senza dire una parola, aprì un varco oscuro e vi spinse dentro la numero XII.
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Twilight Player

    Group
    Member
    Posts
    65,055

    Status
    Anonymous
    Bel capitolo, ed è azzeccato Larxene come allieva del Quarto Hokage - ora mi sfugge il nome. -. Di certo non è il capitolo migliore tra quelli scritti da te, ma non è neanche il peggiore.
     
    Top
    .
  8. CieL°
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (.madness @ 10/9/2009, 19:09)
    Bel capitolo, ed è azzeccato Larxene come allieva del Quarto Hokage - ora mi sfugge il nome. -. Di certo non è il capitolo migliore tra quelli scritti da te, ma non è neanche il peggiore.

    In effetti Arlene allieva del Quarto Hokage era la cosa che più mi convinceva :asd:
    Grazie mille =)
     
    Top
    .
  9. sanfrexco
     
    .

    User deleted


    ciao Ciel a me questo capitolo è piaciuto molto forse perchè sono un fan di Naruto!! Comunque mi è sempre piaciuto come scrivi e anche se dici che non è il migliore per me non è vero. Ce la vedo proprio Larxene allieva di Minato! :asd: Comunque ancora complimenti e spero che tornerai presto con la terza parte ciao
     
    Top
    .
  10. CieL°
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (sanfrexco @ 10/9/2009, 21:00)
    ciao Ciel a me questo capitolo è piaciuto molto forse perchè sono un fan di Naruto!! Comunque mi è sempre piaciuto come scrivi e anche se dici che non è il migliore per me non è vero. Ce la vedo proprio Larxene allieva di Minato! :asd: Comunque ancora complimenti e spero che tornerai presto con la terza parte ciao

    La terza parte cercherò di postarla quanto prima, vorrei finirla prima che esca il gioco in Italia :asd:
    Grazie anche a te =)
     
    Top
    .
  11. Namine 141
     
    .

    User deleted


    Oh, cavoli! Sto perdendo i pezzi! Per il Cap di Luriamo pensavo già a qualcosa del genere, ma quando ho letto
    CITAZIONE
    “E che la Forza sia con voi!”

    ho detto: D'ho! Forunatamente una mia conoscenza mi ha 'istruito' su quello e sul mondo di Arlene! Comunque mi sono piaciuti moltissimo!
     
    Top
    .
  12. CieL°
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Namine 141 @ 10/9/2009, 21:51)
    Oh, cavoli! Sto perdendo i pezzi! Per il Cap di Luriamo pensavo già a qualcosa del genere, ma quando ho letto
    CITAZIONE
    “E che la Forza sia con voi!”

    ho detto: D'ho! Forunatamente una mia conoscenza mi ha 'istruito' su quello e sul mondo di Arlene! Comunque mi sono piaciuti moltissimo!

    Grazie :asd:
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Fuoco crepuscolare che mai si estinguerà

    Group
    Member
    Posts
    8,279
    Location
    Il mio paesello marcondirondirondello

    Status
    Anonymous
    Bello il mondo di Naruto °O°
    Bravo Ciel! Anche se ci sono le solite ripetizioni qui e là, il capitolo è venuto bene ^^
    Aspetto con curiosità la terza parte ^^
     
    Top
    .
  14. CieL°
     
    .

    User deleted


    Grazie anche a te Liberty °ò°
    Adesso però, finalmente, comincia la tanto agonata versione di 358/2 Days!
    Cercherò di finirla quanto prima, almeno entro l'uscita del gioco qui in Italia :asd:
    Questo capitolo sarà abbastanza lento, ma serve a introdurre una vera e propria mini fic, quindi penso fosse indispensabile XD e soprattutto è lungo il doppio dei soliti capitoli °ò°
    Quindi, buona lettura XD

    Parte III : Roxas
    Ambientata durante il sonno di Sora



    Capitolo 11
    Organization XIII


    Si alzò lentamente da terra aiutandosi con le braccia. Non ricordava nulla di come fosse finito dinanzi a quella vecchia villa.
    Appena in piedi, il biondino barcollò per qualche secondo prima di sentire uno strano rumore davanti a lui.
    Spostò i suoi occhi azzurri sulla figura incappucciata che era appena giunta lì da un buco nero.
    L'individuo avanzò verso il ragazzo e, senza presentarsi, chiese “Vuoi sapere la verità?”
    Il biondino fece un debole cenno col capo e l'incappucciato alzò una mano verso di lui. Davanti al viso del ragazzo si materializzarono quattro grosse lettere luminescenti: Sora
    “Tu non provi nulla...” continuò l'uomo “Tu non puoi provare emozioni. Vuoi saperne il motivo?”
    Mentre fissava le lettere, il ragazzo fece un altro debole cenno con la testa, e le lettere cominciarono a girare vorticosamente intorno a lui.
    Dopo pochi secondi lo sconosciuto alzò nuovamente un braccio e rapidamente lo infilò nel turbine di lettere, bloccandolo. Alla parola, adesso scomposta, si era aggiunta un'altra lettera.
    Il biondino lesse la parola, poi esordì ripetendola ad alta voce: “Roxas...”
    Un nuovo te!” spiegò Xemnas scrutando il Nobody con i suoi occhi gialli da sotto il cappuccio...

    Roxas stava al centro della bianca torre dove si riunivano i Nobody.
    Sopra di lui, su degli elevati troni di marmo, stavano seduti altri dodici esseri che, come lui, non esistevano.
    “A partire da quest'oggi, saremo l'Organizzazione XIII.” proclamava solenne Xemnas ai suoi sottoposti “Alle nostre forze si è unito l'ultimo membro, Roxas. La Chiave del Destino!”
    - Il Keyblade, eh? - pensò Marluxia, osservando affascinato il biondino.
    Molti altri si limitarono a fissare il nuovo arrivato.
    Inizialmente Roxas si sentì a disagio per tutta quell'attenzione.
    Il numero I lo scrutava interessato, quasi soddisfatto di chissà che cosa. La maggior parte dei membri lo guardavano sorpresi, anche un po' curiosi Altri invece lo intimorivano terribilmente, come Saix: il suo sguardo sembrava penetrarlo fino alle ossa.
    Per fortuna invece c'era chi la cosa sembrava non toccarlo minimamente, come Demyx, che vagava per il suo mondo immaginario. O Xigbar, che ridacchiava mentre stava seduto scomposto sul suo trono.
    Oppure, per ultimo, il tizio coi capelli rossi sparati a petardo che sbadigliava rumorosamente.
    Xemnas si girò verso di lui e lo chiamò severamente “Axel, la cosa ti annoia?”
    “Beh, sì, un pochino. Ogni volta che arriva un nuovo membro è sempre questa sceneggiata...”
    “Oh, davvero?” chiese interessato il Superiore “Allora, dato che ho sempre addestrato io voi reclute, adesso passo l'incarico a te. Chissà che la cosa non ti faccia interessare un po' di più.”
    “Ehi, aspetta un secondo! Noi reclute abbiamo già l'incarico di raccogliere i cuori!”
    “Allora insegnerai al nuovo arrivato come si fa” concluse Xemnas mentre scompariva in un corridoio oscuro.
    A ruota, tutti gli altri membri sparirono dai loro troni, alcuni ridendo divertiti, lasciando soli Axel e Roxas.
    Il rosso si portò una mano alla nuca e, prendendo fiato, disse “Io sono Axel. Piacere di conoscerti, XIII.”
    “Roxas...” ripeté il biondino.
    Il numero VIII rimase a osservare per qualche secondo dall'alto del suo trono il nuovo compagno, poi saltò giù e aprì un varco oscuro.
    “Salta dentro” disse il rosso.
    Roxas avvicinò lo sguardo al passaggio, come per affacciarsi al suo interno. Axel entrò senza problemi e, prima di scomparire del tutto, disse “Se non ti sbrighi ti lascio qui!”
    I due riaffiorarono in una tranquilla cittadina irradiata dalla luce del tramonto.
    “Crepuscopoli” annunciò Axel “Qui, oggi cominceremo il tuo addestramento!”
    “Perché qui?” chiese Roxas guardandosi intorno.
    “Perché è una città caotica, perfetta per combattere.”
    “Caotica?” chiese ancora il biondino guardandosi intorno. Le case, le strade, e anche le persone, ogni cosa sembrava circondata dalla tranquillità e dal tepore degli altri... non sembrava affatto caotica.
    “Esattamente. Adesso però prendi la tua arma.”
    Il numero XIII tese un braccio di fronte a sé e nella sua mano si formò un fascio di Luce. Scomparso, questo lasciò il posto a una spada dalla lama grigia a forma di chiave e l'impugnatura color oro.
    “Bene, Roxas. Il compito di noi reclute è raccogliere i cuori per l'Organizzazione.”
    “In che senso raccogliere?”
    “Mmh, non hai notato quella bella luna a forma di cuore appena sopra il castello?”
    “Beh, è difficile non notarla...”
    Axel alzò tempestivo un braccio e, indicando Roxas, continuò “Esattamente: i cuori che raccogliamo vengono tutti immagazzinati lì. Già quando entrai nell'Organizazzione, sei anni fa, Saix e Xemnas avevano cominciato a radunarli lì, ma allora la luna era molto più piccola... ci sono voluti ben nove anni per arrivare a quelle dimensioni, eppure non è ancora sufficente!”
    “Capisco, però... a cosa serve raccogliere i cuori? E come facciamo, poi?”
    Axel sgranò gli occhi e gli si aprì la mascella dallo stupore. Poi, portando una mano sul viso, chiese quasi abbattuto “Sei entrato nell'Organizzazione e non sai ancora questo? Vediamo...” sbuffò, poi riprese a parlare “Come dovresti sapere, almeno, noi siamo essere incompleti. Per farla breve, ci manca il cuore, e raccogliendoli nel Kingdom Hearts speriamo un giorno di tornare umani, tutto qui.”
    “Kingdom... Hearts?”
    “Teoricamente sarebbe il nome di quella luna, ma non è il vero Kingdom Hearts. E' da quello reale che nascono i cuori delle persone, e quindi anche i nostri. Per quando riguarda sul come raccoglierli, basta sconfiggere gli Heartless.”
    Roxas cominciava a essere vistosamente confuso in viso. Prima che potesse fare qualche altra domanda, il rosso spiegò “Gli Heartless sono essere incompleti proprio come noi. Nasciamo insieme quando una persona perde il cuore, solo che noi manteniamo il corpo e l'anima di quell'individuo, mentre gli Heartless sono proprio quel cuore affogato nella sua stessa Oscurità.”
    “E'... è...” cominciò Roxas cercando delle parole per descrivere la situazione, ma il numero VIII lo precedette: “Strano? Difficile? Non ti preoccupare, all'inizio lo è per tutti. Adesso però basta teoria, si va alla pratica!”
    Il biondino si girò verso il punto indicato dal compagno e vide tre piccoli esseri neri dagli occhi gialli emergere dal pavimento.
    “Heartless?” chiese la Chiave del Destino portando in posizione di difesa il Keyblade.
    “Esatto amico. Sta a guardare come si fa” rispose Axel lanciandosi all'attacco coi suoi chakram. Incrociò le sue armi e colpì direttamente il primo dei nemici che gli capitò a tiro, poi si girò di scattò e lanciò un chakram verso il più vicino, che però riuscì a rintanarsi nel pavimento appena in tempo.
    - Uno appena più intelligente... - pensò il rosso osservandolo mentre nuotava via, ma si era dimenticato del terzo, che nel frattempo era già saltato sulla schiena del Nobody e infilava le sue dita d'Ombra sotto la pelle.
    Il numero VIII rimase impassibile, si limitò a dire al nemico “Ci hanno già pensato i tuoi amici a svuotarmi!”
    Poi si girò fulmineo, facendosi colpire dalla sua stessa arma che tornava al mittente, eliminando l'avversario.
    “Roxas, ne è rimasto uno. Lo lascio a te” annunciò Axel facendo scomparire le sue armi circolari.
    Il numero XIII si preparò ad accogliere l'Heartless, che era uscito dal pavimento saltando.
    Roxas si spostò per evitare il colpo e cercò di contrattaccare. Ma era insicuro, i colpi erano deboli e lenti.
    Il nemico li evitò tornando nel suolo e si diresse verso il biondino, che prese a saltellare come per paura di essere toccato dal nemico.
    Mentre osservava il duello, Axel gli urlò “Smettila con quei passi di danza e cerca di eliminare quello sgorbio!”
    Roxas si fermò, cercando di calmarsi. Forse, proprio perché se n'era accorto, l'Heartless tornò a galla.
    Si scambiarono un'occhiata veloce, poi scattarono l'uno verso l'altro. Il nemico fece un grosso balzo fin sopra la testa del biondino, che portò sopra di lui la lama del Keyblade come scudo.
    Il nemico però si agganciò all'arma mistica usandola come un'asta per saltare in aria e atterrare dietro al nobody.
    Roxas fu più veloce e riuscì a girarsi e ad affondare il colpo nella testa dell'avversario, che venne completamente disintegrata. Svanendo, l'Heartless lasciò volare un piccolo cuore che si librò in cielo. Roxas rimase a fissarlo finché era ancora visibile.
    “Un'altro cuore collezionato” spiegò Axel avvicinandosi all'amico “Bel lavoro, ti meriti un regalo!”
    “Un regalo?” chiese il biondino interessato.
    “Si, ma stammi dietro” rispose il rosso che intanto si era già incamminato verso la stazione di Crepuscopoli.
    Il numero XIII cominciò a seguire il compagno, appena prima di uscire dalla via del mercato, incrociò una triade di ragazzi, tutti golosamente armati di un ghiacciolo azzurro.
    Roxas si fermò a fissarli mentre avanzavano per i fatti loro. Sembravano così felici, così uniti... così umani.
    “Allora, tutto bene?” chiese Axel tornando indietro “Ehi, cosa c'è che non va? Vuoi anche tu un gelato?”
    Il biondino rimase fermo a guardare i ragazzi allontanarsi, gli ci volle qualche secondo prima di accorgersi che il rosso lo stava spingendo per la spalla.
    Quando, finalmente, i due arrivarono sulla torre della stazione, Axel prese i due ghiaccioli appena comprati e ne dette uno al compagno. Poi lesse il suo “Gelato al sale marino... non mi convince mica, sai?”
    Roxas però non rispose, aveva già dato una leccata al suo e adesso osservava il ghiacciolo sorpeso, quasi rapito.
    “Salato... ma anche dolce. E' buonissimo!”
    Axel distolse lo sguardo dall'amico e, un po' diffidente, staccò un morso al dolce. Lo assaporò per bene e poi disse: “In effetti mi aspettavo peggio... molto peggio!”, poi staccò voracemente un altro bel pezzo.
    “Allora Axel, qual'era il ragelo di cui mi parlavi?”
    “Oh già, ci penso subito!” esclamò il rosso aprendo un varco oscuro. Rimandendo a sedere sulla torre, il rosso immerse solo un braccio nel corridoio e sembrò cercare qualcosa a tentoni.
    “Trovata!” annunciò, ma subito dopo, dal passaggio, si sentì la voce di Xaldin urlare “La prossima volta ricordatele prima certe cose e non venire a fregarle a me!”
    Infine, lanciata lì dal Feroce Lanciere, uscì fuori una divisa nera che finì addosso al numero VIII.
    “La... tua uniforme...” disse Axel passando il vestito a Roxas.
    Il biondino prese il soprabito e, mentre la indossava, si lasciò scappare una risata.

    Fortezza Oscura.
    Sora e i suoi compagni erano appena tornati in quel luogo per chiudere la serratura di quel mondo.
    In mano, il Custode stringeva il portafortuna che Kairi gli aveva dato il giorno prima.
    Mentre avanzavano per il castello, il gruppo passò per la stanza dove avevano sconfitto Malefica in forma drago. Poco dopo esserci entrato, il Custode sentì un rumore dietro di sé, come uno spostamento nell'aria.
    Si girò e vide una figura incappucciata venirgli incontro, senza fermarsi. Lo attraversò, letteralmente, e sentì come se il suo cuore venne pervaso da innumerevoli voci.
    Poi si rialzò, senza neanche essersi accorto d'essere caduto, e chiese “Chi sei?”
    Senza voltarsi, l'estraneo disse a bassa voce “Sembra proprio che anche tu sia speciale.”
    Mentre osservava lo sconosciuto, Pippo si lasciò scappare: “Ansem?”
    - Quasi... - pensò Xemnas girandosi, poi disse “Gli assomigli...”
    “E questo cosa dovrebbe significare?” chiese Sora, ma la risposta che gli arrivò fu tutt'altro che esauriente.
    Con un movimento furtivo il Superiore sparò un violento fulmine contro il ragazzino, che parò riuscì a parare giusto in tempo con la lama del suo Keyblade.
    Dopo qualche secondo di resistenza, Sora riuscì a usare più potenza e a scagliare lontano il colpo, che si impattò sul soffitto. Sotto la piccola pioggia di pezzi di muri, Xemnas rispose “Veramente affascinate... avere un potere simile nonostante tu sia incompleto.”
    “Uh?” si lasciò scappare il Custode mentre stringeva saldamente fra le mani la sua arma.
    “Così la cosa potrebbe diventare piacevole...” continuò lo sconosciuto.
    Ormai adirato, Sora cominciò a correre verso il nemico gridando “Ma di cosa stai parlando?”
    Poi saltò, ma il ragazzino sentì di nuovo quella strana sensazione: gli era passato attraverso.
    Appena toccò terra il Custode si girò su sé stesso e tornò in guardia col suo Keyblade, già pronto alla lotta.
    Girandosi appena, il Superiore si limitò a dire “Al vostro stato attuale, probabilmente non potreste capire... In ogni caso, ci rincontreremo senza dubbio.”
    “Aspetta” lo chiamò Sora “Chi sei tu?”
    “Io?” chiese Xemnas aprendo un varco oscuro, ma prima di sparirvi concluse “Sono un guscio vuoto.”

    Xemnas ricomparve nel suo studio, al castello.
    Si mise seduto e scrisse su un piccolo quaderno diverse annotazioni e riflessioni.
    Gli ci volle circa un'ora per raggiungere un risultato soddisfacente, dopodiché prese dalla scrivania il rapporto di Axel e gli diede una rapida occhiata e, ancor più soddisfatto, svanì in un altro corridoio oscuro per comparire subito dopo su una lunga spiaggia che si estendeva per chilometri, dove, oltre l’acqua nera, all’orizzonte non si vedeva nulla. Diverse rocce nere uscivano dalla sabbia, nera anch’essa, e si ramificavano come grandi piante di cactus.
    Xemnas si mise seduto su una di queste rocce e tirò fuori un piccolo oggetto luminoso dalla sua tasca. Era una corta catena luccicante, trafugata dal cuore del Custode. I suoi ricordi.
    Poco dopo fece la sua comparsa da un varco oscuro un'altro membro dell'Organizzazione.
    “Sei arrivato” disse il Superiore girandosi verso il numero XIII.
    “Sono stato a vederlo” continuò voltandosi, senza aspettare risposta “Ti somiglia molto...”
    Non gli aveva ancora detto il suo nome, pensò Roxas. Era stato il primo con il quale aveva parlato, certo... ma anche l'ultimo rimasto a non sapere ancora chi fosse. Quindi chiese: “Chi sei?”
    Xemnas tornò a fissare l'orizzonte e rispose “Sono quello che è stato... o forse, sono tutto ciò che ci sia mai stato.”
    “Intendevo il tuo nome” specificò il ragazzo.
    “Il mio nome non ha importanza...” replicò atono il numero I “E tu? Ricordi il tuo vero nome?”
    “Il mio vero nome... è...” cominciò Roxas. Era insicuro, fosse perché ancora provato per la sua nascita. Poi deglutì e concluse “Sora.”
    Xemnas si alzò in piedi. Ora che ne aveva la certezza, avebbe potuto farlo.
    “Il mio è Xemnas” si presentò togliendosi il cappuccio. Continuò “Ho letto il rapporto del numero VIII poco fa. Sei stato bravo, adesso se vuoi riposati...”
    Infine cominciò a camminare verso il suo sottoposto. Si fermò di fronte a lui, poggiandogli una mano sulla spalla, e concluse “Domani sarà un gran giorno...”
    Poi scomparve in un corridoio oscuro, lasciando lì da solo Roxas.
    Il biondino rimase a fissare le onde del mare che s'infrangevano sulla spiaggia. Il loro rumore dava a Roxas una strana sensazione nostalgica.
    Si mise a sedere sulla sabbia nera ad ascoltare quel dolce suono, l’unico che rompeva quel silenzio assurdo. Infine si allungò sul terreno soffice e, già nolente di doversi alzare l'indomani, pensò cosa ci sarebbe stato di così grande...

    Intanto Xemnas faceva il suo ritorno a Fortezza Oscura, stavolta nei vecchi laboratori di Ansem il Saggio.
    Fuori dalla Stanza del Sonno attendevano impazienti Vexen, Xigbar e Lexaeus, tutti e tre appoggiati al muro.
    “Allora?” chiese il Superiore.
    “Stiamo aspettando che Larxene finisca di sistemarla” spiegò il Freddo Accademico.
    Xemnas si appoggiò anche lui al muro, a braccia conserte, e attese con gli altri.
    Dopo pochi minuti di snervante attesa, almeno per il numero I, dalla stanza uscì Larxene.
    La Ninfa Selvaggia si portava appresso una corazza blu e una Keysword.
    “Di questo ciarpame che me ne faccio?” chiese la ragazza.
    “Lascialo pure dentro” rispose Xemnas “E se vuoi, puoi andare.”
    La numero XII gettò al centro della stanza l'armatura e poi, quasi offesa per il suo minimo ruolo, si allontanò. Potevano almeno spiegarle chi fosse quella ragazza, pensò Larxene.
    Il Superiore intanto entrò per primo e osservò la ragazza dai capelli blu che sembrava dormire avvolta in un paio di stracci. Larxene serviva a cambiarle i vestiti, nulla di più.
    “Puoi prenderla, Lexaeus” disse Vexen “Mi serve solo che tu mi dia una mano a trsportarla, tutto qui.”
    Un po' sorpreso, forse anche indignato, l'Eroe del Silenzio si caricò sulle spalle la chaser.
    “Scusa se ti abbiamo chiamato solo per questo, ma Zexion non è forte quanto te e Xaldin deve rimanere a badare che le reclute non combinino cazzate” esordì Xigbar dando una pacca sulla schiena al numero V.
    Il numero I poi consegnò quella copia della catena dei ricordi al numero IV che, assieme a Lexaeus, sparì subito dopo in un varco oscuro. Rimasto solo col numero II, il Superiore chiese “Che nome possiamo darle, domani?”
    “Beh, stiamo parlando di una Nobody col cuore... si potrebbe anche chiamarla demone” suggerì sghignazzando Xigbar. Scherzava, ma quell'ultima parola fece venire un lampo di genio a Xemnas.
    “Un oni, eh? ...si, credo che Xion sia perfetto.”
    Il Tiratore Libero uscì dalla stanza e, appena fuori, trovò Saix, venuto nel frattempo.
    “Cosa, speravi di capirci qualcosa origliando?” chiese Xigbar “Stupide reclute! Ma che starà facendo Xaldin?”
    Xigbar se ne andò ridendo e Xemnas uscì subito dopo. Prima che il numero VII potesse dire qualcosa, il Superiore cominciò “Capita, a volte, che i caratteri degli uomini vengano stravolti nel passaggio a Nobody.”
    Saix alzò lo sguardo, e dalla sua espressione sembrava quasi interessato.
    “Tuttavia, fra tutti gli altri, questo è senza dubbio stato il caso più interessante.”
    “Maestro...” cominciò a bassa voce Saix “Proprio di questo volevo parlati. Mi scuso per avervi spiato, ma...”
    “Isa...” lo chiamò il numero I “Quando è avvenuta la tua metamorfosi, eri vittima di qualche forte emozione?”
    “Amore” rispose atono il Mago che Danza sulla Luna ripensando a Bejelit, la vera causa del suo cuore perso.
    “Capisco... non è raro che poi, anche da Nobody, ci rimanga qualcosa di più oltre che il ricordo di quella emozione, qualunque essa sia... ma sempre meno di un sentimento reale.”
    Finito di parlare il Superiore aprì un passaggio e fece cenno al sottoposto di andare per primo.
    Mentre entrava, Saix si chiese: - ...tutto qui? -
    Sperava ci fosse qualcosa di più dopo quell'interessamento, e invece?
    “Sorprendimi ancora, numero VII. Sorprendimi in bene e in virtù dell'Organizzazione. Allora sarò davvero il tuo maestro” concluse Xemnas entrando anche lui nel buco nero.


    SPOILER (click to view)
    Nota: la parola "oni" a cui fa riferimento Mansex Xemnas, in giapponese vuol dire "demone.


    Edited by CieL° - 14/9/2009, 14:03
     
    Top
    .
  15. sanfrexco
     
    .

    User deleted


    primo a commentare!! Allora ciao Ciel questo capitolo mi è piaciuto tantissimo come sempre il tuo modo di scirvere e la tua bravura rendono il testo scorrevole però ho trovato qualche errore ma nulla di grave. Comunque ti faccio ancora i complimenti per questo bellissimo capitolo ciao spero che posterai presto
    SPOILER (click to view)
    ma Xion non ha i capelli neri?
     
    Top
    .
192 replies since 28/6/2009, 16:06   3789 views
  Share  
.
Top