Incubo

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  1. Sashy
     
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    Twilight Player

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    Mi contattano degli utenti, alcuni di voi, per dirmi "lascia stare quegli stronzi che commentano così, sono ridicoli, ancora dietro a queste cose stanno". Inizialmente non capisco, poi appare la bacheca: avevo scritto un post su Sfogo Totale, e ho ricevuto delle spiacevoli critiche sarcastiche e scontrose. Io rispondo come effettivamente farei: il bullismo dice più del bullo che della vittima, e se qualcuno ragiona ancora come nel 2009/2010, mi fa più pena che altro.
    Senonché improvvisamente mi ritrovo in una camera spoglia e oscura - io ho paura del buio, quindi mi sento subito in pericolo - , unica luce la pagina del KHF sullo schermo. Provo a dirigermi verso la porta ma non riesco a camminare (credo sia capitato a tutti in sogno qualche volta questa cosa) e urlo il nome di mia madre, invocando aiuto. Solo che lo urlo davvero, nella notte, svegliando la mia povera coinquilina (che poi se n'è strafottuta ma vabbè).

    Che interpretazione dovrei darne?

    E' da tre settimane che studio a Los Angeles, in un'università dove sarei dovuta andare almeno sei anni fa. Ci starò per quattro mesi, per capire se un giorno vorrò lavorare qui. E quindi mi scontro costantemente con i sogni di una vita e l'ansia da prestazione. Perché adesso non posso più temporeggiare, devo decidermi, capire se fa per me o no, se m'importa più una bella carriera o una vita benestante. E sebbene devo dire non ci sia competizione in aula, in questi giorni sono impazzita perché tutti vestono firmato e tutti sono in dei club e tutti hanno enorme potenziale da dimostrare - e anche io ho qualcosa da dimostrare ma a) non so che cosa davvero e b) sento di non essere abbastanza, di aver bisogno di tempo, di più skills, di potermi rintanare finché non incontro sempre gente più abile e brava e giovane e ricca di me.

    Ma come si lega al KHF tutto questo? Non negherò che sia stato un periodo duro per me - venivo trattata male continuamente, ma comunque sempre meglio di quello che stava succedendo nella 'vita reale', e quindi in pratica credevo di non avere via di fuga, anzi, alle volte credevo di meritarmelo. Adesso non ce l'ho con nessuno, davvero, perché così come ero stupida io, eravamo stupidi tutti. Ma per anni ho voluto gridare a tutti (qui e nella mia città natale) quanto mi avessero fatto del male, quanto augurassi io il male a loro. Ora invece, onestamente, non m'importa. Non lo chiamerei neanche "perdono", semplicemente non m'importa. O almeno così credevo.

    Io penso che il mio inconscio stia cercando di avvisarmi: le battaglie interne che credevo archiviate forse stanno riemergendo, anche sabotando, perché mi sento vulnerabile, limitata e limitante, e in fondo insignificante in mezzo a tutto questo incredibile talento che vedo in classe. Per anni mi sono sempre detta che non avevo la forza o la creatività o la personalità per farmi strada; dopo dieci anni circa avevo finalmente capito quanto fossero tutte cazzate, ma forse non è vero. Forse affrontare il discorso mi aiuterà a chiudere queste porte? Perché sì, le critiche fanno e faranno sempre male, vale per tutti, ma voglio smettere di essere io il mio primo ostacolo.

    A volte però un sogno è semplicemente un sogno. Ma sono contenta di lasciare questo post, per dimostrare a me stessa che non sono più pietrificata dal giudizio degli altri, e m'interessa davvero il vostro parere su quanto questa community possa aver involontariamente lasciato un brutto segno - in me o anche in altri.
     
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2 replies since 10/10/2023, 23:20   144 views
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