Equilibrio

la mia nuova fan fiction

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    Fuoco crepuscolare che mai si estinguerà

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    Il capitolo è corto ma bello u.u Zizi u.u Complimenti!
    Però.. sarò stanca, sarò scema, ma io i famosi indizi di cui parli mica li ho visti O.o Solo la parte finale incuriosisce, ma più che indizi sembra un altro casino dei tuoi XD
     
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    暗いロクサス92

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    ed ecco qui uno degli incontri + attesi.
    scusate per il ritardo, ma ho avuto alcuni problemi di memoria del pc che mi hanno portato alla perdita di gran parte dei miei file... motivo per cui la canzone di questo capitolo la trovate su you tube e nn su mega come al solito.
    A parte questo spero che questo capitolo risulti di vostro gradimento

    Capitolo 16: Ed VS Riku - Torna all'indice dei capitoli
    (Per la canzone: www.youtube.com/watch?v=DkMUWgVktio)
    “Ed, sei sicuro di voler combattere?” chiese Winry, controllando che il braccio e la gamba di Ed fossero a posto.
    “Certo! Non posso di certo tirarmi indietro. E poi ho un mio piano”
    Winry sospirò.
    “Lo spero per te”
    “Non ti preoccupare, non perderò”
    “No, non intendevo quello…” disse, mostrando con aria minacciosa una chiave inglese. “Sai cosa ti accadrà se i miei automail non ne usciranno interi, vero?”
    Ed deglutì. “S-Si, c-certo che lo so. Ma ti ho già detto che ho un piano”
    “Ehi, fratellone, vedi di rilassarti. Non fa bene essere spaventati prima di un incontro” disse Al, arrivando.
    “Parli tu, che non hai più di questi problemi” sbuffò Ed.
    “Eh eh… Ah, Winry, prima che me ne dimentico, a che punto sei con quel lavoro?”
    “Mi spiace Al. È una cosa totalmente nuova per me e ci vuole tempo. Temo che non saranno pronti per il tuo incontro”
    “Capisco… beh, non ti preoccupare. Mi rendo conto che sia una richiesta singolare”
    “Chiamala singolare…” disse Ed. “Ma ricordarti di chi è l’idea originale”
    “Si, non ti preoccupare fratellone, non ti ruberò il merito”
     
    “Allora, cosa ne pensi?” chiese il Re a Riku.
    “Non lo so… Un punto a mio favore è il fatto che so che è in grado di modificare gli oggetti attorno a noi usando l’alchimia, mentre lui non mi ha mai visto all’opera”
    “Si, ma dopo aver assistito all’incontro di Dark e al nostro credo si sia fatto un’idea abbastanza chiara di quello che possiamo fare” intervenne Sora.
    “Già… e temo che dopo il mio piccolo colpo possa immaginare che tu sia in grado di usare un colpo simile al mio, e rimarrà all’erta” disse Kairi.
    “Già… e visto che è stato lui a ripararmi i vestiti dopo quel colpo, cosa per la quale ringrazio la sua alchimia, dubito che non sia un pochino spaventato. Senza considerare che sa che Dark ha distrutto un intero mondo da solo… Ormai gli altri partecipanti ci vedono come una specie di mostri”
    “A proposito di Dark…” disse il Re. “Ancora nessuno notizia?”
    “No” disse Riku. “Non è ancora tornato… Sora, ma possibile che non ti abbia detto di più”
    “Mi spiace” rispose Sora, distogliendo lo sguardo.
    Non poteva venire meno alla promessa fatta.
    Aveva promesso a Dark che non avrebbe rivelato a nessuno dove si era diretto.
     
     
    Dark fece sparire i Keyblade.
    ‘Ingegnoso, lo devo ammettere…’ pensò, per poi proseguire.
    Doveva trovare quelle informazioni, ora più che mai.
    Non si aspettava certo di trovare quel luogo completamente privo di difese, e infatti non era rimasto deluso.
    Nel pensare ciò si coprì con la mano una ferita ancora sanguinante sul braccio.
    ‘Ora non ho tempo per curarmi’ pensò, varcando un'altra porta.
     
    “Uff…” disse Cid sbuffando. “Da quando Leon se né andato non succede più niente d’interessante…”
    “Beh, meglio così. No?” chiese Yuffie, mentre si esercitava.
    “Si, ma non mi dispiacerebbe qualcosa di nuovo da fare oltre ad occuparmi sempre di questo computer. Andrebbe bene anche qualche Hear-”
    Cid venne interrotto da un’esplosione sufficientemente potente da far tremare la terra.
    “C-Cid, mi chiedo che cosa mi trattenga dal colpirti in questo momento” disse Yuffie, aggrappandosi ad un mobile lì vicino.
    “Oh, sta zitta! Mica ho piazzato io delle bombe sotto la…!”
    “Non mi dire che pensi quello che penso io?”
    “Presto!”
     
    Dark spostò delle macerie.
    ‘Accidenti… che razza di sistema di sicurezza’ pensò, rialzandosi ma poi ricadendo a terra per il dolore alla gamba, dalla quale stava uscendo del sangue.
    ‘Beh, almeno sono riuscito a scoprire quello che mi interessava… direi che è il momento di far ritorno all’arena adesso, prima che arrivi qualcuno attirato dall’esplosione’.
    “Ehi, tutto bene?” chiese una voce già conosciuta a Dark.
    “Che cosa ci fai qui?” chiese Yuffie. “E chi ti ha ridotto in quello stato?” aggiunse, notando le ferite alle braccia e alle gambe.
    “Nessuno, e non è niente di grave” rispose in fretta Dark, per poi aprire un varco e sparire al suo interno.
    “Ehi, aspetta!” urlò invano Cid.
     
     
    Dark uscì dal varco proprio davanti alla porta della sua stanza.
    Per sua fortuna non c’era nessuno lì vicino. Molto probabilmente erano tutti all’arena a vedere lo scontro.
    A quel punto Dark non riuscì più a rimanere cosciente e cadde a terra privo di sensi.
     
    “L’incontro di oggi prevede il combattimento tra Riku, un custode del Keyblade, e Edward Elric, alchimista” annunciò come al solito Fil.
    “Così finalmente tocca a noi, eh?” disse Ed, togliendosi la giacca rossa.
    “Così pare”
    “Non ti aspettare che ci vada leggero” disse Ed, battendo le mani e facendo diventare una parte del suo braccio di acciaio una spada
    “Lo stesso vale per me” rispose il custode, evocando il Keyblade.
     
    “Forza fratellone!” urlò Al.
    “Vedi di non rompere il mio automail, Ed!” urlò Winry.
    “Ma quella ci tiene di più all’amico o al suo braccio?” chiese Kairi a Sora, che si limitò ad alzare la spalle.
    “Secondo me è tutta scena” disse Rachel dietro di loro. “Riesco a capire quando qualcuno mente per nascondere la preoccupazione”
    “Dobbiamo dire chi è che di solito fa’ sempre così oppure no?” aggiunse Marco
    “Perché piuttosto non mi dici un buon motivo per cui non dovrei spiaccicarti come una mosca in questo istante?”
    ???, che stava osservando il tutto, si allontanò dagli spalti, cosa che non sfuggì a Kairi.
    “Ehi, tu non rimani a vedere lo scontro?”
    ??? si girò verso di lei.
    Sebbene non si riuscisse a vedere sotto il suo cappuccio, Kairi provò una strana sensazione nel guardare quel tipo.
    ??? smise di fissarla e continuò a camminare.
    “Che strano tipo” disse lei.
    “In parte mi ricorda Dark, sai?” disse Sora. “Sembra che si comporti allo stesso modo. Sono pronto a scommettere che quando Dark combatteva da solo sulla Terra, non parlava mai, e preferiva rimanere nell’oscurità, senza mai venire visto.”
    “Forse è come dici tu… ma in quel tipo sento qualcosa di strano”
     
    Ed fu il primo a partire all’attacco.
    Batté subito le mani e toccò la lama della sua spada/braccio, che si illuminò per un secondo per poi tornare normale.
    E poi colpì subito il Keyblade di Riku, senza però scalfirlo minimamente.
    Poi ripeté subito la stessa operazione di prima, ottenendo sempre lo stesso risultato.
    “Cos’è? Speri forse di potermi rompere il Keyblade?” chiese Riku, per poi respingerlo dopo altri attacchi come quello.
    “No…” rispose Ed, per poi battere ancora una volta le mani. “Non mi è mai passato per la testa di romperlo”
    “E allora cosa volevi ottenere continuando a colpirlo?”
    “Oh, molto semplice” disse, appoggiando la mano sinistra sul braccio sinistro. “Volevo valutare più o meno il grado di resistenza della tua arma, per poterla così imitare”
    “Cosa?” chiese Riku incredulo, mentre vedeva sotto i suoi occhi il braccio destro di Ed cambiare completamente forma, fino a diventare simile al Keyblade di Sora.
     
    “AHHH!!!” urlò Winry. “EDWARD ELRIC! Come hai osato fare quello al mio perfetto automail?”
    Fu Al a doverla trattenere dal lanciare l’intero contenuto della sua borsa d’attrezzi addosso ad Ed.
    “Incredibile, non pensavo potesse copiare un Keyblade” disse Sora.
    “Beh, credo che mio fratello abbia studiato il vostro stile di combattimento nei vostri scontri. Mio fratello è fatto così: preferisce usare la stessa arma dell’avversario per batterlo”
    “Ah si? Interessante…” disse Kairi, per osservare il Keyblade di Riku scontrarsi contro quello falso di Ed.
    Tra i due cominciò un veloce scambio di colpi continuo, senza però che un’arma riuscisse ad avere la meglio sull’altra.
    “Complimenti” disse Riku. “Sei riuscito ad emularlo quasi perfettamente.”
    “Grazie. È bastato renderlo duro come il diamante per poter eguagliare l’originale”
    “Diamante, eh? Beh, vediamo se riesce a resistere a questo!” disse Riku, facendo un salto indietro e lanciando una sfera di fuoco oscuro verso Ed.
    Ed batté subito la mano contro il braccio/Keyblade e poi l’appoggiò a terra, creando di fronte a lui un muro che lo separò dall’attacco.
    Pochi secondi dopo però vide il muro cadere giù in due parti esatte, e oltre di lui Riku, con il mano il Keyblade.
    “Dannazione…” disse Ed, battendo nuovamente i due arti e lanciando immediatamente dal nulla una sfera di fuoco verso l’avversario, che sebbene colto dalla sorpresa, riuscì a schivarla.
    “Sapevo che mi sarebbe tornato utile prima o poi il colonnello” disse sorridendo Ed, per poi lanciare un’altra ondata di fuoco verso Riku, che rispose con una sfera di ghiaccio oscuro.
    ‘Accidenti…’ pensò Riku. “In momenti come questi non mi dispiacerebbe avere un po’ di potere in più…’
    Poi rispose subito all’attacco lanciando una dietro l’altra sfere oscure sia di fuoco che di ghiaccio.
    “Non potrò crearle insieme, ma posso crearle una dietro l’altra”
    Questa volta fu Ed a rimanere sorpreso, solo che a differenza di Riku venne colpito da tutte le sfere, non essendo riuscito a muoversi in tempo.
    Quando il fumo sparì, apparve Ed, ancora in piedi, sebbene fosse ferito in più punti, anche se non gravemente”
     
    “Fratellone!” urlò Al
    “Ed!” lo imitò Winry.
     
    Poco lontano, ??? sentì le urla provenire dall’arena, ma non si preoccupò.
    Davanti a lui c’era Dark, ancora svenuto.
    ??? si levò il cappuccio e si avvicinò, per poi porre le sue mani sopra Dark, ricoprendolo di un’aurea verde.
    Piano piano le ferite di Dark si rimarginarono.
    Non appena ??? vide Dark cominciare a muovere gli occhi sotto le palpebre, si affrettò a rimettersi il cappuccio e ad allontanarsi, facendo cadere un foglio per terra.
    Dark riuscì appena a vederlo andare via.
    Poi notò il foglio, che raccolse subito.
    ‘Trovato ciò che cercavi?’ c’era scritto sopra, in una calligrafia che Dark non aveva mai visto prima.
    “Chi sei realmente?” si chiese a bassa voce, per poi recarsi anche lui all’arena, incuriosito dalle urla.
     
    Riku, approfittando di quel momento di debolezza, riuscì ad avvicinarsi a sufficienza, e con un fendente preciso, tagliò in due il Keyblade di Ed, che cadde all’indietro, ma rimanendo cosciente.
    “Accidenti…” disse rialzandosi. “Per colpa tua ora finito lo scontro, sia da vincitore o da perdente, sono morto” continuò, spostando lo sguardo su Winry, che come solo Ed e Al sapevano, sotto quello sguardo sorpreso si nascondeva un vero e proprio signore della guerra pronto a colpirlo.
    “Suvvia, sono certo che capirà” disse Riku, preparandosi a colpire. “Ora niente di personale, ma qualcuno deve mettere la parola fine a questo scontro”
    “Non ho mai detto che mi sarei arreso facilmente” disse Ed, battendo la mano sinistra sul pezzo di braccio rimanente e appoggiando quest’ultimo al pezzo per terra.
    Illuminati da una luce rossa, i due pezzi si fusero, riformando l’automail originale che era prima.
    “Quindi sei anche in grado di riparare il tuo braccio destro, eh? Allora mi costringi a metterti fuori uso per un po’”
    “Provaci” disse Ed, facendo diventare nuovamente la mano destra una lama, mentre con la sinistra faceva segno a Riku di avvicinarsi.
    “L’hai voluto tu!” disse Riku, lanciandosi contro l’avversario, mentre Ed faceva lo stesso.
     
    La prima cosa che Dark vide all’arena fu Riku, che con la parte piatta del Keyblade, aveva colpito Ed nello stomaco, mentre la sua arma aveva infilzato il braccio sinistro di Riku, dal quale scendeva sangue.
    Ed la ritrasse, per poi cadere all’indietro, privo di sensi.
    Riku fece sparire il Keyblade e si coprì la ferita con la mano, per poi venire aiutato da Paperino che curò subito la ferita.
    A quel punto Dark tornò nella sua stanza.
    C’era solo una cosa da fare per risolvere quel mistero, e Dark sapeva bene di cosa si trattava.



    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:44
     
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    Ma il mistero si infittisce sempre di più °-° Che cavolo è andato a fare Dark a Radiant Garden?! °-° E dov'è il violinista misterioso?!
    A parte tutte queste domande senza risposta, complimenti! Il capitolo è venuto molto bene e la canzone ci stava a fagiuolo u.u Inoltre, ti sei guadagnato qualche altro mese di vita per aver fatto vincere Rikuccio amore caro *-* XD
     
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  4. francix94
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    bello si, anche se hai aggiunto solo domande e niente risposte





    PS: secondo me è meglio se metti il link delle canzoni invece dei link di mega
     
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    暗いロクサス92

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    ed ecco qui il nuovo capitolo. quello + atteso da tutti direi, visto che finalmente ci sarà la rivelazione tanto attesa.
    Purtroppo stavolta non sn riuscito a trovare una canzone adatta, mi dispiace. spero che il contenuto sostituisca questa mancanza XD.
    Ah, non azzardatevi a guardare prima di aver finito di leggere il grafico, miracomando XD.
    e ora, ecco a voi il

    Capitolo 17: Sakura VS Al - Torna all'indice dei capitoli
    “Allora sei sicuro di volerla affrontare lo stesso?” chiese Winry ad Al.
    “Certo. Dopotutto, non potrà certo essere peggiore della maestra” disse lui ridendo.
    “O di una certa fanatica di automail quando si infuria” aggiunse Ed, per poi schivare di mezzo millimetro una chiave inglese.
    “Certo che te le vai a cercare, fratellone” rispose il minore dei fratelli Elric ridendo nuovamente. “Ehi, guardate chi sta arrivando!” aggiunse per poi indicare Dark che stava raggiungendo l’arena.
    “Beh, finalmente ti sei deciso a farti rivedere” disse Ed rivolto al custode, che però non rispose, limitandosi a passargli accanto.
    “Ehi, aspetta un secondo: cos’è successo al tuo vestito?” chiese Al, indicando i punti dell’impermeabile dove Dark si era ferito, ancora rotti e sporchi di sangue.
    “Niente di grave. Semplicemente qui mancano i sarti”
    “Beh, in questo caso…” disse Al, battendo le mani e appogiandole all’impermeabile di Dark. “Si rimedia subito” concluse, per poi far aggiustare da soli i punti rotti.
    “Non ce n’era bisogno…” disse Dark, guardando il suo impermeabile messo a nuovo. “Ma grazie lo stesso. Buona fortuna per l’incontro di oggi. Ah, per sdebitarmi ti do’ un consiglio: non offenderla, o quello che ti ha fatto passare la tua maestra sarà niente in confronto” dopodiché se ne andò.
    “Io proprio non ti capisco…” disse Ed scuotendo la testa. “Perché devi aiutare tutti, anche quegli che non lo meriterebbero?”
    “Tu non ti sei chiesto come abbia fatto a ferirsi, vero?” gli chiese il fratello.
    “Cosa?”
    “Sasuke Uchiha non si è ancora svegliato da quella specie di coma in cui è finito, mentre Dark, nonostante abbia ricevuto in pieno più di un attacco ne è uscito indenne. Cosa può essere riuscito a ferirlo fino a fargli uscire del sangue?”
    “Beh, ecco… non ne ho idea, ma sono affari suoi. Se ha trovato un modo per farsi ammazzare buon per lui”
    “Non lo so… ma ho sempre una strana sensazione al suo riguardo… sa troppe cose per essere un semplice ragazzo, custode o no” intervenne Winry. “Come anche il suo nome: perché lo ha rinnegato? Cosa può essere successo per averlo indotto ad una simile decisione?”
    “Sarà uno che la pensa come Scar” rispose Ed.
    “Non ne ho idea…” disse Al “Ma ho l’impressione che presto lo scopriremo, ma non so se questo sarà positivo oppure no”
     
    “Beh, allora io vado” disse Sakura.
    “Buona fortuna Sakura! Vedi di non farlo troppo nero, altrimenti rischi la squalifica” le disse Naruto.
    “Non ti preoccupare, ci andrò leggera… per quanto mi sarà possibile”
    “E la cosa non mi tranquillizza…”
    “Scusa, puoi ripetere?” disse Sakura, mentre si metteva dei guanti per combattere, guardando in modo minaccioso il compagno.
    “No, no. Non ho detto niente!” disse lui frettolosamente, per poi farsi serio. “Fa attenzione, Sakura. Molto probabilmente riesce ad usare gli stessi poteri del fratello”
    “Lo so… ma non ho intenzione di arrendermi facilmente. E poi… un pugno ben assestato lo sistemerà subito”
    “Io sinceramente spero di non arrivare in finale… non vorrei dover affrontare lui”
    “Già… se penso a com’è riuscito a mettere fuori gioco Sasuke in modo quasi definitivo, mentre noi ci proviamo da anni senza successo…”
    “Non posso tollerarlo!” disse Naruto, sbattendo un pugno contro un muro. “Dovevo essere io a sconfiggere Sasuke, non uno sconosciuto proveniente da chissà dove…”
    “Allora fai in modo di poterti fronteggiare contro di me” disse Dark, apparendo alle loro spalle e facendogli prendere un mezzo infarto.
    “A-Ah, s-sei tornato” disse a fatica Naruto, tenendosi una mano sul petto per lo spavento.
    “Se davvero ci tieni a sconfiggere Sasuke, al momento l’unico modo è quello di sconfiggere me”
    “Beh, se sarà il caso, allora ti affronterò e di sconfiggerò!”
    “Ma se pochi minuti fa dicevi che avevi paura ad affrontarmi”
    “Scusa, ma da quanto tempo stavi ascoltando?”
    “Abbastanza. Ma ora è meglio che vada. Sbaglio, o tra pochi minuti comincerà il nuovo incontro?” disse, per poi allontanarsi, lasciando i due ninja da soli.
     
    Dark si sedette di fronte al ring, aspettando l’arrivo di tutti gli altri.
    Ma con sua sorpresa, fu ??? a sedersi vicino a lui.
    Dark rimase in silenzio per qualche secondo.
    “Grazie per ieri” disse senza girarsi, e senza ottenere risposta, mentre con la coda dell’occhio vedeva gli altri custodi arrivare.
    “Di niente” rispose ???.
    Dark e gli altri custodi si girarono verso di lui.
    O meglio, verso di lei, visto che la voce era femminile.
    “M-Ma allora… parla! Ed è una femmina!” disse sorpreso Sora.
    “Cosa intendi con ‘è una femmina’?” chiese fingendo di essere offesa Kairi.
    ??? si alzò e cominciò ad andarsene.
    “Non ti fermi a vedere l’incontro, donna incappucciata?” chiese Riku.
    “Il mio nome è Kaxihri!” rispose lei. “Non dimenticatelo, perché non lo ripeterò ancora”.
    Dark spalancò gli occhi.
    “Aspetta!” disse. “Ci siamo mai visti prima?” chiese.
    Sapeva che sarebbe stato difficile vederla parlare nuovamente in futuro.
    Kaxihri si girò verso di lui, senza però levare il cappuccio.
    “No, mai” disse schietta.
    “E allora perché mi hai salvato la vita più volte? E perché ieri hai curato le mie ferite?”
    “Perché ero da quelle parti. Tutto qui” disse, per poi andarsene.
    Gli altri custodi si girarono verso Dark.
    “Kaxihri…” ripeté lui. “Kaxihri…”
    “È andato” disse Kairi.
    “Mi dispiace, Sora, Riku” disse poi Dark improvvisamente.
    “Uh, e di cosa?” chiese Riku.
    “Chiunque di voi due vincerà, verrà sconfitto da me. Ho intenzione di arrivare in finale. A qualunque costo!”
    I due custodi lo guardarono.
    “Beh, se pensi che ti faremo vincere, non ti illudere. Useremo tutta la nostra forza contro di te”
    “Non chiedo di meglio”
     
    “Bene! I partecipanti dello scontro di oggi sono Sakura Haruno e Alpholse Elric. La prima è una ninja, proveniente dallo stesso mondo di Sakuke, mentre Alpholse è il fratello minore di Edward Elric” annunciò Fil, mentre i due concorrenti salivano sul ring.
    “Senza rancore, ragazzino” disse Sakura, battendo i pugni. “Ma non ho intenzione di lasciarti partita vinta solo perché sei più piccolo di me”
    “Oh, non ti preoccupare. Sai, non è poi così male essere piccoli” rispose l’alchimista.
    “COMINCIATE!” urlò Fil, correndo via dal ring.
    Immediatamente Al batté le mani e le appoggiò al pavimento, dal quale si formarono decine di spuntoni tutti diretti verso Sakura, che riuscì a evitarli per il rotto della cuffia.
    Ma prima che riuscisse a reagire, Al venne sollevato dal ring assieme ad una colonna di terra, dalla quale spuntarono altri spuntoni, tutti diretti verso Sakura.
    A quel punto, Sakura colpì in pieno uno di quei spuntoni con un pugno, disintegrandolo.
     
    “Dark aveva ragione. È ai livelli della maestra” disse Ed. “O almeno del generale Amstrong”
     
    Sakura si mise correre verso la colonna, distruggendo uno dietro l’altro tutti gli spuntoni diretti verso di lei.
    Una volta arrivata dinnanzi, cominciò a percorrerla verticalmente come se stesse camminando normalmente, continuando a schivare i vari proiettili di terra.
    Al guardava sorpreso la scena.
    “Non pensavo che i ninja potessero fare anche questo” disse battendo nuovamente le mani. “Ma non mi arrenderò di certo per così poco!”
    Subito dopo, da terra spuntarono fuori due mani giganti, dirette anch’esse verso la ninja.
     
    “Ehi, ma così non vale!” disse Naruto. “Ha il controllo completo del ring!”
    “Mi dispiace per te, biondino” disse Rachel. “Ma il regolamento parla chiaro: si può usare qualsiasi arma. E credo che in questo caso il ring sia considerato tale”
    “Guarda che anche tu sei bionda” disse Naruto, ignorando completamente il suo discorso.
    “Deduco che non hai sentito quello che ho detto…”
     
    Sakura tirò fuori dalla tasca due fogli di carta, che legò a due kunai, lanciando ciascuno di essi verso una mano.
    Pochi secondi dopo l’intero ring venne ricoperto dal fumo creato da due esplosioni, provocate da quei due kunai, che fecero saltare in aria le due mani.
    E pochi secondi dopo Sakura raggiunse la cima della colonna, ritrovandosi di fronte ad Al.
    “Sei piuttosto brava”
    “Grazie”
    “Mi ha sorpreso che una ragazza, anche se non carina, sia riuscita ad evitare tutti quei colpi.
     
    “Ahia” disse Naruto, indietreggiando.
    “Che succede?” Chiese Ed.
    “Mi dispiace per tuo fratello” rispose il ninja. “Ma è spacciato”
    “Cosa? È perché?”
    “C’è una sola cosa che non bisogna dire di fronte a Sakura, e tuo fratello l’ha appena fatto”
     
    “Cos’hai detto, scusa?” chiese Sakura, facendosi scura in volto.
    In quel momento ad Al tornò in mente l’avvertimento di Dark di prima.
    “Oh, oh… sono stato uno stupido…” disse, per poi osservare la ninja preparare un pugno…
    E colpire il pavimento della colonna, che cominciò a tremare.
    Prima che Al potesse reagire, venne colpito da un pugno sotto al mento da Sakura, che lo sollevò di diversi metri.
    Poi, saltando anche lei, lo raggiunse e lo superò, per poi dargli un pugno da dietro, che lo fece precipitare sulla colonna, che crollò immediatamente con Al sotto di essa.
     
    “AL!” urlarono in contemporanea Ed e Winry.
     
    Al riemerse dalle macerie, non proprio in ottime condizioni.
    Tutto il suo colpo era pieno di tagli e botte, e da parecchi punti continuava ad uscire del sangue.
    Al si guardò, per poi scoppiare a ridere.
    Questa sua reazione lasciò tutti interdetti.
    Sakura atterrò sorpresa di fronte a lui.
    “Non pensavo…” disse Al, continuando a ridere. “Non pensavo sarebbe stato così bello poter sentire nuovamente il dolore!”
     
    Ed guardava scioccato il fratello.
     
    “Scusa, credo di non aver capito bene…” chiese Sakura. “Hai detto proprio che è bello per te sentire nuovamente il dolore?”
    Al smise di ridere.
    “È una cosa che molti danno per scontato” rispose. “Ma per uno che non ha potuto provare niente per anni, anche il dolore può diventare una fonte di gioia!”
    “Non provare niente? Che cosa intendi?”
    “Devi sapere che fino a poco tempo fa ero considerato da molti come un mostro. Oppure come un immortale. E tutto perché avevo perso il mio corpo”
    “P-Perso il corpo? Scusa, ma non è una cosa che ti può cadere fuori da una tasca!”
    “Ma se tenti di riportare in vita una persona si. Ed è per lo stesso motivo che mio fratello non ha una braccio e una gamba”
    “R-Riportare in vita una persona? Ma è impossibile!”
    “Ora lo sappiamo, ma abbiamo dovuto pagare il nostro prezzo per capirlo. E ora scusami…”
    “Per che cosa?”
    “Per questo!” disse battendo le mani e appoggiandole nuovamente al pavimento.
    Prima che Sakura si rendesse conto di ciò che stava succedendo, si ritrovò per aria, colpita da un’altra colonna spuntata dal pavimento.
    E imitando la sua stessa tecnica, Al fece muovere la colonna in modo che colpisse da dietro Sakura, spedendola per terra.
    Quando il polverone sparì, Sakura era a terra, priva di sensi.
    “Mi dispiace, ma bisogna essere pronti ad ogni eventualità. È questo che si impara nella vita” disse Al, allontanandosi mentre Fil annunciava la sua vittoria.
     
    Poco lontano, Kaxihri aveva osservato tutta la scena.
    “Manca poco” disse.



    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:45
     
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    Fuoco crepuscolare che mai si estinguerà

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    Bello scontro! E sì, lo ammetto, mi hai stupita con quel nome, più che altro perché ci ho messo mezz'ora per pronunciarlo! XD
    Bellissimo il paragone tra Sakura e il maggiore Armstrong, mi sono rotolata a terra dal ridere XD
    Peccato per la vittoria di Al, speravo tanto in quella di Sakura... u.u
    Comunque, i complimenti te li prendi tutti quanti ^^
     
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  7. francix94
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    ti ha gia risposto liberty solamente una cosa vorrei chiederti:
    ma non avevi fantasia per quel nome che hai dato kaxhiri?
    assomiglia molto a quello di kairi
     
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    暗いロクサス92

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    per il nome rispondo subito, visto che molti si sn chiesti perchè risulti molto banale: so che è difficile da credere, ma quando ho inventato il suo nome, non ho minimamente pensato a kairi. è una purissima coincidenza il fatto che sia simile, credetemi. cmq presto saprete la verità su questa scelta, ma al momento è ancora presto
     
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    暗いロクサス92

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    ed ecco qui il nuovo capitolo (si lo so, ho finito di scriverlo prima del solito XD)
    a differenza degli altri, questo è venuto abbastanza lungo, e le idee che ho messo qui dentro le avevo in mente da un po', e spero di riuscirvi a sorprendere (come mi sn sorpreso io quando ci ho pensato XD)
    Ah, attenzione: ci saranno spoiler sul naruto, quindi sconsiglio a chi nn ha letto il vome 45 di leggere questo capitolo
    E ora, buona lettura:

    Capitolo 18: Naruto VS Rachel - Torna all'indice dei capitoli
    (Per la canzone: www.youtube.com/watch?v=bg0BYxrqO-M)
    “Io quel ragazzo lo riduco ad una poltiglia!” urlò Sakura, riprendendosi il giorno dopo l’incontro nell’infermeria del monte olimpo.
    “S-Sakura, non dovresti agitarti così appena svegliata” le disse Naruto, che era rimasto seduto accanto a lei tutto il tempo, sebbene avesse dormito quasi tutto il tempo.
    “Uff… mi ha distratta con quei suoi discorsi deliranti e mi ha colpito a tradimento…”
    “Scusa, ma dovevo pur inventarmi qualcosa per vincere contro di te” disse Al, entrando in quel momento seguito da Ed.
    “TU!!!” urlò Sakura alzandosi dal letto e dando un pugno ad Al, che finì spiaccicato al muro.
    “Sakura, calmati per piacere” le disse Naruto.
    “No, non fa niente. Me lo sono meritato” disse Al, riprendendosi come se niente fosse.
    “Almeno potevi inventarti una storia migliore di quella dell’immortalità”
    “Emh…” disse Ed. “A dir la verità non ha mentito…”
    “Cosa? Volete dire che avete veramente tentato di far ritornare in vita una persona?” chiese Naruto sorpreso.
    “Si trattava di nostra madre. È morta prematuramente per colpa di una malattia. E noi come due stupidi credevamo di poter ricreare il suo corpo e trasferire la sua anima lì dentro. E come punizione… io ho perso la gamba sinistra, mentre mio fratello tutto il suo corpo” spiegò il maggiore dei fratelli.
    “Emh… scusa se ti interrompo… ma se tu hai perso solo la gamba e tuo fratello tutto il corpo, come mai ora tu non hai nemmeno un braccio mentre tuo fratello è nel suo corpo?”
    “Se mi lasciassi finire… Per non perdere mio fratello, ho usato l’alchimia per legare la sua anima ad un’armatura. Ma per farlo ho dovuto sacrificare il braccio. È stato poi Dark, quando è arrivato nel nostro mondo che ha usato la pietra filosofale per restituire il corpo a mio fratello”
    “Ed è per questo che ieri sono scoppiato a ridere quando mi hai colpito: sono rimasto in quell’armatura per anni, senza poter mangiare, dormire, provare dolore… molti credono stupidamente che questo sia un bene, ma vi posso assicurare che non è così”
    “Che storia interessante…” disse Rachel, entrando in quel momento.
    “Non mi sembri troppo sorpresa” le disse Sakura.
    “Ci vuole ben altro per sorprendermi, credimi”
    “Suvvia Xena, lasciali in pace” disse Marco, raggiungendola.
    “La vuoi smettere di chiamarmi in quel modo? Solo perché ho deciso di partecipare a differenza vostra… manco ci fosse Visser III tra gli avversari…”
    “Visser III?” chiese Ed.
    “Oh, è solo un alieno pazzo che vuole controllare tutti gli abitanti del nostro mondo infilando nei loro cervelli dei lumaconi che sono in grado di leggere i tuoi pensieri come un libro aperto, controllare il tuo corpo e rinchiuderti in un angolo del tuo cervello” spiegò velocemente Marco.
    “Non sembra una bella cosa…” disse Naruto
    “Noooo, guarda, siamo tutti ansiosi di perdere il controllo del nostro corpo e diventare schiavi di lumaconi spaziali” disse sarcastica Rachel.
    “Ehi calmati! Non c’è bisogno di scaldarti tanto!”
    “Umph. Tanto tra poco ti potrò sistemare per bene… sto ancora decidendo se spiaccicarti o farti a fettine”
    “Si, certo. Magari mi fai a fette usando quelle tue unghiette, vero?” la prese in giro il ninja.
    “Oh, vedrai. Tanto è solo questione di minuti…”
    “Bene. Vorrà dire che andrai incontro ad una rovinosa sconfitta”
    “Se lo dici tu, moscerino, va bene… resta pure convinto di ciò…” disse lei per poi andarsene.
    “Naruto, posso dirti una cosa?” chiese Sakura
    “Si, che c’è?”
    “Non mi è piaciuto come ha sottolineato le parole ‘spiaccicarti’ e ‘moscerino’, sai?”
    “Che cosa vuoi che faccia? Che diventi grande come un elefante e mi schiacci con un piede?” rispose lui ridendo.

    Naruto schivò l’enorme zampa grigia che minacciò di schiacciarlo vivo. E non ebbe nemmeno il tempo di riprendersi che dovette evitare la proboscide che si avventò contro di lui.
    ‘Dannazione… Devo smetterla di pensare le cose più imprevedibili prima di uno scontro…’ pensò il ninja, osservando l’elefante che in quel momento c’era di fronte a lui.
    Naruto ancora faceva fatica a crederci.
    Quella ragazza, non appena cominciato l’incontro, aveva cominciato ad aumentare di dimensioni e a cambiare colore della pelle, fino a diventare l’animale che ora lo fronteggiava.
    ‘Ti vedo preoccupato, moscerino’ disse la voce telepatica di Rachel, che risuonò nella mente di Naruto.
    “E smettila di parlare telepaticamente!” urlò lui. “Non mi va di parlare con qualcuno mentre tutti gli altri mi credono pazzo!”

    “Lo sapevo che lasciar andare Rachel in maniera completamente indipendentemente non era una buona idea…” commentò Marco. “Da quel poco che ho visto di Naruto, riuscirà a provocarla decretando la sua fine”
    “Beh, l’importante è che non faccia qualcuna delle sue idiozie come al solito”
    “Jake, è tua cugina è sai benissimo che non si fa’ nessun problema”
    ‘Beh, una cosa non la può fare: sa’ che siamo tutti contrari’ disse Tobias telepaticamente.
    Accanto a loro, Sakura, Ed, Al, e tutti gli altri concorrenti, esclusi i custodi, Paperino, Pippo e Kaxihri erano rimasti letteralmente con gli occhi fuori dalle orbite.
    “Ora capisco perfettamente il perché sottolineava quelle parole…” disse Sakura. “Speriamo solo che non spinga il suo corpo al limite, altrimenti…”

    Naruto venne colpito in pieno da una zampata di Rachel, che schiacciò le sue gambe sul pavimento.
    ‘Colpito!’ disse lei esultante.
    Ma con sua sorpresa, Naruto sparì in una nuvola di fumo.
    “Da questa parte, mammifero troppo cresciuto!” disse Naruto, apparendo alle sue spalle con in mano una sfera azzurra che continuava a ruotare da sola sopra il palmo.
    “RASENGAN!”
    ‘Ma cos-’ fece in tempo a dire l’animorphs prima di venire colpita in pieno volto dalla sfera.
    ‘AHHHH!’ urlò lei, e sebbene fosse un urlo telepatico, venne sentito da tutti.

    ‘Rachel!’ urlò Tobias, mentre anche gli altri animorphs cominciavano a preoccuparsi.

    L’elefante arretrò di qualche metro, mostrando sul suo volto un enorme buco in mezzo agli occhi, tramite in quale si riusciva a vedere la carne.
    “Tsk. Grande e grossa, e basta un solo attacco a metterti in ginocchio” la prese in giro il ninja, vedendo l’animale cadere a terra e cominciare a rimpicciolire, fino a tornare ad avere sembianze umane.
    “Maledetto…” disse Rachel, riprendendo fiato. “Che razza di attacco era quello? Non ne ho mai subito uno simile”
    “Era una sfera di puro chakra concentrato”
    “Chakra? Non so cosa sia, ma non importa. Vediamo se riesci a sconfiggere questo!” disse, ricominciando a trasformarsi.
    Il suo primo cambiamento su l’altezza: infatti divenne alta più di due metri, mentre il colore della sua pelle diventava verde.
    Poi improvvisamente le spuntò una coda, dalla quale uscivano diverse lame affilate.
    E la stessa cosa successe al resto del suo corpo. Infatti in breve spuntarono lame sia sulle gambe che sulle braccia, trasformando così la ragazza in un mostro ricoperto di lame.
    Naruto guardò sconvolto la trasformazione.
    ‘Beh, che dici? Incuto terrore, vero?’ chiese Rachel telepaticamente.
    “Di certo sai come sorprendere” disse Naruto, muovendo le mani in delle strane posizioni. “Ma di certo non sei l’unica: Tecnica superiore della moltiplicazione del corpo!”
    In pochi secondi, l’intero ring si ritrovò invaso da decine di Naruto, che avevano circondato il mostro.

    “Cosa? Come ha fatto a moltiplicarsi?” chiese Ed sorpreso.
    “È una nostra tecnica ninja. Solitamente i ninja normali non riescono a fare troppe copie di se stessi, ma Naruto è in grado di fare anche più di mille copie di se stesso”
    “Cosa? Più di mille?”

    Rachel si guardò intorno: non vedeva da nessuna parte una via di fuga, tantomeno riusciva ad individuare quale fosse il vero Naruto.
    ‘Ottima mossa, moccioso’ disse.
    “Grazie!” dissero in contemporanea tutti i Naruto, creando così un rimbombo che risuono per tutta l’arena.
    “Forza, all’attacco!” disse uno di loro, cominciando a correre verso l’avversaria, che per tutta risposta lo tagliò a metà con le sue lame, facendolo sparire in una nuvola di fumo.
    “Quelle tue lame sono piuttosto affilate” disse Naruto. “Cavolo, hanno fatto male”
    ‘Ma di cosa stai parlando? Se ho colpito una delle tue copie!’
    “Beh, devi sapere che questa tecnica è particolare: tu molto probabilmente sei convinta che io mi stia muovendo ad una velocità tale da sembrare in più posti contemporaneamente, e che quella che hai colpito altri non fosse che una specie di ologramma, vero?”
    ‘Beh… si. Perché, non è così?’
    “No. Quella era una mia vera copia fisica. E io so tutto quello che succede ad una mia copia, come se fossi stato io stesso a subire o a fare l’attacco”
    Rachel a quel punto cominciò a preoccuparsi.
    Questo voleva dire che era da sola contro decine di avversari.
    Un solo pensiero balenò nella sua mente.
    ‘Allora attaccatemi tutti insieme, su forza!’ disse sfidando il ninja.
    “Come desideri!” dissero tutti i Naruto, partendo all’attacco simultaneamente.
    Rachel cominciò a ruotare su se stessa, lasciando fuori le braccia e la coda.
    L’effetto fu come un tornado per le copie del ninja.
    Tutti quelli che si avvicinavano venivano fatti a fettine prima ancora di riuscire a toccare la creatura, sparendo in una nuvola.
    ‘Allora, sei ancora convinto di avere la partita in mano?’ chiese lei, eliminando l’ultima delle copie e aspettando che il fumo provocato dalla sparizione di quest’ultime sparisse, rivelando così il vero Naruto.
    Ma con sua sorpresa, sul ring non c’era nessuno.
    Davanti a lei c’era solo un buco nel terreno.
    Poi si sentì tirare giù dai piedi.
    Cogliendola di sorpresa, il ninja era riuscito ad andare sotto il ring scavando una galleria e a catturarla per i piedi, trascinandola per metà nella terra.
    “Allora, ti arrendi?”
    ‘Mai!’
    “In questo caso…” disse Naruto, creando altre copie. “Vorrà dire che ti metteremo K.O.!”
    Rachel a quel punto decise di giocare la sua ultima carta, e cominciò a riprendere le sue sembianze.

    “Ma cosa sta facendo quella stupida?” chiese Marco ad alta voce. “Così non ha un briciolo di possibilità si uscirne viva!”
    “A me no che…” disse Cassie “Non abbia intenzione di fare quello!”
    Gli altri animorphs la guardarono sorpresi e preoccupati.

    “Beh, ti vuoi arrendere?” chiese Naruto, mentre Rachel usciva dal buco nel terreno, ormai nuovamente umana.
    “Certo che no. Semplicemente ho intenzione di fare un ultima trasformazione. Grazie a te, ora so in cosa devo trasformarmi per vincere”
    “E sarebbe?” chiese lui, prima di venire afferrato al polso dall’avversaria.
    “Te stesso!” disse lei, mentre le copie di Naruto sparivano e l’originale piombava in una stato di catalessi.

    “NO, STUPIDA! FERMATI SUBITO!” urlò Marco.
    “Lo sai benissimo che non dobbiamo prendere del dna umano!” aggiunse Jake
    “Oh, suvvia, che cosa volete che succeda? Poi questa trasformazione potrebbe tornarci utile contro gli Yeerk.”
    “Che cos’è successo a Naruto?” chiese Sakura preoccupata.
    “Rachel sta copiando il suo dna” rispose Dark al posto degli animorphs.

    Naruto riprese il controllo di se stesso pochi secondi dopo.
    “Che cos’hai fatto, strega?” chiese lui, saltando all’indietro.
    “Semplice: sto per trasformarmi nell’essere che a mio malgrado devo riconoscere essere uno dei più forti mai incontrati finora… cioè in te!”
    “In me? Che cosa int…” ma Naruto si interrompe, vedendo che i lineamenti di Rachel stavano cambiando.
    Sulle sue guance apparvero dei segni simile a baffi, uguali a quelli che aveva Naruto.
    Nello stesso tempo i suoi capelli lunghi diventarono più corti, e si alzò leggermente, mentre il suo petto diminuiva di dimensioni.
    Per un breve secondo, si intravide la sua pancia, e sopra di essa uno strano disegno.
    “No…” disse Naruto. “Non può essere vero…”
    “Beh, che c’è?” chiese Rachel, con una voce completamente diversa. Quella di Naruto. “Non avevi mai nemmeno pensato di affrontare te stesso, vero?” disse, assumendo lo stesso sorriso beffardo di Naruto.

    “IDIOTA!” urlò Sakura rivolta a Rachel. “Torna immediatamente nella tua forma originale! Non sai cosa stai rischiando!”
    “Ma cosa succede?” chiese Tobias, che nel frattempo aveva preso le sue sembianze umane, preoccupato dalla reazione della ninja.
    “Ha commesso un terribile errore a trasformarsi in Naruto: lei non è in grado di controllarla!”
    “Controllare chi, scusa?” chiese Ed.
    “La volpe”

    “È fantastico…” disse Rachel. “Sento proprio la forza dentro di me. Non mi ero mai trasformata in un essere così forte”
    “Dammi retta, per piacere! Non parlo perché voglio vincere, ma per il tuo bene!” disse Naruto, preoccupato. “Torna immediatamente nel tuo corpo originale o lei ne approfitterà!”
    “Lei? Di chi stai parlando?”
    “Del mostro dentro di me! La volpe a nove code!”

    “Dannazione!” disse Dark, evocando i Keyblade. “Se non si ritrasforma subito, saremmo tutti in pericolo!”
    “Insomma, si può sapere di cosa state parlando tutti quanti?” chiese Sora. “Chi è questa volpe a nove code?”
    “È un demone estremamente potente” spiegò Sakura. “Anni fa attaccò il nostro villaggio, e mancò poco che lo distrusse. Il nostro capo, per sconfiggerlo, sacrificò la sua vita. Ma non era possibile uccidere un essere del genere, perciò fece l’unica cosa che poteva fare in quel momento: rinchiuse la volpe nel corpo di suo figlio, allora appena nato”
    “Aspetta un secondo!” la interrupe Jake. “Vuoi dire che Naruto è quel bambino, vero? E che quel mostro vive ancora dentro di lui?”
    “Precisamente”
    “E quindi ora, inconsapevolmente, Rachel ha acquisito anche la volpe” continuò Dark.
    “Il problema è che solo Naruto ha la forza di volontà per resistergli”

    “Non so di cosa tu stia parlando” disse Rachel. “Ma ora finalmente sono in grado di sconf-” ma si interrupe all’improvviso, non riuscendo più a muoversi.
    “C-Cosa succede?” si chiese, mentre vedeva che il suo corpo stava cominciando a venire ricoperto da una strana aurea rossa.
    “Oh,no, troppo tardi” disse Naruto, per poi sedersi chiudendo gli occhi.

    “E ora che fa Naruto? Dorme?!” chiese Al stupito.
    “Lasciamo fare. Sa benissimo che la situazione è grave.” Disse Sakura, osservando Rachel che veniva completamente ricoperta da quell’aura rossa, che finì per oscurare completamente il suo corpo.
    Naruto nel frattempo continuava a rimanere fermo in meditazione, senza muoversi, nemmeno di fronte al ruggito proveniente dall’ammasso rosso dove prima si trovava Rachel.
    Pochi secondi dopo l’area rossa si disperse, ma lo spettacolo che lasciava al suo posto era peggiore.
    Davanti a loro c’era una specie di volpe rossa, con sei code.
    Tutto il suo corpo era ricoperto da una specie di scheletro, e non pareva essere rimasto niente di cosciente dentro quell’essere.

    “R-Rachel…” disse incredulo Marco.
    “Questo è quello che temevo” disse Sakura. “Ci è andato proprio male. Ha sei code…”
    “Cosa c’entrano le code?”
    “La volpe, come dice il suo nome, a nove code. Quando Naruto si trasforma, li spuntano queste code. A seconda del numero, la sua forza aumenta, e allo stesso modo perde il controllo”

    La volpe si girò verso il bersaglio a lei più vicino: Naruto, che era ancora seduto e non accennava a muoversi.
    Attaccò immediatamente il ninja, che continuava a rimanere con gli occhi chiusi.
    Ma prima che portasse a termine l’attacco, Naruto alzò una mano e con essa fermo come se niente fosse la volpe.
    “Ti avevamo avvisata… non è una cosa che si poteva controllare” disse lui.

    “Sbaglio, o c’è qualcosa di diverso in lui?” chiese Marco, osservando il ninja.
    “Lo scontro si può definire concluso” disse Sakura. “Non credo che la volpe, in quello stadio, possa sconfiggerlo ora come ora”
    “Ma se fino ad un secondo fa ne parlavi come l’apocalisse stessa!” disse Sora.
    “È come dice lei” disse Dark, facendo scomparire i Keyblade. “Possiamo anche rilassarci e tornare a vedere l’incontro”

    Naruto riaprì gli occhi, rivelando così due pupille rettangolari.
    “Spiacente, è arrivata l’ora della tua sconfitta!” disse, per poi mordersi un dito facendo uscire un po’ di sangue.
    Senza perdere un secondo porto subito la mano per terra.
    “Tecnica del richiamo!” urlò, venendo circondato da un enorme nuvola, che diventava sempre più grande.
    Pochi secondi dopo, Naruto si ritrovò a diversi metri d’altezza, sopra la testa di un’enorme rospo, che indossava una giacchetta e si portava dietro una spada altrettanto grande.
    “NARUTO!” urlò il rospo. “Che cosa ti salta in mente di evocarmi così all’improvviso?”
    “Suvvia Gamabunta, lo so benissimo che non vedevi l’ora di combattere nuovamente assieme a me”
    “Ma anche no! Sia benissimo che ti det-“ ma fu interrotto da un tentativo d’attacco da parte della volpe, di cui il rospo se ne accorse solo in quel momento.
    “Scusa Naruto, vorresti gentilmente spiegarmi come fa la volpe a essere di fronte a me, mentre tu sei sopra la mia testa vivo, vegeto e non trasformato?!”
    “E secondo te perché ti ho chiamato? Mi serve il tuo aiuto per sconfiggerla senza eliminarla!”
    Il rospo alzò lo sguardo verso il ninja.
    “Scusa, e perché non dovremmo eliminarla? Tu sei in modalità eremita, dovresti avere chakra sufficiente per eliminarla!”
    “Beh, ecco… se lo faccio verrei squalificato…”
    “Squalificato? Non vorrai dirmi che stai facendo una specie di gioco?!”
    “Beh, era così fino a poco fa a essere sincero…”
    “Lo sai che sono tentato di lasciarti al duo destino?”
    “Suvvia, fallo per il maestro pervertito”
    A quella parola il rospo fece una smorfia.
    “Vedo che continui a chiamarlo in quel modo assurdo…”
    “Preferisci Don Giovanni?” chiese ridendo il ninja.
    “Va beh, ho capito. Vediamo di sistemare subito questa questione” disse il rospo, estraendo la spada.

    “Ok, ora mi posso dichiarare ufficialmente matto da legare” disse Marco. “Ho appena visto apparire dal nulla un enorme rospo vestito con una spada, che parla con un ninja che ora ha le pupille rettangolari… mentre una nostra amica è diventata una specie di mostro sanguinario e il suo avversario sta perdendo tempo a parlare e scherzare… Ho dimenticato qualcosa?”
    “Non preoccuparti, quei due sanno che cosa stanno facendo” lo tranquillizzò Sakura.

    “All’attacco!”urlò Naruto, mentre Gamabunta saltava verso la volpe, che non parve intimorita dalla differenza di dimensioni.
    “Ecco il piano: dobbiamo fare in modo che il suo chakra si disperda, ma senza farla a pezzettini”
    “E immagino che tu sappia come fare, vero?”
    “Emh… no” rispose il ninja.
    “Bene. Come al solito ci lanciamo in un attacco senza nessun schema… il tuo classico direi”
    “Eh eh… Ma ora basta chiacchiere! Colpiscila con la spada sulla schiena!”
    “D’accordo!” rispose il rospo, cadendo sopra la volpe e colpendola proprio dove Naruto gli aveva detto, trapasandola.

    “RACHEL!” urlarono tutti gli animorphs preoccupati.
    “Ma non doveva eliminarla!” urlò Sora.
    “Non lo ha fatto” rispose Dark. “Rachel è pur sempre trasformata in Naruto. E lui possiede una grandissima capacità di auto guarigione abbastanza rapida. In pratica prima di farlo fuori ce ne vuole”

    Sotto gli occhi di tutti, il rosso della volpe cominciò a diminuire non appena il rospo estrasse la spada dal bersaglio.
    “Beh, il mio lavoro qui è finito” disse, mentre al ninja tornavano gli occhi normali. “La prossima volta chiamami per un motivo più serio”
    “Temo di dovrò chiamare abbastanza presto invece” disse in ninja, per poi saltare giù mentre il rospo sbuffava e spariva in una nuvola.
    Ora di fronte al ninja c’era Rachel, ancora trasformata in Naruto, con la pelle tutta bruciata che mostrava la carne.
    “Hai capito ora perché ti dicevamo di non trasformarti in me?”
    Rachel riuscì a malapena a sorridere. “Perfettamente…” disse, cominciando a riprendere le sue sembianze originali, per poi cadere a terra sfinita.
    “Mi arrendo!” disse ad alta voce. “Non ho più forze per continuare…” continuò, per poi svenire completamente.

    “Incredibile… ha perso sebbene fosse diventata un mostro assettato di sangue che non avrebbe esitato a farci fuori tutti” disse Marco, in fondo contento per la sconfitta della sua amica. Non avrebbe voluto affrontarla in quella forma, mentre Fil annunciava la vittoria ufficiale di Naruto per poi portare Rachel in infermeria.



    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:45
     
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    Ci hai infilato dentro proprio tutto tutto eh?! :asd: Dalla modalità eremita a Gamabunta! Fantastico! *-*
    Un incontro molto entusiasmante! Però avrei voluto vederlo Dark contro la volpe a nove code, lì sì che ci sarebbero state faville!
    Complimenti, un capitolo davvero fenomenale! ^^
     
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  11. francix94
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    cazzo proprio bello sto capitolo ti giuro quasi non sapevo chi poteva vincere anche se un impressione su naruto c'è l'ho avuta fin dall'inizio

    EDIT: un altro po e ci mettevi anche il rasen-shuriken eH?xD
     
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    e finalmente ecco qui il nuovo capitolo.
    mi scuso per il ritardo e per il capitolo, che sinceramente non lo trovo molto bello, ma meglio di così non sn riuscito a fare, chiedo perdono.
    in compenso credo troverete interessante la prima parte.
    e ora, buona lettura

    Capitolo 19: Takuya VS Rika - Torna all'indice dei capitoli
    “Mi sembri sorpreso, Dark”
    Dark si guardò intorno.
    Si trovava ancora in quel luogo… Quel luogo che ancora non aveva scoperto dove si trovava.
    “Come potrei non esserlo? Sono finito qui senza nemmeno rendermene conto.”
    “Sbaglio, o di recente stai perdendo la tua proverbiale pazienza?” disse un’altra voce, facendo così apparire il clone di Dark.
    “Chissà come mai…” disse lui sarcastico. “Dovresti saperlo anche tu, visto che mi tieni sotto controllo continuo, il perché…”
    “Non mi dirai che sei preoccupato per il torneo?” chiese lui.
    “Trovane una migliore”
    “E va bene, va bene… ti stai ancora chiedendo chi sia in realtà Kaxihri, vero?”
    “Wow, stiamo facendo progressi…”
    “Potrei offendermi, sai?”
    “E allora?”
    “Perché cerchi di nascondere i tuoi pensieri? Eppure lo hai detto tu prima che so tutto ciò che fai e che pensi”
    “Se lo sai, allora perché me lo chiedi?”
    “Perché devi essere tu ad ammetterlo… noi non possiamo fare niente” disse una terza voce, che rimase immateriale come la prima.
    “Finché non ho prove, non posso dire niente…” rispose Dark.
    “Ah, la tua morale ti potrebbe portare alla sconfitta, lo sai vero?” disse il clone quasi esasperato.
    “Vorrei vedere te al mio posto. Non mi pare di avere molte possibilità, no?”
    “Già… purtroppo hai ragione. Il nostro tempo ormai è finito… ma non ha importanza”
    “Però quel ragazzo era forte…” disse un’altra voce. “Come che si chiama… Naruto, giusto?”
    “Si, ma meglio lasciarlo per conto suo… se dovesse perdere il controllo sarebbe difficile riportarlo alla ragione. Avete visto anche voi cos’è successo con Rachel, no?”
    “Già… a proposito, ma teoricamente non si sarebbe dovuta trasformare semplicemente in Naruto? Come mai ha copiato anche la volpe?”
    “Probabilmente la volpe e Naruto sono legati anche sotto il punto di vista del dna e non solo come corpo. E di conseguenza Rachel ha acquisito entrambi”
    “Certo che è proprio imprevedibile questo torneo… E oggi ci sarà un altro incontro che si preannuncia interessante”
    “Tanto non ha importanza chi vincerà…” disse Dark.
    “Lo dai già per scontato, eh?”
    “Kaxihri… devo scoprire chi è realmente, a qualunque costo!”
    “Come preferisci… ma fai attenzione: hai già rischiato la squalifica per via di Sasuke… Non ci sarai andato giù troppo pesante? Dopotutto ha solo usato quella vecchia tecnica…”
    “Io ho solo risposto al fuoco con il fuoco. Se lui si è rivelato essere decisamente più debole del previsto non è colpa mia” disse, mentre osservava tutto ciò che lo circondava sparire, dissolvendosi.
     
    Dark aprì gli occhi.
    Si trovava nella sua stanza.
    “Un sogno…” si disse da solo. “Un altro sogno…”
    Lo sguardo ricadde su un foglio appoggiato lì vicino.
    Il foglio che Kaxihri aveva fatto cadere quando aveva curato Dark.
    Perché non aveva parlato in quell’occasione?
    Perché aveva deciso di rivelarsi solo il giorno dopo?
    Perché lo aveva curato?
    Queste domande continuavano ad affollare la mente di Dark, che per tutta risposta indossò l’impermeabile e uscì, sebbene fosse ancora mattina presto.
    E fu a quel punto che sentì di nuovo quella musica
     
    (Nota dell’autore: se desiderate sentire la musica, ecco il link: www.youtube.com/watch?v=g-VT3F4BFCQ)
     
    Dark si guardò intorno per cercare di capire da dove provenisse quella musica.
    Ma non vide nessuno.
     
     
    “Cerca di non andarci giù troppo pensante, Rika” disse Takato rivolto all’amica.
    “Umph. È solo un ragazzino, quale difficoltà può darmi? Basterà Renamon per sistemarlo a dovere”
    “Non dimenticare che finora nessuno dei concorrenti si è dimostrato di poco conto… quelli che sembravano i più deboli si sono rivelati essere i più forti.
    “Ma quel ragazzo non ha nessuna arma, nessun segno particolare, niente di niente!”
    “Non so… ho una strana sensazione su di lui… è troppo sicuro…” commentò Henry.
     
    “Sei troppo sicuro di te, Takuya. Sei convinto che potrai batterle come se niente fosse…” disse un ragazzo con la bandana.
    “Suvvia Koji, cosa vuoi che faccia? Una sarà si e no di livello intermedio, e l’altra è un semplice essere umano. Ho già vinto”
    “Se lo dici tu…” disse l’unica ragazza del gruppo.
    “Comunque ho sempre a disposizione il piano b, nel peggiore dei casi”
     
    Rika e Renamon osservarono il ragazzo di fronte a loro.
    Apparentemente non aveva niente di particolare. Nessun oggetto, nessuna arma… solo un sorriso beffardo.
    Non appena Fil ebbe dato via al combattimento, Rika non perse tempo.
    “Renamon, attaccalo immediatamente” disse tirando fuori dalla tasca uno strano oggetto che strinse in mano, mentre con l’altra tirava fuori alcune carte.
    “Uh? Delle carte? Vuoi forse giocare a rubamazzetto?” chiese Takuya.
    “Credo che a te piacerebbe di più. CARD SLASH! Carta della potenza!” urlò, facendo strisciare la carta nell’oggetto che teneva in mano.
    Immediatamente, Renamon venne come avvolta da una specie di aurea, e cominciò a correre verso l’avversario, dopodiché salto in aria e formò davanti a se una serie di raggi azzurri, che presero la consistenza di diamanti.
    Pochi secondi dopo tutti i diamanti partirono a raffica verso il ragazzo, che venne colpito in pieno, per poi essere coperto dal fumo creatosi dall’attacco.
    “Troppo facile” disse Rika.
    “Dici?” chiese il ragazzo, mentre la polvere spariva, rivelando così uno scudo di fuoco davanti all’avversario.
    “Cosa?” disse la Tamers sorpresa.
    “Uff… sapevo che avevo fatto bene ad imparare ad usare i miei poteri anche fuori dalla trasformazione…” disse Takuya, facendo sparire lo scudo e rivolgendosi alle due avversarie.
    “Quindi usi il Digivice per potenziare il tuo Digimon tramite delle carte… Interessante…”
    “Come fai a sapere che questo è un Digivice e che Renamon è un Digimon?” chiese Rika.
    “Semplice…” rispose lui, tirando fuori dalla tasca un oggetto che ricordava vagamente un cellulare, solo che era più grosso e di colore rosso.
    “Perché avete avuto la sfortuna di incontrare l’unico partecipante oltre a voi che è a conoscenza dei Digimon!”
    “Ha anche lui un Digivice…” disse Rika a bassa voce. “Ma non vedo il suo Digimon…”
    “Non lo puoi vedere” rispose lui, sorprendendo Rika. “Semplicemente perché sono io”
    “Cosa?”
    Takuya non rispose, ma il suo Digivice si illuminò, ricoprendolo con una sfera azzurra.
     
    “Sembra che Takuya voglia mettere la parola fine subito, vero?” chiese il ragazzo più piccolo del gruppo di Takuya.
    “Hai ragione, Tommy. Chissà come finirà” rispose un ragazzo piuttosto robusto.
    Poco lontano, Takato e Henry osservano stupiti la scena.
    “E io che credevo che eravamo gli unici a poterlo fare…” disse Takato.
    “Beh, invece pare che lui ci riesca anche se da solo… sta digievolvendo…”
     
    Pochi secondi dopo, al posto di Takuya apparve un essere decisamente più grande, che ricordava vagamente un drago, solo che stava su due piedi ed era ricoperto da un armatura.
    “Sorprese?” chiese lui.
    “Rika?” chiese Renamon alla compagna.
    Di tutta risposta, Rika sbatté furiosamente le carte in tasca e puntò il Digivice verso l’avversario.
    “Niente… Nessuna informazione su di lui…”
    “Cosa facciamo?”
    “Non mi pare abbiamo tante alternative… preparati!”
    “Cosa avete intenzione di fare ora?”
    “Tu ci hai sorpreso trasformandoti in un Digimon…” cominciò Rika, mettendo davanti a lei il Digivice. “Ora, permettici di ricambiarti il favore.”
    E immediatamente dall’oggetto uscì una luce che avvolse completamente sia Rika che Renamon.
     
    “Però… non mi aspettavo di certo che Rika usasse subito questa carta…” disse Henry.
    “Beh, è l’unica possibilità che ha per poter contrastare Takuya… un Digimon può essere sconfitto da un Digimon, non ci sono altre vie”
    “Emh, scusate se vi interrompo…” disse Tommy. “Ma cosa intendevate dire?”
    “Che il vostro amico non è l’unico essere umano che può diventare un Digimon”
     
    Questa volta fu Takuya a rimanere sorpreso.
    Davanti a lui ora c’era una donna ricoperta da un’armatura gialla, che teneva in mano una lunga lancia e che i capelli bianchi erano legati in due fasce e arrivavano fino a terra.
    “Si, lo devo ammettere, è stata una vera sorpresa… E io che pensavo eravamo gli unici a poterlo fare”
    La maga non rispose e si limitò a cominciare subito l’attacco, colpendo in pieno stomaco Takuya, che barcollò per il colpo.
    Ma Rika e Renamon non ebbero nemmeno il tempo di esultare.
    Takuya si riprese immediatamente, e prima che l’avversario potesse rendersene conto, lanciò una sfera di fuoco che la investi completamente.
    Quando la sfera scomparve, il Digimon era ancora intero, ma ora si teneva appoggiata alla lancia.
    “Bene… vedo che in fondo non avete una grande resistenza” disse Takuya.
    “Non… sottovalutarci…” rispose l’avversario a fatica, rialzandosi.
    Poi fece sbattere la lancia per terra, facendola illuminare.
    Dalla lancia partirono una serie di raggi simili a delle volpi blu dirette verso Takuya, che per tutta risposta lanciò un’altra sfera di fuoco.
    I due attacchi si scontrarono, e per qualche secondo rimasero uno contro l’altro, senza che uno dei due avesse la meglio.
    Poi, sorprendendo Rika e Renamon, Takuya lanciò una seconda sfera, che unitasi con l’altra, annientò l’attacco avversario, investendo il Digimon e creando un esplosione.
    Quando il nuvolone sparì, a terra c’erano Rika e Renamon, entrambe prive di sensi.
    Fil arrivò subito per verificarne le condizioni, poi annunciò la vittoria di Takuya, che tornò nella sua forma umana.
    Dark osservò Takato e Henry che aiutavano Fil a portare via Rika e Renamon, poi rivolse lo sguardo a Kaxihri.
    ‘Domani finalmente la vedremo combattere’ pensò. ‘Così potrò avere la mia conferma… speriamo che Cloud usi tutta la sua forza, altrimenti sarà uno scontro troppo veloce…’



    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:46
     
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  13. francix94
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    è bello non ti preoccupare visto che questo è un torneo potrei suggerirti questa theme beneath the ground
     
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    Aggiorni e non mi dici niente? Fa nulla, l'ho scoperto lo stesso XD
    Dunque dunque... Scontro decisamente imprevedibile dal mio punto di vista, ma sei stato bravo a usare le abilità dei personaggi, non è una cosa da poco far scontrare dei personaggi tanto simili ^^
    Hai ripetuto un paio di espressioni, ma non importa ^^ Il capitolo è fatto bene in ogni caso, non è male come pensi tu, certo puoi fare di meglio e io mi aspetto il top nello scontro tra Cloud e Kaxihri u.u
     
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    ed ecco qui il nuovo capitolo.
    chiedo venia a tutti i lettori per il contenuto, e spero sinceramente che non prendiate falci e forconi intezionati a colpirmi XD.
    Detto questo, per non fare troppi spoiler, vi lascio al capitolo

    Capitolo 20: Cloud VS Kaxihri - Torna all'indice dei capitoli
    (Ringrazio francix94 per avermi consigliato la seguente traccia audio da ascoltare in questo capitolo: www.youtube.com/watch?v=VC3VM13ELOY)
     “Hei, ora che ci penso, non ci siamo ancora presentati!”
    “È vero! Piacere, io sono ---”
    “Io sono ---, ma preferisco farmi Dark”
    “D-Dark? Come mai questo soprannome? E decisamente diverso dal tuo nome...”
    “Diciamo che è… una specie di tradizione”
     
    “Beh, che ti prende, custode dell’equilibrio? Non riesci a rimediare al caos?”
    “Sta zitto! Non ho ancora perso!”
    “Allora rimediamo subito”
    “Se sei così sicuro di eliminarmi così facilmente, accomodati”
     
    “No, non andartene! Continua ad addestrarmi!”
     
    Dark si svegliò di colpo.
    Continuava a respirare velocemente, senza riuscire a calmarsi.
    “Perché mi perseguitano?” si chiese a bassa voce, per poi prendere dal comodino il ciondolo.
    Emanava ancora una lieve luce, ma da quando lo aveva usato l’ultima volta, non si era più attivato.
    “Sbaglio, o sei molto legato a quel ciondolo?” disse una voce alle sue spalle.
    Dark si girò subito, per ritrovarsi di fronte Kaxihri, sempre incappucciata.
    “Non dovresti usare i varchi oscuri per entrare nelle stanze degli altri, sai?” disse Dark, rimettendo il ciondolo a posto.
    “E tu non dovresti usare i tuoi varchi per distruggere luoghi antichi”
    “Antichi… funzionavano ancora perfettamente”
    “Erano stati fatti per durare, fino a quando non sei arrivato tu”
    “Ma tu come fai a sapere tutto questo?”
    “Ho le mie fonti”
    “E io dovrei fidarmi? Non so nemmeno il tuo volto!”
    Kaxihri fece una piccola risata.
    “Se proprio desideri ottenere tutte le risposte che desideri, allora arriva in finale. Se mi affronterai, potrei anche rispondere”
    “Sei così sicura di poter arrivare in finale?”
    “Non ho intenzione di fare favoritismi” disse lei, per poi sparire in un varco oscuro, lasciando Dark da solo.
    “Chi sei realmente?” chiese Dark, per poi mettersi l’impermeabile e raggiungere l’arena.
     
     
    “Uff… non posso accettare di aver perso così stupidamente!” si lamentò Rika.
    “Suvvia, non è niente di grave…” cercò di calmarla Takato, senza però ottenere buoni risultati.
    “Ehi, Cloud, non sottovalutare l’avversario solo perché è una femmina”disse Zack, osservando l’amico che si allenava facendo delle flessioni.
    “Non ti preoccupare. Non ho intenzione di far durare a lungo questo scontro. E poi alla peggio, posso usare quella tecnica. Nemmeno Sephiroth è riuscito a rimanerne illeso.”
    “Lo so, ma ho una strana sensazione…”
    “Suvvia, cosa vuoi che posa mai succedere? Di certo non mi farò sconfiggere facilmente”
    “Lo so”
     
     
    “Ed eccoci all’ultimo incontro dei primi round” Annunciò Fil. “E oggi vedremo all’opera Cloud, Ex combattente del Monte Olimpo, contro Kaxihri, l’organizzatrice di questo torneo!”
     
    “È strano…” disse Ed.
    “Che cosa?”
    “Solitamente l’organizzatore non partecipa mai al suo torneo. Mi chiedo perché lei lo abbia fatto”
    “Avrà avuto le sue ragioni, fratellone”
    “Già… ma il fatto che si vesta come Dark non mi tranquillizza. Ormai chiunque vedo con un impermeabile nero mi incute timore. Non dirmi che non ti ricorda quella simpatica vecchietta armata di falce!””
    “Wow, Ed, l’alchimista d’acciaio, che si fa intimorire così facilmente?” lo prese in giro Winry.
    “Adesso vedremmo se ho ragione oppure no”
     
    “Cominciate!” urlò Fil.
    Cloud partì subito all’attacco, brandendo la spada e preparandosi ad un affondo a Kaxihri, che rimase ferma.
    E come se niente fosse, fermò con una mano la spada.
    “Cosa?” disse sorpreso Cloud, sentendo anche dagli spettatori numerose espressioni di sorpresa.
    “Tutto qui il tuo attacco? Speravo in qualcosa di meglio” disse lei, per poi allontanare la spada.
    “No, non è possibile!” disse Cloud, ripetendo l’attacco, che ebbe lo stesso risultato di prima.
    A quel punto Cloud si allontanò, per poi lanciare una sfera di ghiaccio verso l’avversaria.
    Kaxihri, per tutta risposta, mise la mano davanti a lei e fece partire una sfera di fuoco, che annientò come se niente fosse quella di ghiaccio.
     
    “Oooooook. Le ipotesi sono due: o sono impazzito completamente, o quella ragazza ha veramente fermato con la mano una spada e annientato una sfera di ghiaccio con una di fuoco” disse Marco.
    “Sarei propensa a dirti che è la prima possibilità, ma questo vorrebbe dire che lo sono anch’io” disse Rachel.
    “Impossibile! Nessuno può essere così forte!” disse Zack.
    “Ma chi è quella?” chiese Sora.
    Kairi e Dark rimasero in silenzio ad osservare sorpresi la scena.
     
    “Non ci credo… Come hai fatto?” chiese Cloud.
    “Mi sono limitata ad usare una piccola parte della mia forza, tutto qui” rispose lei.
    “Mi stai prendendo in giro, vero?” disse, per poi partire all’attacco nuovamente, questa volta saltando davanti a lei e preparandosi a tagliarla a metà.
    Stavolta Kaxihri non fermò il colpo ma si limitò a spostarsi. Ma lo fece ad una velocità tale da non essere nemmeno vista.
    Prima che Cloud se ne rendesse conto, lei gli assestò un calcio nella schiena, facendolo volare contro gli spalti, creando una piccola fossa dentro essi.
     
    “Ok, ritiro quello che ho detto prima” disse Winri.
    “Lo avevo detto che non c’era da fidarsi”
     
    Cloud si rialzò a fatica.
    “Mi rifiuto…” disse “Mi rifiuto di perdere così!” urlò, partendo nuovamente all’attacco, venendo avvolto da una specie di aurea azzurra.
    Quando fu di fronte a Kaxihri provò nuovamente un affondo, ma come le altre volte, lei lo fermò con la mano.
    Stavolta però Cloud sorrise.
    Come se niente fosse, la sua spada si divise in sette diverse spade più piccole, di cui una rimase in mano a Kaxihri.
    Cloud afferrò subito la prima e fece un nuovo affondo, che Kaxihri fermò con l’altra mano.
    Poi, senza fermarsi, prese la terza e attaccò nuovamente.
    A quel punto, Kaxihri si liberò delle altre due spade e fermò anche la terza, e ciò si ripeté anche con le altre quattro spade.
    Quando Cloud si ritrovò senza armi fu costretto ad arretrare, recuperando le sette spade e riunendole nuovamente in quella più grande.
    “L’attacco non era male, ma ti manca la forza”
    Cloud continuava a respirare velocemente per lo sforzo.
    “CLOUD! Usa quella tecnica, non ti rimane altra scelta!” gli urlò Zack dagli spalti.
    L’ex-soldier annuì.
    Preparandosi nuovamente all’attaccò, saltò in aria, rimanendo però sospeso nel vuoto.
    “Questa è la stessa tecnica con la quale ho sconfitto Sephiroth… Non potrai uscire illesa anche da questa!”
    Poi la sua spada si divise nuovamente nelle altre sette, che andarono a formare una specie di cerchio intorno a Kaxihri, e Cloud venne ricoperto nuovamente dall’aurea azzurra.
    Muovendosi velocemente, prese la prima spada e colpì l’avversaria, lasciando al posto della spada una specie di sua copia azzurra; poi andò a prendere la seconda, lasciando anche lì una sua copia e colpì nuovamente Kaxihri e fece lo stesso anche con le altre spade.
    Dopo averla colpita con tutte e sette le spade, e avendo lasciato sei suoi cloni azzurri, Cloud e tutte le sue copie, ognuna armata di una spada, si avventarono contro Kaxihri, che venne colpita in pieno.
    Il colpo fu talmente forte da creare una nuvola di polvere intorno all’avversaria.
    Cloud non se ne curò e atterrò davanti alla nuvola, mentre le sei spade cadevano intorno a lui, infilzandosi nel terreno.
    “Complimenti” disse Kaxihri da dentro la nuvola, sorprendendo tutti i presenti. “Sei riuscito a ferirmi…”
    Quando la nuvola si dissipò, apparve Kaxihri, perfettamente illesa tranne che per un piccolo taglio sul braccio, che nonostante l’impermeabile si poteva vedere chiaramente.
    Lei non ne tenne troppo conto e lo curò subito.
    “I-Impossibile! Quest’attacco avrebbe dovuto farti a pezzettini nella peggiore delle ipotesi, ma non posso credere che tu nei sia uscita con un semplice graffio!”
    “Infatti non mi sono limitata a parare i tuoi attacchi. Osserva le tue spade” disse lei.
    Cloud fece come aveva detto e vide che tutte le sue spade erano crepate nei punti dove avevano colpito Kaxihri.
    Ma prima che potesse commentare, Kaxihri si mosse velocemente per poi ritrovarsi di fronte a lui, ormai disarmato.
    “Game Over” disse, per poi preparare una sfera di fuoco e lanciandola addosso a Cloud, che venne scaraventato nuovamente contro gli spalti, stavolta perdendo i sensi.
    Immediatamente Fil andò a soccorrerlo, seguito a ruota da Zack, mentre Kaxihri si allontanava dal ring come se niente fosse.
     
    “I-Inaudito! Ha sconfitto Cloud come se niente fosse!” disse sorpreso Sora.
    “Comincio a pentirmi di aver partecipato…” fu il commento di Al.
    “E quella dovrebbe essere la tua prossima avversaria?” chiese spaventato Tommy a Takuya, che non seppe che cosa rispondere.
    “È peggio di Tsunade!” disse Sakura.
    Dark non disse niente.
    Si limitò a fissare Kaxihri che si allontanava, per poi sparire in un varco oscuro.



    Edited by darkroxas92 - 28/10/2010, 17:47
     
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