The Keyblade Wars: III.5

atto secondo della mia trilogia

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  1. CieL°
     
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    Grazie a tutti, anche per non esservi dimenticati i me =P
    E Dj Willy,mi ricordo benissimo di te XD bentornato!
    Comunque, riguardo alla canzone, siccome io ho il film su VHS (doppiata però) l'audio è leggermente storpiato e devo aver capito "va via" per "evviva"... cmq non è importante ai fini ella storia, anzi, fa capire ancora meglio quanto John e gli altri siano ironici nei confronti del re fasullo, no?

    Vabbè, adesso vado a scrivere il quarto capitolo... See Ya!
     
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  2. LighyHero
     
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    Ehila ciao CieL ho appena letto la tua fic, è molto bella, ma riesco a seguirla se non ho letto la prima fic?
     
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  3. *Sirol*
     
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    CITAZIONE
    In realtà questa storia è talmente collegata alla prima, che non è ne un sequel ma nemmeno un prequel.
    Un newquel. Ovvero la stessa storia ma visto da un punto di vista diverso,

    si potresti seguirla..
     
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  4. CieL°
     
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    CITAZIONE (LighyHero @ 2/6/2008, 09:55)
    Ehila ciao CieL ho appena letto la tua fic, è molto bella, ma riesco a seguirla se non ho letto la prima fic?

    Ciao Lighy! Teoricamente non dovresti avere problemi a seguire questa fic senza leggere l'altra ma ti consiglio comunque di leggerla perchè verso la fine le due storie si incrocieranno, senza contare che approfondirò dettagli già menzionati... il mio è solo un consiglio, poi fai come vuoi^^

    SPOILER (click to view)
    Mi è venuta un'idea... e se facessi un riassuntino dettagliato per chi non ha avuto il (dis)piacere di leggere la prima?
     
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  5. CieL°
     
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    E rieccomi, come già detto in mattinata, con il quarto capitolo =P

    Capitolo 4
    Escape


    Notte fonda.
    Myde, Eal e John erano pronti a partire, aspettavano solo Robin Hood che stava discutendo con Marion.
    “Perché non volete che venga?” chiese lei.
    “Te l’ho detta cara: non voglio ti succeda nulla…”
    “E’ solo un modo carino per dirmi ci staresti d’intralcio?”
    “E poi saresti più utile qui, a prenderti cura del vecchio Toby: si è preso la briga di mettersi a correre da Nottingham fino a qui sotto la pioggia nonostante le sue cagionevoli condizioni di salute”
    Marion si girò a guardare verso il bassotto. Poi riprese a guardare Robin e acconsentì baciandolo.
    “Ehi, innamorato” lo chiamò John “Ci vogliamo dare una mossa?”
    Ancora un po’ sorpreso, Robin si infilò il porta frecce dietro la schiena e prese l’arco in mano. Si mise il suo inseparabile cappello di paglia in testa, e infine partirono.
    La strada dalla foresta di Sherwood fino al castello del Principe Giovanni era piena di faine, ma il gruppo riuscì ad evitarle tutte abbastanza facilmente.
    Una volta penetrati nel castello, i quattro si divisero.
    “Allora Rob, io vado a liberare i prigionieri, come d’accordo” affermò John
    La volpe annuì, studiando con gli occhi la torre dove risiedeva il Principe Giovanni.
    “Io vado con lui” propose Myde.
    “Allora io vengo con te” disse Eal rivolto a Robin.
    “Appena ho finito, scendete giù subito e ce la filiamo” concluse Robin “Dobbiamo essere il più veloci possibile. Ora andiamo!”
    Myde e John si diressero subito verso le prigioni. A far loro la guardia c’era Bracalone… che dormiva.
    “Forse sarà più facile del previsto” commentò sottovoce John, mentre era intento a sfilargli dalla cintura le chiavi. Poi aprirono la grata ed entrarono; al pian terreno trovarono subito Fra Tac, incatenato per polsi e caviglie. A John basto stringere le catene fra le sue possente zampe per liberare il frate.
    “Che Dio vi benedica tutti!” commentò lui.
    Poi i tre continuarono in cima alla torre, dove c’erano i prigionieri delle tasse. Erano a decine.
    “Non ce la faremo mai liberarli tutti prima che Rob ci mandi il carico” commentò.
    “Lascia fare a me” disse Myde, mentre apriva le braccia. Dai palmi aperti delle mani si formarono due piccoli ruscelli che si andarono ad insediare nelle serrature delle catene.
    Quando tutte le serrature furono allagate, il castano chiuse violentemente le mani e l’acqua implose, liberando i prigionieri.
    -Oltre alla nuova abilità, ho ottenuto anche un maggiore controllo dell’acqua…- notò Myde –A propositò, quale sarà il mio nuovo potere?- si chiese.
    “Come… hai fatto?” chiese John sbalordito, così come tutti gli altri nella stanza.
    “Ehm… dote naturale” rispose con una mezza verità il ragazzo. Poi si mise a sedere nell’attesa che Robin e Eal gli mandassero il carico

    Nel frattempo, gli altri due stavano arrampicandosi su per la torre dove risiedeva Giovanni.
    Si trovavano nel cornicione sotto, ma non c’erano più appigli dove potersi arrampicare.
    “Ok, adesso tiro una freccia e mi arrampico su per la corda” diceva Robin, mentre legava una corda all’estremità della freccia “Solocce dovremmo andare uno alla volta perché non reggerà il peso di entrambi”
    Mentre la volpe tirava la freccia, Eal sbuffava. Robin non si girò neanche per controllare, che già era intento ad arrampicarsi su per la corda.
    Quando arrivò in cima, scavalcò il cornicione per ritrovarsi Eal di fronte, appena apparso da una varco oscuro.
    “Ma che…?”
    “Se mi avessi dato retta e avessimo usato il mio metodo, ora avremmo già fatto” si lamentò il rosso.
    “Va bene, mi hai convinto…” si arrese Robin, con un tono e un’espressione supplichevole come se avesse visto un fantasma “Ma ora andiamo a finire il lavoro”
    I due entrarono nella stanza da letto del Principe, dove Giovanni e Sir Biss dormivano beati.
    I due cominciarono a raccogliere i rigonfi sacchi di denaro che riempivano la stanza e a gettarli dentro un altro varco da poco aperto da Eal, che conduceva bella torre dei prigionieri.
    “Arriva il carico” commentò Myde mentre cominciava a raccogliere i sacchi.
    Ancora una volta i presenti rimasero enormemente sorpresi.
    “…sempre una dote naturale” spiegò sempre Myde. I sorpresi si tranquillizzarono e cominciarono a raccogliere il denaro.
    “Taaasse! UHUHUH! Taaasse!” se la rideva Fra Tac, mentre ne prendeva il più possibile. Così come tutti gli altri.
    “Questo è l’ultimo” sussurrò Robin prendendo un sacco da sotto il cuscino del Principe. Alzò delicatamente la testa di Giovanni per prenderlo e lo passò a Eal, che lo buttò nel varco oscuro. Però la volpe, preso dalla fretta, lasciò andare violentemente la testa del leone che si risvegliò subito.
    “Uh-oh… GUAAARDIEEEE!” chiamò il Principe istintivamente, svegliando anche Biss.
    Ma Eal aveva già spinto Robin nel corridoio oscuro e stava scomparendoci anch’esso, ricomparendo entrambi nella torre delle prigioni.
    “E’ FATTA! ANDIAMO!” gridò euforico John nel vedere comparire i due compagni.
    Tutti i prigionieri si precipitarono giù per la tromba delle scale, urlando e scalpitando.
    Ma quando passarono di fianco allo sceriffo, lo svegliarono.
    “Uh, che… che succede? …EHI, E’ UN EVASIONE! ALLARMEEEE!” gridò, richiudendo la grata della torre, ma erano già tutti usciti. Quindi prese a correre dietro ai fuggiaschi e riuscì a prendere Eal per la lunga treccia di capelli.
    Robin si girò quando sentì Bracalone ridere e quindi tornò indietro per aiutare il compagno.
    La volpe gli piazzò un bel pugno nello stomaco e il lupo lasciò andare la presa.
    Eal si diresse verso il ponte levatoio per aiutare John e Myde a far salire gli ultimi fuggiaschi su una carrozza.
    Era rimasto solo un bambino di al massimo tre anni quando una faina tagliò la fune che teneva alta la gigantesca grata sopra il ponte levatoio… e sopra il bimbo.
    Eal si buttò a capofitto si di lui abbracciandolo, per evitare che l’inferriata lo schiacciasse, ma tornando nel castello. Fece passare il bimbo attraverso uno degli spazi vuoti della grata, poi annunciò al castano “Io vado a vedere come se la cava Rob. Voi portate al sicuro questa gente” disse prima di scomparire in un portale oscuro, sfuggendo così alle faine.
    “Fra Tac, ce la ai a guidare la carrozza?” chiese John, passandogli le redini.
    Il frate si limitò a prenderle in mano e a rispondere “Quei ragazzi hanno già fatto tanto per noi, ma noi non siamo in grado di sdebitarci adeguatamente… pensateci voi ad aiutarli, ve ne prego”

    “CATTURATELIIII!” ordinava dall’alto del ponte di vedetta il principe Giovanni.
    Robin Hood stava scappando nella sua stanza da letto, ora vuota, per trovare rifugio. Arrivato all’ennesimo cornicione, riutilizzò la corda usata prima per risalire sul balcone…
    “Signor sceriffo, l’ho trovato!” annunciò un condor di vedetta a Bracalone “Sta arrampicandosi verso la stanza del Principe”
    “Poffarbacco, Crucco, stavolta mi sei stato utile!” rispose il lupo mentre precedette l’avversario per le scale.
    I due si ritrovarono nella stanza da letto del Principe, e lo sceriffo aveva anche una torcia che agitava a destra e a manca dando fuoco ai quadri e agli arazzi.
    Robin indietreggiò per evitare gli attacchi del nemico, ma questo lo aveva spinto con le spalle al muro.
    Infine, quando Bracalone alzò per l’ultima volta la fiaccola, disse soddisfatto “Ci vediamo all’Inferno!”
    “Curioso, questo dovrei essere io a dirlo” lo interruppe una voce dietro di lui. Eal era arrivato nella stanza dal varco oscuro.
    “E perché mai?” chiese spavaldamente lo sceriffo, mentre Robin sgattaiolava via verso il tetto.
    “Perché all’Inferno a comandare il fuoco… è il Diavolo!” disse, mentre con il suo solo volere faceva impazzire le fiamme sulla fiaccola dello sceriffo, che esplosero e in tutta la stanza, o meglio, tutta la torre si appiccò un incendio.
    Poi Eal aprì un varco oscuro e ci spinse dentro Bracalone, per salvarlo dalle fiamme. Infine la torre cominciava a crollare… questo non era capace di controllarlo. Dovette sparire anche lui nel passaggio.
    Robin intanto era sul tetto della torre, intento a sfuggire dalle fiamme, che lo avevano quasi raggiunto.
    “E’ LASSU’!” fece notare Sir Biss. Giovanni sorrise beffardamente, poi comincio “Faine, caricare…”
    Eal ricomparve sulla riva di un laghetto appena fuori il castello. Myde e John lo videro e lo raggiunsero.
    “Puntare…” continuava il Principe.
    “BUTTATI, ROB!” incitò l’orso appena vide l’amico.
    “LANCIARE!” ordinò il leone scrinierato. Robin si buttò giù dalla torre e le frecce lo seguirono.
    Con un gesto rapidissimo, Myde fece alzare un’onda a forma di mano dal laghetto, che andò a recuperare l’arciere ancora in aria. Poi ricadde in acqua, ma oltre le frecce non si vedeva più nulla…


    CITAZIONE
    Uàh, commentate!

     
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  6. .Rhae-chan~
     
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    Bravo come sempre, Ciel :sisi:
    A quando la morte del Leggiardo Sicario?
     
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  7. CieL°
     
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    Chi non muore si rivede! Ciao Rhae^^
    Allora, per quanto riguarda Marluxia... non è che ne sei innamorata? Voglio dire, pensi sempre a lui

    :look:

    Comuqnue, scherzi a parte, aspetta almeno che compaia, e ti dirò: pazientare porterà solo i suoi frutti... :zxc:
     
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  8. LighyHero
     
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    Bll...w Eal! w Myde!
    SPOILER (click to view)
    Ehm...CieL, se ti va mi lasci un commento alla fic?Magari leggi solo gli ultimi due-tre capitoli...

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  9. CieL°
     
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    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Ehm...CieL, se ti va mi lasci un commento alla fic?Magari leggi solo gli ultimi due-tre capitoli...

    La stavo già leggendo, avrei commentato tutto a fine lettura^^

     
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  10. LighyHero
     
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    *sviene per la felicita'*
     
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  11. .Rhae-chan~
     
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    CITAZIONE
    Allora, per quanto riguarda Marluxia... non è che ne sei innamorata? Voglio dire, pensi sempre a lui

    Comuqnue, scherzi a parte, aspetta almeno che compaia, e ti dirò: pazientare porterà solo i suoi frutti...

    Io innamorata di Marluxia?! *si sente estremamente offesa*

    Beh, allora aspetterò... però deve morire con tanto sangue ù_ù
    SPOILER (click to view)
    Sì, lo so, sono sadica xD
     
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  12. Dj Willy
     
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    Bel capitolo, ora però voglio anch'io la morte di Marluxia :D (gli vogliamo molto bene :sisi: )
     
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    Bello, Myde ha parato il culo a Robin alla fine, eh. :sese:
     
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  14. CieL°
     
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    Ho cominciato a scrivre (questa mattina a scuola :look: ) il riassunto della prima fic, così chi non l'ha potuta seguire come LighyHero o non ricorda alcuni dettagli, potrà tranquillamente farlo senza doversi andare a spaginare 17 pagine di topic, fra 40 capitoli di storia ;D
    Ma siccome ci lavoro nel tempo libero, per il momento beccateviil quarto capitolo! =P

    Capitolo 5
    The End of Phony Realm


    “Non ho voglia di lasciarti qui da solo. Potresti peggiorare” diceva Marion a Toby.
    “Cara, non è a me che devi pensare in questo momento” ribatteva il vecchio fabbro “Ma al paese… devi mandare quel messaggio a tuo padre”
    “Ma se accadesse qualcosa a te?” replicò ancora la volpe.
    “Dobbiamo approfittare di questa situazione, ora che tutte le guardie sono impegnate a Nottingham di inviare a tuo padre un messaggio per le vie marinare… e poi, a me non può più capitare niente di peggio che la morte”
    Marion ci pensò ancora un secondo. Stringeva in mano la busta diretta a suo padre, Re Riccardo. Finora ogni sforzo di spedirgli una richiesta d’aiuto era vano, visto che l’unica via era il mare e le faine controllavano le partenze e gli arrivi.
    “E va bene! La invierò mio padre…”
    Toby sorrise soddisfatto.
    “Tu però rimani qui… tornerò il prima possibile”
    “Non ti preoccupare, non sono nelle condizioni di muovermi” rispondeva il vecchio “Ora vai. Confidiamo tutti in e, e in Robin”
    Infatti al castello tutti osservavano con ansia il laghetto, in attesa di veder riemergere la volpe. Ma ritornò a galla solo il cappello, trafitto al centro da una freccia.
    I volti di John, Myde e Eal si dispersero nella tristezza, mentre le faine già cominciavano a litigare su di chi fosse la freccia e, in ultimo, gridava di gioia.
    “No Rob… non può essere!” si diceva John.
    “Ehi John… cos’è quello?” chiese Eal, cercando di trattenere un sorrisetto.
    L’orso bruno girò appena il suo sguardo per osservare ciò che gli indicava il rosso. Era un piccolo bastoncino forato che galleggiava per verticale in acqua, verso la riva. Un modo abbastanza anomalo di galleggiare.
    John avvicinò il suo sguardo finché non si sentì spruzzare addosso dell’acqua provenire proprio dal bastoncino. Rob lo stava utilizzando per respirare sott’acqua. Era vivo, dunque!
    “VECCHIA VOLPE, VIENI QUI!” lo abbracciò il compagno, risalito al settimo cielo.
    “Tu lo avevi capito?” chiese Myde al rosso, che annuì.
    “Guardate ssssignore… è vivo!” indicò Biss al Principe.
    Giovanni guardò terrorizzato sotto di lui, e vide i quattro ribelli festeggiare felici.
    “Io ve lo avevo detto, ma voi nono…” si lamentava Biss. Il leone, ancora una volta furibondo, prese in mano una fiaccola, la alzò in aria e caricò il colpo mortale verso il suo consigliere.
    “…e guardate come è ridotto il castello di vostra madre!” continuava Biss.
    “MAMMAAAAA!” gridò il Principe spaventato “VIENI QUI! QUIIII!”
    I due presero a rincorrersi per il castello, mentre tutta questa storia giungeva finalmente al termine.

    Pochi giorni dopo ritornò Re Riccardo, il vero signore di quelle terre. Chiamato in aiuto dalla lettera di Marion, ha subito lasciato le crociate per tornare a difendere il suo impero.
    Appena tornato diede subito una punizione esemplare a chi la meritava: mise suo fratello, lo sceriffo e Biss ai lavori forzati, e a controllarli c’era nientemeno che l’aiutante di Bracalone, Crucco.
    E dopo altri soli due giorni si celebrarono le nozze di Robin Hood e Lady Marion.
    Appena usciti dalla chiesa li seguì proprio Re Riccardo. Al contrario del fratello Giovanni, era un leone massiccio e fiero, con un criniera possente.
    Fra Tac si inginocchiò molto umilmente al suo cospetto, ma questo lo riprese e disse scherzando “Chi avrebbe mai immaginato che un giorno avrei avuto un delinquente per parente?!?”
    I due novelli sposi salutarono ancora una volta il popolo di Nottingham prima di salire nella carrozza. Davanti, a tenere le redini c’era l’amico fidato John. Questo si girò verso Eal e Myde e chiese “Venite anche voi?”
    “Spiacente Johnny, ma abbiamo del lavoro da sbrigare” rifiutò Eal.
    “E tu dove vai?” chiese Myde, curioso.
    “Beh, i due innamorati qui dietro avranno dei bambini. Qualcuno dovrà pur dare loro una mano, no?”
    “Buon lavoro allora!”
    “Ehi, mi prendi in giro?”
    “Ma no, scherzavo!”
    “Mi dispiace interrompervi” si intromise il rosso “Ma noi dobbiamo andare. Vero, Myde?”
    Il castano annuì, e salutati anche loro molto calorosamente dal popolo di Nottingham, si avviarono verso la foresta di Sherwwod.
    “Dunque, come facciamo a trovare l’heartless di Marluxia?” chiese subito Myde.
    “Questo non è un problema…” disse schioccando le dita. Una mezza dozzina di nobodies apparvero dal nulla,snodati come sempre.
    “Tu hai ancora il potere sui nobodies?” notò Myde.
    “Solo da quando ho rincontrato Xehanort. Me lo ha concesso per semplificarmi la missione” diceva, mentre gesticolava ai nobodies cosa dovevano trovare.
    Subito gli esseri argentati partirono in direzioni diverse, alla ricerca del nemico.
    “EHI! RICORDATEVI DI NON FAR DEL MALE A NESSUNO!” si ricordò all’ultimo il rosso.
    Nel frattempo il castano si era già messo seduto, in attesa che tornassero e in compagnia “Speriamo siano veloci…” commentò.

    Era già il tramonto e dei nobodies nessuna traccia. “E se lasciassimo perdere?” chiese il castano insonnolito.
    “Non ne varrebbe la pena. Non ora” tagliò a corto Eal indicando poco più in là, oltre una macchia di cespugli.
    Da questi uscirono correndo due esseri argentati. Dietro di loro, un gigantesco heartless: era a forma di pianta, una quercia ma con dei fiori sulla chioma. Delle rose.
    Le radici erano come zampe, e una concavità nel tronco era la sua bocca sbraitante. Sopra di essa figuravano due luminosi occhi gialli.
    Poi partì un ramo dalla sua chioma che, allungandosi, andò a colpire uno dei due nobodies.
    L’altro continuò ad avanzare verso Eal, come per dirgli “Eccomi, ti ho portato chi cercavi”, e sparire infine.
    “Cominciamo allora” commentò entusiasta Myde alzandosi in piedi. Alzò il braccio sinistro in ara e una grossa quantità d’acqua si accumulò nel palmo aperto della mano, trasformandosi nel suo sitar.
    “Quanto sei ansioso…” rispose il rosso quasi svogliatamente, mentre nelle sue mani comparivano i suoi chakram.
    Poi lanciò una delle sue armi verso il nemico, ma questo parò il colpo con uno dei suoi lunghi rami.
    “Vediamo se pari anche questo!” disse Myde, mentre puntava la sua arma verso l’heartless.
    Un corrente d’acqua partì dalla chitarra e investì in piena regola, facendolo cadere.
    “Così facile?” si lamentò Myde.
    Ma solo pochi secondi dopo l’arbusto vivente si rialzò soddisfatto, come se avesse bevuto tutta l’acqua. Infatti era più grosso di prima.
    “Non può essere” notava stupito il castano.
    “Non può essere che no” rifletté il compagno “Myde, riprova a innaffiarlo”
    “Guarda che non sono mica un giardiniere” rispose acido quest’ultimo, mentre un secondo torrente d’acqua, stavolta con un getto più potente del precedente, investiva l’heartless.
    Ma come previsto da Eal, stavolta non cadde. Rimase fermo immobile ad assorbire l’acqua, ed a ingigantirsi.
    “Che cavolo…” Myde non credeva ai suoi occhi “Di tanti heartless che ho visto, questo è senza dubbio il più… diverso. Cresce e matura proprio come un umano”
    “Allora devi aver visto solo Heartless Emblemi, tu” rispose Eal, mentre scansava un colpo.
    “Gli heartless artificiali, quelli ricreati da Xehanort e gli altri apprendisti… allora questo è!”
    “Esatto. Un Heartless Purosangue. Fatto di pura oscurità”
    Nel frattempo Eal continuava a combattere. Mise il suo chakram davanti ai suoi occhi, e usandolo come un mirino, sparò una fenice di fuoco che andò a colpire la chioma fiorita.
    Questa cominciò a incenerirsi. Il suo ramo lasciò il chakram che aveva acchiappato poco fa. Eal lo riprese, e cominciò a studiare l’avversario, che agitava i suoi lunghi rami per poter spegnere le fiammelle.
    -Beeene…- pensò Eal –Abbiamo la strategia!- e aprì le sue lunghe braccia.
    Un muro di fiamme si aprì sotto le radici della quercia, che prese fuoco. Questa fece appena un passo per uscire dal muro, ma era già completamente infiammato.
    “SPEGNILO, MYDE!” annunciò Eal, che era già scomparso. Il castano si limitò ad obbedire, e l’ennesimo torrente investì il nemico, spegnendolo. Ma non ebbe il tempo di bere nuovamente per rigenerarsi che il rosso stava già saltando a chakram sguainati, alle quali comparirono ognuna quattro lame laser dalle punte laterali.
    Poi si impattò col nemico, e segandolo in due, lo ridusse a un mucchietto di cenere. Da questa si alzò in aria un cuore, simbolo che anche quello di Marluxia fosse stato liberato.
    “Quella era la tua nuova abilità?” chiese Myde sorpreso.
    “Già” rispose il compagno “Andiamo ora. Abbiamo una missione in sospeso!”


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    Uàh, commentate!

     
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  15. .Rhae-chan~
     
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    Bello questo chap. Myde è troppo simpa^^
    Sai già che chiederò ora, vero? :asd:

    SPOILER (click to view)
    Quando muore Marluxia?
    E' diventato una specie di rito, ormai ù_ù
     
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352 replies since 8/5/2008, 18:10   5312 views
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