Pacchetto Sicurezza: Internet e Immigrazione

Ultimo aggiornamento 22/04

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  1. .Hooded.
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    Ho spostato le risposte in questa discussione poichè riguardava il Pacchetto Sicurezza del Governo.
     
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  2. n i x´
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    L'illusione del controllo
     
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  3. Moridin
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    CITAZIONE (Quadrø @ 7/2/2009, 00:31)
    Non capisco perché dite che è stupido e cretino.. cazzo prendetelo sul serio quest'uomo perché ridendo e scherzando sta instaurando un regime e approfitta ora anche del caso eluana per legittimare il fatto di andare contro la magistratura.

    Quadro ha ragione, ragazzi miei. Da parte mia, sto già decidendo in quale stato trasferirmi fra qualche anno. Scappare è brutto, ma qui non si risolve niente.
     
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  4. .Hooded.
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    Aggiunta l'intervista al Senatore D'Alia.
     
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  5. Sephiroth
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    Dall'intervista non ho trovato nulla di particolare, anzi ho trovato che il senatore fosse molto sulla difensiva in certi casi ma anche molto risoluto. Anche se quel che dice mi sembra ancora una copertura
     
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    Cento deputati Pdl scrivono al premier
    «No alla fiducia sul ddl sicurezza»

    «Inaccettabili il reato di clandestinità e le norme sulla denuncia dei clandestini da parte dei medici»


    ROMA - Il reato di clandestinità e le norme riguardanti la denuncia dei clandestini da parte dei medici sono «inaccettabili». Per questo cento deputati del Pdl, capitanati da Alessandra Mussolini, incalzano il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi affinchè non ponga la fiducia sul ddl che riguarda la sicurezza.

    «SONO CONVINTA DELL'APPOGGIO DI FINI» - Nelle richieste avanzate al premier, la Mussolini si dice convinta «di poter contare sull'appoggio del presidente della Camera Gianfranco Fini». «Ti chiediamo - si legge nella lettera inviata al premier - di non porre la fiducia» perché in quel disegno di legge «sono contenute norme a nostro giudizio inaccettabili e che necessitano di indispensabili correzioni». I parlamentari firmatari (tra gli altri Souad Sbai, Valentina Aprea, Mario Landolfi, Beatrice Lorenzin, Fiamma Nirenstein e Enrico Cost, nessuno è della Lega) aggiungono d'esser certi che Berlusconi si renderà conto «di come questo dettato legislativo vada contro i più elementari diritti umani e in particolare dell'infanzia e della maternità».

    «ERRORE IMPERDONABILE» - Nella missiva i deputati di maggioranza respingono anche l'interpretazione secondo cui il provvedimento non obblighi i medici alla denuncia dei clandestini che si presentano in ospedale o nei centri di vaccinazione: «Non è così. Anzi, l'obbligo di denuncia potrà riguardare anche gli insegnanti e chiunque eserciti incarichi pubblici». E ciò proprio a causa dell'introduzione in sede penale del reato di clandestinità: in caso di mancata denuncia, infatti, medici e insegnanti violerebbero gli art. 361 e 362 c.p., cioè «il reato di omessa denuncia da parte del pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio». Sarebbe, sottolineano i firmatari della lettera, «una vera e propria trappola per bambini, da attirare con l'obbligo dell'istruzione, così da individuarli e colpirli proprio con la mano del medico o dell'educatore». E il risultato sarebbe escludere bambini e donne in gravidanza dai livelli educativi e sanitari, con rischi per tutti e un «regresso spaventoso in fatto di civiltà». Solo se non sarà posta la fiducia, concludono, sarà possibile porre rimedio a quello che altrimenti sarebbe un «errore imperdonabile».


    18 marzo 2009

     
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  7. Hime.
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    Incredibile!
     
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    Sicurezza, Maroni: non porremo la fiducia
    «Sorpreso dalla lettera dei 101 parlamentari del Pdl. Nel ddl nessun obbligo dei medici a denunciare i clandestini»

    ROMA - Continua a tenere banco il dibattito sul ddl sicurezza, all'indomani della lettera dei 101 parlamentari del Pdl che, capitanati da Alessandra Mussolini, chiedono al governo di non porre la fiducia sul disegno di legge. Intervistato da Maurizio Belpietro a Panorama del giorno, il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, si è detto «sorpreso» della lettera firmata da 101 deputati della maggioranza contro una parte del ddl sicurezza. La norma che toglie per i medici il divieto di denunciare un clandestino «è stata introdotta non dal governo ma dal Senato con l'unanimità del Pdl e della Lega. Non abbiamo mai avuto intenzione di porre la fiducia sul disegno di legge - ha detto -. Vogliamo che sia discusso dal Parlamento. È un'iniziativa strana, non è mai stata intenzione del Governo porre la fiducia».

    «NESSUN OBBLIGO AI MEDICI» - Maroni ha poi ribadito che il ddl non introduce alcun obbligo dei medici a denunciare i clandestini. «Noi - ha sottolineato - togliamo il divieto di denuncia che esiste solo in Italia. Poi, chi vuole denunciare lo fa, chi non vuole non lo fa». Il ministro ha quindi bollato come «falsità» l'ipotesi che con l'introduzione del ddl i figli di clandestini non possano essere registrati all'anagrafe. «Si tratta di una errata informazione - ha detto - messa in giro per fare polemica».

    «FERMENTI» - A chi ipotizza che la lettera dei 101 parlamentari sia l'effetto di problemi all'interno della maggioranza Maroni ha poi risposto: «Ogni volta che ci si avvicina ad un congresso, e questo del Pdl è molto importante perché sancirà la fusione di due partiti, ci sono fermenti. Ma quando si parla di sicurezza e di immigrazione clandestina bisogna valutare serenamente e nel merito le norme senza altri scopi».


    19 marzo 2009
    Corriere della Sera

     
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    Il governo cede sulle ronde e va ko sui Cie
    Maroni: «Votato l'indulto ai clandestini»

    Accordo con l'opposizione: un ddl specifico sui cittadini vigilantes. Poi l'esecutivo battuto anche sulle banche

    ROMA - Passa il decreto sicurezza, ma senza ronde - congelate dopo un accordo tra il centrosinistra e il governo - e senza l'aumento del periodo di detenzione nei Cie, i nuovi Centri di identificazione e di espulsione che hanno preso il posto dei Cpt. In questa forma il testo ha ottenuto 397 voti favorevoli e sei contrari. E ha portato all'esplosione di un caso politico all'interno della maggioranza, con la Lega Nord che vede completamente snaturato un testo che il Carroccio aveva fortemente voluto e sostenuto. «Sono furibondo, per usare un eufemismo», dice non a caso il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, dopo il colpo di scena alla Camera.

    SCRUTINIO SEGRETO - I leghisti non solo hanno dovuto accettare la scelta dell'esecutivo di stralciare dal testo la parte relativa alle ronde (in cambio dell'impegno del centrosinistra di interrompere l'ostruzionismo). Ha dovuto anche subire lo smacco della sconfitta del Pdl sull'articolo che prevedeva la detenzione fino a sei mesi degli immigrati trasportati nei Centri di identificazione. Montecitorio ha approvato a scrutinio segreto gli emendamenti del Pd e dell'Udc che sopprimono l'articolo sull'esecuzione dell'espulsione degli immigrati. Maroni, con amarezza, ha parlato di «indulto per i clandestini» votato dalla Camera. Secondo il ministro, la bocciatura «mette in discussione tutto l'impianto delle politiche di contrasto all'immigrazione. Oggi è una bella giornata per i 1.038 clandestini che il 26 aprile torneranno in libertà. Chiederò chiarimenti a Berlusconi e se intende reintrodurre la norma al Senato. Se non ci saranno queste garanzie, mi regolerò di conseguenza».

    INSORGE LA LEGA - Le molte assenze e 17 franchi tiratori dalle fila della maggioranza hanno portato il governo a soccombere alla Camera facendo infuriare la Lega. «Quello lì (Berlusconi, ndr) ha messo la fiducia su tutti i decreti che ha voluto e poi su questo ha preferito evitare», ha gridato un deputato leghista dopo la votazione. La rabbia dei deputati del Carroccio era palpabile. «Almeno venti del Pdl hanno votato con l'opposizione. Si tratta di una scelta politica precisa», ha detto Marco Reguzzoni. Non appena il governo è andato sotto sul decreto che conteneva la legalizzazione delle ronde, tutti i deputati leghisti sono usciti dall'Aula accusando gli alleati di «tradimento». Ma la rabbia è evidente anche contro il governo, che ha deciso di non mettere la fiducia sul provvedimento che conteneva la legalizzazione delle ronde, la permanenza degli stranieri nei Cie e misure anti-stupro. E forse non è un caso che poco più tardi il governo sia stato battuto su una mozione del Pd legata alle iniziative sul sistema creditizio, passato con 165 voti a favore e 157 contrari: al momento del voto i deputati leghisti non erano in Aula.

    «SONO 12 SCEMI» - Chi non accetta il dito puntato della Lega è Ignazio La Russa, coordinatore del Pdl: «Ho detto a Maroni che sono arrabbiato più di lui perché non mi avevano detto che c’era oggi questo pericolo». Oggi infatti La Russa è stato in visita in Abruzzo, mentre avrebbe potuto essere presente in Aula. In ogni caso La Russa rileva che anche la Lega contava oggi «8 assenti», e che sui franchi tiratori, che secondo l'ex reggente di An sono solo 12, nessuno deve scagliare la prima pietra: «E’ più probabile che siano del Pdl, ma non si può escludere che ci sia qualcuno della Lega. Indaghiamo in tutte le direzioni, ma si tratta di 12 scemi, che hanno usato utilizzato, un modo che non fa loro onore, il voto segreto». Il nervosismo però è palpabile: «Fra cinque minuti - ha detto La Russa dopo il risultato negativo sui Cie - chiamo Berlusconi per dirgli che voglio una norma che sia dura il doppio».

    BOSSI - Ci prova Umberto Bossi a ricucire lo strappo. Il Senatùr sarebbe stato categorico con i suoi: l'indicazione sarebbe quella di mantenere la calma, anche se il leader del Carroccio avrebbe chiesto al presidente del Consiglio nella telefonata mattutina di "blindare i due passaggi parlamentari, magari anche con la fiducia.

    L'MPA E IL VOTO CONTRARIO - L'Mpa si assume una parte significativa della sconfitta della maggioranza alla Camera sul provvedimento sicurezza. Il suo leader Raffaele Lombardo, governatore della Sicilia, ha affermato: «Non sono d'accordo né con le ronde né con i centri di espulsione».

    UN DDL SULLE RONDE - La parte relativa alle ronde sarà in ogni caso inserita in un apposito disegno di legge in discussione dal 27 aprile. La decisione è arrivata dopo che l'ostruzionismo dell'opposizione aveva di fatto reso impossibile l'approvazione del decreto e costretto a un accordo. Sulle ronde fino all'ultimo minuto il governo aveva minacciato il ricorso al voto di fiducia, possibilità che era stata ventilata dal ministro della Difesa, Ignazio la Russa.

    LA BOCCIATURA DEI CIE - Quanto ai Cie, l’emendamento è passato a scrutinio segreto con 232 voti a favore e 225 contrari. Dodici gli astenuti, di cui dieci dell’Italia dei valori (su 22 presenti). Gli altri due sono Paolo Guzzanti e Americo Porfidia. Secondo i calcoli del Pd sui tabulati della votazione, sarebbero 17 i deputati del Pdl che hanno votato con l’opposizione per sopprimere la norma che prolungava fino a sei mesi la permanenza degli immigrati nei Cie in attesa di espulsione. Dai tabulati emerge anche che il gruppo del Pdl era quello con più assenze: oltre il 30%.

    OPPOSIZIONE SODDISFATTA - Alla proclamazione del risultato, l'opposizione ha esultato. «È una vittoria del Parlamento e della sua serietà», ha detto Pier Ferdinando Casini. «Quando vince la ragionevolezza», ha commentato il capogruppo del Pd, Antonello Soro, «vinciamo tutti. È stata accolta con favore da tutti la decisione del governo di utilizzare il disegno di legge e non il decreto per quanto riguarda le ronde, e ci impegniamo a fare il possibile per approvare il resto del decreto sicurezza in giornata».


    08 aprile 2009(ultima modifica: 09 aprile 2009)

    Corriere della Sera
     
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    Dl sicurezza, ok bipartisan al Senato
    Niente norme su ronde e proroga Cie

    Hanno votato a favore maggioranza, Idv, Pd e Udc. Contrari i senatori radicali

    ROMA - Via libera del Senato al dl sicurezza: il decreto adesso è legge. Hanno votato a favore la maggioranza, il Pd, l'Italia dei Valori e l'Udc. Contrari i senatori radicali. In totale, i sì sono stati 262, i no 1, gli astenuti 3. Il provvedimento contiene le norme anti stupro e quelle contro lo stalking, mentre alla Camera erano state invece tolte quelle sulle cosiddette "ronde" e quelle sul prolungamento a sei mesi della permanenza dei clandestini nei Centri di identificazione ed espulsione.

    Ecco, più nel dettaglio, cosa prevede il provvedimento:

    - ERGASTOLO: È la pena prevista per chi commette un omicidio a seguito di una violenza sessuale, di atti sessuali con minorenne, violenza sessuale di gruppo, stalking.

    - CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE: È obbligatoria quando si è in presenza di gravi indizi di colpevolezza per i reati di omicidio e talune fattispecie in materia sessuale (induzione alla prostituzione minorile, pornografia minorile, turismo sessuale, violenza sessuale, atti sessuali con minorenne, violenza sessuale di gruppo). Inoltre, è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza nei casi di violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo. Giro di vite anche sui benefici penitenziari per chi è condannato per delitti a sfondo sessuale: maggiori difficoltà di accedere al lavoro esterno, permessi premio e misure alternative alla detenzione.

    - PATROCINIO GRATUITO: Le vittime del reato di violenza sessuale possono accedere al patrocinio gratuito a spese dello Stato anche in deroga i limiti di reddito ordinariamente previsti dalla legge.

    - STALKING (ATTI PERSECUTORI): Viene introdotto nel codice penale il reato di «Atti persecutori», il cosiddetto stalking, per la cui sussistenza si richiede la ripetitività della condotta. In particolare, provocando «un perdurante stato di ansia o paura nella vittima ovvero a ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di una persona alla medesima legata da relazione affettiva ovvero da alterare le proprie abitudini di vita». La pena è la reclusione da 6 mesi a 4 anni (circostanze aggravante se si tratta del coniuge separato, divorziato o persona con la quale c'è stata una relazione affettiva). Infine, la pena sale da 1 a 6 anni quando il reato è commesso nei confronti di un minore, donna incinta o disabile. Il reato di stalking è punibile a querela della persona offesa che ha 6 mesi di tempo per presentarla. Il magistrato può procedere d'ufficio nel caso
    in cui la vittima sia un minore o una persona disabile.

    - AMMONIMENTO E DIVIETO DI AVVICINAMENTO: Nel periodo che intercorre tra il comportamento persecutorio e la presentazione della querela, e allo scopo di dissuadere il reo
    da compiere nuovi atti, viene introdotta la possibilità per la persona offesa di avanzare al questore richiesta di ammonimento nei confronti dell'autore della condotta. Se il soggetto già ammonito commette reato di stalking la pena è aumentata. Il giudice può prescrivere all'imputato il divieto di avvicinarsi ai luoghi che la vittima frequenta abitualmente. Può anche impedire che l'imputato si avvicini ai luoghi frequentati da persone vicine o legate alla vittima e impedirgli di comunicare con loro con qualsiasi mezzo.

    - NUMERO VERDE E MISURE DI SOSTEGNO: Le forze dell'ordine, i presidi sanitari e le istituzioni pubbliche che ricevono dalla vittima notizia di reato di atti persecutori, hanno l'obbligo di fornire alla medesima tutte le informazioni relative ai centri antiviolenza presenti sul territorio ed eventualmente metterla in contatto con tali strutture. Inoltre, presso il Dipartimento delle Pari opportunità viene istituito a favore delle vittime di stalking un numero verde nazionale, attivo 24 ore su 24, con compiti di assistenza psicologica e giuridica. Nonché di comunicare, nei casi di urgenza e su richiesta della vittima, gli atti persecutori alle forze dell'ordine.

    - VIDEOSORVEGLIANZA: Ai fini della tutela della sicurezza urbana, i comuni sono autorizzati ad impiegare sistemi di videosorveglianza nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. I dati raccolti possono essere conservati fino al settimo giorno successivo alla loro rilevazione, salvo esigenze particolari di ulteriore conservazione.


    22 aprile 2009
    Corriere della Sera

     
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  11. .Hooded.
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    Ora non pensate che tutti quelli in attesa di processo si becchino l'ergastolo eh? Per loro rimane la pena precedente e la facoltà di dargli i domiciliari.
     
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  12. zyxyz
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    freve
     
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