Kingdom Hearts Il continuo della storia

In pratica è il mio kh3

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Francesca_Kirara
     
    .

    User deleted


    Raga...ormai ci siamo...è quasi finita ç_ç spero che vi piaccia questo cappy...a dopo!!!


    Capitolo 19
    ALL'INTERNO DELLA TORRE



    La notte per Kairi passò molto lentamente. Non era riuscita a dormire e aveva pensato solo a Riku e a Sora. Il primo da solo in quella grande Fortezza a subire i giochi crudeli del falso Sora, e il secondo ancora prigioniero. Riku però le aveva detto che stava bene e che presto il loro amico sarebbe tornato, ma quelle parole man mano che passavano le ore scomparivano e le preoccupazioni nella ragazza ritornavano ad essere sempre più forti.
    Era stata in piedi ad osservare la luna praticamente tutta la notte, cercando di convincersi che stesse andando tutto bene e che Riku avesse trovato una soluzione per ritornare tutti insieme a casa. Ma qualcosa dentro di lei le diceva che non era così, e che le cose alla Fortezza non stessero andando per niente bene.

    Erano sorte le prime luci dell’alba e i tiepidi raggi colpivano a malapena i muri del castello nel quale era Riku. Anche lui quella notte non aveva chiuso occhio, e come poteva? Forse quella era stata la sua ultima notte e l’aveva trascorsa guardando la luna e le stelle, facendo finta di essere sulla sua isola con Sora e Kairi.
    Aveva finto di ritornare in quei giorni quando non era ancora successo nulla, quando il portale delle Isole Del Destino non era ancora stato aperto, quando lui e Sora non erano ancora partiti. Si ricordò di quando da piccoli una notte avevano passato tutto il tempo sulla spiaggia con il rumore della battigia a fantasticare su mondi lontani e sconosciuti.
    A quel tempo Kairi era arrivata da poco e i primi pensieri di paesi lontani si erano iniziati a formare nelle teste dei due ragazzi. La scintilla che poi li spinse ad andarsene, era nata quella notte sulla spiaggia.
    Certo avevano ottenuto una bella sgridata dalle rispettive famiglie il giorno dopo, ma era stato troppo bello rimanere col fresco della notte presso il mare a guardare le stelle e a sognare di raggiungerle un giorno.
    - Riku-
    Gli aveva chiesto Sora all’improvviso.
    - Se tu potessi, raggiungeresti le stelle?-
    - Certo. Vorrei vedere i luoghi da cui viene quella ragazza. Ci devono essere tanti di quei mondi oltre quest’isola, e io gli voglio vedere tutti. Tu Sora?-
    - Non lo so…io sto bene anche qui con voi…-
    Ci vollero molti anni a Riku per convincere l’amico a partire e a lasciare casa loro. Forse Sora aveva paura dei cambiamenti, aveva paura di quello che sarebbe potuto succedere ma se fosse stato per lui non se ne sarebbe mai andato di li. Ma quando un giorno gli chiese di non abbandonarlo e aiutarlo nel suo intento il senso di amicizia di Sora non venne a mancare e accettò di costruire la zattera per lasciare l’isola.
    A quel pensiero Riku rise. Che sciocchi che erano stati. Volevano lasciare il loro mondo con una zattera, chi sa dove sarebbero arrivati con quella. Rise anche al pensiero di quanto ci aveva messo a convincere Sora, per Kairi era stato diverso. Lei magari voleva tornare da dove era venuta, ma il ragazzo dagli occhi blu non aveva nessun motivo per andarsene. Era comunque molto avventuriero e in fondo l’idea di visitare luoghi mai visti non gli dispiaceva.
    Ma improvvisamente il sorriso dal volto di Riku scomparve. Ripensando a quegli avvenimenti capì che, nonostante il suo senso di avventura, Sora non avrebbe mai lasciato casa sua e che era stato lui in qualche modo a costringerlo e a trascinarlo in tutto quello. E di questo il Sora oscuro si rendeva conto, forse il fatto di utilizzarlo per uccidere le principesse, torturarlo con la vista del suo amico sigillato e il tenerlo prigioniero nella Fortezza era la sua vendetta. Nonostante sembrasse che gli serbasse un trattamento migliore degli altri lui si stava vendicando, non solo per quello che era successo in quegli anni, ma anche solo per aver convinto l’altro se stesso a partire.
    - BUONGIORNO RIKU!!!-
    Disse urlando il falso Sora entrando nella stanza sbattendo la porta e facendo sussultare il ragazzo, distogliendolo così dai suoi pensieri.
    - Buongiorno Sora, come mai così felice?-
    - Ma come? Oggi è il giorno che finirò il Kingdom Hearts!-
    Il cuore di Riku si strinse in una morsa. Sapeva cosa doveva fare, e per far ritornare il Sora dei suoi ricordi avrebbe fatto di tutto.
    - Ah, giusto…i due cuori-
    - Esattamente! Ho lavorato tanto in questi giorni ma oggi lo finirò. Allora, cosa preferisci? Prima Aurora o Jasmin?-
    Con un groppo alla gola Riku scelse la sola alla quale poteva ancora prendere il cuore.
    - Direi prima Jasmin-
    - Come vuoi tu Riku, che strano avrei detto l’incontrario-
    Velocemente Sora aprì il portale che li portò nelle mura del castello di Agrabah. Il viaggio fu veloce, anche troppo. Finirono subito all’interno del palazzo che, per la paura delle creature oscure, era deserto.
    Era ancora tutto come avevano lasciato. La barriera di Paperino persisteva e i superstiti erano chiusi al sicuro nelle segrete.
    - Vai Riku io ti aspetto qui. Sono nel giardino del castello, quando hai fatto raggiungimi. Oh guarda-
    Disse ancora Sora fermando Riku.
    - Che bei ricordi, solo qualche giorno fa io te stavamo cadendo da quel tetto. Emozionante no? Dovremo rifarlo prima o poi-
    - Sono d’accordo-
    Rispose freddamente il ragazzo dagli occhi verdi dirigendosi verso l’entrata del castello. La volta che i due erano caduti da quel tetto stavano combattendo e Riku lo avrebbe rifatto molto volentieri, ma questa volta gli sarebbe piaciuto ucciderlo.
    Senza incontrare ostacoli il ragazzo raggiunse il salone d’ingresso dove aveva lottato a fianco di Aladin per sconfiggere gli Heartless. Da lì si poteva raggiungere le scalinate che portavano alle segrete e al nascondiglio di Jasmin. Tristemente Riku arrivò immediatamente da lei, come al solito aveva fatto troppo presto. Avrebbe preferito non raggiungerla mai. Per di più era sola con poche ancelle, non c’era neanche suo marito a proteggerla da lui.
    - Riku!-
    Disse felice la ragazza vedendolo e correndogli in contro.
    - Sei venuto per dirci che possiamo uscire? Che ora è tornato tutto come prima?-
    - No Jasmin, mi dispiace…non è tornato tutto come prima…-
    - Ma allora perché sei qui?-
    Chiese lei ancora preoccupata.
    - E’ per Sora, devo fare una cosa per farlo ritornare normale-
    La ragazza spalancò i suoi occhi marroni e si toccò la punta della treccia nervosamente.
    - Cos’è questa cosa Riku?-
    Chiese lei iniziando a capire e spaventandosi.
    - Mi dispiace, scusami. Ti prometto che ti farò ritornare da Aladin-
    Dicendo questo Riku materializzò il suo Keyblade e la ragazza capì perfettamente. Le ancelle iniziarono a gridare ma lei le disse di stare zitte. Chiuse gli occhi e le scese una lacrima sulla guancia, si ricordava di quell’arma. La stessa che era stata usata la prima volta per prenderle il cuore, capì quindi che questo stava per riaccadere.
    - Va bene Riku, questo mi basta. E se aiuterà Sora, fallo-
    Anche l’animo del ragazzo pianse e, come le altre volte, chiuse gli occhi per non guardare e colpì al petto Jasmin prendendo il suo cuore.
    Il corpo della ragazza cadde al suolo senza vita, e le grida delle ancelle si poterono sentire fin dal giardino. Fu così che Sora capì che Riku aveva già fatto.
    Velocemente il ragazzo dai capelli argentei scappò dal palazzo per raggiungere il falso custode del Keyblade e andarsene. Scappò come un ladro, nel suo caso come un assassino. Qualsiasi uomo incontrasse sulla sua strada lo buttava a terra e fuggiva, fortunatamente non incontrò Aladin nella sua fuga, non lo avrebbe sopportato.
    - Bravo Riku, ora andiamo da Aurora-
    Disse lui vedendo arrivare il ragazzo a corsa e col fiatone.
    - Aspetta Sora-
    Disse il ragazzo fermando l’altro dal creare il passaggio con l’oscurità.
    - Non mi sento molto bene, forse è il caldo di questo posto. Possiamo tornare un attimo alla Fortezza e poi ripartire?-
    - Va bene, non ci sono problemi-
    Così dicendo fece ritornare il ragazzo alla fortezza, dove prese il cuore della sesta principessa che portò sulla torre. Prima di salire Sora si fermò e disse a Riku:
    - Ti do un’ora, poi ripartiamo. Ok?-
    - Va bene, a dopo allora-

    - Cosa stai guardando Malefica?-
    Chiese Pietro alla strega che era molto interessata a guardare da fuori la finestra, nella direzione della torre della Fortezza.
    - Riku ha deciso di fare come gli ho detto-
    - Questo vuol dire che entrerà nella torre?!-
    - Esattamente, cosa non si fa in nome dell’amicizia-
    - Peccato…se entrerà lì morirà…ma lui sa cosa c’è dentro la torre?-
    Malefica allora si tolse dalla finestra e si avvicinò all’altro.
    - No, ma lo scoprirà presto. Peccato però, mi stava simpatico quel ragazzo-
    - Ma non hai paura che Sora sospetti che sia stata tu a mandare Riku nella torre? Una volta che sarà morto potrebbe venire a vendicarsi da te-
    - Non mi preoccupo, nel frattempo il Kingdom Hearts sarà finito. Io glielo strapperò e senza di quello non mi potrà mai battere-
    Detto questo la strega iniziò a ridere e Pietro si allontanò da lei, sapendo che quando faceva così era meglio non starle accanto.

    Nel frattempo re Topolino era in casa di Leon con gli altri. Stava appunto parlando del fatto che questa attesa non era un buon segno, era troppo che stavano aspettando indicazioni da Malefica e il fatto di non riceverli li stava preoccupando.
    Proprio in quel momento nel mezzo del salotto comparve un piccolo Heartless con in mano un foglio di carta.
    Paperino e Pippo si prepararono subito ad ucciderlo ma il re gli fece segno di non muoversi mentre Kairi fu la prima ad avvicinarsi e a prendere quello che sembrava essere un messaggio. La creatura glielo consegnò e dopo di questo scomparve.
    - E’ di Malefica!-
    Urlò Kairi aprendo il foglio. Con un po’ di paura ma anche di eccitazione iniziò a leggere.
    - “ Mia cara ragazza,
    è arrivato il momento di liberare il vostro amichetto. Riku sa già cosa fare, lui porrà le basi e poi quando verrò a prenderti tu dovrai riportare il custode del Keyblade alla normalità e liberarmi del suo fastidioso lato oscuro. Tieniti pronta, fra poche ore sarà richiesto il tuo intervento”-
    Tutti rimasero in silenzio nella stanza, finalmente era giunto il momento di porre fine a quella questione. Anche se dovevano essere aiutati da quella strega avrebbero riportato Sora come prima.
    - Ma cosa vorrà dire che “Riku porrà le basi”-
    - Forse che anche lui ti darà una mano. Magari prenderà Sora e lo terrà fermo, o forse che lo ingannerà per farlo toccare da te-
    Provò ad ipotizzare il re e anche gli altri annuirono.
    - Non so. A me mi ricorda più un’altra cosa….-
    Disse Kairi riflettendo sul passato.
    - E cosa?-
    Chiese Leon molto interessato.
    - Niente, meglio essere positivi. Sono sicura che il re ha ragione-
    Ma purtroppo non era come diceva re Topolino, e Kairi invece aveva capito di quali “basi” parlava Malefica.

    Dopo un’ora esatta da quando era entrato nella torre, Sora ne uscì. Chiuse la porta e si diresse verso la stanza di Riku. Ma anche il ragazzo dai capelli argentei in quel momento uscì dalla propria stanza chiudendo la porta. Sapeva che il falso Sora presto sarebbe venuto a chiamarlo per l’ultimo cuore, ma doveva entrare velocemente nella torre approfittando del fatto che l’altro lo stesse cercando. Riku si incamminò per i bui corridoi facendo ben attenzione a non incontrare la creatura oscura. Ci mancò pochissimo, difatti mentre camminava cercando di arrivare all’uscita sentì i passi di qualcuno e si nascose dietro un angolo del corridoio.
    Erano i passi di Sora che si facevano sempre più vicini, di conseguenza il cuore di Riku batteva sempre più velocemente. Se solo lo avesse trovato sarebbe andato tutto a monte e avrebbe perso l’occasione di riportare il proprio amico alla normalità.
    Restò quindi in silenzio e immobile, respirando a malapena, fino a che Sora non fosse passato. Gli passò proprio accanto, ma lui non si accorse nemmeno della sua presenza, forse era troppo entusiasta del fatto di aver quasi finito il Kingdom Hearts e quindi non lo vide.
    Quando fu abbastanza lontano, Riku riprese a respirare e tirando un sospiro di sollievo scese le gradinate ed arrivò in giardino.
    Da lì bastò arrivare alla torre, dove però trovò un’ultima sorpresa.
    Malefica infatti stava davanti alla porticina in legno, con un ghigno sulla faccia a dir poco spaventoso.
    - Cosa c’è Malefica?-
    Chiese Riku.
    - Adesso non mi vuoi far passare?-
    - Assolutamente no. Volevo solo vederti per l’ultima volta-
    E così dicendo scomparve e la sua risata diabolica si disperse per tutto il giardino della Fortezza Oscura.
    Riku allora ebbe un po’ di paura. Il momento tanto atteso si stava avvicinando, e ormai non c’erano più dubbi. Una volta entrato lì, lui sarebbe morto.
    Con coraggio girò il pomello della porta e, cautamente, iniziò a salire le scale al buio e a tentoni. Poche volte nella sua vita il cuore gli batteva così forte. Il ragazzo non sapeva se era per la paura, per l’eccitazione di riportare Sora come prima oppure per la curiosità di cosa ci fosse sulla torre.
    Finite le gradinate si trovava ancora una porta che lo divideva dalla cima della torre. Una porta bianca con i contorni rosa, che a Riku sembrava averla già vista, forse sulla sua isola tanto tempo fa.
    Prima di aprirla respirò profondamente e chiuse gli occhi. Non sapeva cosa avrebbe trovato dall’altra parte e cercava di assaporare gli ultimi istanti di vita. Ripensò ai suoi amici e capì che era la cosa giusta morire per loro. Sia Malefica che Sora gli avevano detto che sarebbe morto entrando lì quindi ormai ne era assolutamente convinto, ma se era l’unico modo allora Riku sarebbe entrato. Troppi mondi erano stati distrutti ancora una volta per colpa del lato oscuro di Sora, e adesso doveva porre fine a tutto questo. Sei delle principesse erano morte un’altra volta, e ancora per mano sua. Il suo migliore amico era imprigionato nel suo stesso cuore, e Kairi era l’unica che potesse fare qualcosa. Nemmeno il re poteva aiutarli, ormai Riku non poteva fare affidamento su nessuno. Doveva solo aprire la porta.
    - Sora…lo faccio per te-
    Detto questo Riku entrò nella torre.

    In quel momento Kairi ebbe un sussulto al cuore. Non sapeva perché. Ne aveva avuti tanti in quei giorni ma quello era diverso, era come se qualcosa stesse per andare male. Ma non poté pensarci, difatti Malefica le piombò davanti facendo cadere la ragazza dalla sedia.
    - M-Malefica….-
    - Non è questo il momento per farsi prendere dal panico Kairi-
    Disse la strega e la sua possente voce richiamò tutti i membri della casa, facendo scendere il re e gli altri che poterono vedere la donna con i loro occhi.
    - Spero che tu sia pronta. Sora sta per finire il Kingdom Hearts, e allora ti permetto di ucciderlo per me. Dopo ciò dovrete andarvene e non farvi mai più vedere-
    Kairi annuì. Quello era l’unico modo per raggiungere Sora, da sola non ci sarebbe mai riuscita. Per loro la Fortezza era inespugnabile e il ragazzo dagli occhi blu era troppo forte. L’unica cosa era state al gioco di Malefica, anche se i ragazzi avevano già in mente di distruggere il Kingdom Hearts subito dopo.
    La strega allora sorrise e porse la mano a Kairi. La ragazza la prese e Malefica creò un vortice diretto alla Fortezza Oscura. Il re, Paperino, Pippo e Leon non persero tempo. Saltarono immediatamente nel vortice seguendo la strega e Kairi, lasciando Merlino, Cid, Yuffie e Aerith a casa ad aspettare.

    Riku rimase bloccato sulla porta.
    Dopo averla chiusa non si era allontanato da essa, era l’unica cosa che lo tenesse collegato al mondo esterno. Difatti non sapeva dove si trovava. Di certo quella non era la cima della torre.
    Lo spettacolo che si rifletteva negli occhi verdi del ragazzo era bellissimo ma anche inquietante. Non ci poteva credere, in pratica era come se non si trovasse più su quel pianeta ma nel vuoto assoluto. Davanti a lui c’era un sfera dalla quale scaturiva tutta l’oscurità presente. I colori che lo circondavano erano un misto fra il nero, il blu, il rosa e la luce gialla che partiva dalla sfera. C’era movimento nell’aria, come se qualcosa fosse in continuo fermento.
    Da quando era entrato Riku sentiva una fitta al cuore e questo non gli piaceva. Il fatto poi di sentire la presenza delle sei principesse uccise lo fece capire.
    In cima alla torre si trovava il nucleo del nuovo Kingdom Hearts di Sora. Molto probabilmente la creatura ogni volta che aveva un cuore lo portava nel suo centro e poneva le basi.
    Cercò di avvicinarsi ancora alla sfera che diventava sempre più grande. Volteggiava e intanto lavorava ogni cuore che era contenuto in esso trasformandolo in oscurità. Essa era così forte che rendeva quasi impossibile a Riku respirare e ben presto capì quello che voleva dire Malefica e cosa doveva fare.
    Non sapendo come però, aspettò. Continuò ad avvicinarsi alla sfera e a guardare ogni cosa che lo circondava. Piccole sfere di luce come lucciole lo circondavano e gli illuminavano la strada. Il cuore gli pulsava fortissimo in petto, e anche se non capiva bene perché sapeva che questa volta non era né per la paura né per l’eccitazione.
    Quando finalmente raggiunse la sfera e poté guardare al suo interno sentì la porta bianca aprirsi e poi chiudersi.
    - Sora!-
    Disse Riku vedendo entrare il falso Sora nella cima della torre.
    - Perché sei qui?-
    - Dovrei essere io a chiedertelo…sono venuto nella tua stanza ma tu non c’eri. Non so perché ma mi era venuto il dubbio che tu fossi qui, e infatti è così-
    Il ragazzo dai capelli a punta si avvicinò all’altro. Il suo sguardo era triste e dopo poco riprese a parlare.
    - Riku…perché sei entrato qui?-
    Chiese il ragazzo dagli occhi blu per la prima volta serio e senza mezzo sorriso sul volto.
    - Ti avevo detto che non dovevi entrarci-
    - Ero curioso-
    Cercò di dire Riku per sviare i sospetti su Malefica.
    - Volevo sapere cosa c’era in cima alla torre-
    - Adesso lo hai capito?-
    - Credo di si. Questo è il nuovo Kingdom Hearts, vero?-
    Sora annuì e continuò a camminare verso Riku e il nucleo del nuovo regno dell’oscurità.
    - Da quanto sei entrato qui?-
    - Non so…saranno cinque minuti-
    Sora tacque e strizzò gli occhi chiudendo i pugni. Era troppo tardi per salvarlo.
    - Riku, sai come funziona il Kingdom Hearts?-
    Il ragazzo non rispose e rimase ad ascoltare.
    - E’ formato da sette cuori che ne compongono la base e permettono di aprire la porta per l’oscurità, in più ha migliaia, per non dire milioni, di cuori che gli Heartless hanno preso per lui-
    - Perché mi dici questo?-
    Chiese Riku cercando di avvicinarsi a Sora. Ma improvvisamente non si sentì bene e si fermò. Che gli mancava l’aria era vero, e si sentiva il cuore pulsare troppo velocemente, ma ora un senso di malessere lo aveva colpito. Gli girava la testa e a malapena riuscì a non barcollare.
    - Ti dico questo perché voglio che tu sappia che non è colpa mia. Ti avevo detto di non entrare! Che se tu lo avessi fatto ti avrei dovuto uccidere!-
    Ma le parole di Sora si fecero sempre più lontane per Riku. Con tutte le sue forze cercò di resistere ma le gambe smisero di reggerlo e cadde in terra.
    L’altro ragazzo si avvicinò a lui e lo guardò negli occhi.
    - Perché io non potevo entrare qui?-
    Chiese Riku con l’affanno, cercando di respirare profondamente.
    - Nessuno può entrare qui tranne me. Chiunque entri a contatto con il nucleo del Kingdom Hearts appena formato finisce per farne parte-
    A quel punto il ragazzo iniziò a capire e tacque con il cuore che non faceva altro che fargli male.
    - Se entra una persona normale, beh…il suo cuore farà parte del Kingdom Hearts come gli altri cuori presi dagli Heartless, ma per chi ha un cuore talmente forte le cose sono diverse. Poche persone come te e l’altro me stesso hanno un cuore del genere, ad esempio le sette principesse. Il Kingdom Hearts brama questi cuori e gli desidera, se uno di questi entra in contatto con lui farà di tutto per prenderselo-
    Allora il ragazzo dagli occhi verdi capì perché Malefica lo aveva mandato lì. Il cuore di Riku sarebbe stato il settimo, e avrebbe sostituito quello di Kairi. Non poteva dire a Sora di prendere il suo invece quello della principessa, ma se fosse stato costretto a farlo il Kingdom Hearts sarebbe stato finito e la strada gli sarebbe stata spianata per riavere il Sora di un tempo.
    I pensieri di Riku furono interrotti, non solo perché ormai il ragazzo non riusciva più a resistere visto le sue condizioni, ma perché il falso Sora si mise a piangere di fronte a lui. Negli occhi verdi del ragazzo si riflettevano quelli blu dell’altro che piangevano come mai gli aveva visti fare.
    - S-sora…-
    Ormai Riku riusciva a malapena a parlare. Era caduto completamente a terra da quanto gli girava la testa e capì che per lui era finita. Il cuore gli faceva talmente male che sembrava come se qualcuno glielo stesse strappando dal petto. I suoi polmoni non riuscivano più a prendere ossigeno nell’oscurità del nucleo del Kingdom Hearts e Riku non poté fare altro che guardare ancora l’altro Sora piangere.
    - Ti avevo detto di non entrare!-
    Continuò a piangere lui.
    - Non stai facendo male solo a me! Sento anche il cuore del tuo amico che piange dal dolore! Ma perché Riku?!-
    Allora una lacrima uscì dagli occhi del ragazzo dai capelli argentei. Nel suo cuore sperava che Sora e Kairi lo perdonassero, non aveva avuto altra scelta. Per non sacrificare Kairi doveva dare lui il suo cuore. Non poteva nemmeno mantenere la promessa di liberare le principesse.
    - Il Kingdom Hearts reclama il tuo cuore Riku, e ora io glielo devo dare!-
    Così dicendo il falso Sora si alzò e si asciugò le lacrime. Prese la mano di Riku, ormai inerme al suolo e capace solo di guardare i movimenti dell’altro e di aspettare, e utilizzando i suoi poteri fece richiamare dalle mani di Riku il suo Keyblade rosso. Quasi tremando lo prese e lo impugnò verso il ragazzo a terra. Non riuscì a resistere e mentre avvicinava l’arma al cuore di Riku, Sora riprese a piangere.
    - A questo punto il cuore di Aurora non serve Riku. Grazie a te il Kingdom Hearts sarà finito-
    Con queste parole l’animo del ragazzo si tranquillizzò. Aveva ottenuto quello che voleva e adesso, visto che il dolore era troppo forte, sperava solo che Sora lo pugnalasse liberando il suo cuore.
    Difatti Sora, dicendo qualcosa sottovoce che sembrava essere un “scusami”, affondò l’arma nel ragazzo dagli occhi verdi.
    Dopo il dolore iniziale al petto, talmente forte che gli fece chiudere gli occhi, per Riku non ci fu altro che il buio, mentre per Sora solo la luce scaturita dal cuore del proprio amico morto sotto i suoi occhi.






    Cosa ne pensate? Su via...non l'ho fatto così triste...o si??
    Ditemi cosa ne pensate!!!
    Comunque ripeto: Fan di Riku non morite!! Aspettate il prossimo capitolo che probabilmente sarà il penultimo.
    Vi aspetto, spero cmq che il capitolo vi piaccia.
    Ciao a tutti, alla prossima!!





     
    Top
    .
  2. cagnolino
     
    .

    User deleted


    Invece è tristissimo... ç_ç oh!! Povero Riku...

    bellissimo chappy... aggiorna presto plis
     
    Top
    .
  3. Danyx 89
     
    .

    User deleted


    oh mamma,che tristezza :sobsob:
    poverino riku image
    aspetto il continuo!! ciauz!image
     
    Top
    .
  4. Francesca_Kirara
     
    .

    User deleted


    Ci siamo ragazzi...questo è l'ultimo capitolo...dopo questo pubblicherò l'epilogo...ma ufficialmente questa è la fine di Kingdom Hearts 3 il continuo della storia. Leggetela tutta d'un fiato, spero che soddisfi le vostre aspettative.
    Baci!!!!!!!





    Capitolo 20
    RICORDI IN CAMBIO DI ALTRI



    Una luce accecante di colore nero partì dalla torre della Fortezza e si sparse in ogni angolo del pianeta. La luce era talmente potente da raggiungere la casa di Leon, e non solo.
    Quando l’intensa luce iniziale si affievolì rimase solo un alone nero nei pressi della torre, dalla quale partiva però un raggio luminoso. Alla fine di esso vi era un cuore di proporzioni gigantesche che padroneggiava nel cielo scuro come la notte.
    Quando Malefica arrivò alla fortezza, e con lei anche gli altri, fu chiaro a tutti che il Kingdom Hearts era ormai finito. Solo a Malefica però era chiaro come esso fosse stato finito, ovvero con la morte di Riku.
    - Maestà!!-
    Urlò Paperino alzando lo scettro.
    - Il Kingdom Hearts! Il Kingdom Hearts!-
    Continuava a ripetere spaventato e con lui Pippo che alzava lo scudo come se il solo guardare quel cuore gigantesco lo potesse ferire.
    - Era proprio necessario che venissero anche loro?-
    Chiese scocciata la strega e con aria di sufficienza voltandosi e guardando il gruppetto già pronto a combattere. Leon, il re, Paperino e Pippo cercarono di dire qualcosa ma Kairi si pose davanti a loro e si rivolse a Malefica.
    - Se vuoi me, se vuoi che ti aiuti…devi volere anche loro-
    - Va bene, come vuoi. Ah ah ah ah-
    Prese a ridere come a suo solito la donna guardando il suo nuovo Kingdom Hearts con gli occhi che le brillavano.
    - A me basta solo avere quello. Del resto non mi importa-
    Disse ancora e dopo questo prese il braccio di Kairi dicendole di entrare nella fortezza con le sue “guardie del corpo” finché lei non le avesse detto di uscire, e sarebbe dovuta uscire solo lei.
    Di malavoglia i ragazzi lasciarono Malefica e si diressero all’interno della fortezza, anche l’idea di mandare Kairi da sola non piaceva a nessuno di loro ma per ora potevano fare solo come diceva la strega.
    - Possiamo fidarci, vostra maestà?-
    Chiese Leon sottovoce mentre uscivano dal giardino.
    - Dobbiamo fidarci. Adesso sia lei che Sora sono troppo potenti. Con il Kingdom Hearts non abbiamo speranza di batterli-
    - Cosa spera di fare allora?-
    - Prima di tutto voglio liberare Sora, così ci aiuterà a distruggere sia Malefica che il Kingdom Hearts. Con il suo aiuto dovremmo farcela. In questo modo sarà tutto risolto, dobbiamo solo assecondare quel mostro-
    Leon tacque ma dopo poco vedendo la faccia preoccupata del re gli chiese cosa avesse. Il suo piano sembrava efficace e quindi non doveva temere niente.
    - No Leon. Non è per quello…mi chiedo solo dove sia finito Riku…-

    Malefica era rimasta proprio nello stesso punto in cui era arrivata. Era davanti alla porta della torre e continuava a guardare soddisfatta il cuore che sorvolava la cima della Fortezza e già assaporava tutta la sua potenza.
    Con il patto di sangue lei e Sora erano collegati, così man mano che lui acquisiva potere per merito del regno oscuro anche lei ne entrava in possesso.
    Dopo qualche minuto che aveva fatto allontanare Kairi e gli altri scocciatori, finalmente la porticina della torre di aprì.
    Sora uscì da lì molto lentamente, chiuse la porta dietro di sé e fissò la strega che gli stava innanzi, senza dire una parola.
    - Che piacere vederti tutto intero Sora. Sono felice che il patto di sangue ti abbia aiutato a non cadere vittima del Kingdom Hearts. Effettivamente il tuo cuoricino da solo non ci sarebbe mai riuscito-
    Il ragazzo si limitò ad annuire, rimanendo sempre fermo nel solito punto e continuando a guardare la donna.
    - Mi sembri strano ragazzo mio. Hai pianto per caso?-
    Questa volta Sora non rispose ma strinse i pugni e avanzò di qualche passo verso di lei.
    - Sono felice che tu abbia finito il nostro progetto. Il merito è anche di Riku, vero? Oh, ma dov’è quel ragazzo? Lo volevo ringraziare di persona-
    - NON FARE LA COMMEDIA MALEFICA!!!-
    Sbottò improvvisamente urlando il ragazzo e facendo sussultare la strega che non si aspettava certo una reazione simile.
    - Sei stata tu a mandare Riku sulla torre, non è così? Eh? Malefica?!-
    - Calma, calma. Non ho la minima idea di cosa tu stia parlando-
    - Non mentire! Riku non sarebbe mai entrato nella torre! A lui interessava solo vedere Sora! Sei stata tu a mandarlo lì! Io e lui dovevamo stare insieme! Avevo ricreato la Fortezza Oscura con la speranza che il lato oscuro del suo cuore si risvegliasse ripensando al passato! Io e lui avremmo dovuto dominare insieme sul Kingdom Hearts-
    Malefica sorrise e si portò una mano alla bocca per nascondere un sorriso ancor più grosso. Dopo questo disse:
    - Dalle tue parole devo dedurre che Riku è morto, vero?-
    - Si! È così!-
    Continuò ad urlare, quasi piangendo, il falso Sora e questa volta materializzò il Keyblade.
    - L’ho dovuto uccidere perché il Kingdom Hearts reclamava il suo cuore ed è tutta colpa tua!!-
    Il ragazzo partì a razzo verso la donna che come scudo richiamò una squadra di Nessuno, intanto Kairi era caduta in terra sentendo le parole urlate tanto forte dal ragazzo dagli occhi blu.
    - Sora…Sora ha ucciso Riku?-
    Troppo lontano perché i cuori dei due potessero entrare in contatto, e quindi il Sora oscuro accorgersi di lei, ma troppo vicino per udire benissimo le parole che lui diceva urlando nel vento.
    Il ragazzo andò incontro ad un gruppo di Nessuno che si erano schierati contro di lui e difendevano la strega. Sentendosi in minoranza Sora richiamò un vero e proprio esercito non solo di Nessuno ma anche di Heartless,che simboleggiavano la sua rabbia. Malefica non fu da meno e anche lei fece comparire ulteriori mostri che potessero combattere al suo fianco. In poco tempo si crearono due grandi eserciti di creature oscure, una con a capo Sora e l’altra con a capo la strega. Il primo aveva in mente solo la vendetta mentre il secondo la presa del Kingdom Hearts, e nessuno dei due aveva in mente di cedere.
    Fu la prima volta che Heartless e Nessuno combattevano fra di loro, ognuno secondo la propria specie, e tutti cercavano di far prevalere il proprio padrone. Sotto le direttive dei due, i mostri si distruggevano a vicenda e quando non ne rimanevano abbastanza comparivano altri vortici dai quali uscivano altre decine di creature.
    A tutto questo assistevano impotenti il re e gli altri chiusi nella Fortezza. Spaventati da quello spettacolo atroce restavano ammutoliti e immobili, tutti tranne Kairi che avrebbe tanto voluto raggiungere Sora e farlo smettere di combattere.
    Il ragazzo come una furia continuava a scomparire e ricomparire fra i gruppi neri di Heartless e a distruggere tutto quello che incontrava sul suo cammino. Cercava di raggiungere Malefica, ma era impossibile. Non tanto per la forza delle creature ma per il numero. Kairi non usciva solo perché non avrebbe potuto mettere piede nel giardino, difatti era letteralmente pieno di Heartless e Nessuno che si uccidevano a vicenda, per non parlare di quelli che saltavano addosso a Sora e a Malefica creando vere e proprie montagne fino a che lui o lei non se ne liberava uccidendoli tutti in un colpo solo. Uno spettacolo straziante che faceva piangere i cuori dei ragazzi che erano lì a guardare. Per di più ogni Heartless che Sora uccideva, e ne erano veramente tanti, i cuori si liberavano e raggiungevano in fretta la torre. Così il cielo era anche pieno di piccoli cuori luminosi che scappavano dal campo di battaglia per essere imprigionati dal Kingdom Hearts.
    - E’ terribile-
    Disse Kairi straziata dalla vista del Sora oscuro che combatteva.

    - Preparati Malefica!!-
    Urlò il ragazzo avventandosi su di lei. L’aveva quasi raggiunta, tanto che la strega per un attimo aveva temuto davvero per la propria vita. Ma gli Heartless erano stati più svelti e avevano riportato Sora lontano e in balia del gruppo di Nessuno.
    - Puoi provarci quanto vuoi Sora, ma non riuscirai mai ad uccidermi-
    Disse la donna facendo innervosire l’avversario. Era consapevole che aveva ragione, non tanto perché lei era più forte di lui ma perché entrambi, con il Kingdom Hearts, erano potenti allo stesso modo.
    Lui non riusciva ad ucciderla. Sapeva che Riku era morto per colpa sua, ma la sua rabbia non riusciva a farlo arrivare a distruggerla. Si stava stancando e basta, anche Malefica però stava faticando. Tutti e due continuavano a distruggere orde di mostri l’una dietro l’altra, era una battaglia infinita.
    - Io forse non riuscirò ad ucciderti-
    Urlò Sora prevalendo sui Nessuno che lo circondavano.
    - Ma anche tu non ci riuscirai mai-
    Allora Malefica rise abbondantemente, distraendosi per un attimo dall’uccidere le creature controllate dal suo avversario che l’attaccavano.
    - E’ qui che ti sbagli Sora, io posso ucciderti-
    A quelle parole in custode del Keyblade si bloccò. Le creature oscure dalla sua parte si preoccuparono di proteggerlo e difenderlo dalle altre.
    Aveva un brutto presentimento, tanto che gli impedì di muoversi e stette ad aspettare che la strega parlasse ancora.
    - Kairi!! Esci svelta!!-
    Sora sussultò. Malefica doveva essere impazzita. Kairi era morta, l’aveva vista con i suoi occhi ferita e dilaniata. Non poteva essere viva, non poteva essere lì.
    Ma non ebbe neanche il coraggio di girarsi a controllare, fu il suo cuore ad assicurargli che Kairi era viva e che era vicina a lui.
    Quando allora il cuore iniziò a dolergli forte si girò. In mezzo al massacro di Heartless e Nessuno che continuavano ad uccidersi fra di loro, c’era la ragazza.
    Era uscita dalla Fortezza con le raccomandazioni degli altri e si era presentata al falso Sora.
    - Tu…non è possibile…tu sei morta…-
    - Allora perché il tuo cuore reagisce?-
    Disse Kairi avanzando fra gli Heartless, troppo occupati ad uccidersi fra di loro. Aveva una sicurezza mai avuta prima. Era decisa a riportare il suo amico alla normalità e niente glielo avrebbe impedito.
    Riku era morto, Giardino Radioso e molti altri mondi erano allo sfascio e Sora combatteva senza tregua per il dominio del nuovo Kingdom Hearts e per la vendetta, tutto questo doveva finire immediatamente. Dovevano tornare a casa, a qualunque costo.
    - Non te lo aspettavi, vero Sora?-
    Disse la strega divertita e avvicinandosi verso il ragazzo.
    Era ancora circondato dalla sua schiera di Heartless e Nessuno che lo proteggevano, ma lo potevano proteggere solo da Malefica mentre da Kairi nessuno avrebbe potuto difenderlo .
    - Sei stata tu a farlo?-
    Chiese Sora tenendosi il petto con la mano destra, e il Keyblade nella sinistra, cercando di resistere al dolore lancinante.
    - A fare cosa? Ah, intendi nascondere Kairi da te per tutto questo tempo? Farti credere che era morta per poi ucciderti alla fine e prendermi il Kingdom Hearts? E darti anche il cuore di Aurora invece di quello della ragazzi e così costringere Riku alla morte per non scoprire che Kairi era viva?-
    - Non era proprio quello che intendevo…ma si…sei stata tu…-
    Disse il falso Sora stringendo i denti e fissando la ragazza che si avvicinava sempre di più.
    - Mi dispiace Sora, ma adesso è il momento di ridarmi il mio amico-
    Disse Kairi avanzando a cercando di fare reazione il più possibile con il cuore di Sora. Lo doveva raggiungere e risvegliarlo, e l’unico modo era fare appello al passato.
    Infatti, nonostante il dolore, il Sora oscuro era ancora forte. Era in piedi e non cedeva, intenzionato a non perdere mai il corpo.
    - Sora ti prego!-
    Si mise ad urlare la ragazza e il cuore del Keyblader soffrì ancora di più.
    - Devi tornare Sora!-
    - SMETTILA!!!-
    Urlò allora il ragazzo dagli occhi blu.
    - No Sora! Devi farcela, ti prego! Non puoi lasciarmi sola! Devi tornare a casa, sull’isola. Non mi puoi lasciare, Sora!-
    Il cuore all’interno del petto del ragazzo dai capelli a punta sussultò talmente forte che sembrava volesse uscire e scappare dal corpo. Il dolore fu tale che costrinse Sora a inginocchiarsi al suolo. Il Keyblade cadde e la mano destra era sempre premuta verso il cuore dolente.
    - Ehi guardate-
    Disse Leon dalla Fortezza.
    - La ragazza ce la sta facendo-
    Prudentemente Kairi scavalcò ogni Heartless e Nessuno, e stranamente sembrava che non si accorgessero minimamente di lei.
    - Sora-
    - Basta! Vattene brutta strega!-
    Disse urlando il ragazzo, cercando di alzarsi e guardandola negli occhi. Ma quando incrociò il suo sguardo fu ancora peggio. Gli occhi azzurri di Kairi erano lucidi, impauriti e una vista del genere non poteva fare altro che richiamare il vero Sora. Già indebolito per il dolore della morte di Riku adesso doleva anche alla vista dei soli occhi della ragazza.
    - Non mi mandare via Sora, ti prego. Dobbiamo riportare i mondi come prima, dobbiamo tornare a casa nostra. Non lasciarmi ancora da sola! Mi hai lasciato per troppo tempo ad aspettarti! Io non tornerò senza di te, quindi adesso esci da lì e vieni da me!-
    Quelle parole, urlare fra il trambusto della battaglia, non erano rivolte al Sora che era a terra dolorante, bensì al vero proprietario del corpo, e Kairi sapeva che si trovava imprigionato nel suo stesso cuore. Cercava quindi di raggiungerlo, di farsi sentire da lui e fargli capire che non era solo ma che lei era lì.
    - Sora…torna da me…-
    Detto con un tono dolce come quello, provocò al falso Sora un colpo talmente forte al cuore che cadde completamente a terra. Gli sembrava che qualcuno gli avesse trafitto il petto, e lo sentiva pulsare come se stesse per esplodere. Senza le direttive del ragazzo tutti i suoi mostri vennero distrutti. Senza i vortici aperti da lui questi non si potevano nemmeno ricreare e di conseguenza presto rimasero solo le creature di Malefica. In questo modo Kairi riuscì a raggiungere Sora e a parlargli da vicino.
    Quando sentì che le era accanto non riuscì più a muoversi. Ormai la voce dalla ragazza era entrata nel suo cuore ed era riuscita a risvegliare l’altro se stesso. Per ora riusciva ancora a tenerlo imprigionato, ma certamente non per molto. Adesso Sora era sveglio e voleva uscire.
    - Ti scongiuro Sora, lascia andare il mio amico. Io non ce la faccio senza di lui, è l’unica cosa che mi è rimasta…ti prego…-
    - S-scordatelo…-
    Disse Sora faticosamente e alzandosi di qualche centimetro per guardare male la ragazza.
    - Sora è mio! E io non lo lascerò mai andare…-
    A quel punto Malefica avanzò scocciata fra gli Heartless e raggiunse il ragazzo, ormai troppo indebolito per porre resistenza, al suolo. Improvvisamente anche Pietro comparve dietro un muro della Fortezza, abbastanza lontano da lì, e si mise a guardare quello che stava accadendo.
    - Basta, ci state mettendo troppo e mi fate annoiare-
    Con una pedata Kairi venne allontanata da Sora che la strega prese per il colletto della maglia e sollevò davanti a lei.
    - Che fai? Lascialo!-
    Urlò Kairi vedendo che così la donna lo stava strozzando. Ma prese Sora per il collo cercando appunto di ucciderlo.
    - NO!!-
    Urlò ancora Kairi strattonando Malefica, ma lei scocciata da quel comportamento si innervosì.
    - Smettila ragazzina. Finché mi sei stata utile ti ho lasciato in vita ma ora basta!-
    Così dicendo la donna tramutò il suo bastone nero in una lama affilata e colpì la ragazza nel ventre che cadde a terra sanguinante.
    - KAIRI!!!!!-
    Urlò improvvisamente Sora e con tutte le ultime forze che gli erano rimaste.
    Il resto del gruppo aveva già deciso di uscire quando Malefica aveva preso Sora e ora che Kairi era addirittura stata ferita si precipitarono tutti fuori verso di loro.
    - Complimenti Sora-
    Rise intanto la strega.
    - Vedo che stai tornando alla normalità-
    Allora il ragazzo chiuse gli occhi. La mano di Malefica premeva sempre più forte e ormai a malapena respirava.
    - Paperino fa qualcosa!-
    Urlò Pippo e fu così che la donna si rese conto che erano usciti dalla Fortezza.
    - Allontanatela da Sora!-
    Urlò Paperino e Leon obbedì correndo fra i mostri oscuri e prendendo la strega alla sprovvista. La colpì e face cadere il ragazzo di nuovo a terra.
    Ora che Malefica era stata allontanata Paperino poté usare il suo scettro magico e rinchiudere la donna in una gabbia magica che le impediva di usare i suoi poteri.
    - Come osate! Tiratemi subito fuori di qui!-
    - Questo è un incantesimo che mi ha insegnato quel barbagianni di Merlino-
    Rispose Paperino movendo la codina bianca in segno di vittoria.
    - E tu lì ci rimarrai per un bel po’-
    La strega cercò di toccare le sbarre luminescenti che l’avvolgevano, ma si bruciò la mano e capì di non poter fare nulla, nemmeno col potere del Kingdom Hearts.
    Sulle sue creature poi non poteva contare perché il re, Leon, Pippo e Paperino le stavano massacrando come furie e presto sarebbero state sterminate.
    - S-sora…-
    - Non mi chiamare….-
    Rispose Sora a terra, continuando a tossire e con il collo e con il cuore che gli facevano un male incredibile. La ragazza invece, che lo stava chiamando disperata, era a terra come lui a poca distanza ma con una ferita ben più grave. Lo guardava piangendo e lui guardava lei, ma negli occhi di Sora c’era solo rabbia.
    - Non guardarmi neanche, muori e basta!-
    - Prima mi hai chiamata Sora…-
    - Hai sentito male-
    - No, tu mi hai chiamata…-
    - Insom…-
    Cercò di dire lui ma fu ancora preso dalla tosse. Aveva rischiato di morire soffocato e ne stava ancora pagando le conseguenze, oltre al fatto che a malapena riusciva a resistere al dolore del cuore che lo costringeva a stare a terra privo di forze.
    - Sora…-
    - Basta! Quanto ci metti a morire! Così il cuore la smetterà di farmi male!-
    - Si Sora…io forse sto per morire…ma prima tu devi tornare…-
    Così dicendo la ragazza si alzò. Sul suo viso comparve solo una leggera smorfia di dolore, nonostante il male fosse ben più grande e la ferita molto grave. Tutto questo perché si era fatta la promessa di riportare Sora come prima. Lo aveva promesso a se stessa, a Namine, a Roxas, a Riku, a tutti e una stupida ferita non l’avrebbe fermata.
    - Vattene…-
    Disse il ragazzo dagli occhi blu con la voce strozzata dal dolore. Ad ogni passo il dolore era sempre più forte, insopportabile e alla fine finì per pregarla di non avvicinarsi.
    - Scusami…ma lo devo far tornare-
    Proprio in quel momento gli Heartless e i Nessuno vennero sgominati. Assistettero quindi a quello che stava guardando Malefica da un po’, bloccata e immobile.
    Inizialmente Pippo voleva andare a soccorrere la ragazza ferita ma sia il re che Leon lo bloccarono, dicendo di non muoversi.
    - Ti prego…lasciami…io non ci tornerò più nell’oscurità…-
    A quel punto delle lacrime scesero sul viso del ragazzo e Kairi ebbe un attimo di esitazione.
    - Non ci voglio tornare…lì ci sono solo Heartless…e i ricordi dell’altro me stesso…non voglio tornare prigioniero e vedere lui che vive…non voglio-
    La disperazione del pensiero di tornare nell’oscurità era tale che il ragazzo non smetteva di lacrimare, senza singhiozzare anche se la sua tristezza era così grande che avrebbe voluto farlo.
    Ma la ragazza non si fece intimidire oltre. Il Sora oscuro aveva portato a distruzione troppi mondi, aveva rinchiuso Sora, ucciso Riku…tutte cose imperdonabili.
    Così con una mano cercò di tenersi la ferita dalla quale usciva molto sangue e si chinò verso di lui sfiorando il suo orecchio con la sua bocca.
    - Sora…torna da me-
    Questa volta il richiamo fu troppo forte. A quel punto lato oscuro del cuore di Sora non poteva fare più niente. Il ragazzo era già sveglio e adesso libero.
    Un’ultima lacrima scese sulla guancia del falso Keyblader e dopo quello un sussulto. Lentamente gli occhi del ragazzo si chiusero e svenne davanti a Kairi che cadde a terra anche lei, sentendo che il suo compito era stato portato a termine.
    - Kairi!-
    Gridò il re correndo verso di lei e tirandola su, cercando di reggerla.
    - Perché non si sveglia?-
    Chiese la ragazza più preoccupata per Sora che per lei.
    - E’ svenuto e non si sveglia…-
    - Non so perché Kairi, ma ora dobbiamo pensare a curarti-
    Neanche il tempo di muoversi che una strana luce partì dal corpo di Sora. Kairi aveva perso molto sangue e continuava a perderlo, ma per la paura che avesse sbagliato qualcosa rimaneva cosciente e sveglia a guardare l’amico.
    E il suo sforzo fu ripagato perché davanti agli occhi di tutti, Malefica e Pietro compresi anche se l’ultimo era nascosto e in disparte, accadde qualcosa di magnifico.
    In pochi secondi la luce, che era diventata quasi accecante, si diradò e un secondo corpo, più piccolo, venne a crearsi accanto a quello di Sora.
    I due Sora erano svenuti e entrambi a terra, l’uno accanto a l’altro. Facilmente riconoscibili per la statura e i vestiti diversi.
    Kairi si mise a piangere e re Topolino cercò di farla calmare visto che era peggio con la ferita che si ritrovava nel ventre. Ma Sora era tornato, era libero dal suo lato oscuro e la felicità era troppa per essere trattenuta. Il re si accorse di questo con le lacrime e le grida dei suoi due aiutanti, solo Leon rimase composto ma anche lui sorrise felice.
    Dopo poco i due si svegliarono, in contemporanea e allo stesso modo. Aprirono gli occhi e videro il cielo nero del Kingdom Hearts, gli unici istanti in cui entrambi stavano bene. Poi per il vero Sora arrivò il dolore al collo ancora dolorante per il quasi soffocamento, mentre per il secondo Sora arrivava la morte.
    Il vero custode del Keyblade si mise seduto per terra, prima si guardò un attimo a torno e poi incrociò le gambe, le braccia e si mise a fissare l’altro se stesso a terra ansimante. Non guardò molto gli altri che rimasero in silenzio quando lui iniziò a parlare.
    - Ci rivediamo Sora, ciao-
    Disse sorridendo il ragazzo e chiudendo gli occhi.
    - M-ma piantala….-
    Rispose l’altro.
    - No, dico sul serio. Quei vestiti, mi fanno venire tante cose in mente…sono felice di rivederti…anche se stai così-
    Difatti per lui non c’era tempo. Non era nato per vivere nel mondo esterno e ora che era senza la protezione del corpo di Sora, lui stava morendo.
    - Uccidimi ti prego-
    - Come prego?-
    - Non voglio tornare nel Kingdom Hearts. Quindi uccidimi! Ti supplico!-
    Sora sorrise e guardò ancora con viso dolce l’altro se stesso.
    - E io come farei senza di te?-
    Il Sora più piccolo allora cercò di smettere di ansimare e ascoltare. Respirare era quasi impossibile e stava soffrendo moltissimo, non vedeva l’ora che tutto quello finisse.
    - Mi hai fatto capire che sono troppo buono e che ho bisogno in fondo di un minimo di cattiveria, come farei se no…-
    - Vuoi dire che non hai intenzione di uccidermi?-
    - Facciamo un patto Sora, tu resti con me e con i miei amici e mi aiuti a vivere in questo mondo che mi da così tanti problemi. Che ne dici?-
    L’altro strinse i pugni e gli urlò contro.
    - Ma come fai ad essere così?!?! Come diavolo fai?! Ti ho sigillato, massacrato, portato via tutto quello che avevi!! Ma come fai??-
    - Per questo ho bisogno di te. Non so dire no alle persone e detesto vederle morire-
    Allora il Sora più grande riprese il sorriso e si alzò in piedi.
    - Io non vivrò mai con voi! Con le persone che mi hanno dimenticato per un anno! Non posso sopportare tutto quello che mi hanno fatto! In quell’uovo di vetro…-
    A quel punto non fu in grado di dire più niente. Alzato prima di qualche centimetro ora ricadde forte al suolo, sfinito per l’aver urlato. Riprese a respirare forte come dopo una intensa corsa, ma l’ossigeno ormai non arrivava più.
    - Sai una cosa?-
    Disse Sora guardando fisso il ragazzino a terra.
    - Non sono stati loro a dimenticarsi di te, ma tu che ti sei dimenticato di loro-
    - Tu menti! E poi come faresti a saperlo?-
    - Me lo sono ricordato…ma in compenso perderò tutti i tuoi ricordi di questi ultimi giorni…non mi rimarrà niente…-
    Il falso Sora ammutolì e rimase a guardare l’altro in piedi e davanti a lui. Mentre gli altri a quelle parole si agitarono e cercarono di dire qualcosa senza riuscirci.
    - C-cosa ti sei ricordato?-
    Chiese ancora piano il secondo Sora.
    - Della Torre…di Namine…quando siamo arrivati da lei sia io che te avevamo dimenticato tutto…avevamo dimenticato persino i nostri amici-
    - No…non è vero-
    - Si che è vero-
    Disse sorridendo Sora.
    - Lei ci ha aiutati, solo così potevamo recuperare i nostri ricordi. Ci abbiamo messo un anno ma…alla fine siamo tornati che non ricordavamo quello che era realmente successo, nemmeno di Namine-
    Il falso Sora a terra continuò a guardare l’altro. Anche se lo sforzo era atroce visto stava troppo male fuori dal Kingdom Hearts e senza il corpo dell’altro se stesso. Adesso capiva come stava Sora quando lo aveva portato nel mondo oscuro e lo aveva addirittura costretto a combattere.
    - Avanti, prima che sia troppo tardi. Entra dentro di me, ma a patto che sia io a mantenere il corpo e su questo non voglio sentire obbiezioni-
    Così dicendo gli porse la mano e aspettò che l’altro l’afferrasse.
    - E…e io?-
    - Tu non verrai sigillato, tranquillo. Fa troppo male-
    Al piccolo Sora scese una lacrima sulla guancia e prese la mano dell’altro se stesso. Scaturì ancora una volta una forte luce, che in qualche modo risvegliò il gruppo che era rimasto a guardare e ad ascoltare impietrito tutto quello che dicevano.
    - Ah, per favore-
    Disse ancora Sora prima di riunirsi con l’altro se stesso.
    - Dite a Riku che quando veniva da me lo sentivo, e che senza di lui non ce l’avrei mai fatta-
    Queste parole furono le ultime dette da lui e quando la luce scomparve i cinque poterono vedere che era rimasto un solo Sora in piedi e in mezzo al giardino.
    Era fermo nel solito punto e dava le spalle agli altri.
    - Sora…-
    Disse piano Kairi, ancora ferita a terra, e il ragazzo si girò subito rispondendo al proprio nome.
    - Ragazzi…ma dove siamo? Kairi! Sei ferita!-
    Sora si precipitò verso il re e la ragazza stesa e piena di sangue.
    - Chi ti ha fatto questo? E perché c’è Leon? E perché Malefica è prigioniera là dentro??-
    - Sora calma!-
    Disse Paperino.
    - Ma non ricordi proprio nulla?-
    - Ricordare? Ricordare cosa?-
    A quelle parole tutti sussultarono e sentirono in contemporanea una morsa al cuore, tutti tranne malefica che restò impassibile a guardare e anche un po’ divertita.
    - Sora calmati-
    Disse il re riferendosi all’agitazione del ragazzo per la ferita di Kairi.
    - Abbiamo bloccato l’emorragia, non morirà. Ma tu dimmi, qual è l’ultima cosa che ricordi?-
    - L’ultima? Io stavo andando da Riku…mi ricordo che era nel Kingdom Hearts…ma certo! Riku!-
    Disse Sora scattando in piedi e voltandosi verso la torre. Sopra di essa c’era il cuore che fluttuava in aria ed essendo quello il Kingdom Hearts Riku doveva trovarsi lì. Senza sentire nessuno il ragazzo scattò a corsa verso la torre.
    - Sora! No! Aspetta!-
    Gridò Pippo.
    - Quello non è lo stesso Kingdom Hearts!-
    Gridò ancora Paperino.
    Ma Sora non gli ascoltò. Non gli importava dove si trovasse e cosa fosse successo ma se si ricordava che Riku era nel Kingdom Hearts senza di lui, doveva raggiungerlo subito.
    - Oh, lasciatelo andare-
    Disse Malefica dall’interno della gabbia.
    - Tanto la cosa peggiore che potrebbe succedergli è quella di finire prigioniero nel Kingdom Hearts-
    Sentendo quelle parole scattarono tutti in piedi pronti ad inseguire Sora. Leon prese in braccio Kairi cercando di fare il più delicatamente possibile e aprirono la stessa porta che aveva aperto il ragazzo poco prima.

    - Riku!-
    Urlò Sora aprendo l’ultima porta bianca prima della cima della torre. Era tutto buio e sembrava esserci proprio il nucleo del Kingdom Hearts. Al ragazzo sembrava essere già stato lì ma non ci pensò, al contrario barcollò nel buio completo cercando di trovare il proprio amico.
    Improvvisamente inciampò in qualcosa e finì a terra.
    - Ahia! Ma cosa c’è qui?-
    Quando i suoi occhi si furono abituati al buio poté distinguere la figura di Riku a terra e privo di sensi.
    - Riku! Riku!-
    Gridò il ragazzo scuotendolo e cercando di farlo riprendere.
    - Riku che cos’hai? Riku!-
    Ma il ragazzo non rispondeva e non si svegliava. Sora allora si fermò e si chiese cosa fosse successo al proprio amico e perché non si svegliasse.
    - Distruggi il Kingdom Hearts Sora!-
    Disse il re con il fiatone arrivando sulla cima della torre con gli altri.
    Il ragazzo dagli occhi blu realizzò allora che Riku doveva aver perso il cuore e l’unico modo per renderglielo era quello di distruggere il regno oscuro dal nucleo, che per suo fortuna si trovava proprio davanti a lui.
    - Maestà! Ma vuole scherzare? Come pretende che Sora riesca a distruggerlo tutto da solo?-
    Disse Paperino che però dovette ricredersi quasi subito.
    Sotto gli occhi attoniti dei cinque, Sora partì a razzo con il Keyblade verso il centro del Kingdom Hearts. Il ragazzo lo colpì con tutte le sue forze e lo spaccò letteralmente in due.
    - Ma come ha fatto?-
    Chiese Leon.
    Normalmente ci voleva un po’ di più per distruggere un intero Kingdom Hearts, ma forse la risposta era che lo aveva distrutto la stessa persona che poco prima lo aveva creato.
    Il nucleo una volta diviso esplose liberando la sua potenza, i cuori, e una luce talmente forte che scacciò via tutta l’oscurità. Sora venne spinto contro il muro per via dell’impattato e si perse lo spettacolo dei cuori che partivano in ogni direzione per raggiungere i propri corpi lasciati ad aspettarli. Anche il cuore di Riku ritornò dal suo proprietario.

    - Non è possibile!-
    Urlò Malefica dall’interno della gabbia vedendo sgretolarsi il grande cuore sulla cima della torre.
    - Non può averlo distrutto! Non può aver distrutto il mio Kingdom Hearts! Solo la persona che lo ha creato potrebbe distruggerlo così…-
    - Zitta un po’ Malefica!-
    Disse Pietro comparendo davanti a lei.
    - E’ lui quello che lo ha costruito. Ora che si sono riuniti sono la stessa persona!-
    - No! Non ci credo! NOOOOOOOO!!!!!!!!!-
    Urlò talmente forte la donna che le sue urla furono udite anche dalla cima della torre nella quale si trovavano ancora gli altri.

    - Ahi che male!-
    Disse Sora rialzandosi da terra e tenendosi la testa. Aveva picchiato un bel colpo per via dell’impatto del Kingdom Hearts.
    - Tutto bene Sora?-
    Chiese Kairi ancora in braccio a Leon e con una pezza piena di sangue sul ventre.
    - Si…ma questo dolore alla testa…mi ricorda una certa botta che mi ha dato Riku…-
    Pronunciando il suo nome Sora si ricordò dell’amico ancora steso a terra del quale si era momentaneamente dimenticato. Allora accorse verso di lui e riprese a scuoterlo come prima, solo che ora il Kingdom Hearts era distrutto e i cuori erano liberi, quindi Riku doveva svegliarsi per forza.
    - Riku! Svegliati! Riku! Sono io! Sono Sora!-
    Il ragazzo lentamente aprì gli occhi verdi. Adesso c’era la luce sulla cima della torre e poté riconoscere immediatamente il volto del proprio amico che gli stava davanti e che lo stava scuotendo.
    - S-Sora…sei quello vero?-
    Chiese Riku ancora stordito ma volendo controllare.
    - Quello vero? E che significa? Io sono l’unico e vero Sora!-
    Il ragazzo dai capelli argentei allora lo guardò bene negli occhi. Quello sguardo dolce e premuroso non poteva appartenere a nessun altro se non al suo amico. Il vero Sora era tornato.
    Riku allora sorrise, aprì meglio gli occhi e da terra scattò seduto per abbracciare l’altro che rimase immobile e un po’ stupito per la reazione del ragazzo dagli occhi verdi.
    - Sora! Che bello! Sei tornato! Sei tornato da noi!-
    Riku continuò ad abbracciarlo e a stringerlo forte tanto che non lo lasciava respirare.
    - Ok. Ok Riku. Basta…ho capito che ti sono mancato-
    -Certo che mi sei mancato stupido! Sono così felice di vederti!-
    Disse continuando a stringerlo.
    - Smettila Riku-
    Lo supplicò non riuscendo quasi più a respirare.
    - Dai, sono passate solo poche ore! E poi se ti mancavo tanto perché mi hai lasciato sull’isola? Non ti credere che mi sia dimenticato il colpo che mi hai dato, questa me la paghi-
    Riku allora lasciò la presa e lo guardò negli occhi. Rimase zitto a fissarlo, qualcosa non andava in Sora e quelle parole glielo confermavano.
    - Riku-
    Gli disse il re avvicinandosi ai due.
    - E’ inutile, Sora non si ricorda niente-
    - Come sarebbe a dire che non si ricorda niente?!-
    Urlò Riku scattando in piedi e guardando l’altro che era rimasto ancora a terra a guardarlo.
    - Si deve ricordare! Tutto quello che è successo! Lo deve ricordare per forza!-
    - Ricordare e ricordare. E’ da prima che me lo dite, ma si può sapere cosa dovrei ricordare?-
    Riku allora indietreggiò. Non era possibile. Sora aveva perso tutto quello che era successo in quelle settimane. Non si ricordava del Kingdom Hearts nel quale l’altro se stesso lo aveva catturato, non si ricordava tutto quello che aveva fatto e nemmeno le volte che Riku era andato a trovarlo.
    - Riku ascolta. Sora si è unito all’altro se stesso, ha avuto pietà di lui vedendo che stava morendo fuori dal Kingdom Hearts. Prima di farlo ci ha detto che si era ricordato una cosa che aveva dimenticato, ovvero il motivo per cui era rimasto nella capsula per un anno. In cambio però ha detto che avrebbe perso tutti i ricordi di questi ultimi giorni-
    Riku rimase senza parole e il re allora continuò.
    - Ha anche detto di dirti…che quando andavi da lui riusciva a sentirti e che senza di te non ce l’avrebbe mai fatta. Per te queste parole vogliono dire qualcosa?-
    Il ragazzo non rispose, ma abbassò lo sguardo e anche se i capelli gli coprivano gli occhi gli altri poterono vedere bene un paio di lacrime che scendevano sul suo volto.
    Dopo essersi passato una mano sul viso guardò ancora Sora a terra che gli ascoltava senza capirci una parola e gli tese una mano per aiutarlo ad alzarsi.
    - Vieni Sora. Hai combinato un po’ di guai, sai? E’ il momento di metterli a posto-
    Il ragazzo dagli occhi blu allora prese la mano che Riku gli stava porgendo e si alzò.
    -Ti spiegherò strada facendo-
    Riku sorrise e così facendo trasmise tranquillità all’altro ragazzo che sorrise anch'esso e che, sentendosi al sicuro, decise di andare con l'amico dai capelli argentei.




    The end.
    Va beh...come avrete capito i due aggiusteranno un po' le cose...e questo lo vedremo nell'epilogo. Ditemi se vi è piaciuta oppure no, ciao a tutti!!! A presto!!!

    Edited by Francesca_Kirara - 6/12/2007, 13:00
     
    Top
    .
  5. cagnolino
     
    .

    User deleted


    allura innanzitutto come ho già detto parecchie volte la tua ff mi piaciuta tantissimo, la storia, il Sora oscuro e quello buono, ma soprattutto la strana bontà di Riku che nn gli avrei mai attribuito. XD. che dire... è stata un storia piena di colpi di scena e la lettura è sempre stata scorrevole senza troppi intoppi. Bellissima, davvero, i miei complimenti che sei riuscita a finirla.
    Alla prox XD
     
    Top
    .
  6. Francesca_Kirara
     
    .

    User deleted


    Ed ecco il finalissimo :sobsob: buona lettura :sobsob:




    Capitolo 21
    EPILOGO



    Sora e Riku scesero le scale della torre, seguiti silenziosamente dal resto del gruppo. I ragazzi era zitti e muti, un po’ per lo stupore e un po’ per la gioia. Ormai era tutto finito. L’incubo del Sora malvagio e oscuro era solo un ricordo lontano. Il loro amico adesso era tornato ed era lì con loro pronto a mettere le cose apposto, nonostante non capisse bene cosa fosse successo.
    - Ragazzi però mi dovete dire come mai Malefica è in quella gabbia e si dispera-
    Disse il ragazzo dagli occhi blu incrociando mani e braccia e pensando all’ultima volta che aveva visto la strega. E ora era di fronte a lui imprigionata in quel modo.
    Ma non ci fu tempo di rispondere, le cose non era ancora tornate del tutto apposto. Il cielo di Giardino Radioso adesso era azzurro e il sole splendeva sulla città, ma c’erano parecchie cose da fare.
    Ad esempio aiutare Kairi che, nonostante la ferita fosse stata tamponata e l’emorragia bloccata, soffriva molto e continuava a tremare. Aveva tenuto duro fino a quel momento ma poi anche lei aveva ceduto.
    Per le scale Riku non gli aveva spiegato molto ma gli aveva detto che era stata Malefica a ferire Kairi, colpendola con una lancia appuntita.
    Leon, che aveva tenuto in braccio la ragazza per tutto il tempo, l’appoggiò a terra facendo in modo che stesse ferma e immobile.
    - Dobbiamo trovare il modo di curarla-
    Disse Pippo avvicinandosi.
    - Siamo lontani da tutto, e su questo mondo non abbiamo niente. Paperino tu non puoi chiuderle la ferita?-
    Chiese il re.
    Ma il papero dovette fare cenno di no con la testa. La sua magia non poteva curare una ferita del genere, non ne era capace. Ma la ragazza soffriva molto e se non avessero fatto qualcosa in fretta avrebbe preso anche una grave infezione.
    - Kairi cerca di resistere!-
    Le disse Riku sorreggendola.
    - Non puoi cedere ora che è tutto finito. Non sei arrivata fino a questo punto per morire davanti al vero Sora-
    Ma la Kairi non poteva fare altro che stringere i denti. La ferita faceva troppo male e se prima non la considerava per la preoccupazione nei confronti di Sora, ora invece la sentiva bene.
    Il ragazzo dai capelli a punta, che fino a quel momento era stato leggermente in disparte, improvvisamente si avvicinò. Lentamente arrivò fino a Kairi, scostò Riku e guardò bene la ferita. Poi poggiò la sua mano un po’ intimorita, come se non fosse sicuro di quello che faceva, sulla ferita della ragazza stesa a terra.
    In pochi secondi un fumo nero evaporò da sotto la mano del ragazzo e quando Sora la tolse dal ventre di Kairi non era rimasto niente. Sora aveva curato la sua ferita.
    - Ma come hai fatto?!-
    Chiese Riku sbalordito.
    - Io…non lo so!-
    Rispose Sora sentendosi osservato da tutti, Kairi compresa, che ancora non credeva di essere completamente guarita.
    - Ho solo pensato di poterlo fare e l’ho fatto! Non so perché ma sapevo di poterlo fare!-
    - Sora…-
    Disse il re guardandolo bene negli occhi.
    - Quello è il potere dell’oscurità che possedeva l’altro te stesso. E’ normale che una volta uniti anche tu possa usufruire dei suoi poteri, ma per favore…non ne fare molto uso…si parla sempre di oscurità-
    - C-erto-
    Rispose il ragazzo.
    - Non ci capisco molto ma va bene. Non lo userò-
    Il re tirò un sospiro di sollievo e Kairi si mise a sedere sull’erba del giardino della fortezza e guardò il ragazzo nei suoi intensi occhi blu.
    - Sora, grazie-
    - P-prego!-
    Rispose l’altro imbarazzato.
    - Mi sei mancato tanto-
    Disse ancora lei abbracciandolo e stringendolo forte. Ora che la ferita non le faceva male lo poteva fare ed era anche felice di farlo. Gli era mancato troppo, in tutti quei giorni senza sapere dove fosse e cosa facesse era stata troppo male. Ma ora era davvero fra le sue braccia, era il Sora di sempre e anche se aveva qualche ricordo in meno era sempre lui.
    - Scusa Kairi, ma ti devo rubare Sora-
    Disse Riku prendendolo e facendoli vedere Malefica.
    - Vedi quella stregaccia? Beh…diciamo che ce ne ha fatte tante anche questa volta. Che ne dici se uniamo i nostri Keyblade e la confiniamo in qualche parte remota dell’universo?-
    - Lo farei solo anche per il fatto che ha colpito Kairi-
    Rispose il ragazzo dagli occhi blu materializzando la sua arma e avanzando con Riku verso la gabbia della donna imprigionata.
    - Bravo Sora, un po’ di cattiveria alle volte non guasta-
    Disse Riku sorridendo all’amico, e anche lui sorrise.
    I due puntarono i Keyblade verso Malefica e il povero Pietro che stava cercando di aprire la gabbia in qualche modo dall’esterno.
    - Io apro e tu spingi?-
    Chiese Sora al ragazzo dai capelli argentei.
    - Certamente-
    Detto questo Sora creò una serratura di grandi dimensioni dietro la prigione della donna. Quando la porta si aprì fu possibile notare come dentro di essa ci fosse solo lo spazio e il vuoto assoluto. Pietro scappò e giusto in tempo perché Riku partisse all’attacco colpendo la gabbia e facendo cadere Malefica nella porta.
    - Nooooooooo!!!!!!!!!-
    Urlò la donna precipitando nel vuoto oltre di essa, ma le sue parole furono troncate quando la serratura si richiuse e non rimase più nulla nel giardino della Fortezza.
    Leon, il re, Paperino, Pippo e Kairi corsero verso Sora e Riku ridendo e prendendo in giro il ragazzo.
    - Sora! Come sei stato cattivo-
    E poi tutti scoppiarono a ridere.
    - E’ la prima volta che me lo sento dire-
    Rispose il ragazzo sorridendo.
    - E proprio per essere cattivo, vostra maestà…impedite a Pietro di scappare-
    Le parole di Sora fecero ricordare a re Topolino che Pietro stava scappando, così il re con pochi balzi e colpi di Keyblade riuscì a bloccarlo e a dichiararlo ufficialmente in arresto per tradimento alla corona.
    Di conseguenza fu legato e inviato sulla gummiship dove avrebbe poi raggiunto il castello del re per il processo.
    - E’ meglio che non lo lasci da solo con la nave. Scusate ma io torno sulla gummiship-
    Disse il re al resto del gruppo.
    - Non si preoccupi, tanto io e Sora dobbiamo chiudere un po’ di serrature. Diciamo tutte quelle che ci sono-
    - Tutte le serrature?-
    Chiese il ragazzo sgranando gli occhi e saltando in aria.
    - E chi è stato l’idiota che le ha aperte tutte?-
    I ragazzi si guardarono a vicenda e iniziarono a ridacchiare fra loro fino a che Kairi disse:
    - Tu Sora, mi dispiace-
    Il ragazzo rimase un po’ interdetto e senza parole.
    - Io invece torno a casa a prendere gli altri. Adesso possiamo ritornare a vivere nella fortezza-
    Disse Leon felice della notizia.
    - Aspetta Leon, vengo anch’io!-
    Disse Kairi saltando verso il ragazzo e come lei anche Paperino e Pippo.
    - Vogliamo tornare a ringraziarli-
    Disse Pippo.
    - E poi Sora e Riku non hanno bisogno di noi-
    Aggiunse Paperino.
    - Ma come faranno a chiudere le serrature? Ci vorrebbe una seconda gummiship-
    Chiese Leon ai ragazzi e in effetti il problema c’era e non sapevano come risolverlo, tutti tranne Riku.
    - Ma la nostra gummiship è Sora!-
    Rispose Riku ridendo.
    - Io?-
    - Certo, puoi aprire passaggi e serrature a tuo piacimento. Basterà andare su tutti i mondi interessati, distruggere i migliaia di Heartless che ci sono e poi richiudere tutto-
    - Migliaia?? Tutto??-
    Ripeté il ragazzo dagli occhi blu schoccato.
    - Forse è meglio dire milioni Riku-
    Corresse il re ripensando bene a tutti i mondi.
    A quelle parole Sora cadde a terra impressionato da tutto quello che era successo e da tutto quello che doveva ancora fare.
    - Ma sono davvero stato io a fare tutto questo?-
    - No Sora-
    Rispose Riku accucciandosi verso di lui e cercando di guardarlo negli occhi, anche se il suo amico cercava di evitare uno sguardo diretto.
    - Non sei stato tu. Ma una persona del tutto diversa da te, sia nel cuore che nell’anima-
    Gli altri cinque capirono che quello era un momento delicato e che i due dovevano rimanere da soli, quindi ognuno andò a fare quello che aveva detto dandosi appuntamento tutti sulla gummiship una volta finito.
    - Io…ancora non capisco cosa è successo in questi giorni…-
    - Sono successe tante cose. Abbiamo combattuto tanto io e te, ti ho rincorso in ogni mondo in cui andavi. Siamo anche caduti da un tetto alto trenta metri insieme!-
    - E io non mi ricordo niente-
    - E’ giusto che sia così-
    A quelle parole Sora alzò gli occhi e guardò fisso Riku.
    - Quelli non erano i tuoi ricordi, ma i suoi. Tu con lui non c’entri niente. Lui ha fatto tante cose terribili che tra poco vedrai, ma tu non devi sentirti responsabile perché non sei stato tu a farle-
    - Ma io….dov’ero Riku?-
    - La parte oscura del tuo cuore ti aveva sigillato, eri rinchiuso. Però io ti venivo a trovare sai, quasi tutti i giorni venivo a farti compagnia-
    Il ragazzo dai capelli a punta allora sgranò i suoi grandi occhi azzurri e si toccò il petto.
    - C’è una cosa che ricordo…l’unica…-
    - D-Davvero?? E quale?-
    Chiese Riku stranamente emozionato.
    - Non so…un dolore…qui nel petto…ho come lo strano ricordo di te che mi picchi per tre volte sul petto e io che ti chiedo di smetterla…solo questo. mi dispiace…-
    Riku rimase bloccato, immobile. Gli occhi erano lucidi e Sora credette che questo fosse un brutto segno così continuò a scusarsi. Ma il ragazzo dai capelli argentei lo azzittì con un abbraccio improvviso.
    - E’ l’unica cosa che volevo ti ricordassi…solo quella…-
    Poi, come se non fosse successo niente, Riku si scansò e fece alzare Sora dicendogli i aprire il primo portale. C’erano molti mondi da portare alla normalità e poco tempo, quindi dovevano sbrigarsi.
    Sora era sempre un po’ stranito e dispiaciuto per tutto quello che gli amici dovevano aver passato, Riku invece era felice.
    Sora si era ricordato di quando il ragazzo dagli occhi verdi era riuscito a svegliarlo. Solo Kairi aveva il potere di farlo, ma anche lui non era stato da meno e per un attimo lo aveva riportato indietro.
    - Wow, non pensavo di poterlo fare-
    Disse il custode del Keyblade sbalordito quando riuscì a materializzare un vortice oscuro davanti a lui.
    - E’ molto più comodo non pensi?-
    Chiese Riku sorridendo e prendendo la mano dell’amico per saltare nel portale insieme.
    - Dove porta Sora?-
    - Non lo so….ho pensato ad Halloween town…-
    - Allora andiamo a chiudere la serratura di Halloween town-

    - Addio Kairi-
    Disse Aerith abbracciandola.
    - Mi mancherai-
    - Grazie Aerith, anche tu mi mancherai…tutti voi mi mancherete…è un peccato che una volta chiuse le serrature non potremo più vederci-
    Anche Paperino e Pippo confermavano le parole della ragazza. Effettivamente quello era un addio per tutti loro, visto che non ci sarebbe stato più modo di vedersi.
    - Ma non potrebbero lasciarle aperte?-
    Chiese Yuffie intervenendo nel discorso.
    - Così con un piccolo viaggio potremmo vederci sempre-
    - Non dire sciocchezze Yuffie-
    Le disse scontrosamente Leon fulminandola con lo sguardo.
    - Se venissero lasciate aperte sarebbe tutto inutile, gli Heartless continuerebbero ad arrivare visto che sterminarli completamente è impossibile. L’unico modo è proteggere i mondi con le serrature e sgominare le creature oscure che vi sono già dentro-
    - Già. Povero Sora, adesso dovrà distruggere tutti gli Heartless di tutti i mondi…sarà stato sconvolto quando lo avrà saputo-
    Disse Cid pensando al ragazzo impegnato a uccidere mostri e a chiudere serrature contemporaneamente.
    - Infatti, non credo che sia stata una buona idea quella di dirglielo subito-
    Disse ridacchiando Paperino.
    - Già lo svegliarsi improvvisamente e venire a sapere di aver portato alla rovina praticamente ogni mondo conosciuto e di aver riaperto tutte le serrature è stato uno shock, quando Riku ha aggiunto che doveva sconfiggere milioni di Heartless è decisamente crollato-
    - Ma ditemi-
    Disse Merlino entrando dopo un po’ anche lui nella conversazione.
    - Veramente Sora non si ricorda niente di quello che ha fatto?-
    - Niente-
    Ammise Kairi sospirando.
    - Ma forse è meglio così, ho sentito che anche Riku lo diceva ma il discorso sui ricordi che appartenevano al falso Sora non l’ho capito-
    - Credo che abbia voluto dire che non doveva avere i ricordi di un’altra persona, visto che quello non era lui…e poi secondo me…lui ha dato i suoi ricordi di questi giorni in cambio di quelli di un anno fa che aveva perso…-
    - Per una volta hai detto una cosa sensata Pippo-
    Disse ancora il papero prendendolo in giro.
    - Ma ora dobbiamo andare. Anche se Sora e Riku ci metteranno un po’ noi raggiungiamo sua maestà-
    - Portateli i nostri saluti allora, e anche a Sora che non abbiamo potuto rivedere-
    Disse Aerith gentilmente.
    - Lo faremo, addio amici-
    Disse Pippo salutando e incamminandosi con Paperino e Kairi.

    Passarono molte ore, e il re e gli altri dovettero aspettare sulla gummiship, in compagnia di Pietro legato, il ritorno dei due ragazzi.
    Quando fu ormai notte un vortice si aprì nel mezzo della navicella e comparvero Sora e Riku veramente a pezzi.
    - Ci sono troppi mondi in questo universo-
    Disse Riku gettandosi a terra sfinito.
    - E ci sono anche troppi Heartless-
    Aggiunse Sora seguendo l’amico e buttandosi sul pavimento respirando profondamente.
    - Ci avevo messo tanto la prima volta per chiuderle tutte….e oggi ho dovuto farlo in poche ore…in più ho combattuto contro milioni e milioni di Heartless e Nessuno…-
    Disse il ragazzo dagli occhi blu guardando il soffitto e giurando a se stesso che non si sarebbe più rialzato da quel pavimento da quanto era stanco.
    - Ma siamo stati bravissimi sapete? Mentre lui chiudeva una serratura io uccidevo i mostri e ci davamo il cambio quando io dovevo trovarla e intanto lui sgominava gruppi di creature-
    Disse Riku sorridendo ed essendo felice che ora era tutto finito.
    - Deve essere stata dura però rivedere tutti gli abitanti dei mondi…spiegarli tutto e scusarsi per quello che era successo…-
    - Kairi, per cortesia…non tocchiamo quel tasto! Alice appena mi ha visto mi è corsa in contro dicendo di non essere “piccola”! Lei è stata la migliore come ha reagito-
    Ammise il ragazzo dai capelli argentei fissando la ragazza che lo guardava seduta vicino a loro e cercando di farli forza.
    - Sapete che vi dico?-
    Disse Sora guardando tutti gli amici e compreso il re che erano pronti ad ascoltarlo.
    - A me non mi prendete più, dopo questa mi chiudo sulla mia isola e per la prossima catastrofe chiamate qualcun altro, chiaro??-
    Ma tutti si misero a ridere e guardarono il ragazzo a terra con aria felice.
    - Ragazzi-
    Disse Riku continuando a ridere da steso a terra.
    - Questo è il nostro nuovo Sora-
    Kairi, Paperino, Pippo e il re confermarono quelle parole e continuarono a ridere nonostante il custode del Keyblade non capisse cosa ci trovavano di divertente.
    - Avanti ora basta, sarete affamati. Se vi alzate vi prendo qualcosa da mangiare-
    Disse Kairi continuando a ridacchiare ma cercando di fare la seria.
    - Arrivo-
    Disse Riku scattando in piedi e pronto per cenare.
    - Eccom…-
    Cercò di dire Sora provando ad alzarsi ma ricadde al suolo, svenuto.
    - Sora!-
    Urlò Riku correndo verso di lui.
    - Ma…sta dormendo…-
    Disse il ragazzo sbalordito. L’amico era così stanco che non aveva avuto nemmeno la forza per alzarsi e quando ci aveva provato si era addormentato di colpo.
    - Forse dovremmo lasciarlo stare-
    Disse Pippo.
    - Ha bisogno di dormire, su questo non c’è dubbio-
    I cinque allora concordarono di lasciarlo in pace e di svegliarlo solo una volta raggiunta l’isola. Lo coprirono con una coperta calda e andarono a cenare, dando qualcosa anche al povero Pietro sempre legato e immobile.

    Sora venne svegliato da uno scossone. Aprì lentamente gli occhi ma venne accecato da quelli che sembravano raggi del sole. Allora fece una smorfia e si portò una mano sul viso. Era ancora tutto intorpidito ma sentiva che c’era qualcosa di strano, come se non fosse sdraiato ne in terra ne su un letto.
    - Buongiorno Sora, giusto in tempo per salutare-
    Sentendo la voce di Riku il ragazzo aprì meglio gli occhi per guardarlo. L’amico dagli occhi verdi lo teneva in braccio e per questo sentiva qualcosa di strano, e anche un bel calore oltre a quello del sole.
    Avendo avuto questa sorpresa di colpo, si dimenò per essere lasciato e Riku lo appoggiò in terra.
    - Sbrigati oppure partiranno senza salutarti-
    Lo incitò ancora il ragazzo accanto a lui e allora Sora vide che di fronte aveva la gummiship pronta a partire. Si guardò in torno e vide solo sabbia, mare e cielo. Erano tornati tutti e tre a casa.
    - Siamo tornati-
    - Si, Sora-
    Gli disse Kairi sorridendoli.
    - Ieri sera ti sei addormentato di colpo e stamani abbiamo raggiunto la nostra isola-
    Il ragazzo allora guardò con i suoi grandi occhi blu i tre amici che erano sulla porta della navicella in partenza. Solo in quel momento si era reso conto che una volta chiusa la serratura non si sarebbero mai potuti rivedere e quindi quello era un addio con Paperino, Pippo e il re.
    - Ragazzi…-
    Riuscì solo a dire Sora visto che ognuno di loro lo salutarono dicendo:
    - Ciao Sora, resta sulla tua isola mi raccomando! Non cacciarti nei guai!-
    Disse starnazzando Paperino e entrando nella gummiship.
    - Ci mancherai ragazzo!-
    Aggiunse Pippo entrando subito e correndo dietro al compagno.
    - Abbi cura di te e chiudi la serratura quando ce ne saremo andati-
    Disse il re entrando anch’egli in fretta sulla navicella.
    - No, fermi…aspettate-
    Ma dopo pochi secondi essa si alzò in volo e i tre sparirono nel cielo diventando ben presto solo un puntino lontano.
    - Ma perché?-
    Chiese Sora non riuscendo a capire e girandosi verso Riku.
    - Hanno fatto così perché altrimenti si sarebbero messi a piangere davanti a te-
    Gli rispose Kairi ma il ragazzo dagli occhi blu fu scettico.
    - Piangere? Ma no, non ci credo-
    Le sue parole però lo tradirono e due piccole lacrime scesero sulle sue guance mentre teneva lo sguardo basso rivolto a terra.
    - Penso anch’io Sora. Sono stati così tanto con te che erano molto tristi. Prima che ti svegliassi hanno detto che era meglio se non gli vedevi partire perché non sarebbero riusciti a dirti addio. Infatti se hai notato non te lo hanno detto-
    Il ragazzo rimase bloccato con la sua tristezza e dispiacere. La lontananza era terribile ma loro stavano bene e tutto era finito, quindi non c’era motivo di piangere.
    - Sora, tutto bene?-
    Gli chiese Kairi avvicinandosi.
    - Si, grazie. Ora chiudiamo quella serratura-
    Così dicendo il custode del Keyblade materializzò la sua arma e fece comparire una gigantesca serratura nel cielo dell’isola, che chiuse con i suoi poteri e che poi fece scomparire non lasciandone traccia.
    - Adesso è tutto finito Sora-
    - Si, hai ragione-
    Rispose il ragazzo a Riku. Kairi intanto lì salutò dicendo che sarebbe voluta andare a casa e di raggiungerla dopo, visto che gli avrebbe preparato un pranzo magnifico per festeggiare il ritorno.
    I due ragazzi rimasero allora da soli sulla spiaggia a fissare l’orizzonte.
    - Anche se ne sono successe tante…mi sembra solo ieri che me ne sono andato da quest’isola per la prima volta e ho incontrato Paperino e Pippo-
    - Io preferisco non ricordare quando me ne sono andato da qui!-
    Disse ridendo Riku strattonando anche Sora.
    - Vedo che hai superato la cosa, eh Riku?-
    - Ho superato tante cose in queste settimane-
    - Poi mi racconterai vero?-
    - Certamente, ah…mi dispiace per quella botta in testa…-
    Sora allora sussultò e guardò l’amico con gli occhi che gli brillavano.
    - Già! Io ti devo rendere un colpo sulla testa!-
    - No...no Sora! Non ci provare!-
    - Oh si che ci provo!!-
    Disse ridendo il ragazzo dagli occhi blu e rincorrendo l’altro sulla spiaggia che scappava ridendo anch’esso.
    - Tanto non mi prendi!-
    Lo canzonò Riku girandosi verso di lui.
    - Lo vedremo!-
    Rispose Sora materializzando in fretta un vortice nero. Il ragazzo vi entrò dentro e comparve esattamente davanti all’amico che stava scappando, quindi lo buttò a terra cogliendolo di sorpresa.
    - Ma così non vale!-
    - Certo che vale! Questo potere lo devo usare no?-
    - Menomale che il re ti aveva detto di non usarlo!-
    - Ma il re non è qui in questo momento-
    Disse ridendo e continuando a dar noia a Riku cercando pure di fargli il solletico.
    - Oh, sai che questo Sora mi piace?!-
    Rispose l’altro ridendo e entrambi rotolandosi sulla spiaggia e riempiendosi di sabbia della loro isola, della loro casa dalla quale non se ne sarebbero mai più andati per nessun motivo al mondo.


    --------------------------------------------------------------------------------

    Nota dell'autrice:
    ED E' FINITA DEL TUTTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    :sobsob: :sobsob: :sobsob:
    Lo so, sono pazza ma voglio fare come nel videogioco. Fate finta che questi siano i titoli di coda, dopo c'è un ultimo pezzo che in pratica è il finale segreto.
    Sono sempre triste alla fine di un racconto :sobsob: tutto è finito bene, visto? Alla fine tutto si è concluso per il meglio. Ringrazio con tutto il cuore i miei sostenitori e coloro che mi hanno sempre letta e seguita. Fatevi sentire per dirmi cosa ne pensate di questo finale e dell'epilogo.
    Ma ora basta con i titoli di coda, anche se breve godetevi il finale segreto.
    Baci, la vostra autrice Kirara-Kiwisa.

    --------------------------------------------------------------------------------


    - Allora? Non è male, vero?-
    - Via…non è così brutto come lo credevo-
    - Visto? Si sta bene infondo…-
    - Si…ma si sta meglio fuori-
    - Tu però resti qui buono buono, intesi?-
    Il ragazzo allora si voltò verso l’altro e lo guardò.
    - Ma si, vi ho detto che ci resto-
    - Meglio così, almeno mi fai compagnia. Non era piacevole restare solo-
    - Me lo immagino…senti comunque, per quella faccenda…-
    - Lascia stare, Sora ha aggiustato tutto. Vero?-
    - Certo, una volta distrutto il Kingdom Hearts i cuori sono tornati dai suoi proprietari…-
    - Anche nel caso che i proprietari non siano veri?-
    - Ovviamente, stanno tutti bene Roxas non preoccuparti-
    - Grazie “piccolo” Sora, ora mi sento meglio-
    - Ehi! Ti proibisco di chiamarmi così!-
    - Ah ah ah. Senti, toglimi una curiosità per favore. Ma quei ricordi che Sora aveva recuperato…quelli anche per cui io sono stato catapultato a Crepuscopoli…ora gli hai tu?
    - Si…è davvero una storia strana…comunque la tua ragazza ci ha salvati-
    - N-non è la mia ragazza-
    Rispose Roxas arrossendo.
    - Certoooo. E io ci credo, Ah ah ah-
    Il ragazzo dai capelli a punta allora si mise a ridere e dopo poco anche l’altro dai capelli dorati seguì il suo esempio non riuscendo a trattenersi.

    - Che cos’hai Sora?-
    Chiese Riku fermandosi notando che l’amico si era bloccato improvvisamente.
    - Non saprei…è come se…no, lascia stare!-
    - Cosa? Dai forza!-
    Lo incitò l’altro.
    - Come se avessi delle risate che provengono dal mio cuore, ma questo è impossibile-
    - Già Sora, mi sa che sei un po’ stanco! Dai torniamo a casa!-
    - Volentieri!-
    E i due si misero a correre sulla spiaggia, anche se ricoperti di sabbia, insieme come facevano fin da piccoli e come sempre avrebbero fatto, fino a che qualcosa non sarebbe venuto di nuovo a disturbarli.

    The end.




     
    Top
    .
  7. cagnolino
     
    .

    User deleted


    bellissimo...
    XD
    credevo fosse il precedente l'ultimo capitolo... quindi è inutile dirti le stesse cose..
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Honey badgers don't give a shit

    Group
    Fan
    Posts
    8,692
    Location
    Coccomaro

    Status
    Offline
    Carina, sì. Anche se mi sarebbe piaciuta di più se Sora avesse partecipato un pò di più (il vero Sora intendo XD)
    Mi è piaciuto molto il ruolo che ha avuto Riku nella storia, che questa volta ha fatto lui la parte dell'amico che cerca di salvare l'altro, ed è stranamente e piacevolmente buono.
    Forse avresti dovuto mettere più descrizioni in alcuni punti, visto che ci sono dei pezzi dove ce n'è carenza.
    Devo dire però che hai fatto un buon lavoro, e ti faccio i miei complimenti ^^
     
    Top
    .
67 replies since 11/8/2007, 18:12   661 views
  Share  
.
Top