Kingdom Hearts Forum

Posts written by darkroxas92

  1. .
    ed ecco qui il nuovo capitolo.
    chiedo venia a tutti i lettori per il contenuto, e spero sinceramente che non prendiate falci e forconi intezionati a colpirmi XD.
    Detto questo, per non fare troppi spoiler, vi lascio al capitolo

    Capitolo 20: Cloud VS Kaxihri - Torna all'indice dei capitoli
    (Ringrazio francix94 per avermi consigliato la seguente traccia audio da ascoltare in questo capitolo: www.youtube.com/watch?v=VC3VM13ELOY)
     “Hei, ora che ci penso, non ci siamo ancora presentati!”
    “È vero! Piacere, io sono ---”
    “Io sono ---, ma preferisco farmi Dark”
    “D-Dark? Come mai questo soprannome? E decisamente diverso dal tuo nome...”
    “Diciamo che è… una specie di tradizione”
     
    “Beh, che ti prende, custode dell’equilibrio? Non riesci a rimediare al caos?”
    “Sta zitto! Non ho ancora perso!”
    “Allora rimediamo subito”
    “Se sei così sicuro di eliminarmi così facilmente, accomodati”
     
    “No, non andartene! Continua ad addestrarmi!”
     
    Dark si svegliò di colpo.
    Continuava a respirare velocemente, senza riuscire a calmarsi.
    “Perché mi perseguitano?” si chiese a bassa voce, per poi prendere dal comodino il ciondolo.
    Emanava ancora una lieve luce, ma da quando lo aveva usato l’ultima volta, non si era più attivato.
    “Sbaglio, o sei molto legato a quel ciondolo?” disse una voce alle sue spalle.
    Dark si girò subito, per ritrovarsi di fronte Kaxihri, sempre incappucciata.
    “Non dovresti usare i varchi oscuri per entrare nelle stanze degli altri, sai?” disse Dark, rimettendo il ciondolo a posto.
    “E tu non dovresti usare i tuoi varchi per distruggere luoghi antichi”
    “Antichi… funzionavano ancora perfettamente”
    “Erano stati fatti per durare, fino a quando non sei arrivato tu”
    “Ma tu come fai a sapere tutto questo?”
    “Ho le mie fonti”
    “E io dovrei fidarmi? Non so nemmeno il tuo volto!”
    Kaxihri fece una piccola risata.
    “Se proprio desideri ottenere tutte le risposte che desideri, allora arriva in finale. Se mi affronterai, potrei anche rispondere”
    “Sei così sicura di poter arrivare in finale?”
    “Non ho intenzione di fare favoritismi” disse lei, per poi sparire in un varco oscuro, lasciando Dark da solo.
    “Chi sei realmente?” chiese Dark, per poi mettersi l’impermeabile e raggiungere l’arena.
     
     
    “Uff… non posso accettare di aver perso così stupidamente!” si lamentò Rika.
    “Suvvia, non è niente di grave…” cercò di calmarla Takato, senza però ottenere buoni risultati.
    “Ehi, Cloud, non sottovalutare l’avversario solo perché è una femmina”disse Zack, osservando l’amico che si allenava facendo delle flessioni.
    “Non ti preoccupare. Non ho intenzione di far durare a lungo questo scontro. E poi alla peggio, posso usare quella tecnica. Nemmeno Sephiroth è riuscito a rimanerne illeso.”
    “Lo so, ma ho una strana sensazione…”
    “Suvvia, cosa vuoi che posa mai succedere? Di certo non mi farò sconfiggere facilmente”
    “Lo so”
     
     
    “Ed eccoci all’ultimo incontro dei primi round” Annunciò Fil. “E oggi vedremo all’opera Cloud, Ex combattente del Monte Olimpo, contro Kaxihri, l’organizzatrice di questo torneo!”
     
    “È strano…” disse Ed.
    “Che cosa?”
    “Solitamente l’organizzatore non partecipa mai al suo torneo. Mi chiedo perché lei lo abbia fatto”
    “Avrà avuto le sue ragioni, fratellone”
    “Già… ma il fatto che si vesta come Dark non mi tranquillizza. Ormai chiunque vedo con un impermeabile nero mi incute timore. Non dirmi che non ti ricorda quella simpatica vecchietta armata di falce!””
    “Wow, Ed, l’alchimista d’acciaio, che si fa intimorire così facilmente?” lo prese in giro Winry.
    “Adesso vedremmo se ho ragione oppure no”
     
    “Cominciate!” urlò Fil.
    Cloud partì subito all’attacco, brandendo la spada e preparandosi ad un affondo a Kaxihri, che rimase ferma.
    E come se niente fosse, fermò con una mano la spada.
    “Cosa?” disse sorpreso Cloud, sentendo anche dagli spettatori numerose espressioni di sorpresa.
    “Tutto qui il tuo attacco? Speravo in qualcosa di meglio” disse lei, per poi allontanare la spada.
    “No, non è possibile!” disse Cloud, ripetendo l’attacco, che ebbe lo stesso risultato di prima.
    A quel punto Cloud si allontanò, per poi lanciare una sfera di ghiaccio verso l’avversaria.
    Kaxihri, per tutta risposta, mise la mano davanti a lei e fece partire una sfera di fuoco, che annientò come se niente fosse quella di ghiaccio.
     
    “Oooooook. Le ipotesi sono due: o sono impazzito completamente, o quella ragazza ha veramente fermato con la mano una spada e annientato una sfera di ghiaccio con una di fuoco” disse Marco.
    “Sarei propensa a dirti che è la prima possibilità, ma questo vorrebbe dire che lo sono anch’io” disse Rachel.
    “Impossibile! Nessuno può essere così forte!” disse Zack.
    “Ma chi è quella?” chiese Sora.
    Kairi e Dark rimasero in silenzio ad osservare sorpresi la scena.
     
    “Non ci credo… Come hai fatto?” chiese Cloud.
    “Mi sono limitata ad usare una piccola parte della mia forza, tutto qui” rispose lei.
    “Mi stai prendendo in giro, vero?” disse, per poi partire all’attacco nuovamente, questa volta saltando davanti a lei e preparandosi a tagliarla a metà.
    Stavolta Kaxihri non fermò il colpo ma si limitò a spostarsi. Ma lo fece ad una velocità tale da non essere nemmeno vista.
    Prima che Cloud se ne rendesse conto, lei gli assestò un calcio nella schiena, facendolo volare contro gli spalti, creando una piccola fossa dentro essi.
     
    “Ok, ritiro quello che ho detto prima” disse Winri.
    “Lo avevo detto che non c’era da fidarsi”
     
    Cloud si rialzò a fatica.
    “Mi rifiuto…” disse “Mi rifiuto di perdere così!” urlò, partendo nuovamente all’attacco, venendo avvolto da una specie di aurea azzurra.
    Quando fu di fronte a Kaxihri provò nuovamente un affondo, ma come le altre volte, lei lo fermò con la mano.
    Stavolta però Cloud sorrise.
    Come se niente fosse, la sua spada si divise in sette diverse spade più piccole, di cui una rimase in mano a Kaxihri.
    Cloud afferrò subito la prima e fece un nuovo affondo, che Kaxihri fermò con l’altra mano.
    Poi, senza fermarsi, prese la terza e attaccò nuovamente.
    A quel punto, Kaxihri si liberò delle altre due spade e fermò anche la terza, e ciò si ripeté anche con le altre quattro spade.
    Quando Cloud si ritrovò senza armi fu costretto ad arretrare, recuperando le sette spade e riunendole nuovamente in quella più grande.
    “L’attacco non era male, ma ti manca la forza”
    Cloud continuava a respirare velocemente per lo sforzo.
    “CLOUD! Usa quella tecnica, non ti rimane altra scelta!” gli urlò Zack dagli spalti.
    L’ex-soldier annuì.
    Preparandosi nuovamente all’attaccò, saltò in aria, rimanendo però sospeso nel vuoto.
    “Questa è la stessa tecnica con la quale ho sconfitto Sephiroth… Non potrai uscire illesa anche da questa!”
    Poi la sua spada si divise nuovamente nelle altre sette, che andarono a formare una specie di cerchio intorno a Kaxihri, e Cloud venne ricoperto nuovamente dall’aurea azzurra.
    Muovendosi velocemente, prese la prima spada e colpì l’avversaria, lasciando al posto della spada una specie di sua copia azzurra; poi andò a prendere la seconda, lasciando anche lì una sua copia e colpì nuovamente Kaxihri e fece lo stesso anche con le altre spade.
    Dopo averla colpita con tutte e sette le spade, e avendo lasciato sei suoi cloni azzurri, Cloud e tutte le sue copie, ognuna armata di una spada, si avventarono contro Kaxihri, che venne colpita in pieno.
    Il colpo fu talmente forte da creare una nuvola di polvere intorno all’avversaria.
    Cloud non se ne curò e atterrò davanti alla nuvola, mentre le sei spade cadevano intorno a lui, infilzandosi nel terreno.
    “Complimenti” disse Kaxihri da dentro la nuvola, sorprendendo tutti i presenti. “Sei riuscito a ferirmi…”
    Quando la nuvola si dissipò, apparve Kaxihri, perfettamente illesa tranne che per un piccolo taglio sul braccio, che nonostante l’impermeabile si poteva vedere chiaramente.
    Lei non ne tenne troppo conto e lo curò subito.
    “I-Impossibile! Quest’attacco avrebbe dovuto farti a pezzettini nella peggiore delle ipotesi, ma non posso credere che tu nei sia uscita con un semplice graffio!”
    “Infatti non mi sono limitata a parare i tuoi attacchi. Osserva le tue spade” disse lei.
    Cloud fece come aveva detto e vide che tutte le sue spade erano crepate nei punti dove avevano colpito Kaxihri.
    Ma prima che potesse commentare, Kaxihri si mosse velocemente per poi ritrovarsi di fronte a lui, ormai disarmato.
    “Game Over” disse, per poi preparare una sfera di fuoco e lanciandola addosso a Cloud, che venne scaraventato nuovamente contro gli spalti, stavolta perdendo i sensi.
    Immediatamente Fil andò a soccorrerlo, seguito a ruota da Zack, mentre Kaxihri si allontanava dal ring come se niente fosse.
     
    “I-Inaudito! Ha sconfitto Cloud come se niente fosse!” disse sorpreso Sora.
    “Comincio a pentirmi di aver partecipato…” fu il commento di Al.
    “E quella dovrebbe essere la tua prossima avversaria?” chiese spaventato Tommy a Takuya, che non seppe che cosa rispondere.
    “È peggio di Tsunade!” disse Sakura.
    Dark non disse niente.
    Si limitò a fissare Kaxihri che si allontanava, per poi sparire in un varco oscuro.



    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:47
  2. .
    e finalmente ecco qui il nuovo capitolo.
    mi scuso per il ritardo e per il capitolo, che sinceramente non lo trovo molto bello, ma meglio di così non sn riuscito a fare, chiedo perdono.
    in compenso credo troverete interessante la prima parte.
    e ora, buona lettura

    Capitolo 19: Takuya VS Rika - Torna all'indice dei capitoli
    “Mi sembri sorpreso, Dark”
    Dark si guardò intorno.
    Si trovava ancora in quel luogo… Quel luogo che ancora non aveva scoperto dove si trovava.
    “Come potrei non esserlo? Sono finito qui senza nemmeno rendermene conto.”
    “Sbaglio, o di recente stai perdendo la tua proverbiale pazienza?” disse un’altra voce, facendo così apparire il clone di Dark.
    “Chissà come mai…” disse lui sarcastico. “Dovresti saperlo anche tu, visto che mi tieni sotto controllo continuo, il perché…”
    “Non mi dirai che sei preoccupato per il torneo?” chiese lui.
    “Trovane una migliore”
    “E va bene, va bene… ti stai ancora chiedendo chi sia in realtà Kaxihri, vero?”
    “Wow, stiamo facendo progressi…”
    “Potrei offendermi, sai?”
    “E allora?”
    “Perché cerchi di nascondere i tuoi pensieri? Eppure lo hai detto tu prima che so tutto ciò che fai e che pensi”
    “Se lo sai, allora perché me lo chiedi?”
    “Perché devi essere tu ad ammetterlo… noi non possiamo fare niente” disse una terza voce, che rimase immateriale come la prima.
    “Finché non ho prove, non posso dire niente…” rispose Dark.
    “Ah, la tua morale ti potrebbe portare alla sconfitta, lo sai vero?” disse il clone quasi esasperato.
    “Vorrei vedere te al mio posto. Non mi pare di avere molte possibilità, no?”
    “Già… purtroppo hai ragione. Il nostro tempo ormai è finito… ma non ha importanza”
    “Però quel ragazzo era forte…” disse un’altra voce. “Come che si chiama… Naruto, giusto?”
    “Si, ma meglio lasciarlo per conto suo… se dovesse perdere il controllo sarebbe difficile riportarlo alla ragione. Avete visto anche voi cos’è successo con Rachel, no?”
    “Già… a proposito, ma teoricamente non si sarebbe dovuta trasformare semplicemente in Naruto? Come mai ha copiato anche la volpe?”
    “Probabilmente la volpe e Naruto sono legati anche sotto il punto di vista del dna e non solo come corpo. E di conseguenza Rachel ha acquisito entrambi”
    “Certo che è proprio imprevedibile questo torneo… E oggi ci sarà un altro incontro che si preannuncia interessante”
    “Tanto non ha importanza chi vincerà…” disse Dark.
    “Lo dai già per scontato, eh?”
    “Kaxihri… devo scoprire chi è realmente, a qualunque costo!”
    “Come preferisci… ma fai attenzione: hai già rischiato la squalifica per via di Sasuke… Non ci sarai andato giù troppo pesante? Dopotutto ha solo usato quella vecchia tecnica…”
    “Io ho solo risposto al fuoco con il fuoco. Se lui si è rivelato essere decisamente più debole del previsto non è colpa mia” disse, mentre osservava tutto ciò che lo circondava sparire, dissolvendosi.
     
    Dark aprì gli occhi.
    Si trovava nella sua stanza.
    “Un sogno…” si disse da solo. “Un altro sogno…”
    Lo sguardo ricadde su un foglio appoggiato lì vicino.
    Il foglio che Kaxihri aveva fatto cadere quando aveva curato Dark.
    Perché non aveva parlato in quell’occasione?
    Perché aveva deciso di rivelarsi solo il giorno dopo?
    Perché lo aveva curato?
    Queste domande continuavano ad affollare la mente di Dark, che per tutta risposta indossò l’impermeabile e uscì, sebbene fosse ancora mattina presto.
    E fu a quel punto che sentì di nuovo quella musica
     
    (Nota dell’autore: se desiderate sentire la musica, ecco il link: www.youtube.com/watch?v=g-VT3F4BFCQ)
     
    Dark si guardò intorno per cercare di capire da dove provenisse quella musica.
    Ma non vide nessuno.
     
     
    “Cerca di non andarci giù troppo pensante, Rika” disse Takato rivolto all’amica.
    “Umph. È solo un ragazzino, quale difficoltà può darmi? Basterà Renamon per sistemarlo a dovere”
    “Non dimenticare che finora nessuno dei concorrenti si è dimostrato di poco conto… quelli che sembravano i più deboli si sono rivelati essere i più forti.
    “Ma quel ragazzo non ha nessuna arma, nessun segno particolare, niente di niente!”
    “Non so… ho una strana sensazione su di lui… è troppo sicuro…” commentò Henry.
     
    “Sei troppo sicuro di te, Takuya. Sei convinto che potrai batterle come se niente fosse…” disse un ragazzo con la bandana.
    “Suvvia Koji, cosa vuoi che faccia? Una sarà si e no di livello intermedio, e l’altra è un semplice essere umano. Ho già vinto”
    “Se lo dici tu…” disse l’unica ragazza del gruppo.
    “Comunque ho sempre a disposizione il piano b, nel peggiore dei casi”
     
    Rika e Renamon osservarono il ragazzo di fronte a loro.
    Apparentemente non aveva niente di particolare. Nessun oggetto, nessuna arma… solo un sorriso beffardo.
    Non appena Fil ebbe dato via al combattimento, Rika non perse tempo.
    “Renamon, attaccalo immediatamente” disse tirando fuori dalla tasca uno strano oggetto che strinse in mano, mentre con l’altra tirava fuori alcune carte.
    “Uh? Delle carte? Vuoi forse giocare a rubamazzetto?” chiese Takuya.
    “Credo che a te piacerebbe di più. CARD SLASH! Carta della potenza!” urlò, facendo strisciare la carta nell’oggetto che teneva in mano.
    Immediatamente, Renamon venne come avvolta da una specie di aurea, e cominciò a correre verso l’avversario, dopodiché salto in aria e formò davanti a se una serie di raggi azzurri, che presero la consistenza di diamanti.
    Pochi secondi dopo tutti i diamanti partirono a raffica verso il ragazzo, che venne colpito in pieno, per poi essere coperto dal fumo creatosi dall’attacco.
    “Troppo facile” disse Rika.
    “Dici?” chiese il ragazzo, mentre la polvere spariva, rivelando così uno scudo di fuoco davanti all’avversario.
    “Cosa?” disse la Tamers sorpresa.
    “Uff… sapevo che avevo fatto bene ad imparare ad usare i miei poteri anche fuori dalla trasformazione…” disse Takuya, facendo sparire lo scudo e rivolgendosi alle due avversarie.
    “Quindi usi il Digivice per potenziare il tuo Digimon tramite delle carte… Interessante…”
    “Come fai a sapere che questo è un Digivice e che Renamon è un Digimon?” chiese Rika.
    “Semplice…” rispose lui, tirando fuori dalla tasca un oggetto che ricordava vagamente un cellulare, solo che era più grosso e di colore rosso.
    “Perché avete avuto la sfortuna di incontrare l’unico partecipante oltre a voi che è a conoscenza dei Digimon!”
    “Ha anche lui un Digivice…” disse Rika a bassa voce. “Ma non vedo il suo Digimon…”
    “Non lo puoi vedere” rispose lui, sorprendendo Rika. “Semplicemente perché sono io”
    “Cosa?”
    Takuya non rispose, ma il suo Digivice si illuminò, ricoprendolo con una sfera azzurra.
     
    “Sembra che Takuya voglia mettere la parola fine subito, vero?” chiese il ragazzo più piccolo del gruppo di Takuya.
    “Hai ragione, Tommy. Chissà come finirà” rispose un ragazzo piuttosto robusto.
    Poco lontano, Takato e Henry osservano stupiti la scena.
    “E io che credevo che eravamo gli unici a poterlo fare…” disse Takato.
    “Beh, invece pare che lui ci riesca anche se da solo… sta digievolvendo…”
     
    Pochi secondi dopo, al posto di Takuya apparve un essere decisamente più grande, che ricordava vagamente un drago, solo che stava su due piedi ed era ricoperto da un armatura.
    “Sorprese?” chiese lui.
    “Rika?” chiese Renamon alla compagna.
    Di tutta risposta, Rika sbatté furiosamente le carte in tasca e puntò il Digivice verso l’avversario.
    “Niente… Nessuna informazione su di lui…”
    “Cosa facciamo?”
    “Non mi pare abbiamo tante alternative… preparati!”
    “Cosa avete intenzione di fare ora?”
    “Tu ci hai sorpreso trasformandoti in un Digimon…” cominciò Rika, mettendo davanti a lei il Digivice. “Ora, permettici di ricambiarti il favore.”
    E immediatamente dall’oggetto uscì una luce che avvolse completamente sia Rika che Renamon.
     
    “Però… non mi aspettavo di certo che Rika usasse subito questa carta…” disse Henry.
    “Beh, è l’unica possibilità che ha per poter contrastare Takuya… un Digimon può essere sconfitto da un Digimon, non ci sono altre vie”
    “Emh, scusate se vi interrompo…” disse Tommy. “Ma cosa intendevate dire?”
    “Che il vostro amico non è l’unico essere umano che può diventare un Digimon”
     
    Questa volta fu Takuya a rimanere sorpreso.
    Davanti a lui ora c’era una donna ricoperta da un’armatura gialla, che teneva in mano una lunga lancia e che i capelli bianchi erano legati in due fasce e arrivavano fino a terra.
    “Si, lo devo ammettere, è stata una vera sorpresa… E io che pensavo eravamo gli unici a poterlo fare”
    La maga non rispose e si limitò a cominciare subito l’attacco, colpendo in pieno stomaco Takuya, che barcollò per il colpo.
    Ma Rika e Renamon non ebbero nemmeno il tempo di esultare.
    Takuya si riprese immediatamente, e prima che l’avversario potesse rendersene conto, lanciò una sfera di fuoco che la investi completamente.
    Quando la sfera scomparve, il Digimon era ancora intero, ma ora si teneva appoggiata alla lancia.
    “Bene… vedo che in fondo non avete una grande resistenza” disse Takuya.
    “Non… sottovalutarci…” rispose l’avversario a fatica, rialzandosi.
    Poi fece sbattere la lancia per terra, facendola illuminare.
    Dalla lancia partirono una serie di raggi simili a delle volpi blu dirette verso Takuya, che per tutta risposta lanciò un’altra sfera di fuoco.
    I due attacchi si scontrarono, e per qualche secondo rimasero uno contro l’altro, senza che uno dei due avesse la meglio.
    Poi, sorprendendo Rika e Renamon, Takuya lanciò una seconda sfera, che unitasi con l’altra, annientò l’attacco avversario, investendo il Digimon e creando un esplosione.
    Quando il nuvolone sparì, a terra c’erano Rika e Renamon, entrambe prive di sensi.
    Fil arrivò subito per verificarne le condizioni, poi annunciò la vittoria di Takuya, che tornò nella sua forma umana.
    Dark osservò Takato e Henry che aiutavano Fil a portare via Rika e Renamon, poi rivolse lo sguardo a Kaxihri.
    ‘Domani finalmente la vedremo combattere’ pensò. ‘Così potrò avere la mia conferma… speriamo che Cloud usi tutta la sua forza, altrimenti sarà uno scontro troppo veloce…’



    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:46
  3. .
    ed ecco qui il nuovo capitolo (si lo so, ho finito di scriverlo prima del solito XD)
    a differenza degli altri, questo è venuto abbastanza lungo, e le idee che ho messo qui dentro le avevo in mente da un po', e spero di riuscirvi a sorprendere (come mi sn sorpreso io quando ci ho pensato XD)
    Ah, attenzione: ci saranno spoiler sul naruto, quindi sconsiglio a chi nn ha letto il vome 45 di leggere questo capitolo
    E ora, buona lettura:

    Capitolo 18: Naruto VS Rachel - Torna all'indice dei capitoli
    (Per la canzone: www.youtube.com/watch?v=bg0BYxrqO-M)
    “Io quel ragazzo lo riduco ad una poltiglia!” urlò Sakura, riprendendosi il giorno dopo l’incontro nell’infermeria del monte olimpo.
    “S-Sakura, non dovresti agitarti così appena svegliata” le disse Naruto, che era rimasto seduto accanto a lei tutto il tempo, sebbene avesse dormito quasi tutto il tempo.
    “Uff… mi ha distratta con quei suoi discorsi deliranti e mi ha colpito a tradimento…”
    “Scusa, ma dovevo pur inventarmi qualcosa per vincere contro di te” disse Al, entrando in quel momento seguito da Ed.
    “TU!!!” urlò Sakura alzandosi dal letto e dando un pugno ad Al, che finì spiaccicato al muro.
    “Sakura, calmati per piacere” le disse Naruto.
    “No, non fa niente. Me lo sono meritato” disse Al, riprendendosi come se niente fosse.
    “Almeno potevi inventarti una storia migliore di quella dell’immortalità”
    “Emh…” disse Ed. “A dir la verità non ha mentito…”
    “Cosa? Volete dire che avete veramente tentato di far ritornare in vita una persona?” chiese Naruto sorpreso.
    “Si trattava di nostra madre. È morta prematuramente per colpa di una malattia. E noi come due stupidi credevamo di poter ricreare il suo corpo e trasferire la sua anima lì dentro. E come punizione… io ho perso la gamba sinistra, mentre mio fratello tutto il suo corpo” spiegò il maggiore dei fratelli.
    “Emh… scusa se ti interrompo… ma se tu hai perso solo la gamba e tuo fratello tutto il corpo, come mai ora tu non hai nemmeno un braccio mentre tuo fratello è nel suo corpo?”
    “Se mi lasciassi finire… Per non perdere mio fratello, ho usato l’alchimia per legare la sua anima ad un’armatura. Ma per farlo ho dovuto sacrificare il braccio. È stato poi Dark, quando è arrivato nel nostro mondo che ha usato la pietra filosofale per restituire il corpo a mio fratello”
    “Ed è per questo che ieri sono scoppiato a ridere quando mi hai colpito: sono rimasto in quell’armatura per anni, senza poter mangiare, dormire, provare dolore… molti credono stupidamente che questo sia un bene, ma vi posso assicurare che non è così”
    “Che storia interessante…” disse Rachel, entrando in quel momento.
    “Non mi sembri troppo sorpresa” le disse Sakura.
    “Ci vuole ben altro per sorprendermi, credimi”
    “Suvvia Xena, lasciali in pace” disse Marco, raggiungendola.
    “La vuoi smettere di chiamarmi in quel modo? Solo perché ho deciso di partecipare a differenza vostra… manco ci fosse Visser III tra gli avversari…”
    “Visser III?” chiese Ed.
    “Oh, è solo un alieno pazzo che vuole controllare tutti gli abitanti del nostro mondo infilando nei loro cervelli dei lumaconi che sono in grado di leggere i tuoi pensieri come un libro aperto, controllare il tuo corpo e rinchiuderti in un angolo del tuo cervello” spiegò velocemente Marco.
    “Non sembra una bella cosa…” disse Naruto
    “Noooo, guarda, siamo tutti ansiosi di perdere il controllo del nostro corpo e diventare schiavi di lumaconi spaziali” disse sarcastica Rachel.
    “Ehi calmati! Non c’è bisogno di scaldarti tanto!”
    “Umph. Tanto tra poco ti potrò sistemare per bene… sto ancora decidendo se spiaccicarti o farti a fettine”
    “Si, certo. Magari mi fai a fette usando quelle tue unghiette, vero?” la prese in giro il ninja.
    “Oh, vedrai. Tanto è solo questione di minuti…”
    “Bene. Vorrà dire che andrai incontro ad una rovinosa sconfitta”
    “Se lo dici tu, moscerino, va bene… resta pure convinto di ciò…” disse lei per poi andarsene.
    “Naruto, posso dirti una cosa?” chiese Sakura
    “Si, che c’è?”
    “Non mi è piaciuto come ha sottolineato le parole ‘spiaccicarti’ e ‘moscerino’, sai?”
    “Che cosa vuoi che faccia? Che diventi grande come un elefante e mi schiacci con un piede?” rispose lui ridendo.

    Naruto schivò l’enorme zampa grigia che minacciò di schiacciarlo vivo. E non ebbe nemmeno il tempo di riprendersi che dovette evitare la proboscide che si avventò contro di lui.
    ‘Dannazione… Devo smetterla di pensare le cose più imprevedibili prima di uno scontro…’ pensò il ninja, osservando l’elefante che in quel momento c’era di fronte a lui.
    Naruto ancora faceva fatica a crederci.
    Quella ragazza, non appena cominciato l’incontro, aveva cominciato ad aumentare di dimensioni e a cambiare colore della pelle, fino a diventare l’animale che ora lo fronteggiava.
    ‘Ti vedo preoccupato, moscerino’ disse la voce telepatica di Rachel, che risuonò nella mente di Naruto.
    “E smettila di parlare telepaticamente!” urlò lui. “Non mi va di parlare con qualcuno mentre tutti gli altri mi credono pazzo!”

    “Lo sapevo che lasciar andare Rachel in maniera completamente indipendentemente non era una buona idea…” commentò Marco. “Da quel poco che ho visto di Naruto, riuscirà a provocarla decretando la sua fine”
    “Beh, l’importante è che non faccia qualcuna delle sue idiozie come al solito”
    “Jake, è tua cugina è sai benissimo che non si fa’ nessun problema”
    ‘Beh, una cosa non la può fare: sa’ che siamo tutti contrari’ disse Tobias telepaticamente.
    Accanto a loro, Sakura, Ed, Al, e tutti gli altri concorrenti, esclusi i custodi, Paperino, Pippo e Kaxihri erano rimasti letteralmente con gli occhi fuori dalle orbite.
    “Ora capisco perfettamente il perché sottolineava quelle parole…” disse Sakura. “Speriamo solo che non spinga il suo corpo al limite, altrimenti…”

    Naruto venne colpito in pieno da una zampata di Rachel, che schiacciò le sue gambe sul pavimento.
    ‘Colpito!’ disse lei esultante.
    Ma con sua sorpresa, Naruto sparì in una nuvola di fumo.
    “Da questa parte, mammifero troppo cresciuto!” disse Naruto, apparendo alle sue spalle con in mano una sfera azzurra che continuava a ruotare da sola sopra il palmo.
    “RASENGAN!”
    ‘Ma cos-’ fece in tempo a dire l’animorphs prima di venire colpita in pieno volto dalla sfera.
    ‘AHHHH!’ urlò lei, e sebbene fosse un urlo telepatico, venne sentito da tutti.

    ‘Rachel!’ urlò Tobias, mentre anche gli altri animorphs cominciavano a preoccuparsi.

    L’elefante arretrò di qualche metro, mostrando sul suo volto un enorme buco in mezzo agli occhi, tramite in quale si riusciva a vedere la carne.
    “Tsk. Grande e grossa, e basta un solo attacco a metterti in ginocchio” la prese in giro il ninja, vedendo l’animale cadere a terra e cominciare a rimpicciolire, fino a tornare ad avere sembianze umane.
    “Maledetto…” disse Rachel, riprendendo fiato. “Che razza di attacco era quello? Non ne ho mai subito uno simile”
    “Era una sfera di puro chakra concentrato”
    “Chakra? Non so cosa sia, ma non importa. Vediamo se riesci a sconfiggere questo!” disse, ricominciando a trasformarsi.
    Il suo primo cambiamento su l’altezza: infatti divenne alta più di due metri, mentre il colore della sua pelle diventava verde.
    Poi improvvisamente le spuntò una coda, dalla quale uscivano diverse lame affilate.
    E la stessa cosa successe al resto del suo corpo. Infatti in breve spuntarono lame sia sulle gambe che sulle braccia, trasformando così la ragazza in un mostro ricoperto di lame.
    Naruto guardò sconvolto la trasformazione.
    ‘Beh, che dici? Incuto terrore, vero?’ chiese Rachel telepaticamente.
    “Di certo sai come sorprendere” disse Naruto, muovendo le mani in delle strane posizioni. “Ma di certo non sei l’unica: Tecnica superiore della moltiplicazione del corpo!”
    In pochi secondi, l’intero ring si ritrovò invaso da decine di Naruto, che avevano circondato il mostro.

    “Cosa? Come ha fatto a moltiplicarsi?” chiese Ed sorpreso.
    “È una nostra tecnica ninja. Solitamente i ninja normali non riescono a fare troppe copie di se stessi, ma Naruto è in grado di fare anche più di mille copie di se stesso”
    “Cosa? Più di mille?”

    Rachel si guardò intorno: non vedeva da nessuna parte una via di fuga, tantomeno riusciva ad individuare quale fosse il vero Naruto.
    ‘Ottima mossa, moccioso’ disse.
    “Grazie!” dissero in contemporanea tutti i Naruto, creando così un rimbombo che risuono per tutta l’arena.
    “Forza, all’attacco!” disse uno di loro, cominciando a correre verso l’avversaria, che per tutta risposta lo tagliò a metà con le sue lame, facendolo sparire in una nuvola di fumo.
    “Quelle tue lame sono piuttosto affilate” disse Naruto. “Cavolo, hanno fatto male”
    ‘Ma di cosa stai parlando? Se ho colpito una delle tue copie!’
    “Beh, devi sapere che questa tecnica è particolare: tu molto probabilmente sei convinta che io mi stia muovendo ad una velocità tale da sembrare in più posti contemporaneamente, e che quella che hai colpito altri non fosse che una specie di ologramma, vero?”
    ‘Beh… si. Perché, non è così?’
    “No. Quella era una mia vera copia fisica. E io so tutto quello che succede ad una mia copia, come se fossi stato io stesso a subire o a fare l’attacco”
    Rachel a quel punto cominciò a preoccuparsi.
    Questo voleva dire che era da sola contro decine di avversari.
    Un solo pensiero balenò nella sua mente.
    ‘Allora attaccatemi tutti insieme, su forza!’ disse sfidando il ninja.
    “Come desideri!” dissero tutti i Naruto, partendo all’attacco simultaneamente.
    Rachel cominciò a ruotare su se stessa, lasciando fuori le braccia e la coda.
    L’effetto fu come un tornado per le copie del ninja.
    Tutti quelli che si avvicinavano venivano fatti a fettine prima ancora di riuscire a toccare la creatura, sparendo in una nuvola.
    ‘Allora, sei ancora convinto di avere la partita in mano?’ chiese lei, eliminando l’ultima delle copie e aspettando che il fumo provocato dalla sparizione di quest’ultime sparisse, rivelando così il vero Naruto.
    Ma con sua sorpresa, sul ring non c’era nessuno.
    Davanti a lei c’era solo un buco nel terreno.
    Poi si sentì tirare giù dai piedi.
    Cogliendola di sorpresa, il ninja era riuscito ad andare sotto il ring scavando una galleria e a catturarla per i piedi, trascinandola per metà nella terra.
    “Allora, ti arrendi?”
    ‘Mai!’
    “In questo caso…” disse Naruto, creando altre copie. “Vorrà dire che ti metteremo K.O.!”
    Rachel a quel punto decise di giocare la sua ultima carta, e cominciò a riprendere le sue sembianze.

    “Ma cosa sta facendo quella stupida?” chiese Marco ad alta voce. “Così non ha un briciolo di possibilità si uscirne viva!”
    “A me no che…” disse Cassie “Non abbia intenzione di fare quello!”
    Gli altri animorphs la guardarono sorpresi e preoccupati.

    “Beh, ti vuoi arrendere?” chiese Naruto, mentre Rachel usciva dal buco nel terreno, ormai nuovamente umana.
    “Certo che no. Semplicemente ho intenzione di fare un ultima trasformazione. Grazie a te, ora so in cosa devo trasformarmi per vincere”
    “E sarebbe?” chiese lui, prima di venire afferrato al polso dall’avversaria.
    “Te stesso!” disse lei, mentre le copie di Naruto sparivano e l’originale piombava in una stato di catalessi.

    “NO, STUPIDA! FERMATI SUBITO!” urlò Marco.
    “Lo sai benissimo che non dobbiamo prendere del dna umano!” aggiunse Jake
    “Oh, suvvia, che cosa volete che succeda? Poi questa trasformazione potrebbe tornarci utile contro gli Yeerk.”
    “Che cos’è successo a Naruto?” chiese Sakura preoccupata.
    “Rachel sta copiando il suo dna” rispose Dark al posto degli animorphs.

    Naruto riprese il controllo di se stesso pochi secondi dopo.
    “Che cos’hai fatto, strega?” chiese lui, saltando all’indietro.
    “Semplice: sto per trasformarmi nell’essere che a mio malgrado devo riconoscere essere uno dei più forti mai incontrati finora… cioè in te!”
    “In me? Che cosa int…” ma Naruto si interrompe, vedendo che i lineamenti di Rachel stavano cambiando.
    Sulle sue guance apparvero dei segni simile a baffi, uguali a quelli che aveva Naruto.
    Nello stesso tempo i suoi capelli lunghi diventarono più corti, e si alzò leggermente, mentre il suo petto diminuiva di dimensioni.
    Per un breve secondo, si intravide la sua pancia, e sopra di essa uno strano disegno.
    “No…” disse Naruto. “Non può essere vero…”
    “Beh, che c’è?” chiese Rachel, con una voce completamente diversa. Quella di Naruto. “Non avevi mai nemmeno pensato di affrontare te stesso, vero?” disse, assumendo lo stesso sorriso beffardo di Naruto.

    “IDIOTA!” urlò Sakura rivolta a Rachel. “Torna immediatamente nella tua forma originale! Non sai cosa stai rischiando!”
    “Ma cosa succede?” chiese Tobias, che nel frattempo aveva preso le sue sembianze umane, preoccupato dalla reazione della ninja.
    “Ha commesso un terribile errore a trasformarsi in Naruto: lei non è in grado di controllarla!”
    “Controllare chi, scusa?” chiese Ed.
    “La volpe”

    “È fantastico…” disse Rachel. “Sento proprio la forza dentro di me. Non mi ero mai trasformata in un essere così forte”
    “Dammi retta, per piacere! Non parlo perché voglio vincere, ma per il tuo bene!” disse Naruto, preoccupato. “Torna immediatamente nel tuo corpo originale o lei ne approfitterà!”
    “Lei? Di chi stai parlando?”
    “Del mostro dentro di me! La volpe a nove code!”

    “Dannazione!” disse Dark, evocando i Keyblade. “Se non si ritrasforma subito, saremmo tutti in pericolo!”
    “Insomma, si può sapere di cosa state parlando tutti quanti?” chiese Sora. “Chi è questa volpe a nove code?”
    “È un demone estremamente potente” spiegò Sakura. “Anni fa attaccò il nostro villaggio, e mancò poco che lo distrusse. Il nostro capo, per sconfiggerlo, sacrificò la sua vita. Ma non era possibile uccidere un essere del genere, perciò fece l’unica cosa che poteva fare in quel momento: rinchiuse la volpe nel corpo di suo figlio, allora appena nato”
    “Aspetta un secondo!” la interrupe Jake. “Vuoi dire che Naruto è quel bambino, vero? E che quel mostro vive ancora dentro di lui?”
    “Precisamente”
    “E quindi ora, inconsapevolmente, Rachel ha acquisito anche la volpe” continuò Dark.
    “Il problema è che solo Naruto ha la forza di volontà per resistergli”

    “Non so di cosa tu stia parlando” disse Rachel. “Ma ora finalmente sono in grado di sconf-” ma si interrupe all’improvviso, non riuscendo più a muoversi.
    “C-Cosa succede?” si chiese, mentre vedeva che il suo corpo stava cominciando a venire ricoperto da una strana aurea rossa.
    “Oh,no, troppo tardi” disse Naruto, per poi sedersi chiudendo gli occhi.

    “E ora che fa Naruto? Dorme?!” chiese Al stupito.
    “Lasciamo fare. Sa benissimo che la situazione è grave.” Disse Sakura, osservando Rachel che veniva completamente ricoperta da quell’aura rossa, che finì per oscurare completamente il suo corpo.
    Naruto nel frattempo continuava a rimanere fermo in meditazione, senza muoversi, nemmeno di fronte al ruggito proveniente dall’ammasso rosso dove prima si trovava Rachel.
    Pochi secondi dopo l’area rossa si disperse, ma lo spettacolo che lasciava al suo posto era peggiore.
    Davanti a loro c’era una specie di volpe rossa, con sei code.
    Tutto il suo corpo era ricoperto da una specie di scheletro, e non pareva essere rimasto niente di cosciente dentro quell’essere.

    “R-Rachel…” disse incredulo Marco.
    “Questo è quello che temevo” disse Sakura. “Ci è andato proprio male. Ha sei code…”
    “Cosa c’entrano le code?”
    “La volpe, come dice il suo nome, a nove code. Quando Naruto si trasforma, li spuntano queste code. A seconda del numero, la sua forza aumenta, e allo stesso modo perde il controllo”

    La volpe si girò verso il bersaglio a lei più vicino: Naruto, che era ancora seduto e non accennava a muoversi.
    Attaccò immediatamente il ninja, che continuava a rimanere con gli occhi chiusi.
    Ma prima che portasse a termine l’attacco, Naruto alzò una mano e con essa fermo come se niente fosse la volpe.
    “Ti avevamo avvisata… non è una cosa che si poteva controllare” disse lui.

    “Sbaglio, o c’è qualcosa di diverso in lui?” chiese Marco, osservando il ninja.
    “Lo scontro si può definire concluso” disse Sakura. “Non credo che la volpe, in quello stadio, possa sconfiggerlo ora come ora”
    “Ma se fino ad un secondo fa ne parlavi come l’apocalisse stessa!” disse Sora.
    “È come dice lei” disse Dark, facendo scomparire i Keyblade. “Possiamo anche rilassarci e tornare a vedere l’incontro”

    Naruto riaprì gli occhi, rivelando così due pupille rettangolari.
    “Spiacente, è arrivata l’ora della tua sconfitta!” disse, per poi mordersi un dito facendo uscire un po’ di sangue.
    Senza perdere un secondo porto subito la mano per terra.
    “Tecnica del richiamo!” urlò, venendo circondato da un enorme nuvola, che diventava sempre più grande.
    Pochi secondi dopo, Naruto si ritrovò a diversi metri d’altezza, sopra la testa di un’enorme rospo, che indossava una giacchetta e si portava dietro una spada altrettanto grande.
    “NARUTO!” urlò il rospo. “Che cosa ti salta in mente di evocarmi così all’improvviso?”
    “Suvvia Gamabunta, lo so benissimo che non vedevi l’ora di combattere nuovamente assieme a me”
    “Ma anche no! Sia benissimo che ti det-“ ma fu interrotto da un tentativo d’attacco da parte della volpe, di cui il rospo se ne accorse solo in quel momento.
    “Scusa Naruto, vorresti gentilmente spiegarmi come fa la volpe a essere di fronte a me, mentre tu sei sopra la mia testa vivo, vegeto e non trasformato?!”
    “E secondo te perché ti ho chiamato? Mi serve il tuo aiuto per sconfiggerla senza eliminarla!”
    Il rospo alzò lo sguardo verso il ninja.
    “Scusa, e perché non dovremmo eliminarla? Tu sei in modalità eremita, dovresti avere chakra sufficiente per eliminarla!”
    “Beh, ecco… se lo faccio verrei squalificato…”
    “Squalificato? Non vorrai dirmi che stai facendo una specie di gioco?!”
    “Beh, era così fino a poco fa a essere sincero…”
    “Lo sai che sono tentato di lasciarti al duo destino?”
    “Suvvia, fallo per il maestro pervertito”
    A quella parola il rospo fece una smorfia.
    “Vedo che continui a chiamarlo in quel modo assurdo…”
    “Preferisci Don Giovanni?” chiese ridendo il ninja.
    “Va beh, ho capito. Vediamo di sistemare subito questa questione” disse il rospo, estraendo la spada.

    “Ok, ora mi posso dichiarare ufficialmente matto da legare” disse Marco. “Ho appena visto apparire dal nulla un enorme rospo vestito con una spada, che parla con un ninja che ora ha le pupille rettangolari… mentre una nostra amica è diventata una specie di mostro sanguinario e il suo avversario sta perdendo tempo a parlare e scherzare… Ho dimenticato qualcosa?”
    “Non preoccuparti, quei due sanno che cosa stanno facendo” lo tranquillizzò Sakura.

    “All’attacco!”urlò Naruto, mentre Gamabunta saltava verso la volpe, che non parve intimorita dalla differenza di dimensioni.
    “Ecco il piano: dobbiamo fare in modo che il suo chakra si disperda, ma senza farla a pezzettini”
    “E immagino che tu sappia come fare, vero?”
    “Emh… no” rispose il ninja.
    “Bene. Come al solito ci lanciamo in un attacco senza nessun schema… il tuo classico direi”
    “Eh eh… Ma ora basta chiacchiere! Colpiscila con la spada sulla schiena!”
    “D’accordo!” rispose il rospo, cadendo sopra la volpe e colpendola proprio dove Naruto gli aveva detto, trapasandola.

    “RACHEL!” urlarono tutti gli animorphs preoccupati.
    “Ma non doveva eliminarla!” urlò Sora.
    “Non lo ha fatto” rispose Dark. “Rachel è pur sempre trasformata in Naruto. E lui possiede una grandissima capacità di auto guarigione abbastanza rapida. In pratica prima di farlo fuori ce ne vuole”

    Sotto gli occhi di tutti, il rosso della volpe cominciò a diminuire non appena il rospo estrasse la spada dal bersaglio.
    “Beh, il mio lavoro qui è finito” disse, mentre al ninja tornavano gli occhi normali. “La prossima volta chiamami per un motivo più serio”
    “Temo di dovrò chiamare abbastanza presto invece” disse in ninja, per poi saltare giù mentre il rospo sbuffava e spariva in una nuvola.
    Ora di fronte al ninja c’era Rachel, ancora trasformata in Naruto, con la pelle tutta bruciata che mostrava la carne.
    “Hai capito ora perché ti dicevamo di non trasformarti in me?”
    Rachel riuscì a malapena a sorridere. “Perfettamente…” disse, cominciando a riprendere le sue sembianze originali, per poi cadere a terra sfinita.
    “Mi arrendo!” disse ad alta voce. “Non ho più forze per continuare…” continuò, per poi svenire completamente.

    “Incredibile… ha perso sebbene fosse diventata un mostro assettato di sangue che non avrebbe esitato a farci fuori tutti” disse Marco, in fondo contento per la sconfitta della sua amica. Non avrebbe voluto affrontarla in quella forma, mentre Fil annunciava la vittoria ufficiale di Naruto per poi portare Rachel in infermeria.



    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:45
  4. .
    per il nome rispondo subito, visto che molti si sn chiesti perchè risulti molto banale: so che è difficile da credere, ma quando ho inventato il suo nome, non ho minimamente pensato a kairi. è una purissima coincidenza il fatto che sia simile, credetemi. cmq presto saprete la verità su questa scelta, ma al momento è ancora presto
  5. .
    ed ecco qui il nuovo capitolo. quello + atteso da tutti direi, visto che finalmente ci sarà la rivelazione tanto attesa.
    Purtroppo stavolta non sn riuscito a trovare una canzone adatta, mi dispiace. spero che il contenuto sostituisca questa mancanza XD.
    Ah, non azzardatevi a guardare prima di aver finito di leggere il grafico, miracomando XD.
    e ora, ecco a voi il

    Capitolo 17: Sakura VS Al - Torna all'indice dei capitoli
    “Allora sei sicuro di volerla affrontare lo stesso?” chiese Winry ad Al.
    “Certo. Dopotutto, non potrà certo essere peggiore della maestra” disse lui ridendo.
    “O di una certa fanatica di automail quando si infuria” aggiunse Ed, per poi schivare di mezzo millimetro una chiave inglese.
    “Certo che te le vai a cercare, fratellone” rispose il minore dei fratelli Elric ridendo nuovamente. “Ehi, guardate chi sta arrivando!” aggiunse per poi indicare Dark che stava raggiungendo l’arena.
    “Beh, finalmente ti sei deciso a farti rivedere” disse Ed rivolto al custode, che però non rispose, limitandosi a passargli accanto.
    “Ehi, aspetta un secondo: cos’è successo al tuo vestito?” chiese Al, indicando i punti dell’impermeabile dove Dark si era ferito, ancora rotti e sporchi di sangue.
    “Niente di grave. Semplicemente qui mancano i sarti”
    “Beh, in questo caso…” disse Al, battendo le mani e appogiandole all’impermeabile di Dark. “Si rimedia subito” concluse, per poi far aggiustare da soli i punti rotti.
    “Non ce n’era bisogno…” disse Dark, guardando il suo impermeabile messo a nuovo. “Ma grazie lo stesso. Buona fortuna per l’incontro di oggi. Ah, per sdebitarmi ti do’ un consiglio: non offenderla, o quello che ti ha fatto passare la tua maestra sarà niente in confronto” dopodiché se ne andò.
    “Io proprio non ti capisco…” disse Ed scuotendo la testa. “Perché devi aiutare tutti, anche quegli che non lo meriterebbero?”
    “Tu non ti sei chiesto come abbia fatto a ferirsi, vero?” gli chiese il fratello.
    “Cosa?”
    “Sasuke Uchiha non si è ancora svegliato da quella specie di coma in cui è finito, mentre Dark, nonostante abbia ricevuto in pieno più di un attacco ne è uscito indenne. Cosa può essere riuscito a ferirlo fino a fargli uscire del sangue?”
    “Beh, ecco… non ne ho idea, ma sono affari suoi. Se ha trovato un modo per farsi ammazzare buon per lui”
    “Non lo so… ma ho sempre una strana sensazione al suo riguardo… sa troppe cose per essere un semplice ragazzo, custode o no” intervenne Winry. “Come anche il suo nome: perché lo ha rinnegato? Cosa può essere successo per averlo indotto ad una simile decisione?”
    “Sarà uno che la pensa come Scar” rispose Ed.
    “Non ne ho idea…” disse Al “Ma ho l’impressione che presto lo scopriremo, ma non so se questo sarà positivo oppure no”
     
    “Beh, allora io vado” disse Sakura.
    “Buona fortuna Sakura! Vedi di non farlo troppo nero, altrimenti rischi la squalifica” le disse Naruto.
    “Non ti preoccupare, ci andrò leggera… per quanto mi sarà possibile”
    “E la cosa non mi tranquillizza…”
    “Scusa, puoi ripetere?” disse Sakura, mentre si metteva dei guanti per combattere, guardando in modo minaccioso il compagno.
    “No, no. Non ho detto niente!” disse lui frettolosamente, per poi farsi serio. “Fa attenzione, Sakura. Molto probabilmente riesce ad usare gli stessi poteri del fratello”
    “Lo so… ma non ho intenzione di arrendermi facilmente. E poi… un pugno ben assestato lo sistemerà subito”
    “Io sinceramente spero di non arrivare in finale… non vorrei dover affrontare lui”
    “Già… se penso a com’è riuscito a mettere fuori gioco Sasuke in modo quasi definitivo, mentre noi ci proviamo da anni senza successo…”
    “Non posso tollerarlo!” disse Naruto, sbattendo un pugno contro un muro. “Dovevo essere io a sconfiggere Sasuke, non uno sconosciuto proveniente da chissà dove…”
    “Allora fai in modo di poterti fronteggiare contro di me” disse Dark, apparendo alle loro spalle e facendogli prendere un mezzo infarto.
    “A-Ah, s-sei tornato” disse a fatica Naruto, tenendosi una mano sul petto per lo spavento.
    “Se davvero ci tieni a sconfiggere Sasuke, al momento l’unico modo è quello di sconfiggere me”
    “Beh, se sarà il caso, allora ti affronterò e di sconfiggerò!”
    “Ma se pochi minuti fa dicevi che avevi paura ad affrontarmi”
    “Scusa, ma da quanto tempo stavi ascoltando?”
    “Abbastanza. Ma ora è meglio che vada. Sbaglio, o tra pochi minuti comincerà il nuovo incontro?” disse, per poi allontanarsi, lasciando i due ninja da soli.
     
    Dark si sedette di fronte al ring, aspettando l’arrivo di tutti gli altri.
    Ma con sua sorpresa, fu ??? a sedersi vicino a lui.
    Dark rimase in silenzio per qualche secondo.
    “Grazie per ieri” disse senza girarsi, e senza ottenere risposta, mentre con la coda dell’occhio vedeva gli altri custodi arrivare.
    “Di niente” rispose ???.
    Dark e gli altri custodi si girarono verso di lui.
    O meglio, verso di lei, visto che la voce era femminile.
    “M-Ma allora… parla! Ed è una femmina!” disse sorpreso Sora.
    “Cosa intendi con ‘è una femmina’?” chiese fingendo di essere offesa Kairi.
    ??? si alzò e cominciò ad andarsene.
    “Non ti fermi a vedere l’incontro, donna incappucciata?” chiese Riku.
    “Il mio nome è Kaxihri!” rispose lei. “Non dimenticatelo, perché non lo ripeterò ancora”.
    Dark spalancò gli occhi.
    “Aspetta!” disse. “Ci siamo mai visti prima?” chiese.
    Sapeva che sarebbe stato difficile vederla parlare nuovamente in futuro.
    Kaxihri si girò verso di lui, senza però levare il cappuccio.
    “No, mai” disse schietta.
    “E allora perché mi hai salvato la vita più volte? E perché ieri hai curato le mie ferite?”
    “Perché ero da quelle parti. Tutto qui” disse, per poi andarsene.
    Gli altri custodi si girarono verso Dark.
    “Kaxihri…” ripeté lui. “Kaxihri…”
    “È andato” disse Kairi.
    “Mi dispiace, Sora, Riku” disse poi Dark improvvisamente.
    “Uh, e di cosa?” chiese Riku.
    “Chiunque di voi due vincerà, verrà sconfitto da me. Ho intenzione di arrivare in finale. A qualunque costo!”
    I due custodi lo guardarono.
    “Beh, se pensi che ti faremo vincere, non ti illudere. Useremo tutta la nostra forza contro di te”
    “Non chiedo di meglio”
     
    “Bene! I partecipanti dello scontro di oggi sono Sakura Haruno e Alpholse Elric. La prima è una ninja, proveniente dallo stesso mondo di Sakuke, mentre Alpholse è il fratello minore di Edward Elric” annunciò Fil, mentre i due concorrenti salivano sul ring.
    “Senza rancore, ragazzino” disse Sakura, battendo i pugni. “Ma non ho intenzione di lasciarti partita vinta solo perché sei più piccolo di me”
    “Oh, non ti preoccupare. Sai, non è poi così male essere piccoli” rispose l’alchimista.
    “COMINCIATE!” urlò Fil, correndo via dal ring.
    Immediatamente Al batté le mani e le appoggiò al pavimento, dal quale si formarono decine di spuntoni tutti diretti verso Sakura, che riuscì a evitarli per il rotto della cuffia.
    Ma prima che riuscisse a reagire, Al venne sollevato dal ring assieme ad una colonna di terra, dalla quale spuntarono altri spuntoni, tutti diretti verso Sakura.
    A quel punto, Sakura colpì in pieno uno di quei spuntoni con un pugno, disintegrandolo.
     
    “Dark aveva ragione. È ai livelli della maestra” disse Ed. “O almeno del generale Amstrong”
     
    Sakura si mise correre verso la colonna, distruggendo uno dietro l’altro tutti gli spuntoni diretti verso di lei.
    Una volta arrivata dinnanzi, cominciò a percorrerla verticalmente come se stesse camminando normalmente, continuando a schivare i vari proiettili di terra.
    Al guardava sorpreso la scena.
    “Non pensavo che i ninja potessero fare anche questo” disse battendo nuovamente le mani. “Ma non mi arrenderò di certo per così poco!”
    Subito dopo, da terra spuntarono fuori due mani giganti, dirette anch’esse verso la ninja.
     
    “Ehi, ma così non vale!” disse Naruto. “Ha il controllo completo del ring!”
    “Mi dispiace per te, biondino” disse Rachel. “Ma il regolamento parla chiaro: si può usare qualsiasi arma. E credo che in questo caso il ring sia considerato tale”
    “Guarda che anche tu sei bionda” disse Naruto, ignorando completamente il suo discorso.
    “Deduco che non hai sentito quello che ho detto…”
     
    Sakura tirò fuori dalla tasca due fogli di carta, che legò a due kunai, lanciando ciascuno di essi verso una mano.
    Pochi secondi dopo l’intero ring venne ricoperto dal fumo creato da due esplosioni, provocate da quei due kunai, che fecero saltare in aria le due mani.
    E pochi secondi dopo Sakura raggiunse la cima della colonna, ritrovandosi di fronte ad Al.
    “Sei piuttosto brava”
    “Grazie”
    “Mi ha sorpreso che una ragazza, anche se non carina, sia riuscita ad evitare tutti quei colpi.
     
    “Ahia” disse Naruto, indietreggiando.
    “Che succede?” Chiese Ed.
    “Mi dispiace per tuo fratello” rispose il ninja. “Ma è spacciato”
    “Cosa? È perché?”
    “C’è una sola cosa che non bisogna dire di fronte a Sakura, e tuo fratello l’ha appena fatto”
     
    “Cos’hai detto, scusa?” chiese Sakura, facendosi scura in volto.
    In quel momento ad Al tornò in mente l’avvertimento di Dark di prima.
    “Oh, oh… sono stato uno stupido…” disse, per poi osservare la ninja preparare un pugno…
    E colpire il pavimento della colonna, che cominciò a tremare.
    Prima che Al potesse reagire, venne colpito da un pugno sotto al mento da Sakura, che lo sollevò di diversi metri.
    Poi, saltando anche lei, lo raggiunse e lo superò, per poi dargli un pugno da dietro, che lo fece precipitare sulla colonna, che crollò immediatamente con Al sotto di essa.
     
    “AL!” urlarono in contemporanea Ed e Winry.
     
    Al riemerse dalle macerie, non proprio in ottime condizioni.
    Tutto il suo colpo era pieno di tagli e botte, e da parecchi punti continuava ad uscire del sangue.
    Al si guardò, per poi scoppiare a ridere.
    Questa sua reazione lasciò tutti interdetti.
    Sakura atterrò sorpresa di fronte a lui.
    “Non pensavo…” disse Al, continuando a ridere. “Non pensavo sarebbe stato così bello poter sentire nuovamente il dolore!”
     
    Ed guardava scioccato il fratello.
     
    “Scusa, credo di non aver capito bene…” chiese Sakura. “Hai detto proprio che è bello per te sentire nuovamente il dolore?”
    Al smise di ridere.
    “È una cosa che molti danno per scontato” rispose. “Ma per uno che non ha potuto provare niente per anni, anche il dolore può diventare una fonte di gioia!”
    “Non provare niente? Che cosa intendi?”
    “Devi sapere che fino a poco tempo fa ero considerato da molti come un mostro. Oppure come un immortale. E tutto perché avevo perso il mio corpo”
    “P-Perso il corpo? Scusa, ma non è una cosa che ti può cadere fuori da una tasca!”
    “Ma se tenti di riportare in vita una persona si. Ed è per lo stesso motivo che mio fratello non ha una braccio e una gamba”
    “R-Riportare in vita una persona? Ma è impossibile!”
    “Ora lo sappiamo, ma abbiamo dovuto pagare il nostro prezzo per capirlo. E ora scusami…”
    “Per che cosa?”
    “Per questo!” disse battendo le mani e appoggiandole nuovamente al pavimento.
    Prima che Sakura si rendesse conto di ciò che stava succedendo, si ritrovò per aria, colpita da un’altra colonna spuntata dal pavimento.
    E imitando la sua stessa tecnica, Al fece muovere la colonna in modo che colpisse da dietro Sakura, spedendola per terra.
    Quando il polverone sparì, Sakura era a terra, priva di sensi.
    “Mi dispiace, ma bisogna essere pronti ad ogni eventualità. È questo che si impara nella vita” disse Al, allontanandosi mentre Fil annunciava la sua vittoria.
     
    Poco lontano, Kaxihri aveva osservato tutta la scena.
    “Manca poco” disse.



    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:45
  6. .
    ed ecco qui uno degli incontri + attesi.
    scusate per il ritardo, ma ho avuto alcuni problemi di memoria del pc che mi hanno portato alla perdita di gran parte dei miei file... motivo per cui la canzone di questo capitolo la trovate su you tube e nn su mega come al solito.
    A parte questo spero che questo capitolo risulti di vostro gradimento

    Capitolo 16: Ed VS Riku - Torna all'indice dei capitoli
    (Per la canzone: www.youtube.com/watch?v=DkMUWgVktio)
    “Ed, sei sicuro di voler combattere?” chiese Winry, controllando che il braccio e la gamba di Ed fossero a posto.
    “Certo! Non posso di certo tirarmi indietro. E poi ho un mio piano”
    Winry sospirò.
    “Lo spero per te”
    “Non ti preoccupare, non perderò”
    “No, non intendevo quello…” disse, mostrando con aria minacciosa una chiave inglese. “Sai cosa ti accadrà se i miei automail non ne usciranno interi, vero?”
    Ed deglutì. “S-Si, c-certo che lo so. Ma ti ho già detto che ho un piano”
    “Ehi, fratellone, vedi di rilassarti. Non fa bene essere spaventati prima di un incontro” disse Al, arrivando.
    “Parli tu, che non hai più di questi problemi” sbuffò Ed.
    “Eh eh… Ah, Winry, prima che me ne dimentico, a che punto sei con quel lavoro?”
    “Mi spiace Al. È una cosa totalmente nuova per me e ci vuole tempo. Temo che non saranno pronti per il tuo incontro”
    “Capisco… beh, non ti preoccupare. Mi rendo conto che sia una richiesta singolare”
    “Chiamala singolare…” disse Ed. “Ma ricordarti di chi è l’idea originale”
    “Si, non ti preoccupare fratellone, non ti ruberò il merito”
     
    “Allora, cosa ne pensi?” chiese il Re a Riku.
    “Non lo so… Un punto a mio favore è il fatto che so che è in grado di modificare gli oggetti attorno a noi usando l’alchimia, mentre lui non mi ha mai visto all’opera”
    “Si, ma dopo aver assistito all’incontro di Dark e al nostro credo si sia fatto un’idea abbastanza chiara di quello che possiamo fare” intervenne Sora.
    “Già… e temo che dopo il mio piccolo colpo possa immaginare che tu sia in grado di usare un colpo simile al mio, e rimarrà all’erta” disse Kairi.
    “Già… e visto che è stato lui a ripararmi i vestiti dopo quel colpo, cosa per la quale ringrazio la sua alchimia, dubito che non sia un pochino spaventato. Senza considerare che sa che Dark ha distrutto un intero mondo da solo… Ormai gli altri partecipanti ci vedono come una specie di mostri”
    “A proposito di Dark…” disse il Re. “Ancora nessuno notizia?”
    “No” disse Riku. “Non è ancora tornato… Sora, ma possibile che non ti abbia detto di più”
    “Mi spiace” rispose Sora, distogliendo lo sguardo.
    Non poteva venire meno alla promessa fatta.
    Aveva promesso a Dark che non avrebbe rivelato a nessuno dove si era diretto.
     
     
    Dark fece sparire i Keyblade.
    ‘Ingegnoso, lo devo ammettere…’ pensò, per poi proseguire.
    Doveva trovare quelle informazioni, ora più che mai.
    Non si aspettava certo di trovare quel luogo completamente privo di difese, e infatti non era rimasto deluso.
    Nel pensare ciò si coprì con la mano una ferita ancora sanguinante sul braccio.
    ‘Ora non ho tempo per curarmi’ pensò, varcando un'altra porta.
     
    “Uff…” disse Cid sbuffando. “Da quando Leon se né andato non succede più niente d’interessante…”
    “Beh, meglio così. No?” chiese Yuffie, mentre si esercitava.
    “Si, ma non mi dispiacerebbe qualcosa di nuovo da fare oltre ad occuparmi sempre di questo computer. Andrebbe bene anche qualche Hear-”
    Cid venne interrotto da un’esplosione sufficientemente potente da far tremare la terra.
    “C-Cid, mi chiedo che cosa mi trattenga dal colpirti in questo momento” disse Yuffie, aggrappandosi ad un mobile lì vicino.
    “Oh, sta zitta! Mica ho piazzato io delle bombe sotto la…!”
    “Non mi dire che pensi quello che penso io?”
    “Presto!”
     
    Dark spostò delle macerie.
    ‘Accidenti… che razza di sistema di sicurezza’ pensò, rialzandosi ma poi ricadendo a terra per il dolore alla gamba, dalla quale stava uscendo del sangue.
    ‘Beh, almeno sono riuscito a scoprire quello che mi interessava… direi che è il momento di far ritorno all’arena adesso, prima che arrivi qualcuno attirato dall’esplosione’.
    “Ehi, tutto bene?” chiese una voce già conosciuta a Dark.
    “Che cosa ci fai qui?” chiese Yuffie. “E chi ti ha ridotto in quello stato?” aggiunse, notando le ferite alle braccia e alle gambe.
    “Nessuno, e non è niente di grave” rispose in fretta Dark, per poi aprire un varco e sparire al suo interno.
    “Ehi, aspetta!” urlò invano Cid.
     
     
    Dark uscì dal varco proprio davanti alla porta della sua stanza.
    Per sua fortuna non c’era nessuno lì vicino. Molto probabilmente erano tutti all’arena a vedere lo scontro.
    A quel punto Dark non riuscì più a rimanere cosciente e cadde a terra privo di sensi.
     
    “L’incontro di oggi prevede il combattimento tra Riku, un custode del Keyblade, e Edward Elric, alchimista” annunciò come al solito Fil.
    “Così finalmente tocca a noi, eh?” disse Ed, togliendosi la giacca rossa.
    “Così pare”
    “Non ti aspettare che ci vada leggero” disse Ed, battendo le mani e facendo diventare una parte del suo braccio di acciaio una spada
    “Lo stesso vale per me” rispose il custode, evocando il Keyblade.
     
    “Forza fratellone!” urlò Al.
    “Vedi di non rompere il mio automail, Ed!” urlò Winry.
    “Ma quella ci tiene di più all’amico o al suo braccio?” chiese Kairi a Sora, che si limitò ad alzare la spalle.
    “Secondo me è tutta scena” disse Rachel dietro di loro. “Riesco a capire quando qualcuno mente per nascondere la preoccupazione”
    “Dobbiamo dire chi è che di solito fa’ sempre così oppure no?” aggiunse Marco
    “Perché piuttosto non mi dici un buon motivo per cui non dovrei spiaccicarti come una mosca in questo istante?”
    ???, che stava osservando il tutto, si allontanò dagli spalti, cosa che non sfuggì a Kairi.
    “Ehi, tu non rimani a vedere lo scontro?”
    ??? si girò verso di lei.
    Sebbene non si riuscisse a vedere sotto il suo cappuccio, Kairi provò una strana sensazione nel guardare quel tipo.
    ??? smise di fissarla e continuò a camminare.
    “Che strano tipo” disse lei.
    “In parte mi ricorda Dark, sai?” disse Sora. “Sembra che si comporti allo stesso modo. Sono pronto a scommettere che quando Dark combatteva da solo sulla Terra, non parlava mai, e preferiva rimanere nell’oscurità, senza mai venire visto.”
    “Forse è come dici tu… ma in quel tipo sento qualcosa di strano”
     
    Ed fu il primo a partire all’attacco.
    Batté subito le mani e toccò la lama della sua spada/braccio, che si illuminò per un secondo per poi tornare normale.
    E poi colpì subito il Keyblade di Riku, senza però scalfirlo minimamente.
    Poi ripeté subito la stessa operazione di prima, ottenendo sempre lo stesso risultato.
    “Cos’è? Speri forse di potermi rompere il Keyblade?” chiese Riku, per poi respingerlo dopo altri attacchi come quello.
    “No…” rispose Ed, per poi battere ancora una volta le mani. “Non mi è mai passato per la testa di romperlo”
    “E allora cosa volevi ottenere continuando a colpirlo?”
    “Oh, molto semplice” disse, appoggiando la mano sinistra sul braccio sinistro. “Volevo valutare più o meno il grado di resistenza della tua arma, per poterla così imitare”
    “Cosa?” chiese Riku incredulo, mentre vedeva sotto i suoi occhi il braccio destro di Ed cambiare completamente forma, fino a diventare simile al Keyblade di Sora.
     
    “AHHH!!!” urlò Winry. “EDWARD ELRIC! Come hai osato fare quello al mio perfetto automail?”
    Fu Al a doverla trattenere dal lanciare l’intero contenuto della sua borsa d’attrezzi addosso ad Ed.
    “Incredibile, non pensavo potesse copiare un Keyblade” disse Sora.
    “Beh, credo che mio fratello abbia studiato il vostro stile di combattimento nei vostri scontri. Mio fratello è fatto così: preferisce usare la stessa arma dell’avversario per batterlo”
    “Ah si? Interessante…” disse Kairi, per osservare il Keyblade di Riku scontrarsi contro quello falso di Ed.
    Tra i due cominciò un veloce scambio di colpi continuo, senza però che un’arma riuscisse ad avere la meglio sull’altra.
    “Complimenti” disse Riku. “Sei riuscito ad emularlo quasi perfettamente.”
    “Grazie. È bastato renderlo duro come il diamante per poter eguagliare l’originale”
    “Diamante, eh? Beh, vediamo se riesce a resistere a questo!” disse Riku, facendo un salto indietro e lanciando una sfera di fuoco oscuro verso Ed.
    Ed batté subito la mano contro il braccio/Keyblade e poi l’appoggiò a terra, creando di fronte a lui un muro che lo separò dall’attacco.
    Pochi secondi dopo però vide il muro cadere giù in due parti esatte, e oltre di lui Riku, con il mano il Keyblade.
    “Dannazione…” disse Ed, battendo nuovamente i due arti e lanciando immediatamente dal nulla una sfera di fuoco verso l’avversario, che sebbene colto dalla sorpresa, riuscì a schivarla.
    “Sapevo che mi sarebbe tornato utile prima o poi il colonnello” disse sorridendo Ed, per poi lanciare un’altra ondata di fuoco verso Riku, che rispose con una sfera di ghiaccio oscuro.
    ‘Accidenti…’ pensò Riku. “In momenti come questi non mi dispiacerebbe avere un po’ di potere in più…’
    Poi rispose subito all’attacco lanciando una dietro l’altra sfere oscure sia di fuoco che di ghiaccio.
    “Non potrò crearle insieme, ma posso crearle una dietro l’altra”
    Questa volta fu Ed a rimanere sorpreso, solo che a differenza di Riku venne colpito da tutte le sfere, non essendo riuscito a muoversi in tempo.
    Quando il fumo sparì, apparve Ed, ancora in piedi, sebbene fosse ferito in più punti, anche se non gravemente”
     
    “Fratellone!” urlò Al
    “Ed!” lo imitò Winry.
     
    Poco lontano, ??? sentì le urla provenire dall’arena, ma non si preoccupò.
    Davanti a lui c’era Dark, ancora svenuto.
    ??? si levò il cappuccio e si avvicinò, per poi porre le sue mani sopra Dark, ricoprendolo di un’aurea verde.
    Piano piano le ferite di Dark si rimarginarono.
    Non appena ??? vide Dark cominciare a muovere gli occhi sotto le palpebre, si affrettò a rimettersi il cappuccio e ad allontanarsi, facendo cadere un foglio per terra.
    Dark riuscì appena a vederlo andare via.
    Poi notò il foglio, che raccolse subito.
    ‘Trovato ciò che cercavi?’ c’era scritto sopra, in una calligrafia che Dark non aveva mai visto prima.
    “Chi sei realmente?” si chiese a bassa voce, per poi recarsi anche lui all’arena, incuriosito dalle urla.
     
    Riku, approfittando di quel momento di debolezza, riuscì ad avvicinarsi a sufficienza, e con un fendente preciso, tagliò in due il Keyblade di Ed, che cadde all’indietro, ma rimanendo cosciente.
    “Accidenti…” disse rialzandosi. “Per colpa tua ora finito lo scontro, sia da vincitore o da perdente, sono morto” continuò, spostando lo sguardo su Winry, che come solo Ed e Al sapevano, sotto quello sguardo sorpreso si nascondeva un vero e proprio signore della guerra pronto a colpirlo.
    “Suvvia, sono certo che capirà” disse Riku, preparandosi a colpire. “Ora niente di personale, ma qualcuno deve mettere la parola fine a questo scontro”
    “Non ho mai detto che mi sarei arreso facilmente” disse Ed, battendo la mano sinistra sul pezzo di braccio rimanente e appoggiando quest’ultimo al pezzo per terra.
    Illuminati da una luce rossa, i due pezzi si fusero, riformando l’automail originale che era prima.
    “Quindi sei anche in grado di riparare il tuo braccio destro, eh? Allora mi costringi a metterti fuori uso per un po’”
    “Provaci” disse Ed, facendo diventare nuovamente la mano destra una lama, mentre con la sinistra faceva segno a Riku di avvicinarsi.
    “L’hai voluto tu!” disse Riku, lanciandosi contro l’avversario, mentre Ed faceva lo stesso.
     
    La prima cosa che Dark vide all’arena fu Riku, che con la parte piatta del Keyblade, aveva colpito Ed nello stomaco, mentre la sua arma aveva infilzato il braccio sinistro di Riku, dal quale scendeva sangue.
    Ed la ritrasse, per poi cadere all’indietro, privo di sensi.
    Riku fece sparire il Keyblade e si coprì la ferita con la mano, per poi venire aiutato da Paperino che curò subito la ferita.
    A quel punto Dark tornò nella sua stanza.
    C’era solo una cosa da fare per risolvere quel mistero, e Dark sapeva bene di cosa si trattava.



    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:44
  7. .
    ed ecco qui a tempo di record il nuovo capitolo. mi scuso per la sua lunghezza decisamente corta, ma trattandosi solo di combattimenti singoli più di questo nn riesco.
    cmq vi annuncio che in questo capitolo ci sn parecchi indizi, a voi trovarli

    Capitolo 15: Sora VS Kairi - Torna all'indice dei capitoli
    (Nota dell’autore: vi consiglio di ascoltare la seguente canzone per la lettura del capitolo:
    www.megaupload.com/?d=L5U3OG8F )
     
    Dark arrivò prima degli altri davanti al ring.
    Non aveva voglia di incontrare nuovamente Ed e gli altri.
    Ora aveva un'altra domanda in mente: da dove proveniva quel suono della sera prima?
    Possibile che se lo fosse solo immaginato?
    E poi c’era anche un'altra questione… non poteva più rimandarla.
    “Ehi Dark, tutto bene?” chiese Sora, arrivando in quel momento da solo.
    “Si… E tu? Tra poco comincerà il tuo incontro”
    “Già…”
    “Cos’hai intenzione di fare?”
    “In che senso, scusa?”
    “Combatterai contro Kairi seriamente o la lascerai vincere?”
    Sora non rispose.
    “Se la fai vincere apposta, non credo che Kairi sarebbe contenta”
    “Si, ma se dovessi vincere? Come la potrebbe prendere?”
    “Tu dai per scontato che sia una debole, vero?” disse Dark, per poi cominciare ad andarsene. “Ricordati che è pur sempre una delle sette principesse. Non credo che il suo unico potere sia quello di avere un cuore privo di tenebre. Io farei attenzione al tuo posto”
    “Toglimi una curiosità Dark”
    “Dimmi pure”
    “Non vorrei sembrare invadente, ma quando hai combattuto contro quella bambina, come hai fatto? Cioè, combattere senza avere come obbiettivo l’eliminazione dell’avversario?”
    “È più semplice di quanto tu creda. Basta solo non volerlo eliminarlo”
    “La fai facile, la fai…”
    “Per questo genere di cose, solo tu puoi trovare la soluzione… ora però ho bisogno di chiederti un favore”
    “Uh? Di cosa si tratta?”
     
    Sora salì sul ring, mentre dalla parte opposta saliva anche Kairi.
    “Ed eccoci alla terza giornata del torneo!” Annunciò Fil. “Oggi si scontreranno Sora e Kairi. Entrambi sono custodi del Keyblade e sono amici di vecchia data. Ma ora baldo alle ciance e diamo il via al terzo round!”
     
    Riku era poco lontano, curioso di sapere chi dei due avrebbe vinto.
    Ora che ci pensava sarebbe stata la prima volta che avrebbero visto Kairi combattere seriamente, da quella volta al castello che non esiste. Non aveva avuto altre occasioni in seguito.
    “Che strano…” disse Naruto, guardando in giro. “Sbaglio o manca Dark?”
    Riku se ne accorse solo in quel momento.
    “Hai ragione… strano, credevo sarebbe venuto a vedere quest’incontro…”
    “Forse non dovevamo farli tutte quelle domande ieri” disse Ed.
    “No, non è per quello” intervenne Al. “Stamattina ho visto che parlava qui con Sora”
    “Ha parlato con Sora?” ripeté Riku. “Allora vorrà dire che aspetteremo la fine dell’incontro per sapere qualcosa in più”
     
    Sora e Kairi si guardarono negli occhi.
    Nessuno dei due aveva ancora evocato il proprio Keyblade, e continuavano a fissarsi rimanendo fermi.
    Fu Kairi a prendere l’iniziativa.
    Muovendosi velocemente, evocò il Keyblade e attaccò subito Sora, che riuscì a schivare il colpo.
    “Che ti succede, Sora?” chiese Kairi. “Non vuoi combattere?”
    Come risposta, Sora evocò il Keyblade e l’attaccò senza pensarci due volte, costrigendola a parare con il Keyblade.
    “Mi dispiace Kairi....”disse lui. “Ma non ho intenzione di lasciarti partita vinta”
    Kairi sorrise. “Non chiedo di meglio”
    Poi saltò all’indietro e lanciò una sfera di ghiaccio verso l’avversario, che la tagliò in due con il Keyblade.
    Ma prima che avesse il tempo di rispondere, Kairi le era già ripiombata addosso, costrigendolo alla difesa.
    A Sora tornò in mente lo scontro contro Roxas.
    Anche in quell’occasione era stato costretto alla difesa sotto una raffica continua di attacchi.
    Solo che questa volta non poteva sperare di usare la stessa tattica.
    Poi accade una cosa improvvisa.
    Senza che Kairi se ne rendesse conto, il suo Keyblade colpì male quello avversario, e volò via dalla mano, rimanendo così disarmata.
    Kairi sentì alcune risate provenire dai spettatori.
    ‘Sei sempre la stessa pasticciona’
    Questa frase risuonò nella sua mente.
    Pensò subito a Tobias e ad Ax, che tra i presenti erano gli unici a poter usare la telepatia, ma qualcosa le diceva che non erano stati loro.
    Kairi si chiese se poteva essere stata la sua immaginazione.
    Fu Sora a riportarla alla realtà, lanciandole contro una sfera di fuoco, che la mancò di pochi centimetri.
    “Ehi, che succede? Ti sei incantata?”
    “Certo che no!” rispose lei, rievocando il Keyblade e partendo nuovamente all’attacco.
    Questa volta i due Keyblade si scontrarono a metà strada, impedendo all’altro di continuare il proprio attacco.
    E nello stesso instante, i due Keyblader lanciarono a testa una sfera di fuoco, che scontrandosi con la gemella, crearono un esplosione che costrinse i due custodi ad allontanarsi.
    Senza perdere un secondo, i due partirono nuovamente all’attacco, ottenendo lo stesso risultato di prima.
    Kairi saltò all’indietro.
    Poi caricò nella mano libera una sfera di luce.
    “Scusa Sora” disse “Ma non ho intenzione di perdere tanto facilmente” e lanciò la sfera.
    “E quella cos’è?” chiese Sora, prima di venire colpito in pieno.
     
    Tutti i presenti furono costretti a coprirsi gli occhi per non rimanere accecati.
    “In questo momento quasi rimpiango i miei occhi dell’armatura” disse Al.
    “E menomale che sono amici” disse Ed, per poi rivolgersi a Riku. “Ma voi custodi avete sempre l’asso nella manica, vera?”
    “Guarda…” rispose lui. “Questa cosa è nuova anche per me. Non avevo idea che Kairi fosse così forte”
     
    Kairi era l’unica che riusciva a guardare la luce senza problemi.
    Forse perché era lei stessa una delle sette principesse dal cuore di pura luce, pensò, per poi chiedersi se non ci fosse andata giù troppo pesante.
    Infatti quando Sora riemerse dalla sfera di luce, aveva numerosi tagli sul corpo e il suo vestito era rotto in diversi punti.
    “Urgh… non pensavo che la luce potesse fare così male…” disse, senza però nascondere un sorriso. “Devo ammettere che Dark aveva ragione: mai sottovalutare l’avversario”
    Poi, senza che nessuno se ne accorgesse, apparve davanti a Kairi e la colpì nello stomaco, senza però esagerare con la forza.
    Ma il colpo fu sufficiente per mettere KO Kairi, che cade a terra svenuta, ma anche lei con il sorriso sulle labbra.
    “Mi dispiace…” disse Sora. “Ma quell’attacco che hai usato prima di ha privato di quasi tutte le forze, me ne sono accorto subito. Sarebbe stato pericoloso per te continuare” disse a bassa voce Sora, per poi allontanarsi dall’arena, mentre Fil annunciava la sua vittoria e correva a soccorrere Kairi.
    “Ehi, Sora!” lo chiamò Riku.
    “Se è per dirmi che ci sono andato giù pesante, lo so anch’io, e non c’è bisogno che me lo dici anche tu”
    Riku rimase spiazzato da quella risposta. “Va bene, parliamo d’altro allora: tu sai che fine ha fatto Dark? Non s’è visto all’incontro, ma Al dice di averti visto parlare con lui prima dell’incontro”
    Sora sospirò.
    “Dark è andato a fare delle ricerche. Ha detto che tornerà tra qualche giorno, ma non mi ha detto di più”
    “Delle ricerche? Che cosa accidenti può essere andato a cercare?” si chiese Riku.
     
     
    Davanti a lui c’era un enorme porta di metallo chiusa.
    Dark si guardò intorno per vedere se c’era qualche interruttore da premere per aprirla, ma non vedendole nessuno, puntò i Keyblade verso la porta, che si aprì subito.
    “Bentornato, custode dell’equilibrio” lo accolse una voce.



    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:43
  8. .
    scusate per il ritardo, ma ho avuto vari imprevisti. ma soppratutto volevo finire di scrivere il capitolo dopo questo, cosa che fortunatamente sono riuscito a fare XD.
    cmq, ora vi lascio a questo secondo incontro e mi scuso se nn risultà particolarmente interessante, ma cercherò di farmi perdonare con i prossimi.

    Capitolo 14: Zack VS Squall - Torna all'indice dei capitoli
    (Nota dell’autore: vi consiglio di ascoltare la seguente canzone per la lettura del capitolo:
    www.megaupload.com/?d=Z3MPDC36 )
     
    Dark uscì dalla stanza solo il giorno successivo, per andare ad assistere l’incontro di quel giorno.
    Mancavano ancora diversi minuti prima dell’inizio, e infatti video Zack che si stava allenando assieme a Cloud.
    Squall invece era seduto tranquillamente davanti al ring aspettando l’ora.
    “Ah, eccoti finalmente” disse Sora, vedendo arrivare Dark.
    “Credevamo te ne fossi andato, non sei più uscito da dopo lo scontro”
    “No, e che semplicemente ero stanco” rispose Dark, sebbene non fosse la verità.
    In realtà aveva passato la maggior parte di quel tempo a pensare.
    “Dannazione a te!” intervenne Naruto. “Sasuke ancora non si è svegliato! Cosa gli hai fatto?”
    “Un buon guerriero è colui che non rivela i suoi segreti prima di un incontro. Potrei averti come avversario, e rivelarti i miei trucchi andrebbe a mio svantaggio”
    “Secondo me sei troppo serio, custode” disse Takuya Kambara, raggiungendo gli altri partecipanti. “Dopotutto che male c’è nel rivelare qualche parte delle tue tecniche?”
    “Se la pensi così, perché non hai detto a Rika cosa sei capace di fare, leggendario guerriero?”
    Questo spiazzò Takuya.
    “Tu sai…”
    “Si, so chi sei realmente, ma non ti preoccupare. Come tutti noi preferiamo rivelare le nostre carte alla fine, immagino anche tu voglia sfruttare l’effetto sorpresa”
    “Comunque sono curioso di vedere questo scontro” disse Sora. “Una volta ho affrontato Leon ops, Squall e mi ha battuto come se niente fosse”
    “Mi dispiace deluderti, ragazzino” disse Zack, arrivando anche lui vicino a loro. “Ma questo scontro lo vincerò io, parola di Soldier”
    “Soldier?” chiese Riku. “E che cos’è?”
    “Questo posso spiegarvelo io” intervenne Ercole, raggiungendoli. “Vedete, Zack è già stato qui tempo fa, faceva parte di un gruppo di guerrieri scelti. Sebbene all’epoca fosse solo un ragazzino, si dimostro in gamba. Ma poi un giorno decise di andarsene in cerca di avversari più forti”
    “E a quel punto incontrò me” disse Cloud. “Infatti Zack è il mio maestro”
    “COSA?” urlò Sora. “Se lui è il tuo maestro, significa che è più forte di te, giusto?”
    “Beh, non ci siamo mai affrontati seriamente, quindi non saprei chi è il più forte”
     
    “Ed eccoci al secondo giorno del torneo!” annuncio Fil. “L’incontro di oggi si svolgerà tra Zack Fair e Squall Lionhearts. Il primo ha già combattuto in quest’arena diversi anni fa, mentre il secondo ha aiutato i custodi in più occasioni a ripristinare l’ordine dei mondi”
     
    “Ancora non ho capito bene cosa avete di speciale voi custodi” chiese Sakura a Kairi. “Mi sembrate dei ragazzi normali in tutto e per tutto, tranne che potete evocare dal nulla quelle chiavi giganti e potete usare liberamente i cinque elementi”
    “Come se fosse poco” commento Ed. “Tu almeno non devi combatterci contro fin dall’inizio. Dopo aver visto lo scontro di ieri, comincio a temere per la incolumità”
    “Guarda che Riku non è più così assettato di vittorie” disse Sora ridendo.
    “Come sarebbe a dire ‘Non è più’?” chiese Ed preoccupandosi.
    “Oh, si sta ancora riferendo a qualche anno fa quando ho seminato un po’ di caos e distruzione in vari mondi perché cercavo di salvare Kairi, fino a quando non ho perso il controllo del mio corpo che è stato usato da un pazzo che ha tentato di distruggere tutto l’universo e che al momento il suo potere è ancora rinchiuso dentro di me” spiegò velocemente Riku, come se niente fosse.
    “Ritiro la mia esclamazione di prima” disse Sakura.
     
    “E ora, che il combattimento abbia inizio!” annunciò Fil, allontanandosi dal ring.
    Per qualche secondo i due contendenti si guardarono tra di loro, senza dire niente.
    Poi, senza che la maggior parte degli spettatori se ne rendesse conto, i due partirono a tutta velocità uno contro l’altro, per poi far scontrare le loro spade, facendo uscire scintille.
    “Sei bravo” disse Zack “Non mi capita spesso un avversario così forte”
    “Lo stesso vale per me”
    Poi i due si allontanarono, per poi ripetere l’attacco.
    “Però forse ho dimenticato di dirti un particolare…” disse Squall, mentre si sentì un click provenire dalla sua spada. “Questa non è una semplice spada: è un Gunblade!”
    Zack riuscì a ritirare la spada e a evitare così il proiettile di Squall, che si limitò a tagliarli qualche capello.
    “Urgh… bella mossa. Vediamo che ne pensi di questa!” rispose Zack, per poi tirare un fendente per terra, creando una spaccatura che arrivò fino all’avversario, che riuscì ad evitarla saltando in aria.
    Ma per sua sfortuna, Zack apparve dietro di lui, pronto a colpirlo.
    Squall riuscì a parare il colpo diretto grazie alla spada, ma il contraccolpo lo fece finire a terra, facendoli scavare una buca intorno a lui.
     
    “Pazzesco!” disse Marco “Quei due la stanno prendendo un po’ troppo sul serio”
    “Dici?” chiese Cloud. “Io non credo proprio. Si stanno ancora trattenendo”
    “Scusa Sora, tu non hai già combattuto contro Squall in passato?” chiese Kairi.
    “Si, e sono stato battuto in men che non si dica. Ma è stato anche il mio primo vero e proprio scontro, quindi non ti saprei dire se ora sarei in grado o no…”
    Dark osservava attentamente l’incontro.
    Chi di loro avrebbe vinto sarebbe stato il suo prossimo avversario.
    ‘Che succede, Dark? Sei forse preoccupato?’ chiese una voce nella sua testa.
    Dark si guardò subito in giro.
    ‘Chi sei?’ chiese Dark
    ‘Oh, presto lo scoprirai’
     
    Zack e Squall si scontrarono ancora, senza che però nessuno dei due riuscisse a prevalere sull’altro.
    All’improvviso Zack tirò fuori dalla tasca una sfera rossa, che lanciò in aria.
    “Uh? Cosa…” chiese Squall, per poi ottenere la risposta.
    La sfera che Zack aveva lanciato in aria aveva cominciato a ingrandirsi e a venire circondata da fiamme.
     
    “E quello che diavoleria è?” chiese Ed, guardando sorpreso la sfera, che diventava sempre più grossa.
    “Quindi ha deciso di usarlo subito…” disse Cloud
    “Di cosa stai parlando?” chiese Riku
    “Di Infrit, l’essere di fuoco” rispose Dark, guardando la sfera che si rompeva, liberando un enorme essere rosso, circondato da fiamme che continuava a bruciare dal nulla.
    “A-Accidenti…” disse Naruto, indietreggiando d’istinto, imitato da molti dei presenti.
     
    “Quindi puoi usare anche tu dei GF?” chiese Squall, senza sembrare troppo sorpreso.
    “GF? E cosa sono?”
    “Questo!” rispose l’avversario, mettendo la mano libera davanti e facendo uscire del ghiaccio dal nulla.
    In pochi secondi il ghiaccio ricoprì interamente un buon metro quadrato, per poi spezzarsi, rivelando così un essere fatto di ghiaccio dalle fattezze femminili.
     
    “Un altro?” chiese Sora.
    “Questo si chiama Shiva, e controlla il ghiaccio”
    “Quindi sarà uno scontro tra fuoco e ghiaccio?” chiese Riku
    “Così pare” rispose Cloud.
     
    I due esseri cominciarono subito l’attacco.
    Infrit formò davanti a se una sfera di fuoco, mentre Shiva fece lo stesso con una di ghiaccio, per poi scagliarle contro l’avversario, con il risultato di creare una fitta nube di vapore, che oscurò la vista a tutti.
    Nel bianco della nebbia si continuavano a sentire i rumori delle due spade continuare a scontrarsi, segno che i due spadaccini non avevano ancora intenzione di arrendersi.
     
    Zack venne infilzato alla spalla dalla punta del Gunblade, mentre lui rispose colpendo la gamba dell’avversario.
    Entrambi cominciavano a non avere più energie, e lo stesso era per le loro evocazione, che dopo il primo attacco iniziale avevano continuato a scontrarsi senza però usare la magia.
    “Direi che può bastare così” disse Zack, facendo sparire Infrit, mentre Squall faceva lo stesso con Shiva.
    “Ben detto. Quest’attacco deciderà il vincitore!”
    Poi i due, impugnando la propria spada, partirono per l’ultima volta all’attacco.
     
    La nebbia sparì immediatamente per la forza del colpo.
    Gli spettatori dovettero coprirsi gli occhi con le braccia.
    A Dark volò via il cappuccio, ma non fu l’unico.
    Poco lontano, anche a ??? si levò il cappuccio, ma riuscì a rimetterselo su prima che qualcuno avesse il tempo materiale di vederlo in volto.
     
    Sul ring, Zack e Squall erano entrambi in piedi.
    Entrambi continuavano a respirare a fatica, ma nessuno sembrava avesse intenzione di cadere.
    Poi Squall si portò la mano sulla fronte.
    “Non pensavo sarebbe finita così” disse, per poi cadere a terra privo di sensi.
    Zack invece si sostenne grazie all’aiuto della sua spada.
    “Il vincitore del secondo round è ZACK FAIR!” urlò Fil.
     
    “Come immaginavo” disse Cloud, sorridendo.
    “I-Inaudito…” disse Takato. “E sono semplici esseri umani!”
    “Mi sa tanto che stavolta Xena stia cominciando ad avere seri ripensamenti sulla sua scelta, vero?” disse Marco rivolto a Rachel.
    “E siamo solo all’inizio” disse senza trattenere un po’ di paura Al.
    Dark non disse niente.
    ‘Così il mio prossimo avversario sarà Zack, eh?’ pensò tra se, per poi essere distratto da un rombo poco lontano.
    Tutti i presenti si girarono verso la fonte di quel rumore, per vedere atterrare la Gummyship.
    “Beh, di certo adesso è difficile passare inosservati…” disse Sora, per poi correre verso i tre arrivati.
    Dark invece tornò nuovamente nella stanza a lui assegnata.
    Ma davanti all’ingresso trovò ad aspettarlo Ed.
    “Che succede?” chiese direttamente.
    “Voglio solo parlarti” rispose l’alchimista.
    Dark sospirò. “Che cosa vuoi sapere?”
    “Ho saputo cos’hai fatto un po’ di tempo fa. Non so i particolari, ma a quanto ho capito per te distruggere un mondo è una bazzecola”
    “Credi forse che io sono una di quelle persone che prova così tanto piacere nel distruggere?”
    “No, questo non lo penso. So riconoscere una persona del genere, e tu non sei così. Ma quello che ti voglio chiedere è questo: come fai ad essere così forte?”
    Dark rimase per qualche secondo in silenzio.
    Era una domanda che non si era mai posto. Lui aveva solo pensato ad allenarsi per fronteggiare gli Heartless e i Nessuno.
    “Il combattimento di ieri…” continuò Ed. “Naruto ci ha spiegato che la tecnica che Sasuke ha usato contro di te non avrebbe dovuto lasciarti scampo. Ma tu sei riuscito a contrastarla e a sconfiggere Sasuke. Questo mi sembra esagerato per un comune essere umano. Nemmeno gli Homunculus possono uscire indenni da uno scontro. Ma tu sei riuscito a resistere a quella sfera di fuoco come se si trattasse della fiamma di una candela”
    “È solo questione di allenamento. Sono abituato a sopportare il fuoco sin da bambino. Lanciavo io stesso attacchi di fuoco contro me stesso per riuscire a sopportarli senza provare dolore”
    “Quindi la tua aspirazione era non provare dolore” intervenne Al, raggiungendo il fratello. “Io ho vissuto per diversi anni in un corpo che non poteva provare dolore, freddo, caldo, sonno, stanchezza o qualunque altra cosa ti venga in mente. E non è stata una bella cosa, credimi”
    “Ho i miei buoni motivi, credetemi”
    “Quale motivo ti può spingere a rinunciare a una parte di te stesso?”
    “Lo stesso che mi spinge a non provare emozioni, per quanto questo possa essere difficile”
    “Non provare emozioni? Tu veramente desideri questo?”
    “Si” rispose Dark.
    “Ma sei forse impazzito?” chiese urlando Ed. “Nessuno persona sana di mente può desiderare una cosa del genere!”
    “Se per questo nessuna persona sana di mente tenta di riportare in vita una persona morta”
    A queste parole Ed si fermo e si toccò il braccio metallico.
    “Si, ho sbagliato e ne abbiamo pagato le conseguenze… Ma questo non vuol dire che non possa impedire ad altri di fare il mio stesso errore!”
    “Forse hai ragione…” disse Dark, per poi andare avanti “Forse non sono un semplice essere umano, ma non ti so dire chi o che cosa sia” ed entrò nella stanza.
    “Uff… certo che il vostro amico è più che strano…” disse Ed, rivolto a Riku e Kairi, che erano rimasti poco lontano da dove si era tenuta la discussione.
    “Beh, basta farci l’abitudine” disse Kairi.
    “Comunque mi sembra chiara una cosa” disse Al. “Non ci vuole una scienza per capire che nasconde qualcosa”
    “Si, ma leggere nei suoi pensieri è impossibile, e non intendo in senso letterale. Credo che nemmeno lui abbia le idee chiare… cos’è questo suono?” si interrupe Riku, sentendo un suono lontano.
     
    Dark girò la testa per cercare di capire da dove venisse quel suono.
    Gli ricordò una delle canzoni che ascoltava spesso quando era sulla Terra.
    E quel rumore proveniva di certo da un violino.
     
    Poco lontano, un violino smise di suonare.



    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:42
  9. .
    beh, mi spiace per sasuke (o Sas'ke alla giapponese XD), ma è fin da quando l'ho visto per la prima volta che desideravo distruggere quel suo orgoglio XD

    per quanto riquarda il prossimo scontro, Zack VS Squall, il capitolo è già pronto, ma voglio prima rivederlo per bene e scrivere almeno quello dopo.
    purtroppo per le descrizione faccio il mio meglio, ma sn proprio negato XD
  10. .
    guarda, a essere sincero ho scelto quel nome proprio perchè era + pratico da usare invece di 'uomo incappucciato' e sinonimi.

    cmq ecco qui il nuovo capitolo. anche questo è breve, e mi scuso per questo, ma cercherò di rifarmi con i prossimi.
    ah, con questo capitolo reintroduco la musica durante la lettura. trovate l'mp3 all'inizio del capitolo.

    Capitolo 13: Dark VS Sasuke - Torna all'indice dei capitoli
    (Nota dell’autore: vi consiglio di ascoltare la seguente canzone per la lettura del capitolo:
    www.megaupload.com/?d=QI2099O0 )
     
    Il giorno dopo tutti si svegliarono presto per potersi dirigere subito al ring dove si sarebbero tenuti gli scontri.
    I non partecipanti si andarono a sedere sugli spalti su consiglio di Fil, mentre gli altri concorrenti si sedettero intorno al ring.
    “Sono proprio curioso di vedere questo scontro” disse Naruto. “Almeno vedremo Sasuke all’opera e potremmo inventarci qualcosa per contrastarlo”.
    “Scusate” chiese Al, sedendosi vicino a Naruto e Sakura “Ma mi pare di capire che conoscete quel Sasuke”.
    “Certo che lo conosciamo. Un tempo faceva parte della nostra squadra ninja. Poi ci ha tradito per potersi vendicare del fratello e dopo esserci riuscito, ha continuato a seminare terrore e distruzione per tutto il nostro mondo” rispose Naruto.
    “Deduco che sia molto forte”
    “Già, anche se io resto il più forte di tutti” rispose lui, sorridendo.
    “Io però credo che vincerà Dark. Ho visto cosa sa fare, e mi ha detto che non era che una minima parte del suo reale potere. Sinceramente spero di non doverlo affrontare”.
    “Già. Mi dispiace per lui, ma contro Dark non ha possibilità” disse Sora, sedendosi insieme a Riku e Kairi accanto a loro.
    “Insomma, manco avesse distrutto un pianeta da solo” sbottò Sakura, stufa di sentire quei commenti.
    I tre custodi si guardarono tra di loro.
    “No, meglio non dirlo” disse Riku a bassa voce. “Creeremo solo panico”
    “Si, hai ragione”
    “Di cosa state parlando voi tre?” chiese Ed.
    “Eh, oh, niente d’importante” rispose Sora.
     
    Dark salì sul ring nello stesso instante di Sasuke, che stava salendo dalla parte opposta.
    “Benvenuti a tutti al torneo del Monte Olimpo!” disse Fil, rivolto principalmente al pubblico.
    “L’ incontro di oggi è tra Dark e Sasuke Uchiha. Per informare gli avversari e il pubblico, dovete sapere che Dark è un custode del Keyblade, mentre Sasuke è un ninja. Maggiori informazione ci sono sconosciute”.
    Sasuke guardò Dark.
    “E così tu saresti un custode del Keyblade? Che cosa sarebbe?”
    “Oh, lo vedrai presto”
    “Ricordo ai partecipanti che è loro concesso l’uso di qualsiasi arma vogliano, a condizione che questa non sia usata per scopi letali. E ora…” continuò Fil, allontanandosi dal ring “Due parole: COMINCIATE!”
     
    “Ma non era una?” chiese Sakura a bassa voce.
    “Si, ma non ci fare caso” rispose Sora.
     
    “Mille falchi!” urlò Sasuke, senza perdere tempo e lanciando verso Dark una scarica elettrica.
    Dark mise davanti una mano e formò dal nulla una sfera di terra, che assorbì il colpo.
    Sasuke non si scompose ed estratta la spada, partì all’attacco.
    In contemporanea Dark evocò il Porta Fortuna e partì alla carica anche lui.
    E le due armi si scontrarono tra di loro.
    “Così è quello il Keyblade, vero?” chiese Sasuke. “In effetti è un’arma ben strana”
    “Oh, questo è il minimo. FIRAGA!” urlò, generando una sfera di fuoco che colpì in pieno Sasuke, facendolo allontanare di qualche metro.
    “Urgh… fuoco eh? Vediamo se sai resistere a questo: Palla di fuoco suprema!”.
    Sasuke cominciò ad aspirare aria, per poi sputarla fuori dal proprio corpo sotto forma di un’enorme sfere di fuoco che investì in pieno Dark, avvolgendolo al suo interno.
    “Eh, eh… nessuno può uscire indenne da questo colpo”
    “Mi dispiace per te, ma ho sopportato di peggio” disse Dark, spezzando in due la sfera con il Keyblade, uscendole solo con qualche bruciatura sull’impermeabile.
    “Impossibile!” disse Sasuke, questa volta seriamente sorpreso.
    “E questa sarebbe la famosa palla di fuoco suprema? Senza offesa, ma le tecniche di fuoco a cui mi sottoponevo erano decisamente più efficaci”
     
    “Ma quello non è umano!” disse Sakura, con gli occhi fuori dalle orbite.
    Si ricordava bene come quella tecnica aveva messo in difficoltà anche i Ninja più forti, e quel ragazzo ne era uscito illeso.
    “Umh… chissà se sarò così fortunato da battermi contro di lui” si chiese Takuya.
     
    “Se metti così le cose, allora mi costringi ad usare tutta la mia forza”
    “Usa pure lo Sharingan, se lo desideri. Non ho paura dei tuoi occhi”
    Sasuke lo guardò sorpreso.
    “Non so come tu sia a conoscenza dei miei occhi, ma ti pentirai di questa richiesta” disse, mentre i suoi occhi diventavano rossi con tre sfere intorno ad una sfera al centro della pupilla.
    Immediatamente il paesaggio intorno a Dark cambiò.
    Il pubblico sparì nel nulla come il ring e tutto il resto, lasciando Dark e Sasuke in una distesa di deserto.
    “E così è questo il tuo potere?” commentò Dark, senza scomporsi.
     
    “Beh, che succede?” chiese Ed, vedendo che i due avversari si erano fermati.
    “Sasuke sta usando una sua tecnica. In questo momento stanno combattendo, ma in un'altra dimensione, se così possiamo dire” rispose Sakura.
     
    “Qui il padrone sono io. Non potrai mai sconfiggermi” disse Sasuke.
    “Umh… si, potrebbe anche essere come dici tu” disse Dark. “Se non fosse per il fatto che hai commesso un grave errore portandomi qui”
    “Cosa? E perché?”
    “Perché qui posso usare una buona parte del mio reale potere” disse, per poi far sparire il Keyblade.
    “Sinceramente speravo di divertimi di più con te, ma non ti sei rivelato all’altezza” continuò, formando tra sfere davanti a lui: una di fuoco, una di ghiaccio e una di tuono.
    “Tre elementi?” chiese Sasuke. “Com’è possibile? Qui dovrei essere io a decidere cosa puoi e non puoi fare”
    “Ah, è vero, che sbadato. Mi sono dimenticato di dirti una cosa” disse Dark, togliendosi il cappuccio, rivelando così a Sasuke il colore dei suoi occhi. “Su di me lo Sharingan non ha effetto”
     
    Pochi secondi dopo, sul ring Sasuke cominciò a sputare sangue, mentre Dark riprendeva l’uso del suo corpo.
    “C-Cosa è successo?” chiese Naruto. “Non avrà sconfitto Sasuke mentre usava lo Sharingan, vero?”
    Sakura guardava la scena incredula.
    Ora cominciava veramente a temere che le voci su Dark fossero vere.
    Sasuke era considerato uno dei ninja più pericolosi, era difficile credere che fosse stato sconfitto così facilmente.
    “Urgh…” fece Sasuke, continuando a sputare sangue. “I… miei complimenti… non è da tutti riuscire a sconfiggere lo Sharingan… ma ho ancora un asso nella manica.
    “Giocalo allora, non ti temo. Trasformati pure” rispose Dark.
     
    “Oh, no…” disse Sakura, preoccupandosi.
    “Dannazione, se si trasforma questo combattimento rischia di finire male”
    “In che senso si trasforma?” chiese Jake.
    “Più o meno come il vostro amico: è in grado di cambiare aspetto, anche se non completamente, e di aumentare così la sua forza. Dark ha fatto male a provocarlo”
    “Forse non vi abbiamo detto un particolare” disse Riku.
    “Che sarebbe?”
    “Anche Dark è trasformato, anche se per lui è una cosa perenne”
    “Allora è per questo che il suo aspetto è diverso dal nostro ultimo incontro?” chiese Rachel
    “E… non è tutto” continuò Riku. “Non dovremmo dirvelo, ma è giusto che sappiate a che cosa andate incontro: Dark in passato ha distrutto da solo un intero mondo, sapendo che era però disabitato”
    “No, scusa, fammi capire bene. Quel ragazzo se solo lo desiderasse potrebbe spazzarci via tutti?” chiese Ed, stupito.
    “Non è il tipo che usa tutto il suo potere per qualunque cosa. Quella volta stava combattendo contro un avversario che lo aveva provocato in un modo poco piacevole” continuò Riku, osservando nel frattempo il corpo di Sasuke che diventava più scuro, mentre sulla schiena stavano crescendo un paio di ali che assomigliavano di più a due mani giganti.
    Anche i suoi capelli diventarono più lunghi, finché l’intero corpo di Sasuke non divenne dello stesso colore e le ali non smisero di crescere.
    “Bene, custode” disse Sasuke. “Ora prova ad affrontarmi”
    Sakura non riuscì a resistere.
    “Sasuke, arrenditi finché sei in tempo!” urlò.
    “Arrendermi? Spero tu stia scherzando” disse, estraendo nuovamente la spada, che venne subito avvolta da energia elettrica, mentre nella mano libera preparava di nuovo un mille falchi.
    “Mi occuperò di questo qui e poi anche di voi, così vi dimostrerò chi è il più forte” per poi prepararsi all’attacco.
    “MILLE FALCHI!” urlò Sasuke, partendo all’attacco verso Dark, che rimase fermo fino all’impatto, che fece innalzare un nuvolone di polvere intorno ai due guerrieri.
     
    “Chi avrà vinto?” si chiese Sora, aspettando con ansia che il polverone sparisse.
    Ma prima che potesse farlo, Dark uscì dal nuvolone, perfettamente illeso.
    “Aiutatelo. Non l’ho colpito troppo forte, ma non credo sarà in grado di rialzarsi per un po’ di tempo” disse rivolto a Fil, che andò subito a controllare, mentre la polvere finalmente si dissipava, rivelando a tutti lo spettacolo.
    Sasuke era a terra, privo di sensi, con parecchie bruciature su tutto il corpo.
    La sua metamorfosi era sparita ed era tornato normale.
    E a pochi metri di distanza c’era metà della sua spada, che era stata tagliata di netto.
     
    “Sasuke ha perso…” disse Naruto.
    “Non immaginavo che Dark fosse così forte. Spero veramente di non doverlo affrontare” disse Al.
    Anche gli altri combattenti erano rimasti sorpresi da quella manifestazione di forza.
     
    “Bene! Il primo Match è terminato. Il vincitore è Dark!” annunciò Fil, per poi portare Sasuke via con l’aiuto di Ercole.
    Dark scese dal ring per poi ritirarsi nella stanza che gli era stata affidata.
    Davanti alla porta trovo ??? che lo aspettava.
    Dark gli passò davanti, ma lui non disse niente, permettendo così a Dark di entrare nella stanza senza problemi e di chiudersi dentro.
    A quel punto Dark tirò fuori il ciondolo.
    Non aveva più avuto bisogno di usarlo da quella volta, ma qualcosa gli diceva che presto lo avrebbe dovuto usare di nuovo.
    Dark non si accorse che ??? lo stava osservando dalla finestra, per poi allontanarsi in silenzio.



    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:41
  11. .
    questa domanda al momento non può avere risposta al momento, mi dispiace, ma presto scoprirete tutto
  12. .
    e finalmente, posso cominciare la seconda parte di questa ff, sulla quale cercherò di dare il meglio di me. prima di tutto vi preparo psicologicamente al fatto che i capitoli di questa saga saranno + corti del solito, esclusi alcuni casi eccezzionali.
    E ora, con infinito piacere, vi lascio al capitolo

    PS:
    alla fine troverete un riepilogo. lo stesso sarà anche per i prossimi capitoli

    Capitolo 12: Il torneo - Torna all'indice dei capitoli
    Dark uscì di fretta dal varco dirigendosi nella sala, dove si erano riuniti tutti gli altri.
    “Ehi Dark, che succede?” chiese Riku, notando la sua espressione.
    “Siamo nei guai… qualcuno sta prelevando da diversi mondi delle persone”
    All’inizio nessuno capì il senso di quella frase.
    “In che senso, scusa?”
    “I fratelli Elric e Winry sono spariti subito dopo la nostra partenza. Sono appena tornato dal mondo di Naruto, e anche lì Naruto e Sakura sono spariti nel nulla”
    “Cosa? Ne sei sicuro?”
    “Si, ho chiesto in giro. Dicono che sono spariti nel nulla, senza dire niente a nessuno”
    “Ma chi può essere stato?”
    “Umh… e se fosse stato quel tipo incappucciato?” suggerì Kairi.
    “No, non credo” disse Dark. “Non mi sembra il tipo che va in giro a rapire gente da ogni mondo”
    In quel momento sullo schermo appeso sul muro cominciò a lampeggiare una spia.
    “Emh… Paperino, cosa significa?” chiese Sora, indicandola.
    Il mago di corte si diresse subito li davanti e premette un bottone.
    “Semplicemente che qualcuno ha avviato una trasmissione verso di noi” rispose lui.
    E nello schermo apparvero due figure famigliari a Sora, Paperino e Pippo.
    “Erc! Fil! Siete proprio voi?” chiese sorpreso il custode.
    “Ehila, eroi” li salutò Ercole.
    “Come avete fatto a mettervi in contatto con noi?” chiese il Re.
    “Oh, scusatemi, sono stato io” disse un’altra voce, mentre sullo schermo appariva Leon.
    “Leon!” urlarono tutti.
    “Chiamatemi Squall” disse lui.
    “Che cosa ci fai al Monte Olimpo?”
    “Mi hanno portato loro” disse, indicando Ercole e Fil.
    “Cosa? E come avete fatto?”
    “Ecco, diciamo che siamo stati aiutati. E ora veniamo al motivo della chiamata” disse Fil, facendosi serio.
    “Abbiamo ricevuto la richiesta di organizzare un torneo…”
    “Cosa c’è di strano?” lo interruppe Sora.
    “Se mi lasci finire forse lo scopri! Dicevo, un torneo particolare. Infatti questa volta non si combatterà contro Heartless o Nessuno, ma bensì contro guerrieri selezionati dall’organizzatore stesso”
    “Che sarebbe?” chiese Dark.
    “Lui” rispose Ercole, facendo cenno a qualcuno di venire avanti.
    Quello che videro li fece arretrare e impietrire.
    Ora nello schermo era apparso un personaggio incappucciato.
    Dark capì subito che non si trattava di un membro dell’organizzazione ma della stessa persona che lo aveva aiutato.
    “Si, lo so cosa state pensando, ma non fa parte dell’organizzazione” disse Fil, confermando i suoi pensieri.
    “Quindi è stato lui ad organizzare questo torneo?” chiese Riku.
    “Si, è parteciperà lui stesso. Ora, grazie a lui, abbiamo già riunito tutti i partecipanti. Ma mancano i quattro più attesi: Sora, Riku, Kairi e Dark” continuò Fil, leggendo un foglio.
    “Noi quattro?” chiese Kairi stupita.
    “Ehi, e noi?” chiese Paperino.
    “Mi dispiace, non apparite nella lista. Allora, accettate?”
    I quattro custodi si guardarono tra di loro.
    “Io partecipo” disse Dark. “Normalmente avrei rifiutato, ma questa occasione sembra interessante”
    “Io sono già stato nominato eroe al monte olimpo, quindi non credo di poter mancare” aggiunse Sora.
    “E per me potrebbe essere l’occasione per poterti sconfiggere amichevolmente” commentò Riku.
    “E io non intendo starmene da parte!” disse Kairi.
    “Allora accettate tutti e quattro?” chiese Fil.
    Come risposta Dark aprì un varco, e nello schermo videro apparire dietro i presenti l’altra parte.
    “D’accordo. Noi vi raggiungeremo con la Gummyship” disse il Re, vedendo i quattro custodi attraversare il varco, mentre la comunicazione si interrompeva.
    “Maestà, voi che ne pensate?” chiese Pippo.
    “Non lo so… ma per il momento raggiungiamoli”
     
    I quattro uscirono dal varco per ritrovarsi davanti Fil e Ercole.
    “Ehi, non sapevamo che potevate usare anche voi quei varchi” disse Fil.
    “Beh, a dir la verità li può usare solo Dark” disse Sora, per poi rivolgere lo sguardo al custode, che però in quel momento stava guardando l’organizzatore del torneo.
    Dopo qualche secondo si avvicinò a lui.
    “Tu sei la stessa persona che mi ha aiutato, vero?” chiese, per ricevere come risposta un accenno con la testa.
    “Allora ancora grazie”
    “Bene” disse Fil. “Allora ora che siete arrivati posso cominciare i preparativi. Il torneo comincerà tra qualche ora. Se lo desiderate potete andare a conoscere gli altri partecipanti e gli ospiti che si sono portati dietro”
    “Va bene. Grazie Fil” disse Sora, per poi allontanarsi con gli altri.
     
    “Wow, non pensavo a così tante persone” disse Kairi, guardando le decine di persone che si stavano allenando”
    “Non ti preoccupare” disse una voce alle loro spalle. “Non partecipano tutti. Siamo solo in sedici a quanto ho capito”
    “Aspetta ma tu sei…” disse Riku, riconoscendolo “Tu sei Al!”
    “Eh, eh… Ciao a tutti” disse lui ridendo, mentre anche la persona accanto a lui salutava.
    “Allora partecipi anche tu?” chiese Kairi.
    “Già, insieme a mio fratello”
    “C’è anche Al? E dov’è?” chiese Sora.
    A quel punto la persona a fianco di Al cominciò a tossire.
    Sora lo guardò.
    Era più alto di lui di tutta la testa, ma ora riusciva a riconoscerlo.
    “E-Ed?” disse sorpreso.
    “Eh, già, tappeto!” disse lui, ridendo. “Non pensavo che un giorno dire questa parola mi avrebbe fatto sentire meglio”
    “Ma chi? Quando? Come? Dove? Perché?”cominciò a balbettare Sora.
    “Ehi, calmati. Semplicemente sono cresciuto di colpo dopo che Al ha riottenuto il suo corpo. Non chiedetemi il perché, visto che non lo so nemmeno io”
    “Ehi, speriamo di non incontrarci subito” disse Al. “Mi piacerebbe andare un po’ avanti nel torneo prima di venire battuto”
    “Non dipende da noi” disse Dark “Ma vi avverto che se sarete miei avversari, non mi farò scrupoli di nessun tipo”
    “Non chiediamo di meglio” rispose Ed.
    “Parla per te! Io non vorrei averlo come avversario” disse il fratello
    “Non ci credo, ci siete anche voi?” disse una voce alle loro spalle.
    I custodi si girarono, per vedere tutti e sei gli Animorphs che li stavano raggiungendo.
    “Quindi partecipate anche voi?” chiese Kairi.
    “Oh, no. Qui l’unica pazza che ha voluto partecipare è stata Xena”
    “Xena?” chiese Sora
    “È il nome idiota con cui mi chiama Marco” rispose Rachel. “Non capisco perché continua a ripetere che sono pazza a voler partecipare ad un torneo, visto che possiamo pure trasformarci liberamente”
    “Ah, ecco perché Ax è nella sua forma originale” disse Riku, indicando l’Andalita.
    “A quanto pare questa è una rimpatriata” disse un'altra voce, per poi rivelare i tre Digimon Tamers che stavano arrivando.
    “Sembra che conosciamo praticamente tutti dei partecipanti, eh?” disse Sora ridendo.
    “Così pare, ma di noi parteciperanno solo Rika e Renamon. Filotette dice che per questa volta può chiudere un occhio e farle partecipare come se fossero un unico concorrente” rispose Henry
    “Beh, vedete di non mettervi sulla mia strada” disse un guerriero dai capelli biondi, dagli occhi azzurri con un enorme spada sulla schiena, che Sora conosceva bene, accompagnato da un altro guerriero che sembrava la sua fotocopia, se non fosse per i capelli che erano neri. “Non sarà per il fatto che siete ancora dei bambini che ci andrò leggero”
    “Non ti preoccupare Cloud, me lo ricordo ancora bene” disse Sora.
    “Beh, immagino che anche Squall parteciperà al torneo” disse Dark.
    “Ehi, ecco un gruppo che non conosciamo” disse Kairi, indicando dei ragazzi che se ne stavano per conto loro.
    “Ah, loro si fanno chiamare leggendari guerrieri” rispose Rika. “Ma parteciperà solo uno di loro, quello con gli occhiali tipo Takato”
    “Ehi, lo dici come se fosse un male” rispose il diretto interessato.
    “Dipende dai punti di vista”
    “Ehi, ehi, calma” disse Henry.
    “Invece ecco lì Naruto e Sakura” disse Kairi, indicando i due, che li salutarono da lontano.
    Poco più in la c’era anche un ragazzo vestito di bianco che se ne stava per conto suo.
    “E quello chi è?” chiese Riku.
    “È sempre del mondo di Naruto, si chiama Sasuke” rispose Dark. “A quanto pare era proprio Fil il misterioso rapitore” disse, facendo un sorrisetto.
     
    “Bene” disse Fil, dopo aver radunato tutti i partecipanti. “È arrivato il momento di annunciarvi le coppie per gli incontri”
    “Bene, non vedo l’ora di cominciare” disse Naruto, tirando un pugno a vuoto.
    “Le coppie verranno decise in questo modo: Ercole estrarrà da questo sacchetto” e alzò in bella vista l’oggetto in questione “il biglietto con il vostro nome e quello del vostro avversario. In questo modo gli incontri saranno puramente casuali”
    “Bene, ma vediamo di cominciare” disse Ed, impaziente.
    Ercole mise la mano dentro in sacchetto, per poi estrarre i primi due nomi.
    “Ecco i partecipanti del primo girone. La prima coppia che si batterà è formata da: DARK e SASUKE UCHIHA!”
    Sasuke rivolse lo sguardo verso Dark. Entrambi rimasero indifferenti
    “La seconda coppia che si batterà è formata da: ZACK FAIR e SQUALL LIONHEARTS!”
    Il ragazzo dai capelli neri che era affianco a Cloud sorrise.
    “Speriamo sia divertende” disse.
    Squall invece rimase impassibile, come al solito.
    “La terza coppia si batterà è formata da: SORA e KAIRI!”
    “Oh, no!” dissero insieme i due custodi.
    “La quarta coppia che si batterà è formata da: EDWARD ELRIC e RIKU!”
    Ed e Riku si guardarono.
    “Sarà una bella sfida” disse Ed.
    Ercole continuò l’estrazione.
    “Per il secondo girone, la prima coppia che si batterà è formata da: SAKURA HARUNO e ALPHOLSE ELRIC!”
    “Non la sottovalutare” gli disse a bassa voce Sora. “Ha fatto volare un tipo del vostro mondo sopra un albero con un solo pugno”
    “Ah, ecco che fine aveva fatto Ling. Ad ogni modo, se è così, mi basterà far finta che sia la nostra maestra” disse Al.
    “La seconda coppia che si batterà è formata da: RACHEL e NARUTO UZUMAKI!”
    “Beh, allora sarà più facile del previsto. Devo combattere contro un ragazzino”
    “Non mi sottovalutare. Non mi farò di certo sconfiggere da una come te”
    “La terza coppia che si batterà è formata da: TAKUYA KAMBARA e RIKA NONAKA, che combatterà assieme a RENAMON!”
    “Ehi, che storia è questa?” chiese il ragazzo con gli occhiali. “Perché devo combattere contro due avversari?”
    “Che c’è, hai paura?” chiese Rika, in tono di sfida.
    “Certo che no! Ma non lo trovo giusto!”
    “Non ti preoccupare. Combatterà solo Renamon. Io rimarrò in disparte, tranne nel caso le cose dovessero mettersi male, ma ne dubito”
    “Grr… ti farò rimangiare quelle parole, stanne certa!”
    “Infine, l’ultima coppia che si batterà è formata da: CLOUD STRIFE e ???”
    Cloud si girò verso la persona incappucciata, che non disse nulla.
    “Ehi, perché non hai detto il suo nome?” chiese Naruto.
    “Per il semplice fatto che non lo sappiamo nemmeno noi” rispose Fil, portando via il sacchetto.
    “Bene!” disse Ercole. “I combattenti sono stati selezionati. Domani comincerà il torneo. Intanto vi spiegherò le regole:
    Regola n.1: Non ci sono limiti di tempo. Il duello finisce quando l’avversario non è più in grado di continuare lo scontro o si arrende. Se uno dovesse continuare a colpire l’avversario dopo una di queste due condizioni, verrà squalificato e la vittoria andrà all’avversario.
    Regola n.2: Vietato uccidere. Nessuno di voi ha il diritto di eliminare l’avversario, pena la squalifica.
    Regola n.3: Considerando queste regole, sono ammessi tutti i colpi e armi che volete.
    Detto questo, rilassatevi fino a domani” e con questo, Ercole si congedò.
     
    “Umph, e io che speravo di potermi battere subito con Sasuke” si lamentò Naruto. “E invece mi tocca affrontare una ragazzina che non pensa ad altro che vestirsi bene”
    “Ehi, come ti permetti! Non è colpa mia se sei invidioso perché io sono alla moda” rispose Rachel
    “Tu alla moda? Ma non farmi ridere, racchia” la derise Naruto, ignorando gli altri Animorphs che trattenevano Rachel a forza per impedirgli si scagliarsi contro di lui. “L’unico a cui è andata veramente bene è Sasuke. Almeno lui ha un avversario degno di se”
    “Umh… non per abbatterti, ma non credo che Sasuke riuscirà a sconfiggerlo facilmente” disse Cassie.
    “Uh, è perché?” chiese Sakura.
    “Beh, l’ultima volta che l’ho incontrato era diverso d’aspetto… non aveva ancora quegli occhi e capelli, e ha provocato danni per milioni. Dopo che se n’è andato, abbiamo trovato la città mezza distrutta, sebbene non ci siano state vittime”
    “Non è colpa mia se gli Heartless si stavano diffondendo ovunque” rispose Dark, apparendo alle loro spalle.
    “Si, ma potevi cercare di limitarti un pochino” disse Marco. “Il parco è rimasto inutilizzabile per settimane!”
    “Suvvia, tanto non avete avuto di certo problemi nel cercarne uno nuovo”
    “Umph, non m’interessa che cosa sei in grado di fare. Fatto sta che se sarai sul mio cammino per affrontare e sconfiggere Sasuke, ti supererò”
    “Prima dovrai superare me, moscerino” intervenne Rachel.
    “Moscerino a chi? Vediamo se riesci a calpestarmi”
    “È il caso di dirglielo che ha scelto l’espressione più sbagliata di tutte?” chiese Marco a bassa voce a Dark, che scosse la testa.
    “Non è il caso. Nemmeno lui scherza, credimi” gli rispose, lasciandolo basito.
    “Tu sei Sakura, giusto?” chiese Al, arrivando accompagnato dal fratello.
    “Si. Tu invece sei Alpholse Elric, giusto?”
    “Si, ma chiamami solo Al”
    “Ah, eccovi qui voi due!” disse una voce, seguita dal ronzio di una chiave inglese che colpì in pieno la testa di Al.
    “Ahi! Winry, non c’è bisogno di colpirmi con un attrezzo ogni volta solo perché per diversi anni non ho sentito nessun dolore”
    “Eh no, fratellino. Ora anche tu sentirai il dolore provocato dalla nostra Win- AHI!” urlò Ed, dopo aver ricevuto un martello in testa.
    “Non credere che perché ora sei più alto di me io non abbia il coraggio di colpirti!”
    Naruto e Sakura guardarono stupiti la scena.
    “Mi chiedo se avere un’avversaria del genere non fosse stato più pericoloso” disse Naruto, facendo arrabbiare nuovamente Rachel, che dovette venire trattenuta nuovamente dai suoi compagni.
    “Aspetta, non puoi farlo ora! Verresti di sicuro squalificata!” gli urlò Cassie.
    “Uffa… avete vinto voi…” disse, per poi guardare Tobias. “Tobias, ti conviene tornare normale. Le due ore sono quasi scadute”
    “Ah, grazie” disse Tobias, per poi cominciare la sua metamorfosi sotto gli sguardi disgustati dei fratelli Elric e di Naruto e Sakura, finché non torno nella forma di un falco.
    “C-Cos’è successo?”
    “Niente di strano. Semplicemente non può rimanere umano per più di due ore” rispose Dark, per poi rivolgere lo sguardo a Sasuke, che era rimasto da parte.
    “Ehi Dark, allora che ne dici? Potrebbe crearti qualche difficoltà?” chiese Sora.
    “No, non di gravi. Ma non è comunque un avversario da sottovalutare”
    “Invece noi due ci dovremmo confrontare, eh Riku?” disse Ed.
    “Beh, non credere ci andrò leggero”
    Dark poi rivolse lo sguardo a ???.
    In quel momento a Dark tornò in mente la visione che aveva avuto un po’ di tempo prima.



    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:40
  13. .
    e finalmente ecco qui il nuovo capitolo.
    ho deciso di applicare qualche taglio, e con questo chiudo questa parte di ff. nn preoccupatevi, avrete le risposte a molti quesiti nella prossima parte, sulla quale voglio lavorare il meglio possibile.
    ma ora basta parlare, vi lascio all'11 capitolo:

    Capitolo 11: Scontro tra custodi - Torna all'indice dei capitoli
    Non appena usciti dal varco, i custodi avvertirono una specie di colpo di vento che li investì da dietro.
    “Cos’è stato?”
    “Sembrava un colpo di vento” rispose Riku, guardandosi attorno. “Dopotutto, qui non c’è niente. Forse c’è stata una folata di vento mentre attraversavamo il varco e l’abbiamo involontariamente portata dietro. Tu che dici Dark?”
    “Sinceramente non ho mai verificato questo, ma non credo sia impossibile…” rispose Dark, non troppo convinto.
    “Ehi, finalmente siete arrivati!” disse Paperino, arrivando.
    “Ehila Paperino” lo salutò Sora. “Vedo che Cid ci ha messo meno tempo del previsto”.
    “Una settimana esatta” lo corresse Paperino.
    “Non è possibile. Noi siamo stati su quel mondo solo quattro giorni!”.
    “Ma può essere che nei mondi il tempo possa scorrere diversamente” rispose Dark. “Ma nessuno ha mai verificato questa possibilità, non essendo così diffusa la pratica dei viaggi attraverso più mondi”.
    “Comunque sia questa nuova Gummyship è gigantesca” disse Kairi.
    “A proposito, dovete farvi identificare” disse Paperino, premendo un bottone sul muro e facendo apparire una specie di buco a forma di mano.
    “Appoggiate la vostra mano qui sopra, in modo che possiate vedere la Gummyship anche quando è in modalità invisibile”.
    “Ne deduco che Cid non si è trattenuto dall’usare tutta la sua conoscenza” disse Sora ridendo e appoggiando la mano, seguito anche da tutti gli altri.
    “E questo è niente. Ora ognuno di noi ha la propria stanza. Cid ha addirittura pensato che visto che ultimamente abbiamo aumentato il numero della nostra squadra, di aggiungere una camera in più per sicurezza. Ah, Dark, ha pensato anche ai tuoi varchi”.
    “Ai miei varchi?” chiese Dark, prima di essere trascinato da Paperino in una stanza poco lontana.
    “Già. Ha predisposto questa stanza solo per i varchi. Dice che invece di apparire in un qualsiasi punto della Gummyship rischiando di far venire un mezzo infarto a eventuali presenti, sia meglio avere una stanza adibita solo a questo. Che ne pensi?”
    “Beh, come idea non è male”
    “E ha anche pensato a un passatempo per i viaggi più lunghi” continuò Paperino, indicandoli un’altra porta, al momento chiusa.
    “È una sala addestramento. È possibile allenarsi tra di noi o contro delle copie virtuali create da un perfetto miscuglio di tecnologia e magia”.
    “Quindi c’è anche lo zampino di Merlino”
    “Ha insistito. Ora dentro ci sono Sua maestà e Pippo, che stanno facendo un amichevole incontro”.
    Proprio mentre pronunciava queste parole, la porta si aprì e un fumante Pippo cadde fuori.
    “Amichevole?” chiese Sora preoccupato. “Se tu questo lo chiami amichevole, non voglio sapere cosa intendi con ‘all’ultimo sangue’”
    Paperino non seppe cosa rispondere.
    Nel frattempo il Re uscì fuori, andando a soccorrere il cavaliere.
    “Scusa Pippo, mi sono lasciato prendere la mano” si scusò, aiutando Pippo ad alzarsi
    “Non si preoccupi, non è nulla di grave… Ehi, siete arrivati!” rispose lui, notando i quattro custodi per poi svenire.
    “Terrò a mente di non sfidare il Re” disse Sora.
    “Che ne dite se vi faccio vedere le vostre stanze e poi ci ritiriamo a dormire?” chiese Paperino per cambiare discorso.
    “Beh, effettivamente ho un po’ di sonno…” disse Sora sbadigliando.
    “Non sei cambiato per niente” rispose ridendo Kairi.
     
    Dark si guardò attorno.
    Dovette ammettere che Cid aveva fatto proprio un bel lavoro per la nuova Gummyship.
    Ma prima che potesse fare altri commenti intorno a lui tutto divenne buio.
     
    “Mangiare una pietra filosofale… devo ammettere che neanche a me sarebbe venuto in mente… i miei complimenti” disse una voce, ridestando Dark.
    “D… Dove mi trovo?” chiese Dark.
    Poi osservò le immagini che c’erano sotto di lui.
    “Non è possibile…” disse, mentre si sollevava in volo per vedere meglio i disegni.
    Si trovava sopra un pavimento circolare, avvolto dall’oscurità.
    E sul pavimento si potevano distinguere chiaramente la sua immagine, circondata da tante altre, ognuna che rappresentava un personaggio o persona che conosceva.
    “Come mai sono qui?”
    “Credevo lo avessi già capito…” disse la voce
    “CHI SEI?” urlò Dark, evocando i Keyblade.
    Speri forse di potermi ferire con quei Keyblade? Mi spiace, ma nessuna arma può colpirmi, per il semplice fatto che non esisto”
    “Non esisti? In che senso?”
    “Non mi sembri sorpreso”
    “Dovrei esserlo? Con tutto quello che mi è capitato recentemente secondo te potrei veramente sorprendermi per così poco?”
    “Hai ragione. Sei sempre stato un tipo diffidente dopotutto. Mi ricordo ancora la prima volta che ci siamo incontrati”
    “Di cosa stai parlando? Non so nemmeno chi sei!”
    “Ne sei sicuro?”
    “Ma certo, so riconoscere la voce di una persona quando la sento!”
    “Vedo che ti stai alterando…”
    “E secondo te non dovrei? Sto parlando con una persona che non conosco e che non vedo. Secondo te dovrei fidarmi?”
    “Non ti chiedo tanto… so che non ti fidi nemmeno di te stesso”
    “Come fai a sapere tutte queste cose su di me?”
    “Ti osservo da tempo. Per la precisione fin dal primo momento che hai usato il Keyblade”
    “Cosa? Non prendermi in giro, me ne sarei accorto! Sei per caso quel tipo che mi ha già aiutato due volte?”
    “Oh, no. Come ti ho già detto, non esisto. Non posso intervenire personalmente”
    “Basta parlare così! Mostrati se ne hai il coraggio!”
    “Vuoi un volto con cui parlare? Va bene, ti accontenterò”
    Davanti a Dark, dall’oscurità stessa cominciò a formarsi il profilo di una persona, che divenne solido in pochi secondi.
    “E questo che significa?” chiese Dark, ritrovandosi davanti ad un suo clone.
    “Semplice: io sono te, come quello prima di me era me.”
    “Tu sei me, e quello prima di te era te?” ripeté Dark, confuso da quella frase.
    “Proprio così. È sempre stato così. Anche l’ultima volta che ci siamo visti hai reagito nello stesso modo… anche se all’epoca non avevi ancora sviluppato i tuoi poteri”
    “Che cosa vuoi da me?”
    “Solo darti un consiglio: il tuo potere è solo all’inizio. Se lo desideri, posso mostrarti la via per aumentarlo” rispose il clone, porgendo la mano.
    Dark però la scaccio.
    “Non intendo farmi annebbiare la vista dal potere. Per il momento quello che ho è sufficiente! Ho già ricevuto in passato la stessa proposta, e l’ho rifiutata anche allora”
    “Ma sai che in futuro ne avrai bisogno, vero?”
    “Il futuro non è decifrabile. Ci rendiamo conto di ciò che avverrà solo quando sta accadendo. Non prima, non dopo”
    “Come desideri. Ma fatti dire solo questo: tu sei convinto che la pietra filosofale sia svanita perché hai usato tutto il suo potere. Ma ne sei convinto?”
    Detto questo, il clone sparì nella stessa oscurità dalla quale era venuto.
    “Cosa avrà voluto dire?” si chiese Dark, prima di venire investito da un enorme quantità di luce.
     
    Dark si svegliò di colpo.
    Era caduto per terra.
    ‘Che strano sogno… o non lo era?’ si chiese rialzandosi.
    “Accidenti… devo bere un po’ d’acqua…” disse uscendo, per poi dirigersi alla cucina che Paperino gli aveva mostrato prima di portarlo in stanza.
    Ma quando era in procinto di entrare, si accorse che la porta era socchiusa e la luce accesa.
    ‘Strano… qualcuno deve aver lasciato la porta aperta e non ha spento la luce’ pensò entrando.
    Pochi secondi dopo il Lontano ricordo volò attraverso la stanza per conficcarsi nel frigorifero, proprio sopra la testa di un ragazzo che lo aveva appena chiuso.
    “C-Calma! N-Non è il caso di allabbialsi” disse lui.
    “Sapevo che non poteva essere un semplice colpo di vento. Non ho voluto creare panico, ma avevo capito subito che era arrivato qualcun altro, e che era molto veloce. Sempre alla ricerca dell’immortalità, vero Ling?”
    “Oh, vedo che sai già chi sono… beh, questo lendelà tutto più semplice. Ola Lan Fan!”
    Dark si girò in tempo per parare con l’altro Keyblade una spada, impugnata da un guerriero mascherato.
    Dark lo colpì con una sfera di fuoco, spedendolo contro la parete.
    “LAN FAN!” urlò Ling, afferrando il Keyblade che Dark gli aveva lanciato prima, che però sparì non appena lo prese in mano.
    “Uh, è questa che diavolelia è?”
    “Mi spiace, ma questi li posso usare solo io” rispose Dark, evocando il Keyblade nella mano libera.
    “Che succede?” chiese il Re, entrando di corsa ed evocando il Keyblade.
    “Intrusi” rispose Dark
    “Eh? È come hanno fatto ad entrare?”
    “Sono passati dentro il varco che ho aperto prima senza che ce ne accorgessimo”
    “Un topo gigante parlante? Avevo visto che eli blavo con l’alchimia, ma non pensavo fino a questo punto”
    “Alchimia? E che roba è?” chiese il Re.
    “Un arte usata nell’ultimo mondo che abbiamo visitato, che permette di modificare ciò che ci circonda come preferiamo”
    Ma prima che potesse continuare a spiegare, Dark fu interrotto da Lan Fan, che lanciò un fumogeno in mezzo alla cucina.
    “Scappiamo Padlone!” urlò.
    Dark avvertì lo spostamento d’aria al passaggio dei due, ma non riuscì a fermarli.
    “Maestà, vada a svegliare gli altri. Tanto non possono lasciare la Gummyship”
    “Va bene”
    “Io intanto li corro dietro”
     
    “Accidenti, non pensavo fosse così folte” disse Ling, riposandosi un attimo.
    “Folse non è stata una buona idea entlale qui dentro”
    “No, ti sbagli! Se nel nostlo mondo non esiste un modo pel diventale velamente immoltali, questo non significa che non sia possibile in altli mondi”
    “Sei davvero convinto che la vita eterna porti felicità?” chiese Dark, raggiungendo i due intrusi.
    “E perché non dovlebbe?”
    “Prova a pensarci seriamente: tu riusciresti a sopportare di vedere morire tutti le persone attorno a te, anche persone a cui tieni, mentre tu continui a vivere come se niente fosse?”
    “È un plezzo da pagale per questa benedizione!” s’intromise Lan Fan.
    “Benedizione? Tu la chiami benedizione? Io la chiamo la peggiore delle maledizioni!” rispose Dark. “Preferisco vivere poco piuttosto che vivere per sempre. E sono sicuro che la maggior parte delle persone dell’universo la pensano come me”
    “Tu non hai paula della molte?”
    “Rispondi a questa domanda: come fa uno che a sei anni ha visto morire tra le sue braccia un’amica che ti aveva portato speranza ad avere paura della morte?”
    “Vuoi dile che tu salesti plonto a molile anche adesso?”
    “Se il destino vorrà questo, accadrà”
    “Destino… pfui. Tutte scuse che si usano”
    Dark agì d’istinto.
    Appoggiò le mani per terra e dal pavimento spuntò una lancia che si fermò a pochi centimetri dal collo di Ling.
    “PADLONE!” urlò Lan Fan.
    “A-Avevo capito che tu non potessi usale l’alchimia”
    Dark guardò sorpreso la lancia.
    “Infatti ne ero convinto anch’io”
    “Dark, tutto bene?” chiese Riku, raggiungendolo, seguito anche dagli altri.
    “Uh, sanno usare l’alchimia?” chiese Sora, guardando la lancia.
    “No… sono stato io…” rispose Dark.
    “Umh… potleste rispondele ad un domanda?” chiese Ling, avvicinandosi a dei macchinari alle sue spalle. “Dove ci troviamo adesso?”
    “Che domande” intervenne Paperino. “Ci troviamo nella cabina di… guida…” finì, realizzando.
    “Come supponevo” disse l’intruso, per poi cominciare a schiacciare tasti a caso e a muovere leve.
    “F-Fermo! Vuoi farci ammazzare tutti?” chiese Kairi.
    “No, so che vi basta aplire uno di quei varchi per salvalvi”
    In quel momento la Gummyship cominciò a perdere quota.
    “Proprio adesso che siamo sopra un mondo questo pazzo doveva danneggiare i comandi della Gummyship?” disse Riku.
    “Tenetevi forte, cercherò di rallentare la caduta” disse Paperino, correndo ai comandi e spingendo via Ling.
    Purtroppo per loro, la cosa non si rivelò tanto semplice.
    Nonostante Paperino tentasse di tutto per rallentare, la Gummyship era ormai entrata nell’atmosfera del mondo, ed acquistava velocità ogni secondo che passava.
    “Dannazione, è inutile! Temo dovremmo affidarci al sistema di emergenza di Cid!” disse Paperino.
    “E… sarebbe?”
    “Una frenata decisamente brusca pochi secondi prima dell’imbatto. Vi consiglio di aggrapparvi saldamente a qualcosa di fisso”
     
    Pochi minuti dopo, tutti si ritrovarono per terra, dopo essere stati sbalzati per la stanza durante la caduta.
    In sistema di emergenza di Cid non si era rivelato nient’altro che un semplice sistema di airbag giganti che uscivano fuori dalla Gummyship poco prima dell’impatto, impedendo così la sua distruzione.
    “Ohi, ohi… che botta…” disse Sora, massaggiandosi la testa-
    “Accidenti… quei due sono scappati” disse Riku, vedendo i due intrusi che si allontanavano.
    “Non dobbiamo perderli di vista, o non riusciremmo più a rispedirli nel loro mondo”
     
    “Uff… non pensavo salebbe successo tutto questo, plemendo quei bottoni…” disse Ling, per poi fermarsi dietro alcuni alberi, seguito da Lan Fan.
    “Padlone, cledo che stavolta abbiate esagelato”
    “Temo tu abbia lagione, Lan Fan. Ma togliti pule quella maschela, tanto ola non può vedelti nessuno, e anche se ti vedesse qualcuno, cosa cambielebbe? A quanto pale non siamo più sul nostlo pianeta, quindi non potlesti venile liconosciuta”
    “Come ordinate” disse Lan Fan, togliendosi la maschera e rivelando così il suo volto, quello di una ragazza dai capelli neri che li arrivavano fino al collo.
    “Secondo voi qui potlemo trovale la folmula dell’immoltalità?” chiese lei.
    “Non ne ho idea… ma spelo di si. Altlimenti avlemmo creato ploblemi a quei lagazzi per niente…”
    “C’è qualcosa che vi pleoccupa padlone?”
    “Stavo pensando a quel lagazzo che ci ha attaccati. Mi sembla di alerlo già visto molto tempo fa”
    “Cosa? Ne è siculo?”
    “Beh, potlei sbaglialmi, ma se non è così, quanto elo piccolo, avevo incontlato uno stlaniero… e aveva i suoi stessi occhi”
    “I suoi occhi?”
    “Non mi dile che non li hai notati. Elano uno bianco e uno nero. Sebbene li celasse sotto il cappuccio, sono difficili da nascondele”
    “Ma… è impossibile! Nessuno può avele occhi di quel colole!”
    “Lo so. Pel questo la plima volta che li ho visti non sono più liuscito a dimenticalli… ATTENTA LAN FAN!” urlò Ling, estraendo da dietro la sua schiena una spada e parando un’altra spada.
    Immediatamente Lan Fan tirò fuori un paio di kunai che lanciò contro il suo attentatore, che però gli schivò con facilità impressionante.
    “Chi sei?” chiese Ling
    “Questo lo dovrei chiedere io a voi. Anche se sinceramente m’interessa sapere da dove venite, per essere sbucati fuori da un oggetto caduto dal cielo” rispose un ragazzo, vestito di bianco e che impugnava una spada.
    “Scusaci, ma non abbiamo intenzione di diltelo” rispose Ling, impugnando la spada.
    “Padlone…”
    “Non pleoccupalti, Lan Fan. Sistemerò questo ragazzino in pochi secondi”
    “Tu vorresti combattere contro di me?”
    “Beh, hai paula?”
    “Io paura. Lascia che ti dimostri la potenza di Sasuke Uchiha”
    Ling lo guardò un attimo.
    “Lan Fan, allontanati da qui. Se ti è possibile, cerca quel lagazzo e poltalo qui. In fletta!”
    “Subito” disse Lan Fan, per poi sparire nel nulla.
    “È una ninja, vero?”
    “E con questo?”
    “Beh, m’interessava sapere contro che genere di avversario avrei combattuto dopo di te”
    “Sei così siculo di potelmi battele?”
    “Lascia che te lo dimostri” disse Sasuke, per poi far emettere dalla spada delle scintille.
    “Oh, vedo che sei un’alchimista…”
    “Non so di cosa tu stia parlando” rispose l’avversario, per poi chiudere un attimo gli occhi.
    Quando gli riaprì, fece venire un colpo a Ling. Dal nero che erano prima, erano diventati rossi, con 3 sfere che ruotavano attorno al centro, anch’esso nero.
    “Che lazza di occhi sono quelli?” chiese, per poi ricevere come risposta un colpo di spada, che riuscì a parare per puro caso.
    “C-Che velocità”
    Ma Sasuke non perse tempo, e senza esitare tagliò in due la spada di Ling e si preparò al colpo di grazia.
    Ma prima che potesse affondare la spada nel petto di Ling, qualcosa di azzurro tentò di colpirlo, costrigendolo ad arretrare di qualche metro.
    “Così ora hai cominciato ad attaccare anche i civili, Sasuke?” chiese un ragazzo, vestito di arancione e dai capelli biondi, con in mano una sfera blu che emanava pura energia, che si mise tra Sasuke e Ling.
    “Non intrometterti, Naruto!”
    “Non ti permetterò di continuare così! Questa volta la faremmo finita definitivamente!”
    “Così finalmente ti sei deciso?”
    “Ho capito che era inutile continuare a cercare una persona che ormai è morta, che non esiste più”
    “Molto bene” rispose Sasuke, mettendo via la spada e mettendo la mano davanti a se. In pochi secondi il suo intero braccio si ritrovò avvolto da energia elettrica.
    “Mille falchi!” urlò Sasuke cominciando a correre verso l’avversario, mentre anche Naruto partì all’attacco, portando avanti la sfera.
    “Rasengan!”
    Ma prima che i due colpi potessero scontrarsi, due Keyblade gli fermarono, e in mezzo ai due contendenti apparve Dark, che impugnava entrambi i Keyblade.
    “Cosa?” disse Naruto, indietreggiando, imitato anche da Sasuke.
    Ling sospirò per il sollievo.
    “Tu chi sei?” chiese Sasuke.
    “Solo un semplice essere umano”
    “Non prenderci in giro! Come hai fatto a fermare i nostri attacchi?” intervenne Naruto.
    “Vedo che sei sempre facile preda della rabbia, vero Naruto Uzumaki?”
    “Uh, gli conosci?” chiese Ling
    “Solo di fama, ma sufficientemente per sapere le loro tecniche e poterli così contrastare”
    “Umph!” disse Sasuke, per poi andare via, correndo tra gli alberi.
    “Sasuke, fermati!” urlò Naruto inutilmente.
    “Naruto, sei qui?” chiese una voce femminile.
    Pochi secondi dopo, arrivò una ragazza dai capelli rosa e vestita dello stesso colore.
    “Sei arrivata tardi, Sakura” disse Naruto. “Grazie a questo tipo, Sasuke è scappato prima che lo potessi sconfiggere”
    “Padlone, eccoci!” urlò Lan Fan, arrivata seguita dagli altri custodi e da Paperino, Pippo e il Re.
    “E quelli cosa sono?” chiese Naruto, indicando gli ultimi tre.
    “Quasi quasi preferisco quando ci riconoscono e semplicemente si sorprendono” disse Paperino.
    “Così finalmente vi abbiamo trovati” disse Riku, indicando Ling e Lan Fan. “Ci avete creato un bel problema, sapete?”
    “Eh, eh… scusateci, ma elavamo culiosi di visitale altri mondi…”
    “Ma come accidenti parla quel tipo?” chiese Sakura.
    “Sta zitta, lacchia” disse Ling. “Io pallo come mi pale”
    Naruto si allontanò immediatamente da Sakura.
    “S-Suvvia Sakura, c-cerca di controllarti…” disse balbettando, osservando la compagna.
    “Come… mi hai… chiamata, scusa?” chiese lei rivolta a Ling, chiudendo le mani a pugno.
    “Perché questa scena mi è famigliare?” si chiese Sora. “Ah, si, succede la stessa cosa quando chiamiamo quell’alchimista basso”
    “Lacchia ti ho chiamata, qualche ploblema?”chiese Ling, per poi ritrovarsi pochi secondi dopo scaraventato sulla cima dell’albero dietro di lui, mentre Sakura riapriva la mano destra, con la quale lo aveva appena colpito.
    “Meglio non indagare su dove abbia trovato quella forza…” disse Riku, per poi rivolgersi a Dark. “Allora adesso cosa facciamo?”
    “Prima di tutto mi occuperò di riportare i due intrusi sul loro mondo. Poi… partirò alla ricerca di quel misterioso individuo che ci ha aiutato”
    “Cosa, e perché?” chiese Sora.
    “Devo chiedergli un po’ di cose. Voi restate qui fino a quando non trovate la serratura e sigillatela”
    “Emh… scusate se v’interrompo… ma potreste spiegarci cosa sta succedendo? Chi sei tu, per essere riuscito a fermare come se niente fosse un Rasengan e un Mille Falchi?”
    “Cos’hai detto Naruto?” chiese Sakura
    “Hai capito bene! Quel ragazzo è riuscito a fermare i nostri attacchi usando quelle sue strane armi”
    “Mi dispiace, ma non rientra nelle nostre possibilità rivelarvi ciò” rispose Dark girandosi.
    “Non prendermi in giro!” disse Naruto, per poi partire alla carica verso Dark.
    Ma prima che Dark potesse rispondere, Sora si mise in mezzo, ricevendo in pieno petto un pugno, che lo fece volare contro un albero.
    “SORA!” urlarono tutti.
    Ma mentre si avvicinavano, accade qualcosa di strano.
    Il corpo di Sora cominciò a venire avvolto all’oscurità.
    “Naruto, cos’hai fatto?” chiese Sakura
    “I-Io niente. Ho solo dato un pugno”
    “State indietro!” urlò Dark. “Non avvicinatevi a lui!”
    “Cosa? E perché?”
    “Se lo toccate, rischiate di cancellarlo. Qualcosa si sta impadronendo del suo corpo, e se interferite rischiate di cancellare sia Sora sia chi sta cercando di prendere il suo corpo”
    “Prendere il suo corpo?” disse una voce, proveniente dal corpo di Sora. “Perché dovrei cercare di prendere una cosa già mia?” e detto questo, il corpo di Sora sparì all’interno di una sfera di oscurità.
    Dark riuscì a parare i due Keyblade che uscirono dalla sfere giusto in tempo.
    Si trattava di un Lontano Ricordo e di un Porta fortuna.
    “I miei complimenti, custode dell’equilibrio” disse la voce, mentre la sfera si dissipava, rivelando chi impugnava i due Keyblade.
    I vestiti erano gli stessi di Sora, ma la faccia era diversa.
    “ROXAS?” urlarono Riku e Kairi.
    “VEN?” urlarono il Re, Paperino e Pippo.
    I due gruppi si guardarono.
    “Scusate, come avete chiamato Roxas?” chiese Riku.
    “Q-Quello è l’aspetto del nessuno di Sora? Ne sei sicuro, Riku” chiese il Re.
    “Certo che ne sono sicuro! Dimentica che ho combattuto contro di lui”
    “Maestà, com’è possibile? Non possiamo esserci sbagliati. È uguale a lui!”
    Il Re guardò di nuovo Roxas.
    “Non ne ho idea…”
     
    “Allora, custode dell’equilibrio, sei sorpreso?”
    “Perché dovrei essere sorpreso?”
    Roxas fece un sorrisetto. “Nel rivedere un tuo vecchio amico dopo tanto tempo”
    “Di cosa stai parlando? Non ti ho mai visto di persona”
    “Capisco… allora ci deve essere riuscito alla fine…” disse Roxas, impugnando i Keyblade. “ Stando così le cose, dovrai essere tu, in veste di suo erede, a mettere fine a quel vecchio discorso”
    “Insomma, si può sapere di chi stai parlando?”
    “Perché non lo chiedi a quel topo che vi portate dietro? Lui saprà risponderti”
    Tutti si girarono verso il Re, tranne Paperino e Pippo.
    “Chi sei?” chiese lui.
    “Credevo lo sapesse, sono Roxas, il nessuno di Sora”
    “Si, niente male come copertura. Sarai anche nato quando Sora ha perso il cuore, ma allora spiegaci un particolare: come mai non hai il suo aspetto?”
    Roxas lo guardò. “Vedo che non hai perso la tua perspicacia, Topolino. Ma ora non è il momento di parlare di questo. Sono qui per sistemare un’altra questione”
    “Oh, insomma, si può sapere che sta succedendo? Non ci sto capendo più niente!” urlò Naruto.
    “Il colpo che hai dato prima a Sora ha risvegliato in qualche modo una sua parte che era chiusa nel suo cuore” spiegò Dark, impugnando anche lui i Keyblade. “E quella parte, per qualche motivo ci tiene a combattere contro di me”
    “Proprio non ricordi, eh? Allora ci penserò io a farti ritornare la memoria”
    “Provaci” rispose Dark, in tono di sfida.
    E un secondo dopo i quattro Keyblade si scontrarono, creando un’onda d’urto che spazzò via i presenti di qualche metro.
    Anche Ling, che era ancora sull’albero ne avverti la potenza.
    Giù i due contendenti tenevano i loro Keyblade contro quegli dell’avversario, senza demordere.
    Intorno a loro si generò una specie di barriera.
    “Dannazione, non riesco a starmene qui fermo! Rasengan!” urlò Naruto, generando una nuova sfera di energia e correndo verso Roxas.
    Ma non riuscì nemmeno ad avvicinarsi che venne respinto dalla barriera.
    “Ugh… ma cosa è successo?” chiese stordito, rivolto a Sakura.
    “Io… non lo so. Sei stato come colpito da qualcosa…”
    “È impossibile avvicinarsi a loro, per il momento” disse il Re.
    “Perché?” chiese Riku.
    “Già quando due Keyblade si scontrano si genera un campo di forza, sebbene minimo e infatti solitamente non percepibile. Ma ora stiamo parlando di ben quattro Keyblade. Dovranno vedersela da soli”
    “Non chiedo di meglio” disse Dark. “Ho sempre desiderato di potermi confrontare contro di lui di persona”
    “Allora cominci a ricordarti”
    “Non fraintendere. Ancora non ho capito a cosa ti stai riferendo. Quello che intendo io…” continuò, per poi far sparire i Keyblade e fare un salto all’indietro ponendo le mani davanti.
    “È che volevo combattere contro di te, numero XIII, Roxas, la chiave del destino!” disse, per poi formare davanti a lui una sfera di fuoco e una di ghiaccio, che lanciò contro il nessuno, che le parò con i Keyblade.
    Poi i due custodi sparirono dalla vista degli altri”
    “E ora dove sono finiti?” chiese Kairi, cercandoli con lo sguardo.
    “Emh… cledo siano qui sopla” disse Ling, indicando due punti nel cielo che si muovevano a velocità incredibile e che sembravano scontrarsi”
    “Sora nascondeva tutta questa forza dentro di lui?” chiese stupito Paperino.
    “No, non è Sora quello” disse il Re. “Non ho idea di chi sia realmente, ma sono sicuro che non è Sora”
     
    In alto i due avversari continuavano il loro scontro ad alta velocità.
    I loro Keyblade si scontravano ad ogni singolo movimento, ma nessuno dei due riusciva ad avere il soppravvento sull’altro.
    “Complimenti” disse Dark, parando l’ennesimo colpo. “Ma dove hai trovato tutta questa forza? Per quello che mi risultava eri forte, ma non fino a questo punto”
    “Semplicemente questo è uno scontro che aspettavo da molto tempo, e la cosa mi diverte”
    Dark stava per rispondere, quando notò una persona che gli osservava dalla cima di un albero.
    Era la stessa che lo aveva già salvato due volte, che in quel momento lo stava fissando.
     
    “Cerca di ricordare”
     
    Questa frase risuono nella testa di Dark e intorno alla sua mente tutto divenne buio.
     
    Il corpo di Dark emanò un’ondata di energia pura che investì Roxas, allontanandolo.
    Anche Ling ne fu investito e cade giù dall’albero.
    “Che cos’è successo?” chiese Riku
    “Il vostro amico… gli è successo qualcosa”
     
    “Scusa per l’attesa, Roxas” disse Dark. “Ho fatto un po’ di fatica ad impadronirmi di questo corpo”
    “Non ti preoccupare. Così ho anche avuto la conferma che ci sei riuscito”
    “Non ho avuto scelta. Ma ora direi che vuoi soddisfare il tuo desiderio prima che Sora riesca a riprendersi il suo corpo”
    “Mi dispiace, ma purtroppo sei arrivato tardi. Il mio tempo è finito… ma non dimenticare che la questione tra noi due è ancora aperta. Se non saremmo noi, saranno i nostri eredi a confrontarsi. Forse non avrò più i miei ricordi la prossima volta che uscirò, ma non importa. L’impronta che abbiamo lasciato è troppo forte per venire cancellata”
    “Hai ragione… probabilmente sarà lo stesso anche per me… ma ti avverto, lo allenerò nel limite delle mie possibilità”
    “E io farò lo stesso”
    Detto questo, entrambi i custodi persero conoscenza.
    Il volto di Roxas sparì lasciando quello di Sora.
    Poi entrambi caddero giù.
     
    Dark riaprì gli occhi.
    Si trovava di nuovo in quel posto.
    “Ben svegliato” disse il suo clone, apparendo alle sue spalle.
    “Cos’è successo?”
    “Ho preso momentaneamente il tuo posto. Ma sfortunatamente non sono riuscito a mantenere quella forma a lungo”
    “Deduco che era con te che Roxas si voleva confrontare”
    “Già, ma quello con cui hai combattuto non era il vero Roxas”
    “Era per caso quel Ven che ha nominato il Re?”
    “No, nemmeno lui. Era solo un’ombra del vero Roxas. Ma non è detto che prima o poi si risveglierà completamente. A quel punto dovrai essere pronto a combattere contro di lui usando tutta la tua forza”
    “Ti ricordo che usava il corpo di Sora. Non potevo ferirlo più del necessario”
    “È vero anche questo. Ma ricorda che potrebbe essere necessario anche un sacrificio per arrivare all’obbiettivo”
    “Non ucciderò gente che non c’entra niente. Non posso rinnegare ciò che sono, ma non per questo devo abusare del mio potere”
    “Ven avrebbe detto che i suoi amici sono la sua forza, ma in fondo il concetto è sempre quello: il potere non va usato per fare del male, ma solo per difendere” disse il clone, per poi sparire.
     
    Dark riaprì gli occhi.
    Si trovava per terra. Doveva aver fatto una bella caduta.
    “Finalmente si è svegliato” disse Kairi, accorgendosi che si era alzato.
    “Come sta Sora?” chiese Dark.
    “Sta bene. Stranamente non ha nemmeno un graffio”
    “Forse perché non era lui a combattere” disse il Re.
    Dark si voltò verso di lui. “Vostra Maestà, non dovreste darci qualche spiegazione?”
    Topolino girò lo sguardo. “Non posso farlo, mi dispiace”
    Dark scosse la testa.
    Avrebbe dovuto cercare da solo le informazioni che voleva.
    “Ah” disse, ricordandosi “Ho incontrato di nuovo quella persona incappucciata”
    Tutti si zittirono.
    “Vuoi dire che è venuta anche qui? A questo punto direi che è ovvio che ci sta seguendo” disse Sora.
    “Umh… credo voglia qualcosa da noi… ma il punto è cosa…”
    Dark ripensò a quella frase che aveva sentito prima di perdere conoscenza: “Cerca di ricordare”.
    Perché aveva l’impressione che quella frase fosse stata detta da quella persona?
    E cosa doveva ricordare?
    “Beh, ola cosa vuoi fale con noi?” chiese Ling.
    “Come ho detto prima, vi riporterò indietro e vi consegnerò a Ed di persona. Dopodiché tornerò sulla Gummyship”
    “Capisco… quindi non ci aiutelai nella licelca della pietla filosofale, velo?”
    “Indovinato. E comunque ribadisco quello che vi ho già detto: vivere in eterno non è così bello come sembra” disse, per poi accorgersi di un particolare.
    “Ehi, dove sono Naruto e Sakura?”
    “Boh, sono spariti nel nulla. E questo è un bel problema. Dovremmo trovare la serratura senza indizi” disse Riku.
    “Non è detto…” disse Dark, girandosi verso l’albero dove Sora era andato a sbattere dopo il colpo ricevuto da Naruto.
    Punto i Keyblade verso l’albero, che s’illuminò.
    “C-Come hai fatto ad individuarla così facilmente?” chiese Sora
    “Il colpo che hai ricevuto prima era carico di una energia particolare, che ha permesso il risveglio temporaneo di Roxas. Ma ha anche spostato la serratura, che molto probabilmente era dentro Naruto”
    “In che senso era dentro Naruto?”
    “Sapete che non posso rivelarvi tutto” disse Dark per poi chiudere la serratura.
    “E ora possiamo andare. Voi tornare pure sulla Gummyship” disse aprendo un varco “Io tornerò il prima possibile” aggiunse, per poi aprirne un altro, prendere a forza Ling e Lan Fan e buttarli dentro, per poi seguirli, mentre gli altri entrarono nell’altro varco.
     
    Quando il silenzio regnò nuovamente, Naruto e Sakura sbucarono fuori da dietro gli alberi.
    “Che razza di tecnica era quella?” chiese Naruto.
    “Non ne ho idea, ma quei ragazzi mi spaventano. Soprattutto quello vestito di nero… non ho mai visto tanta forza. Era pari alla tua quando ti trasformi” disse Sakura.
    “Naruto Uzumaki e Sakura Haruno, giusto?” chiese una voce alle loro spalle, facendo girare subito i due ninja.
    “E tu cosa sei?” chiese Naruto.
    “Scommetto che vi piacerebbe combattere contro quel tipo e contro Sasuke, vero? Allora seguitemi. Sasuke Uchiha ha già accettato”
    “Vuoi dire che Sasuke ha deciso spontaneamente di seguirti?”
    “Si. Lo attira il fatto di poter combattere contro quel tizio che avete incontrato, e anche contro di te”
    “Beh, se le cose stanno così, non possiamo di certo ritirarci”
     
    “Eccoci qui” disse Dark, uscendo dal varco che si era aperto proprio davanti all’abitazione di Winry. “Ora non resta che trovare i fratelli Elric”
    “Arrivate troppo tardi” disse una voce.
    Dark si girò, e si ritrovò a faccia con uno che doveva essere un pezzo grosso di qualche esercito, vestito di blu con tre stelle su ciascuna spalla.
    “Sono spariti da qualche giorno, subito dopo l’avvistamento di quella grossa nave nel cielo”
    “Cosa?”
    “Purtroppo non ci sono testimoni, ma i fratelli Elric e la signorina Winry sono spariti nel nulla da quel momento”
    “Cioè, sta dicendo che nessuno ha visto niente?” chiese Ling “E ora io come falò a tlovale la pietla filosofale senza di lolo?”
    Dark non lo sentì.
    “Devo andare.” disse, per poi aprire un varco e sparire al suo interno.
     
    “No, fermati! Non puoi farmi questo!” disse Vexen, cadendo all’indietro, con il suo scudo spaccato a metà.
    “Suvvia Vexen, non fare il difficile. È per una nobile causa” disse una voce.
    “No, non mi farò eliminare di nuovo così facilmente. E comunque nel peggiore dei casi, gli altri mi vendicheranno! Non l’avrai vinta!”
    “Ah, non ti ho detto una cosa… quegli che non avevano combattuto contro il custode dell’equilibrio gli ho già eliminati io stesso”
    “C-COSA?” urlò il numero IV, per poi venire trafitto in pieno petto e dissolversi.
    Anche da lui uscì un raggio, ma stavolta, invece di andare nel cielo, finì nella mano dell’avversario.
    “E con lui sono a quota dodici” disse sorridendo.

    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:39
  14. .
    perdonatemi, ma in questo periodo ho perso momentaneamente l'ispirazione (causa bleach XD) e sto facendo molta fatica a scrivere il nuovo capitolo. poi conoscendomi, credo che dal 9 gennaio (data puramente casuale XD) avrò ancora meno tempo per scrivere per circa un paio di settimane. ma cercherò cmq di farvi avere il prima possibile il nuovo capitolo, nn preoccupatevi
  15. .
    scusatemi per l'enorme ritardo (2 mesi e 15 giorni XD)

    ma come regalo di fine anno, vi rendo disponibile anche il video della prima visita al Monte Olimpo.

    detto questo, buona visione e buon 2010 a tutti
597 replies since 23/3/2007
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