Kingdom Hearts Forum

Posts written by fugue

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    CITAZIONE (ciel @ 8/4/2010, 15:54)
    CITAZIONE (nooberto @ 6/4/2010, 16:11)
    CITAZIONE (roxyed @ 6/4/2010, 15:43)
    comincio col dire che ho letto tutta la saga di twilight,ma non credo che comprerò questo libro. Tuttavia non mi sento di condannare la Meyer per la scelta che ha fatto. Anche se questo spin off è, come dite voi, una "mera commercialata", non penso che chiunque si sottrarrebbe dallo scrivere e pubblicare un libro che sa potrà avere molto successo e portare alti guadagni. Io no di certo. Anche perchè, dopotutto, si tratta dello spin off di un qualcosa che ti è piaciuto scrivere e produrre e, di conseguenza, qualcosa che ugualmente ti è piaciuto scrivere e produrre.

    Non sono d'accordo.
    Prima di tutto la scrittura non viene per scopo commerciale ma per passione. Tant è che prima del 1900 lo scrittore non ci guadagnava niente pubblicando un libro, vista la mancanza delle case editrici.
    E comunque non penso che gli sia piaciuto tanto scrivere la saga di Twilight visto che ho letto un'intervista risalente all periodo di editing di Eclips e definiva ciò una tortura.

    Mi trovo d'accordissimo con te. Uno scrive per passione e perché vuole farlo, non pensando al ricavato.

    CITAZIONE (Nyxenhaal89 @ 6/4/2010, 21:30)
    Mah... l'unica cosa buona di questo libro è la fantomatica donazione di un dollaro a volume in beneficenza.

    Un solo dollaro?
    Con tutto quella che la Meyer c'ha guadagnato (e ci guadagnerà) potrebbe sfamare metà del terzo mondo.
    E poi lei dà un dollaro...

    CITAZIONE (‚DrEaMeR @ 7/4/2010, 13:32)
    CITAZIONE (nooberto @ 7/4/2010, 08:38)
    No vabbè, dipende un po' dal tuo concetto di romanticismo o,o
    Se secondo te una relazione fra un "uomo" ed una donna può arrivare al matrimonio solo perchè la donna ha un buono odore e l'uomo è bello, freddo, pallido, con la pelle dura eccetera alla si è il libro più romantico che io conosca :sese:

    SPOILER (click to view)
    Non ha solo la pelle dura....anche altro xD

    Ma lo hai letto?Quello che hai detto è come dire che la gente si sposa perchè il marito/moglie ha due occhi una bocca e due orecchie.Ovvio che ce li ha, ma non penso sia il motivo del loro matrimonio

    Ho letto i primi due libri (il terzo non sono neanche riuscito a finirlo) e do ragione a nooberto.
    Va bene quel pezzo che hai citato, ma loro dicono di amarsi e io non ho quasi mai letto di un dialogo fra loro due dove si dicono cosa piace loro. L'unica vlta è stata nel primo libro quando Ed salva Bella dai ragazzi a Portland, e in macchina si scopre che a entrambi piace lo stesso tipo di musica. Dopo Bella le dice che non le piace chi corre con la macchina e Edward accellera...
    Io una saga del genere non la considero romantica. Qualcuno aveva detto piuttosto "un 3 metri sopra il cielo coi vampiri"?

    BWAHAHAHAHAHAHHAAHAHHAH X°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
    *quota fino all'ultimo punto*
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    CITAZIONE (Mizu De Tsuki @ 8/4/2010, 00:28)
    ( ehm ;_; Dream, so che con Nyx hai avuto uno shock mostruoso quando l'hai scoperto, ma anche io sono un maschietto XDDDD! E comunque Kairi può andare dal pedobear per quanto mi riguarda è_é Allen non si tocca u.u)
    Comunque ho capito meglio, Sanè X3

    Son contento, non mi piace esser frainteso X3
  3. .
    CITAZIONE
    Beh a prescindere dal fatto che, come ho detto prima e come ha detto la stessa Sunny, questa flashfic non era per forza shonen-ai, quindi non ci sarebbe stato bisogno di un "oh, Roxas è il mio migliore amico, è maschio, non posso amarlo!", non vedo cosa ci sarebbe di strano in una fic in cui si dà importanza a spiegazioni sentimentali e introspettive in un personaggio °_° Cioè io per esempio lo faccio sempre, non mi riesce di far uscire dalla tastiera personaggi trattati senza un po' di analisi introspettiva xD! Perciò non reputo quello un orientamento narrativo da fangirl ^^

    Ma nemmeno io soon contro l'analisi introspettiva, tutt'altro, cerchiamo di non prendere cantonate. Ho citato un esempio di analisi introspettiva, è vero, ma non mi riferivo all'analizzare l'interno del personaggio, bensì alla frase stessa.
    "Oh, non posso amare Axel, è il mio migliore amico, è maschio".
    Cosa che fa sfociare poi molte fic in un bel capitolone da raiting rosso.
    Qui invece Sunny ha tralasciato tutto, s'è concentrata sulla complicità che c'è tra i perosnaggi - e quindi ha usato anche un po' di introspettivo -, e dato che ai miei occhi è una shonen ai, non è la solita shonen ai piena di fronzoli pseudo romantici, cosa di cui non posso far altro che complimentarmi con l'autrice.
  4. .
    CITAZIONE (~ S u n n y « @ 7/4/2010, 21:23)
    CITAZIONE
    Più che altro non riesco a capire di chi sia il punto di vista e come continui, cioè, alle volte mi sembra Axel, alle volte Roxas

    Forse ho capito che intendi. In poche parole non riesci a capire quando stia pensando/agendo uno e quando l'altro?

    Più o meno :sisi:
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    CITAZIONE (~ S u n n y « @ 7/4/2010, 21:05)
    Grazie Frex! ^^

    Bhe, veramente avevo scritto la flash-fic senza pensare ad un possibile paring Yaoi, però, poteva essere intesa come il lettore voleva, quindi, mi fa piacere che sotto questo aspetto ti sia piaciuta. ^^ Per il resto non ho ben capito. °°' Onestamente, rileggendo, a me sembra chiaro chi sia a svolgere certe funzioni, ma può darsi che mi sbagli e sia così solo perché sono l'autrice. Se mi spieghi meglio magari riesco a darti una risposta più precisa. ^^'

    Più che altro non riesco a capire di chi sia il punto di vista e come continui, cioè, alle volte mi sembra Axel, alle volte Roxas :sisi:
  6. .
    Uh-uh.
    Mica male. Diciamo che ormai di pairing AkuRoku se ne vedono a frotte, ma questa m'ha colpito. Diretta, coincisa, senza vari fronzoli come "oh, Roxas è il mio migliore amico, è maschio, non posso amarlo!" e tutte le altre stupidate che scrivono molte fangirl.
    Semplicemente, una nonsense. Un po' il nonsense che incarna la coppia stessa, essendo formata da esseri nonsense a loro volta ed essendo essa onnsense, perchè la AkuRoku non ha senso. A quanto ci fa intendere Nomura, a quanto dice e non dice, a quanto si immagina e si pensa, alla fine vien fuori un bel guazzabuglio.
    Per l'appunto, una coppia pazza.
    Scoppiata, fuori di testa.
    Mi piace, molto molto bella, scrittura pulita ed effficace :sisi:
    Solo, mi è apparso molto confuso il modo di introdurre Roxas. Coiè Axel... cioè.... quale punto di vista c'è? Ecco, è questo il problema: non si riesce a capire la focalizzazione. x°. Ma è Roxas o Axel che va a fare domande strane, ed è Roxas o Axel che va in camera dell'amante a vendicarsi?
    Questo non l'ho capito. Diciamo che contribuisce anche a dare quella sensazione di nonsense, però può disturbare.
    Per il resto, i miei complimenti, nyah ^w^.
  7. .
    CITAZIONE (Nyxenhaal89 @ 30/3/2010, 17:28)
    Sanè, evita di analizzarmi i commenti parola per parola, è ridicolo, e leggersi tutti i tuoi sprolqui è anche noiosissimo, te lo dico spassionatamente e senza rancore. XD
    No, non sei finito all'asilo, ma le cose sono così. Non puoi dirne di tutti i colori ad una persona e poi scusarti, perchè minimo devi aspettarti di essere mandato a quel paese.
    Il fatto che ci sia stato questo accanimento gli ha comunque fatto capire che gli stiate dando del fallito, o del dilettante, o tutte le frivolezze retoriche che volete. Purtroppo esistono i fraintendimenti.
    Il tuo esempio non è molto illuminante. Voglio dire, io potrei benissimo dirgli che la guida non va bene(come ho fatto) senza definirlo arrogante, montato o altro. E' davvero così strano parlare senza insultare o apostrofare qualcuno? E' davvero tanto difficile?
    Sono io allora che devo chiedermi se sono nel KHF o in una taverna.

    A me, sinceramente, piace dare un buon ordine alle cose, e quindi rispondere parola per parola, anche al fine di non essere frainteso o di non confondermi - e non vedo cosa ci sia di ridicolo nel volere ciò -, ma se proprio mi viene chiesto :look:
    No, io non penso di sproloquiare, esprimo la mia opinione forse in modo pesante, monotono, noioso, per farla breve. Ma non credo di fare sproloqui, anche perchè non mi sembra di dire cose a vanvera :look:. Dico forse cose a vanvera :look:?
    Rhae e le non ne hanno dette di tutte i colori, ne hanno detta solamente una: se non si ha la tecnica, se non si hanno le conoscenze, se si è dilettanti ( io lo sto dicendo in maniera diversa, ma è sempre il solito concetto, no?), è meglio non fare di queste cose.
    E, giusto per un appunto personale vostro, così magari la finiamo di dare un'accezione negativa a parole che di accezioni negative non ne hanno:
    Il dilettante è colui/colei che fa le cose per proprio diletto, ovvero in maniera NON professionale ( ma questo non implica certo che non possa farlo), ma per un gusto che gli aggrada. INOLTRE, il dilettante non pubblica, e per non venir chiamati dilettanti bisogna pubblicare un bel po', un bel po' tanto, e farsi coonscere nell'ambiente in cui si è dilettanti. Sia esso il campo della scrittura, dello sport, del disegno, di qualunque arte o simile. - citazione necessaria. -
    Holy è un dilettante, perchè non credo sia conosciutissimo in tutto il wb e non credo che abbia pubblicato fic intere e/o finite.
    Rhae è una dilettante, perchè pubblica ogni morte di papa.
    Ciel è un dilettante, perchè è suo diletto far aspettare chi attende con ansia il nuovo capitolo dell'Atto Zero perchè lo fa per passione ma anche lui pubblica per un piacere suo ( e dei lettori), e inoltre a quanto so vuole approcciarsi alla registica, indi.
    Io sono un dilettante, perchè scrivo per mio piacere ma nonho postato quasi nulla nè tantomeno sono conosciuto.
    Alla fin fine, TUTTI i fan writer sono dilettanti, quindi non vedo perchè UNO debba mettersi dietro una cattedra per insegnare agli altri, perchè, ripeto, la scrittura è soggettiva, così come tutta l'arte. Io potrei bacchettare te sulle mani dove Ciel bacchetta e e dove Cocca bacchetta lui. Si risolverebbe nulla? Si aiuterebbe qualcuno?
    Io credo proprio di no.
    Di nuovo: se non l'hanno fatto grandi scrittori, grandi menti della letteratura, un motivo ci sarà, no?
    E poi, scusami, io potrei benissimo definire lecchini quelli che hanno commentato positivamente la cosa, e che magari soon saltati addosso a Rhae, e magari ora stann dicendo che non è bello saltare addosso alle persone :eyeda:
    Il fatto di ( oh, madonna, vedi, vedi perchè preferisco rispondere quote dopo quote? adesso mi son perso!) dare del "montato" a Holy è basato sul semplice fatto che laa sua idea non sta nè in cielo nè in terra.
    Se qualcuno mi viene a dire "ora ti insegno come scrivere un fantasy" e poi non sa neanche il significato di vari termini in italiano, io gli butto in faccia un dizionario! Quindi, credo che ci sia stata anche TROPPA cortesia nei suoi confronti e soprattutto TROPPA attenzione, avremmo potuto mandarlo a fare in culo al primo post vittimistico, dopotutto, non cercare di fargli capire che può e magari deve correggersi. Se una cosa è quella è quella.

    Post scriptum con amore: e comunque leggere un post di qualche riga superiore alle quattro o cinque non fa mica male agli occhi, è scientificamente provato che leggere parole delle stesse dimensioni alla stessa distanza non rende ciechi e che smuovere una falange per far scendere la pagina non provoca tendinite :look:
  8. .
    CITAZIONE
    Sì ma Holy è uno scrittore giovane

    Anch'io sono uno scrittore giovane, ma se mi fanno una critica mica mi faccio paranoie e inizio a dire che sono depresso e cose simili
    Cioè, qui si cade nel ridicolo, ha praticamente fatto tutto da solo: ha tirato in ballo la storia del racconto dal nulla, e ha cominciato a parlare di sogni e altra roba che a me, sinceramente, sempre perosnalmente, sa di roba da film melodrammatico, fatta giusto per smuovere pietà. E siamo a un cosa.
    CITAZIONE
    Ma è comunque giovane, all'esordio della sua carriera e apostrofarlo come fallito, arrogante, presuntuoso e blablabla lo butterà per terra. Gente come ziminiar ammazza la creatività delle persone, con risposte simili.

    E' altamente demoralizzante vedere come, dopo decine di post dove si spiega all'interessato che NON gli si sta dando del fallito, ci sia ancora chi non ha capito che NON gli si sta dando del fallito. =D.
    E poi, ripeto, il fatto che, da solo tra l'altro, abbia voluto fare una guida su come scrivere un racconto, a me sembra, pur se fatta con tutte le buone intenzioni di questo mondo, spinta anche da arroganza. Perchè, se uno, essendo appunto uno scrittore giovane e quindi inesperto, ritiene di avere tutte le conoscenze adeguate - cosa FONDAMENTALE per una guida, o si rivela solamente uno strumento pericolosissimo, capace di far capire mozzi per mazzi alle persone - scusa, ma a me sembra arrogante °_°". "Sì, ma io ho detto che avrei aggiornato". Aggiornerai tra due, tre, quattro, cinque, sei anni? Io penso di no.
    Ora non hai tutte le conoscenze, una volta che le avrai acquisite non penserai certo a postare qui.
    2+2=4
    Ed evita, evita di etichettare le persone - e non rispondere "eh ma loro hanno etichettato lui", perchè se no do dell'ignorante anche a te, t'avviso ò_o. Tu stai inserendo Rhae in una categoria? di persone a cui non sai se appartiene, e soprattutto ti stai comportando in modo abbastanza villano, dato che poco ci manca che tu le stia dando dell'untrice :D.
    E seriamente, la creatività delle persone non nasce e/o muore sui commenti delle persone, cerchiamo di parlare con cognizione di causa D:, sia tu che Holy state facendo un attimino una tragedia Greca per una cosa che si sarebbe potuta risolvere due-tre pagine addietro.
    CITAZIONE
    Se uno deve commentare per insultare allora taccia. Se invece i commenti sono critiche costruttive ben vengano. Holy non avrebbe reagito così se non fosse stato attaccato subito.

    Tu sei un coglione.
    Ecco, vedi? Ti sto insultando.
    Tu non mi sembri avere le competenze adeguate per scrivere una guida, di conseguenza mi sembra arrogante da parte tua volerlo fare, quindi per me sei un montato.
    Qui invece ti sto dando una critica, sta a te farla diventare costruttiva o meno.
    - ah, prima che scoppi il terzo conflitto mondiale, non era riferito direttamente a te, ma a un "tu" ipotetico -
    CITAZIONE
    Le scuse non valgono niente, in questo caso. Se rompi un vaso, anche se ti scusi resta rotto.

    ......sono sul KHF, non sono finito in un asilo, vero :look:?
    CITAZIONE
    Quindi sì, dovremmo tutti bere una bella tinozza di umiltà.

    Io ho già pranzato, passo, grazie .
    CITAZIONE
    Io cerco di non montarmi la testa, comunque XD

    Bene, questa è una cosa giusta da fare, però vedere qualcuno che per te "si sta montando la testa" per "determinati motivi" può sembrare... mmmh... irritante, trovi?

    Addenda:
    CITAZIONE
    Io aspetto ancora una risposta sul perché saremmo stupide e arroganti.

    Con la I, diamine, CON LA I, SONO UN MASCHIO, PER GIOVE :gya:

    Edited by Sanè - 30/3/2010, 17:22
  9. .
    CITAZIONE (Mizu De Tsuki @ 30/3/2010, 12:24)
    (OT: Sanè che figata la frase nella tua firma X°DDD

    Thanks x°
  10. .
    CITAZIONE (Sanè @ 29/3/2010, 18:44)
    Premetto che l'idea di fare una guida, benchè possa essere stesa magari con buone intenzioni, mi sembra un pochettino strampalata, soprattutto se l'autore di tale guida è uno solo e non più di uno. Va bene voler aiutare gli altri, ma mi sembra un attimino, come dire? Arrogante, sì, arrogante, voler fare una cosa del genere da soli. Perchè? Oddio, non fraintendete il termine da me usato, per carità, maaaaa, scrivere una guida su come elaborare un racconto fantasy significa credere di avere tutte le giuste e approfondite conoscenze e di ritenerle tautologiche, ossia sacrosante, di conseguenza essere arroganti, perchè alla fine la scrittura è anche soggettiva, quindi ritenere che ciò che si dice sia la cosa giusta è arrogante. poi, oh, a me sembra sbagliato, ad altri sembra giusto, ma perchè ognuno ha un suo modo di vederla.
    Ma analizziamo passo passo, nyah:
    CITAZIONE
    Scrivere un racconto non è affatto facile, bisogna innanzitutto avere inventiva, molto tempo libero e la mente sgombra da pensieri brutti che ci possano impedire di lavorare come si deve, ma andiamo con calma...

    Bum, primo errore, a mio modesto parere. ( Visto? Un nulla e subito ci si ritrova di pareri opposti! )
    A volte, e dico a volte, i "momenti, pensieri, fatti brutti" non possono far altro che stimolare la fantasia dello scrittore, invogliarlo a mettere su carta quello che prova, spingerlo a creare nuove cose, nuovi luoghi, personaggi e tempi afflitti da ciò che affligge lui/lei. Scrivere quando non si ha neinte in testa, ripeto, a mio parere, è come scrivere senza avere inchiostro nella penna.
    CITAZIONE
    Il vero fulcro di una storia (insieme alla trama), sono i personaggi, non è difficile inventarsi dei personaggi, la vera difficoltà è il far si che non cadano in banali stereotipi che potrebbero annunciare spoiler clamorosi: Il tipo arrogante e presuntuoso solitamente tradisce il gruppo o fa una brutta fine, elementare, l'innocente imbecillotto invece sopravvive sempre, elementare.

    Allora, o sono i personaggi, o è la trama, si decida °A°!
    Inoltre, come già detto da Cocca, è quasi impossibile non utilizzare uno stereotipo, quindi che si fa? Lo si cambia, si dà un tocco in più a suddetto personaggio, lo si fa evolvere, crescere, si costruisce qualcosa addosso allo stereotipo, che poi non si vedrà più, a quanto è ben caratterizzato il char, ovviamente se è ben caratterizzato.
    CITAZIONE
    Il protagonista è il più facile da ideare poichè è nella maggior parte dei casi un personaggio "dinamico", ovvero capace di mutare il proprio umore in maniera del tutto radicale, il protagonista però non deve essere il classico eroe predestinato dalla leggenda, è fin troppo banale, il consiglio che vi do è di appropriargli un fardello da sopportare, qualcosa che renda il suo viaggio drammatico, non importa quale esso sia, può essere un evento traumatico del passato, una maledizione, oppure la paura di un "misterioso inseguitore" che a che fare con lui, potete trovare moltissime variazioni sul tema, non unicamente sul protagonista, e se preferite potete riversare queste tragedie magari su un suo compagno di squadra.

    Ah-ah, cosa mi dica che nno è uno stereotipo quello che mi stai dando tu? L'eroe che porta un terribile fardello, quanti non ne abbiamo già sorbiti in mille salse trite e ritrite? Capsici? Non si può non cadere nel "banale", si può soltanto cercare di arricchire, cosa che renderà più gradito il personaggio, IMHO.
    CITAZIONE
    Cercate di dare un bel nome ad ogni personaggio che inventate, robe impronunciabili come Ixtabnuish o Gormalesh son fin troppo ridicole e infantili, io vi consiglio di cercare la definizione di un particolare oggetto in lingua latina o greca e magari modificare qualche lettera, il risultato finale sarà molto carino

    Devo ripetermi, a quanto pare: anche il fatto di usare le lingue storiche ormai è divenuto un'abitudine, non si cade nel banale, così? ( So che posso risultare arrogante, ma nno è mia intenzione, assolutamente. Cerco solo di far vedere come sia praticamente impossibile fare qualcosa senza seguire un modello.) Inoltre il nome va dato per n significato, che non è insito solo nel significante della parola che compone il nome, ma nella composzione stesa, del nome.
    Ixtabnuish
    Un nome impronunciabile, e allora? Da questo si potrebbe capire che il personaggio così chiamato è un tipo enigmatico, di cui si capisce poco, molto poco. E bim, il gioco è fatto, anche il nome riesce a caratterizzare un char, un passo in avanti, trovi?
    Inoltre parli di una cosa che, sempre p-e-r-s-o-n-a-l-m-e-n-t-e, mi fa accapponare la pelle: modificare le lettere di una parola? Giammai! Oltre che risultare una storpiatura senza gusto, crea, soprattutto in lingue come Latino e Greco dove ogni lettera è fondamentale per il significato, un effetto sgradevolissimo, deformi la parola così come deformi il significato oooooo, cosa ancora più grave, fai capire che non capisci una ceppa di determinata lingua. Se in latino "Male" si scrive "Malum", tu non puoi scrivere "Malus" per creare un "effetto carino" perchè se legge l'elaborato uno che il latino lo sa ti ride in faccia, facendoti fare tra l'altro una figura di niente. Questo per fare un esempio.
    CITAZIONE
    Ma anche i cattivi hanno il loro fascino talvolta, ma quante volte abbiamo sentito parlare di re cattivi che possiedono l'oggetto supremo della distruzione e che vogliono conquistare il mondo? Mi sa tantissime volte, ed è qui che dovrete agire al meglio, plasmando un cattivo molto interessante e mai patetico o stereotipato, meglio poi farlo conoscere ad un buon punto della vicenda, introdurlo subito al prologo è piuttosto banale.
    Il cattivo può anche essere un traditore dell'eroe, o forse addirittura il protagonista stesso, e ricordatevi di donare epicità e drammaticità ai momenti che comprendono l'eroe ed il cattivo.

    Gyuh, mi sembra che tu debba fare, se vuoi stilare una guida, una fondamentale distinzione tra "Antagonista" e "Cattivo". Perchè, in termini letterari - e non faccio altro che ripetere quello che ha detto Cocca :asd: - colui che deve impedire al protagonista di portare a termine il suo scopo, qualunque-esso-sia. Una nota ambigua, non è vero?
    Ma è questo il bello! Interpretare, interpretare, interpretare! - senza sfondare i vari canoni fondamentali, rivoltarli sì, modificarli sì, ma non tenerli di conto no -
    Sta di fatto quindi che avresti potuto rendere meglio scrivendo "potete anche far sì che il protagonista sia cattivo e che l'antagonista sia buono", e questo avrebbe dato un buon impatto su chi legge, dandogli fiducia :sisi:
    ZANZANZANZANZAN, ancora adesso proponi uno stereotipo, farlo conoscere a metà vicenda non è male, ma LOL, io ti dico che inizio una mia storia proprio con il cattivo, che fai, mi dai del banale? Io potrei darti del perditempo, dato che prediligi farlo conoscere a un buon punto della storia, sia essa metà racconto o chessoio.
    Soggettività. Ancora una volta, entra in ballo la soggettività, cosa che, in una guida, soprattutto fatta per aiutare gli altri, dev'essere ai minimi sindacali.
    Altra cosa, molto importante!
    "Epicità e drammaticità"
    Ecco, scusami, scusami davvero, ma a leggere "epicità" muoio dal ridere, perchè a me vien da pensare che tu abbia usato tale termine per dire "insomma, i momenti in cui appaiono il protagonista e l'antagonista devono essere EPIC!!!111!1!". VIEN DA PENSARE, non dico che è così, però x°°°°°°
    E poi, drammatico? Epico? Eh, ma così tu dai importanaza a solo UNO dei mille aspetti che ogni personaggio può e, a mio parere, a mio modesto parere, DEVE avere. Non puoi riempire un libro di momenti pieni di tensione, o bisognerà leggerlo con delle bustine di camomilla in tasca, così come non puoi riempire un libro, una fic, un racconto o checchèssia di momenti drammatici, o appesantirai la zona intima delle persone, detto non volgarmente "
    SE si vuole che uno scritto venga apprezzato per la "parte sentimentale" bisogna approfpondire OGNI campo della psiche, della sfera sentimentale dei personaggi, bisogna far sì che ogni loro pensiero abbia una determinata sfumatura, in modo da dire "Eh cazzo, QUESTA è una cosa EPICA.". X°. Cioè, non ho nulla, assolutamente nulla contro chi vuole dare un tocco romantico ( ossia che ispira sensazioni poetiche, permea il testo di immagini incredibilmente... artistiche? Non so come definire x°, fatto sta che non mi riferisco solo alla chiave romantica riugardo l'amore, ma quella.... frivola? Decante? Insomma, spero di essermi spiegato.), ma se lo vuole fare che lo faccia a fondo o non faccia nulla, altrimenti il risultato è, utilizzando un termine che hai voluto usare tu, "Patetico", poichè si vuole dare, in quesyo caso, solo un'impressione che faccia pensare "Oh, questo è figo, m'ha spiattellato il cattivo che ride e il buono che piange *ò*!"
    CITAZIONE
    Se poi volete introdurre personaggi ormai classici come elfi e nani, però rimanendo originali, create intorno a loro una figura diversa da quella che siamo abituati a vedere, i nani possono essere delle creature deformi esiliate dalla società, e gli elfi dei mostri carnivori molto pericolosi (Berserk insegna).

    Mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmh.
    Farò un commentino veloce su questo punto, dato che nno è del tutto errato, non fosse che prima hai affermato il contrario, ossia di NON utilizzare tereotipi. E se non li utilizzi per i personaggi principali, non li utilizzi nemmeno per i mostri/creturemagGGGiche/quellocheè, ti pare?
    Cioè, ti autocontraddici, cosa che non va bene, specialmente per quella che è una guida. Così chi vuoi aiutare lo confondi!
    Devi esesere corretto e coerente dall'inizio alla fine, altrimenti è solo fatica sprecata.
    CITAZIONE
    Per scrollarsi di dosso i classici canoni dei fantasy, ricordate di inserire della violenza, non deve essere molto esplicita, ma abbastanza per far capire che chi scrive non è uno stupidello che ha visto troppe volte il signore degli anelli (niente in contrario eh) se invece puntate a dei racconti più accessibili anche dal piccolo pubblico, vi consiglio un'atmosfera non medievale, magari un misto tra l'epoca di oggi ed un mondo bizzarro (Myiazaki insegna) ricordate però di inserire una forte componente morale per non far sembrare l'opera un prodotto infantile fino al midollo.

    Bum, di nuovo ti contraddici.
    Dici di non usare canoni, ma prima hai detto ce si possono utilizzare creature canoniche. ADKJDLSJD, non ci capisco niente!
    Inooltre, chi dice che ai bambini non può piacere un'avventura medievale, proprio loro che nevanno pazzi? Proprio loro che spasimano per cavalieri, dame in pericolo, castelli, segrete e...... e non possono piacere a tutti, vero? BIM! Soggettività, ancora una volta.
    Fare un miscuglio con civiltà moderna e antica è già un qualcosa affrontato da Terry Brooks.... NAAAAH, QUINDI è BANALE! Eh, però potrebbe avere un bell'effetto! Quindi? Che si fa?
    BOH!
    S'improvvisa, al massimo. Poi, se non piace, allo scrittore o al lettore, si modifica.
    Ecco un punto fondamentale che hai saltato. La rilettura. Oggi mi va di mettere un castello come ambientazione, domani una nave spaziale, dopodomani un ibrido, chi lo sa!
    E' sempre meglio rileggere - cosa che io non farò con questo post poichè è chilometrico, quindi non vogliatemene per qualche errore "- al fine di chiarire le idee, correggere errori, ripetizioni, cmbiare una parola, una frase e quant'altro. Non si può affrontare un elaborato solamente da un punto di vista accademico, su.
    CITAZIONE
    Personalmente me la cavo meglio con la prima persona, ma un racconto fantasy riesce meglio con la terza, parlando al passato, talvolta è difficile trovare un metodo di scrittura scorrevole e profondo, e a lungo andare vi potrà sembrare di star scrivendo frasi sempre uguali, ma si tratta di un effetto comune ad ogni scrittore, non demoralizzatevi e se non siete sicuri di come state scrivendo allora rileggete il tutto e aggiungete più descrizioni, che sono poi molto importanti in un fantasy che si rispetti per ricreare l'atmosfera.
    Se invece scegliete di usare la prima persona, chiedetevi sempre "cosa potrebbe pensare una persona in un momento del genere?", ricordate che simili racconti son spesso assai introspettivi.

    Gnagnagna. Autocontraddzioni, fin troppo conosciute. Ripetendo quello che dice Cocca: "Non puoi dire ' usate la terza persona ' però ' io con la prima mi trovo bene '. Confondi, non dai un'idea giusta, devi essere oggettivo nel dare un parere del genere, anche perchè influisce molto su una futura focalizzazione dello scrittore ma soprattutto sul suo modo di scrivere!"
    - ok, non sarà "parola-per-parola" ma intanto il concetto è quello :look: -
    Descrizioni? Punto più importante in un fantasy? Non erano i personaggi? Oddio, non ci capisco più niente @_@!
    Le descrizioni sono sì molto importanti, perchè aiutano il lettore a immaginare i luoghi, i personaggi e resto, e quindi a conferire a un racconto un impatto molto suggestivo, ma se io faccio un introspettivo? Non è più fantasy? Dopotutto, l'introspettivo può - può, non deve, attenzione, eh - anche basarsi solo ed esclusivamente su un'analisi dell'interno del personaggio.
    E quindi?
    BOH!
    E poi se usi la prima persona è ovvio che un minimo di introspettività dev'esserci, ma se c'è quella bisogna fare molta attenzione, cosa che tu non hai menzionato, a non dare descrizioni ( che ti piacciono molto :sasa: ) del personaggio di cui si sta adottando il punto di vista, altrimenti è...è.... uno schifo, non so come esprimermi °-°
    Quindi, la guida sembra sempre più incompleta. Ahi ahi =/
    CITAZIONE
    Qui vi occorre non cadere nella banalità, un finale brutto penalizza l'opera in maniera assai pesante, e vi conviene dare fondo a tutta la vosta immaginazione, assicurandovi di non aver lasciato niente in sospeso!

    Eh, come ha detto Ciel, qui non hai detto molto, ma solo l'ovvio. Quindi, per non dilungarmi oltre il limite del limite superato, quoto con un bell'asterisco.
    *
    Per concludere ti ringrazio? per il fatto di aver provato, posso imaginare che forse le tue intenzioni erano buone, ma ti pongo una domanda: ti sei mai chiesto perchè scrittori come Hemingway, Hesse, Martin, Tolkien, Brooks, Ende e tanti altri grandi della letteratura non abbiano scritto una guida?

    Addenda: ................................
    seriamente, vuoi scrivere una guida su come scrivere senza sapere cosa significhi "detto col cuore" o "dilettante" :look:?
    Più che altro mi sembra che al posto di essere un aspirante scrittore tu sia più che altro uno che prova essere uno scrittore ma che alla prima critica indietreggia e si difende con il suo scudo di permalosità e - scusate il termine - ignoranza.
    Perchè sì, se tu dici che al posto di "dilettante" preferisci essere definito "neofito" (????? Neofito è qualcuno che è entrato a far parte da poco in un gruppo, dalle mie parti) o "apprendista" (????? L'apprendista è colui che apprende dal suo maestro, ma non sei tu quello che si è messo dietro una cattedra per insegnare - che poi la cosa sia giusta o meno è da discutere-?), allora permettimi di definirti come "ignorante", poichè ignori - e non sto prendendo per culo - il loro significato, cosa che ad uno scrittore difficilmente dev'essere perdonata. E no, non mi sto elevando a superiore, semplicemente esprimo il mio parere su ciò che tu affermi, ossia di essere uno "scrittore dannato da tutti che vuole essere lasciato in pace".
    Posso concludere la tua guida?
    Prima di scrivere, bisogna anche sapere l'italiano.

    P.S.: PER LA PEPPA, quanti errori di battitura ho fatto!

    Odio ripetermi, ma lol, questo è quello di cui vado convinto.
  11. .
    CITAZIONE
    Secondo voi, come si sente una persona sicura di se e nelle sue capacità, che mentre sta portando a termine il suo racconto a cui a dedicato almeno 6 mesi, si sente dire cose come "dilettante" o "arrogante" nel campo della scrittura stessa?

    Non deve sentire niente, semplicemente rioridna le idee, prende in esame le varie critiche postegli e fa quello che ho detto nel mio post, che tu forse non avrai letto per pigrizia *mki:
    Ri-leg-ge.
    Rilegge, corregge, modifica, taglia, espande, mette una virgola, un punto, un accento, un apostrofo, una parola, un aggettivo, un verbo, un pronome, elimina un periodo, corregge la sintassi.
    Insomma, ridimensiona e riforma il suo elaborato e, se possibile, il suo ego.

    Edited by Sanè - 29/3/2010, 20:02
  12. .
    Premetto che l'idea di fare una guida, benchè possa essere stesa magari con buone intenzioni, mi sembra un pochettino strampalata, soprattutto se l'autore di tale guida è uno solo e non più di uno. Va bene voler aiutare gli altri, ma mi sembra un attimino, come dire? Arrogante, sì, arrogante, voler fare una cosa del genere da soli. Perchè? Oddio, non fraintendete il termine da me usato, per carità, maaaaa, scrivere una guida su come elaborare un racconto fantasy significa credere di avere tutte le giuste e approfondite conoscenze e di ritenerle tautologiche, ossia sacrosante, di conseguenza essere arroganti, perchè alla fine la scrittura è anche soggettiva, quindi ritenere che ciò che si dice sia la cosa giusta è arrogante. poi, oh, a me sembra sbagliato, ad altri sembra giusto, ma perchè ognuno ha un suo modo di vederla.
    Ma analizziamo passo passo, nyah:
    CITAZIONE
    Scrivere un racconto non è affatto facile, bisogna innanzitutto avere inventiva, molto tempo libero e la mente sgombra da pensieri brutti che ci possano impedire di lavorare come si deve, ma andiamo con calma...

    Bum, primo errore, a mio modesto parere. ( Visto? Un nulla e subito ci si ritrova di pareri opposti! )
    A volte, e dico a volte, i "momenti, pensieri, fatti brutti" non possono far altro che stimolare la fantasia dello scrittore, invogliarlo a mettere su carta quello che prova, spingerlo a creare nuove cose, nuovi luoghi, personaggi e tempi afflitti da ciò che affligge lui/lei. Scrivere quando non si ha neinte in testa, ripeto, a mio parere, è come scrivere senza avere inchiostro nella penna.
    CITAZIONE
    Il vero fulcro di una storia (insieme alla trama), sono i personaggi, non è difficile inventarsi dei personaggi, la vera difficoltà è il far si che non cadano in banali stereotipi che potrebbero annunciare spoiler clamorosi: Il tipo arrogante e presuntuoso solitamente tradisce il gruppo o fa una brutta fine, elementare, l'innocente imbecillotto invece sopravvive sempre, elementare.

    Allora, o sono i personaggi, o è la trama, si decida °A°!
    Inoltre, come già detto da Cocca, è quasi impossibile non utilizzare uno stereotipo, quindi che si fa? Lo si cambia, si dà un tocco in più a suddetto personaggio, lo si fa evolvere, crescere, si costruisce qualcosa addosso allo stereotipo, che poi non si vedrà più, a quanto è ben caratterizzato il char, ovviamente se è ben caratterizzato.
    CITAZIONE
    Il protagonista è il più facile da ideare poichè è nella maggior parte dei casi un personaggio "dinamico", ovvero capace di mutare il proprio umore in maniera del tutto radicale, il protagonista però non deve essere il classico eroe predestinato dalla leggenda, è fin troppo banale, il consiglio che vi do è di appropriargli un fardello da sopportare, qualcosa che renda il suo viaggio drammatico, non importa quale esso sia, può essere un evento traumatico del passato, una maledizione, oppure la paura di un "misterioso inseguitore" che a che fare con lui, potete trovare moltissime variazioni sul tema, non unicamente sul protagonista, e se preferite potete riversare queste tragedie magari su un suo compagno di squadra.

    Ah-ah, cosa mi dica che nno è uno stereotipo quello che mi stai dando tu? L'eroe che porta un terribile fardello, quanti non ne abbiamo già sorbiti in mille salse trite e ritrite? Capsici? Non si può non cadere nel "banale", si può soltanto cercare di arricchire, cosa che renderà più gradito il personaggio, IMHO.
    CITAZIONE
    Cercate di dare un bel nome ad ogni personaggio che inventate, robe impronunciabili come Ixtabnuish o Gormalesh son fin troppo ridicole e infantili, io vi consiglio di cercare la definizione di un particolare oggetto in lingua latina o greca e magari modificare qualche lettera, il risultato finale sarà molto carino

    Devo ripetermi, a quanto pare: anche il fatto di usare le lingue storiche ormai è divenuto un'abitudine, non si cade nel banale, così? ( So che posso risultare arrogante, ma nno è mia intenzione, assolutamente. Cerco solo di far vedere come sia praticamente impossibile fare qualcosa senza seguire un modello.) Inoltre il nome va dato per n significato, che non è insito solo nel significante della parola che compone il nome, ma nella composzione stesa, del nome.
    Ixtabnuish
    Un nome impronunciabile, e allora? Da questo si potrebbe capire che il personaggio così chiamato è un tipo enigmatico, di cui si capisce poco, molto poco. E bim, il gioco è fatto, anche il nome riesce a caratterizzare un char, un passo in avanti, trovi?
    Inoltre parli di una cosa che, sempre p-e-r-s-o-n-a-l-m-e-n-t-e, mi fa accapponare la pelle: modificare le lettere di una parola? Giammai! Oltre che risultare una storpiatura senza gusto, crea, soprattutto in lingue come Latino e Greco dove ogni lettera è fondamentale per il significato, un effetto sgradevolissimo, deformi la parola così come deformi il significato oooooo, cosa ancora più grave, fai capire che non capisci una ceppa di determinata lingua. Se in latino "Male" si scrive "Malum", tu non puoi scrivere "Malus" per creare un "effetto carino" perchè se legge l'elaborato uno che il latino lo sa ti ride in faccia, facendoti fare tra l'altro una figura di niente. Questo per fare un esempio.
    CITAZIONE
    Ma anche i cattivi hanno il loro fascino talvolta, ma quante volte abbiamo sentito parlare di re cattivi che possiedono l'oggetto supremo della distruzione e che vogliono conquistare il mondo? Mi sa tantissime volte, ed è qui che dovrete agire al meglio, plasmando un cattivo molto interessante e mai patetico o stereotipato, meglio poi farlo conoscere ad un buon punto della vicenda, introdurlo subito al prologo è piuttosto banale.
    Il cattivo può anche essere un traditore dell'eroe, o forse addirittura il protagonista stesso, e ricordatevi di donare epicità e drammaticità ai momenti che comprendono l'eroe ed il cattivo.

    Gyuh, mi sembra che tu debba fare, se vuoi stilare una guida, una fondamentale distinzione tra "Antagonista" e "Cattivo". Perchè, in termini letterari - e non faccio altro che ripetere quello che ha detto Cocca :asd: - colui che deve impedire al protagonista di portare a termine il suo scopo, qualunque-esso-sia. Una nota ambigua, non è vero?
    Ma è questo il bello! Interpretare, interpretare, interpretare! - senza sfondare i vari canoni fondamentali, rivoltarli sì, modificarli sì, ma non tenerli di conto no -
    Sta di fatto quindi che avresti potuto rendere meglio scrivendo "potete anche far sì che il protagonista sia cattivo e che l'antagonista sia buono", e questo avrebbe dato un buon impatto su chi legge, dandogli fiducia :sisi:
    ZANZANZANZANZAN, ancora adesso proponi uno stereotipo, farlo conoscere a metà vicenda non è male, ma LOL, io ti dico che inizio una mia storia proprio con il cattivo, che fai, mi dai del banale? Io potrei darti del perditempo, dato che prediligi farlo conoscere a un buon punto della storia, sia essa metà racconto o chessoio.
    Soggettività. Ancora una volta, entra in ballo la soggettività, cosa che, in una guida, soprattutto fatta per aiutare gli altri, dev'essere ai minimi sindacali.
    Altra cosa, molto importante!
    "Epicità e drammaticità"
    Ecco, scusami, scusami davvero, ma a leggere "epicità" muoio dal ridere, perchè a me vien da pensare che tu abbia usato tale termine per dire "insomma, i momenti in cui appaiono il protagonista e l'antagonista devono essere EPIC!!!111!1!". VIEN DA PENSARE, non dico che è così, però x°°°°°°
    E poi, drammatico? Epico? Eh, ma così tu dai importanaza a solo UNO dei mille aspetti che ogni personaggio può e, a mio parere, a mio modesto parere, DEVE avere. Non puoi riempire un libro di momenti pieni di tensione, o bisognerà leggerlo con delle bustine di camomilla in tasca, così come non puoi riempire un libro, una fic, un racconto o checchèssia di momenti drammatici, o appesantirai la zona intima delle persone, detto non volgarmente "
    SE si vuole che uno scritto venga apprezzato per la "parte sentimentale" bisogna approfpondire OGNI campo della psiche, della sfera sentimentale dei personaggi, bisogna far sì che ogni loro pensiero abbia una determinata sfumatura, in modo da dire "Eh cazzo, QUESTA è una cosa EPICA.". X°. Cioè, non ho nulla, assolutamente nulla contro chi vuole dare un tocco romantico ( ossia che ispira sensazioni poetiche, permea il testo di immagini incredibilmente... artistiche? Non so come definire x°, fatto sta che non mi riferisco solo alla chiave romantica riugardo l'amore, ma quella.... frivola? Decante? Insomma, spero di essermi spiegato.), ma se lo vuole fare che lo faccia a fondo o non faccia nulla, altrimenti il risultato è, utilizzando un termine che hai voluto usare tu, "Patetico", poichè si vuole dare, in quesyo caso, solo un'impressione che faccia pensare "Oh, questo è figo, m'ha spiattellato il cattivo che ride e il buono che piange *ò*!"
    CITAZIONE
    Se poi volete introdurre personaggi ormai classici come elfi e nani, però rimanendo originali, create intorno a loro una figura diversa da quella che siamo abituati a vedere, i nani possono essere delle creature deformi esiliate dalla società, e gli elfi dei mostri carnivori molto pericolosi (Berserk insegna).

    Mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmh.
    Farò un commentino veloce su questo punto, dato che nno è del tutto errato, non fosse che prima hai affermato il contrario, ossia di NON utilizzare tereotipi. E se non li utilizzi per i personaggi principali, non li utilizzi nemmeno per i mostri/creturemagGGGiche/quellocheè, ti pare?
    Cioè, ti autocontraddici, cosa che non va bene, specialmente per quella che è una guida. Così chi vuoi aiutare lo confondi!
    Devi esesere corretto e coerente dall'inizio alla fine, altrimenti è solo fatica sprecata.
    CITAZIONE
    Per scrollarsi di dosso i classici canoni dei fantasy, ricordate di inserire della violenza, non deve essere molto esplicita, ma abbastanza per far capire che chi scrive non è uno stupidello che ha visto troppe volte il signore degli anelli (niente in contrario eh) se invece puntate a dei racconti più accessibili anche dal piccolo pubblico, vi consiglio un'atmosfera non medievale, magari un misto tra l'epoca di oggi ed un mondo bizzarro (Myiazaki insegna) ricordate però di inserire una forte componente morale per non far sembrare l'opera un prodotto infantile fino al midollo.

    Bum, di nuovo ti contraddici.
    Dici di non usare canoni, ma prima hai detto ce si possono utilizzare creature canoniche. ADKJDLSJD, non ci capisco niente!
    Inooltre, chi dice che ai bambini non può piacere un'avventura medievale, proprio loro che nevanno pazzi? Proprio loro che spasimano per cavalieri, dame in pericolo, castelli, segrete e...... e non possono piacere a tutti, vero? BIM! Soggettività, ancora una volta.
    Fare un miscuglio con civiltà moderna e antica è già un qualcosa affrontato da Terry Brooks.... NAAAAH, QUINDI è BANALE! Eh, però potrebbe avere un bell'effetto! Quindi? Che si fa?
    BOH!
    S'improvvisa, al massimo. Poi, se non piace, allo scrittore o al lettore, si modifica.
    Ecco un punto fondamentale che hai saltato. La rilettura. Oggi mi va di mettere un castello come ambientazione, domani una nave spaziale, dopodomani un ibrido, chi lo sa!
    E' sempre meglio rileggere - cosa che io non farò con questo post poichè è chilometrico, quindi non vogliatemene per qualche errore "- al fine di chiarire le idee, correggere errori, ripetizioni, cmbiare una parola, una frase e quant'altro. Non si può affrontare un elaborato solamente da un punto di vista accademico, su.
    CITAZIONE
    Personalmente me la cavo meglio con la prima persona, ma un racconto fantasy riesce meglio con la terza, parlando al passato, talvolta è difficile trovare un metodo di scrittura scorrevole e profondo, e a lungo andare vi potrà sembrare di star scrivendo frasi sempre uguali, ma si tratta di un effetto comune ad ogni scrittore, non demoralizzatevi e se non siete sicuri di come state scrivendo allora rileggete il tutto e aggiungete più descrizioni, che sono poi molto importanti in un fantasy che si rispetti per ricreare l'atmosfera.
    Se invece scegliete di usare la prima persona, chiedetevi sempre "cosa potrebbe pensare una persona in un momento del genere?", ricordate che simili racconti son spesso assai introspettivi.

    Gnagnagna. Autocontraddzioni, fin troppo conosciute. Ripetendo quello che dice Cocca: "Non puoi dire ' usate la terza persona ' però ' io con la prima mi trovo bene '. Confondi, non dai un'idea giusta, devi essere oggettivo nel dare un parere del genere, anche perchè influisce molto su una futura focalizzazione dello scrittore ma soprattutto sul suo modo di scrivere!"
    - ok, non sarà "parola-per-parola" ma intanto il concetto è quello :look: -
    Descrizioni? Punto più importante in un fantasy? Non erano i personaggi? Oddio, non ci capisco più niente @_@!
    Le descrizioni sono sì molto importanti, perchè aiutano il lettore a immaginare i luoghi, i personaggi e resto, e quindi a conferire a un racconto un impatto molto suggestivo, ma se io faccio un introspettivo? Non è più fantasy? Dopotutto, l'introspettivo può - può, non deve, attenzione, eh - anche basarsi solo ed esclusivamente su un'analisi dell'interno del personaggio.
    E quindi?
    BOH!
    E poi se usi la prima persona è ovvio che un minimo di introspettività dev'esserci, ma se c'è quella bisogna fare molta attenzione, cosa che tu non hai menzionato, a non dare descrizioni ( che ti piacciono molto :sasa: ) del personaggio di cui si sta adottando il punto di vista, altrimenti è...è.... uno schifo, non so come esprimermi °-°
    Quindi, la guida sembra sempre più incompleta. Ahi ahi =/
    CITAZIONE
    Qui vi occorre non cadere nella banalità, un finale brutto penalizza l'opera in maniera assai pesante, e vi conviene dare fondo a tutta la vosta immaginazione, assicurandovi di non aver lasciato niente in sospeso!

    Eh, come ha detto Ciel, qui non hai detto molto, ma solo l'ovvio. Quindi, per non dilungarmi oltre il limite del limite superato, quoto con un bell'asterisco.
    *
    Per concludere ti ringrazio? per il fatto di aver provato, posso imaginare che forse le tue intenzioni erano buone, ma ti pongo una domanda: ti sei mai chiesto perchè scrittori come Hemingway, Hesse, Martin, Tolkien, Brooks, Ende e tanti altri grandi della letteratura non abbiano scritto una guida?

    Addenda: ................................
    seriamente, vuoi scrivere una guida su come scrivere senza sapere cosa significhi "detto col cuore" o "dilettante" :look:?
    Più che altro mi sembra che al posto di essere un aspirante scrittore tu sia più che altro uno che prova essere uno scrittore ma che alla prima critica indietreggia e si difende con il suo scudo di permalosità e - scusate il teminre - ignoranza.
    Perchè sì, se tu dici che al posto di "dilettante" preferisci essere definito "neofito" (????? Neofito è qualcuno che è entrato a far parte da poco in un gruppo, dalle mie parti) o "apprendista" (????? L'apprendista è colui che apprende dal suo maestro, ma non sei tu quello che si è messo dietro una cattedra per insegnare - che poi la cosa sia giusta o meno è da discutere-?), allora permettimi di definirti come "ignorante", poichè ignori - e non sto prendendo per culo - il loro significato, cosa che ad uno scrittore difficilmente dev'essere perdonata. E no, non mi sto elevando a superiore, semplicemente esprimo il mio parere su ciò che tu affermi, ossia di essere uno "scrittore dannato da tutti che vuole essere lasciato in pace".
    Posso concludere la tua guida?
    Prima di scrivere, bisogna anche sapere l'italiano.

    P.S.: PER LA PEPPA, quanti errori di battitura ho fatto!
  13. .
    CITAZIONE (schizzo95 @ 21/3/2010, 18:46)
    CITAZIONE (Sanè @ 21/3/2010, 15:15)
    Cococococococooooooooosa O_O?

    se vuoi potresti pure chiamarli cacca :asd:

    Maccheffigata
    EDIT: Ma com'è che si fà? Per caso dopo la creazione di suddetto comando?
  14. .
    CITAZIONE (schizzo95 @ 20/3/2010, 19:41)
    si si puo dare u n nome proprio a i colpi finali

    Cococococococooooooooosa O_O?
  15. .
    CITAZIONE (Master Xehanort @ 20/3/2010, 21:13)
    Sanè, il tuo ragionamento non fa una piega, però mi sembra strano che in BBS venga usata proprio quella citazione e non un'altra di X'sH a caso, ed è ovvio che il punto cruciale è la mancanza del "di nuovo".
    E poi, Xehanort avrebbe potuto tranquillamente spostare il discorso a Terra(di cui Sora non conosceva l'esistenza) dopo aver risposto "Your voice can no longer reach him where he is".

    Anche su questo hai ragione, sono due scene che messe a confronto paiono molto ambigue :sisi:
    E poi guarda, c'è anche un altro fattore da tenere di conto: la ripetitività di Nomura e dei dialoghi dei suoi personaggi, ripetitività a volte messa per uno scopo, a volte perchè non aveva niente di meglio da fare, se poi aggiungiamo che Xehanort sa solo dire "Yami/Darkness/Oscurità" e "Kokoro/Heart/Cuore" abbiamo un bel fritto misto "
    Sul fatto che Terranort usi proprio quel discorso a me sembra che un motivo potrebbe esserci: Quel discorso riflette in pieno la psicologia del personaggio, lo incarna efettamente, senza contare che è la line più rilevante. Ovviamente, avrebbe potuto dire qualcosa di inventato di sana pianta, ma dato che BbS è il gioco con maggior riferimenti alla saga, penso che non abbia potuto farne a meno.

    Sentendo le ctuscene Jap di BbS e KHI, a me sembra che quando dice "Il suo cuore appartiene all'oscurità" dica la stessa cosa in entrambe le scene, ossia "Kokoro wa yami ni kaetta." °____________________________°
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