AKA vs. XIII

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  1. CieL°
     
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    Rieccomi.
    Vi avviso subito che domani non credo che riuscirò a postare, dato che devo portare avanti anche l'altra fic (oltre che andare al mare :look: )

    Capitolo 2
    Fuoco e Fiamme


    I fuochi artificiali erano stato uno spettacolo.
    Deidara si stava pavoneggiando con i compagni per il lavoro svolto, ma nessuno sembrava cagarselo.
    -Esibizionista- pensava Axel quasi contrariato.
    “M-mentre i vigili del fuoco spengono l’incendio sul tetto del padiglione, possiamo cominciare con gli abbinamenti” irruppe il cronista, cercando di riportare su di sé l’attenzione.
    “Abbinamenti?” chiese Roxas “Non possiamo decidere noi il nostro avversario?”
    “Inizialmente si, ma poi l’autore ci ha ripensato…”
    Due assistenti di gara, vestiti come al solito con delle tuniche arancio, salirono sul ring portando due urne.
    “Ora ogni membro dell’Akatsuki estrarrà una lettera, mentre l’Organizzazione XIII dei numeri”
    -Vediamo…- pensava Xemnas immergendo la mano nell’urna.
    “Nove” annunciò.
    “Ho la lettera E” confermò Itachi.
    “Undici… proprio come il mio numero!” annunciò Marluxia
    -Ma quello è maschio o femmina?- si chiedeva Hidan, pescando una lettera.
    Poco dopo tutti avevano estratto il proprio foglietto, e l’arbitro cominciò ad annunciare gli scontri:

    Deidara – Axel
    Zetsu – Lexaeus
    Kakuzu – Xaldin
    Tobi – Roxas
    Itachi – Xigbar
    Konan – Larxene
    Orochimaru – Vexen
    Kisame – Saix
    Pain – Xemnas
    Sasori – Zexion
    Hidan - Marluxia



    “Ehi! E dove sono io?” si lamentò Demyx.
    “E Luxord? Non vorrete mica lasciarlo in disparte, vero? Che figura ci farei con le mie fans?” chiese il biondo.
    “Beh, non abbiamo tenuto conto che l’Akatsuki avrebbe avuto due elementi in meno…” si giustificò il cronista.
    “Fateli fare contro di me” si intromise Hidan.
    “Sei sicuro?” gli chiese Kakuzu.
    “Certo. Tanto non posso morire, no?”
    “Non ce bisogno che fai lo spaccone: fai ancora in tempo a tirarti indietro” lo provocò Marluxia.
    “Zitto, frocio! Datemeli anche tutti e tredici, sono sicuro che farò loro un”
    “Ti ricordo che stavolta io non ci sarò a riattaccarti la testa” notò Kakuzu.
    “Oh, cazzo!”
    -Contro quella sgualdrina, eh?- pensava Larxene, squadrando Konan (sempre intenta con i suoi origami).
    -Ha tutta l’aria di essere un emo anche lui- pensava Sasori, osservando Zexion.
    “MA ADESSO BANDO ALLE CIANCE E VIA CON GLI SCONTRIIIIIII!” li interruppe nei loro pensieri il cronista “Tutti i concorrenti sono pregati di lasciare il ring vuoto, per far spazio alla gara”
    Deidara e Axel furono gli unici a rimanere nell’arena.
    “Esibizionista” cominciò subito Axel.
    “Pagliaccio” rispose Deidara.
    “VIAAAAA!”
    Axel fece subito comparire i suoi chakram in mano, poi ne lanciò uno contro l’avversario, ma un muro di argilla si alzò a pochi centimetri di Deidara, bloccando l’arma.
    “Peccato che i possa bloccare i tuoi attacchi a lunga distanza” commentò il biondo.
    “Peccato anche che io preferisco gli scontri ravvicinati” rispose il rosso, caricando la sua energia nel secondo chakram.
    Quando la temperatura del chakram si fece insopportabile (ma non per Axel) il rosso si lanciò contro l’avversario. Con la sua lama circolare squarciò l’argilla e andò addosso al nemico.
    Deidara riuscì ad evitarlo all’ultimo secondo, ma Axel era già scomparso.
    “Ed è un peccato anche che io possa riappropriarmi delle mie armi quando voglio” disse quest’ultimo dietro il biondo, mentre l’altro chakram stava ricomparendo nella sua mano destra.
    Con il secondo attacco Axel riuscì solo a tagliare un ciuffo di capelli dell’avversario. “Merda” imprecò il rosso.
    “Merda lo dico io” rispose Dei ara raccogliendo i capelli e riportandoseli sulla fronte “Non si reggono”
    “Finché provi a riattaccali con l’argilla…”
    “ZITTO! …Ora ti faccio vedere una bella cosa”
    Deidara aprì bene la mano verso il rosso, per fargliela vedere bene.
    Poi una piccola bocca si aprì e ne uscì una lingua.
    “Ma che schifo…”
    “DEIDARA SI E’ FINALMENTE DECISO A USARE IL SUO POTERE!” diceva il cronista, sempre carico d’adrenalina.
    La lingua ricacciò un po’ d’argilla che venne velocemente da Deidara. Questo gli diede la forma di un calabrone, che prese poi a volare verso Axel.
    Il rosso agitava in aria le mani per scansarlo, ma fu distratto dal nemico.
    “Osserva bene, pagliaccio. L’arte è…”
    “Uh?”
    “ESPLOSIONE! Katsu!”
    Il calabrone esplose proprio a pochi centimetri da un’orecchia di Axel.
    Il rosso cadde a terra dolorante, massaggiandosi l’orecchia fumante.
    “E ora finiamo…” proponeva Deidara, mentre dava forma di una sciabola a dell’altra argilla.
    “SPERACI!” lo interruppe Axel alzando furiosamente le mani verso il cielo. Un muro di fuoco si alzò dal terreno e per poco non coinvolgeva l’avversario.
    -Testardo il tipo…- pensò il biondo, mentre e fiamme già si diradavano. Ma oltre quelle Axel era già scomparso.
    Deidara si guardò attorno agitato, ma non riusciva a vederlo.
    “Beh, se credi che io non sia in grado di sparire, ti sbagli!” urlò al vento Deidara, mentre cominciava a estrarre dalla mano diversa argilla.
    “DEIDARA VUOL PROVARE A SPARIRE ANCHE LUI! COSA AVRA’ IN MENTE?”
    Per tutta risposta, il biondo cominciò a spalmarsi addosso l’argilla, fino a quando non divenne un'unica montagna di terra in mezzo all’arena.
    Axel ricomparì da un portale oscuro osservando l’avversario.
    “E tu questo lo chiami sparire?” chiese con un tono di chi provava pietà.
    “Ora ti faccio scomparire io, ma intendo veramente!” continuò il rosso accendendo dei bracieri che sciolsero subito l’argilla. Ma lì sotto non c’era nessuno!
    Un ragno intanto saliva sulla schiena di Axel. Quando questo arrivò sulle sue spalle e lo vide, solo allora riconobbe che era di argilla.
    Il rosso lo tagliò immediatamente con un chakram e l’altro lo lanciò verso l’avversario, dietro di lui.
    Deidara evitò molto facilmente la lama circolare.
    “Grazie, ma non mi servono lezioni per come scomparire” provocò il biondino, mentre guardava l’arma circolare a conficcarsi nel muro del padiglione. Quando però si rigirò verso l’avversario, questo gli aveva già mollato un calcio nello stomaco.
    “E a me non interessa darle a un esibizionista del cavolo.” rispose Axel scontroso “Ora finiamola…” continuò, alzando l’altro chakram rimastogli in mano.
    Deidara però rideva “Davvero speri di vincere? Ma secondo quale logica? Tu non sei nessuno!”
    “Sbagli! Io…” stava rispondendo Axel.
    “Sono…” continuava lentamente. Tutto il pubblico dipendeva da lui, volevano sapere.
    “Io sono… AXEL! A – X – E - L! Got it memorized?”
    -E sarei io l’esibizionista? Che pagliaccio…- pensava Deidara, ancora a terra. Poi unì le sue mani.
    -Katsu!- pensò, e i due pezzi d’argilla dietro il rosso, quelli del ragno, si rialzarono e saltarono addosso ad Axel.
    “Cosa speri di poter fare?” chiese ancora Axel, ma la risposta furono le due esplosioni consecutive che lo coinvolsero in pieno.
    Subito dopo Axel crollò al suolo fra il fumo delle esplosioni, mentre Deidara si rialzava.
    La folla rimase a guardare in silenzio la scena, prima che il cronista scoppiò “AXEL BATTUTO PER KO! PASSA IL TURNO DEIDARAAAAA!”
    “L’arte è esplosione, ricordi?” chiese un’ultima volta il biondo, prima di allontanarsi verso il padiglione.


    CITAZIONE
    Uàh, commentate!



    Edited by CieL° - 2/6/2009, 16:26
     
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