La Spada del Destino

Prima fanfiction.

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    Titolo: La Spada del Destino
    Autore: Topolino sbarazzino
    Fandom: Fantasy
    Rating: Yellow (Y)
    Warning: Morte, Violenza
    Pairing: Ark, altri personaggi inventati
    Trama: La terra di Moon sta per essere invasa dal malvagio Principe senza nome e dal suo esercito di Non-Morti. Ark, un individuo debole e sottovalutato, dovrà impedire che il Principe si impadronisca della sua terra, e sventarne i piani.
    Note: Questa è la mia prima fanfiction con tema fantasy, e probabilmente ci saranno un mucchio di difetti, che spero di poter correggere con l'aiuto di tutti voi.
    Wordcounter:

    Era una terra anche abbastanza tranquilla, quella di Moon. Il suo Re era pacifico, l'economia prosperava, insomma la vita era perfetta. Ma spesso la vita perfetta era anche sinonimo di noia.
    Infatti la vita a Moon era monotona: non accadeva mai nulla di interessante, mai qualcosa che smuovesse gli eventi, insomma non accadeva niente di niente.
    Almeno così pensava Ark, contadino debole e di bassa statura, nonostante la sua giovane età.
    Ark non era solo un contadino: era infatti anche il custode di un misterioso luogo, oscuro, in cui nessuno si era mai avventurato: i pochi temerari che avevano provato ad entrarci erano scomparsi.
    Ad Ark era stato raccomandato di non aprire mai la porta, in quanto probabilmente sarebbe accaduto qualcosa di terribile.
    Fu ad un certo punto che le cose cambiarono totalmente. La vita dei campagnoli di Moon. Ma sopratutto quella di Ark.

    Era un caldo pomeriggio quando Ark fece l'azione che NON avrebbe dovuto svolgere. Aprire la porta di quel luogo senza nome.
    "No, il mio libro! E' caduto dall'altra parte di quel luogo senza nome!" disse Ark. Ark tentò di recuperare il libro, senza aprire la porta, ma sfortunatamente avvenne proprio ciò che cercava di evitare: la porta si aprì.
    Ark, resosi conto del guaio combinato, si affrettò a richiudere la porta... ma era troppo tardi.
    "Che stai facendo, amico?" A parlare fu una specie di scheletro vivente, capace di parlare, di vivere, di respirare.
    "Grazie per aver liberato me e tutti i miei soci... amico"
    "Ma... tu chi sei? E smettila di chiamarmi amico!"
    "Lo scheletro, denominato Non-Morto in tempi antichi, chiamò a sè i suoi compagni, anch'essi Non-Morti, e si sparpagliarono in tutta al terra di Moon, con una velocità stratosferica.
    Ark quasi non riusciva a respirare, ma riuscì ugualmente a pronunciare qualcosa...
    "Cazzo..."
     
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