Kingdom Hearts Reloaded

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  1. Padfoot96
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    Salve a tutti, sono tornato con il nuovo capitolo, scusate l'attesa,ma mi ci è voluto più tempo del previsto e ho avuto anche poco tempo a disposizione ultimamente per scrivere, mi spiace ç____ç

    CAPITOLO XX
    Il Castello dell’Oblio


    La mattina dopo i due si svegliarono presto, Dexuk sembrava più pimpante rispetto alla sera precedente, mentre Larxene pareva delusa, ma solo leggermente. Ma quella mattina anche altri erano preoccupati, altri come Axel e Zexion.
    << Marluxia ha appeso l’elenco della squadra … >> disse il numero VI sollevando lo sguardo dal suo Lexicon.
    << Non posso crederci … >> sospirò Axel, molto distaccato.
    Marluxia aveva scritto quasi subito l’elenco dei suoi compagni. Quasi metà dell’Organizzazione avrebbe partecipato alla spedizione al Castello dell’Oblio. Il Castello dell’Oblio era, a detto di Zexion, una specie di succursale del Castello principale, nel Mondo che non Esiste. Però solamente Saix e Xemnas conoscevano l’esatta ubicazione del luogo, e di conseguenza, anche Marluxia. L’elenco, corposo, comprendeva parecchi membri anziani dell’Organizzazione, come Vexen, Lexeaus e Zexion, ed i “nuovi” Axel, Larxene e lo stesso Marluxia. Il numero XI aveva insistito parecchio per avere nel gruppo anche il numero XV, ma il blocco era partito direttamente da Xemnas in persona.
    << Abbiamo bisogno dei Custodi del Keyblade nella sede centrale, per raccogliere i Cuori e… >>
    << Si ho capito, Xemnas … >> rispose Marluxia, un po’ irritato.
    << Stanotte non sarai stanco vero?>> chiese Larxene, alzandosi.
    << Dipende dalla Missione … e poi … devo prendere confidenza con questa>> disse, afferrando la Kurai. La spada in sé era leggermente rovinata, quasi non poteva essere usata per combattere, ma al tocco del numero XV la spada mutò, la lama divenne molto più lunga e doppia, un alone oscuro cominciò ad invaderla, il potere del Gramo cominciava a pulsare e a penetrare anche la mano di Dexuk.
    << Ma dai Dex! – si lamentò Larxene – Che diamine!>> incrociò le braccia, sbuffando. Ma al numero XV poco interessava, anzi, er del tutto preso dalla sua nuova arma.
    << Penso però che stasera … - riprese il ragazzo, riponendo la Kurai – farò un eccezione>>
    I due lasciarono la stanza, sembravano allegri, ma poi, nell’Area Grigia, si seppe l’amara verità.
    << Come sarebbe a dire che devo partecipare alla spedizione!!>> disse adirata.
    << Lamentati con Marluxia!>> disse Axel, evidentemente irritato come la Ninfa Selvaggia.
    << MARLUXIA!!!>> urlò la ragazza appena lo vide all’ingresso.
    << Larxy, non fare la stupidina! – disse Marluxia, gioviale – Ho insistito per inserire anche Dex nella lista ma non ho potuto .. >> aggiunse a bassa voce, facendosi sentire solo da lei. Non parve tranquillizzarsi però, non sembrava voler partecipare alla spedizione. Ma in quel mentre, proprio quando Larxene aveva estratto i coltelli e stava per andare alla caccia di Xemnas, quando la bloccò niente meno che Saix.
    << Tu adesso hai una Missione, con Marluxia. VA’! – disse perentorio – Dexuk, tu vai con Roxas a Crepuscopoli, mentre Axel, tu e Xion vi occupertete del Castello della Bestia>> concluse, almeno, riferendosi a loro, poi si avvicinò a Luxord, intento ad osservare i movimenti di Larxene e a trafficare con il suo cellulare. Aveva una strana espressione, quasi soddisfatta, non si sapeva esattamente con chi stesse parlando.
    Intanto Dexuk e Roxas erano finalmente in Missione insieme, i due detentori del Keyblade all’interno dell’Organizzazione.
    << Allora Dex … tu come lavori?>> chiese Roxas, curioso.
    << Beh … così!>> rispose Dexuk, chinandosi. Tastò il terreno, raccolse i granelli di polvere, quasi annusò l’aria, le orecchie tese a percepire qualunque suono o movimento. Rimase lì, in attesa del segnale, per scoprire la presenza degli Heartless. Ma di questi per il momento non v’era traccia.
    << Ma che diavolo stai facendo?>> chiese Roxas, curioso.
    << Sondo il terreno … per ora questa zona è libera, dobbiamo andare più avanti>> rispose Dexuk, tranquillo. I due dunque avanzarono, si trovavano nella Piazza della Stazione, il luogo era affollatissimo, cercarono di passare inosservati.
    << Secondo te ci noteranno?>> chiese Roxas.
    << Beh, se non tiri fuori il Keyblade, passeremo inosservati>> disse Dexuk, spaventosamente tranquillo, andava oltre la concezione del Nobody, forse neanche Zexion riusciva ad essere così zelante. Per il momento avevano attirato solo qualche sguardo curioso per i loro insoliti indumenti ma tutto filava liscio finché Dexuk non percepì la presenza di un Heartless.
    << È qui … come facciamo?>> chiese a Roxas. C’erano troppe persone, e anche Roxas si era accorto dell’Heartless. Era abbastanza alto, portava una lucente armatura ed impugnava due enormi lame.
    Dexuk pensò in fretta, era orario di punta, c’era un enorme via vai nella Piazza e serviva qualcosa per allontanare i cittadini, ma cosa?
    << Un terremoto … >> mormorò, doveva scatenare un bel terremoto, ma non sapeva come farlo e questo gli dava molto fastidio, un alone scuro stava cominciando ad invaderlo, la terra tremava e quasi tutti i cittadini cercarono la fuga, i palazzi potevano crollare da un momento all’altro e la gente correva a destra e a sinistra. In effetti la piazza si svuotò, lasciando Roxas e Dexuk soli.
    << Bravo campione>> disse Roxas evocando il Keyblade e lanciandosi all’attacco, seguito a ruota da Dexuk, che aveva impugnato la sua Kurai. Il Doppialama era molto resistente, e incassava i colpi senza problemi, lasciando i due visibilmente sorpresi. Il Doppialama passò al controattacco, mettendoli in crisi. A dispetto della stazza, era veloce e i suoi affondi potenti. Fortunatamente la Kurai aveva una resistenza non male e permise a Dexuk di reggere l’attacco del Doppialama. Non riusciva a vedere la corrente Oscura, come poteva usare lo Squarcio Buio? Cercò di allontanare il Doppialama, permettendo a Roxas di sferrare il primo controattacco.
    << Continuo a non vedere la corrente Oscura … maledizione!!! – si lamentò Dexuk, fiondandosi all’attacco – Vorrà dire che la creerò io la corrente!>> disse.
    La Kurai cominciò a pulsare, avvolta sempre più da uno strano alone oscuro, Dexuk si allontanò per poter prendere la mira.
    << Ma che stai facendo Dex!?>> si lamentò Roxas che affrontava da solo il Doppialama e cercava di tenergli testa con tutte le sue forze.
    << Roxas, spostati da lì!!>> urlò Dexuk, muovendo la Kurai. L’alone oscuro creatosi attorno alla sua lama si mosse, generando una specie di tornado. Roxas si spostò all’ultimo secondo, in tempo per vedere un tornado oscuro travolgere con violenza il Doppialama. Dexuk evocò il Keyblade e con grandissima velocità tranciò di netto il Doppialama, con un taglio ad “X” di entrambe le sue armi. Uno sbuffo di fumo ed un cuore si liberò. Il terremoto era finito da un pezzo e la piazza stava per ripopolarsi.
    << Roxas, qui abbiamo finito, meglio muoversi>> disse correndo attraverso un corridoio oscuro, seguito dal numero XIII. Finalmente era rientrati al Castello. Erano anche i primi, non c’era quasi nessuno e ne approfittarono per fermarsi al bar.
    << Ehi Moguri! – chiamò Dexuk – Una birra ghiacciata!>> e all’istante fu servito, mentre Roxas chiese una bottiglietta di tè alla pesca.
    << Ma perché non bevi qualcosa di decente?>> chiese Dexuk.
    << Dex … a stomaco vuoto non mi va di bere>> rispose calmo Roxas.
    << Sei un bambino ancora>> disse ridendo il numero XV.
    << Senti chi parla!>> in quel mentre furono raggiunti da Axel e Larxene.
    << Missione insieme?>> chiese Dexuk.
    << Sopraluogo al C.O>> rispose Larxene contrariata e fissando il moguri, ricevette una bella birra fresca. Axel ordinò un po’ di grappa.
    << Solita?>> chiese il Moguri, era la prima volta che un Moguri parlava e aveva unja voce profondissima per un esserino minuscolo come lui. Axel annuì e fu servito.
    << Ma quella grappa ha un colore strano, con cosa l’hai corretta?>> chiese Dexuk curioso. Axel però non rispose e il XV guardò il Moguri. << Nutella>> mormorò il barista. Dexuk sputò la birra facendo la doccia a Larxene.
    << GRAPPA ALLA NUTELLA?!>> anche Larxene e Roxas sputarono, bagnando Dexuk. Il numero XV poi cominciò a ridere come non aveva mai fatto.
    << Grappa alla nutella … ahahahahahahahah!!! Ti sputtanerò a vita ahahahahah!!>> il ragazzo si rotolava per terra dalle risate, e anche Larxene si lasciò andare a qualche grassa risata. Solo Roxas parve non ridere più di tanto, dando una pacca al povero Axel che si era fatto piccolo piccolo e continuava a bere.
    << Dai seriamente … perché non bevi qualcosa di decente Axel?>> chiese Dexuk, da terra, asciugandosi gli occhi, rideva così tanto da lacrimare.
    << Bevo quello che mi pare, non voglio ubriacarmi>> disse Axel, pianissimo.
    << EH?>> Dexuk non aveva sentito quel bisbiglio.
    << CHUPAAAA!!!!!>> entrò urlando un arzillo Xigbar, facendo un evidente segno con la mano sinistra delle sue parole.
    << Ciao Xigbar>> disse Dexuk, ancora un po’ divertito.
    << Cosa succede qui?>> chiese Xaldin entrando.
    << Ragazzi, la sapete l’ultima?>> chiese il numero XV.
    << Aspetta un secondo, ora me la racconti – disse Xaldin – BARISTA!!! Dammi la cosa più forte che hai qui dentro!>> e il Moguri preparò un bel liquore, che il numero III trangugiò senza mezzi termini e ne chiese un altro.
    << Allora, qual è la grande notizia?>> chiese Xaldin, Dexuk riprese posto e ordinò un’altra birra.
    << Axel beve la Grappina alla Nutellina!!>> urlò, mentre Xigbar mandava giù la sua Vodka.
    I due sputarono tutto, bagnado il Moguri.
    << AXEL!!!! La mandavo giù a tre anni quella roba lì!!!!>> disse ridendo come un pazzo. Anche Xigbar era fuori controllo e rideva senza freno. Il clima era davvero sereno, anche se il pover Axel si era del tutto rimpicciolito.
    La cena poco dopo fu all’insegna delle risate all’ingresso del numero VIII nell’Area Grigia. Xaldin, particolarmente di buon umore, servì piatti di lasagne fumanti, le preferite di Zexion che si fiondò sul piatto come mai aveva fatto prima d’ora. Tutta l’Organizzazione rimase sbigottita, guardando il numero VI famelico, mangiare il suo piatto. Finì quasi subito il suo piatto e si accorse di essere osservato dall’intera Area Grigia.
    << Cos’avete da guardare tutti? Ho fame!>> sbraitò Zexion. Ma Xaldin non aveva ancora finito di servire le porzioni che già una era stata vuotata a tempi record.
    << Z – Zexion? Sei proprio tu? – chiese Marluxia, seduto accanto a lui, si tolse i guanti e appoggiò una mano sulla sua fronte ed una su quella di Zexion – non avrai per caso la febbre?>>
    << Ma lasciamo stare!>> si lamentò Zexion, aprendo il Lexicon e cominciando a leggere.
    << E per te Axel … GRAPPINA ALLA NUTELLINA!!>> disse felicissimo Xaldin. Dexuk e Larxene scoppiarono di nuovo, insieme a tutta quanta la sala.
    << Grappa alla Nutella?? Axel, persino io bevo robaccia più forte di quella!>> disse Vexen.
    << Vexen, tu sei una vecchia spugna, il che è diverso!>> rispose Demyx ridendo e, impugnato il Sitar, suonando qualcosa di forte, forse ispirato dal momento. La melodia era passabile e cercava di rallegrare la serata, mentre Dexuk e gli altri cominciavano a consumare la cena, fra una risata e l’altra. Proprio Dexuk, accompagnato da Larxene, rideva continuamente, dopotutto, aveva svelato lui il segreto. E questo dava molto fastidio ad un Axel ferito nell’orgoglio. Una sfera di fuoco volò nell’Area Grigia, diretta verso il numero XV. Quest’ultimo spostò di lato la testa e diede una leggera spinta anche a Larxene, mentre la sfera di fuoco volò fra le loro teste.
    << Ritenta, sarai più fortunato>> disse Dexuk, finendo il suo piatto di lasagne. E in effetti Axel cercò in ogni modo di colpirlo, ma Dexuk tirò fuori tutte le sue migliori abilità evitando le palle di fuoco e salvando anche Larxene da qualche freccia ardente. Ad un certo punto Dex fu costretto a spostarsi insieme a Larxene, vide che la ragazza portava nascosto un kunai dietro il collo, e lo prese con la bocca. Di scatto lo lanciò con precisione verso Axel.
    << THUNDER!>> disse levando la mano destra verso il kunai che fu pervaso da alcune scariche elettriche. Larxene rimase alquanto perplessa, prima d’ora solo lei riusciva ad usare in quel modo i kunai, perché, d’altronde, erano i SUOI kunai. Ma Axel riuscì ad evitare la lama scagliata da Dexuk, ma il ragazzo non era più al suo posto. Gli occhi rossi, i capelli neri ondeggiavano, un paio d’ali nere e il Keyblade al collo di Axel.
    << Ritenta, sarai più fortunato>> mormorò nuovamente Dexuk. Tutti rimasero in silenzio, consumando la cena. XV e XII furono i primi ad andarsene, seguiti da Axel e Roxas. Il biondino cercava di rincuorare il povero Axel, testimone dello strapotere di Dexuk. Tornati in stanza, Dexuk si tolse la tunica.
    << Che serata … >> disse sedendosi sul letto.
    << La prossima volta che vuoi usare uno dei miei kunai avvisami!>> disse Larxene, contrariata.
    << Scusa, ma dovevo agire in fretta>> cercò di scusarsi Dexuk, sorridendole. Ma Larxene non parve accettare del tutto quella risposta e si mise subito a dormire.

    ***


    “ E pensare che oggi avrei tanto voluto …. “ pensò Dexuk, coricandosi anche lui.
    << Gohan!!!>> Dan corse incotro al giovane Saiyan in ginocchio.
    << Maledizione … >> Gohan non riusciva a muoversi bene, senza il braccio sinistro.
    << Forza Gohan!>> cercava di incitarlo Fannie, che intanto era riuscita a padroneggiare la magia, riusciva ad ergere una barriera impenetrabile, persino la Light Bomb alla massima potenza di Dan non poteva scalfirla.
    Gohan si rialzò, sotto il vigile sguado di Yen Sid e impugnò nuovamente il Keyblade, DragonHeart. Caricò la sua Aura al massimo e si lanciò di nuovo contro Daniel. I due combatterono, Keyblade contro Keyblade. Ma Gohan fu nuovamente gettato per terra.
    << Non ce la faccio … senza il braccio>> disse cercando di rialzarsi.
    << Non ti stai impegnando Gohan. Cominci a combattere con l’idea di essere sconfitto, e questo non ti permette di dare il massimo, è naturale che Dan abbia così facilità nello sconfiggerti>> rispose Yen Sid, perentorio.
    << Anche se fosse così … non sono abituato a combattere con le spade – disse, rialzandosi – ma devo provarci … WAAAAAAAAA!!!!!!>> un’Aura nuova pervase il ragazzino, i capelli si alzarono, divennero dorati, gli occhi verdissimi, qualche scintilla pervase il suo corpo. << Non ho ancora superato il limite, maledizione!>> si lamnetò, eppure la sua forza in quel momento superava nettamente quella di Daniel.
    I due ripresero l’allenamento, questa volta Gohan era decisamente in vantaggio, tanto che Dan dovette pinatare il Keyblade nel terreno.
    << E va bene!!! – disse, generando in entrambe le sue mani una Light Bomb – Kamehameha!!!>> unì le due Light Bomb e scagliò un fascio di bianca luce contro Gohan. Il Saiyan fece la stessa cosa. Caricò una Kamehameha nella mano destra e la lanciò contro Dan. I due fasci si incontrarono, Gohan ci mise tutta la forza che aveva in corpo e stava riuscendo a sconfiggerlo.

    ***


    Le giornate passarono molto uguali, al Castello. Dexuk partecipava a missioni gravose, affrontava orde e orde di Heartless in giro per i mondi, quali il Castello della Bestia e Crepuscopoli, si muoveva in quelle zone. E pian piano si avvicinava il giorno della partenza del gruppo del C.O.
    << Ragazzi, dobbiamo festeggiare!!!>> disse Luxord.
    << Come mai?>> chiesero quasi tutti.
    << Domani il gruppo del C.O partirà, prima di una missione così importante c’è bisogno di svagarsi!!! – disse, pescando una carta – E le carte promettono bene!>> concluse, ottenendo il consenso generale.
    Quella sera, dopo che tutti conclusero le proprie missioni, si andò in discoteca. C’erano proprio tutti, persino Xemnas! E vedere Xemnas e Saix in discoteca non prometteva nulla di buono. Xemnas beveva come una spugna, mandava giù di tutto, senza ubriacarsi, almeno, all’inizio.
    Dexuk, Axel e Roxas invece, diventati buoni amici, erano in pista e si stavano scatenando. In quel mentre fece il suo ingresso in sala il matattore delle feste.
    << Non si festeggia senza di me!>> disse Xadin buttandosi in pista, sempre con la grazia di un elefante sbronzo. Ma appena cominciò a muoversi in maniera quanto meno decente, la pista poté riempirsi di nuovo, con i soliti noti, più Demyx e una lanciatissima Larxene.
    Xemnas cominciò ad accusare la sbornia, dopo si e no sei litri di birra, Saix si era bloccato a meno della metà, e già si muoveva per la pista ondeggiando pericolosamente.
    << La mia … erba gatta … dov’è?>> blaterava ondeggiando.
    << Erba … ?! – Vexen rimase esterrefatto – SAIX!!!!>> urlò contro il numero 7 che cercava disperatamente la sua erba gatta.
    << Ok … si è svegliato il micio mannaro leso … >> disse Xaldin alzandosi dal suo fornello elettrico tascabile.
    << … - Dexuk osservava il fornello avidamente – più che preoccuparmi di quel gatto leso … come diavolo fai ad avere un fornello elettrico TASCABILE?!>> chiese Dexuk, mandando giù l’ennesima birra.
    << Sono un cuoco, segreti del mestiere>> disse Xaldin, con l’aria di chi la sapeva lunga … ma molto lunga.
    << Ma quale segreto!!>> disse Larxene, spuntando al fianco di Dexuk e trangugiando una birra fresca.
    << E voi due quand ‘è che … ?>> Roxas non riuscì a finire la domanda che Axel, Zexion, Xigbar e Luxord gli tapparono la bocca e lo allontanarono.
    << Imbecille, cosa chiedi?!>> tuonò Axel, cercando di non farsi sentire al bancone.
    << Per Luxord è meglio che la situazione resti bloccata!>> si lamentò Luxord.
    << Non voglio ripetere quella cosa con Lexeaus!!>> sbraitò Zexion.
    Tutta la sala si voltò verso il piccolo numero VI, perplessa.
    << Cos’avete fatto … tu … e il colosso?>> chiese curiosissima Larxene. Si era fatta una lunga sosta, molti avevano ballato a lungo ed erano stanchi, altri bevevano e Xemnas era svenuto, permettendo a tutti di fare qualcosa fuori dalle regole, come se non si facesse già abbastanza.
    << Ed ora – urlò Demyx impugnando il suo Sitar – un bel concerto per concludere una serata fantastica!!!>> disse, cominciando a suonare, il Sitar era collegato ad un amplificatore, e finalmente Demyx deliziò la sala con qualcosa di decente. Una melodia dolce e armoniosa, che cercò di scaldare un po’ tutti.
    << Dex andiamo a dormire>> bisbigliò Larxene, quasi crollandogli sulla spalla. Xaldin accanto a lui annuì, con un sorrisetto poco convincente.
    << Anziché tentennare – gli disse, aprendo un varco – io andrei>> concluse ammiccando. Dex annuì e, sollevando Larxene, se ne andò.
    << Povero Luxord!>> disse Luxord con le lacrime agli occhi, stringendo i pugni e mordendosi il labbro inferiore.
    << Avanti Luxord – disse Marluxia, sbucato all’improvviso – ti rifarai>>
    << Lontano da me, finocchio!!>> sbraitò Luxord allontandosi da Marluxia a velocità supersonica. Il numero X cominciò a trafficare con un cellulare, Axel sentì chiaramente il nome << Jessica!>> e cominciò ad allontanarsi pian piano, raggiungendo Xaldin, Xigbar e Roxas al bancone.
    << Che fa Luxord?>> gli chiesero in coro, Xaldin beveva del liquore, Xigbar la sua solita birra rossa e Roxas qualcosa di molto leggero.
    << Lo sciupa femmine è tornato>> dichiarò Axel chiamando il Moguri-barista con un cenno.
    << Solito?>> chiese prontamente il Moguri, e tutti guardarono un Axel stranamente calmo.
    << No … oggi prendo una birra fresca>> rispose, e l’intera sala trattenne il respiro quando il numero VIII cominciò a trangugiare la birra.
    << Non posso crederci>> bisbigliò Xaldin a Xigbar che stava per scoppiare dalle risate e rovinare tutto. Axel mandava giù, e lasciò la bottiglia a metà, sospirando.
    << Non male davvero>> disse, per niente ubriaco e tutti cominciarono a festeggiare, la musica ripartì, Demyx si scatenò con il Sitar, suonando un pezzo Rock dimostrando tutte le sue abilità. Xemnas si era ripreso ed era sceso nuovamente in pista, a discapito dell’altezza, sapeva muoversi molto bene tra la folla, di Saix non si avevano notizie, era del tutto scomparso, insieme a Vexen, sospetti su un qualche esperimento del Freddo Accademico.
    << Ma secondo voi lo denunceranno per maltrattamente di animali?>> chiese Roxas, facendo letteralmente sbellicare Xaldin e Xigbar, intenti a manda giù litri e litri di birra, come loro solito in certe occasioni.
    << Non lo so – rispose Xaldin – però si potrebbe scommettere!!>> propose al vecchio Xigbar.
    << Si, scommettiamo!!! – rispose molto allegro il Tiratore Libero, facendo ondeggiare pericolosamente il suo boccale di birra – Ma prima beviamo!!!>> e mandarono giù l’ennesimo boccale, senza accusare alcuna sbornia.
    Avvenne qualcosa di eccezionale in quel mentre, Zexion abbandonò per la prima e forse unica volta, il suo Lexicon, dopotutto, doveva partire anche lui il giorno dopo e si doveva divertire e, buttandosi nella mischia con la grazia di uno Xaldin ubriaco, franò addosso al povero Xemnas che incredibilmente crollò, preso dal sonno, di nuovo. Fatto ciò, scatenando le risate ossessive di Axel, che aveva alzato il gomito dopo quella prima epica birra, il povero Burattinaio Mascherato si nascose dietro il Lexicon e riprese a leggere.
    Intanto, nella stanza numero XV, Larxene si era buttata sul letto e stava dormendo beatamente.
    << Però non me ne va bene una ultimamente>> si lamentò a bassa voce, togliendosi la tunica e preparandosi a dormire sul pavimento, per l’ennesima volta. Durante quelle giornate, aveva svolto parecchie missioni ed era rientrato pimpante da queste, mentre Larxene si sfiancava come non mai ed era lei quella stanca, di conseguenza le parti si erano invertite per un po’. In quel momento invece la situazione era simile alla prima serata in discoteca, solo che questa volta Larxene era completamente ubriaca e dormiva, o almeno, così credeva Dexuk.
    << Cosa non ti va – cominciò Larxene, sbadigliando – bene?>> chiese.
    << Oh … niente niente>> rispose prontamente Dexuk, sedendosi sul pavimento.
    << Facciamo qualcosa di divertente?>> chiese Larxene.
    << Dai ragazzi,ci siamo – disse Xaldin, guardando un riquadrino assieme a Xigbar e Axel – ora lo fanno, ora lo fanno!!>>
    << Un giorno mi devi spiegare perché diavolo hai installato una telecamera nella stanza di Dexuk>> disse Axel, perplesso e divertito.
    << Se mi chiamano Mr. Porno ci sarà una ragione, funghetto>> rispose Xaldin, ammiccando.
    << Tipo?>> chiese Dexuk.
    << Andiamo sull’Altare del Niente>> propose Larxene.
    << Ma fa un freddo, diamine>> si lamentò Dexuk, Larxene parve non accettare molto quella risposta.
    << E va bene … in questo caso … >> Dexuk non ebbe neanche il tempo di comprendere l’avvenimento, ma Larxene gli si fiondò addosso a velocità supersonica.
    << SIII!!!!>> esultarono in coro Xaldin, Axel e Xigbar. Luxord passò accanto a loro e notò il minischermo.
    << Gli occhi del povero Luxord sanguineranno!!>> disse allontana dosi e destando l’interesse di tutta la sala.
    << Xaldin!!!>> si lamentò Xemnas.
    << Non parlare Xemnas, so cos’avete fatto tu e Saix sull’Altare del Niente! – disse, indicandolo – E non puoi negarlo!!! Ho le prove!>> Xemnas sudava freddo e si sedette.
    Nella stanza numero XV stava succedendo un qualcosa di eccezionale, per tutti i membri dell’Organizzazione, ma per loro le cose sarebbero andate male, Dexuk vide la telecamera e la distrusse con lo sguardo.
    << NO!!!!>> sbraitarono tutti insieme, Xaldin cominciò a piangere.
    << Ed io che speravo di godermi una Larxene nuda … >> a stento tratteneva le lacrime.
    << Dai Xaldin, ti rifarai … insomma … ci sono sempre … le docce?>> propose Axel. Gli occhi di Xaldin si illuminarono.
    << Ma certo!! Le docce!>> disse, fiondandosi fuori dalla discoteca.
    << Axel, me la pagherai cara>> disse Xemnas.
    << Ma che ho fatto!?>> si lamentò Axel, bevendo un’alta birra.
    La prima volta di Dexuk doveva essere memorabile, si trovavano distesi sul pavimento, non stava capendo praticamente nulla, era stato del tutto assalito e poté comprendere il perché del nome di Larxene, la Ninfa Selvaggia. Fatto sta che se la ritrovava adosso e lo stava massacrando nel modo più piacevole possibile per un uomo, in tutti i sensi. Quella notte Dexuk non poteva far altro che cambiare e magari anche crescere. Conobbe un mondo nuovo, un mondo diverso, non più missioni, duro lavoro e sacrificio, ma un mondo dove gli sforzi davano frutti e quei frutti avevano un sapore fantastico. L’invia del povero Luxord dovette crescere in amniera esponenziale, dopotutto, il neofita Dexuk aveva raggiunto un luogo che il numero X poteva solamente immaginare. I due si addormentarono poi di colpo, dopo un’ora fiammeggiante.
    La discoteca si svuotò, tutti andarono a dormire e si dovevano preparare per il giorno dopo, sarebbero partiti in molti verso il Castello dell’Oblio.


    Buona lettura!!!
     
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31 replies since 15/3/2011, 19:49   815 views
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