{A tRuE lOvE sToRy}

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. axel36
     
    .

    User deleted


    bel capitolo...bravissima...
     
    Top
    .
  2. Siegmund
     
    .

    User deleted


    perchè non dovresti coninuare?
    sei molto più brava di me
     
    Top
    .
  3. Naminè94
     
    .

    User deleted


    Non so, credevo fosse diventata monotona come fic, x qst ho cercato di introdurre altri personaggi...
     
    Top
    .
  4. Naminè94
     
    .

    User deleted


    Capitolo 7
    Axel ci pensò un po’ prima di acconsentire. Voleva fidarsi di quel ragazzino dagli occhioni azzurri, ma non voleva rivelargli troppo del suo passato.
    Axel: Quelli sono dei miei amici. Per modo di dire. Possiamo definirli: ragazzi che frequentano la mia stessa università.
    Roxas: Cos’hanno che non va?
    Axel lo guardò torvo.
    Axel: non si nota? Wow... pensavo si notasse anche in me! Sono degli idioti. Viziati. Egoisti. Fanno parte di un gruppo chiamato “Organizzazione XIII”, di cui, mi vergogno ad ammetterlo, prima di quest’estate facevo parte anch’io.
    Roxas: E cosa fanno in quest’organizzazione?
    Axel: Tutto ciò che ci può essere di sbagliato, tuttavia, riescono sempre a rimanere anonimi. Non si farebbero scrupoli a violentare un ragazzino come te. Hai visto come ti fissava Marluxia?
    Roxas: Credevo fosse semplicemente gay...
    Axel: Oh no... Lui va con tutti. Uomini o donne che siano.
    Roxas a quella notizia rimase scioccato. Non credeva esistessero persone del genere.
    Roxas: Ma a che scopo?
    Axel: Puro divertimento. Ma per me non è più divertimento.
    Roxas: Facevi le stesse cose anche tu?
    Lo guardò un po’ impaurito, credendo che da un momento all’altro sarebbe potuto saltargli addosso... Questo spiegava molte cose.
    Axel: No... Non ho mai fatto male alle persone. Mi sono limitato ai soliti atti di vandalismo... Cazzate.
    Roxas sospirò. Per fortuna.
    Roxas: E come mai hai lasciato l’organizzazione, se posso saperlo?
    Axel: Veramente non mi va tanto di parlarne. Ma quando ne avrò voglia, giuro che te ne parlerò...
    Roxas gli sorrise.
    Roxas: Certo! Scusa, non volevo insistere.
    Axel gli diede un pugno sulla spalla. E da lì, cominciarono una conversazione da buoni amici...
    Dall’altra parte della spiaggia Marluxia e Saix li osservavano da lontano
    Saix: Cos’hai in mente?
    Marluxia fece un ghigno. Ma non rispose in un primo momento.
    Marluxia: Axel sembra tenere molto a quel ragazzino... Hai visto come l’ha difeso prima?
    Saix annuì. Ma non sapeva ancora cosa il compagno avesse in mente.
    Si sarebbero vendicati di Axel una volta per tutte...
    Passarono le ore e Roxas pranzò insieme ad Axel, promettendo di aiutarlo al bar. Si fecero le 18 circa, il tempo volava.
    Roxas: Ma dov’è Larxene?
    Axel: Non si sentiva bene... Le ho detto che me la sarei sbrigato da solo qui al bar; ma mi risulta un po’ difficile.
    Roxas: Cos’ha?
    Axel: Forse un’intossicazione o forse un po’ di influenza. Non lo so.
    Roxas: Oh, mi dispiace.
    Axel: E con Naminè come va, eh???
    Cavolo! Roxas si era completamente dimenticato che sarebbe dovuto andare a prendere Naminè. Sgranò gli occhi e si portò una mano alla fronte, abbassando il capo.
    Roxas: Oh no!
    Axel: Cosa c’è?
    Roxas: Sarei dovuto andare a prendere Naminè ore fa! è la seconda volta che le do buca senza preavviso. Adesso che faccio?
    Axel stava per rispondere quando una ragazzina si avvicinò al bancone.
    Naminè: Roxas?!? M-ma che ci fai qui? Ti aspetto da ore, si può sapere dove hai la testa?!? Avresti potuto almeno avvisarmi...
    E continuò a rimproverarlo. Roxas, rosso in viso, si subiva la ramanzina. La prima, oltretutto, che riceveva dalla sua calmissima ragazza.
    Tuttavia in quel momento era tutto fuorché calma.
    Axel notò il dispiacere dell’amico e cercò di riparare le cose.
    Axel: E’ tutta colpa mia!
    Sbottò all’improvviso quella frase.
    Roxas e Naminè si voltarono verso Axel, aspettando una risposta.
    Axel: Si, è colpa mia Nami. Vedi... Avevo bisogno di aiuto qui al bar, perché Larxene non è potuta venire. Ehm... Non sapevo a chi chiedere, e pensando che Roxas fosse libero, l’ho implorato di venire ad aiutarmi per poche ore... Ehm... Lui ha accettato a condizione che avrebbe fatto in tempo a venire a prenderti, ma oggi c’è stato veramente il pienone. Quindi... Non prendertela con Roxas. E’ colpa mia.
    Roxas lo guardava incredulo.
    Lo aveva salvato.
    Naminè: Oh... Potevi dirlo Roxas. Mi dispiace. Ma non arrivavi allora... Appena ti ho visto qui al bar, pensavo che avessi voluto darmi buca volutamente...
    Abbassò il capo, mortificata.
    Roxas: Non lo farei mai! Ti va ancora di uscire?
    Naminè annuì come una bambina felice. Anche se i suoi dubbi rimanevano...
    Roxas: Hai ancora bisogno di me, Axel?
    Gli fece l’occhiolino dopo aver pronunciato questa frase.
    Axel: No... Anzi grazie di tutto!
    Roxas: Quando vuoi... Ciao!
    “E grazie” gli sussurrò.
    E così, Naminè e Roxas si allontanarono lasciando Axel da solo.
    Marluxia si avvicinò accompagnato da Saix.
    Marluxia: Carino il tuo amichetto, e anche la sua amica non è male.
    Axel divenne rosso come i suoi capelli a quelle parole.
    Axel: Non ti azzardare a toccarli, ti faccio nero hai capito?!?
    Marluxia fece una delle sue risatine.
    Marluxia: Ma che fine hanno fatto i tuoi principi Axel?
    Un flash-back prese vita nella sua mente...
    Axel: No, no, lasciatela stare! Andatevene via!
    Con forza spingeva tre membri dell’organizzazione, (tra i quali Marluxia e Saix), lontano da una ragazzina spaventata e in lacrime.
    La ragazza aveva circa 13-14 anni.
    Axel, arrabbiato più che mai, immobilizzò Marluxia contro la parete e cominciò a tirargli pugni, con tutta la forza che aveva...
    Axel scosse il capo.
    Axel: Almeno io ho dei principi. Mentre tu, sei solo uno stronzo di merda. Tanto me la paghi per quello che hai fatto. Stanne certo.
    Marluxia: Io non ho fatto proprio niente. Sbagli di grosso a metterti contro di noi, e lo sai benissimo.
    Gli porse la mano.
    Marluxia: Possiamo ricominciare da capo... vuoi?
    Axel guardò schifato la sua mano.
    Axel: Neanche per idea! Ora vattene, ho da lavorare.
    Marluxia: Grosso errore, mio caro Axel.
    E con queste parole si allontanarono dal bar con il loro solito ghigno stampato sul viso.
    -------------------------------------------------------
    La grotta era deserta. Silenziosa e tranquilla.
    Kairi e Sora volevano stare un po’ da soli.
    Sora era appoggiato con la schiena a quella strana porta che non erano mai riusciti ad aprire e Kairi gli stava sopra.
    Mentre si stavano baciando, il cellulare di Sora squillò.
    Sora: Ma che cazzo!?!
    Kairi ridacchiò, osservando la faccia buffa, ma estremamente dolce, di Sora.
    Erano passate delle ore dall’incontro con Riku.
    Il tempo volava davvero quando stava con Sora.
    Le sembrava di sognare.
    Sora: Roxas mi ha inviato un sms: lui e Naminè sono in spiaggia, ci ha chiesto di andare. Ti va?
    Kairi ci pensò un attimo poi decise di acconsentire perché da qualche giorno non vedeva Naminè, si erano solo scambiate qualche SMS, e voleva sapere un po’ come le andavano le cose.
    Erano seduti a riva su un telo azzurro, “Come gli occhi di Roxas” pensò Naminè...
    Lei aveva la testa appoggiata alla spalla di Roxas e lui la stringeva forte.
    Stavano benissimo.
    In quel momento Naminè non aveva dubbi.
    Era troppo innamorata di Roxas. Quanto sperava che anche lui la amasse quanto lo amava lei...
    Roxas la guardò negli occhi e le accarezzò il viso, per poi baciarla dolcemente...
    Naminè: Scusa se oggi ho perso le staffe... Mi dispiace.
    Roxas la baciò di nuovo.
    Roxas: Non fa niente. Infondo avevi ragione, potevo avvisarti.
    Naminè: l’importante è che adesso sono con te. Credevo ti fossi annoiato di stare con me...
    Roxas: Mai...
    E si baciarono di nuovo...
    Kairi e Sora li guardarono da lontano.
    Kairi: Lasciamoli soli... Quanto sono carini!
    Sora: Si, hai ragione. Dai andiamo!
    E così dicendo si avviarono verso il lato opposto della spiaggia, dove i loro amici non avrebbero potuto vederli.
    Kairi cacciò dalla sua borsa un telo da mare del suo colore preferito: verde acqua. Come il mare.
    Lo stese con delicatezza e vi si accovacciò per prima. Sora la guardò.
    Era bellissima.
    I capelli rossi e lisci si muovevano di poco per via della brezza leggera che tirava. Le sue mani erano appoggiate sulla sabbia e il suo sguardo era perso nel mare. Kairi amava il mare, anche se, alcune volte, lo temeva.
    Kairi: Che fai non ti siedi?
    Sora: Sisi, scusa... mi sono distratto.
    Kairi gli stampò un bacio sulle labbra e lui la fece stendere pian piano sull’asciugamano, baciandola sempre con più foga.
    Senza neanche accorgersene, Sora infilò la mano sotto la maglia di Kairi. Era la prima volta che lo faceva. La ragazza sussultò per un secondo. Che stava facendo? Sora non era il tipo che prendeva iniziative di quel genere. Tuttavia lo lasciò fare.
    Non si era mai spinto troppo oltre con Kairi, per paura che avrebbe reagito male.
    Con la mente ripensò al giorno precedente quando lo spinse via da lei...
    Non voleva che ricapitasse. Bruscamente tolse la mano dal corpo della ragazza, rallentando un po’. Kairi aprì gli occhi per un istante. Ma li richiuse immediatamente.
    Faceva freddo a quell’ora sulla spiaggia e Kairi cominciò a rabbrividire. Sora la strinse forte, come se volesse metterle una calda coperta sulle spalle.
    Kairi lo guardò, innamorata.
    Sora: Cosa c’è?
    Kairi: niente...
    E si voltò di nuovo verso il mare; persa nei suoi pensieri...
    Tra gli alberi qualcuno li stava osservando, armeggiando con il cellulare.
    “Quando la pianterai di stare con quel demente?!”
    “Bip, Bip” il cellulare di Kairi squillò.
    Chi cazzo è?!? Pensò Kairi, che si era innervosita.
    Kairi:Scusa amore, lo spengo subito.
    Sora: no, no. Fai pure.
    Kairi: No, lo spengo tranquillo, fammi solo vedere chi è.
    Aprì l’SMS.
    Riku. Quando l’avrebbe smessa?!?
    Spense il cellulare, riponendolo nella sua borsa.
    Sora: chi era?
    Kairi: La solita segreteria.
    Riku tirò un pugno all’albero su cui era appoggiato.
    Le nocche della sua mano cominciarono a rompersi e a sanguinare violentemente.
    Ci teneva davvero a Kairi, perché lei si ostinava ad evitarlo?
    Aveva davvero perso la testa per quell’idiota di Sora, che non valeva nulla a confronto a lui. Quando l’avrebbe capito?
    --------------------------------------------------
    Passarono alcuni giorni e Roxas andava sempre ad aiutare Axel anche quando Larxene c’era, poiché non era nel massimo della sua forma.
    Era un afoso pomeriggio di Luglio.
    Larxene si faceva aria con un giornale mentre Roxas e Axel servivano al bar.
    La ragazza fece per alzarsi e aiutarli, poiché erano in difficoltà. Ma appena si alzò dalla sedia, barcollò sostenendosi al frigo.
    Axel si voltò di botto, sentendo il leggero tonfo.
    Axel: Larxene! Ma che fai?
    Larxene: Volevo darvi una mano!
    Axel: Per favore siediti.
    Era come implorare una bambina ostinata a fare un sonnellino.
    Roxas: Non preoccuparti, qui ci pensiamo noi. Anzi perché non vai a casa a riposare? Chiamerò Sora per darci una mano.
    Larxene: No, io devo lavorare.
    E fece per rialzarsi, ma Axel la rimise a sedere.
    Axel: No tu devi andare a casa.
    Roxas aprì il cellulare e selezionò il numero di Sora.
    Roxas: Sora, devo chiederti un enorme favore.
    Sora: Basta che non devo lavorare troppo...
    Roxas: Ehm... Noooo. In realtà volevo chiederti se puoi venire a dare una mano a me e ad Axel al bar. Per favore?
    Sora sbuffò: Ok. Ma solo perché sei tu a chiedermelo!
    In pochi minuti Sora arrivò e scivolò nel retro del bancone.
    Axel: Ragazzi vi dispiace se accompagno un attimo Larxene a casa? Ci metto un attimo!
    Roxas: no, vai tranquillo, qui ti copriamo noi!
    Axel: Grazie, vi devo un enorme favore!
    Larxene: Ciao ragazzi, grazie!
    I ragazzi sorrisero. Larxene era davvero cambiata. Da scorbutica e insolente era diventata dolce e gentile, persino volenterosa!
    Sora: ma cos’ha?
    Roxas: non lo so. Speriamo si rimetta in fretta.
    Sora: Già. Oh, dei clienti. Uffa.
    Roxas: Non cominciare, ci aspetta un lungo pomeriggio di lavoro.
    Sora imbronciato, gli fece una linguaccia e cominciò ad osservare i clienti che si avvicinavano sempre di più...

    P.S: 8 capitolo in lavorazione... Ciaooo
     
    Top
    .
  5. axel36
     
    .

    User deleted


    immagino ki sn i clienti...bel capitolo anke se ti devo far notere k tra soggetto e verbo non si mette mai la virgola...il classico si fa sentire...
     
    Top
    .
  6. Judger-Gabranth 94
     
    .

    User deleted


    bellissimo
     
    Top
    .
  7. Siegmund
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    ti devo far notere k tra soggetto e verbo non si mette mai la virgola...il classico si fa sentire...

    ax io devo ancora iniziare le superiori e se ci riesco entro al conservatorio, ma nn c'è bisogno di fare il classico per dre che tra il soggetto e il verbo nn si mette mai la virgola o qualsias altro segnodi punteggiatura...brava naminè e nn ti preoccupre...ci voleva qualche nemico nella fiction anche se proprio nemico nn si può definire...
     
    Top
    .
  8. axel36
     
    .

    User deleted


    io nn lo sapevo k nn si poteva mettere la virgola...l'ho saputo qnd ho fatto il primo superiore
     
    Top
    .
  9. Siegmund
     
    .

    User deleted


    axel perchè tu sei ignorantone :addit:
    io lo so dall'asilo e nn sto scherzando
    ora che ci penso nella fiction quando devono pensare vagano sempre senza meta e o trovano qualche amico o arrivano a casa di qualche amico...mi sembra davvero strano...sarà il signore o_o
     
    Top
    .
  10. axel36
     
    .

    User deleted


    quelle sn licenze poetike siegmund...gli autori sn come burattinai che possono far fare ciò k vogliono ai xsonaggi...io sto pensando un rapporto yaoi tra sora e riku...e loro nn poxxono lamentarsi...
     
    Top
    .
  11. Naminè94
     
    .

    User deleted


    Certe volte neanche mi accorgo di essere ripetitiva... Ve l'ho detto che devo migliorare ancora... Grazie per i consigli... cercherò di seguirli

    Edited by Naminè94 - 29/12/2008, 21:31
     
    Top
    .
  12. axel36
     
    .

    User deleted


    ci stanno xsone k fanno di peggio...nn ti preocc naminè
     
    Top
    .
  13. Siegmund
     
    .

    User deleted


    infatti nami...vedi me...io sono un ripetitivo che dice sempre la stessa cosa ogni qual volta cambiomondo

    ps ax dammi il tuo contatto msn :addit: sempree me lo vuoi dare...
     
    Top
    .
  14. axel36
     
    .

    User deleted


    te lo do via mp...

    o no...sieg...stiamo offtopiccando il topic di naminè...
     
    Top
    .
  15. Siegmund
     
    .

    User deleted


    quoto ax...ricevuto mp e aggiiunto
     
    Top
    .
1356 replies since 29/9/2008, 20:45   16540 views
  Share  
.
Top