Il Ritorno dei Cuori - Demyx Revenge

Protagonista assoluto Demyx. Gli altri pg sono inventati, ma appariranno anche gli altri nostri eroi

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  1. light master
     
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    Ma io scherzavo!!!


    XD
     
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  2. misterious detective
     
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    Scusate l'enorme ritardo, ma nonostante tutto finalmente sono riuscito a completare il capitolo che spero apprezzerete, mi sono impegnato molto per farlo ^^
    Ah, il personaggio principale di questo capitolo, per chi volesse sapere da dove ho avuto l'idea (dubito gli interessati siano molti ma vabbè XD), è un personaggio che ho inventato tempo fa per un gdr di KH e che ho riproposto con una versione del carattere leggermente diversa in questa fan fiction

    Che altro dirvi...buona lettura ^^

    Capitolo 6
    Mudriel

    Demyx, Aira e Nanashi uscirono dal portale oscuro. Davanti a loro avevano un nuovo mondo, mai visto prima. Demyx fece qualche passo in avanti. Era notte in quel mondo, quello che percorrevano sembrava un sentiero di montagna e il freddo pungente li faceva tremare. Era anche vero che la vista che c’era da lassù era stupenda: Davanti a loro, ai piedi del monte dov’erano sbucati, si vedeva un’enorme villaggio ancora vivo, le luci ardevano tanto da rischiarare quasi fino a lì.
    Demyx era ancora fisso a guardare il villaggio, quando alle loro spalle si aprì un portale oscuro.
    -Bene bene…sono contento di vederti Demyx…- lui si voltò, alle spalle del gruppo era comparso Saïx.
    Demyx sorrise:-Devo dedurne che Axel ha fatto la spia?-
    Saïx rise:-No, semplicemente ti ho visto mentre conversavi con l’ex numero VIII-
    Il nessuno trasalì trasalì:-Lo hai fatto fuori?- Non riusciva a crederci. Gli altri non prendevano parte al discorso, non centravano nulla.
    Il blu rispose alla domanda di Demyx:-No, si è sacrificato per salvare la vita a Sora, dai simili che gli ho mandato contro…- Saïx non riuscì a finire di parlare che il numero IX era già partito all’attacco a sitar sguainato. Tentò di colpirlo col sitar ma Saïx scansò indietro con estrema scioltezza.
    Il blu rise, sotto la luce della luna aveva un alone di oscurità e metteva para. -Hai tanta voglia di sfidarmi eh? Purtroppo non è il momento giusto. Sei un traditore e ci assicureremo che tu abbia la fine che meriti,ma prima devo occuparmi di Sora e di Roxas. Ci vediamo amico mio, buona fortuna per il tuo viaggio.-
    Demyx battè un pugno contro il tronco di un albero e imprecò. Aira si avvicinò a lui. –Dem…- Demyx la allontanò con un gesto l’amica. –Non preoccuparti, sono solo un po’ stressato.- Nanashi si mise a ridere:-Solo un po’?-
    Mentre parlavano, improvvisamente videro una persona correre verso di loro col fiatone. Tutti e tre guardarono il ragazzino che era arrivato in modo strano. Lui si riprese e iniziò a guardarsi intorno. –Eppure era da qua che veniva…- disse fra sé e sé il ragazzo. Demyx si avvicinò guardandolo con sguardo indagatore e gli domandò di cosa stesse parlando. Il ragazzo lo fissò per un momento poi parlò:-Ero certo di aver avvertito provenire una grande oscurità da queste parti.
    Aira si fece avanti rispondendo al posto di Dem:-Si, prima qui c’era una persona che probabilmente ne era la causa di quanto hai detto…-
    Nanashi, che si trovava dietro agli altri, prese a sua volta parola. –Prima di farci domande però non sarebbe educato dirci chi sei tu?-
    Il ragazzo annuì:-Si scusatemi. Mi chiamo Mudriel, per gli amici Mudi. Sono un alchimista abitante del villaggio che vedete laggiù, ed ero qui vicino a raccogliere piante quando ho avvertito il pericolo.-
    Demyx lo ascoltò meravigliato. Nanashi e Aira invece erano scettici, che Mudriel fosse un alchimista sembrava loro una panzana, in fondo era un ragazzo della loro età, ma dimostrava anche qualche anno in meno tanto era basso.
    -Beh, credo che ora sia il nostro turno di fare le presentazioni. Io sono Demyx, lei è Aira e lui Nanashi, stiamo girovagando per i mondi in cerca di un custode che ci aiuti a conquistare KINGDOM HEARTS- disse Dem ingenuamente. Nanashi chinò il capo come per dire “ci rinuncio”, Aira invece strinse i denti per non arrabbiarsi: non sarebbero andati da nessuna parte se Demyx continuava a sbandierare il loro piano a tutti quelli che incontravano per strada.
    Mudriel sorrise:-Quindi anche voi siete malvagi eh? Allora cari miei ve la vedrete con me!- Portò una mano in avanti e in essa apparve un keyblade. I tre sgranarono gli occhi. –Ma allora tu sei un custode!- disse sbalordita Aira.
    -Indovinato.- disse lui con un sorrisetto, partendo poi all’attacco di coloro che credeva i nemici.
    -Ehi ehi aspetta un attimo!- balbettò il nessuno facendosi scudo con le mani. Aira gli si parò prontamente davanti parando il colpo di Mudriel coi suoi coltelli e lo ammonì:-Dem, capisco che non avessi intenzione di combattere, ma dovresti stare sempre pronto a un attacco.-
    Si intromise anche Nanashi che cercò di fermare a parole il ragazzo.
    –Mudriel, ti stai sbagliando, è vero che stiamo cercando di conquistare KINGDOM EARTS…-
    -HEARTS- dissero gli altri in coro.
    -Si, quello lì…però non per questo siamo malvagi; insomma, Demyx è un nessuno e noi vogliamo aiutarlo a riavere un cuore, non ci vedo nulla di male.-
    Mudriel si fermò per un po’ a riflettere, chiuse gli occhi. Demyx lo guardò incuriosito:-Mi spieghi cosa stai…- improvvisamente sentì come se qualcosa gli fosse entrato dentro il corpo, e lo stesso provarono gli altri.
    –Ma cosa…-
    Mudriel riaprì gli occhi e sorrise.
    -Tranquilli, è solo un’abilità che ho da quando sono nato: sono in grado di scrutare dentro le persone e vederne luce e oscurità che risiedono dentro di loro.-
    Nanashi quindi continuò il suo discorso:-Quindi avendo visto come siamo dentro, immagino che ora ti fiderai di noi…-
    Mudriel scosse il capo:-Non posso fidarmi ancora, ma sicuramente non siete delle persone pericolose, almeno per ora. Siete arrivati adesso su questo pianeta?- domandò cambiando discorso. I tre annuirono.
    -Se volete posso procurarvi io un alloggio, penso che per una notte non sarà un problema se vi faccio dormire a casa del maestro…-
    Gli altri lo guardarono perplessi.
    Mudriel sospirò e continuò:-Ve l’ho detto prima che sono un alchimista no? Beh, non proprio un alchimista, per ora ancora un apprendista, io e il mio compagno di studi viviamo insieme al maestro gi al villaggio.- fece cenno col capo per far capire loro che dovevano seguirlo per i sentieri montanari, verso il villaggio che, pian piano, si spegneva un po’.

    Ci volle un’ora buona di camminata, al termine della quale Demyx dopo tutto il movimento degli ultimi giorni era già stanco, ma arrivarono al villaggio. Era una cittadina davvero incantevole, non si può negarlo. Demyx continuava a guardarsi intorno strabiliato.
    -Ecco, è qui che abito.- esordì dopo qualche altro minuto di viaggio attraverso il villaggio. Era una abitazione piuttosto grande, con un vasto giardino e una serra nel retro. Mudriel seguito dagli altri si avvicinò alla porta, ma venne richiamato da una persona.
    -Chi sono quei tre, Mudi?- una persona era seduta sulla staccionata che recintava il giardino. Era un ragazzo alto, don dei capelli mori dai numerosi riflessi bluastri. Indossava una strana specie di tunica bianca: arrivava a malapena alle gambe, nemmeno al ginocchio, ed era molto larga nella parte inferiore. Anche le maniche erano piuttosto grandi, ed era leggermente scollata sul davanti, mostrando una piccola parte del suo fisico atletico; la tunica era decorata da intricati ghirigori color magenta e oro. Portava poi dei pantaloni blu con n piccolo strascico.
    L’esatto contrario di Mudriel, che invece era un ragazzo molto semplice: aveva dei capelli castano chiaro perennemente scompigliati, una maglia giallo spento con un gilé di felpa ocra molto semplice: aveva dei capelli castano chiaro perennemente scompigliati, una maglia giallo spento con un gilé di felpa ocra molto semplice e dei pantaloni che arrivavano fino alle caviglie, di un colore simile.
    Mudriel sorrise alla domanda del ragazzo:-Diciamo che sono amici, Zerk…-
    Zerk, facendo leva sulle braccia, si spinse giu facendo un lungo salto arrivando non molto lontano da loro, facendo un breve inchino.
    -Allora benvenuti nella nostra dimora…-
    -Demyx!- -Aira!- -Nanashi…- dissero i tre in coro.
    -Demyx, Aira e Nanashi- disse indicandoli uno alla volta per accertarsi di aver capito bene. I tre risposero con un cenno di conferma, quindi tutti e 5 entrarono nella casa.

    Poco dopo erano tutti a cena, insieme al maestro di alchimia di Mudriel e Zerk. Mangiando tutti insieme avevano scoperto velocemente molte cose sui due ragazzi: Mudriel era figlio di un’amica del maestro, morta di malattia, a cui aveva fatto promettere di allevarlo; Zerk era invece stato mandato lì dai genitori perché diventasse un orgoglio per loro e per il villaggio. Tra i due era mudriel a essere considerato il più esperto e intelligente, tanto che era stato mandato a fare esperienza per i mondi per diversi mesi, mentre Zerk aveva sempre vissuto col maestro.

    -No, no e poi no!- Mudriel lo urlava quasi, scuotendo il capo.
    -Ma perchè?!- Demyx ormai era disperato, lo stava pregando in ginocchio (nel vero senso della parola); Aira e Nanashi erano seduti su un letto, guardavano la scena con compatimento.
    -Te l’ho detto Demyx. Per quanto siano buone le tue intenzinoni, non ho intenzione di aiutarti a conquistare KINGDOM HEARTS! È troppo rischioso.- Demyx chinò il capo tanto da toccare il pavimento. –Io ci rinuncio…- mormorò.
    Nanashi e Aira non riuscirono a trattenersi dal ridere.

    Era passata da poco la mezzanotte, tutti dormivano nei loro letti, Demyx e Nanshi sul divano (per via del taglio fondi non c’erano letti per tutti, ok, ho provato a fare una battuta per sdrammatizzare e mi è riuscito male XD).
    Il letto di Zerk però era vuoto. Il ragazzo si trovava alle porte della città. Si trovava davanti a due figure incappucciate, le guardava scettico.
    -Quindi, se quanto dite è vero, siete in grado di darmi il potere per sconfiggere quel perdente….- rifletteva, l’idea lo allettava non poco.
    Le due figure annuirono.
    -E non volete nlla in cambio?-
    Uno dei due, una ragazza, rise.
    -Diciamo che in cambio ti chiediamo un piccolo favore…-
    Il ragazzo guardò i due incuriosito.
    Stavolta dei due fu l’uomo a parlare:-Devi eliminare Mudriel e Nanashi.-
    Stavolta fu Zerk a ridere.
    -Non me lo faccio ripetere! Con Mudriel ho un conto in sospeso, e di quell’altro non ho alcun interesse…ma gli altri due?- Zerk era leggermente perplesso.
    .No, degli altri due devi solo testarne la forza, ma devono restare vivi!-
    Il ragazzo sogghignò:-Cercherò di non fare lro troppo male, ma non garantisco nulla!- disse ridendo.
    Sotto il cappuccio i due sorridevano, la pensavano allo stesso modo: “Che idiota!”

    Il giorno seguente fu Zerk stesso a svegliarli, era piuttosto allegro.
    -Mudi, che ne diresti di portare con noi quei tre oggi che andiamo a raccogliere piante rare?-
    L’alchimista ebbe una strana sensazione: Zerk non aveva mai voluto andare a raccogliere piante ed era una richiesta insolita. Decise di non dare troppo peso alla cosa, in fondo non c’era nulla di male. Sorrise e diede il suo consenso. Un paio di ore dopo, non appena riuscirono a svegliare Demyx e Nanashi e a fare colazione, partirono.

    Il cielo era limpido e l’aria fresca, né troppo secca, né troppo umida, e una leggere brezza accarezzava i loro volti, facendo impazzire Aira che non riusciva a tenere i capelli a posto per colpa di quel vento.

    Continuarono a camminare per un po’, fino a raggiungere un grande spiazzo verde.
    -Ecco, qua dovremmo essere abbastanza lontani dalla città…- disse Zerk ad alta voce tra sé e sé. Mudriel fece un passo verso Zerk.
    -Cosa vuoi dire? Abbastanza lontani per cosa?- Zerk si girò sorridendo.
    -Piccolo scherzetto ^^-
    Il ragazzo schioccò le dita e apparvero numerosi heartless: notturno rosso, rapsodia blu, opera gialla, requiem verde, perfino alcuni wizard; heartless perfetti per un alchimista elementare quale Zerk.
    -Miei cari amici, attaccate quei tre, non risparmiatene nessuno, ma quel maghetto da strapazzo lo sistemo con le mie mani…-
    L’armata di heartless partì all’attacco. Per fortuna di Dem, la sua acqua infliggeva altissimi danni ai notturno e alle opere, ma i requiem continuavano a curarli e curarsi prima che qualcuno morisse, e come se non bastasse, i wizard erano immuni alla sua acqua. Lui si volse verso gli altri: Nanashi non riusciva a destreggiarsi, era in difficoltà non potendo usare i suoi attacchi di elemento tuono; Aira oltre a colpirli coi pugnali riusciva a malapena a tenerli lontani con le sue magie di elemento vento.
    “Di questo passo ci prenderanno per sfinimento. Zerk ci sta solo tenendo occupati”
    Quello che Demyx pensava era vero; Mudriel e il suo ex compagno, infatti, avevano dato il via a un combattimento all’ultimo sangue, estraniatisi da tutti, Mudriel col suo keyblade, Zerk con una bella spada, forgiata nel mytrhil, che dava l’impressione di essere molto affilata.
    -Perché? Perché ci hai traditi?!- urlò Mudriel, colpendolo con un fendente orizzontale.
    -Tu non hai idea di cosa si provi a essere l’eterno secondo! Volevo batterti almeno una volta!- urlò Zerk di rimando, parando il colpo e tentando un affondo che Mudriel evitò spostandosi di lato.
    Dopo un lungo combattimento, Zerk colpì dall’alto il keyblade dell’ex compagno, bloccandolo a terra col suo.
    -E’ ora di salutarci Mudi…- puntò il braccio libero verso di lui, pronto a scagliare una potente sfera di oscurità, ma Mudriel alzò a sua volta il braccio destro (è mancino, il keyblade lo tiene con la sinistra n.d.) e richiamò il suo keyblade in quella mano, e tranciò quella di Zerk prima di subire l’attacco.
    Zerk lanciò un urlo disumano, e scappò nel folto della foresta, sanguinante. Nello stesso momento, Demyx, Aira e Nanasi avevano sconfitto tutti gli heartless.
    “Quanti cuori persi…” pensò triste Demyx tra sé.
    -Presto! Dobbiamo ritrovarlo!- sbraitò Mudriel partendo verso il folto della foresta.

    Correva, scappava. Si tratteneva dall’urlare, non perché sentisse un dolore insopportabile (faceva male, ma riusciva a resistere), quanto perché non riusciva a credere di aver perso un arto. Dopo essersi assicurato di aver fatto perdere le sue tracce, si appoggiò a un tronco. Aveva il fiatone, guardava febbrilmente la ferita: l’osso era in parte ancora integro e sporgeva dalla carne viva, che continuava a sanguinare senza accennare a fermarsi del tutto. Per fortuna prima lo aveva fasciato il braccio, o avrebbe lasciato tracce di sangue fin lì, per non parlare poi dell’emorragia. Sentì uno svenimento, insieme al sangue perdeva velocemente i sensi.
    Una delle due misteriose figure apparve di nuovo.
    -Ti vedo in difficoltà, amico mio…- disse sogghignando.
    Zerk con un filo di voce ma con tanto odio rispose:-Bastardo…mi avevi detto che avrei battuto Mudriel…PERCHÈ NON SONO RIUSCITO A FARE NIENTE!?!?!- urlò talmente forte da svenire quasi, e cadde seduto con la vista che gli si appannava.
    -Questo perché non hai lasciato che l’oscurità penetrasse fino al tuo cuore, ma ti darò io quello che ti serve…- puntò la mano verso Zerk e un’aura oscura invase il ragazzo. Rise:-Mi sento meravigliosamente bene!!!-

    -Di qua” Ho avvertito la sua presenza! È lui che emana l’oscurità di cui è impregnata l’aria.-
    Si dirigevano a passi veloci verso la fonte di quell’energia oscura; Demyx si malediva per aver scelto di atterrare in quel mondo: ora poteva essere tranquillo a strimpellare col sitar, anziché a un passo da un combattimento e a due da una morte dolorosa. Si sentì rabbrividire solo a pensarlo.

    -Zerk!- urlò Mudriel sguainando il keyblade.
    -Mudi…che bello vederti…-
    -Tu chi sei?- chiese Aira all’incappucciato. Lui non rispose, si limitò ad allontanarsi innalzando una barriera davanti a lui, che sarebbe perdurata fino alla sconfitta di una delle due fazioni.
    -Ma questo posto non à molto adatto a un combattimento…- disse tra sé e sé Zerk, facendosi volutamente sentire dagli altri.
    Lanciò un urlo ed emanò oscurità in modo così irruento da formare un’ondata che travolse tutte le piante intorno a loro, sradicandole. Il gruppo fece fatica a reggersi sulle gambe e non volare indietro. Così facendo dello spazio pieno di alberi che era prima, in quei dieci metri quadrati non rimase che uno spiazzo brullo in mezzo alla foresta.
    -Ora è molto meglio, non trovate?- disse sorridendo.
    Stese di lato il braccio monco e urlò nuovamente, come fosse il suo personale grido di battaglia, e una massa informe nera sporse dal suo braccio prendendo il posto dell’arto tranciato, solidificandosi e diventato una mano più grossa e disgustosa di quella “originale”, spargendo per terra l’osso del vecchio braccio e una quantità indefinibile di sangue che schizzò fino al gruppo facendolo rabbrividire.
    Zerk mandò in avanti il braccio, che si allungò grazie all’oscurità di cui era composto, andando in direzione di Mudriel. Lui saltò in alto evitando il colpo, ma Zerk scattò in alto colpendolo al volo, e sfruttando i nuovi poteri conferitogli dall’incappucciato, lo colpì più volte volando da una parte all’altra dell’area fendendo l’aria. Mudriel faticava a seguire i suoi movimenti e a parare i colpi. Demyx, Aira e Nanashi non potevano fare altro che guardare.
    -Aira, non riesci a colpirlo al volo coi tuoi pugnali?-
    Lei scosse la testa:-È troppo veloce, rischierei di mancarlo o di colpire Mudriel…-
    Nanashi,scuro in volto, senza dire niente saltò nella traiettoria di Zerk, frapponendosi fra lui e Mudriel e dando un affondo contro Zerk. L’alchimista malvagio, visto la velocità, non fu in grado di fare altro che parare il colpo col braccio. Nanashi rimase a bocca aperta: il braccio d’oscurità era come se non facesse parte del parte di Zerk: anche colpito non gli provocava dolore. Per lo meno, pensò, aveva interrotto l’attacco dell’avversario, e lui e Mudriel erano tornati a terra.
    Zerk si trovò da una parte del terreno, Demyx e amici dall’altra.
    -Che ne dite di cominciare il contrattacco?- disse Demyx
    -Sei un pazzo…- ebbe la risposta da Aira. Demyx rise, ma mentre rideva Aira era già partita all’attacco.
    Demyx si fermò estasiato a guardarla, era sempre un incanto vederla lottare: si muoveva sinuosamente ed elegantemente mentre schivava i colpi del nemico e ribatteva coi suoi pugnali. Non riusciva a ferirlo, ma le stava riuscendo bene di stancarlo, Zerk era stato più volte costretto a parare col suo braccio.
    -Svegliati innamorato! Non vedi che la tua ragazza è in difficoltà?- disse Nanashi risvegliando Demyx dal mondo dei sogni.
    -Cosa? Eh? Nanashi! Lei non è la mia ragazza!- lui lo fulminò con lo sguardo. –Ah si scusa, vado ad aiutarla!- Nanashi sospirò, quindi entrambi seguiti da Mudriel corsero incontro ai due. Zerk accortosi della situazione allargò moltissimo il braccio e afferrò saldamente Aira, per poi dare un pugno a tutti loro, un pugno più duro dell’acciaio. Tutti e tre caddero doloranti dall’altra parte del campo, fermati dalla barriera che diede loro una botta che fece ancora più male.
    -Direi che ho vinto io. Una sola mossa e lei fa una brutta fine!-
    L’incappucciato si allarmò: “Ma è idiota o cosa? Sta mancando alla promessa! Non può farla fuori!” per il momento però rimase a guardare, non pensava che quello pseudo alleato fosse in grado di ucciderla.
    Demyx si rialzò barcollando, furente di rabbia.
    -Lasciala andare! Prenditela con noi!-
    Zerk rise.
    -Anzitutto mi ha attaccato, poi un ostaggio mi da un certo vantaggio non credi?-
    Aira intanto si dimenava, faceva fatica a respirare e, con voce flebile, lo supplicava di lasciarla.
    Demyx strinse i pugni. –Sei un bastardo…- sussurrò.
    Zerk rise a quell’affermazione, un attimo di distrazione fatale: uno sguardo d’intesa, Demyx e Nanashi partirono all’attacco, Nanashi lo colpì cosicché Zerk dovette pararsi, Demyx gli bloccò il pugno perché non stringesse.

    –È tutto inutile perdenti! Adesso io…- solo in quel momento si accorse di una cosa: Mudriel stava concentrando la luce sulla punta del keyblade. Improvvisamente diventò pallido in volto.
    -Aspetta Mudi…non vorrai mica…- rideva per l’isteria, tanto aveva paura.
    –NON FARLO!- urlò in cerca di salvezza.
    Mudriel lanciò il raggio. Lo ferì alla guancia.
    -Ma cosa?-
    -Io non sono come te, non ho motivo per ucciderti.-
    Zerk sospirò cadendo a terra, lasciando gli altri. Mudriel si avvicinò a lui.
    -Zerk, di la verità: tu non ti sei mai impegnato in fondo, provi rivalità per me, ma non hai mai mirato a uccidermi vero?-
    Zerk rise:-Mi conosci meglio di quanto mi conosco io…l’ho fatto inconsciamente…-
    Mentre diceva questo Aira si accorse di una cosa.
    -Zerk! Attento!-
    L’incappucciato avevo distrutto la barriera ed era partito all’assalto verso Zerk. Mudriel si era riuscito a spostare, ma Zerk venne investito in pieno da degli artigli di ferro che uscivano da una delle maniche del soprabito del tipo.
    -Lurf…perché?-
    Lurf, l’incappucciato rise.
    -Due motivi: primo, hai quasi ucciso Aira e lo sai che non ti era permesso. Secondo: tu sei sempre stato solo uno strumento, e a cosa serve uno strumento se non può più fare il suo lavoro? Sei troppo rammollito e tenero. Mi dai il voltastomaco.
    Strinse gli artigli e girò la mano nella piaga finchè non vide che aveva perso completamente i sensi. A quel punto ridendo se ne andò con un portale, proprio un attimo prima che Demyx, Mudriel e gli altri si avventassero su di lui.

    (Il giorno dopo)

    -Allora noi andiamo, grazie dell’ospitalità…- diceva Demyx con un groppo alla gola al maestro di Mudriel mentre stava per partire.
    -Ragazzi aspettate!- un ragazzino correva nella loro direzione, portava un pesante zaino dal quale traboccavano libri.
    -Mudriel…ma cosa?-
    -Voglio venire con voi…devo vendicare la morte del mio amico.-
    Demyx lo guardò stupito:-Ma cosa dici? Noi non abbiamo intenzione di dare loro la caccia.-
    Stavolta intervenì il maestro:-Il ragazzo mi ha detto quanto ha sentito proferire dal tizio, che si è fatto chiamare Lurf, a Zerk. Da quel che ha detto mirano a lei, signorina, visto che la vogliono viva…- disse guardando Aira –Quindi probabilmente anche se non darete loro la caccia, saranno loro a venire da voi, e ho già dato a Mudriel il permesso di accompagnarvi.-
    Nanashi era ancora perplesso. –Capisco, ma…-
    Mudriel aggiunse con un sorriso malefico:-Inoltre ho rivalutato la vostra proposta e ho pensato che, se mi permetteste di venire con voi, potrei aiutarvi a conquistare KINGDOM HEARTS…-
    Gli occhi del nessuno si illuminarono.
    -Sei dei nostri amico mio! Solo, fammi un favore…- gli sfilò lo zaino facendolo rotolare via con un calcio, facendo quasi disperare Mudi.
    -Potrai venire solo se lasci a casa quei libri…mi viene la nausea solo a vederli, reggo malapena i fumetti…-
     
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  3. mikimpazzita
     
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    Siiiii!!!
    Finalmente il nuovo capitolo!!!
    Bellissimo, complimentoni!
    E ora non vedo l'ora di leggere il continuo!!! xD

    CITAZIONE
    -Potrai venire solo se lasci a casa quei libri…mi viene la nausea solo a vederli, reggo malapena i fumetti…-

    troppo forte Dem!!! ^^
     
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  4. hoshyko
     
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    bellissimo !!!
     
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  5. light master
     
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    bravissimo come al solito!!!!! e la prossima volta nn ci fare aspettare così tanto!!!
     
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  6. misterious detective
     
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    Grazie ^^ cercherò di metterci meno stavolta XD

    Piccola curiosità: per ora non sono neanche stati presentati tutti...però ero curioso di sapere per ora qual è il personaggio che preferite. (Tanto per occupare il tempo mentre aspettate un nuovo capitolo XD)
     
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  7. light master
     
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    mi pare simpatico nanashi, ma Aira è una ragazza, e le ragazze sono migliori :zxc:
     
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  8. misterious detective
     
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    Avvertimento:
    Questo capitolo sarà ESTREMAMENTE incasinato, visto che è dedicato ai miei cari amici di un forum gdr di KH, quindi appariranno tutti o quasi i pg del gdr di cui faccio parte in un solo capitolo, e per questo motivo l’affollamento di personaggi potrebbe creare confusione XD

    Questo capitolo è dedicato a 3 miei carissimi amici appassionati di KH: Ali, Fra e Debby

    Capitolo 7 Speciale
    Combattere KINGDOM HEARTS

    -No, vi prego, mi vergogno!- Mudriel cercava di nascondersi dietro a una tendina.
    -Poche storie Mudi! Ci abbiamo messo un secolo per trovare qualcosa che ti andasse bene, quindi esci di lì e fatti vedere!- lo rimproverò Aira.
    Mudriel uscì dal camerino, rosso come un pomodoro.
    -Mi sento un pagliaccio…- disse chinando in capo depresso.
    Aira sorrise:-Ma no…stai benissimo vestito così. Lo stile andava bene anche prima, ma quell’ocra non mi convinceva proprio…-
    -Ma questo rosso è troppo vistoso!-
    Rispose lui di rimando, quasi disperandosi. Demyx non riusciva a smettere di ridere, beccandosi alcune occhiate assassine da Aira.
    -Sei esagerato Mudi! Sei perfetto, non trovi anche tu Nanashi?- disse la ragazza.
    Nanashi scrollò le spalle senza nemmeno guardarli.
    -La mia morale mi impone di dare pareri fisici solo alle ragazze.-
    Aira sospirò nel sentire una simile affermazione; quei tre ragazzi erano irrecuperabili, pensava.
    Demyx, che aveva finalmente smesso di ridere, si espresse:-Ti dobbiamo proprio ringraziare Aira. Non conoscevo questo mondo, Vestry è davvero il regno dello shopping, ci siamo davvero rifatti il guardaroba.-
    La ragazza sorrise arrossendo lievemente.
    -Ma li abbiamo i munny per tutta questa roba?- chiese il custode.
    Il nessuno scosse la testa.
    .-Ma allora come intendi pagare?- chiese stupito.
    Demyx non rispose, si limitò ad aprire un varco oscuro e a guardare Mudriel ridacchiano.
    -Quanto mi piace non pagare…- disse tra sé e sé Nanashi, che canticchiando entrò nel portale, seguito da Demyx (altrettanto allegro), Mudriel (che faceva loro la morale dicendo quanto fosse sbagliato ciò) e Aira (che si limitò a sospirare pensando “siamo alle solite”).

    Il portale oscuro si aprì in un corridoio esterno di uno strano castello, che ricordava, seppur vagamente, il castello dell’oblio, non fosse che la tappezzeria aveva altre tonalità oltre al bianco XD
    Mudriel sgranò gli occhi.
    -Ma questo è…-
    In quel preciso istante cadde qualcosa di nero e indefinibile da una finestra di due piani superiore. La cosa strana era che quella “cosa” nel cadere urlava. Si sfracellò contro il pavimento.
    Quell’essere si rialzò ridendo.
    -Ohi ohi. Evie mi ha fatto proprio male stavolta. Quella ragazza non cambierà mai…-
    Si alzò in piedi scrollandosi la polvere e fu chiaro cos’era: un heartless dalle sembianze umane.
    Vedendolo Aira lo attaccò subito coi suoi pugnali. L’heartless impallidì e parò il colpo aprendo un ombrello che usava come arma.
    -Ciao ragazza, vedo che vuoi fare amicizia!- disse l’heartless ironico. Chiuse l’ombrello e lo usò a mo di spada menando un fendente che la ragazza schivò saltando indietro. Aira sgranò gli occhi: i suoi piedi erano bloccati da delle catene.
    -Scusa smorfiosetta, ma ho bisogno io di quell’heartless…-
    Aira cercava di muoversi senza risultati: né lei né gli altri (né immagino voi lettori :P) capivano cosa stesse succedendo.
    -Enarf! Evie!- i due si girarono verso Mudriel, che li aveva chiamati.
    -Mudi!- urlò la ragazza, che gli saltò addosso.
    -Mudi…- sussurrò l’heartless, che non sembrava granché entusiasta di vederlo.
    Aira iniziava a stancarsi, l’avevano lasciata lì legata dalle catene della ragazza e nessuno si preoccupava di lei. All’improvviso due coltellini tranciarono quelle catene liberandola.
    -Evie, non è molto educato da parte tua comportarsi così con un’ospite.- Disse un ragazzo piuttosto alto dai capellì castani che portava una giacca lunga bianca sopra un soprabito nero con numerose catene attaccate in tutti i posti più impensabili.
    Evie lo guardò storto.
    -Ashrox, vedi di fare poco il cascamorto o ti giuro che ti mollo come ho fatto con Enarf!-
    Asrox impallidì.
    -Evie, cosa dici…non mi è neanche passato per la testa!- cercava invano di scusarsi, conoscendo il carattere geloso della ragazza.
    Si avvicinò al gruppo un altro ragazzo dai capelli biondi molto arruffati.
    -Ma cosa ci fate tutti qua? Oh, Mudi. Non mi aspettavo di rivederti così presto? Già diventato alchimista provetto?-
    Mudriel si staccò Evie di dosso guardando il nuovo arrivato.
    -In un certo senso…comunque, Egill, non sono tornato per stabilirmi qui, sono solo in viaggio con questi ragazzi.- disse indicando gli altri tre. Demyx salutò molto vivacemente scuotendo la mano.
    Egill guardò Mudriel spaesato.
    Nello stesso momento da lì vicino arrivarono altre due ragazze. Una indossava un vestito da sera blu senza maniche e aveva capelli e occhi dello stesso colore, l’altra indossava un soprabito nero identico a quello dell’organizzazione e aveva lunghi capelli raccolti in una coda, avevano entrambe un fisico molto snello e guardandole si capiva che pur essendo donne erano buone combattenti. Entrambe sgranarono gli occhi nel vedere il ragazzo che conoscevano tanto bene. La blu si limitò a sorridere, l’altra gli si lanciò addosso travolgendolo.
    -Mudiiiiii!!!!!-
    Lui, steso a terra con la ragazza su di lui che lo scrollava e stritolava disse scocciato:-Ienxer…non cambi mai…-
    L’altra ragazza si limitò a sorridere. Mudriel la guardò ridendo. Lo stesso fece Ienxer, che però aveva il volto scuro:-Eva, potresti cercare di essere gentile e accoglierlo per bene, lo sappiamo che anche te sei contenta.-
    La ragazza arrossì lievemente. Di fianco a lei come un fulmine apparve un ragazzo molto più alto di lei, quasi di una testa, con dei capelli scompigliati di un blu più scuro di quelli della ragazza. Il ragazzo la cinse con un braccio. –Eva, ogni tanto puoi anche mostrarti un po’ meno fredda anche se sei in pubblico.- disse ridacchiando.
    Lei divenne ancora più rossa e voltò il capo per non guardarlo. –Cosa vuoi dire Black? Non…non è assolutamente vero!-
    Lui si mise a ridere a una simile affermazione.
    Nanashi e Aira intanto guardavano il gruppo chiedendosi cosa stesse succedendo, Demyx non se ne preoccupava, anzi, era felice di fare tante nuove conoscenze.

    Poco dopo erano tutti insieme nella sala da pranzo del castello. Mudriel aveva spiegato ai suoi compagni cosa fosse successo: quando lui era apprendista alchimista, come già sapevano aveva intrapreso un viaggio tra i mondi: si era ritrovato proprio su questo, dove aveva conosciuto tutta quella gente con cui aveva passato gran parte del suo tempo. Aveva conosciuto soprattutto Evie, una delle persone che gli sono più care, che ora era seduta di fianco a lui e ogni tanto gli lanciava qualche occhiata sorridendo.
    Poco dopo a tavola, mentre gli altri erano già quasi alla fine del primo piatto, entrarono in sala altre due persone: Un ragazzo giovane, appena maggiorenne probabilmente, con dei capelli arruffati e neri e una corporatura esile ma muscolosa. Sembrava un ragazzo normale, non fosse che metà faccia e un braccio erano totalmente neri e un occhio era giallo luccicante, per metà sembrava un heartless. Teneva per mano una ragazza dai lunghi capelli rossi fluenti che scendevano quasi fino a terra; lui indossava una camicia a righe verticali blu e dei jeans neri con sopra un soprabito aperto del tutto, quasi gettato sulle spalle, lei invece indossava una semplice vestito che ricordava vagamente un’uniforme da scolaretta.
    Aira bisbigliò nell’orecchio a Mudriel chiedendogli chi fossero.
    -L’uomo è il capo dell’organizzazione, Vi. Era un nessuno ma la sua forza di volontà è stata tale che è riuscito a riappropriarsi da heartless del suo corpo, in pratica è come se fosse tornato in vita dopo essere morto, solo che l’heartless che era diventato non è scomparso del tutto, metà di lui è quel che ne rimane…l’altra invece è la sua ragazza, un tempo era stata una donna perfida che ha attentato alle vite di tutti i qui presenti compreso il capo, ma ora pare sia cambiata ed è fidanzata con Vi. Si chiama Shana.-
    Aira ascoltò il discorso con attenzione annuendo.
    I due si sedettero a un lato del tavolo cominciando a mangiare in silenzio. Shana era arrossita. Fino a poco tempo fa odiava ed era odiata da quasi tutti quelli seduti a quel tavolo, e ancora non era riuscita a inserirsi dopo il male che aveva procurato a tutti, e se ne vergognava tremendamente.
    Dopo qualche minuto di quasi totale silenzio (rotto solo dal brusio dei dialoghi che intraprendevano i vicini di posto), mangiato anche il secondo, fu Mudriel ad alzare il tono:-Vi…come mai a tavola non ci sono né Nami…né Kuroi?-
    Vi sospirò e rispose:-Quelle due mi faranno impazzire…Nami non ne ho idea, Kuroi invece l’ho incontrata prima. Ha detto che doveva affrontare un tipo che si era messo in testa di sconfiggerci…mah, valla a capire quella là.-
    -Ma sei pazzo?!- sbraitò Mudriel, alzandosi e sbattendo i pugni sul tavolo.
    -Come puoi lasciare così un tuo compagno senza fare nulla?!-
    Vi si pulì la bocca col tovagliolo e parlò:-Non scaldarti troppo Mudi, sai che Kuroi è forte, non c’è bisogno di preoccuparsi per lei…-
    Mudriel lo interruppe:-Come fai ad esserne certo? Io vado!- fece un solo cenno agli altri, e partirono alla ricerca della ragazza.
    Ienxer smise di mangiare e si rivolse a Eva:-Andiamo anche noi?-
    Eva rise:-Sei in astinenza da combattimenti?-
    -Esatto.-
    -Ienxer, ti prego. È pericoloso, non immischiarti.- disse Egill tentando di fermarla tenendola per il braccio. Lei sorrise, lo baciò e se lo scrollò da addosso.
    -Non scherzare Egill…non mi perderei quest’occasione per nulla al mondo!- e partì insieme a Eva.
    -Quelle due non cambiano mai…- mormorò Vi con un sorrisetto stampato in faccia. –Perché ho l’impressione che la cosa non i dispiaccia?- disse Shana al suo compagno, scatenando le risa di tutti.

    -Prototipo 10, devo proprio…anf…ringraziare te se sono…anf…in questa situazione-
    -…-
    Due ragazze, una a terra, una allo stremo ma ancora in piedi, erano davanti a due ragazzi entrambi ancora in forma in una minuscola piazza ciottolata nelle vicinanze del castello. La ragazza in piedi aveva lunghi capelli neri fluenti e un vestito dello stesso colore, e brandiva un bastone che, a un’estremità, nascondeva una lama estraibile; la ragazza a terra invece aveva dei capelli a baschetto biondi e un vestito azzuro, dello stesso colore degli occhi profondi.
    -Già stanca? Da una del tuo livello ci aspettavamo qualcosa di più!-
    -Vaf******o!- gli urlò contro la mora.
    Il ragazzo indietreggiò di un passo, colpito in pieno dall’offesa.
    -Hai coraggio da vendere…ma non basta per battermi!- scattò in avanti per colpirla col keyblade che brandiva, la cui forma ricordava vagamente una piuma.
    All’improvviso una specie di frusta lo prese per la gamba, scaraventandolo via.
    -Volete una mano?- disse Ienxer fermandosi davanti alla mora, ritrasformando la frusta in una spada.
    -Ciao Kuroi, non mi aspettavo di vederti in condizioni simili per colpa di due ragazzini…ciao Nami.-
    Kuroi alzò le spalle. –Ringrazia il Prototipo 10, è quella palla al piede a limitare la mia forza.-
    -Ehi!-

    -Mudi, dicci chi è questa Kuroi.- lo spronò Nanashi mentre correvano cercando la ragazza.
    -Kuroi è una mia cara amica…è stata catturata da giovane da degli scienziati che, per farne un’arma vivente, le hanno impiantato nel corpo dei congegni che le impediscono di provare sentimenti troppo forti, e nel caso li provasse subirebbe un forte dolore simile a una scossa elettrica. Per questo spesso si comporta freddamente, e odia Nami che ha subito un trattamento simile, ma p ancora in grado di provare sentimenti, e la ritiene un essere inferiore come ritiene quasi tutti gli umani proprio per quella debolezza (ed è per questo che lei la chiama Prototipo 10, mentre lei è l’11). Ma da quando mi ha conosciuto, ho capita che è cambiata…sono sicuro che non la pensa più così, anche se finge per continuare a sembrare forte, non ha ancora capito qual è la vera forza.-
    Demyx, con le idee poco chiare, cercò di mettere insieme quel poco che aveva capito:-Quindi ha dei congegni nel corpo, non prova sentimenti, è una specie di androide…-
    -Esattamente.-
    -Sembra quasi un androide di Dragon Ball!-
    -Tu guardi troppi anime…-

    Anche Eva aveva raggiunto Ienxer nel luogo dove si stava svolgendo lo scontro.
    -Ienxer, Eva, attente. Non sono solo loro due il problema. Qui pullula di heartless.-
    Ne apparvero in massa.
    -Me ne occupo io.-
    Una fiamma si alzò investendo una gran quantità di heartless. Era arrivata Shana.
    -Voi due pensate a loro, e voi, Nami e Kuroi, prendetevi pure una pausa.-
    -E Vi dove lo hai lasciato?- domandò Ienxer ironica.
    -L’ho piantato in asso.- rispose lei ridendo. Parte degli shadow apparsi le saltarono addosso contemporaneamente, ma non appena la ebbero toccata, lei esplose.
    -La sua strategia preferita…cloni esplosivi…- sentenziò Ienxer abbozzando un sorriso.
    Shana si trovava qualche metro più in là.
    -Stupidi mostriciattoli, non mi bastate neppure come allenamento!- esclamò sguainando una katana dorata e partendo all’attacco, incendiando tutti i nemici che anche solo sfiorava.
    -Beh, tesoro mio, è ora che ci diamo da fare anche noi con quei due tizi…- disse Ienxer scherzosamente alla sua più grande amica.
    -Guarda che noi abbiamo un nome! Siamo Infinity e Bris.- disse Infinity, il “capo” che aveva dei capelli rossicci arruffati e non ed era di media altezza, mentre Bris, leggermente più gracile con dei capelli lisci castani che gli toccavano le spalle, annuiva da dietro. Infinity li odiava, odiava quei servi del buio. Sapeva i loro piani, volevano distruggere KINGDOM HEARTS, ma anche se lo stessero facendo per motivi nobili, avrebbero rischiato di portare il caos col loro gesto avventato. Doveva fermarli!
    -Infinity e Bris eh?- fece Eva.
    -Ora sappiamo cosa scrivere sulle vostre lapidi!- urlò partendo all’attacco, insieme all’amica, contro Infinity, che aveva sguainato il suo keyblade.
    Iniziò una cruenta battaglia tra i quattro. Eva mentre ancora correva contro Bris sguainò i suoi due nastri blu che usava come armi, e ne gelò uno facendone una lancia che tirò al suo avversario, il quale con un colpo del suo keyblade spezzò la lancia.
    -Non mi sottovalutare donna!- ma solo allora si accorse che il nastro che pensava di aver distrutto era a terra attorcigliato al suo piede.
    -Questo non devi farlo tu!- rispose lei, lanciandogli più volte contro l’altro nastro, ma Bris continuava a schivarlo. Bloccato lì però, dopo qualche tentativo la ragazza riuscì a legargli il nastro intorno al collo.
    -Fire…- sussurrò. Delle fiamme vive percorsero il nastro fino a un passo dalla pelle di Bris, che si vide liberato dal colpo del keyblade di Infinity che, lanciandolo come una lama rotante, aveva tagliato il nastro liberandolo. Quell’attimo di tempo bastò a Ienxer per colpire con la sua spada più volte Infinity, che cadde indietro.
    -Dove scappi? Non ho ancora finito io con te!- urlò la ragazza trasformando la sua arma in una frusta che andò a colpire Infinity. Ma lui non aspettava altro, parò col keyblade arrotolando le due armi. Ienxer non poteva più né usare né ritrasformare la sua, aggrovigliata intorno al keyblade. Ienxer però tirò l’arma verso di sé trascinando anche l’avversario e tentò di dargli un pugno, che lui ricambio, ed entrambi colpiti caddero a terra. In pareggio si era, all’incirca, concluso anche lo scontro tra Bris ed Eva. E Shana aveva già finito lo sterminio di heartless e stava guardando con grande interesse lo scontro.
    I due custodi si scambiarono uno sguardo d’intesa.
    -è inutile continuare a combattere ora, siamo troppo in svantaggio…- disse a ragion veduta, visto che finalmente Demyx, Mudi e gli altri avevano raggiunto la piazza dove si stavano scontrando fino a un minuto prima.
    -Per ora ci ritiriamo, ma presto sentirete ancora parlare di noi.- detto questo si allontanarono di corsa, temendo di essere inseguiti.
    Ienxer si lasciò cadere a terra. –Uffa, mai una volta che riesca a finire un lavoro…- disse sbuffando.
    Eva rise.
    –Non te la prendere, avrai altre occasioni.-
    -Si, e giuro che la prossima volta lo concio per le feste!-
    Mudriel andò dritto verso Kuroi, a sua volta seduta a terra, col capo chino.
    -Ti senti bene?- disse porgendole la mano. Lei diede uno schiaffo alla mano di Mudriel.
    -Grazie ma sono in grado di alzarmi da sola.-
    Lui la guardò severo:-Non essere presuntuosa, ti sto solo offrendo il mio aiuto.- le porse nuovamente la mano sorridendole.
    –Nessuno ti giudica debole se accetti un po’ d’aiuto.-
    Lei arrossì assumendo un’espressione imbronciata. Allungò la mano verso quella di Mudriel e lui gliela strinse tirandola su in una frazione di secondo, e lei sbattè contro di lui. I due avvamparono e si allontanarono di un passo. Tutti gli occhi dei presenti erano puntati su di loro, facevano tenerezza.
    -Mudriel…tu devi ripartire vero?- gli chiese sottovoce Kuroi, trattenendo l’amarezza che provava, sapendo già la risposta.
    Lui annuì. –Spero solo di non averti illuso venendo qua.-
    Lei scosse la testa riprendendo la sua espressione normale. Lui le sorrise solare.
    -Non dimenticare la promessa che mi hai fatto, io ci tengo…-
    Lei lo guardò negli occhi, provava un profondo calore dentro il suo cuore gelido, un calore così forte per lei che le riusciva difficilmente di sopportarlo.
    -Certo che mi ricordo; quando tornerai avrò trovato il modo e mi sarò liberata di quello che mi porto appresso e potremo stare insieme e potrò lasciare libero spazio ai miei sentimenti per te.- si vergognava a dirlo in pubblico, ma nel profondo era rincuorata solo a dirlo, solo pensare di volerci riuscire le dava forza.
    -Mudi…-
    Lui la guardò con espressione incuriosita. Lei lo abbracciò.
    -Vedi di non farti aspettare troppo, idiota…- disse rossa in faccia, visto che lo stava abbracciando sotto gli occhi di tutti, e già sentiva i congegni che aveva dentro di sé iniziare a produrre dell’elettricità.
    Lui le sorrise accarezzandogli i capelli con una mano mentre con l’altra la teneva avvinghiata a se.
    -Tranquilla, non sono così cattivo da lasciare da solo chi mi ama…-
    Lei avvampò e se lo stacco di dosso urlandogli contro:-Guarda che hai completamente frainteso la situazione!-
    Lui rise. –Allora sarà così...ma secondo me dovresti smetterla di mentire a te stessa.-
    Fece cenno agli altri, più stava lì più la tentazione di rimanere si faceva sentire. Come al solito Demyx aprì il portale oscuro dove vi entrò Mudriel seguito da Aira e Nanashi. Demyx invece rimase ancora un momento, Vi, che li aveva a sua volta raggiunti preoccupato per Shana, gli si era avvicinato.
    -Demyx, voi volete conquistare KINGDOM HEARTS per farti riavere un cuore giusto?-
    Lui annuì.
    -Noi invece vogliamo distruggerlo, sappiamo cos’è successo in questi anni e non vogliamo che ci siano altre battaglie per esso.-
    Demyx si fece serio. –Vuoi dire che saremo nemici?-
    Vi rise:-No, voglio dire che per te faremo un’eccezione e ci prenderemo una pausa. Qualcosa mi dice che tu potresti anche esserne in grado. Buona fortuna. E quando riavrai il cuore fa attenzione a non perderlo di nuovo, perché quando avremo distrutto KINGDOM HEARTS farai fatica a riaverlo.-
    Demyx sorrise spavaldo:-Grazie per il consiglio allora. A presto!-
    Gli altri lo salutarono, chi con semplici cenni o qualche parola o chi, come Ienxer, con urla e ampi movimenti di braccia.
    Eva si avvicinò a Vi. –Capo, Demyx…questo nome non mi giunge nuovo, non è…-
    Lui annuì:-Si, il numero IX dell’organizzazione XIII.-
    Eva lo guardò, non troppo stupita, visto che quella possibilità l’aveva già contemplata, ma rimaneva comunque una rivelazione interessante. Ci fu qualche attimo di silenzio, poi Vi riprese a parlare:-Probabilmente per qualche ragione è sopravvissuto allo scontro con Sora, e ora è l’unico membro dell’organizzazione rimasto in vita.
    Eva rimase a bocca aperta. –Vi, cosa stai dicendo, lo sai che nel Mondo che Non Esiste…-
    Lui la interruppe:-Volevo parlarvene oggi a pranzo, ma non ne ho avuto modo…pare che l’organizzazione sia stata sgominata, Xemnas compreso.-

    Nel mondo che non esiste

    -Anf…maledizione! Quei ragazzini mi hanno davvero ridotto male, ci è mancato davvero poco, ma credo di averli ingannati…-
    Xemnas strisciava contro un muro, nemmeno si reggeva in piedi, sentiva le poche forze che aveva ancora in corpo abbandonarlo lentamente. –Spero che Sora e Riku abbiamo davvero creduto che fossi morto…ma se non faccio subito qualcosa presto sparirò comunque…-
    Mentre l’idea di svanire, come il gruppo che con tanta fatica aveva messo in piedi, si faceva avanti nella sua mente, vide comparirgli davanti una figura incappucciata.
    -Tu! Per fortuna sei ancora vivo. Ho bisogno di una mano, o io ci rimetto la pe…- non riuscì a terminare la frase che qualcosa di affilato gli trapassò il corpo. Era uno strano stiletto, dalla forma molto particolare: lo si confondeva quasi con l’archetto di un violino.
    -Ma cosa…-
    L’incappucciato rise. –Xemnas, hai finito di essermi d’aiuto. Se fino ad oggi ti ho aiutato nel tuo piano agendo per te nell’ombra e se ti ho passato i risultati delle mie ricerche per permetterti di svolgere il tuo piano, è solo perché faceva tutto parte del mio di piano.-
    Xemnas, pur essendo un nessuno, riuscì quasi a provare VERAMENTE una rabbia tremenda e irrefrenabile.
    -Bastardo, vorresti dire che fino ad esso non mi hai che usato? Non prendermi in giro!!!- urlò e richiamò una delle sue spade cercando di colpirlo. L’incappucciato fermò l’arma con la mano, stringendola.
    -Xemnas, mio caro Xemnas. In quelle condizioni non fa bene arrabbiarsi, rischi solo di morire prima…-
    Strinse l’archetto/stiletto ancora conficcato nel ventre di Xemnas, e lo tirò verso l’altro, tranciando in due il nessuno e facendolo scomparire senza vie di fuga.
    -Scacco matto.-
     
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  9. misterious detective
     
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    *aspetta commenti XD*
     
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  10. mikimpazzita
     
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    Ma... Ma!!!
    Scusa per il ritardo, non miero accorta che avevi aggiornato!
    Hai ragione, questo capitolo è ricco di eventi e un pò incasinato... Ma è bellissimo!
    Complimentoni vivissimi!!

    Ma povero Xemny... xD
     
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  11. Siegmund
     
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    bello
    scusa ma ieri non sono stato molto in questa sezione...
    mia fiction :addit:
     
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  12. hoshyko
     
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    bello...ho un pò di confusione in testa, ma è bello lo stesso! ^ ^
     
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  13. misterious detective
     
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    Capitolo 8
    La caverna del tesoro

    Ormai erano su un altro mondo, ma Mudriel pensava ancora a Kuroi. Era così perso nei suoi pensieri nostalgici che gli ci vollero diversi secondi per accorgersi del freddo che imperversava. Intorno a loro la prima cosa che saltava all’occhio era la distesa di neve che si estendeva in tutte le direzioni, rotta solo da qualche albero solitario, vestito con un manto bianco.
    -Mi…mi sento raggelare…- balbettò Demyx battendo i denti.
    -Se continua…di questo passo…moriremo asside…- Aira non riuscì a finire la frase: era violacea, non aveva un fisico molto resistente. Una manciata di minuti e, complici i suoi vestiti leggeri (non pensate male!), era a terra, logorata dal gelo.
    -Aira!- urlò Demyx, preso dal panico.
    La prese per le spalle avvicinandola a sé.
    -Aira, fatti forza!-
    Lei non capiva; aveva gli occhi chiusi, ma muoveva ancora le labbra, sussurrava cose come “Demyx” e “aiuto”. Nanashi imprecò.
    -Di questo passo moriremo per davvero, e non sappiamo nemmeno dove trovare un villaggio.-
    -Credo che ci sia un altro problema…- balbettò Mudriel terrorizzato.
    Gli altri si girarono guardando nella direzione di Mudriel: una bufera si stava avvicinando.
    -Muoviamoci!- ordinò Nanashi.
    Si misero in marcia, Aira in spalla al nessuno. Per quanto si sforzassero di andare avanti, pochi minuti più tardi uno dopo l’altro caddero stremati al suolo. Demyx fece un ultimo tentativo di avanzare. –Non…non posso ancora…- chiuse gli occhi, con ancora stampato nella mente quel gelido colore che regnava sul paesaggio.

    Demyx riaprì gli occhi svogliato. Si alzò a sedere sbadigliando e strofinandosi gli occhi. Si trovava in un ambiente chiuso, una stanza munita solo di letto, comò, armadio, una piccola libreria, una finestra e un caminetto ardente. Solo allora si ricordò.
    -Aira! Nanashi! Mudi!-
    -Se è degli altri ragazzi che ti preoccupi, dormono tutti beatamente nelle altre stanze.-
    Sulla soglia c’era uno strano ragazzo: era vestito con una grande veste di pelliccia di orso e portava un cappello anch’esso di pelliccia. Aveva dei lunghi capelli castani, spinosi quanto gli aculei di un porcospino. Aveva una lunga cicatrice sulla guancia sinistra.
    Demyx si catapultò fuori dal letto.
    -Tu chi sei?- disse pronto a combattere.
    Il ragazzo fece un passo indietro.
    -Calmo calmo Non sono un nemico. Vi ho trovati nella neve e vi ho portato qui al villaggio.-
    Demyx si calmò e risedette sul letto.
    -Allora le cose cambiano, ti dobbiamo la vita.- concluse sorridendo.

    Il ragazzo, di nome Arch, li aveva forniti di abiti abbastanza pesanti e li aveva invitati tutti insieme a visitare la città. Sembrava la città del Natale, coperta di neve con tutti i bambini che si rincorrevano per le vie. I ragazzi erano catturati da quel clima tanto festoso.
    Demyx si avvicinò ad Aira di soppiatto.
    -Aira, va tutto bene?-
    Lei lo guardò stupita.
    -Cosa intendi?-
    -Mi sono molto preoccupato prima, quando sei svenuta…pensavo di non rivederti più…- disse il nessuno chinando il capo, rosso in volto.
    Lei lo guardò con dolcezza.
    -Sei davvero premuroso…grazie per tutte queste preoccupazioni, ma va tutto bene.-
    Demyx rise. –Beh, tanto meglio!-
    Nanashi si fece avanti verso Arch:-Dimmi una cosa, dove ci hai trovato è un posto ancora più freddo di qui in città, per quale ragione ti sei avventurato là fuori?-
    Arch sorrise inquietante:-Cercavo un posto…-
    Demyx e gli altri drizzarono le orecchie, con due parole era riuscito a prendere la loro attenzione.
    -Una caverna…beh, quella l’ho trovata, il problema è arrivare in fondo, dove pare si trovi qualcosa di spettacolare.-
    Nanashi era scettico. –Non sai nulla di più a riguardo?-
    Il ragazzo rise:-è chiaro che è qualcosa di incredibile, se quegli strani esseri bianchi gli danno la caccia con tanto accanimento…-
    Demyx raggelò. “Non è possibile” pensò.
    Guardò Aira, non ci fu bisogno di parlare, un’occhiata e capirono di essere della stessa idea.
    -Portaci a quella caverna!- esclamò il nessuno.
    -Cos’è, volete rubarmi il tesoro forse?- domandò Arch un po’ alterato.
    -Semplicemente ci hai troppo incuriosito, ci basta vedere quel tesoro.- disse Mudriel, intuendo che la questione doveva essere importante se Demyx voleva assolutamente andarci.
    Arch si fermò a riflettere. –In effetti un po’ d’aiuto mi farebbe comodo…e va bene!-
    Pochi minuti dopo erano già in marcia verso la caverna.
    -Muovetevi, o anche vestiti così finirete congelati!-
    La fa facile lui, pensarono tutti. Avanzavano sfregandosi le mani addosso per il freddo, battevano i denti.
    Dopo non molto arrivarono all’entrata. Non era altro che una grossa fauce di pietra, coperta qua e là da un po’ di neve. Arch entrò senza timore. Demyx deglutì e poi fece lo stesso, seguito dagli altri.
    Appena dentro, videro Arch togliersi il giaccone.
    -Ma sei pazzo?!- urlò Mudriel sussultando.
    Il ragazzo rise. –Tranquilli, qui dentro scorre una corrente calda, se tenete quei giacconi morirete di caldo.-
    Aira si tolse subito i vestiti pesanti tornando al suo abbigliamento solito, Demyx e Mudriel invece tentennarono un po’, non certi di potersi fidare del quasi – sconosciuto
    Si addentrarono nei cunicoli umidi e inquietanti della grotta. Tutti si guardavano intorno con circospezione, il pericolo era dovunque.
    Erano arrivati a una grossa “stanza” dentro la grotta. Stalattiti pendevano dal soffitto. Improvvisamente si aprirono numerosi varchi da cui uscirono numerosi nessuno.
    Demyx e gli altri si prepararono a combattere.
    -Allora non ci sbagliavamo…- pensò ad alta voce Aira.
    -Sono loro le creature di cui vi parlavo.-
    Demyx si fece avanti. –Tranquilli, me ne occupo io! Ciao ragazzi, vi ricordate di me?-esordì Demyx.
    I nessuno si voltarono verso di lui. Aspettarono qualche secondo come se stessero riflettendo e partirono all’attacco.
    Demyx, colto di sorpresa, riuscì a schivare l’attacco per un pelo.
    -Direi che non gli sto più tanto simpatico. Peccato.-
    Anche gli altri ragazzi passarono all’azione. Arch sfoderò la sua arma, un lungo bastone con due lame alle estremità. Il biondino continuava ad attaccare quasi alla cieca i vari nessuno che gli arrivavano contro col suo sitar, Aira combatteva molto più elegantemente, coi suoi pugnali continuava a roteare su sé stessa colpendo più nemici in una volta, trasformando il suo stile di combattimento in una danza. Nanashi attaccava gli avversari col suo fioretto, affidandosi anche alle sue conoscenze nell’ambito della magia; la sua precisione nel lanciare tuoni su tutti i nemici senza sbagliare di un centimetro lo rendeva molto temibile. Anche Mudriel si dava da fare, pochi fendenti di keyblade, qualche colpo di grazia (che utilizzava facendo esplodere una piccola parte dell’energia che trasferiva al keyblade) e sgominava senza difficoltà gli avversari. Era stupefacente anche vedere come Arch riuscisse a controllare sia la situazione alle sue spalle sia davanti a lui, colpendo con precisione i nessuno su entrambi i fronti.
    Pochi minuti e gli avversari erano decimati. Rimaneva solo un povero ballerino che si teneva a distanza, conscio che sarebbe morto facendosi avanti. Purtroppo anche da quella distanza si fece vedere dal gruppo. Demyx gli saltò al collo tenendolo bloccato per terra.
    -Parla mio ex suddito! Cosa siete venuti a fare qua?-
    Il ballerino tirò fuori, non si sa da dove, una lavagnetta sulla quale iniziò a scrivere.
    “Questa è una grotta di oricalco, e noi siamo qui per prelevarlo per conto dei nostri padroni.” Era quello che aveva scritto il ballerino sulla lavagnetta.
    -E chi sarebbero i vostri padroni?-
    Il nessuno cancellò dalla lavagnetta la scritta precedente. “Non posso dirtelo”
    -Dimmelo!-
    “no”
    Demyx iniziò a prendere a sberle il nessuno indifeso.
    -Così impari a fare l’antipatico…e andare in giro col laccio della cuffia lungo, quando lo sanno tutti che ora va di moda corto!-
    Gli altri rimasero a bocca aperta. La perfidia di Demyx faceva paura.
    -Vero che ci guiderai fino alla fine della caverna?-
    Il ballerino si chiese cos’avesse fatto per meritarsi quello.

    Grazie alla sua guida non ci volle molto ad arrivare in fondo. Davanti a loro videro qualcosa di sconvolgente: si trovavano in una specie di anfratto sopraelevato rispetto a una vasta sala interna della grotta. Lì sotto miriadi di nessuno scavavano e trasportavano oricalco fuori dalla grotta, supervisionati da una figura incappucciata.
    -Dobbiamo intervenire!- esordì Demyx
    -Per quale ragione scusa?- gli domandò indifferente Mudriel
    -Non vedi come sfrutta quelle povere creaturine!-
    Aira sospirò:-Almeno hai un piano?-
    -No.- disse lui con noncuranza, lanciandosi di sotto.
    Appena toccò terra tutto il movimento si fermò. I nessuno rimasero come imbambolati, sorpresi da quella irruzione inattesa. La figura incappucciata rise, portandosi una mano vicino alla bocca.
    “ma è stupido il vostro amico?” scisse il ballerino sulla lavagnetta.
    -Un po’- rispose Nanashi che non riusciva a credere che il compagno si fosse davvero lanciato allo scoperto.
    -Si vede dalla faccia che è uno stupido.- disse Arch
    -Ehi! Vacci piano con le offese!- lo rimproverò Aira.
    La figura incappucciata smise di ridere e iniziò a parlare.
    -Sono felice di incontrarti finalmente di persona, Demyx.-
    Lui deglutì, il tono gelido, cinico di chi aveva davanti lo inquietava. Era la fredda voce di una ragazza.
    Lei si tolse il cappuccio. Demyx rimase sorpreso: sotto di esso la ragazza portava una maschera. Una maschera dorata che le copriva il volto, lasciando scoperte solo le sottili labbra e il mento.
    Lei si avvicinò a piccoli passi verso il nessuno. Quando gli fu a pochi centimetri gli prese la mano e appoggiò le sue labbra su di essa, baciandogliela.
    Nanashi guardò Aira: lei aveva un’espressione inferocita, comparsa sul suo volto appena l’incappucciata aveva baciato la mano al nessuno.
    “allora non era solo una mia impressione, quei due provano la stessa cosa per l’altro, ma non se ne sono ancora resi conto”

    Demyx sentì la pelle gelida della ragazza a contatto con la sua. Gli sembrò quasi che gli avesse succhiato via le forze. Si allontanò subito da lei.
    -Ma sei pazza?-
    La ragazza rise:-E perché? Volevo solo omaggiarti.-
    Lui la guardò severo:-Beh, non sono solito a farmi baciare da persone che non conosco. E a questo proposito, come fai a sapere il mio nome? E perché non mi mostri il tuo volto? Hai tanta paura di metterti allo scoperto?-
    Lei ghignò, divertita dai discorsi di Demyx. –Una donna senza segreti non può definirsi tale, non trovi?-
    Il biondo avvampò:-Almeno puoi dirmi cosa te ne fai di tutto questo oricalco?-
    Lei scrollò le spalle:-Pura e semplice vanità. È un metallo molto raro e proficuo, non hai idea di quanti soldi guadagni a venderlo.-
    -Non mi sembrano scopi molto nobili.- le disse il nessuno.
    -Grazie, ma non mi interessano le prediche di un ragazzino.
    Si allontanò, aprendo un portale oscuro dietro di sé ed entrandovi. I nessuno che si trovavano lì intorno, che fino ad allora si erano limitati a fare da spettatori, si fecero avanti per combattere. A quel punto gli altri saltarono giù per aiutare il compagno.
    -Ballerino con la lavagnetta, se non scendi subito a darci una mano ti faccio rimpiangere di essere nato!-
    Si voltò indietro, e vide che se n’era andato con un portale oscuro.
    -Maledetto traditore!- disse il biondo, mentre i nemici partivano all’assalto. Si dovette fare scudo col sitar dai numerosi attacchi frontali dei simili che approfittarono del suo momento di distrazione. L’ex numero nove fece leva sulla sua arma rispedendo indietro gli assalitori. Quasi ripetendo gli schemi precedenti sgominarono i nemici in poco tempo.

    -Complimenti, siete davvero forti, evidentemente ho fatto un errore a farvi affrontare nemici di calibro così basso…-
    Esultò applaudendo la ragazza di prima, qualche metro più in là.
    -Proviamo a rendere le cose un po’ più movimentate…- esordì lei, schioccando le dita. Dal terreno uscì un gigantesco aculeo crepuscolare. Demyx e gli altri lo guardarono impietriti.
    La ragazza rise:-Vi ricordo una cosa, se uno come lui si muove in una caverna del genere, dubito resterà integra a lungo. Addio Demyx, Aira, Nanashi e Mudriel, spero di rivedervi vivi.- disse con un sorriso malefico, prima di andarsene.
    Il nessuno gigante diede un pugno al terreno, schivato prontamente da tutti, ma che diede una scossa a tutta la caverna.
    -Se non lo ammazziamo in fretta rimarremo sepolti qua!- esclamò Arch spaventato.

    La ragazza comparì appena fuori dalla caverna. Addirittura lì si sentivano i rimbombi della battaglia. Sorrise e con un cricco fece cadere davanti a lei la maschera.
    -Sei sicura di aver fatto bene? E se poi muoiono?-
    Lei rise a crepapelle. –Figurati se muoiono per una cosa del genere!-

    Aira si lanciò in avanti verso l’avversario. Demyx li aveva avvertiti, il punto debole è la testa e lei, la più agile del gruppo, era partita subito a scalare il gigante, per colpirlo alla testa coi pugnali. Però l’aculeo crepuscolare reagì lanciandogli contro numerosi raggi del nulla (quelli che si schivano con aggira XD non so come chiamarli XD)
    -Aira!- urlò Demyx. Riuscì a mantenere la concentrazione. Suonò il suo sitar e una colonna d’acqua andò verso Aira deviandola dalla traiettoria dell’attacco nemico. Nello stesso momento Nanashi lanciò thunder che lo colpì in pieno, e anche Mudriel si dava da fare colpendo l’avversario lanciandogli il keyblade stile boomerang e, ogni tanto, sfruttando i suoi movimenti lenti nel dare pugni per scalargli le braccia e colpirlo in un corpo a corpo.
    -È inutile. Di questo passo non lo sconfiggeremo mai in tempo!-
    Arch ebbe un’idea. –Una soluzione c’è!-
    Cercò di concentrare tutte le sue energie sul braccio che impugnava l’arma, e la lanciò contro una stalattite proprio sopra l’aculeo. Essa crollò colpendo in pieno il nessuno. Dall’altra parte però, quel colpo fece scuotere la terra.
    -Scappiamo!- iniziarono a correre a più non posso, solo Arch rimase indietro.
    -Voi andate! Io vi raggiungo subito.-
    Gli altri non protestarono e si avviarono. Poco dopo però, arrivarono a un vicolo cieco. Verso metà strada un crollo aveva bloccato la strada!
    Arch li raggiunse, ma ciò non cambiava la situazione.
    -Siamo spacciati!- esclamò lui.
    Tutti si sedettero per terra disperati, pesando invano a come uscire.
    -Demyx…-sussurrò Mudriel, in preda alla collera.
    -Dimmi.- rispose lui afflitto.
    -I portali oscuri…-
    Il nessuno si battè una mano sulla fronte. –Che sbadato! È vero, potevamo usarli anche per evitare di combattere contro l’aculeo!-
    Tutti lo guardarono con una incredibile furia omicida.
    -MA IO TI AMMAZZO!!!- urlarono tutti in coro, cosa che non poterono fare, essendo lui l’unico in grado di aprire varchi.
    Pochi minuti dopo erano fuori, di nuovo in città, dentro la casa di Arch (fuori coi vestiti pesanti lasciati nella grotta sarebbero congelati)
    -Tutto è bene quel che finisce bene!- esordì Demyx.
    Nanashi lo interruppe:-Macchè bene e bene. Ci siamo solo fatti un nemico in più.-
    Arch tossicchiò per prendere la loro attenzione, quando vide che gli altri si erano zittiti parlò:-Vi ringrazio per avermi aiutato, questo ve lo siete proprio meritati!- lanciò un pezzo di oricalco che il nessuno prese al volo.
    -E questo da dove arriva?- domandò Demyx confuso.
    Arch sorrise:-Nella caverna non mi ero attardato SOLO a recuperare la mia arma. Mi sono anche arricchito un po’- tutti risero in coro.
    -Beh, buona fortuna Arch, vedi di guadagnarci con l’oricalco che hai guadagnato, noi abbiamo un’altra missione da svolgere.
    Arch strinse la mano di ognuno di loro.
    -Mi raccomando, fate attenzione, quelli là non sembrano nemici da sottovalutare, e per della gente che ci rimette quasi la pelle per un po’ di frescolino dubito ci siano molte possibilità…-
    Demyx lo aggredì:-Prova a ripeterlo!-
    -Con vero piacere Mr capelli a spazzola!-
    -Questo non dovevi proprio dirlo!-
    Tutti gli altri si misero a ridere vedendoli battibeccare. L’ennesimo siparietto comico prima della partenza verso un altro mondo e verso nuovi ostacoli.
     
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  14. misterious detective
     
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    Nota: il ballerino con la lavagnetta è ispirato al simile con la lavagnetta, co-protagonista in una fan fiction di uno dei miei più grandi amici ^w^ Ok, adesso non ci saranno più citazioni, lo giuro XD

    SPOILER (click to view)
    ma non mi fiderei troppo se fossi in voi XD
     
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  15. misterious detective
     
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    Parte coi ricatti: commentate o non inizio a scrivere il prossimo capitolo è_é

    dai, vi prego, ne ho bisogno di un commento ç__ç XDXDXD
     
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341 replies since 19/10/2008, 11:56   3722 views
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