Kingdom Hearts Reloaded

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  1. Padfoot96
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    Salve a tutti ragazzi, dopo che Dexuk ha cominciato ad integrarsi nell'Organizzazione, ecco alcune chicche per voi, soprattutto Xemnas finalmente si decide a dargli un titolo!

    CAPITOLO XVI
    Un Angelo dalle Ali Nere


    La prima Missione aveva caricato Dexuk in maniera strana, anche se si supponeva che fosse un altro il motivo della sua rinnovata vivacità. La mattina dopo infatti si svegliò di buonora, con uno strano sorriso stampato sulla faccia.
    << Oggi mi impegnerò al massimo in missione!>> disse, mettendosi la tunica. Corse fuori dalla stanza velocissimo. Svegliò Roxas.
    << Ehi Roxy in piedi!!>> disse completamente euforico, saltellava sul posto aspettando Roxas.
    << Ehi Dex – disse completamente assonnato, stropicciandosi gli occhi – sono le otto appena … fammi dormire … >> si lamentò, sbadigliando.
    << Roxas!! I Cuori non aspettano i tuoi comodi!>> disse, divertito quasi. Il povero numero XIII dovette mettersi la tunica non riuscendo a riprendere sono, ma Dexuk era già scappato, diretto verso l’Area Grigia. In realtà si era alzato proprio in tempo, Xaldin stava servendo la colazione ai pochi mattinieri, quali Xigbar, Xemnas, Zexion e Larxene.
    Il numero VI leggeva avidamente il suo Lexicon, come suo solito, mentre Xemnas pareva piuttosto silenzioso. Dexuk si sedette accanto a Larxene, mentre Xigbar stuzzicava Xaldin.
    << Ehi Xaaldin!! – disse, con voce stridula – Quand’è che prepari qualcosa di decente?!>> continuò, scrutandolo con il suo unico occhio giallo vivo. Xaldin lo fulminò con lo sguardo, mentre Xemnas, molto tranquillo, si gustava un caffè macchiato. Zexion continuava a leggere indifferente, intervallando la sua lettura con una sorsata di capuccino. Larxene e Dexuk bevevano un semplice caffè e un paio di biscotti, per cominciare la giornata.
    << Ah … - cominciò Xemnas ad un tratto – Dexuk, nella tua prossima missione dovrai eliminare un determinato numero di Heartless, abbiamo scelto questo giorno perché poca gente esce di casa a Crepuscopoli, pretendo il massimo>> concluse, perentorio.
    << Certamente, Lord Xemnas>> rispose Dexuk, posando la tazza del caffè, era molto determinato e tranquillo, non gli sembrava molto difficile. Anche se la supervisione di Xemnas poteva risultare un fattore di impedimento, ma un Nobody non prova emozioni, non ha vergogna o imbarazzo, deve portare a termine le sue missioni.
    << Zexion, Larxene – riprese, rivolgendosi all’imperturbabile numero VI e la tranquilla numero XII – in ricognizione al Castello della Bestia>>
    << Ma Xemnas! – esplose Xaldin – Il Castello della bestia è il mio territorio!>> obbiettò.
    << Xaldin … - disse Xemnas, massaggiandosi la fronte – per piacere … oggi sarai con Axel, bisogna preparare il C.O>> Xaldin si ammutolì di colpo.
    << Cos’è il C.O?>> chiese dexuk, incuriosito.
    << Diciamo – esordì Zexion, alzando il ciuffo – che è una specie di … di succursale del nostro castello. Una seconda base dell’Organizzazione>> cocnluse, tornando al suo Lexicon e finendo il suo capuccino.
    << Attenderete il risveglio del resto dell’Organizzazione – parlò Xemnas, facendoli trasalire tutti, persino Zexion, che si era molto concentrato nella lettura – Dexuk, andiamo subito>> disse, e si alzò. Dexuk scattò in piedi, trangugiando il resto del caffè. Inavvertitamente, passandole accanto, posò una mano sulla spalla di Larxene e insieme a Xemnas svanì nell’Oscurità.
    << Continuo a dire che il vostro atteggiamento va contro il principio dei Nobodies>> disse Zexion, chiudendo il Lexicon. Larxene non fiatava, anzi, terminò il caffè e si andò a sedere da un’altra parte, fissando Kingdom Hearts.
    << Quando si sveglierà Axel?!>> chiese Xaldin furioso.
    << Ah non me lo chiedere Xaldin>> disse con voce stridula Xigbar.
    Xemnas si allontanò da Dexuk, lo avrebbe seguito da lontano, lo avrebbe osservato sul campo da solo. La piazza centrale era liberissima quella mattina.
    << Non ricordavo che l’Area del Tram fossi così grande … - disse ad un tratto, lo sguardo perso – e vuota … >> il Duke che era in lui si era svegliato ad un tratto, poi però si riprese subito. Cominciò a studiare la zona, osservandola, facendo attenzione ai minimi particolari, toccò il terreno con la mano destra,si piegò e raccolse i granelli di polvere, annusò l’aria.
    << Vi ho trovati>> sussurrò, evocando il Keyblade. Nero come la pece, avvolto da una fiamma oscura, potente. Si alzò e levò la mano sinistra. Generò una piccola sfera di fuoco nero, e la scagliò in un punto poco più avanti. Alcuni Heartless sbucarono, impauriti.
    << Soldati? – disse Xemnas – in genere infestano il Castello della bestia … interessante>> concluse, toccandosi il mento. La cosa non spaventò Dexuk, li aveva scovati in pochissimo tempo, senza doversi muovere o sprecare energie importanti. Si era scagliato ad altissima velocità, negando la fuga ai Soldati, cominciò ad attaccarli. Dexuk li aveva sopravvalutati, non erano così veloci, in effetti li aveva trovati facilmente. Erano quasi sette, ma non badò al loro numero, sette Heartless erano sette Cuori, e andavano liberati.
    << BU!>> esclamò, apparendo davanti ai Soldati, spaventandoli. Poi cominciò a combatterli, avevano una corazza non molto resistente, am riuscivano a resistere al primo attacco.
    << Inutili esseri!>> continuò, facendone fuori uno. Il primo Cuore volò via, verso Kingdom Hearts. Questo quasi esaltò il giovane numero XV, che cominciò a farne fuori uno dopo l’altro, con grande abilità. Riuscì ad evitare un attacco combinato dei Soldati,schivò l’attacco saltando e dovette usare il suo fuoco nero per distruggerli, utilizzando il Keyblade. Ricadde a terra con eleganza, conficcò il Keyblade nel terreno e si piegò. Studiò nuovamente la zona, avvolto dal fumo e dai Cuori che volavano via, verso Kingdom Hearts. Automaticamente svanì nel nulla. Un paio di ragazzi stavano attraversando l’Area del Tram, riapparve accanto a Xemnas, più in alto e riparato.
    << Stai comportandoti molto bene, potrei addirittura andarmene>> disse, quasi in tono lusinghiero.
    << Così mi mette in imbarazzo, Lord Xemnas>> rispose Dexuk, abbassando per un attimo la guardia. Ad un tratto però levò il Keyblade, voltandosi, e sparò di nuovo del fuoco nero, incendiando un altro paio di Heartless. Erano un paio di fiori. << Piante atroci … interessante>> continuò Xemnas, mentre altri due Cuori volarono via. Intanto i due ragazzini erano andati via. Dexuk ne approfittò per scrutare dall’alto l’Area del Tram. Notò alcuni movimenti in un viottolo lì accanto e svanì. Dall’Oscurità spuntò in quel punto. C’erano tantissimi piccoli Soldati che correvano all’impazzata. Xemnas apparì poco dopo.
    << Disertori! Eliminali Dexuk!>> disse.
    I Disertori erano velocissimi, ma poco potenti. Dexuk rimase lì ad osservarli, correvano disordinatamente ma erano troppo veloci. Non poteva di certo star loro dietro, avrebbe sprecato solamente un mucchio di energie preziose. Piantò il Keyblade nel terreno e cominciò a studiarli. Xemnas osservò i comportamenti di Dexuk.
    “ Sembra un osservatore scrupoloso … “ constatò.
    Gli occhi di Dexuk scintillarono. << Ho capito>> mormorò di nuovo, non si curò della presenza di Xemnas e partì all’attacco. Molto veloce sbarrò al strada ad un Disertore, tagliandolo a metà. La prematura morte dell’Heartless, il Cuore che si liberava e fluttuava, adirò gli altri Disertori che si scagliarono contro Dexuk. Il numero XV rimase sorpreso dall’attacco di squadra, ma riuscì a parare i colpi. I Disertori caddero a terra.
    << Troppo semplice>> disse, sorridendo. E li uccise tutti ancor prima che si rialzassero. In uno sbuffo di fumo apparve davanti a Xemnas col Keyblade levato alla sua sinistra. A braccia incrociate il numero I gli fece cenno di guardarsi alle spalle. Altri Disertori erano apparsi, e correvano tutti nella loro drezione.
    << Adesso basta>> disse Dexuk, piuttosto seccato. Strinse l’impugnatura del Keyblade e andò all’attacco. Fu spietato in quell’istante, li fece fuori uno dopo l’altro con appena un fendente, tranciandoli di volta in volta, di netto, a metà. In uno sbuffo enorme di fumo, in mezzo ai Cuori che volavano via, verso Kingdom Hearts piantò il keyblade al suolo. Non c’erano altri Disertori ed era piuttosto stanco. Si fermò lì per recuperare il fiato, poi si piegò nuovamente al suolo, toccò il terreno, raccolse i granelli di polvere strofinandoli tra l’indice, il medio e il pollice della mano destra e annusò l’aria. Rimase fermo, molto teso, in attesa di sentire un rumore, di percepire un movimento, un qualcosa. Poi scattò in piedi. Aveva sentito un rumore, si affacciò. Erano ancora gli abitanti, c’era un gran via vai. Con Xemnas si portò in cima ad un palazzo.
    << Strano … c’è un gran via viai … che ore saranno – disse Dexuk guardando prima l’Area del Tram e poi il sole alto nel cielo – 11.20 … ora di punta>> concluse Dexuk, sedendosi a gambe incrociate.
    << Hai recuperato una ventina di Cuori alla tua prima vera Missione Dexuk, non male>> disse Xemnas.
    << No … ci sono altri Heartless, lo sento>> rispose Dexuk, fissava sempre lo stesso punto. I suoi occhi scintillarono ad un tratto, e si voltò nella direzione della torre, scattando in piedi. Si mosse ad altissima velocità in quella zona, era vuota, tutti i cittadini erano o in casa o nell’Area del Tram. Enorme, nero, si ergeva su di loro. Non era un Heartless che liberava cuori, Dexuk lo aveva notato.
    << Darkside … non ne vedevo uno da tempo>> disse Xemnas pensieroso.
    Dexuk sorrise << Questa volta sarà più interessante farti a pezzi>> ebbe un flash in quell’istante, proprio mentre parlava. Vedea il giovane Duke, impaurito, di fronte allo stesso Heartless, nello stesso punto.
    Il Darkside tirò un violentissimo pugno a Dexuk, che non riuscì a bloccarlo. Il ragazzo fu scagliato lontanissimo. Riuscì a vedere dove andava e stava per finire nell’Area del Tram, affollatissima.
    << ALI!>> disse, e le sue due ali nere spuntarono. Si bloccò a mezzaria, furioso.
    << Me la pagherai cara>> ringhiò, gli occhi divennero rossi, i capelli divennero neri e si alzarono. Un’ Aura Oscura lo avvolse. Il cielo si fece scuro. Gridò di nuovo, e la sua Aura raggiunse il cielo. Sbattè le ali e si diresse ad altissima velocità verso il Darkside. La battaglia infuriò. Dexuk riusciva ad evitare i lenti e potentissimi pugni dell’Heartless, e assestò qualche buon fendente, ma sembrava non sortire alcun effetto.
    << Sei un Purosangue dannazione, non mi darai mai un Cuore!!>>disse, oramai seccato dalla resistenza del Darkside.
    << FIRE!!>> e alcune colonne di nero fuoco si alzarono. Dexuk le manovrò scagliandole contro il Darkside che accusò i colpi. Cadde in ginocchio e Dexuk impugò il Keyblade. << ADESSO!!!>> sbatté nuovamente le ali, caricò la sua energia in quell’unico fendente. Il nero Keyblade si fece avvolgere dal nero fuoco della sua energia, diventando una lama compatta, enorme, ma molto leggera. Tranciò di netto l’enorme Heartless. Il cielo si schiarì, Dexuk tornò normale, e in una sbuffo di fumo conficcò il Keyblade nel terreno. Le ali si ripiegarono. Xemnas avanzò, mise una mano sulla spalla di Dexuk.
    << Missione conclusa>> disse, aprendo un varco Oscuro. Dexuk annuì e si dirsse verso il varco, seguito dal numero I. Erano tornati all’Area Grigia, non c’era ancora nessuno, erano tutti in missione, sembrava. Anche se si sentiva della musica provenire dal basso.
    << Dexuk – proruppe Xemnas – ogni membro dell’Organizzazione ha un titolo, una specie di soprannome, scelto appositamente da me, in base alle proprie capacità>> disse.
    << Dunque, quale titolo vuole darmi, Lord Xemnas?>> chiese Dexuk, indifferente.
    << Black Winged Angel ti va bene?>> propose in risposta Xemnas. Dexuk annuì, e fu congedato.
    Tranquillo si diresse verso la sua stanza, anche se fu attratto dal rumore di sottofondo. Era al Belvedere sul Crepuscolo, scese le scale che conducevano all’Arena. La raggiunse, la musica si intensificava, ma non capiva da dove provenisse. Cercò di andare avanti, guidato dalla musica. Si faceva sempre più forte, quando raggiunse una porta.
    “ DISCOTECA”
    << Che ci fa una discoteca qui nel castello?!>> disse, piuttosto confuso. Per sciogliere ogni dubbio aprì la porta ed entrò. La musica era piacevole, c’erano dei divani molto comodi, con tavolini ergonomici. Una sfera ruotava attaccata al soffitto e produceva strane luci, del tutto nuove a Dexuk, mentre alcuni membri dell’Organizzazione erano al centro della sala e ballavano. Riconobbe subito Axel e Luxord, che si scatenavano come matti. C’era una specie di bar, e al bancone, seduta, c’era Larxene, intenta a bersi una bella birra fresca.
    << Ehi Moguri – disse la ragazza, freddamente – portamene un’altra!>> era ubriaca fradicia. Luxord si avvicinò quasi subito, mentre Dexuk non se ne curò molto, anche se la stava fissando da quando era entrato. Zexion era seduto poco distante da lui, ad uno dei divani. Come suo solito, nonstante la musica e il clima piacevole, leggeva avidamente il suo Lexicon.
    << Ciao Dex>> disse senza staccare gli occhi dal libro.
    << Ehilà Zexion – disse tranquillo – com’è andata la Missione?>> chiese, cercando di avviare una conversazione.
    << Chiedilo a Larxene, io sono andato in ricognizione in un Mondo particolare, lei ha marinato>> disse, voltando un pagina e continuando a leggere. Dexuk seguì il consiglio, si alzò e cercò di parlare con Larxene, ma fu bloccato a metà strada da nientemeno che Demyx.
    << Ehi dex, vieni a ballare! – disse completamente fatto – Ehi Moguri, alza la musica!!!>> il suo alito puzzava di birra, aveva bevuto parecchio. Insieme a Dexuk cominciò a ballare. Il numero XV si lasciò andare, trascinato dalla musica travolgente. Ad un tratto, mentre si aggiunsero anche Axel ed un incredibile Roxas, proruppe in discoteca Xaldin.
    << Ehi Nobodies! – disse furibondo – Osate fare una festa senza di me?!>> e si gettò nella mischia con la grazia di un elefante sbronzo. Ma una volta cominciato, si dimostrò un eccellente ballerino, tutti quanti dovettero andare a sedere per osservarlo. Intanto Larxene continuava a bere, era la settima bottiglia che si scolava, e ne voleva altre.
    << Ehi Larxy>> disse, sedendosi accanto a lei.
    << Oh … Dex – disse, con lo sguardo fisso verso la parete – ciao>> era molto strana.
    << Ehi … tutto bene?>> Dexuk sembrava preoccupato.
    << Oh beh … >>
    << So che non sei andata in ricognizione … >> continuò Dexuk, nonostante la timida risposta della ragazza.
    << Beh … sono dovuta nascondermi in camera tua oggi … Luxord mi inseguiva ancora, e beh … oggi ah proprio esagerato, non sono riuscita ad uscire. Poi è passato Zexion e mi ha avvertita, siamo venuti qui insieme>> disse, continuando a bere.
    << Ehi … Moguri … - disse ad un tratto Dexuk – una birra anche per me – ordinò – Mi spiace … >> riprese, rivolgendosi a Larxene. Questa volta lo stava guardando anche lei. Dexuk cominciò a bere, una calda sensazione pervase il suo corpo, sentiva di poter fare qualunque cosa.
    << Non so perché si comporti così … >> continuò Dexuk, continuando a bere dalla bottiglia. Riusciva a reggere bene l’alcol. Larxene continuavava fissarlo, ogni tanto guardava nella direzione di Luxord, per vedere se la spiava o no. Per ora non faceva nulla.
    << Forse so come fermarlo … >> disse a Dexuk, i suoi occhi verdi scintillavano, mentre gli occhi grigi di Dexuk restavano impassibili, incrociandoli. Si era molto avvicinata a quelle parole, continuava a guardarlo, in modo strano.
    << E come?>> chiese, giustamente, il ragazzo. Non comprendeva bene le intenzioni di Larxene, che si avvicinava sempre di più, intanto la musica si stava fermando e Axel notò quei movimenti strani, facendli notare anche agli altri. Demyx e Roxas rimasero sbalorditi, mentre Xaldin incrociò le braccia, Zexion si massaggiava la fronte e Luxord, sembrava molto strano.
    Larxene non rispose, con la mano destra, lasciata la bottiglia, prese il colletto della tunica di Dexuk, lo avvicinò a sé, e poi chiuse gli occhi, Dexuk per riflesso condizionato fece la stessa cosa. Si baciarono, in quell’istante. La musica si era spenta, non si muoveva nessuno, solo loro, al bancone, facevano qualcosa.
    << Vai Dex!!>> urlò Axel, battendo le mani. Dexuk parve non sentirlo, ricambiava il bacio del numero XII. Luxord divenne paonazzo, si alzò e se ne andò, piuttosto irritato.
    << Non è un comportamento da Nobodies>> sbottò Zexion, chiudendo il Lexicon e portandosi una mano sulla fronte, massaggiandola. Anche se il resto dell’Organizzazione sembrava contenta dell’avvenimento, soprattutto l’inedito Roxas, probabilmente anche lui del tutto ubriaco, era abbracciato ad Axel che cercava di tenerlo un po’ a bada, aveva bevuto un po’ troppo forse. Demyx aveva impugnato il suo Sitar e cercava di creare un’atmosfera migliore, anche se con scarso successo.
    << Ma tu guarda … un paio di giorni che è qui e già ci da dentro … tsk!>> disse Xaldin, incrociando le braccia.
    << Ehi Xaaldiiin! – proruppe Xigbar, appena entrato – che mi sono perso?>> chiese. Xaldin non rispose, ma indicò con un cenno della testa i due campioni che si avvinghiavano al bancone.
    << Per la barba di Merlino!>> disse, spalancando la bocca, del tutto sorpreso.
    “ È tutto così … confuso? Cosa sto facendo?” Dexuk non riusciva bene a capire la situazione, era lì seduto accanto a Larxene e si stavano baciando, ma senza un vero perché.
    “ Forse è un po’ troppo ubriaca” si disse, riuscendo finalmente a staccarsi. Larxene gli si appoggiò sulla spalla, con gli occhi chiusi, si era addormentata. Il ragazzo si lasciò scappare un sorrisetto. Levò la mano destra e aprì un varco Oscuro, prese in braccio Larxene e vi entrò.
    << Ma guarda un po’! – disse Axel, completamente sorpreso – Precoce il ragazzo … >> disse, ridendo, e anche tutti si lasciarono andare ad una grassa risata. Tutti, tranne Zexion e Luxord. Il primo era davvero seccato da tutto quanto, e se ne andò borbottando ancora qualcosa sull’atteggiamento di un Nobody e su un lavoro che doveva fare con Vexen, mentre il povero Luxord, si era dato anche lui al bere, borbottava qualcosa riguardo Larxene e quel “piantagrane” di Dexuk.
    Il numero XV l’aveva riportata nella sua stanza, la mise nel letto e si sedette in terra accanto a lei.
    << Hai bevuto troppo sai?>> disse ad un tratto.
    << Solo un pochino … >> mormorò Larxene, assonnata.
    << Ora dormi, domani sarà tutto passato>> continuò Dexuk, molto distaccato.
    << Mph – rispose Larxene, tra l’irritazione e il divertimento per quell’esternazione di Dexuk – Dex … non credo proprio>> disse, e si addormentò. Dexuk senza fare rumore andò alla scrivania, prese il diario e cominciò a scrivere.
    “ Missione impegnativa quella di oggi … anche se mi incuriosisce il fatto che Lord Xemnas assegni un titolo ad ogni membro … chissà qual è quello di Larxene … a proposto di lei … è successa una cosa strana, molto strana. Oggi mi sono sentito strano accanto a lei … è una sensazione strana … insomma, un Nobody non prova emozioni, eppure mi è sembrato … ci siamo baciati … anche se era ubriaca, molto ubriaca. Non so se questa cosa possa andare avanti … sempre se … insomma … è tutto così strano … sono confuso. Sono un Nobody, non posso provare emozioni come l’amore … anche se … che confusione!”
    Dexuk era giustamente confuso, si trovava nella sua stanza, con una ragazza nel letto, una ragazza che aveva baciato, anche se visibilmente ubriaca, ma era successo tutto davvero! Intanto Larxene dormiva beatamente nel suo letto, Dexuk abbozzò un sorriso, le si avvicinò e le baciò la fronte, quasi senza pensarci, lo fece e basta, istintivamente. Poi si sedette lì per terra, e si addormentò.
     
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