Kingdom Hearts Reloaded

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Padfoot96
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Dopo lo screzio con Lexeaus e Zexion e tutti gli anenssi e connessi, finalmente Dexuk e Larxene si trovano insieme ad affrontare una missione.

    CAPITOLO XVIII
    Doppia Missione per Dexuk


    La mattina giunse quasi subito. Dexuk si svegliò presto, Larxene dormiva sul suo braccio destro e sorrise. Era strano, sentiva un qualcosa battere nel suo petto … ma quel qualcosa non c’era!
    <<larxene>> sussurò, muovendo di poco il braccio. Larxene si svegliò quasi subito, molto sensibile ai rumori esterni.
    << Buon giorno ... >> disse, sbadigliando e stiracchiandosi. Aveva dormito con la tunica, ed era un po’ sudaticcia.
    << Oh accipicchia, devo cambiarmi!>> disse, scattando in piedi. Dexuk fece lo stesso e prese una delle sue magliette nere e le passò una tunica.
    << Per oggi fattele bastare>> disse, grattandosi la testa, non sapendo che fare.
    << Molto gentile Dex>> disse seccata Larxene, guardandolo male. Provò a mettersi quella maglietta, ma era estremamente larga, per cui la restituì al suo proprietario.
    << Ci metto pochi minuti>> disse, sfiorandogli il volto con la mano destra e svanì nell’Oscurità, diretta alla sua stanza. Ci mise davvero pochi minuti, poi riapparve davanti a Dexuk tutta pulita e pronta all’azione.
    << Ora però fatti una doccia, scemo!>> disse, stizzita, con un sorriso.
    << Va bene … la stavo andando a fare però … cavoli!>> Dexuk era rimasto sorpreso e divertito da quell’esternazione. Lui ci mise un pelino più di tempo. Purtroppo gli bruciava la ferita sul naso, l’unica evidente rispetto alle altre cicatrici che aveva in volto e che stavano via via svanendo. Mise un cerotto e si vestì. Uscì dal bagno con la maglietta e i boxer, aveva scordato i pantaloni.
    Larxene glieli lanciò, un po’ rossa in volto e con lo sguardo alzato. Dexuk li mise prontamente, un po’ imbarazzato.
    << Scusami … >> disse poi indossando la tunica, era ancora rosso in volto. Non fecero colazione, anzi, subito si recarono nell’Area Grigia per le disposizioni di Saix.
    << Oggi sarete tutto il giorno al Castello della Bestia – disse – allora, dovrete esplorare il luogo e collezionare quanti più cuori possibili. E monitorate il padrone del Castello>> concluse perentorio il numero VII. Dexuk allora aprì un portale e vi entrò insieme a Larxene.
    Si ritrovarono su di un ponte, di fronte ad una grande entrata. Dexuk si abbassò e toccò il pavimento, c’era tanta polvere, la strofinò fra le dita della mano destra, poi annusò l’aria.
    << Ma che fai?!>> Larxene rimase piuttosto stupita da quel comportamento. Dexuk si alzò.
    << La zona sembra libera … almeno qui sul ponte, ci sono troppi pochi odori, e altri che non conosco, non posso dire se sono Heartless o meno … mi sento inutile!>> disse, stringendo i pugni. Larxene posò una sua mano sulla sua spalla. I due avanzarono. In effetti non c’erano Heartless sul ponte.
    << Allora … questo è l’ingresso – disse Larxene – in caso di Heartless gigante, attaccherebbe solo da qui>> concluse osservando l’entrata. Dexuk aprì il portone, non fece molto rumore. Si trovarono in un enorme spiazzo, un cortile interno. Ma non c’erano alberi o altro, era molto triste, al centro vi erano quattro statue, e il terreno era solcato, mentre alcune mattonelle erano del tutto distrutte.
    << Ci sono evidentissimi segni di lotta>>disse Dexuk, toccando il terreno. Sentiva puzza di Heartless. Era un odore strano, di fumo, ma non di bruciato o di tabacco … un odore che apparteneva solo agli Heartless, nel momento della loro morte. Dexuk era molto abituato a sentirlo, per questo riusciva a capire bene dove si trovassero i suoi obbiettivi.
    << Questa zona – disse, evocando il Keyblade – pullula di Heartless, attenzione>> continuò, facendo cenno a Larxene di armarsi. La ragazza agì d’istinto, prima ancora che Dexuk l’avvertisse era in posizione, armata. Fu questione di minuti che i prmi Shadows comparvero dal nulla, aggredendoli. Come niente quei poveri Shadows svanirono in uno sbuffo di fumo. Dexuk era stato nuovamente spietato, Larxene non aveva fatto in tempo a muoversi contro di loro che già erano scomparsi, tranciati di netto dal potentissimo Keyblade. E la ragazza rimase ammaliata da quel potere straordinario. Era il debole di Larxene, il potere. Continuarono l’esplorazione della zona.
    << Confermo – disse Larxene – un Heartless gigante attaccherebbe da qui … inoltre ci sono evidenti segni di lotta … vuol dire che l’unico modo per accedere al castello è proprio questa entrata>> ma Dexuk pareva non curarsene, era arrivato all’ingresso del castello.
    << La porta è chiusa>> sussurrò, Larxene era arrivata accanto a lui, rendendosi conto dell’entrata bloccata.
    << Dev’esserci almeno un passaggio>> disse Dexuk grattandosi il mento, pensando furiosamente. Alcune statue non erano poste bene, c’erano un paio di spiazzi vuoti e le statue poco più avanti. Non sapendo che fare,Dexuk e Larxene le misero a posto. Si aprì un passaggio accanto all’entrata principale.
    << Eccolo là!>> esclamò Dexuk soddisfatto. Fece cenno a Larxene di andare e insieme entrarono nel cunicolo. Il passaggio era stretto, ma riuscirono ad entrare nel castello. Si trovavano in un passaggio, molto più grande. Pullulava di Heartless.
    << Soldati!>> disse Dexuk, rievocando il Keyblade e gettandosi all’attacco, seguito da Larxene e dai suoi coltelli. Non fu facile affrontarli, erano più forti del solito, e anche più grandi e di un colore diverso.
    << Sono Sergenti, non Soldati Dex!>> disse Larxene, in difficoltà. Dexuk recepì il messaggio e si impegnò maggiormente, mettendo in crisi il suo avversario. Finalmente in uno sbuffo di fumo si liberò un Cuore. Subito corse ad aiutare Larxene, colpì il Sergente alle spalle, liberando un altro Cuore.
    << Ce l’avrei fatta anche da sola!>> sbottò Larxene, un po’ irritata. Un Soldato l’attaccò alle spalle, Dexuk lo vide in tempo e bloccò il colpo, tranciandolo di netto.
    << Occhio – disse – non voglio che ti accada qualcosa>> Larxene rimase un attimo interdetta, poi però riprese la sua solita spavalderia.
    << Allora non ti preoccupare e pensa alla Missione!>> disse, altezzosa. Si guardarono un secondo. Poi istintivamente Dexuk la abbracciò, la strinse forte. Le diede un bacio sulla testa, poi la accarezzò. Un piccolo Shadow temerario si gettò all’attacco. Dexuk generò una barriera e lo distrusse, preso da Larxene.
    << Abbiamo tempo>> sussurrò Larxene. Dexuk annuì livemente, prima di baciarla ancora. Rimasero qualche secondo lì, prima di staccarsi e riprendere la Missione. Quel passaggio pullulava ancora di Heartless purosangue, roba di poco conto, per Dexuk e Larxene fu semplice eliminarli, non dovettero impiegare troppe energie.
    << Il passaggio è facilmente attraversabile, solo che non conduce da nessuna parte>> disse Larxene, di fronte ad un vicolo cieco.
    << Non ne sarei così sicuro … >> Dexuk osservò un’apertura. Si vedeva l’ingresso del castello. Per accedere all’ingresso ed esplorare dovevano gettarsi nel vuoto. Larxene era titubante, ma non aveva altra scelta. Dexuk spalancò le ali. Le porse la mano e si gettò. La zona era libera ed atterrarono con leggerezza. C’erano quattro porte. Si mossero silenziosamente, ed ascoltarono. Qualcuno parlava.
    << Belle è la nostra speranza … >>
    << Il Padrone deve farcela, ma non così!>>
    << Cosa possiamo fare!?>>
    << Di cosa staranno parlando?>> chiese piano Dexuk. Larxene alzò le spalle, l’unico ben informato era Xaldin, ma in quel momento era da tutt’altra parte. Decisero di continuare l’esplorazione, c’erano sei colonne, su alcune evidentissimi tagli, degli artigli avevano solcato il marmo senza apparenti problemi, anche i muri presentavano lo stesso spettacolo.
    << La Bestia … - Larxene toccò quei graffi – che sta facendo?>>
    << Sta cedendo … è un crollo, ci saranno delle situazioni che non regge in questi giorni>> convenne Dexuk, osservando i tagli. Un’enorme scalinata di fronte a loro conduceva a tre porte. Non c’erano Heartless per il momento. La porta centrale pareva quella più invitante.
    << Cosa c’è dietro la porta numero 1?>> chiese Dexuk, con una punta di spirito assolutamente inutile. Larxene si massaggiò la fronte. Ma entrarono in quella stanza. Era un’enorme sala da ballo. Molto ben tenuta. Dexuk evocò istintivamente il Keyblade.
    << Non mi piace – esordì – non ci sono segni di lotta, ma sento puzza di Heartless, la Bestia non ha mai combattuto qui dentro>> ed era vero, la stanza era fin troppo ben tenuta, illuminata e curata. La Bestia sembrava affezionata a quel luogo, per quanto era curato. Quasi subito sbucarono alcuni Heartless,erano dei Soldati. Dexuk e Larxene si gettarono all’attacco, li fecero fuori in poco tempo, liberando parecchi Cuori. Ma i Soldati lasciarono posto ai Disertori, ce n’erano a decine e correvano a destra e a sinistra della sala.
    << Sono tantissimi>> disse Dexuk piantando il Keyblade nel pavimento.
    << Che fai? – Larxene rimase spiazzata – Ti arrendi?!>>
    Dexuk scosse la testa. Si mise in posizione. Unì le mani e preparò la sua Aura.
    << Ti consiglio vivamente di allontanarti da me adesso>> disse, concentrando le sue forze.
    “ Devo fare attenzione, non devo distruggere nulla, cavolo è difficile!” Dexuk non doveva fare danni per non attirare l’attenzione, era davvero difficile.
    << Ka – me – ha – me – ha … >> ricordò, generando una sfera nera tra le sue mani.
    << Così dovrebbe bastare>> mormorò e lanciò la Kamehameha contro i Disertori. Ne distrusse parecchi, riuscendo a non far danni. Ma fece rumore e molto.
    << Dannazione Dex!>> Larxene si avventò contro i Disertori, ne erano rimasti alcuni pronti ad attaccare. Ma fu preceduta da un paio di fiammate di Dexuk che distrussero all’istante gli Heartless. Larxene sbottò di nuovo. Dexuk fu rapidissimo, la prese e si trasportò fuori dal castello. In quell’istante aveva fatto irruzione la Bestia, ruggendo.
    << Appena in tempo>> sospirò Dexuk, grattandosi la testa. L’aveva fatta grossa.
    << IMBRANATO! – gli urlò contro Larxene – La Missione è saltata!>> disse addolcendosi. Accarezzò nuovamente Dexuk, ammiccando. La prese in vita e la alzò.
    << Ehi!!>> riuscì solo a dire, prima di ritoccare terra. << Almeno avvisa>> disse ridendo. La Missione era saltata, quindi potevano tornare al Castello, o far altro, e probabilmente, avrebbero fatto altro.
    Intanto Fannie, Dan e Gohan si allenavano duramente per riuscire a compiere la loro di missione. La giovane cercava in tutti i modi di apprendere al meglio la Magia, e dava il massimo. Però otteneva pochissimi risultati, a mala pena riusciva a creare una piccola pallina di fuoco, e doveva riuscire a generare barriere, curare ferite e creare verie e proprie colonne di fuoco. Ma il suo impegno, costante, soddisfava il vecchio Yen Sid, che intanto seguiva anche gli allenamenti di Daniel e Gohan. Il piccolo Super Saiyan trascurava l’evocazione del Keyblade, continuava a ritenerlo inutile, anche perché non era molto bravo nel maneggiare una spada o qualunque altro tipo di armi, si concentrava per superare il limite.
    << Duke aveva una potenza straordinaria … riuscirò a raggiungerlo!>> diceva ogni volta. E in effetti il suo potere cresceva,a ma gli toglieva tantissime energie. Yen Sid aveva perso ogni speranza con lui, decidendo dunque di appoggiare quei suoi allenamenti. Daniel invece era riuscito ad evocare un Keyblade: grigio, molto leggero e maneggevole, con un impugnatura difensiva, poteva essere impugnato in due versi senza alcun problema. Legata con una catenella v’era una zanna di lupo.
    << Zanna di Lupo – disse Yen Sid, quando finalmente Dan riuscì ad evocare il Keyblade per la prima volta – è un Keyblade più che discreto, non comparabile con quello di Duke, non c’è che dire, ma per te è ottimo Daniel. Bilanciato in attacco e difesa, potere magico non male direi … ed è adatta per i combattimenti aerei, meno potente nel normale corpo a corpo>> continuò, analizzando l’arma di Dan da molto vicino. Il ragazzo non aveva intenzione di abbandonare la sua vecchia spada, adatta al combattimento terrestre, per questo decise di utilizzare il Keyblade solo nei combattimenti aerei. Ma Yen Sid lo esortò ad esercitarsi anche nei combattimenti terrestri. Ed il giovane Daniel, sempre più deciso a fronteggiare la minaccia Heartless e vendicare il suo Maestro ed amico Duke, eseguiva gli ordini obbediente.
    << Duke … - guardava il suo Keyblade, ne stringeva l’impugnatura, si lasciava invadere dal suo potere – riuscirò a vendicarti!>> la sua Aura si sprigionò, crescente. Contrastava quella di Gohan da Super Saiyan. Il figlio di Goku, col sangue agli occhi, si allenava estenuamente. La sua forza doveva aumentare, così come la sua Aura. Alla fine della giornata tornavano entrambi molto stanchi alla Torre.
    << Vi state allenando duramente – disse Yen Sid ai tre – Fannie stai migliorando devo dire … anche se devi impegnarti molto di più – Fannie abbassò lo sguardo, strinse il suo scettro magico, molto leggero e facile da impugnare, un po’ imbarazzata e rammaricata – mentre Daniel … Gohan … la vostra energia aumenta di giorno in giorno – i due non si esaltarono, non si inorgoglirono, la loro forza crescente era sempre niente in confronto al ricordo della forza, dell’altruismo del loro maestro – specialmente tu Dan … ora che finalmente hai evocato il Keyblade potrai prendere il suo posto … >>
    << IL SUO POSTO?!>> proruppe Gohan, trasformandosi, nuovamente in preda alla rabbia. Non aveva oltrepassato del tutto il suo limite, ma era ogni giorno sempre più forte.
    << Gohan – cominciò Yen Sid – è fondamentale far fronte alla minaccia degli Heartless … >> ma il vecchio non riuscì a finire il discorso, Gohan stava perdendo il controllo.
    << Nessuno! – urlò – Nessuno, potrà mai prendere il suo posto! Al diavolo gli Heartless, al diavolo qualunque cosa vuoi, vecchio pazzo!! Preferisco vendicare la scomparsa di Duke piuttosto che illudere qualcuno di poter rimpiazzarlo!! – gli occhi verdi erano iniettati di sangue, tremava per la rabbia, e la sua Aura poteva esplodere da un momento all’altro – Sei pazzo!>>
    Dan evocò il Keyblade.
    << Gohan – disse, cercando di calmarlo – non prenderò il posto del Maestro … il mio obbiettivo … il nostro … è solo quello di vendicarlo>>
    Fannie rimase in silenzio, si era fatta piccola piccola tra loro, stringeva lo scettro e teneva gli occhi chiusi, cercava di non sentirli litigare. Era diventata molto fragile da quel malaugurato giorno.
    Yen Sid rimase in silenzio, offeso dall’impudenza di Gohan, ma conoscio di una verità, in fondo a quelle accuse. Voleva solamente far sì che la minaccia Heartless potesse essere sventata, senza pensare che quei ragazzi che aveva reclutato, anzi, che Duke stesso gli aveva segnalato, avevano dei sentimenti, avevano visto il proprio amico scomparire impotenti. Forse avrebbe dovuto appoggiarli e non indirizzarli su questa strada, adesso aveva un Gohan inferocito davanti, poteva fare qualunque cosa. I due si scambiarono un cenno d’intesa si voltarono e si avviarono fuori.
    << FERMI DOVE SIETE!>> urlò Fannie ergendo un’enorme barriera. I suoi occhi verdissimi erano sbarrati, in preda alla rabbia. Dopo tanto tempo stava esplodendo.
    << Voi parlate – disse – voi volete vendicare Duke … ma non è così che lo farete!! Ci ha segnalati a Yen Sid, secondo voi perché?! Ci voleva proteggere anche mentre non era qui con noi! Per questo io resto!>> sembrava perentoria. Dan si fermò, ma Gohan era del parere contrario. Anzi la sua rabbia continuava a crescere, il giovane Super Saiyan era stufo di quell’attesa.
    << Sono un Saiyan … vivo per combattere e sono fatto per questo … stare qui con le mani in mano, sapendo dove si trova la causa di tutto questo – disse stringendo i pugni, la sua Aura cominciò ad alzarsi sempre più, stava per esplodere – per questo io … io … io VADO!>> disse schizzando fuori dalla finestra.
    << No GOHAN!!!>> Dan gli corse dietro per fermarlo. Ma Gohan aveva già preso il treno diretto a Crepuscopoli, Dan non sarebbe mai arrivato in tempo, ne passava solo uno e doveva aspettare.
    Il treno veloce giuse a Crepuscopoli. Era devastata quasi.
    << Cosa è successo qui?>> si chiese il ragazzo, uscendo dalla Stazione. Era quasi tutto distrutto, le case, le strade, i viottoli, tutto quanto. C’erano degli Heartless in quella zona. Sentì un rumore alle sue spalle, il treno stava partendo, andava a prendere Daniel, pensò. La cosa non importava, doveva vendicare Duke. Corse verso gli Heartless, li fece fuori senza problemi, erano solamente dei piccoli Shadows che scomparvero immediatamente in un unico suffo di fumo senza aver il tempo di difendersi.
    << Lord Xukog! – un ragazzo coi capelli scuri lunghi, un foular rosso intorno al collo, una T-shirt nera e una magliettina bianca sotto di essa, un paio di jeans con uno strappo al ginocchio e scarpe da ginnastica – Un intruso alla Piazza della Stazione!>> sembrava allarmato.
    << C – 17 … calmo. Percepisco la sua Aura … è Gohan>> disse Xukog. I suo occhi gialli scintillavano, il Nobody di Goku era molto tranquillo nella sua fortezza. Si trovavano sempre a Crepuscopoli, alle spalle dell’Area del Tram. Infatti lì v’era un piccolo passaggio che conduceva in un bosco, e dopo il bosco v’era una villa abbandonata, quello era il quartier generale della banda di Xukog.
    << Cosa facciamo?>> chiese C – 17.
    << Va con tua sorella, uccidetelo>> perentorio Xukog. Nonostante fosse il Nobody del padre di quel ragazzo, non si fece scrupoli nel mandare C – 17 e la sorella, C – 18, una ragazza, bionda dagli occhi azzurrissimi come quelli del fratello, con un gilet blu e una maglietta a righe, una gonna e una calzamaglia, anche lei con scarpe da ginnastica, ad uccidere il piccolo Gohan.
    Gohan dal canto suo, correva verso l’Area del Tram, la sua Aura cresceva ad ogni passo. Giunse nell’Area del Tram, era del tutto distrutta anche quella, la pavimentazione era quasi assente, non c’era più nulla ormai.
    << Me la pagherai cara Xukog!>> stringeva i pugni.
    Intanto Fannie e Dan si erano gettati all’inseguimento di Gohan, il treno non era ancora arrivato, stava tardando.
    << Dannazione … Gohan!>> Dan era disperato, Keyblade in mano, la sua Aura stava cominciando a venir fuori. Fannie molto preoccupata, aspettava con ansia quel treno che sembrava non voler arrivare.
    Gohan si fermò al centro dell’Area del Tram.
    << XUKOG!!!!!>> urlò a gran voce. La sua Aura continuava a crescere.
    << Non arriverai mai a lui se prima non batti noi!>> C – 17 e C – 18 fecero il loro ingresso.
    << Voi siete … al servizio di Xukog! – disse mettendosi in posizione – Vi farò a pezzi!>> la rabbia scintillava nei suoi occhi, mentre i due suoi avversari erano molto tranquilli. Questo diede molto fastidio al giovane Gohan che caricò la sua Aura al massimo. La terra cominciava a tremare, C – 17 e C – 18 rimasero sorpresi da tale potenza.
    Gohan scattò e la battaglia ebbe inizio, cercava di tenere testa ai due avversari, che però riuscivano ad intercambiarsi, ad aiutarsi, ad impegnare Gohan su due fronti contemporaneamente. Ma il ragazzo sembrava reggere. Il dispendio di energie però andava oltre le capacità di Gohan, presto avrebbe ceduto. C – 17 riuscì a colpirlo, dopo minuti di estenuante difesa, con un pugno in faccia, scagliandolo lontano, C – 18 schizzò colpendo alla schiena, alzandolo in volo, e nuovamente C – 17 lo colpì nella bocca dello stomaco, tagliandogli il fiato. Gohan franò al suolo, C – 17 e C – 18 qualche metro più su si preparavano a colpirlo. Generano sfere di energia e le scagliarono a ripetizione là dove Gohan era caduto.
    << KA – ME – HA – ME – HA!!!!!!>> Gohan scagliò il suo colpo migliore in risposta ai proiettili di energia dei due Androidi. Riuscì a colpirli, la Kamehameha era parecchio potente. Il ragazzo schizzò subito, furibondo e colpì violentemente C – 17 nello stomaco e con un calcio lo colpì al fianco, alla milza, lanciandolo ancora più lontano. C – 18 gli si avventò contro, prendendolo per i capelli.
    << ARGH!!>> la ragazza creò una seconda sfera di energia pronta a colpirlo al cuore. Ma Gohan fece esplodere la sua Aura, usandola come scudo e fu molto efficace.
    << Non mi sconfiggerete!>> disse, attaccando C – 18, non fu molto gentile, anzi, un diretto in pieno volto l’aveva spedita lontano, poi si fiondò colpendola in pieno stomaco. La ragazza franò al suolo, come Gohan in precedenza. Il ragazzo si mise in posizione.
    << MASENKO!!!!>> disse unendo i palmi delle mani sulla fronte e generando un lampo giallastro molto potente. Il colpo raggiunse il suolo, là dove C – 18 stava rialzandosi, ma intanto C – 17 riuscì a colpire Gohan con un violento calcio, scagliandolo al suolo. Il ragazzo aveva subito il colpo, era tornato alla sua forma normale.
    Il treno era finalmente giunto alla Torre e dan e Fannie lo presero, dovevano soccorere Gohan, era in pericolo.
    Il giovane si rialzò, trasformandosi. C – 17 e C – 18 sopraggiunsero, avevano gli abiti strappati e sembravano furibondi. Specialmente C – 18.
    Anche Gohan era ridotto piuttosto male, l’ultimo colpo era stato il più forte di tutti, perché completamente inaspettato. Ma si era ripreso e pronto per riprendere lo scontro.
    << Vi farò a pezzi dannati!>> disse con rabbia crescente. La sua Aura dorata esplose nuovamente, cercando di intimorirli, ma questa volta anche i due Androidi erano fuori controllo. Gohan aveva assestato loro colpi piuttosto potenti e li aveva leggermente danneggiati.
    << Non può andare più veloce questo treno?!>> Fannie era in preda alla disperazione, dovevano salvare Gohan, mentre Daniel stava raccogliendo le energie per un eventuale battaglia.
    Gohan riprese a combattere, riusciva a reggere lo scontro, affrontando C – 17 e C – 18 uno alla volta molto bene. Mise nuovamente in difficoltà il ragazzo, con una violentissima serie, conclusasi con un violentissimo calcio. Ma C – 18 riuscì ad intervenire, braccandolo, permettendo a C – 17 di colpirlo in più punti.
    << NYAAAAHHH!!!!!!>> Gohan usò nuovamente la sua Aura per difendersi. Era piuttosto provato. C – 17 e C – 18 sopraggiunsero nuovamente, e il ragazzo si voltò verso di loro.
    << Non pensavo di dover ricorrere a questo – disse Gohan – ma non ho scelta!! – levò la mano sinistra – KEYBLADE!!!!!!>> una seconda Aura esplose nella mano sinistra di Gohan, che dovette concentrare molte energie per poter controllare un’Aura così potente. Il Keyblade venne, avvolto da un’Aura completamente dorata, un Keyblade completamente dorato, emanava un energia potentissima.
    “ Eccomi Gohan!!!” una voce potente proruppe nella mente di Gohan, che pareva però contento di sentirla.
    << Drago … sono felice di sentirti!>> disse piano.
    “ Facciamoli a pezzi! Sai come utilizzare la mia forza” rispose Drago.
    Gohan si scagliò contro i due Androidi, Keyblade nella sinistra, con la mano destra scagliò una sfera di energia e riprese la battaglia. Il Keyblade era parecchio forte, dava grattacapi a C – 18, mentre C – 17 doveva vedersela con Gohan stesso, che usava il braccio destro, e gambe. Era estremamente impari questo scontro.
    Il treno giunse finalmente a destinazione. Dan si fiondò fuori, cercando di percepire l’Aura do Gohan, seguito a ruota da Fannie.
    << Dovrebbe essere da questa parte!>> disse il ragazzo, Keyblade in mano, correndo veloce verso l’Area del Tram.
    Gohan cercava di tenere testa ai due Androidi, ma col Keyblade era molto più difficile. Non riusciva a reggere la loro velocità, sarebbe andato incontro ad una morte certa.
    “ Dannazione Gohan! Devi sfruttarmi al massimo, impugnami con la destra, non aver paura!” Gohan parve titubante, ma seguì il consiglio di Drago e passò alla destra, combattendo entrambi i suoi avversari con il Keyblade. La situazione si capovolse, Gohan riuscì ad accelerare, mise in difficoltà C – 18, colpendola a ripetizione con la sua arma, mentre teneva a bada C – 17 con la sinistra, gli scagliò contro il Keyblade lanciandolo.
    << MASENKO!!!>> urlò, colpendo nuovamente C – 18. Il Keyblade tornò al proprietario, si stava gasando. Poteva farcela. Si gettò verso C – 17 colpendolo a ripetizione, fece a brandelli parte della sua maglietta e per poco non riuscì a distruggerlo, se non fosse stato per il ritorno di C – 18 che con un calcio lo scagliò in aria.
    Lo scontro si spostò in cielo, questa volta però i due Androidi erano furibondi e cominciarono a combattere in coppia e non separatamente. E questa volta il Super Saiyan era nei guai. Cercò di tenere testa ai due Androidi ma fu quasi inutile, erano diventati più veloci di lui.
    << Ma quello che impugna Gohan è … ?>> Fannie rimase senza fiato.
    << UN KEYBLADE?!>> Dan rimase senza parole, anche Gohan, che aveva sempre snobbato gli allenamenti di Yen Sid, ora impugnava un Keyblade senza problemi, ed era in difficoltà.
    << Gohan!!!>> urlò Fannie. C – 18 la vide e scagliò una sfera tutta potenza contro di lei. Gohan agì senza pensare, fu più veloce del proiettile e usò il suo corpo come scudo, ne approfittò anche C – 17 che scagliò uno dei suoi colpi migliori, un fascio di pura energia a piena potenza, e ancora C – 18 lanciò sfere di energia a ripetizione verso Gohan, l’occasione per ucciderlo era fin troppo ghiotta. Fannie cercò di generare una barriera, ma fu quasi del tutto inutile, permise a Gohan di non morire all’istante. Dan era ancora sbalordito da tutto quanto. Gohan subì i colpi, proteggendo Fannie. Il suo corpo fumante stramazzò al suolo, lasciando Fannie inorridita e spaventata. Dan prese subito Gohan e con Fannie corse verso la Stazione, il povero Super Saiyan giaceva sulle spalle di Dan. Raggiunsero subito la Stazione e presero il treno. Fannie era disperata, macchiata del sangue di Gohan. Il ragazzo, steso nel treno, era svenuto. Un taglio netto all’occhio sinistro, altre ferite sparse e la cosa più orribile … il suo braccio sinistro non c’era più, sgorgava del sangue al suo posto, stava morendo dissanguato.
    << Heal!>> dissero insieme Fannie e Dan, cercando di dargli un po’ di sollievo. Stavano raggiungendo Yen Sid, presto lì lo avrebbero curato in maniera definitiva ed efficace.
    La Missione di Dexuk e Larxene era saltata. Ma i due non fecero subito ritorno al Castello, anzi, ne aprofittarono e andarono in giro, da soli. Era una specie di appuntamento. Dexuk non aveva idea di dove andare, perciò si recò a Crepuscopoli. Si trovavano sulla Torre, davanti al tramonto, soli. Roxas ed Axel, che in genere occupavano quel posto erano rientrati al castello. Dexuk si sedette, osservò il tramonto, seguito da Larxene che gli si appoggiò alla spalla.
    << Allora che si fa?>> chiese la ragazza.
    << Sai … per ora non ho programmi … potremmo fare di tutto>> disse Dexuk molto sinceramente. A Larxene parve piacere quel piano, del tutto figlio del caso. Non perse tempo, il numero XV, e la baciò. La strinse quanto più forte poteva, preso più che mai dalla Ninfa Selvaggia. Caddero all’indietro, al riparo dalla luce del sole e dal precipizio, e continuarono, presi dal momento.
    Passavano i minuti, erano ancora lì. D’untratto Dexuk ricordò una cosa e si staccò, scattando in piedi.
    << Che c’è?>> chiese Larxene, interdetta.
    << Mi sono ricordato una cosa!! – rispose Dexuk, dandosi uno schiaffo sulla fronte – Vieni!>> disse, prendendola per mano. L’Oscurità li avvolse e li trasportò poco più avanti nell’Area del Tram.
    << E che ci facciamo qui?>> Larxene pareva piuttosto scettica, ma Dexuk fiducioso la trascinò verso un’apertura. Si ritrovarono in un boschetto, la luce filtrava tra le chiome degli alberi, il luogo era molto riparato ed estremamente bello.
    << Qui di certo non ci trovano>> disse Dexuk sorridendo.
    << Ci potevi pensare anche prima>> rispose Larxene sfiorandogli ancora il volto con il dorso della mano.
    << Vero ma … beh … credevo ti piacesse di più il tramonto>> replicò il ragazzo con tutta sincerità.
    << Non costa mai nulla – riprese Larxene, avvicinandosi – chiedere … >> e ripresero da dove avevano interrotto.
    << Dexuk e Larxene NON sono al Castello della Bestia>> sbottò Xaldin, furibondo.
    << Come mai?!>> Saix rimase esterrefatto, aveva dato chiarissime disposizioni.
    << La copertura è saltata, da quello che ho notato – esordì Axel – c’erano bruciature nella Sala da Ballo e la Bestia era lì, probabilmente Dexuk è stato poco accorto>> la sua analisi era stata molto accurata, era andato, su mandato di Xemnas, a controllare la Missione di Larxene e Dexuk.
    << E allora dove diavolo sono?! – sbottò Vexen – Qui bisogna lavorare!!>> Vexen aveva una grandissima cultura del lavoro e quanto stava accadendo non poteva essere tollerato.
    << Calmati vecchio – Zexion con una calma glaciale cercò di placare Vexen – Forse so dove sono … potremmo mandarci Lexeaus>> aveva chiuso il Lexicon sbattendolo, come Vexen, non approvava quanto stava succedendo.
    << No! – Xigbar prese la parola – Vado io>> e svanì subito nell’Oscurità.
    << Il rendimento in Missione non è calato – disse Xemnas – anzi! Guardate quanti Cuori … gran parte provengono dal Castello della Bestia>> osservava, dalla vetrata dell’Area Grigia, Kingdom Hearts sempre con quel fare un po’ sognatore. Ma era un’ossessione, non un sogno.
    Xigbar giunse quasi subito a Crepuscopoli.
    << C’è qualcuno>> mormorò Dexuk a Larxene, staccandosi di poco. Scrutò fuori, dovendosi allontanare dalla ragazza, evocò il Keyblade e avanzò lentamente, senza far rumore. Lo stesso però fece Larxene, avvicinandosi, coltelli alle mani.
    << Tranquilli ragazzi – disse Xigbar, rasserenando Dexuk e Larxene – sono io>>
    << Ciao Xigbar … che ci fai qui?>> chiese Dexuk, conficcando il Keyblade nel terreno.
    << Vi paro le chiappe ecco cosa, sanno che hai fatto saltare la missione e si chiedono dove siate … quindi sono venuto qui, prima che vi mettiate seriamente nei guai!>> rispose Xigbar, molto schietto.
    << Come?!>> Larxene rimase spiazzata.
    << Tu, torna al castello, sta nella tua stanza o in quella di Dex … mentre per quanto riguarda te … ho una missioncina da farti fare>> continuò Xigbar. Larxene svanì poco dopo, dando un ultimo saluto a Dexuk. Il ragazzo rimase concentrato sulla missione di Xigbar.
    << Vedi è molto semplice … devi strappare un dente al Gramo … è un Heartless gigante che ogni tanto si fa vedere vicino al Castello>> spiegò Xigbar.
    << Devo solo strappargli un dente? Beh … sarà semplice ucciderlo … >> disse Dexuk.
    << No no, non devi ucciderlo, devi solo strappargli un canino. Il Gramo è un Heartless Purosangue … non devi ucciderlo, serve vivo. Devi solo togliergli un dente>> continuò Xigbar, svanendo.
    Il Gramo doveva trovarsi nelle vicinanze del Castello dell’Organizzazione, per questo Dexuk si portò all’ingresso del Castello e cominciò a cercare. Non dovette aspettare molto, notò un enorme cane nero egersi di fronte a lui, stava sbranando alcuni Shadows, quando si accorse dell’arrivo del numero XV. Svanì nell’ombra.
    << Ma cosa?!>> pochi istanti dopo sbucò accanto a Dexuk colpendolo con una potentissima zampata.
    << Dananzione!>> il ragazzo fu scagliato lontano, ma si fermò all’istante in aria. Il Gramo ringhiò, mostrando i denti, molto affilati, le orecchie tesissime e il pelo folto ed estremamente scuro, si confondeva con la zona, e riusciva a svanire nell’Oscurità a suo piacimento. Un suo morso non sarebbe stato di certo salutare per Dexuk. Era enorme, ma questo era solo un eufemismo. Dexuk tornò al suolo, e si preparò a combattere.ma nuovamente il Gramo svanì, apparendo accanto a lui, questa volta però il ragazzo era pronto e usò la barriera Reflex per proteggersi dalle zanne dell’Heartless.
    << Ma quanto è potente?!>> una zanna però era rimasta incastrata nella barriera. Un vero colpo di fortuna, ma il Gramo non aveva alcuna intenzione di lasciarlo andare.
    << Ho bisogno di quella zanna … devo tramortirlo!>> disse Dexuk, molto deciso, doveva cercare di liberarsi da quella morsa. Ma le fauci del Gramo erano possenti, non mollavano la presa, stavano spezzando la barriera. Il ragazzo si trasportò nell’Oscruità, ma anche il Gramo fece altrettanto. Il dente cadde a terra, la barriera si era infranta.
    << Eccolo lì!>> Dexuk lo riconobbe scintillante. Doveva recuperarla, in un modo o nell’altro. Lanciò una sfera di fuoco nero contro il Gramo a piena potenza, ma questo la mangiò, ingrossandosi.
    << Non è possibile!>> disse sconcertato. E allora dovette essere maledettamente veloce, si gettò capofitto verso la zanna e la prese, il Gramo lo morse alla gamba ma Dexuk si divincolò da quella presa con uno sforzo atroce, per poco non la perse. Poi scomparve nell’Oscurità. Riapparve all’entrata del castello, un dolore atroce percorreva la sua gamba destra, il morso gliel’aveva quasi staccata, ma riuscì ad avanzare. Intanto Larxene si trovava in camera sua, e si annoiava a morte, fissava il soffitto pensierosa, stesa sul letto.
    << Mi faccio un giro … >> disse, alzandosi e uscendo dalla stanza. Percorse qualche decina di metri prima di trovarsi davanti un Dexuk smorto accasciato al suolo, stava strisciando, con una zanna nella mano destra, cercava di avanzare.
    << Dex!!!!>> disse, andandogli incontro. Lo sollevò da terra e notò la gamba completamente ricoperta di sangue.
    << Ma che missione ti ha fatto svolgere … >> riuscì a dire, avanzando con lui.
    << Dannazione!!!>> Xigbar corse loro incontro.
    << Lo ha morso … non ci voleva>> disse, guardandogli la gamba e prendendo la zanna.
    << Bravo Capitan Ovvio … e adesso?>> chiese Larxene, piuttosto irritata.
    << Adesso portalo subito in infermeria!>> disse Xigbar, pareva un po’ allarmato. Insieme i due si trasportarono nell’infermeria, e consegnarono Dexuk al Moguri medico. Dexuk si sarebbe ristabilito molto presto, la ferita non era troppo profonda, e nella notte si sarebbe ripreso.
    << Oh … si riprenderà molto in fretta. È quel morso che mi preoccupa>> disse Xigbar a Larxene, molto pensieroso.
    << In che senso?!>> parve allarmata.
    << Si dice che il morso del Gramo sia particolarmente nocivo, per questo riesce a divorare senza alcun problema orde di Heartless e i cuori che catturano. Il punto è che sono solo dicerie … >> disse, andandosene.
    Anche Larxene se ne andò, un po’ stanca, eppure avrebbe preferito restare lì. Ma domani la aspettava una Missione molto dura, affidatale da Saix dopo la disastrosa uscita al Castello della Bestia. Per Dexuk invece non v’erano informazioni, non dopo almeno questo infortunio. Ma quel era il piano di Xigbar.
    << Dovrebbe forgiarmi un’ottima arma … >> disse, guardando la zanna. La notte passò molto lentamente, Dexuk sentiva fitte lancinanti percorrergli la gamba destra, sudava freddo. Nel sonno continuava a vedere il Gramo, gli correva incontro, cercava di terminare il lavoro avviato con il morso alla gamba. Non fu una notte tranquilla per il numero XV. Il Moguri medico intanto, imbottendolo di morfina, cercava di non fargli sentire troppo dolore, mentre con punti di sutura cercava di mettere in sesto la sua gamba. Un Elisir sarebbe stato molto più efficace per la ferita, ma in quel momento non ne aveva a disposizione.


    Buona lettura!!!!
     
    Top
    .
31 replies since 15/3/2011, 19:49   815 views
  Share  
.
Top