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° Sasha °.
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Premesso che sono pazzo (e scoprirete più tardi perchè...), a voi il Kingdom Hearts: The Make Of
Le porte dell’ascensore si aprirono.
-Da questa parte, Mr.- ordinò il portiere, tendendo una mano.
John uscì dall’ascensore, la bocca spalancata fino al punto di rottura. Davanti a sé c’era il QG di Radiant Garden, il salone centrale del Palazzo, pieno fino all’orlo di monitor, computer, gente che deambulava di qua e di la, indaffaratissimi a mantenere insieme la nazione.
-Signore: è lei Mr. Smith il regista?- chiese un ergumeno venutogli alle spalle.
John sobbalzò violentemente, poi annuì.
-Il signor Lionheart la sta aspettando-
“Lionheart?” pensò John. Il capoccia del Comitato di Restaurazione?!?
Timidamente, John seguì l’ergumeno fino ad una doppia porta di vetri. La porta si aprì, rivelando un lungo tavolo da riunioni.
-Signori- esordì il giovane uomo a capotavola, -ecco il nostro regista-
-Quel sacco di ossa?- intervenì un omone dalle spalle larghe e con i capelli ed il pizzetto biondi. Dava l’idea di essere un meccanico.
-E smettila, Cid: lo vuoi fare o no questo film?- replicò piccata una giovane fanciulla in un completo nero da combattimento.
-Film?- domandò John.
-Certo. Io sono Leon- si presentò il giovane uomo, -e lui è Cid- disse, indicando l’omone, -Yuffie- la ragazza, -Aerith- facendo un gesto verso una donna piuttosto graziosa, -mago Merlino- concluse, indicando un buffo vecchietto con una veste azzurra lunga fino a terra, seguita da una folta barba.
-E che dovrei fare?- chiese John.
-Vede, signor Smith, tempo fa Yuffie ci chiese come tramandare la nostra esperienza di combattenti delle Tenebre. Un film è l’unica soluzione che ci è venuta in mente-
-Perché non un libro?- replicò John, non capendo bene che cosa voleva che facesse.
-E chi legge libri, al giorno d’oggi?- rispose Yuffie, scotendosi le trecce con un gesto imperioso.
-Quindi, signor Smith, vorremmo che lei facesse un film con noi- riassunse Leon.
John annuì. -Accetto!- disse, e come dire altrimenti? Un’occasione del genere non capita certo tutti i giorni: un film sul grande Lionheart! –Contatterò oggi stesso qualche buon attore..-
-Non ha capito- sbuffò Yuffie.
-Vede, signor Smith, noi vorremmo che gli attori fossimo noi- gli spiegò Leon.
Un migliaio di campanelli d’allarme squillò nella mente di John, già impegnato a contare Munny. -Voi?-
-Noi-
-Ma non si può! Con tutto il rispetto, ma ce lo vede un vecchietto come lui su un set?- chiese, puntando un dito verso Merlino.
-Uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuh!-
Il ‘vecchietto’ si alzò di scatto, fremendo dalle scarpe alla punta del naso aguzzo. Ci fu un lampo, poi il signor Smith volò oltre le porte, infrangendole e piombando dieci metri più in là, dritto dentro un monitor.
-Però- commentò l’operatore, nient’affatto sorpreso. –Prima del previsto: come ha fatto a farlo arrabbiare così?- domandò. L’operatore affianco scosse la testa, irato, e passò qualche piramidina nella mano tesa del compagno.
-Accetto...- mormorò John.
-Bene- disse una voce vicina. Era Cid. –Questa è la lista del cast che dovrà contattare, oltre a noi. Sono un po’, quindi cominci subito-
John afferrò un foglio di carta.
-Ed io dovrei rintracciare tutti questi da solo?- domandò John.
-Le daremo una scorta adeguata di volta in volta, non si preoccupi- ghignò Cid.
Chissà perché, quel sorrisetto non gli piacque affatto...
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