Il Ritorno dei Cuori - Demyx Revenge

Protagonista assoluto Demyx. Gli altri pg sono inventati, ma appariranno anche gli altri nostri eroi

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  1. misterious detective
     
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    Grazie Eneru del commento :sobsob: prima eri così critico e pian piano sono riuscito a strapparti proprio un bel commento XD
    Le battaglie...ho pensato di concentrarmi su esse perchè spesso vedo che sono trascurate, poi quando penso al capitolo nella mia testa penso tutto il susseguirsi di azioni nel combattimento, quindi non posso fare a meno di metterlo su carta XD per il resto faccio quello che posso XD adoro scrivere quindi faccio del mio meglio ^^

    Comunque se vuoi un commento sulla tua fan fiction te lo darei volentieri, solo che non so qual è la tua fan fiction XD

    PS: il prossimo capitolo è più lungo dei precedenti. Preferite che lo divida in due o lo volete unico?
     
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  2. Eneru92
     
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    Prego , ma è la pura verità , sei migliorato !

    P.S : la mia fiction è kingdom hearts 3 : la guerra delle tre spade ... se vuoi dai un'occhiata all'ultimo capitolo , e se ti piace mi farebbe piacere che la leggessi !

    P.P.S :Dipende ... quanto è lungo il prossimo capitolo ??
     
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  3. light master
     
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    Bellissima, descrivi le battaglie in modo molto articolato, però stai attento alle ripetizioni, hai detto un po di volte demyx :asd:

    Comunque vorrei anche io che tu guardassi la mia, la fan fiction si chiama "il nuovo regno" i commenti sn sempre ben accetti

    Per la cosa di dividerlo in due, nn so a me piace leggere tutto di un fiato, quindi preferirei solo 1 comunque vedi tu!
     
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  4. misterious detective
     
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    Allora lascio in uno, così ci devo lavorare meno XD
    Sono se ben ricordo 5 pagine di word XD (senza l'andare a capo che correggerò prima di postare)
    Comunque appena ho tempo (domenica mattina alle 7 XD) leggerò le vostre fan fiction, potete scommetterci ^^
    grazie light per il consiglio, ci farò attenzione ^^
     
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  5. light master
     
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    prigo prigo!
     
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  6. Eneru92
     
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    prego ! Comunque cinque pagine di word sono abbastanza , non c'è bisogno di dividere in due il capitolo ( io ne faccio anche 7 - 8 di pagine , per esempio ! )

    Per il fatto del commento non c'è fretta , fallo quando vuoi !
     
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  7. Siegmund
     
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    dato che qui tutti si fanno pubblcità me la faccio pure io :sese:
    la mia fiction è kingdom hearts: la fine dei tempi
    comunque bravissimo
     
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  8. misterious detective
     
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    Capitolo 4
    Intrigo Politico

    I ragazzi si voltarono. Alle loro spalle stava a braccia incrociate uno strano ragazzo: Aveva lunghi capelli biondi e degli occhi azzurri. Aveva legata alla fronte una fascia rossa, i cui lacci arrivavano quasi a toccare terra. Indossava anche una sciarpa azzurra, poco più corta dei lacci. Indossava una maglia rossa con delle strisce bianche a maniche corte, e portava due polsini. Infine portava dei pantaloni bianchi. Fissava attentamente i due ragazzi, aveva uno sguardo magnetico.

    Demyx sbottò:-Tizi a chi?! Porta un po’ di rispetto! Nemmeno ci conosci!- quando Demyx tornò calmo si accorse che il ragazzo non era più davanti a lui: era chino davanti ad Aira, e le stava baciando la mano.
    –Sono onorato di fare la sua conoscenza signorina. Mi chiamo Nanashi, posso ardire a conoscere il suo nome?-
    Aira sbuffò: a dire la verità quei modi mielosi le davano lievemente fastidio, ma Nanashi era un bel ragazzo e molto educato, quindi poteva anche passarci sopra. –Sono Aira, il piacere è mio.- Rispose lei sorridendo.
    Demyx, arrabbiato per i modi del ragazzo, cercò di saltargli addosso, ma lui si era già dileguato, e Demyx cadde tra le braccia di Aira, che lo guardò con compassione e lo aiutò a rialzarsi. Nanashi si era spostato qualche metro più in là. –Purtroppo miei cari devo scappare causa forza maggiore. Mi auguro di rivederla, Aira, e in quanto a te, strano tipo dai capelli a punta, ciao!- corse via.
    Demyx iniziò a tastarsi i capelli sconcertato. –Aira…ma davvero ho i capelli a punta?- disse col broncio. Aira rise, i due videro che da dove veniva li ragazzo c’era una città, quindi decisero di avviarsi per cercare un alloggio.

    I due rimasero sorpresi nel vedere la cittadina, quando vi arrivarono: era edificata all’interno di una valle. I due si diedero un’occhiata in giro. La prima cosa che catturò l’attenzione di Demyx fu il bar. –Dai Aira, perché no?-
    Lei lo aggredì:-Cos è? Vuoi ubriacarti già da adesso?-
    lui le rispose offeso:-Macchè ubriacarmi, volevo solo raccogliere informazioni!-
    Aira sospirò e finse di crederci.

    Entrarono nel bar dove il barista li informò sull’edificio che avevano visto appena arrivati, mentre Demyx si scolava della birra che non aveva mai bevuto prima, visto che Xaldin la tracannava sempre tutta senza lasciargliela assaggiare. –L’edificio che avete visto è un’abbazia, una delle più importanti del mondo a dire la verità, ed è la sete dell’abate Francisco, una persona di rilievo per tutti i fedeli di queste terre.-
    -Che è un’abbazia?- domandò Demyx.
    Aira sospirò:-Quanto sei ignorante…un’abbazia è un particolare tipo di monastero, ma a differenza di uno normale, essa è un ente autonomo.-
    Demyx inclinò la testa, e Aira gli domandò scettica:-Hai capito?-
    -Forse.- disse scrollando le spalle e tornando a bere.

    –Grazie delle informazioni signore!- disse Aira quando uscì da locale più tardi, arrabbiata e portandosi appresso Demyx. –Lo sapevo che non c’era da fidarsi! Figurati se questo idiota non si ubriacava!- -Non shono ‘mbriaco.- farfugliava Demyx, nei fumi dell’alcool. Aira andò a prendere una stanza all’albergo della cittadina, e stese Demyx s uno dei letti della stanza mentre lei andava a riposare esausta sull’altro.

    Il giorno dopo Demyx si svegliò con un gran mal di testa verso l’ora di pranzo, mentre Aira gli era accanto con un bel piatto di minestra e lo accudiva come un bambino. In un’altra occasione il nessuno avrebbe molto apprezzato l’atteggiamento di Aira, ma in quelle condizioni non capiva nemmeno cosa gli stesse succedendo, e si riprese solo dopo mangiato.

    Quel pomeriggio, nonostante Aira fosse ancora più in disappunto rispetto al giorno prima, il nessuno riuscì a sgattaiolare via a farsi un giro al bar. Aira ovviamente se ne accorse inseguendolo dentro.
    La ragazza non fece in tempo a riportarlo indietro, quando la loro attenzione venne catturata da qualcosa: in un tavolo lì vicino, due persone stavano giocando a poker, attorniate da un gruppo di avventori entusiasmati dalla partita, che scrutavano, allungando il collo, le carte dei contendenti. Uno dei due era un omone gigantesco, che più che un uomo assomigliava a un armadio a due ante, mentre l’altro era il ragazzo che avevano conosciuto appena arrivati, Nanashi.
    Demyx si avvicinò al gruppo, interessato. Un mucchio di soldi era dalla parte di Nanashi, mentre sembrava che l’altro giocatore fosse in svantaggio. Il ragazzo rideva dondolandosi sulla sedia:-Ah! Ah! Ah! Sicuro di non volerti arrendere? Hai perso quasi tutto…- mentre parlava, Demyx si era fatto spazio tra la folla e gli era di fianco prendendolo per la sedia. –Ciao Nanashi!-
    Nanashi si spaventò tanto da cadere dalla sedia, facendo cadere un mucchio di carte dalle maniche. L’omone si alzò furioso. –Ecco come facevi a vincere sempre…baravi!- Demyx intanto si allontanò per non finire in mezzo. L’omone tirò un pugno verso Nanashi, ma lui si spostò e ad essere colpito fu uno degli spettatori. In pochi secondi il bar si era trasformato in un campo di guerra. Tutti si prendevano a pugni.
    Demyx, che era sgattaiolato di nuovo da Aira, e la ragazza guardavano allibiti quanto succedeva. Bastò uno sguardo e capirono le intenzioni dell’altro. Diedero un’occhiata all’entrata, da cui era impossibile uscire indenni, così uscirono di soppiatto dall’uscita posteriore.

    Appena usciti, Demyx sospirò, libero da quel caos. In quel momento voltò il capo e lo vide: Nanashi sedeva su di una botte, guardando per aria. Anche Nanashi lo guardò per un attimo, mostrando un lieve disprezzo, poi scrollò le spalle, si alzò e si avviò. Aira gli andò incontro per scusarsi dell’accaduto, quindi gli chiese dove fosse diretto. –Sto semplicemente andando all’abbazia, è lì che vivo.- Aira lo guardò interessata, e lui continuò a parlare. Intanto Demyx li seguiva, un po’ arrabbiato sentendosi messo da parte.
    –Vedi, a proteggere l’abbazia c’è un ordine di templari, che ha il solo scopo di fare da scorta all’abate Francisco.- Nanashi guardò Aira con occhi famelici.
    –Se non avete posto dove andare per stasera potete fermarvi nel mio alloggio, domani vi farò anche da guida.-
    Aira diventò rossa, non si aspettava una proposta del genere. Anche Demyx diventò rosso, ma dalla rabbia. Non gli andava giu che uno scono facesse tanto il cascamorto con la sua “amica”. Non se ne rendeva conto, ma più il tempo passava più diventava geloso di Aira, e seppur lo rinnegasse per colpa del suo orgoglio si stava innamorando di lei…però lei non lo considerava neanche. Il nessuno si sentiva avvilito.

    Passarono un paio d’ore di cammino prima di arrivare all’abbazia, e sotto la luce del sole che tramontava diventava uno spettacolo magnifico. I ragazzi entrarono preceduti da Nanashi. Attraversarono la stanza principale dove si trovava un monumentale altare eretto in onore della dea venerata in quel mondo. Nanashi fece loro segno di seguirlo oltre una porticina laterale, che portava a un giardino interno. Da lì attraversarono un portone in fondo al giardino, dove vi erano due guardie. Quando videro Nanashi lo riconobbero subito e lo fecero passare ridendo. –Ehi Nanashi! Anche oggi porti a casa una pulzella eh? Dai, la lasciamo passare solo perché sei tu, poi ci racconti com’è andata.- lui fece cennò con la mano di spostarsi alle due guardie, non considerandole neanche. Entrarono. Stavano per voltare a sinistra, nel corridoio dove si trovava la stanza di Nanashi, ma al piano di sopra videro un altro templare. Aveva una tunica blu come tutti gli altri, ma molto più sfarzosa. Aveva dei capelli a caschetto mori e due occhi blu intenso che scrutavano con disprezzo il gruppo. –Nanashi, anche oggi ti porti dietro delle ragazze invece di lavorare eh? Sei proprio irrecuperabile, mi chiedo come tu faccia a essere diventato il prediletto dell’abate.- si mise a ridere. –Presto le cose cambieranno; quando l’abate mi sceglierà come suo successore, i nullafacenti come te andranno ai lavori forzati…- se ne andò con un sorriso maligno sulle labbra. Demyx lo guardò andarsene furente di rabbia. Gli dava fastidio che si permettesse di fare tanto il gradasso.
    Il nessuno chiese allora a Nanashi, dopo che furono andati in camera:-Chi era quel gradasso? Avevo una voglia di prenderlo a pugni…-
    Nanashi chinò il capo. –Era Marcello, il capitano dei templari. Il prediletto dall’abate…dopo di me.- Ridacchiò. Aira capì che ci doveva essere dell’altro e lo incoraggiò ad andare avanti.
    –Lui ha qualche anno in più di me…era orfano e venne accolto dall’abate, e grazie ai suoi pregi fece rapidamente carriera. Poi arrivai io. Ero nelle sue stesse condizioni, senza una famiglia né una casa; per questo andavamo molto d’accordo…fino a quando non scoprimmo di essere fratelli. Io ero diventato il prediletto dell’abate, e Marcello provava una grande invidia nei miei confronti. In poco tempo avevamo entrambi dimenticato tutto il passato, ed eravamo diventati nemici.-
    Aira lo ascoltò attentamente e provò dispiacere per lui, mentre Demyx provava una grande rabbia verso il fratello disumano di Nanashi. Il templare si stese sul letto con le mani dietro il capo. –Basta parlare del mio passato, non ne ho alcuna voglia. Buonanotte.

    Demyx si mise seduto sul suo letto, mentre Aira si era stesa sul suo. La ragazza guardava Demyx: aveva un aria pensierosa, sembrava turbato da qualcosa. Lei si alzò e si sedette di fianco a Demyx, avvicinandosi a lui. –Cos’hai? Mi sembri un po’ strano.-
    lui la guardò e sorrise. –è solo che mi ricorda vagamente me e mio fratello…noi siamo riusciti ad andare d’accordo nonostante fossimo tanto diversi. Probabilmente l’invidia di Marcello è scattata solo perché suo fratello era riempito di attenzioni che lui non aveva mai avuto nonostante i suoi sforzi di essere un buon templare, probabilmente anche quando si sono conosciuti la pensava così in fondo, e quando ha scoperto la loro parentela, ciò è degenerato. Io invece sono stato fortunato, mio fratello mi ha sempre difeso, era fortissimo…sono sempre stato un peso per lui e per gli altri, eppure era sempre felice di aiutarmi. Avrei sempre voluto diventare come lui…- diventò molto triste.
    –Mi manca davvero tanto la mia vecchia vita.-
    Aira lo avvicinò abbracciandolo. –Non dire sciocchezze…prima o poi tornerà come prima, intanto godiamoci questo viaggetto…-
    Demyx sorrise. –Hai ragione…-
    Aira gli diede un bacio in fronte e si misero entrambi a dormire
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    Passarono solo poche ore, quando improvvisamente nella caserma si creò un gran putiferio: un mucchio di gente correva da tutte le parti, presa dal panico. I tre si catapultarono fuori. Videro stupiti che andava tutto in fiamme, e una miriade di heartless girovagavano per l’intera abbazia mietendo vittime.
    –Dannazione!- urlò Nanashi in preda alla collera. Sguainò il suo fioretto e tranciò un heartless che stava per colpire un bambino, eliminandolo. Si accorse poi di una cosa: suo fratello si trovava al piano di sopra, e stava correndo verso l’interno del primo piano della caserma, probabilmente diretto all’isolotto dove era eretta la dimora dell’abate.
    Nanashi si voltò verso gli altri. –Ragazzi, devo chiedervi un favore: dovete pensare voi a queste maledette ombre, io devo correre dall’abate!-
    Demyx annuì serio. –Mi fido di te…- disse il templare al nessuno, quindi saltò su una crepa di una colonna, abbastanza profonda da infilarci un piede e darsi una spinta verso il cornicione del piano superiore, quindi corse dove era andato anche suo fratello.
    Demyx sguainò il sitar con aria combattiva:-Bene bene, movimentiamo un po’ la festa con della buona musica…- Ormai l’abbazia era stata evacuata, quindi non avrebbe avuto motivo di trattenersi. Iniziò a suonare una melodia metal e dal terreno si formò dell’acqua che iniziò a vorticare e presero forma decine di cloni d’acqua che iniziarono una sfrenata guerra contro gli heartless.
    Cloni ed heartless combattevano quasi alla pari, la differenza era che Demyx riusciva a ricrearne continuamente, anche se gli costava fatica. –Aira! Coprimi!- La ragazza annuì e si mise a fare da scudo a Demyx. Due cavalieri corazzati partirono all’assalto spiccando un salto contro i due. Aira diede un calcio in pancia a uno facendolo volare via e, con la gamba ancora alzata, sferrò un colpo col suo stiletto al petto dell’altro, eliminandolo. I due si guardarono per un momento e si scambiarono un sorriso d’intesa.

    Intanto Nanashi correva a perdifiato. Attraversò tutta la caserma arrivando al pontile che collegava l’abbazia con la residenza dell’abate. Lì, che correva verso la casa, c’era Marcello. –Fermati!- gli urlò Nanashi.
    Marcello si voltò un attimo, poi gli diede nuovamente le spalle.
    –Lasciami in pace…-
    Nanashi arrabbiato gli corse incontro. –è tutta colpa tua! Se non ti fossi schierato dalla parte di Nobuyuki tutto ciò non sarebbe successo!-
    Marcello ribattè con disprezzo:-Non dire stupidaggini…io non mi sono mai schierato con lui; semplicemente era candidato per il ruolo di abate, e presto sarebbe potuto diventare anche il sacerdote supremo. Io ho solo cercato di raggiungere il mio obbiettivo.- -Non prendermi in giro! Sapevi benissimo che voleva usare quelle ombre.-
    Marcello scosse il capo:-Si chiamano heartless, e comunque doveva usarle per mantenere l’ordine, come potevo immaginare che le avrebbe usate per portare il caos?- Nanashi sfilò il suo fioretto e menò un fendente contro il fratello. –ORA BASTA!- Marcello lo parò senza difficoltà. –Come vuoi tu…non mi lascerò sfuggire quest’occasione: salverò l’abate che mi proclamerà suo erede e mi libererò di te…due piccioni con una fava…- diede un colpo col braccio liberandosi dalla situazione di stallo e scaraventando lontano Nanashi.
    Il ragazzo si rialzò e portò la spada al cielo: dei fulmini si scagliarono su Marcello. Lui sorrise e lanciò in arma il suo stiletto che fece da parafulmine. Quindi lo riprese al volo e si lanciò contro Nanashi.
    Iniziarono a scambiarsi una serie di colpi, che andavano tutti a vuoto. Marcello menò un fendente dall’alto, bloccando entrambe le spade a terra, mentre con la mano libera gli lanciò un anatema di fuoco, colpendolo in pieno.
    Nanashi rimase disarmato, mentre Marcello ora controllava entrambe le lame. Nanashi mosse più volte le braccia, creando un uragano verso Marcello: se i due fratelli erano così popolari da quelle parti, non era solo per la loro bellezza e per la loro abilità in combattimento, ma anche per le loro abilità magiche. Marcello si riparò con le lame dal turbine. Nanashi ne approfittò per assalirlo riappropriandosi della sua spada; il combattimento così tornò alla pari, ed entrambi determinati a mettere al tappeto l’avversario si diedero guerra senza esclusione di colpi.

    Demyx e Aira correvano a perdifiato, senza però lasciarsi dietro nessun heartless. Ogni volta che ne incontravano uno, lo eliminavano con un solo colpo ben assestato.
    Percorsero il dedalo di corridoi della caserma fino ad arrivare all’uscita posteriore, che portava alla dimora dell’abate. Lì videro una scena terribile: Nanashi era a terra, si appoggiava sulla sua spada, piantata nel terreno, mentre Marcello lo sovrastava pronto a recargli il colpo di grazia.
    –Erano anni che aspettavo questo momento…finalmente ti toglierò dai piedi!-
    il suo palmo si illuminò e Marcello scagliò una potentissima sfera di luce.
    Proprio a un passo dal colpire Nanashi, Demyx si parò davanti ad essa deviandola col suo sitar. Sul volto di Marcello si dipinse un’espressione di rabbia.
    –Voi chi siete? Non avete il diritto d’intromettervi.-
    Demyx gli rispose con la stessa aggressività:-Siamo suoi amici! E non ti permetteremo di fargli del male!-
    Si apprestò a saltargli addosso, ma fu Nanashi a fermarlo.
    –Demyx…questa è una faccenda che non ti riguarda…- cercò di rimettersi in piedi.
    Marcello lo derise:-Guarda come sei ridotto, e speri ancora di poter combattere? Non ho tempo da perdere con voi, devo andare a salvare l’abate. Voi intanto trastullatevi con questi…-
    schioccò le dita e apparvero una decina di cavalieri corazzati. Marcello ne approfittò per scappare dentro l’edificio.

    –Maledetti!- Demyx iniziò a suonare il suo sitar con ardore, evocando una marea d’acqua che facesse loro da scudo. Solo in quel momento Demyx si accorse che ormai Nanashi stava bene.
    –Ma cosa…-
    Aira rise.
    –Semplicemente ho usato energiga mio caro- disse sorridendo.
    Demyx fece una smorfia e tramutò la barriera in un enorme dragone acquatico che si abbattè sui nemici, uccidendone una buona parte e lasciandone feriti solo alcuni.
    Aira si rivolse a Nanashi:-Io ti ho curato, ma il tuo fisico è ancora in pessime condizioni. Tu resta qua, al resto pensiamo noi…-
    Nanashi si alzò in piedi allontanandosela.
    –No! Non posso! L’abate è l’unica persona che conta per me. Non importa cosa dovrò affrontare, ma il mio obbiettivo è salvarlo e lo farò a qualsiasi costo!-
    Quelle parole illuminarono Demyx: finalmente aveva capito cosa doveva fare.
    Senza curarsene maggiormente, i tre corsero dentro lasciando addietro gli avversari intontiti dall’attacco di Demyx.
    Senza nemmeno prendere fiato scalarono la scala a chiocciola raggiungendo il secondo piano: erano davanti a una porta gigantesca con due enormi battenti. Demyx e Aira si fermarono per un momento ad osservarla intimiditi, ma Nanashi la spalancò con risolutezza. Dentro la scena era terribile.

    Marcello era in ginocchio davanti all’abate; era chiaro che aveva perso contro l’heartless che si trovava davanti a lui. Una guardia di ferro li sovrastava, pronta a dare il colpo di grazia a Marcello. Sferrò un pugno, ma Nanashi, seppur un po’ riluttante all’idea, si lanciò contro il pugno bloccandolo col suo fioretto.
    Marcello alzò il capo sorpreso. –Nanashi…tu…-
    lui gli rispose con aggressività. –Pensa ad andartene, a lui badiamo noi.-
    un'altra persona però dietro la guardia di ferro, li osservava compiaciuto. Era Nobuyuki, colui che aveva chiamato lì gli heartless.
    –Stupidi! I vostri sforzi sono inutili. Heartless! Elimina queste pulci!- disse con cattiveria.

    L’heartless girò la testa verso di lui, improvvisamente la testa partì contro di lui dandogli una potente botta. Nobuyuki barcollò, e ricevette un’altra testata che gli fece perdere completamente l’equilibrio facendolo cadere dall’enorme vetrata alle sue spalle. Per lui non c’era più nulla da fare.

    Demyx e Aira corsero davanti a Marcello. Lo guardarono, e lui capì che non aveva più nulla da fare lì, e seppur si sentisse un codardo scappò via come gli avevano chiesto di fare.
    Demyx cominciò immediatamente a suonare il sitar, ma per quanta acqua gli lanciasse contro, i pezzi del corpo del nemico si separavano evitandoli. Aira nel frattempo si lanciò verso il nemico senza che Demyx potesse fermarla. Evitò scartando di lato un piede, poi saltò nel momento esatto per evitare un’artigliata.
    Nello stesso tempo quel salto la fece arrivare sopra il corpo della guardia di ferro. Prese i suoi pugnali e li conficcò nel corpo del mostro Si sprigionò una grande luce, tutti pensarono che fosse finita, ma l’heartless non era ancora crollato. Una delle due mani si allungò verso di lei afferrandola. Demyx non fece in tempo ad urlare di lasciarla, che già l’heartless la faceva roteare per aria e la lanciò nel vuoto. Demyx cercò di raggiungerla e salvarla, ma non aveva speranze.
    Nanashi però con uno scatto si era già portato alle spalle di Aira e la afferrò con forza. Ma erano vicini alla finestra e per il peso di Aira entrambi sarebbero caduti nel vuoto.
    Nanashi riflettendo istantaneamente la lanciò in avanti, quindi cadde indietro due piani di sotto. Il nessuno e la ragazza non potevano crederci. Però si accorsero che una mano era aggrappata al pavimento: Nanashi si era riuscito a tenere stretto! Ritornò di sopra con una rabbia incredibile.

    –Finisce qui!- urlò verso l’heartless.
    Il suo fioretto si illuminò e una gran quantità di corrente elettrica iniziò ad attraversare la sua arma. Corse incontro al nemico facendo strisciare la spada a terra creando delle grandi faglie nel pavimento, quindi saltò portando in alto la spada tranciando in due l’heartless che esplose in un mare di scintille.
    La guerra sembrava essere finita. Una marea di soldati corazzati però marciava verso l’abitazione, pronti ad attaccarli, ma una figura incappucciata, avvolta in un mantello scuro come la notte, li osservava dirigersi verso la zona dei tre.
    La figura rise. –Direi che può bastare, non occorre in questo momento procurargli altre difficoltà.-
    Allungò una mano verso i nemici, e un’onda d’urto parti investendoli. Tutti i nemici colpiti venivano mutilati e la loro carne dilaniata come niente sotto il colpo della figura misteriosa. Bastò che egli ripetesse l’attacco per un paio di volte e gli heartless che stavano raggiungendo il gruppo erano già storia. Sbadigliò –Non sono nemmeno utili come allenamento…- se ne andò aprendo un portale oscuro. –Odio questo piano…procede troppo lentamente…e più tempo passa più il rischio aumenta…che sciocchezza tutta questa storia!- se ne andò.

    Nanashi tirò un sospiro di sollievo, poi si irrigidì: corse verso l’abate, si era dimenticato di verificare come stesse. Lo trovà disteso a terra, la vita lo stava abbandonando.
    Nanashi lo sollevò per le spalle. –Signore…lei non può morire…la prego…- l’abate accennò un sorriso.
    –Nanashi, immagino cosa tu stia provando ora, ma non devi assolutamente essere triste…prima o poi sarebbe successo comunque, e in questo momento sono solo felice che l’abbazia non sia caduta nelle mani di quell’uomo.-
    Nanashi lo guardò, guardò l’uomo che lo aveva allevato come un figlio per tutto quel tempo. L’abate continuò:-Fammi solo un ultimo favore, chiedi scusa a Marcello…la sua invidia non gli ha mai fatto vedere che in realtà non ho mai fatto preferenze tra voi due…- mentre finiva di dire la frase spirò. Nanashi lanciò un grido di dolore, e anche il cielo, seppur poco nuvoloso, piangeva con goccie di pioggia la scomparsa dell’abate Francisco.

    Nanashi ora si trovava all’aperto, tra le due cittadine di quella zona. Ammirava l’orizzonte e il mare che si estendeva oltre le coste di quella terra. Demyx e Aira lo guardavano con dispiacere da lontano.
    Demyx gli si avvicinò alle spalle. –Nanashi, cos’hai intenzione di fare adesso?-
    il ragazzo sospirò:-Non lo so…ora che l’abate è morto, non ho più nessuna ragione per cui stare qui…probabilmente il nuovo abate diventerà mio fratello, ma sinceramene non mi interessa più di tanto…mi sembra di non avere più nessuno stimolo per andare avanti…- Demyx lo capiva.
    –Voi siete in viaggio giusto? Permettetemi di venire con voi! Ormai non ho più nulla qui, ma sono sicuro che se partissi con voi otterrei qualcosa!-
    Demyx lo guardò esterrefatto. Annuì.

    Poco dopo il gruppo aveva già preparato i bagagli, pronti a mettersi in marcia. –Demyx, dove andremo stavolta?- chiese Aira curiosa.
    Demyx la guardò con sguardo fiero:-Nanashi mi ha dato l’ispirazione: da quando ho lasciato l’organizzazione non ho fatto altro che vagare per i mondi senza nessun obbiettivo, ma ora ho capito che se sono rimasto da solo e gli altri mi hanno snobbato, è la mia occasione per mostrare loro quanto si sbagliano. Se voi siete con me, conquisteremo noi KINGDOM HEARTS, ma non coi metodi brutali dell’organizzazione, riavrò un cuore, ma a modo mio.-
    Aira dapprima fu un po’ spaventata dall’affermazione di Demyx, l’idea di compiere una simile impresa la spaventava, anche perché pensava che fosse la scelta sbagliata, ma non voleva lasciare l’amico da solo.
    –Noi siamo con te!- disse senza timori. I tre entrarono nel portale. –Bene, ora abbiamo solo bisogno di un custode se vogliamo conquistare KINGDOM HEARTS…-
    Nanashi entrò a sua volta perplesso nel portale.
    –Solo una cosa…cos’è di preciso questo Kingdom Hearts?-
    Non c’è bisogno che dica la reazione degli altri due a quella domanda…
     
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  9. light master
     
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    Bellssima come al solito!!! quindi ora sono in tre... Ora secondo me entra in ballo Sora...continua al piu preesto!!!




    E leggi la mia fan fiction!!
     
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  10. Siegmund
     
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    bellissimo
     
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  11. light master
     
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    CITAZIONE (Siegmund @ 27/10/2008, 06:00)
    bellissimo

    Riduttivo, è di più :asd:
     
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  12. misterious detective
     
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    CITAZIONE (light master @ 27/10/2008, 16:51)
    CITAZIONE (Siegmund @ 27/10/2008, 06:00)
    bellissimo

    Riduttivo, è di più :asd:

    Non so che dire...mi sento in imbarazzo così XD
     
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  13. hoshyko
     
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    stupendo!!
     
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  14. light master
     
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    comunque tu ancora nn hai letto la mia... :heho:

    :addit:
     
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  15. misterious detective
     
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    Ho letto il primo capitolo sia della tua sia di quella di Eneru XD
     
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341 replies since 19/10/2008, 11:56   3722 views
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