Lenn's Memories

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    Honey badgers don't give a shit

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    Un saluto a tutti, lettori e lettrici.
    Oggi sono qui per proporvi una mia nuova storia, di cui avevo già fatto qualche accenno. Non è Kingdom Hearts, quindi non compariranno Sora e i suoi compagni, ma un personaggio inventato da me di nome Lenn. Questo personaggio compare anche nella mia prima Fan Fiction: Kingdom Hearts: Heart's Power. Se volete sapere qualcosina o siete curiosi e vorreste leggerla potete farlo. Tuttavia questa nuova storia può essere letta anche da chi non ha voglia di leggersi 50 capitoli di un'altra Fiction, perchè in questa si ripartirà da zero, e chi non conosce Lenn potrà farlo tranquillamente in questa qui; sarà anche piacevole leggerla per chi conosce già questo personaggio.
    Questa storia l'ho scritta per cambiare un pò i soliti schemi, e si potrà facilmente capire quanto mi piacciono i Fantasy XD
    Bando alle ciance, oggi vi posterò il prologo e darò inizio a quella che spero sia una storia piacevole per tutti.
    Grazie e buona lettura ^^



    Prologo




    Freddo.
    Silenzio.
    Oscurità.
    Di queste cose era fatto il suo mondo, intorno a questo avrebbe girato il suo destino. Da anni quella era stata la sua unica realtà, la sua vita, il suo scopo.
    Ma da quel giorno le cose sarebbero cambiate, non sapeva in che modo, ma l'avrebbero fatto.
    Non aveva paura. Quella era per i deboli.
    Stava in piedi, davanti alla porta del luogo che per sedici lunghi anni era stata la sua casa, sempre buia e fredda, senza il minimo calore e la minima luce.
    Aveva una missione da compiere, e l'avrebbe portata a termine obbedendo al suo Maestro, il suo unico contatto con l'umanità da quando era piccolo, da quando i suoi genitori lo avevano abbandonato. Odiava i suoi genitori per quello che gli avevano fatto; odiava tutti, anche chi non conosceva. Odio e rabbia scorrevano nel suo corpo come il sangue nelle vene, l'Oscurità gli dava poteri distruttivi.
    All'improvviso una voce, grave e potente, si fece sentire "Ricorda, ragazzo. Lì fuori troverai gente pronta ad ucciderti alla sola tua vista, ma tu dovrai essere più veloce di loro e terminarli. Ricorda la tua missione, quella di uccidere tutti gli Impuri, le persone che sono al servizio della Luce. Loro sono nostri nemici"
    "Lo so, Maestro" rispose gelido lui.
    Passarono altri minuti di interminabile silenzio, nel quale nessuna delle due figure si mosse. In fondo alla stanza, in un angolo, stava rannicchiata una ragazza sui vent'anni, guardava con tristezza il ragazzo davanti alla porta, quello che sarebbe dovuto essere suo fratello. Invece era un mostro.
    "Quando sarai fuori dovrai superare una prova per dimostrare la tua preparazione e il tuo valore" continuò la possente voce "Dovrai uccidere la prima persona che incontrarai sul tuo cammino, uomo, donna, giovane o vecchio che sia. Se non lo farai o non sarai in grado di portare a termine il compito, sarai punito con la massima severità" fece una pausa, nella quale bevve un sorso d'acqua da un bicchiere su un tavolino lì vicino. Poi riprese "Verrai espulso dal nostro Clan per sempre"
    Quelle parole risultarono molto suggestive ed esplicite, e fecero sobbalzare la ragazza in fondo alla stanza. Essere espulsi dal proprio Clan era la peggiore delle disgrazie.
    Il giovane, nel buio, sorrise in modo maligno, mentre carezzava il fodero della katana che portava alla cintura "Sarà fatto, Maestro"
    L'uomo si avvicinò alla porta, e fece scattare la serratura "Bene, allora sei pronto per andare" disse, e poi spalancò violentemente la porta, provocando un gran rumore.
    La luce del mondo esterno ferì gli occhi dell'allievo, che non avevano mai visto la luce del sole, o almeno non così direttamente. Il ragazzo, preso da un momento di debolezza, si portò una mano al viso per proteggersi da quella strana luminosità, che pareva anche un pò minacciosa. Quando si ricordò che il suo Maestro lo stava osservando, fece cadere la mano lungo il corpo, e cominciò a camminare verso la luce, verso il mondo esterno.
    Appena oltrepassò la soglia, l'uomo che prima era al suo fianco sorrise compiaciuto, poi accennò un saluto con il capo "Buona fortuna, Lenn del Clan del Drago"




    Questo era il prologo. Che ne pensate?
    Spero che sia un inizio promettente e che vi sia piaciuto.
    Come sempre, consigli e critiche costruttive sono ben accette.

    Edited by Dark Cocca - 9/1/2008, 15:14
     
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    Che ne pensate?

    il prologo promette una bella fic come quella precedente, ma Lenn... O.o
    Non ci posso far niente, lo vorrei strozzare :sisi:
     
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    CITAZIONE (*[Raphael]* @ 9/1/2008, 17:46)
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    Che ne pensate?

    il prologo promette una bella fic come quella precedente, ma Lenn... O.o
    Non ci posso far niente, lo vorrei strozzare :sisi:

    Ti dovrei picchiare a sangue, perchè in precedenza hai detto che il mio Lenn è un pirla e lo hai anche masticato :addit:

    Però sei mio amico e ti voglio troppo bene, Ciufolo °ç°
     
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  4. Dawndragon
     
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    Lenn non è male come personaggio, ma ha un pò di delirio d'onnipotenza...
    *memore della precedente spadata, fugge*
     
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    CITAZIONE (Dawndragon @ 9/1/2008, 17:52)
    Lenn non è male come personaggio, ma ha un pò di delirio d'onnipotenza...
    *memore della precedente spadata, fugge*

    Lui è onnipotente :sese:
    *ha già cominciato a sparare cazzate

    Torna qui codardo, e comporrrrrtati da uomo èçé
     
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  6. Dawndragon
     
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    In amore e con Cocca, vince chi fugge.
    *fugge*
     
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    CITAZIONE (Dark Cocca @ 9/1/2008, 17:48)
    CITAZIONE (*[Raphael]* @ 9/1/2008, 17:46)
    il prologo promette una bella fic come quella precedente, ma Lenn... O.o
    Non ci posso far niente, lo vorrei strozzare :sisi:

    Ti dovrei picchiare a sangue, perchè in precedenza hai detto che il mio Lenn è un pirla e lo hai anche masticato :addit:

    Però sei mio amico e ti voglio troppo bene, Ciufolo °ç°

    grazie °ç°
    Però mi raccomando, non farlo crepare per farlo riapparire magicamente come l'altra volta, so no oltre che pirla è pure culattone :sisi:
     
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    CITAZIONE (*[Raphael]* @ 9/1/2008, 18:03)
    CITAZIONE (Dark Cocca @ 9/1/2008, 17:48)
    Ti dovrei picchiare a sangue, perchè in precedenza hai detto che il mio Lenn è un pirla e lo hai anche masticato :addit:

    Però sei mio amico e ti voglio troppo bene, Ciufolo °ç°

    grazie °ç°
    Però mi raccomando, non farlo crepare per farlo riapparire magicamente come l'altra volta, so no oltre che pirla è pure culattone :sisi:

    Ecco, una cosa che si capirà in questa storia è anche come Lenn abbia fatto a ricomparire "magicamente" u.u
    E non è culattone :nono:
     
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    Questo Lenn cattivo spero sia migliore del Lenn buono :sisi:

    Sennò mi lamenterò con il sindacato. E voi sapete cosa significa lamentarsi con il sindacato, dico bene? :addit:

    SPOILER (click to view)
    Ma che cispia sto dicendo? :look: Brava Coccuccia, era ora che tornassi °ç°
     
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    CITAZIONE (.:[Airknight]:. @ 9/1/2008, 18:31)
    Questo Lenn cattivo spero sia migliore del Lenn buono :sisi:

    Ehmm.....:look:

    CITAZIONE (.:[Airknight]:. @ 9/1/2008, 18:31)
    Brava Coccuccia, era ora che tornassi °ç°

    Grazie Air, tivubì \OçO/

    Oh, cavolo.....Hanno letto solo maschi, fino ad adesso o.o
    Mi sa che dovrò togliere certe parti allora :look:
     
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  11. Dawndragon
     
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    Non devi uniformarti al pubblico!
    E' tradire la propria creatività!
     
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  12. CieL°
     
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    Non ho letto heart's power, io.
    Ma già dal prologo questa sembra interessante.
    E se trovo il tempo magari leggo anche l'altra.

     
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    CITAZIONE (Dawndragon @ 9/1/2008, 19:15)
    Non devi uniformarti al pubblico!
    E' tradire la propria creatività!

    Ti pentirai per aver pronunciato queste parole \OçO/

    CITAZIONE (CieL° @ 9/1/2008, 19:28)
    Non ho letto heart's power, io.
    Ma già dal prologo questa sembra interessante.
    E se trovo il tempo magari leggo anche l'altra.

    Grazie ^^

    Il prologo ha fatto scalporeH °ç°
     
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  14. Dawndragon
     
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    CITAZIONE
    Ti pentirai per aver pronunciato queste parole \OçO/

    Perkè?

    *fa gli occhi luccicosi*

    *si accorge di avere il fisico di un cinghiale*

    *fugge*
     
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    CITAZIONE (Dawndragon @ 9/1/2008, 20:52)
    CITAZIONE
    Ti pentirai per aver pronunciato queste parole \OçO/

    Perkè?

    MUHAHAHAHAHAHA!! image

    Ok, metto il primo capitolo °ç°
    Vi avverto che per non arrivare a numeri spropositati come nell'altra fic (50 capitoli, eh!) li suddividerò in varie parti mediamente lunghe :sisi: Non voglio arrivare a scrivere "capitolo 182".....:look:


    Capitolo 1, Parte 1
    Chi trova un amico....




    La porta si richiuse dietro di lui, lasciandolo solo nella calda mattinata e davanti al cielo azzurro. Lenn sbattè più volte le palpebre per abituarsi alla luce del sole e in quel momento gli parve quasi di rivenire al mondo.
    Da lontano, il ragazzo sembrava una macchia di scuro inchiostro su di un foglio bianco, per quanto risaltasse agli occhi. Il suo busto di cuioio nero, tenuto legato da dei lacci, aderiva perfettamente al corpo muscoloso, mettendo in risalto anche la sua magrezza e l'apparente elasticità del suo corpo; pantaloni neri a sbuffo e scarpe nere si abbinavano inoltre ai suoi corti capelli corvini e agli occhi color pece. La sua espressione dura e seria completavano il quadretto, non augurando niente di buono.
    Lenn si guardò intorno. Davanti a lui c'era una valle, dove sorgeva un piccolo paese. A circondare le case stavano varie colline stranamente alte e rocciose, che dividevano gli abitanti di quella valle dal resto del mondo. La sua stessa casa era posta a metà della collina più alta di tutte, isolata, procurando una visione completa dell'area sottostante.
    Il ragazzo strinse il fodero contenente la katana come per darsi coraggio, poi cominciò a scendere il pendio scosceso e pieno di enormi massi. La prima cosa da fare era trovare qualcuno ed ucciderlo per superare la prova, poi avrebbe pensato a come svolgere la sua vera missione.
    Camminando con sicurezza ma senza fare troppo rumore, scese sempre di più, discendendo in poco tempo la metà della collina.
    Si bloccò e si nascose velocemente dietro ad un grande masso, che torreggiava poco più su rispetto ad un sentiero sterrato; aveva sentito delle voci. Queste si fecero sempre più vicine, e mantenendo il sangue freddo, Lenn poggiò nuovamente una mano sulla spada. Avrebbe dovuto uccidere la prima persona che avrebbe visto, come ordinato.
    Aspettò altri pochi secondi e poi, svoltando l'angolo poco distante, comparve un ragazzo con un gran sorriso ad illuminargli il volto. Era magro e alto quasi quanto Lenn, con corti capelli castano chiaro e un sorriso a trentadue denti disarmante. Portava un grande cinturone, da cui pendeva una grande spada, che dava l'impressione di essere più pesante del suo padrone. Al suo seguito comparvero altri tre individui, ma Lenn non dedicò loro che qualche istante. Sorrise malignamente. Il suo obbiettivo era il ragazzo in testa al gruppetto, e non se lo sarebbe lasciato scappare, non dopo anni di addestramento.
    Senza curarsi troppo del rumore, sfoderò lentamente la katana. Il ragazzo sotto di lui si fermò e spalancò gli occhi, dopo aver probabilmente avvertito il suono causato dall'arma. I suoi compagni lo guardarono, non capendo cosa stesse succedendo all'amico "Che ti prende?" gli domandò uno di loro, un ragazzo di colore.
    "Ho sentito qualcosa" rispose il ragazzo.
    Lenn, da dietro il masso, caricò le energie per vibrare il colpo, poi lanciò un urlo rabbioso ed uscì allo scoperto, saltando giù dal masso fino alla stradina. La lama della sua katana si sarebbe conficcata nel cranio del suo obbiettivo se prontamente uno degli amici del ragazzo non l'avesse tirato indietro per il colletto della camicia, per salvarlo.
    Lenn allora atterrò e la sua spada si conficcò nel terreno, bloccandolo per qualche secondo. Una volta liberata la spada, divaricò le gambe e la tese davanti a sè, in posizione di guardia.
    I ragazzi davanti a lui lo guardavano allibiti, come se avessero visto un mostro.
    Il ragazzo dai capelli castani lo guardò stranito "Ma che...?" Si interruppe, per schivare un colpo al viso scagliato da Lenn.
    Con agilità rotolò a terra lontano da lui, ed estrasse lo spadone che portava al fianco "Cosa vuoi fare, combattere? E va bene, ti accontento!" esclamò.
    Lenn non aspettava altro. In fondo, aveva sperato di incontrare qualcuno abbastanza forte, che non si lasciasse ammazzare subito. Quello scontro avrebbe reso la cosa interessante.
    Le lame dei giovani cozzarono fra di loro, e si fronteggiarono per vari minuti, senza smettere però di attaccare e parare colpi.
    "I suoi compagni" pensò ad un certo punto Lenn "Perchè non lo aiutano? Sono troppo codardi?"
    Il suo avversario rispondeva bene ai suoi colpi, ma sembrava spaventato da qualcosa. Lenn non sapeva che espressione avesse assunto in quel momento, ma era davvero terrificante. Solo gli assassini assumono quell'espressione.
    Con un forte tondo, allontanò il suo avversario di qualche metro, scagliato lontano per l'impatto del colpo.
    In quel momento il ragazzo pronunciò sottovoce qualche parola strana, Che Lenn riconobbe come formule magiche. La lama della spada del suo avversario si illuminò di una luce bianca e intensa, e in quel momento Lenn capì come mai i suoi amici non lo stessero aiutando in quello scontro. Quello che aveva davanti era uno Stregone, come lui del resto. Quando due Stregoni ingaggiano una battaglia era regola non interferire nell'incontro tra i due contendenti, finchè uno dei due non fosse finito al tappeto. Lenn non aveva intenzione di perdere, avrebbe ucciso quel ragazzino.
    "Luce!" gridò all'improvviso l'altro, e una massa di magia bianca fuoriuscì dalla spada e si scagliò contro Lenn.
    All'impatto, ci fu una grande esplosione, e si alzò un grande polverone.
    "Evvai!" esultò il giovane, non vedendo riemergere Lenn dalla polvere.
    Ma forse aveva cantato vittoria troppo presto. Quando la terra tornò a terra e liberò la visuale, potè vedere chiaramente Lenn ancora in piedi, avvolto da uno scudo nero-violaceo.
    Gli altri sobbalzarono "E' uno Stregone Oscuro, andiamocene di qui se non vogliamo ulteriori rogne" propose il più alto di tutti.
    "Noi non andiamo da nessuna parte" affermò il ragazzo dai capelli castani.
    A quell'affermazione, Lenn pronunciò delle parole magiche, e la sua spada fu avvolta da un'aura nera e minacciosa. Fece un lungo balzo e si buttò con forza sul ragazzo, che riuscì a parare il colpo per miracolo.
    Esattamente come prima, sferrarono qualche fendente e risponderono entrambi agli attacchi avversari, senza fermarsi per vari minuti.
    Il ragazzo allora saltò in alto e caricò un forte colpo, e la sua spada si illuminò ulteriormente. Pronunciò altre parole antiche, poi urlò "Colpo del Sole!"
    Un raggio ancora più potente del precedente scaturì dalla lama, accompagnato da lingue di fuoco, e si abbattè sull'avversario. Lenn, sicuro di sè, innalzò un'altro scudo Oscuro, pensando che sarebbe bastato a vanificare anche quell'attacco. Ma non fu così.
    La Luce, appena entrò in contatto con lo scudo, lo sgretolò come fosse stato castello di sabbia e lo prese in pieno.
    Prima assunse un'espressione sbalordita, poi sentì una strana sensazione pervaderlo. Mentre la Luce lo avvolgeva, poteva chiaramente sentire una strana e nuova sensazione entrargli nell'anima. Non era spiacevole nè dolorosa, diversa da tutti gli altri tipi di energia che conosceva. era spaventato. nella sua mente scattò qualcosa di strano, e si sentì confuso come non lo era mai stato.
    Cadde a terra e chiuse gli occhi, in attesa che la Luce scomparisse.
    Dopo un tempo che gli parve eterno, riaprì gli occhi. Il cielo era azzurro e sembrava guardarlo incuriosito, proprio come stava facendo il suo avversario, in piedi vicino a lui. Il sorriso gli era tornato ad illuminare il volto, e lo fissava con i suoi grandi occhi color nocciola. In mano teneva ancora la spada, adesso priva di alcuna energia magica.
    Lenn chiuse nuovamente gli occhi, convinto che il suo avversario fosse sul punto di finirlo, ma si sbagliava. Socchiuse gli occhi e vide l'estraneo rinfoderare la spada, poi questo gli porse gentilmente la mano "Hai bisogno di aiuto?" chiese con altrettanta gentilezza.
    Lenn non rispose, ma afferrò la mano e la strinse, ritornando in posizione eretta. Dopodichè si allontanò di qualche passo dallo sconosciuto, spolverandosi i vestiti e lanciandogli sguardi minacciosi.
    Il giovane non si scompose e gli porse la katana "Credo che questa sia tua" disse sorridendo.
    Lenn la afferrò e la ripose nel fodero senza parlare, non sapendo neanche bene come reagire. Forse quello sciocco non capiva che avrebbe ancora potuto ucciderlo, e lavrebbe fatto, ma in quel momento era troppo stanco e non sarebbe riuscito ad affrontare anche gli altri.
    Il ragazzo di colore più indietro bisbigliò "Tagliamo la corda, questo è pazzo!"
    L'amico lasciò per un attimo perdere Lenn e si girò verso di lui "Non fare il maleducato, Chad" disse pazientemente. Poi rivolse nuovamente l'attenzione sul suo aggressore, guardandolo negli occhi "A me sembra a posto"
    Con un sorriso gli riporse la mano in gesto di amicizia "Piacere di conoscerti" disse "Io mi chiamo Jao"



    Allura? °ç°
    Sono una prafa pampinaH? °ç°

    Edited by Dark Cocca - 10/1/2008, 17:15
     
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