Kingdom Hearts: The Make of

Ci sta nei film, qui no? Ma andiamo...

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  1. ° Sasha °
     
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    Quarto capitolo, prima parte.

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    Capitolo 4

    Strano a dirsi, ma un altro membro dell’Organizzazione era nei pressi. Una fortuna bestiale, per John: talmente bestiale che, mentre attraversava i campi, si chiedeva se si stesse sbagliando a riguardo degli strani sguardi di Xigbar e Larxene. In fondo, però, glielo avevano detto di loro spontanea volontà...
    Incontrò l’ennesima recinzione, e la scavalcò di un balzo. Subito sentì la differenza.
    C’era il grano. John era vissuto in campagna, durante l’infanzia, un dettaglio che teneva ben segreto. E non amava quei poderi desolati, a maggese: ma lì era nella natura, la Natura con la N maiuscola.
    Un posto quasi magico...
    SPOILER (click to view)
    Se leggete per la prima volta, avete già elementi a sufficienza per capire chi è il tizio che aggredirà John...

    Attraversò incantato la sterminata piantagione, meravigliandosi dell’ordine del campo: gli steli non erano schierati in formazione, ma come se fossero di grano selvatico. Alcune piante erano più giovani o più vecchie della maggior parte, c’erano i fiori.
    Come se l’agricoltore in questione volesse far sembrare il campo un’opera naturale.
    -AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!- urlò furiosamente una voce alle sue spalle. A John quasi venne un collasso, poi si girò.
    C’era un uomo, nel campo, con il soprabito nero che portava Larxene (non alla rovescia, però) ed un cappello di paglia, con una spiga intrappolata nella trama. Era chiaramente disperato, e guardava con occhi tremendi il solco che il suo passaggio aveva causato.
    -Cosa succede?- chiese, ingenuamente. Troppo ingenuamente.
    L’uomo si voltò immediatamente, gli occhi empi di rabbia. Le sue labbra tremarono, mentre quasi sputavano un’unica sillaba: -TU!-
    Si rizzò in tutta la sua statura, il sole tra i capelli rosa acceso. Furiosamente, portò una mano al cielo, ed un’unica foglia dorata gli cadde in mano.
    Ma non ci sono alberi...” pensò John. Poi la foglia si tramutò in falce.
    -Oh-oh...-
    L’uomo si portò la falce al petto ed alzò l’altra mano. Raggi rosa si sparsero in tutte le direzioni, spedendolo a terra. Senza pause, l’uomo sbatté il manico a terra, creando un’altra poderosa onda d’urto che lo lanciò a dieci metri di distanza.
    -COME HAI OSATO?!?- gridò.
    Saltò, tanto in alto che per un attimo gli oscurò il sole, poi ricadde, la falce pronta a ridurlo in spiedini. Con uno scatto di reni, si drizzò in piedi. La falce colpì il terreno poco lontano, e l’uomo scomparve, giusto per riapparire davanti a lui e rispedirlo a terra col manico della falce.
    John si scostò, si rialzò e corse via, ancora. L’uomo non lo rincorse, si limitò a puntargli contro l’arma. Uno, due, tre, quattro semiarchi di luce lo rincorsero, tutti schivati da John.
    -Ma la pagherai, oh se la pagherai...- sibilò.
    Mi serve un’arma, e subito!
    Si guardò intorno: solo grano, grano, grano, alberi, grano... un attimo: alberi?
    Si fiondò nel boschetto, grato per il riparo concessogli, ma dopo appena due metri fu fermato da un globo oscuro. E ne uscì il pazzo con la falce. “Ovviamente...
    -Credi di potermi sfuggire così?- chiese, sarcastico.
    John notò qualcosa. Gli occhi gli brillarono.
    -Oh, si invece!- esultò, poi diede un calcio a terra.
    Ed il ramo secco si rizzò, schiantandosi dritto in mezzo alle gambe dell’incappucciato.


    Edited by ° Sasha ° - 29/4/2007, 18:21
     
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