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»Manuel
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Twilight Player
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Grazie a chi ha risposto qui e chi mi ha scritto in privato.
E' passato più di un mese ma la situazione è sempre la stessa, anzi è addirittura peggiorata. Lei sta provando ad andare avanti e non vuole più avere a che fare con me. Non posso biasimarla, l'ho fatta soffrire enormemente e ha perso fiducia in me (e nel resto del mondo a quanto dice). Fino a metà gennaio occasioni per recuperare me ne aveva date, ma le ho sprecate tutte.
Continuo a flagellarmi e ad odiarmi per quello che ho fatto. Ci penso così tanto che i pensieri mi fanno male. Ma non riesco a pensare ad altro che vorrei poter tornare indietro e non fare quello che ho fatto.
Mi sento come un ludopatico che si è giocato la casa e ha perso tutto. E adesso si guarda indietro e pensa ma chi è quella persona? non ero io. Come potevo essere così stupido e cieco?
Tutti mi dicono le stesse cose. Che se ho fatto quello che ho fatto è perchè non stavo più bene in quella relazione, che se adesso ci tornerei insieme dopo due settimane sarei al punto di partenza e vorrei richiudere, che starò bene prima o poi, che devo imparre a volermi bene e fare le cose da solo. Non credo a nessuna di queste cose.
Poi, fare le cose da solo. E' una cosa che non ho mai fatto e non credo riuscirò mai a fare. Tutto quello che ho fatto di buono l'ho fatto grazie a lei. O dovrei quasi dire che l'ha fatto lei e io ho "seguito".
Tutto quello che facevo che mi dava gioia era tale solo perchè condiviso con lei. Le stesse cose fatte da solo non mi piaceva farle prima, figurarsi adesso. E infatti sono due mesi che non faccio assolutamente nulla. Vegeto e faccio passare il tempo. Sperando che qualcosa cambi, che lei ci ripensi, che io trova un modo per tornare indietro.
Non c'è un giorno da due mesi a questa parte che non pianga. E io non ho mai pianto nei miei precedenti trent'anni. Non c'è un giorno in cui io non mi ritrova con la testa fra le mani a urlare e pensare "come diavolo ho fatto a buttare tutto questo?".
Non mi perdonerò mai.
Se già prima non apprezzavo me stesso, non mi amavo, adesso mi odio. Odio ogni cellula del mio corpo.
E ogni volta che attraverso la strada spero che qualcuno non mi veda e acceleri.
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