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My Pride.
There might be nothing left, but I won't forget. Not your dream, not your words... or this sound.
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Un'ennesima shot XD
Spero sia una buona lettura. ^.^
Genere: Malinconico, Triste
Raiting: Arancione
Capitoli: 1TRA NOI, UN ADDIO
Lui è lì.
Davanti a te.
Non cerca conforto, né compassione.
Solo un qualcosa difficile da comprendere.
Per se stesso...
Per te.
Lo riesci a capire da come respira.
Lento, tranquillo.
Ma, allo stesso tempo, agitato, sconvolto.
Sospiri silenziosa, per non destarlo dal suo sonno.
E' ormai diventato un mondo di specchi, il suo.
Sui quali si arrampica in precario equilibrio.
Lo vedi muoversi, ma non apre gli occhi.
Lo osservi, sorridendo dolcemente.
Come solo tu sai fare.
Non ti era mai capitato di essere tu la prima a svegliarti.
Ma non ci fai caso.
Ti limiti ad osservare il suo corpo.
Quel corpo che, presto o tardi, sai che non vedrai più.
E ci pensi.
Ci pensi sempre.
Pensi che lo vorresti sempre vicino.
Che lo vorresti sempre al tuo fianco.
Ma sai bene che non è possibile.
Il tuo, di corpo, lo sente.
La malattia lo sta corrodendo a poco a poco, anche se cerchi di non darlo a vedere.
Non puoi, darlo a vedere.
Devi essere forte.
Decisa.
Devi farlo per i tuoi figli.
E per l'uomo che, adesso, ti guarda con i suoi occhi ambrati.
Quegli occhi ambrati che ti hanno sempre colpita, in lui.
«...Trisha...»
Lo senti che ti chiama.
Sorridi ancora.
Tendi la mano verso di lui, delicata.
Gli accarezzi lenta i capelli, come quando coccoli vostro figlio Edward.
Poi ti sposti lungo una guancia, come quando asciughi le lacrime a vostro figlio Alphonse.
«...Che c'è...»
Gli sussurri, in tono dolce.
Lui alza piano un braccio verso di te, ti accarezza a sua volta la guancia.
Le labbra sottili gli si increspano in un sorriso.
Uno dei pochi che, da un pò di tempo, ti regala.
«...Nulla...»
Mormora, intrecciando le dita fra i tuoi capelli castani.
«...Volevo solo sentire la tua voce...»
Delicato, ti attira verso di sé, sfiorandoti le labbra con le sue.
E, anche questo, è qualcosa che fa di rado.
Senti che qualcosa non va, fondi i tuoi occhi con i suoi.
La tua mano, si poggia sulla sua spalla, incontrando la compatta durezza dei suoi muscoli.
«...Ti senti bene, caro...?»
Gli domandi accorata, vedendolo sorridere maggiormente.
Come se temesse di farti del male, di rovinare qualcosa di fragile, ti tocca fuggevolmente il collo.
Solo con due dita, mentre scende verso il tuo seno.
«...Se ci sei tu, sto sempre bene...»
Ti risponde, fermando la scesa della sua mano proprio lì, sul tuo cuore.
Chiude gli occhi come se, ascoltando il tuo battito, riuscisse a vederlo.
Come se voglia imprimerselo nella mente.
Sorride ancora, mentre tu lo lasci fare.
La mano riprende la sua avanzata con dolcezza, prendendo in rassegna il tuo corpo.
Non c'è nulla di erotico, nei suoi gesti.
E tu lo sai bene.
Vuole solo ricordarti così come sei adesso e non lo sarai più.
«...Non mi sembra giusto chiederti di aspettarmi...»
Lo senti dire, con un tono triste che non hai mai sentito.
Ma tu sorridi, poggiando la tua mano sulla sua, stabile sul tuo addome.
«...E' ciò che voglio fare...»
Gli confessi, e sei tu ora, ad accarezzare il suo corpo.
La curva dura e liscia della spalla.
I muscoli sodi delle braccia.
Fino a spostarti verso il suo petto.
Quel petto che ti da protezione.
Che ti da conforto.
Scivoli ancora verso il basso, sfiorandogli un fianco.
«...Attenderò il tuo ritorno insieme ai bambini...»
Dici ancora, e ringrazi il fatto che lui abbia gli occhi chiusi.
Tu, stai piangendo.
Perché sai che non lo rivedrai mai più.
Non sai cosa te ne dia la certezza, ma qualcosa, dentro di te, lo sa.
Senti le tue calde lacrime rigarti lente il volto, ruzzolando giù, sulla sua mano.
Al contatto, riapre gli occhi.
Ti guarda.
Delicato, senza parlare, ti cinge i fianchi con le braccia, stringendoti a sé.
Mai come in quel momento, lo senti realmente vicino.
Sei tu ora, a chiudere gli occhi.
Piangi ancora, ma non ti lasci sfuggire nemmeno un singhiozzo.
Sei forte, non devi farlo.
Lasci solo che, per quegli attimi, lui ti faccia sentire speciale.
Speciale come la prima volta.
E come la prima volta vi amate, temendo che possa essere l'ultima.
Le sue mani ti sfiorano appena, così come le sue labbra.
La consistenza del suo corpo ti era sempre mancata.
La sua presenza, ti era sempre mancata.
Lasci che ti conduca in un limbo di piacere come solo lui sa fare, e respirando affannosa cerchi ad occhi chiusi le sue labbra.
Le trovi, le fai tue rubandogli un bacio.
Senti il suo caldo respiro solleticarti il viso, quando ti allontani.
Gli cingi il collo con le braccia esili, facendogli poggiare la testa sul tuo seno, mentre gli accarezzi quei fili d'oro che sono i suoi capelli.
Quei capelli che, da quel momento in poi, riscontrerai solo nei vostri figli.
«...Ti amo...»
Lo senti sussurrare, le sue labbra premute contro la tua pelle sono incurvate in un sorriso.
La sua barba, te la solletica.
Sono come il fuoco, quelle parole.
Ti bruciano lenta, e ancora una volta, la paura ti attanaglia il cuore.
Non le sentirai mai più.
Come il calore di quel corpo che ti cinge nel suo abbraccio.
Dolcezza.
Possesso.
Voglia irrefrenabile di non lasciarti.
Senti solo questo, per adesso.
Più mille e mille emozioni che, confuse, pulsano nei vostri cuori.
Quasi all'unisono.
Ma, ancora una volta, solo una parola resta indelebile nella tua mente...
...Tra noi, un addio...~ END ~
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*Tra noi, un addio*Oneshot |
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