Kingdom Hearts: All the Rest...

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  1. CieL°
     
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    E rieccomi qui, stavolta a tempo record °ò°
    Quello che sto per proporvi sarà il terzo atto della mia trilogia!
    Tuttavia, questa parte della storia potrà essere seguita anche da chi non ha seguito le prime due.
    Questo perchè, al contrario delle prime due, la fic non avrà uno svolgimento lineare, ma sarà più un insieme di retroscena alla trilogia, divisi in 4 parti. So che detto così può sembrare una cavolata o qualcosa di aggiuntivo, ma vi assicuro che nell'insieme con questa fic chiuderò del tutto (o quasi) il cerchio di misteri che avevo cominciato con la prima fic!
    La fic, come già detto, sarà divisa in 4 parti, composti da 5 capitoli ciascuno per un totale di 20, ma la vera particolarità sarà che ad ogni capitolo cambierà il personaggio protagonista... un pò come già fatto nella fine della precedente parte col "Ventus' Special"!
    E se qualche nuovo lettore sarà interessato, spero che avrà abbastanza voglia di rileggersi anche gli altri due atti della storia XD
    Ultima cosa: il linguaggio potrebbe essere un pò forte ^^" beh, ora che la premessa è finita... buona lettura!

    CITAZIONE
    Titolo: Kingdom Hearts: All the rest...
    Autore: ciel
    Fandom: Kingdom Hearts
    Rating: Yellow
    Warning: morte, linguaggio colorito.
    Pairing: molteplici.
    Trama: “All the Rest...” è divisa in quattro parti differenti, ognuna delle quali collegate fra loro, ed ognuna fa da cornice a una storia di cinque capitoli. La caratteristica principale è che ad ogni capitolo cambia il protagonista, rivelando retroscena minori come il passato dei membri dell'Organizzazione XIII.
    I membri fondatori e la nascita dell'Organizzazione XIII, la caduta nell'Oscurità degli altri membri e il loro reclutamento, il periodo di Roxas passato nell'Organizzazione e infine, ben recondita nel passato della saga (e in uno spin-off) la conclusione di questa storia!
    Note: questa fic è stata scritta mentre Birth by Sleep, 358/2 Days e coded erano ancora in lavorazione. Terza ed ultima parte di una trilogia.

    KINGDOM HEARTS
    All the rest…

    Parte I : Fondatori

    Ambientata fra i 10 e i 9 anni prima del viaggio di Sora



    Capitolo 1
    Braig


    “Dammi un altro bicchiere di vodka!” ordinò una voce dando aria al suo alito pesante.
    L’uomo stava seduto al bancone di un night-club, circondato da numerosi bicchierini d’alcool.
    I lunghi capelli lisci neri gli cadevano giù per la schiena chinata, salvo pochi ciuffi che gli coprivano gli accesi occhi gialli, che sembravano vagare nel locale in cerca di qualcosa.
    Il naso adunco gocciolava a piccole gocce uno strano miscuglio di moccio e l’alcool in eccesso, le labbra carnose socchiuse in attesa del prossimo bicchiere si lasciò scappare un piccolo rutto.
    Una ragazza dal corpo formoso e i lunghi capelli biondi che le coprivano il viso si avvicinò al moro, poggiando la sua testa sulla spalla.
    “Braig…” lo chiamò questa con tono sensuale “E’ già il ventitreesimo bicchiere questo, non credi che basti?”
    “Non rompermi le scatole, donna!” disse l’uomo mescolando altre lettere a quelle parole.
    “Scontroso come sempre, eh? Se solo non avessi questo brutto vizio del bere saresti veramente un bell’uomo!”
    “L’alcool mi serve per concentrarmi!” ribatté l’altro buttando giù tutto d’un sorso l’ennesimo bicchiere “Bevendo riesco a tirare meglio!”
    “Le tue stupide partite a freccette… quando ti deciderai a crescere?” chiese di nuovo la donna allontanandosi.
    “Puttana…” commentò sottovoce Braig prima di chiedere una pinta di birra.
    Dopo essersi scolato tutta d’un sorso anche quella bevanda, il moro si alzò e, barcollando, si avvicinò ad un gruppo d’uomini che lo attendevano, già pronti per cominciare a tirare.

    Il mattino seguente Braig stava dormendo beato sul suo letto, con i piedi sul cuscino.
    Mentre ronfava a pancia scoperta, un uomo alto, coi lunghi capelli biondi e il pizzetto, biondo anch’esso, entrò nella stanza e spalancò le persiane, lasciando inondare di luce solare tutta la stanza.
    “Alzati Braig, è ora di lavorare!” esordì l’uomo.
    “Cazzo Ansem, sono distrutto!” rispose Braig a fatica.
    “Se bevesi di meno la sera non avresti tutti questi problemi, stai solo distruggendo il tuo corpo da solo!”
    “Ho capito, mi alzo, basta che non rompi le palle!” disse nuovamente l’assistente scalciando via il cuscino.
    Pochi minuti dopo Ansem stava già in laboratorio a studiare i suoi appunti quando, sbattendo la porta, lo raggiunse Braig, ancora assonnato e visibilmente sconvolto.
    “Buongiorno!” lo salutò il Saggio.
    “Vaffanculo!” replicò il moro.
    Ormai Ansem c’aveva fatto l’abitudine: Braig non era cattivo, bisognava solo sperare di prenderlo quand’era di buon umore e, soprattutto, di non rispondergli male quando gli giravano.
    Mentre l’assistente si stropicciava gli occhi entrò nella stanza una terza persona, una bella ragazza quindicenne dai capelli e gli occhi blu che portava sulle mani un vassoio.
    “Ecco a voi” disse sorridente Aqua poggiando i caffé su un tavolino accanto ai due uomini.
    Braig, senza spiccicare parola, prese una tazza e la bevette tutta d’un sorso.
    “…ma era bollente!” si lasciò scappare la ragazza osservando incredula l’uomo.
    “Quando la sera ti ustioni la lingua con circa venticinque bicchieri d’alcool, puoi reggere questo mondo e quell’altro!” chiarì l’uomo pulendosi la bocca con la manica del camice bianco.
    “L’avevo lavato ieri sera!” si lamentò l’adolescente uscendo dalla stanza sbuffando.
    Ansem si avvicinò a Braig e prese anche lui una tazza di caffé, ma prima che potesse berlo l’assistente commentò ghignando “Sai, credo di piacere a tua figlia!”
    “Non ci pensare neanche, sottospecie di alcolista pervertito!”
    “Eddai An, scherzavo! Se non ci fossi io a rallegrare questo posto noioso come un cimitero, chi lo farebbe?”
    “Oh, molto probabilmente da domani potrebbe pensarci anche qualcun altro.”
    “Che vuoi dire?” chiese il moro squadrando il maestro con fare sospettoso.
    “Semplicemente, ho notato che il lavoro sta aumentando e io non posso più affidarmi sempre e solo a te, soprattutto adesso che hai cominciato a bere più d’un cammello!”
    “Hai assunto altri assistenti?” chiese Braig indignato.
    “Si. Tre, per l’esattezza!”
    “E allora perché non mi licenzi?” chiese furibondo l’assistente buttando a terra la tazza, rompendola.
    Ansem provò a richiamare l’assistente, ma questo era giù uscito dal laboratorio sbraitando.
    - Braig, quando ti deciderai a crescere? – si chiese il Saggio bevendo un sorso di caffé, per poi sputarlo a terra per la temperatura rovente.

    “Diavolo Braig, hai superato ogni record!” commentava stupefatto il barista “Ti sei scolato settanta bicchieri!”
    “Fammene altri trenta!” ordinò il moro scolando bava dalla bocca.
    “Non credi d’esagerare?” chiese poco distante la stessa ragazza della sera prima “Capisco che ti senti frustato, ma c’è un limite a tutto!”
    “TACI, TROIA!” urlò Braig alzandosi in piedi, con il boccale di birra ancora fra le mani.
    L’uomo si diresse verso la donna pronto a colpirla in testa col vetro pesante, ma una mano gli bloccò il braccio.
    “E tu che merda vuoi?” chiese Braig girandosi; si trovò di fronte un uomo molto più alto di lui e muscoloso, lo sguardo serio, quasi morto, con gli occhi grigi socchiusi e il mento sporgente coperto da un folto pizzetto nero. I lunghi e unti capelli neri coprivano anche le basette incolte e le orecchie spigolose, rendendolo a prima vista un parente lontano di un orso bruno.
    “Come ti viene in mente d’alzare le mani su una signora?” chiese l’estraneo.
    “E a te come di viene in mente di farti gli affari miei?” chiese l’altro.
    Il barista, prima che potesse scoppiare (di nuovo) una lite a causa del moro, uscì da dietro il bancone e lo bloccò per le spalle. “Braig, stai calmo, nessuno ce l’ha con te!” disse.
    “Io invece si!” lo interruppe l’Orso Bruno “Hai detto che è Braig, il leggendario arciere della parte ricca di Radiant Garden, eh?”
    “A te che te ne frega?” chiese l’assistente cercando di liberarsi dalla presa del barista.
    “Sai, fra i lanciatori della parte povera di Radiant Garden, io sono il più rinomato.”
    “Vuoi sfidarmi? Va bene, accetto” replicò Braig senza aspettare una risposta dall’Orso Bruno “…sempre se tu sarai ancora in grado di tirare dopo che t’avrò spezzato le braccia!”
    Il moro riuscì a liberarsi dalla presa del barista e a tuffarsi contro l’avversario, che lo afferrò per le spalle strette.
    Senza pensarci troppo, l’Orso Bruno alzò Braig in aria e lo scaraventò addosso a un tavolo da poker.
    L’assistente rotolo fino ai piedi di un cubo dove si stava esibendo fino a pochi secondi prima una ragazza.
    Braig si rialzò poggiando le mani sul cubo e si fermò a vomitare gran parte dell’alcool bevuto sui piedi della ballerina; subito dopo aver ripreso fiato il moro si girò verso e prese una sedia da usare come arma, e si lanciò contro l’Orso Bruno, che lo attendeva schivando prontamente ogni fendente.
    “BRUTTO MUSO PELOSO!” imprecò Braig cercando di colpire per l’ennesima volta il nemico, ma questo invece riuscì a bloccare il colpo con il grosso piede e a spingerlo via dando un potente calcio.
    Il moro rotolò per qualche metro investendo altri clienti del night. Quando si rialzò, ebbe appena il tempo di girarsi che vide l’Orso Bruno prendere la mira con una freccetta e tirarla verso di lui.
    Il colpo andò segno proprio nell’occhio destro dell’assistente!
    “Dio santissimo, Braig!” accorse la bionda, afferrando la testa insanguinata.
    Il moro però strinse la mano attorno alla freccetta e la strappò via con forza, e con essa tutto l’occhio.
    Mentre l’uomo ancora guardava quella sfera bianca, la perdita di sangue aumentò ancor di più.
    Senza darsi per vinto però Braig cercò di mollare un pugno al viso dell’Orso Bruno, che evitò il colpo con facilità solo spostandosi. Il moro cadde ancora una volta al suolo, ma stavolta però ogni cosa intorno a sé cominciava a sfumare e, pian piano, a svanire...

    Pochi giorni dopo Braig uscì dall’ospedale, completamente rimesso in sesto. O quasi.
    Mentre camminava per la strada di Radiant Garden, il moro non poteva fare a meno di toccarsi l’occhio vitreo.
    “E non te lo stuzzicare!” lo ammonì Ansem, che passeggiava assieme a lui.
    Braig squadrò malamente il maestro, m poco dopo sospirò rassegnato ed esclamò “Grazie.”
    “E di cosa?” chiese sorpreso il Saggio.
    “Per le spese ospedaliere” precisò l’assistente.
    “Non ti preoccupare” rispose Ansem ridacchiando.
    “No, dai, mi hai dato un aiuto enorme! Se ce qualcosa che posso fare per ricambiare…”
    “Mmh, in effetti qualcosa ci sarebbe” continuò il biondo passandosi una mano sul pizzetto “Sii gentile con i nuovi assistenti!”
    Braig divenne rosso dalla rabbia, osservando in cagnesco il tutore, ma poco dopo sospirò nuovamente e concluse “E va bene An… ma solo perché ti sono debitore!”
    “Mi fa piacere che abbia accettato. Sai, ho anche chiesto loro di poter cominciare oggi anziché qualche giorno fa perché volevo che ci fossi anche tu!”
    L’altro però evitò di rispondere, e i due continuarono la breve passeggiata fino al Castello di Ansem, dove Aqua li attendeva ansiosa. “Sono già arrivati tutti e tre!” annunciò la ragazza.
    I due affettarono il passo, attraversando in fretta i corridoi murati della fortezza, fino ad arrivare allo studio.
    “Finalmente siamo arrivati” disse il Saggio entrando nei laboratori “Scusateci il ritardo!”
    Poco distante dalla porta, tre uomini stavano già studiando sugli appunti del Saggio.
    “Dunque ragazzi, questo è Braig. Braig, lui è Even” esclamò Ansem presentandogli il più attempato dei tre, un signore dal viso smunto, appena nascosto dai lunghi capelli beige. L’espressione seria nei suoi occhi glaciali e le labbra quasi inesistenti sembrava voler canzonare il moro, che allungando il braccio disse “Molto piacere!”
    Subito dopo Braig si passò la mano sui pantaloni come per pulirla, e pensò – Spero che tu muoia presto, vecchio decrepito! –
    “Lui invece è Aeleus” continuò Ansem presentando all’assistente un omone alto e grosso, con due spalle come un armadio. Il suo sguardo era burbero quasi quanto quello di un troll, eccezion fatta per i capelli castani scuri pettinati in modo formale e i brillanti occhi verdi.
    L’elegante giacca che portava Aeleus si addiceva perfettamente alla fisionomia un po’ spigolosa dell’omone, che con le sue grandi mani quasi accartocciava le ossa del povero Braig come fossero un pezzo di carta.
    “Molto lieto” esordì il castano con la sua voce profonda.
    “Piacere…” sibilò il moro controllando che non si fosse rotto la mano; – Dannato Troll, giuro che uno di questi giorni ti spacco la testa! –
    Ansem diede al moro un forte strattone al gomito, come per fargli cenno di calmare i bollenti spiriti.
    “L’ultimo invece è Dilan” concluse il Saggio presentando all'assistente un altro uomo di grossa corporatura.
    I lunghi e unti capelli neri coprivano anche le basette incolte e le orecchie spigolose, lasciando però in bella vista , gli occhi grigi socchiusi e inespressivi, che lo facevano sembrare tanto serio quasi come quello d’un morto. Il mento sporgente era coperto da un folto pizzetto nero, che rendeva il ragazzo ancora più peloso.
    “Molto pia—” si bloccò Braig, riconoscendo nel nuovo arrivato l’Orso Bruno.
    “Tu?” chiese divertito Dilan.

    Edited by ciel - 8/2/2011, 16:07
     
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    Fuoco crepuscolare che mai si estinguerà

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    Alla faccia del linguaggio forte XD
    Stavo già ridendo al pensiero di Braig davanti a Dilan dopo quella rissa e la freccetta nell'occhio: e così fu svelato il motivo della grande ferita di guerra di Xigbar xD
    Capitolo fantastico! Complimenti Cieluzzo!

    ps: ma Braig ha l'alcool al posto del sangue x bersi 70 bicchieri di birra (se non era altro)?
     
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    CITAZIONE (Liberty89 @ 28/6/2009, 21:25)
    Alla faccia del linguaggio forte XD
    Stavo già ridendo al pensiero di Braig davanti a Dilan dopo quella rissa e la freccetta nell'occhio: e così fu svelato il motivo della grande ferita di guerra di Xigbar xD
    Capitolo fantastico! Complimenti Cieluzzo!

    ps: ma Braig ha l'alcool al posto del sangue x bersi 70 bicchieri di birra (se non era altro)?

    E vabbè dai, un pò di linguaggio forte non ma mai male =ç=
    Eh, ci tenevo a spiegare il perchè dell'occhio di Xigbar :UPirate:
    Grazie mille Jé =3

    PS: non erano solo birre, erano diversi tipi d'alcoolici :look:
     
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    C'era l'assenzio?

    :asd:, comunque..Ottimo capitolo, mi fanno riderel e parole volgari e sono messe benissimo con il carattere del tiratore libero.
    Buon inizio!
     
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    CITAZIONE (xemnas; @ 29/6/2009, 15:54)
    C'era l'assenzio?

    :asd:, comunque..Ottimo capitolo, mi fanno riderel e parole volgari e sono messe benissimo con il carattere del tiratore libero.
    Buon inizio!

    E perchè non avrebbe dovuto esserci? :asd:
    Grazie mille xé!
     
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  6. xion,
     
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    Mannaggia, mi ero ripromessa che sarei stata la prima a commentare =çç=

    Allora. Premetto che ho apprezzato il linguaggio 'scurrile'; rende le scene molto più vive, più... mh, diciamo 'realistiche'. Il ritmo è decisamente buono, lineare e di facile comprensione, anche se diversissimo dal tuo solito. Mancano le alternanze tra frenesia e stasi, le sospensioni temporali, le sfasature. Non so se è cosa intenzionale, ma qui lo stile è parecchio più pulito rispetto alla KW e alla KW.5.

    Passando al resto =çç=
    Braig rullaH. Punto. Cioé, non è umano bere così tanti alcolici, e dare come spiegazione: 'mi migliorano la mira', dai xD Mi piace parecchio come lo stai caratterizzando, dico sul serio. Questo suo lato nelle altre due fic non era praticamente affiorato.
    Dilan x° Santo Xemnas, mi ha fatto troppo ridere quando è intervenuto nella lite tra Braig e la cameriera; non riesco proprio ad immaginarmelo in una simile situazione.

    C'è una cosa che non capisco, però. Xehanort non doveva essere il primo assistente di Ansem, nonché suo allievo prediletto? Perché qui non c'è? EçE

    Vabbé. Bravo, Ciel, davvero. Uno scritto notevole, e quasi esilarante, se mi permetti ù__ù

    Adesso non farci aspettare secoli per l'aggiornamente, eh.
    See Ya <3
     
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    CITAZIONE (xion, @ 29/6/2009, 19:50)
    Mannaggia, mi ero ripromessa che sarei stata la prima a commentare =çç=

    Allora. Premetto che ho apprezzato il linguaggio 'scurrile'; rende le scene molto più vive, più... mh, diciamo 'realistiche'. Il ritmo è decisamente buono, lineare e di facile comprensione, anche se diversissimo dal tuo solito. Mancano le alternanze tra frenesia e stasi, le sospensioni temporali, le sfasature. Non so se è cosa intenzionale, ma qui lo stile è parecchio più pulito rispetto alla KW e alla KW.5.

    Passando al resto =çç=
    Braig rullaH. Punto. Cioé, non è umano bere così tanti alcolici, e dare come spiegazione: 'mi migliorano la mira', dai xD Mi piace parecchio come lo stai caratterizzando, dico sul serio. Questo suo lato nelle altre due fic non era praticamente affiorato.
    Dilan x° Santo Xemnas, mi ha fatto troppo ridere quando è intervenuto nella lite tra Braig e la cameriera; non riesco proprio ad immaginarmelo in una simile situazione.

    C'è una cosa che non capisco, però. Xehanort non doveva essere il primo assistente di Ansem, nonché suo allievo prediletto? Perché qui non c'è? EçE

    Vabbé. Bravo, Ciel, davvero. Uno scritto notevole, e quasi esilarante, se mi permetti ù__ù

    Adesso non farci aspettare secoli per l'aggiornamente, eh.
    See Ya <3

    E io mi son scordato di avvertirti :look: ergo, mea culpa!
    Forse lo stile di scrittura più pulito e "realistico" è dovuto al fatto che, essendo ancora lontano dagli influssi fantasy della trama (heartless, nobodies ect.), l'ho sviluppato in modo più lineare, come fosse un racconto di vita quotidiana XD ma forse centra un pò anche l'influenza di Daniel Pennac :sese:
    Braig rulla :fgh: la sua "abilità" di migliorare la mira bevendo è qualcosa di lolloso XD e Dilan sarà il protagonista del prossimo capitolo :sisi:

    Ah, riguardo a Xehanort: lui era il primo allievo di Ansem perchè in breve tempo era diventato il più bravo, ma degli assistenti di Ansem era l'ultimo arrivato (mi pare che lo dicano nei diari di KH2).
    Cercherò di aggiornare quanto prima =D Grazie mille Rhae! ^^
     
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  8. CieL°
     
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    Capitolo 2
    Dilan


    Numerosi poster tappezzavano da capo a fondo le pareti illuminate a malapena da un filo di luce, proveniente da una finestra socchiusa; le vecchie casse trasmettevano a volume assordante le possenti voci dei Metallica, che facevano tremare quasi tutto il palazzo.
    Nel piccolo appartamento Dilan, come ogni giorno, cantava a squarciagola le sue canzoni metal, approfittando dell’assenza degli altri condomini che erano fuori a lavorare.
    Ma quel dì il metallaro non stava solo cantando, o facendo finta di suonare la batteria oppure la chitarra elettrica; quel giorno Dilan canticchiava appena i versi di ‘Enter Sandman’ mentre scrutava all’interno del suo armadio inerte ammuffito.
    Guardava con cura tutti i suoi capi d’abbigliamento cercando i più eleganti, per il primo giorno di lavoro che avrebbe avuto l’indomani. Dopo mesi a cercare un’occupazione per tirare avanti e uscire da quella povertà che, da quando se n’era andato di casa, l’opprimeva, Dilan ne aveva finalmente trovato uno: era stato scelto come assistente di laboratorio dal saggio di Radiant Garden!
    Il metallaro porto una sigaretta alla bocca, fece una lunga tirata e poi prese alcuni vestiti dall’armadio.
    “Questa è bruciata, quest’altro macchiato… questo dovrei stirarlo ma non ho voglia… mi rimane solo questa” pensava ad alta voce il bruno scartando velocemente alcune maglie e felpe. L’ideale sarebbe stata una camicia, ma nella sua vita non ne aveva indossata mai neanche una. Secondo lui l’opprimevano, anche più della povertà.
    Infine prese un classico paio di jeans un po’ sfilacciati, una t-shirt degli Iron Maiden e degli infradito. Poi guardò l’ora, era quasi mezzogiorno: ancora pochi minuti e i vari condomini sarebbero tornati.
    Quindi spense le casse e, soddisfatto, il ragazzo pensò – Ottimo. –
    Appena un minuto dopo squillò il telefono. Il bruno alzò la cornetta e chiese “Pronto?”
    “Parlo col signor Dilan?” chiese una voce dall’altra parte.
    “Si, sono io.”
    “Salve, sono Ansem il Saggio. La chiamavo per chiederle se fosse possibile rimandare l’incontro di un po’ di
    giorni, ci sono stati un po’ di… problemi!”
    “Mmh, d’accordo, nessun problema” rispose Dilan con noncuranza, e riattaccò.
    Ansem scostò la cornetta dall’orecchio e la osservò per un minuto buono, poi pensò sbigottito - …mi ha chiuso il telefono in faccia! -

    Appena qualche giorno dopo, infatti, si presentò al Castello di Radiant Garden.
    Gli altri due assistenti erano già arrivati; il più grosso (e accigliato) dei due vestiva con un completo elegante, mentre l’altro (il più attempato) già indossava il camice da laboratorio.
    Dilan squadrò un secondo i suoi jeans sgualciti, maglietta stropicciata, gli infradito, i capelli disordinati e poi di nuovo gli infradito. – Pazienza – sospirò il bruno mettendosi a sedere affianco agli altri due… che si scostarono appena per la puzza di sigaretta.
    I tre aspettavano in profondo silenzio (eccezione fatta per Aeleus, che ogni tanto tossicchiava) l’arrivo del Saggio; infine, quando arrivò, era in compagnia di un altro uomo.
    - Dove l’ho già visto? – si chiese Dilan osservando con la coda nell’occhio l’ennesimo estraneo.
    Dopo aver fatto la conoscenza di Aeleus ed Even, il moro si avviò verso il bruno, ma non riuscì nemmeno a finire la frase “Molto piacere” che Braig riconobbe subito l’Orso Bruno che poche sere prima aveva usato il suo bulbo oculare destro come bersaglio per le freccette.
    “Tu?” chiese divertito Dilan, notando l’occhio di vetro.
    Al moro venne istintivo saltare addosso all’avversario, e gli gridò in faccia “FIGLIO DI UNA PUTTANA STRONZA, IO TI DISINTEGRO!”
    “Ehi, stai calmo!” lo riprese Dilan fermandolo per le spalle “Scusami, ero un po’ sbronzo…”
    “E IO NO!” ripeté Braig furibondo.
    “Calmatevi, calmatevi!” diceva Ansem mettendosi fra i due, nella piccola speranza di non far perdere al suo vecchio assistente anche l’altro occhio.
    Aeleus aiutò rapidamente il Saggio a dividere i due, mentre Even osservava la scena con sguardo sbalordito.
    Dopo essersi calmato (e ci volle diverso tempo) Braig annunciò, scandendo bene ogni parola, “An… se pensi che io possa lavorare assieme a questo qui, ti sbagli di grosso! Oggi è il mio ultimo giorno, poi me ne vado!”

    E fu così che, incontrando anche solo per caso Dilan, Braig ripeteva ogni giorno quella frase, quasi col tono d’una minaccia… e la storia andò avanti per ben quattro mesi.
    “Ma perché non se ne va e basta e la smette di urlare come un pazzo, disturbandoci mentre lavoriamo?” chiese un giorno ad alta voce Even mentre prendeva il solito cappuccino che gli preparava Aqua.
    La ragazza sorrise, poi rispose col suo tono pacato “Perché qui Braig sta bene. Non avendo famiglia non ha posto dove andare, qui invece, oltre al compenso, mio padre gli offre anche vitto e alloggio.”
    “Ecco perché è l’unico che dorme qua” notò il biondo sorseggiando la bevanda.
    Nel frattempo Aeleus stava in biblioteca a prendere alcuni libri da cui prendere gli appunti.
    “Posso aiutarti?” chiese dietro di sé una flebile voce di donna.
    Girandosi, il castano trovò una dolce vecchina vestita di viola, con un foulard rosso sulle spalle e un grembiule bianco. I capelli grigi erano raccolti sulla sua testa rotonda, illuminata dagli occhi azzurri e il naso a patata.
    “Sono la madre di Ansem” si presentò lei “Tu sei uno dei suoi aiutanti?”
    “Uh, si…” rispose Aeleus “Ma ho già trovato tutto, Grazie comunque.”
    La donna rimase ad osservare, ancora sorridente, l’omone uscire dalla sala portando sulle sue possenti braccia una alta pila di libri; mentre passava per il corridoi incrociò Braig, anche quel giorno visibilmente infuriato.
    Poco dopo sbucò dall’angolo Dilan, che chiamò il moro.
    “CAZZO VUOI?” gli urlò questo, spaventando Aeleus tanto da fargli cadere i libri.
    “Ansem ci vuole parlare…” sospirò il bruno precedendo il collega.
    Braig sputò sul muro, poi squadrò Aeleus intento a raccogliere i libri, e commentò “Sta più attento, omone!”
    Quando poi arrivò nell’ufficio del Saggio, questo affidò ai due un nuovo incarico.
    “E dobbiamo farlo INSIEME?” protestò Braig sbattendo le sue mani vissute sulla scrivania.
    Dilan soffiò spazientito e poi chiese “E di che si tratta?”
    “Dovete solo visionare il curriculum di un altro aspirante assistente” spiegò Ansem “Lo troverete nella sala accanto, curriculum e ragazzo:”
    “Ma perché con lui?” chiese a denti stretti il moro.
    “Perché spero che così comincerete ad andare un po’ d’accordo” rispose esasperato il Saggio.
    Braig digrignò i denti, poi uscì dalla stanza sbattendo la porta e, mentre Dilan scuoteva sconsolato la testa, si sentì gridare dietro “E MUOVITI, SACCO DI MERDA!”
    Il bruno si affrettò nella saletta accanto, dove un giovane ragazzo stava seduto sulla poltrona, un po’ nervoso.
    I lunghi capelli grigiastri coprivano la parte sinistra del bel viso pulito, lasciando prendere il resto dell’attenzione al suo grande occhio viola.
    “Buongiorno” disse Dilan mettendosi a sedere di fronte al ragazzo “Io sono Dilan, e lui è…”
    “Lo so dire da solo il mio nome, stronzo! Braig!”
    “…il più simpatico degli assistenti” concluse Dilan facendo spalletta “E tu sei?”
    “Ienzo” rispose garbatamente il giovane, ancora sconvolto per la finezza del moro.
    “Dunque, vediamo…” ragionò ad alta voce il bruno osservando il curriculum del grigio “Mmh, vedo che non sei Radiant Garden!”
    “Già. Sono nato e cresciuto ad Amberground, più precisamente a Yodaka; la mia era una famiglia di contadini, ma hanno sempre cercato di non farmi mancare nulla” raccontò a voce bassa Ienzo “Però, un giorno ho conosciuto un Bee, un postino del governo, e mi ha detto certe cose sul Cuore, che contiene ogni nostro sentimento, ciò che ci da la forza: la Luce. Curioso di saperne di più, ho fatto alcune ricerche e ho saputo di Ansem; mi sono costruito una zattera per venire qui e farmi assumere da lui, così avrei potuto approfondire i miei studi e, soprattutto, aiutare con lo stipendio i miei poveri genitori…”
    Braig stava ancora in piedi ad ascoltare con espressione annoiata la storia del ragazzo.
    Quando questo finì di parlare si mise a sedere su una terza sedia, prendendo bene le distanze da Dilan, e chiese “Mi pare d’aver capito che non hai la benché minima conoscenza dell’argomento!”
    Ienzo deglutì, immaginava che non sarebbe stato assunto, comunque decise di tentare fino all’ultimo “Beh, una conoscenza un po’ sommaria ce l’ho… molto sommaria, ma—“
    Il moro sbadigliò rumorosamente, interrompendo il giovane, ma Dilan intervenne in suo sostegno “Beh, neanche io avevo poi molte conoscenze sull’argomento, sul curriculum ho solo scritto qualche scemenza qua e là e sono stato assunto. Inoltre, in lui vedo molta più voglia di lavorare di quanta ne avevo io” notò Dilan facendo l’occhiolino a Ienzo “Benvenuto a bordo, ragazzo!”
    “Ma non puoi!” obbiettò Braig alzandosi di scatto in piedi.
    “Ricordi cosa t’ha detto Ansem? Dobbiamo collaborare!” continuò Dilan “E poi guardalo, il ragazzino è il ritratto della felicità!”
    In effetti, Ienzo sembrava pendere dalle labbra del moro, che nei suoi occhi vide tutta la commozione per le parole del bruno. Braig non era di certo cattivo, bisognava solo saper prendere il toro per le corna… e Dilan c’era riuscito in pieno!
    Il moro incurvò leggermente le labbra e, senza aprirle, sibilò “E va bene. Cominci il mese prossimo ragazzino, ma vedi di non farmene pentire!”
    “Non succederà!” esultò Ienzo inchinandosi ai due uomini “Grazie, grazie mille!”
    “Si, ma adesso levati dai coglioni!” gli gridò contro il moro tirandogli il curriculum.
    “Simpatico come al solito, eh?” chiese il bruno allungandosi sul divano.
    “E continui?” chiese a sua volta l’altro.
    “Tanto per fartelo sapere, ma quando poco fa ho detto che eri il più simpatico, ero serio!”
    “Si, certo” ribatté Braig senza crederci affatto “Sfottimi pure, cazzone d’un metallaro!”
    “E sappi anche che ti sono molto riconoscente” continuò Dilan “Quando prima ho detto che non sapevo nulla sui Cuori e la Luce… in questi mesi, è osservando come lavoravi tu che ho imparato così in fretta.”
    Braig si girò ad osservare in cagnesco il muro, e chiese “Stai aspettando che ti ringrazi?”
    “No, però… t’ho già detto che quella sera ero ubriaco. Dove sono cresciuto io, nella parte povera di Radiant, se ti fai gli affari degli altri, sei praticamente morto; normalmente non sarei mai intervenuto, ma non pensavo…”
    “Sei addirittura capace di pensare?” commentò Braig ridacchiando.
    Ridacchiò anche Dilan, e poi chiese “E dimmi, ti va ancora di farci quella sfida a freccette?”
    Braig si girò completamente verso il compagno, già un po’ più calmo, e rispose “Solo se offri da bere!”
    “Allora ci vediamo questa sera giù, alle dieci” concluse il bruno divertito.

    Quella stessa sera, come d’accordo, appena i due s’incontrarono nel night cominciarono la sfida promessa.
    “Non avrei mai pensato di vedere quei due andare così d’accordo…” esordì il barista poggiando sul bancone un bicchiere “Ma tanto meno avrei mai pensato di rivederti qui, An”
    “Doppio whiskey mescolato, non shakerato. Ricordi ancora il mio solito” commentò il Saggio bevendo il cocktail tutto d’un fiato, poi spiegò “Non vorrei proprio perdermi il momento in cui Braig sarebbe maturato!”
    Il moro osservava il bersaglio di gioco. Stava perdendo contro Dilan, però se avesse fatto centro all’ultimo tiro avrebbe vinto; Braig si scolò un’intera bottiglia d’assenzio e poi, senza indugiare, tirò.
    Ma, oltre il risultato, ciò che davvero contava era che i due s’erano finalmente rappacificati …
    Centro!

    Edited by CieL° - 6/7/2009, 17:09
     
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  9. xion,
     
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    Allora.
    Da un punto di vista di trama mi è piaciuto, ti stai giostrando molto bene, credimi. Quasi meglio che nelle due fiction precedenti, a dire il vero xD
    Il ritmo è buono, pacato ma non monotono, la focalizzazione quasi perfetta; ci sono dei punti in cui ricadi in un antipaticissimo Onnisicente, però >___>

    Passiamo alla grammatica, alla forma.
    Ecco. Adesso, per piacere, spiegami che diamine intendevi con questo:
    CITAZIONE
    Guardava con cura tutti i suoi capi d’abbigliamento cercando i più eleganti, per il primo giorno di lavoro che avrebbe avuto stato l’indomani.

    Sono rimasta basita :What?:

    Togliendo codesto orrore, per il resto è tutto abbastanza lineare, anche se ci sono parecchi errori di distrazione (Aqua che viene apostrofata come 'la ragazzo' ç__ç)
    P-o-i... che altro dire?
    Ah, sì; ho la forte impressione che la storia di Ienzo sia una sorta di 'citazione' di un manga, correggimi se sbaglio ù___ù/ E Braig lo preferisco di gran lunga qui, nella KW e nella KW.5 sembrava un grandissimo idiota .__.

    Vabbé, chiudo. Ho i tempi un po' tirati, sono spiacente per il commento striminzito, credimi ç____ç
    Al prossimo capitolo ;D

    See Ya
     
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  10. CieL°
     
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    CITAZIONE (xion, @ 6/7/2009, 14:13)
    Allora.
    Da un punto di vista di trama mi è piaciuto, ti stai giostrando molto bene, credimi. Quasi meglio che nelle due fiction precedenti, a dire il vero xD
    Il ritmo è buono, pacato ma non monotono, la focalizzazione quasi perfetta; ci sono dei punti in cui ricadi in un antipaticissimo Onnisicente, però >___>

    Passiamo alla grammatica, alla forma.
    Ecco. Adesso, per piacere, spiegami che diamine intendevi con questo:
    CITAZIONE
    Guardava con cura tutti i suoi capi d’abbigliamento cercando i più eleganti, per il primo giorno di lavoro che avrebbe avuto stato l’indomani.

    Sono rimasta basita :What?:

    Togliendo codesto orrore, per il resto è tutto abbastanza lineare, anche se ci sono parecchi errori di distrazione (Aqua che viene apostrofata come 'la ragazzo' ç__ç)
    P-o-i... che altro dire?
    Ah, sì; ho la forte impressione che la storia di Ienzo sia una sorta di 'citazione' di un manga, correggimi se sbaglio ù___ù/ E Braig lo preferisco di gran lunga qui, nella KW e nella KW.5 sembrava un grandissimo idiota .__.

    Vabbé, chiudo. Ho i tempi un po' tirati, sono spiacente per il commento striminzito, credimi ç____ç
    Al prossimo capitolo ;D

    See Ya

    Non credo d'aver capito cosa intedessi con "antipatica onniscienza" :look:
    Riguardo a quello che hai citato, ho "solo" messo una parola di troppo XD adesso correggo, anche la parte di Aqua e un altro errore che ho notato poc'anzi:
    CITAZIONE
    “Si, ma adesso levati dai ciglioni!” gli gridò contro il moro tirandogli il curriculum.

    XD

    Si, la storia di Ienzo era una direttissima citazione di un manga, "Letter Bee"; ce ne sono altre nella storia, più o meno velate ù_ù ma questa l'ho voluta solo perchè il protagonista del manga assomiglia molto a Ienzo: Look him!
    Ah, riguardo a Braig, penso che la sua idiozia derivi dal suo alcolismo XD
    Grazie mille Rhae ^^ baaaaai!!
     
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  11. xion,
     
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    Ciel xD Per 'antipatica Onniscienza', intendevo che hai alternato grossi pezzi di focalizzazione interna trasversale con piccoli paragrafi di focalizzazione zero, e sarebbe da evitare, possibilmente xD
     
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  12. CieL°
     
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    CITAZIONE (xion, @ 6/7/2009, 14:59)
    Ciel xD Per 'antipatica Onniscienza', intendevo che hai alternato grossi pezzi di focalizzazione interna trasversale con piccoli paragrafi di focalizzazione zero, e sarebbe da evitare, possibilmente xD

    Ah XD hai ragione, ma mi servivano giusto per collegare i vari spezzoni fra di loro, e non lasciare gli altri personaggi come sfondo XD
     
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    Come ha detto Rhae la storia mi piace di più delle fiction precedenti.. Braig qui ha un ruolo importante ed almeno fa ridacchiare.
    Oltre gli errori trovati dalla Rhae non ne ho notati altri.. <.< Bravo Ciel cici
     
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  14. CieL°
     
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    CITAZIONE (roxas_ @ 6/7/2009, 15:41)
    Come ha detto Rhae la storia mi piace di più delle fiction precedenti.. Braig qui ha un ruolo importante ed almeno fa ridacchiare.
    Oltre gli errori trovati dalla Rhae non ne ho notati altri.. <.< Bravo Ciel cici

    Ma non solo Braig, anche tutti gli altri membri umani dell'Organizzazione XIII (eccetto Xemnas e Roxas) avranno un loro capitolo che mostrerà il loro passato °ò°
    Grazie mille ^^
     
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    CITAZIONE (CieL° @ 6/7/2009, 15:54)
    CITAZIONE (roxas_ @ 6/7/2009, 15:41)
    Come ha detto Rhae la storia mi piace di più delle fiction precedenti.. Braig qui ha un ruolo importante ed almeno fa ridacchiare.
    Oltre gli errori trovati dalla Rhae non ne ho notati altri.. <.< Bravo Ciel cici

    Ma non solo Braig, anche tutti gli altri membri umani dell'Organizzazione XIII (eccetto Xemnas e Roxas) avranno un loro capitolo che mostrerà il loro passato °ò°
    Grazie mille ^^

    Nuooo, volevo Mansex! xD
    Allora mi aspetto il/la Marluxia :asd:
     
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