"Vedo la gente morta"

Gen: Horror, fantasy, erotico par:Akuroku ( e tanti altri XD) note: Yaoi e non.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Fuoco crepuscolare che mai si estinguerà

    Group
    Member
    Posts
    8,279
    Location
    Il mio paesello marcondirondirondello

    Status
    Anonymous
    Stupendo amola!!! *-*
    C'era qualche errore di distrazione sul finale, ma non importa perché il capitolo è bellissimo lo stesso *-* Mi è piaciuta un sacco la ribellione di Naminé con quell'oca giuliva della sorella e la sua risposta velenosa m'è piaciuta ancor di più! Le descrizioni sono stupende e come ti ripeto da molto, migliori ad ogni capitolo che scrivi ^^ Bravissima!
     
    Top
    .
  2. ~ Lady•Yaoi
     
    .

    User deleted


    graize amola!!!!! *esulta
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    ~Bridges Burned

    Group
    Member
    Posts
    8,640

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Nami~chan @ 26/9/2009, 23:04)
    CITAZIONE
    -Muori.-

    grandeee xD

    Come non reagire nello stesso modo?
    Devo inventarmi un coretto per ... ehm... rovinare e sfottere quella brutta mucca mongospastica semi-anoressica e vipera di Kairi!
    *riflette
    *fuma il cervello
    Ehm... allora capitolo davvero stupendo, gli errori che ha notato Je manco li ho visti (o sono orba o ero totalemnte presa dal capitolo)...
    la cosa che mi è piaciuta di meno?
    La mancanza di rating rosso! Insomma come posso desiderare di cimentarmi in una shot se le mie maestre sono in pausa?
    beh pazienterò^^
    *si svena
    intanto aspetto il prossimo capitolo!
    SPOILER (click to view)
    Perdona il commento scarno.. ah già ti sei persa la venuta di un nuovo tizio nella mia fic^^ cara la mia lontana vicina di casa^^
     
    Top
    .
  4. miyu;
     
    .

    User deleted


    Brutta stronza di una Kairi è____é no, seriamente, che bel chap! Ci voleva qualcosa sulla vita di Naminè, dall'inizio mi è parsa abbastanza interessante... yay continua così!
     
    Top
    .
  5. ~ Lady•Yaoi
     
    .

    User deleted


    spero che non diventi lei la protagonista, ma ne dubito molto XD
    grazie mille ragazze!!!!!!
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    誘惑{Bad Apple~!

    Group
    Member
    Posts
    1,474
    Location
    Abyss~

    Status
    Anonymous
    Continua ti supplico mi ha incuriosita troppo questa Fan Fiction *OOO*
    Me la sono letta tutta in un fiato XDD
     
    Top
    .
  7. ~ Lady•Yaoi
     
    .

    User deleted


    grazie mille, appena posso pubblico il prossimo (che è da finire ovviamente =ç=)
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    誘惑{Bad Apple~!

    Group
    Member
    Posts
    1,474
    Location
    Abyss~

    Status
    Anonymous
    Aspetterò *O*
     
    Top
    .
  9. ~ Lady•Yaoi
     
    .

    User deleted


    Dunque...scusatemi...lo so, lo so, ci ho messo una vita, ma l'ispirazione viene solo quando se la sente e la scuola mi tira via un sacco di tempo =ç= QUANTO ODIO IL TRIENNIOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! >.< Comunque, mi scuso se si noterà il mio allontamento dalla tastiera, ma ognuno ha i suoi momenti di scazzo..XD Buona lettura! Mi chiedo se ci saranno ancora i lettori, in effetti...°° mah, io provo u.u

    Capitolo 25. La voce dell’”innocenza”.



    La tenda era piazzata a pochi metri dalla meta che si era prescritta. Non era molto grande, ma era comunque abbastanza spaziosa da poter ospitare almeno cinque persone. L’aveva scorta da lontano, era impossibile ritrarre l’occhio dalla sagoma rosa sgargiante che tanto contrastava con i colori delle casupole, pallidi e smorti come acquerelli sciupati da una pioggia.
    Era senza dubbio la sua tenda. Si chiese per caso fosse dentro, o se stesse già dando spettacolo.
    No, impossibile, Marluxia era sempre stato un orologio in tutti quegli anni...
    Naminé diede un’occhiata di sfuggita al quadrante bianco sopra la chiesa e costatò che erano appena le due. Ergo, aveva più di un’ora prima che il rosato desse il via ai giochi di prestigio.
    Il cuore cominciò a palpitare e l’ansia la prese alla gola.
    Non sei nemmeno entrata! Coraggio, Naminé, è il tuo momento.
    Si condusse a passo di marcia verso l’ingresso della provvisoria residenza, ma desistette dal sollevare lo strato di stoffa quando dall’interno le giunsero due voci familiari.
    L’agitazione scomparve e i battiti aumentarono in preda ad un attacco feroce di rabbia.
    -Non vedo l’ora di assistere al vostro spettacolo, è un anno che attendo questo giorno!-
    Kairi. Era lei, senza alcun dubbio.
    -E’ così bello vedere che le donne hanno ancora un pizzico di magia dentro di loro... pensavo che solo i bambini possedessero questo pregio, la dote di poter scorgere quel qualcosa che si cela oltre la realtà...-
    La voce di Marluxia risuonò nella biondina come l’eco metallico di una lama.
    Le unghie affondarono nella carne dei pugni chiusi, cosicché si lacerò la pelle, ma il dolore fisico non era altro che un leggero pizzico, in confronto a quello che stava provando in quell’attimo.
    Si sforzò di rimanere immobile e in ascolto, cercando di non lasciarsi sopraffare dall’istinto.
    Sono stata presa in giro! Kairi... dannata bugiarda!
    Tutto le apparve più chiaro, a cominciare dagli eventi che nel vicolo avevano preceduto il suo arrivo.
    Ricacciò indietro un urlo di rabbia, dopodiché si impegnò ad ascoltare altri brandelli di parole che giungevano dalla tenda.
    Tuttavia, all’interno il silenzio regnava, cosa che la indusse a pensare al peggio e le annebbiò il pensiero, seppellendolo assieme a ogni forma di ragione.
    Si abbandonò a ciò che la sua emotività le comandava, ossia sollevare il lembo che la separava dai corpi di cui avrebbe voluto fare strage una volta entrata.
    Come aveva pensato, la rossa si era fatta pericolosamente vicino al viso del rosato, il quale sembrava assecondarla con fare divertito e disinteressato.
    -Tu... brutta perfida strega!-
    Spinse con forza la gemella per le spalle, come poco prima nella stretta via, facendola cadere rovinosamente a terra.
    -Naminé...- Pronunciò Marluxia, lasciando trapelare dal tono una lieve nota di sorpresa.
    -Non dire una parola.- Scandì la diretta interessata, alzando un dito e puntandoglielo contro. -Ti odio...-
    Non una sola ruga deturpò il viso liscio come i petali dei fiori che lo accompagnavano. Rimase fermo di fronte alla biondina per un tempo che lei non contò, un’espressione indecifrabile dipinta sul volto.
    L’immobilità di quel che sembrava essere un eterno istante fu spezzata dall’uomo, il quale cominciò ad avanzare, facendo vacillare la sicurezza con cui Naminé aveva espresso il suo fraudolento stato d’animo.
    -Stammi lontano!- Si difese, indietreggiando.
    Kairi non aveva ancora detto nulla. Era immobile per terra e ancora stentava a realizzare l’accaduto.
    Si riscosse però in fretta e si rialzò aggraziata come una felina, scoprendo una fila di denti bianchissimi, stravolti sotto un ghigno amaro.
    -Ebbene sì, le cose stanno come le hai viste poco fa: io sto con lui.-
    Grandi occhi blu si spalancarono e scorsero rapidamente sui loro simili. -Non ci credo! Da quanto dura questa storia?-
    -Non è affar che ti riguardi.- Rispose con cattiveria la sorella.
    Un pianto dirotto stava per attanagliarle la gola, ma ingoiò le lacrime, richiamando a sé tutto il controllo che possedeva.
    -Mi hai mentito... tu non vuoi il mio bene, erano tutte balle! Vuoi solo lui!- E nuovamente lo indicò. Marluxia, che fino a quel momento aveva taciuto, prese la parola, con la calma e la pacatezza attraverso cui si esprimeva sempre.
    -Stai per piangere bambina...-
    Il labbro inferiore di Naminé tremò. Era troppo. Si lanciò in una corsa sfrenata, sgusciando via per miracolo dalle mani inguantate dell’uomo, lontano dove quell’attimo non avrebbe potuto raggiungerla..


    ***


    Riku sbuffò, voltando la testa di lato.
    -Cosa c’è?-
    -Niente, semplicemente non capisco dove intendi arrivare.- Rispose seccato, tornando a guardarla. -Mi spieghi cosa c’entra tutto questo col fatto che ora sei qui?-
    -Ci stavo arrivando...-
    -Insomma, cos’è successo a tua sorella? Dov’è ora?-
    Naminé strinse le ginocchia a sé e fissò un punto che non appartenesse al ragazzo che aveva davanti.
    A mano a mano che si avvicinava al presente, girare intorno ad ogni fatto l’era inevitabile, la vergogna pesava come un’incudine sullo stomaco.
    -Quella sera... non sono tornata a casa. Niente di ciò che possedevo aveva motivo di fare ancora parte di me. Era notte, ma le lacrime non volevano finire. Non mi sono accorta che lui era lì finché non mi ha parlato, spiegandomi che l’unico motivo per cui stava parlando con mia sorella era perché mi somigliava così tanto...-
    -E tu gli hai creduto?- Chiese, con l’intento di toccare un punto dolente, o di rigirare il coltello nella piaga.
    Gli occhi blu, carichi di rimprovero, si posarono immediatamente su chi avevano di fronte.
    -Non sono così stupida. Non intendevo dargliela vinta in alcun modo, speravo che le cose potessero finire dov’erano iniziate, ovvero in quella stessa tenda, anni prima, quando per la prima volta mi rivolse la parola.-
    -Quindi? Che giustificazioni s’è dato?-
    -Mia sorella era briosa, disinvolta e senza pudore, la sua predisposizione ad aderire all’etichetta era solamente una sorta di scudo dietro cui nascondere la sua vera identità.- Si interruppe, stringendosi nel suo angolo rimpianti, poi, dopo un respiro profondo, riprese. -Era una sgualdrina della peggior specie, in realtà. Mia gemella, certo, ma opposta a me in tutti i sensi. La consideravo un’amica, poiché ne sapeva sempre una più del diavolo e l’esperienza in certi campi non le mancava, cosicché era finita per divenire la mia...guida, ecco. Non immaginavo che si sarebbe spinta a tal punto, pugnalandomi alle spalle con l’unico uomo che abbia mai desiderato. La mia somiglianza con lei era davvero inquietante e così Marluxia ha finito per essere attratto da lei... un mio surrogato, l’aveva definito. Lui credeva di non potermi avere, perché sono timida e non ho mai osato farmi avanti, quindi...-
    -Ho capito, ho capito. L’ha assecondata secondo i piaceri della carne perché lei si è concessa a lui senza che dovesse sforzarsi troppo, vedendo te in lei.-
    -Sì, esatto.-
    -Furbo-
    -Cosa verresti dire?-
    -Che ti ha intortato per bene. Dunque sei fuggita con lui? E tua sorella?-
    Naminé abbassò lo sguardo, tuffandosi nel colorito celeste dei sandali.
    -L’ho uccisa.-
    Al contrario di ogni aspettativa, l’argenteo scoppiò in una sonora risata.
    -Tu che uccidi qualcuno? Non vorrai dirmi sul serio che è stato l’amore a condurti a una cosa simile, perché...-
    -E’ la verità.- Asserì seria. -Costituiva l’unico vincolo che ci impediva di stare insieme. Sarebbe andata a dirlo ai miei genitori, mi avrebbero ritrovata.-
    -Scomparire senza lasciare tracce?-
    -Impossibile. Marluxia a suo tempo era molto conosciuto, e per quanto si camuffasse non passava mai inosservato, e il suo circo con lui. Le voci poi correvano alla velocità del vento.-
    -Anche senza tua sorella, credo che a tuo padre il sospetto sarebbe venuto comunque...-
    La ragazza fece spallucce. -E’ una cosa che non potrò mai sapere: è morto anche il resto della famiglia, qualche tempo dopo.-
    Riku boccheggiò come un pesce fuor d’acqua. Basito e incredulo, ora pendeva completamente dalle labbra della sua narratrice, ansioso di sapere cosa accadeva in seguito.
    -Hai ucciso anche loro?-
    -Certo che no!- Esclamò, il corpo scosso da brividi. -Erano ormai passati due mesi quando venni a sapere di un terribile incendio che distrusse la villa in cui ho vissuto. Il mio dolore era immenso, volevo tornare almeno per poter posare un fiore sulla loro tomba, ma non feci mai più ritorno nella mia città natia.-
    -Cosa successe poi?-

    ***



    Se il tempo scorreva e le stagioni si abbandonavano alle consuete routine che gli spettavano, Naminé non si era ancora rassegnata del fatto di aver tracciato un disegno completamente diverso del suo destino.
    Da giovane ragazza nobile e rispettabile, era divenuta una girovaga che si guadagnava il pane facendo ricorso solo a ciò che possedeva: la bellezza. Partecipava attivamente agli spettacoli in cui si esibiva la sua nuova famiglia, e aveva scoperto di avere un talento innato per la danza.
    Era felice. Dimenticare il senso di dovere e rimpiazzarlo con l’unica parola che lambiva il vero significato di girovago: libertà.
    Marluxia, direttore e proprietario del circo ambulante, assieme a Naminé, la sua fedele compagna, conobbe il periodo più bello della sua vita, durante il quale la magia aleggiava benigna e veniva usata ancora con parsimonia.
    Come ogni cosa bella destinata a finire, anche per loro l’epilogo della favola giunse inatteso e crudele, durante una serata d’inverno, mentre consumavano una discreta cena in una locanda.
    -Stanotte alloggeremo qui, il resto della compagnia è stanco.- Asserì il rosato, sorseggiando il vino nel calice di vetro.
    -Quale numero della stanza abbiamo?- Chiese Naminé, armeggiando con le posate.
    -Fattelo dire da Zexion, adesso vado a prendere una boccata d’aria.-
    -Beh, ma fammi venire con te, allora!-
    L’uomo la guardò amorevole, facendo scorrere il dorso della mano inguantata sul suo viso. -Sempre così premurosa! Sei stanca, tesoro, aspettami in camera, sarò di ritorno in pochi minuti.-
    Senza darle il tempo di protestare, si avvolse nel mantello e si dileguò nella notte, inghiottito dai turbolenti fiocchi di neve che scandivano la lunga permanenza dell’inverno.
    Rimase a guardare l’uscio, mentre mille sospetti vagavano come serpi predatrici.
    Una mano che le si poggiò sulla la fece voltare.
    Parli del diavolo...
    Zexion, il Burattinaio Mascherato, sostava di fronte a lei, lo sguardo celato da un’impenetrabile freddezza. La scrutò con l’occhio cobalto rimasto scoperto dal lungo ciuffo blu che gli ricadeva sul viso come una mezzaluna macchiata di cielo.
    -Zexion...- Deglutì Naminé, appena intimorita. Difficile pensare che fosse uno dei maggiori pilastri del circo... Era il burattinaio più conosciuto e amato, sapeva suscitare il riso anche nel bambino più scettico. Non appena affondava le dita sotto le vesti dei suoi personaggi in legno dipinto, questi sembravano prendere vita e acquisivano la personalità di veri e propri attori che inscenavano una commedia. Persino gli adulti, seppur inizialmente intimiditi quanto i bimbi, dall’aspetto macabro e logoro dei burattini, non risparmiavano una sincera risata.
    Tuttavia, Zexion presentava ben poco del carattere che attribuiva ai suoi piccoli fantocci. Toltigli loro, restava un uomo alto poco più un metro e sessanta, gli occhi trafitti da spine di tristezza, profondamente conficcate quanto il cipiglio che sormontava perennemente la sua fisionomia.
    -Naminé- Salutò facendo un cenno con la testa –Permettimi di accompagnarti fino alla tua stanza-
    -Ho deciso di aspettare Marluxia qui, grazie comunque-
    Il ragazzo non fece una piega e proseguì: -Ho ricevuto un ordine preciso, lady-
    Si voltò seccata verso la porta, nella speranza di veder varcare l’amato prestigiatore. La presenza del burattinaio la inquietava.
    -Non insistere. Lo aspetto qui-
    Prima che potesse rendersene conto, si sentì trascinare per il polso verso le scale.
    -Che stai facendo!? Lasciami!-
    Zexion non si lasciò intimidire e la condusse lungo il corridoio costeggiato da poche porte, conducenti all’interno degli alloggi. La spinse dentro alla numero Undici e chiuse con un scatto fulmineo la serratura, intrappolandola.
    -Ma che ho fatto?! Perché non mi lasci in pace? Appena torna Marluxia...-
    ...ma il ragazzo, più burattino dei suoi stessi giocattoli, si era già allontanato.

    ***



    -E’ a quel punto che ho cominciato a sospettare che lui mi nascondesse qualcosa-
    -Chi non ne ha di segreti? Ottimo intuito comunque-
    Naminé rivolse un’occhiata esasperata al suo ascoltatore.
    -La tua spiccata ironia è una spina nel fianco per chiunque ti ascolti-
    L’argenteo non si degnò di rispondere ma non si fece scrupoli a tormentarla con altre domande: -Dai, dai! Sono stufo, voglio i fatti così come stanno. Chi era in realtà quell’uomo? E Zexion? Perché mi hai parlato di lui?-
    -Passarono altre notti così...Marluxia usciva e non mi era permesso in alcun modo di seguirlo. Quando tornava si ostinava a dire che era semplicemente uscito, che voleva del tempo per sé, ma stentavo sempre di più a credergli. Se così fosse stato, perché tutte quelle precauzioni nei miei riguardi? Non aveva alcun senso. Una notte riuscii a eludere Vexen, un altro membro della compagnia e scappai fuori per poi mettermi a seguirlo di nascosto. Ricordo ancora ciò che potei udire...-

    ***



    Si mosse nella foschia, furtivo come un ladro. Camminò a passo svelto nel bosco, protetto dalla complicità della nebbia assieme alla notte.
    Naminé riuscì a stargli dietro a fatica e più volte aveva dovuto appiattirsi contro il tronco di un albero per evitare lo sguardo attento dell’uomo che ogni tanto si fermava, guardandosi attorno guardingo. Man mano che procedevano, la ragazza fu in grado di percepire la presenza di altre persone attorno a loro. Il vociare divenne sempre più forte, fino a che in lontananza scorse un bagliore soffuso: un fuoco, attorno al quale si radunava un gruppo di uomini intenti a confabulare. Quando videro arrivare Marluxia, la maggior parte si zittì.
    La bionda si fermò al limitare della macchia che precedeva il falò per non essere vista e attese.
    -Siete numerosi, stasera- Asserì il rosato, senza calarsi il cappuccio.
    Nessuno parlò.
    -Ammiro la vostra determinazione, se vi trovate qui significa che siete pronti a correre dei rischi. Significa anche che siete inevitabilmente legati da un saldo e silenzioso giuramento per cui ciò che avverrà e sarà detto, non dovrà per nessun motivo uscire da qui. Chi parla, dovrà pagarne le conseguenze e suppongo che sappiate tutti cosa intendo dire-
    Silenzio. Solo che questa volta gravava per il peso delle parole.
    Cosa diavolo...Pensò Naminé, senza fiatare.
    -Bene, cominciamo!- Esclamò l’uomo, avvolgendosi nel mantello. Si pose al centro, accanto al fuocò, in modo tale che tutti potessero vederlo.
    -Chi vuole essere il primo? Ricordatevi, potete esprimere solo un desiderio, ergo pensateci molto bene, perché una volta esaudito, voi sarete in debito con me. Mi dovrete un unico favore, equo a ciò che mi chiederete. Su, su, non siate timidi!-
    Timido, un primo individuo alzò la mano con titubanza. Il mago lo invitò a uscire e a venirgli accanto, dopodiché si apprestò ad ascoltare la sua richiesta.
    -Mia moglie è in fin di vita. Sono un povero operaio e la mia famiglia vive di quel che guadagno, ma ho perduto il mio posto di lavoro qualche giorno fa. Il mio desiderio è essere ri-assunto. Non ho tempo a sufficienza per trovare lavoro da me, mia moglie esalerebbe l’ultimo respiro in pochi giorni-
    -Tutto qui, brav’uomo?- Domandò sorpreso Marluxia.
    -Non so che tipi di favori lei chieda in cambio, per cui desidero quel che mi basta per non morir di fame e non perdere la mia donna- Asserì più deciso l’altro.
    Tutti gli occhi erano puntati sui due dialoganti, compresi quelli di Naminé, smaniosi e attraversati da un velo di preoccupazione: cosa stava facendo? Perché si trovava lì?
    -Ciò che hai chiesto ti sarà dato-
    l’operaio non rispose. Doveva essere alquanto stupito, poiché nella sua voce si aggiunse una nota di sorpresa: -...quindi? devo fare qualcosa?-
    -Semplicemente, vai a casa e aspetta. L’indomani tornerai a lavorare dove sei stato cacciato-
    -E...per il debito?-
    -Verrò a domandartelo io quando ne avrò bisogno. Tieniti pronto-
    -Ci stai prendendo in giro!- Sopraggiunse un’altra voce, proveniente dal gruppetto rattrappito attorno al focolare.
    -Se la pensi così, perché non vieni qui e domandi? Vedremo chi l’avrà vinta-
    Seguirono altre situazioni simili alla precedente, durante le quali ognuno espresse un desiderio, e immediatamente seguiva la promessa della realizzazione di tutti.
    -In fondo, cosa vi costa credere in me? Bugia o no, non vi ho chiesto nulla, se non un pagamento che verrà esagito DOPO la concretizzazione di ciò che vi ho promesso-
    Asserì Marluxia, dopo che ebbe accontentato un buon numero di persone.
    Senza aspettare una risposta, si strinse nel mantello e fece dietrofront, dileguandosi nella nebbia così com’era apparso ai loro occhi.
    Naminè si apprestò a stargli dietro, silenziosa e agile. O almeno, così credeva.
    -Non è molto carino che tu ti faccia gli affari altrui- Disse tranquillamente l’uomo, fermandosi.
    A lei parve che il cuore avesse smesso di battere.


    finitoooooooooooooooooooooooooo XD alla prossima, e grazie di cuore! ^^
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Fuoco crepuscolare che mai si estinguerà

    Group
    Member
    Posts
    8,279
    Location
    Il mio paesello marcondirondirondello

    Status
    Anonymous
    Ma amola!!! Io ne avevo già letto metà e mi era piaciuto (soprattutto per la fine che ha fatto l'oca... ehm.. Kairi u.u), ma il capitolo è bello fino alla fine! Specialmente le parti dei ricordi di Naminé sono scritte molto bene secondo me ^^ chiamami scema, ma sono convinta che tu abbia fatto un buon lavoro e che la vena ispirativa che ti ha fatto concludere il capitolo sia stata ottima e sia capitata a fagiUolo u.u

    ps: ma non puoi interromperlo così!!!! ç.ç
     
    Top
    .
  11. ~ Lady•Yaoi
     
    .

    User deleted


    grazie amo! :3
     
    Top
    .
  12. Nami~chan
     
    .

    User deleted


    *applaude* ma che bel capitolo! Avevo quasi perso le speranze in un tuo aggiornamento, ma per fortuna non ti sei dimenticata di noi ^^ ero ansiosa di leggerlo e ora sono ancora più curiosa di conoscere il seguito. La storia, come ti avrò già detto mille volte, cattura immediatamente l'attenzione di chi legge, e ancor di più il tuo stile particolare e ricco di similitudini. Davvero complimenti!
    Aspetto il prossimo :)
    p.s: quoto Je u.u non puoi interromperlo così! T__T
     
    Top
    .
  13. ~ Lady•Yaoi
     
    .

    User deleted


    Grazie bellissima!!!! eh, si...da quanto tempo!!!
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    誘惑{Bad Apple~!

    Group
    Member
    Posts
    1,474
    Location
    Abyss~

    Status
    Anonymous
    Ma che bello Kairi è mortaaa *Q* Se lo meritava quella brutta strega più malefica di Malefica stessa u_u
    La storia si fa sempre più interessante, ed un capitolo così mi ci voleva proprio in una giornata come questa x_x
    Non vedo gia l'ora che arrivi il prossimo, ma lo aspetterò con pazienza u_u
    COMPLIMENTI *w*
     
    Top
    .
  15. ~ Lady•Yaoi
     
    .

    User deleted


    Grazie mille, lusingatissima! ^__^
     
    Top
    .
404 replies since 4/1/2009, 13:04   5148 views
  Share  
.
Top