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[Oggi 04.05.2012, Una giornata poliqualcosa, nel senso che è stata poche e tantissime cose insieme.] facilmente (ma non sensatamente) riassumibile in
La mia figura sembra proprio una rumba
La tua figura barcollante sembra un'insensata rumba
Anche mentre barcollo io sto vivendo -rumba
Se ti guardo dal lato sembra una danza - rumba
Se lo vuoi, possiamo ballare insieme
No, no. Io non posso ballare con te
Io ballerò rumba solo e inutilmente
Chi ha deciso il mio valore?
Ieri mi hanno chiesto "Cosa fai?" e io ho risposto "Sto consolando una mia amica. Vorrei, ma non ci riesco" "Sai che ti trovo spessissimo a consolare qualcuno?"
Oggi ho, per l'ennesima volta, avuto una discussione con mia madre: siamo usciti per compare varie cose che servivano, s'è poi lamentata dei soldi che scarseggiavano, ci davamo addosso e siamo tornati sul discorso che lei... non fa niente. Percepisce gli interessi che fruttano dall'incidente della morte di mio padre, non va avanti nonostante le manchino meno di 2 anni di università per laurearsi, non è una storia dannatamente da vittime o triste perché ho più e più volte parlato di questo tranquillamente. Il problema insomma è lei che non fa niente per cambiare la situazione, poi sta male e si lamenta. Le ho fatto un discorso lunghissimo, un po' duro sì, ma immagino sia stato efficace. Ci siamo tranquillamente calmati e le ho dato un po' di forza, credo; la serata da orribile - ero sul punto di piangere per due volte, perché io al momento in realtà sono felice, sto bene, ma quando mi trovo nella situazione, quando in prima persona vivo l'evento, per quei primi 5 minuti non metabolizzo e mi rattristo un sacco. Poi passa. (: - ecco, da orribile è cambiata. Prima mia madre infatti piangeva, ha pianto tanto. Poi ha smesso. Abbiamo mangiato insieme, abbiamo riso, scherzato, lei è sola e ha solo me. Sulla via del ritorno le parlo dunque molto sul nostro futuro, su quanto sia pesante la situazione, su ciò che secondo me dovrebbe fare, sul pensare a quelle azioni che si proietteranno e riverseranno nel suo e nel mio futuro.
Ah, per chi è arrivato fin qui, intanto, grazie di avermi un po' ascoltato.
Insomma, un discorso su quella che sarebbe stata la nostra vita in base al suo comportamento e alle sue scelte. Una cosa molto semplice.
Torniamo a casa, viaggio abbastanza corto in macchina, quasi 30 minuti, e mentre ascoltavo una canzone abbiamo visto una stella cadente insieme.
Ora, che voi ci crediate o no, io vi ho raccontato tutto questo solo per dirvi della stella cadente. Che abbiamo visto insieme. Io, mia madre. Io e lei. È stato emozionante, e la cosa che m'è piaciuta di più è stata la musica. Ascoltavo una canzone dall'mp3, quando ho visto la stella ho messo subito in pausa: quando ho tolto la pausa, ho realizzato che il punto in cui avevo stoppato era proprio questo, il testo dice pressapoco così (scusate la traduzione imprecisa):
"Il tuo canto gentile saprà ridisegnare il futuro?
Voglio creare un nuovo mondo
dove nessuno potrà più piangere."
Sarebbe bello in realtà avere tale potere.
Alla fine, volevo condividere con voi il mio percorso oggi, che a rileggersi non sembra così speciale, ma per me andava ricordato, e volevo parlarne, con voi, ora.
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Roxy!.
User deleted
Che tu ci creda o no, oggi stavo proprio pensando ad un giorno di luglio dell'estate scorsa nel quale mi era successa una cosa simile..
Non c'è neanche bisogno di pensare a cose del tipo:
" è stato un caso, il destino, è stato un segno diDDio eccetera"
Un momento, e il giorno si trasforma in qualcosa di speciale. Che ti da energia e ottimismo per affrontare al meglio i problemi
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´april.
User deleted
È assurdo che io venga a parlarti di destino, no? Quando tutta la nostra storia forse non riguarda altro.
Mi sento anche un pochino in colpa, credo, ti voglio bene.
Un giorno andiamo a guardare le stelle, che cadano o meno..
Una serie di piacevoli coincidenze che si slegano nel futuro. |
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