CITAZIONE
La Città del Serpente Ricurvo, dicevamo, dove per anni la pace era regnata sovrana.
La leggenda è infatti quella di Atlantide, ma non ritroveremo i protagonisti del continente sommerso, nè i personaggi che leghiamo in genere a questa storia.
L'autrice infatti la usa semplicemente come spunto, per ricreare mondi e personaggi tanto affascinanti quanto profondi.
I protagonisti sono diversi, ma la storia è filtrata soprattutto attraverso il punto di vista di Domaris e della sorella minore Deoris, entrambe sacerdotesse nel "Tempio della Luce".
La loro vita e in particolare quella di Domaris, cambia improvvisamente in seguito alll'arrivo dell'atlantideo Micon, un uomo gentile e tormentato, che nasconde dietro di sè un terribile passato.
Il cuore di Domaris inizia a battere per lui, ma questo sentimento comporterà delle pesanti responsabilità da sostenere.
Cosa nasconde dentro di sè il nobile Micon? Perchè è stato accecato e torturato? Che ruolo ha in tutto questo la setta dei Neri? E perchè la piccola Deoris sembra ogni giorno più attratta dagli esperimenti di magia nera del Mago oscuro Riveda?
Uno straniero venuto da lontano, la Ruota del Bene che s'interseca con quella del Male, il Regno della Luce contro quello delle Tenebre.
La distinzione Manichea è piuttosto netta in questo testo, così come ben definiti sono i ruoli.
Tuttavia non ci si riesce a schierare...
Il Male impersonificato da Riveda è spaventoso e attraente ad un tempo. Ci sembra quasi di vivere nella mente di Deoris, uno dei personaggi maggiormente riusciti della Bradley, nella sua giovinezza e inesperienza, nella sua irrequietezza da adolescente avida di verità, nel suo attingere alla fonte della conoscenza rappresentata dall'oscuro Riveda.
E' un Male che affascina, che tenta, che seduce.
Alla fine anche il lettore finirà per cadere nella tela di Riveda.
Domaris al contrario rappresenta la luce, nel suo disperato tentativo di sottrarre la sorella alla Setta dei Neri. Il suo amore per Micon è disperato, è il frutto di un sacrificio, dilaniato dalla consapevolezza di una separazione prossima quanto inevitabile.