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Ahahahah fantastico!
Da oggi il poi WikiLombarda sarà la mia fonte di ispirescion. -
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Bingo bro :'D ♥
No, ma porterò per sempre nel cuore le conversazioni di massa nel #KHF t__t. Megaboh, Ichy, gentaglia di vario tipo. Era bello. -
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Ho l'asciugamano in testa con i capelli bagnati. Ho paura di sapere cosa accadra quando lo toglierò. Secondo me avrò tipo i capelli stranissimi muahaha.
Non so perché avevo voglia di condividere questa cosa.
Sono stupida. -
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HaVe FuN -
.'Minchia centra twilight adesso? :
Fate meno i potterfag e commentate decentemente la notizia.
Che c'entra Harry Potter? °_°
Anyway, era una battuta...
Mamma mia che bacchettoni siete tutti xD -
.Sì. Non lo trovavo molto sensato xD
In pratica dici che se uno è di colore, non vede o non sente non può essere chiamato "nero, cieco o sordo" perché è offensivo. Secondo me non è così, non c'è niente di male nell'accettare quel che si è, soprattutto quando la persona con cui sta parlando non prova odio nei tuoi confronti.
Sì, beh, eppure non mi sembra di aver parlato in ostrogoto. È ESATTAMENTE QUELLO CHE VOLEVO DIRE
Quello che ho detto è: se io fossi nero, esigerei che gli altri mi chiamassero così, NERO. Non "di colore". Di colore? Sembra quasi un eufemismo usato per pietà, come se chiamarmi nero fosse offensivo, come se essere nero fosse una cosa brutta. Queste parole così politically correct, per quanto mi riguarda, sono ancora più offensive di quelle che vorrebbero sostituire. Spero di essermi spiegato, stavolta °-°
Ora ho capito, era abbastanza fraintendibile!
Ma infatti, che male c'è nel definire una persona nera negra? Insomma, una g è così importante? Che poi la cosa non sta nel voler chiamare un nero negro, ma nella paura che si cela dietro questo termine. E' proprio questa pausa, questo continuo allarmismo, questo continuo cercare il razzismo dove non c'è a far sentire le persone discriminate, che siano nere, gay, musulmane o chissà cosa. -
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Due anni fa, una ragazza mi ha avvicinato la sigaretta alle labbra e senza pensarci ho tirato. E' rimasta basitissima e io ho fatto finta che in realtà fumavo già spesso... In realtà ero sconvolta da me stessa ahahah.
Io fumo solo se mi offrono, non sono dipendente. -
.Ed è qui che sbagli, perché dovresti offenderti? Se io fossi nera sarei orgogliosa della mia pelle, mica è una cosa brutta essere di colore. E' solo un aggettivo, se tu conosci una ragazza nera e ne stai parlando con una persona che non la conosce, non ti viene da dire "Sì, quella di colore della 5B?" insomma, è come dire "quella liscia" "quella bionda" "quella bassa", mica sono offese.
Ma l'hai letto il mio post o no?
Sì. Non lo trovavo molto sensato xD
In pratica dici che se uno è di colore, non vede o non sente non può essere chiamato "nero, cieco o sordo" perché è offensivo. Secondo me non è così, non c'è niente di male nell'accettare quel che si è, soprattutto quando la persona con cui sta parlando non prova odio nei tuoi confronti. -
.Io se fossi nero mi offenderei a morte se mi chiamassero "di colore".
Ed è qui che sbagli, perché dovresti offenderti? Se io fossi nera sarei orgogliosa della mia pelle, mica è una cosa brutta essere di colore. E' solo un aggettivo, se tu conosci una ragazza nera e ne stai parlando con una persona che non la conosce, non ti viene da dire "Sì, quella di colore della 5B?" insomma, è come dire "quella liscia" "quella bionda" "quella bassa", mica sono offese.
Comunque il mio ragionamento nasce dalla canzone dei Vatussi, una strofa fa "Siamo i Vatussi, altissimi negri", insomma, non è affatto offensivo, è solo una parola. Il motivo per cui la consideriamo offensiva è perché vogliamo farlo, perché altrimenti sarebbe una parola normalissima.
Come ho già detto, negro è la vecchia forma di "nero", mentre "finocchio" non c'entra niente con la sessualità di una persona, quel termine è nato per essere offensivo.
Ovviamente NON andrò mai in giro a chiamare la gente "negra", proprio perché nella nostra società è considerato un termine cattivo e razzista, ma secondo me è solo una questione di testa. -
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Fin da quanto ero piccola mi è sempre stato detto di non definire le persone di colore come "negre" perché è un termine offensivo e razzista. Però, riflettendoci, non è molto più razzista mettere un termine tabù su queste persone?
Insomma, qui non stiamo parlando di termini nati con lo scopo di offendere (come frocio, ad esempio), ma di una parola che per secoli è appartenuta alla nostra lingua; negro infatti deriva dal latino e significa nero, è una parola normalissima e assolutamente inoffensiva. Eppure, viene considerata come tale.
Secondo me l'offesa sta tutta nella testa delle persone. Una persona razzista offende sia chiamandoti nero che negro, a quel punto non è più il termine a contare ma quanto il pensiero che sta nella testa di chi lo usa. Per questo motivo non capisco perché la parola "negro" sia tabù.
Insomma, non so se mi sono spiegata. Nel caso ci siano dubbi su qualcosa sono sempre disposta a chiarire...! -
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Twilight ha deviato le persone. -
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Una mia ex compagna di classe si era fatta tatuare l'iniziale suo ragazzo (Andrea) sul ventre.
Si sono lasciati, e per un po' ha continuato ad uscire solo con gente che si chiamasse Andrea (non scherzo).
Ora ha smesso, ma comunque avrà per sempre l'iniziare di un altro sul ventre.
Chissà come la prenderà il marito... -
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angelo custode. -
.Ma come, sto facendo quello che dicevi tu, cerco solo di essere libero e di seguire l'istinto.
E poi cosa te ne fai delle false scuse? Io ti voglio bene, non voglio certo mentirti. Non volermi male, quello che dico è soltanto una conseguenza di una reazione chimica. Avrei anche potuto elogiare il tuo pensiero ma che ci vuoi fare? È il caso.
È possibile tornare a parlare di cose inerenti al topic, por favor?
Sei abbastanza infantile.
Chiudiamola qui. -
.Purtroppo per te oggi no. Preferirei però discutere di tutto il resto invece di parlare delle mie cose (:
Puoi avercela con il mondo, questo non ti dà il diritto di offendere una persona in una discussione. Solo i bambini lo fanno, e confido nel fatto che tu non lo sia. Al posto di giustificarti, dovresti scusarti.
Ma il fatto che io te lo stia chiedendo e che tu non l'abbia fatto di tua spontanea volontà, mi fa pensare che non ti sia passato nemmeno per l'anticamera del cervello di farlo.
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