AKA vs. XIII

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  1. CieL°
     
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    Premessa: l’idea per questa fic mi è venuta leggendo il topic in Kingdom Hearts Discussion su quale fra le due organizzazioni fosse la più forte.
    All’inizio non ho preso nemmeno in considerazione tale confronto, ma poi ho cominciato a pensarci prendendo in considerazione pro e contro di entrambe… e non riuscivo a decidere.
    Mi sono detto “Ci vorrebbe uno scontro fra le due, magari narrato come Cross Epoch” (per chi non lo sapesse, è un cross-over in chiave comica fra i protagonisti di Dragon Ball e One Piece) “Ma tanto nessuno lo farà mai…”
    E allora mi è venuta l’illuminazione! Io stesso avrei creato questa (assurda) fic.
    Penso che sia anche doveroso dire che, per chi segue solo il manga di pubblicazione italiana di Naruto e non le scans, potrebbe contenere diversi spoiler… Per il resto, spero vi diverta^^ Buona lettura!

    CITAZIONE
    Titolo: AKA vs. XIII
    Autore: ciel
    Fandom: Kingdom Hearts/Naruto (più qualche comparsa da altri manga/anime/videogiochi)
    Rating: Green
    Trama: Prendete due fra le più potenti e famose organizzazioni criminali degli anime/manga e dei videogiochi. L'Organizzazione XIII di “Kingdom Hearts” e il gruppo Akatsuki di “Naruto”. Metteteli tutti nel gigantesco stadio del Torneo di Arti Marziali di “Dragon Ball”, con tanto di cronista biondo e occhiali da sole. Immaginate uno scontro due contro due per ogni capitolo, tutti ai limiti della demenzialità (no, ben oltre quei limiti) ed avrete “AKA vs. XIII” come risultato. Naturalmente, l'autore non si fa carico di possibili danni permanenti al cervello et similia.

    AKATSUKI vs. ORGANIZATION XIII



    Capitolo 1
    L’inizio


    L’arena di marmo brillava alla luce del sole. Il pubblico pregustava quei momenti di assoluta tranquillità prima della guerra. Alcuni mangiavano patatine, altri chiacchieravano amichevolmente, altri ancora puntavano soldi su chi avrebbe vinto e chi avrebbe perso.
    “Io punto 100 sacchi sull’Akatsuki” diceva un ragazzo biondo con la sigaretta in bocca.
    “Stolto” rispose una voce dietro di lui “Io 200 sull’Organizzazione XIII!”
    Il ragazzo si girò di scatto e vide un uomo vestito con un soprabito interamente nero, incappucciato per giunta.
    Questo alzò le mani verso la testa per abbassare il cappuccio, ma dei kunai lo colpirono al petto buttandolo a terra.
    “LUXOOOOOOOORD!” gridava una donna poco distante “MI DEVI ANCORA RIDARE I SOLDI DEL MESE SCORSO E GIA’ RICOMINCI A SCOMMETTERE?”
    “Ma Larxene, cara…” provò a giustificarsi quest’ultimo “Te li avrei ridati sicuramente!”
    “E come fa a esserne così sicuro?” chiese ancora lei, puntando un altro kunai alla gola dell’amico.
    “Perché ho scommesso su di noi”
    “Allora va bene…”
    “Va bene un corno, lui li deve ridare anche a me!” si intromise un terzo individuo incappucciato.
    “No Xigbar, io glieli ho prestati molto prima di te”
    “Ma io gliene ho dati di più!”
    “Vuoi sapere dove ti infilo questo kunai se non aspetti il tuo turno?”
    “No, grazie…” rispose quest’ultimo alzando i tacchi.
    “Ehi Xigbar, scappi di fronte a una donna?” lo richiamò uno dietro.
    “Parla proprio quello che si è fatto menare da una ragazza! Non è così, Xaldin?”
    “Non è vero!”
    “Si che è vero”
    “No”
    “Si”
    “NO”
    “SI”
    “NOOO!”
    ”SIII!”
    “VOLETE FINIRLA, TUTTI E DUE?” irruppe l’ennesima figura in nero “O PREFERITE CHE VI USI COME CAVIE DA LABORATOUorgh!”
    “Nonno, tutto bene?” chiese Xigbar.
    “Sisi… è solo che urlare non mi fa bene” rispose Vexen.
    “Se lo dici tu…” concluse Xaldin, allontanandosi assieme all’amico verso il bar.
    Quando questi e ne andarono, fece anche la sua comparsa un membro un po’ più basso del normale, che chiese titubante al vecchio “V-Vexen… secondo te quante possibilità abbiamo di v-vincere?”
    “Non lo so, Zexion… prima devo sapere se anche gli avversari sono affetti come me di qualche grave malattia, poi la loro stazza, poi blablabla… senza contare che il ministro dei trasporti non fa più il suo lavoro blablabla… e questo torneo è come al solito una scusa per perder tempo e non lavorare blablabla…”
    -Forse è meglio che torni da Lexaeus…- pensava Zexion, cercando di svignarsela senza farsi vedere. Ma quando lo trovò, era già impegnato a parlare con qualcun altro.
    “Capito dunque?” chiedeva questo.
    “…”
    “La tua terra è peeeeerfetta per concimare le mie begonie!” spiegava Marluxia.
    “…”
    “Certo, dopo ci servirà l’acqua di Demyx per annaffiarle, ma non sono riuscita a trovarlo”
    “…”
    “Mi avete chiamato?” chiese esuberante un tizio incappucciato.
    “Demyx, ci servivi proprio tu. Non è vero, Lexaeus?”
    “…”
    Poco più in là un tizio faceva fatica ad abbassarsi il cappuccio sulla testa.
    “Se ti tagliassi i capelli di tanto in tanto…” gli faceva notare l’amico lì vicino.
    “Ma no, Roxy! Dopo non avrei più il sex-appeal con il quale ho conquistato migliaia di fans in tutto il mondo!”
    “Se lo dici tu, Axel…”
    “E, naturalmente, con il quale ho conquistato anche te!”
    “Ehm, si… magari adesso vado a prendere un ghiacciolo”
    “Me ne porti uno anche a me?”
    “Va bene” rispose Roxas allontanandosi verso il bar “Mi scusi, due ghiaccioli al sale marino”
    “Due CHEEE?” gli fece il barista.
    “Due ghiaccioli al SA-LE MA-RI-NO!”
    “Perché, esistono?”
    “Certo”
    “Se… e io sono Re Topolino”
    “ADDOSSOOOO!” gridò il biondino scavalcando il bancone e facendo comparire le sue armi.
    “A MORTE IL SORCIOOOOOO!” gridò Xigbar, che aveva assistito alla scena mentre si ubriacava con Xaldin.
    “TI FACCIO DIVENTARE IL IO CRICETOOOO!” si aggiunse quest’ultimo.
    Roxas e Xigbar si fermarono a fissarlo.
    “…che c’è? E’ pur sempre un roditore, no?”
    “Finitela” disse dietro di loro un individuo incappucciato, con in mano una grossa spada.
    “Cosa c’è, Saix?” chiese Roxas.
    “Quello non è il Re, idioti”
    “Ehi, piano con le parole!” lo riprese Xigbar.
    “Nervosetto?” chiese Xaldin.
    “Un po’… comunque, mi manda il Superiore. Dobbiamo prepararci”
    Sopra il padiglione, un uomo col solito soprabito nero fissava il sole. Aprì le braccia verso il cielo, ma le abbassò subito dopo, rassegnato. Sospirò e disse “Kingdom Hearts, mi manchi tanto…”
    -E poi senza luna le prestazioni di Saix calano vertiginosamente…- pensava, mentre continuava a fissare il sole.
    Poi la sua attenzione fu catturata da un piccolo volatile che passava proprio sotto questo.

    Sul dorso dell’uccello, undici figure osservavano l’arena dall’alto.
    Una donna era intenta a fare un origami, e una volta finito, lo offrì un uomo li vicino.
    “G-Grazie…” accettò questo, un po’ indeciso.
    “Qualcuno vuole spiegarmi perché ci sono anch’io?” chiese Orochimaru
    “Perché loro sono più di noi, e ti abbiamo chiamato in quanto ex-componente” rispose uno disteso a prendere il sole, con una maschera sul viso.
    “E qualcun altro vuole spiegarmi chi sei?”
    “Boh, l'ho trovato sotto un ponte… pensavo andasse bene per sostituirti” rispose uno con gli occhi chiusi.
    “Invece ti sei sbagliato. Eh, Itachi?” chiese quella davanti a tutti seduto sul collo del volatile “Mai vista una persona più inutile”
    Tutti si girarono verso Tobi, in attesa di una sua risposta. Poi nel silenzio più totale si sentì “Zzzzzzz”
    “Si è addormentato!” confermò quello più alto, con un grosso spadone fasciato sulle spalle.
    “Grrrrazie Kisame, ce ne siamo accorti” rispose ancora Deidara.
    “Ti vedo nervoso… sicuro che non sia a causa della tua brutta e primitiva arte?” chiese uno accovacciato su sé stesso, in fondo.
    “SICURISSIMO, SASORI! E ti informo, devi ringraziare me e la mia arte, se possiamo andare tutti insieme e più velocemente al Torneo!”
    “Se non lo faccio che fai?”
    “Potrei farvi esplodere tutti quanti, per esempio”
    “Tanto io non posso morire. AHAHA!”
    “Crepa, Hidan”
    “Ti ho già detto che non posso!”
    “Volete finirla?
    Siete noiosi!” li interruppero due voci, ma provenienti dallo stesso strano essere, a forma di pianta carnivora.
    “Zetsu, tu non ti intromettere”
    “Già che ci siamo smettetela tutti quanti” disse una voce appena dietro Deidara.
    La donna intanto aveva già preparato un altro origami nel frattempo, e lo offriva sempre allo stesso uomo. “Ormai siamo arrivati” continuava l’uomo in piedi sul collo “e la battaglia finale è giunta. La battaglia su quale organizzazione, fra noi e la XIII sia la”
    “BASTA KONAN! NON LI VOGLIO I TUOI ORIGAMI!”
    Tutti si girarono verso quest’ultimo. Tobi compreso, che si era svegliato.
    “S-scusate…”
    “Come stavo dicendo prima che Kakuzu mi interrompesse, fra poco arriverà il momento della verità e tutto il mondo quale è l’organizzazione”
    “UAAAAAAAAAAH!” stavolta fu Konan a interrompere il discorso del capo, presa da un crisi disperata.
    “Suvvia Konan, smettila… stavo solo scherzando”
    “CHE PALLE! MA CHE SUCCEDE ORA?”
    “Le ho detto che non volevo più i suoi origami e si è offesa”
    “E tu chiedile scusa, no?”
    “Ma ti pare che mi abbasso a quel livello?”
    “UAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!”
    “Kakuzu, chiedile scusa!” intervenne il capo.
    “Ma Pain, non dirai sul serio?”
    Pain si girò adirato verso Kakuzu. Questo capì che non scherzava.
    “Ehm, Konan… s-scusami”
    La ragazza si asciugò le lacrime, e dopo aver abbracciato il compagno, riprese un foglio di carta per continuare i suoi origami.
    “Per questo non sopporto le donne” commentò Orochimaru “Odiose e inutili”
    “Ma prima non la pensavi così, vero?
    Precisamente quando Tsunade ti ha sbattuto le sue tettone in faccia!” chiese Zetsu.
    “QUELLO E’ UN ALTRO DISCORSO!”
    “Dicevo…” ricominciò Pain, un po’ titubante stavolta “…Buona fortuna a tutti!”
    “Aaaah, finalmente si può dormire” commentò Tobi sdraiandosi di nuovo sul dorso dell’uccello.
    “No, adesso ti alzi” lo riprese Pain “Siamo arrivati!”
    “D’OH!”

    L’Organizzazione XIII era già pronta sul ring.
    Tredici individui incappucciati stavano radunati in silenzio, in attesa degli avversari.
    Quando l’enorme volatile arrivò fin sopra l’arena, gli altri undici concorrenti scesero planando verso il suolo, tutti indossanti un soprabito blu con decorazione rosse a forma di nuvole.
    Le urla di delirio della folla lodarono prima l’uno poi l’altro gruppo.
    Infine regnò il silenzio, quando il presentatore del torneo si avviò dal padiglione fino al ring.
    Questo, con dei capelli molto ben spazzolati, un paio di baffi molto ben curati, occhiali da sole che coprivano i suoi occhi, e un sorrisino malizioso sulle labbra, passò al centro delle due organizzazioni, e sfoderando il suo microfono dal taschino dell’elegante giacca cominciò “BEEEEEENVENUTIII, SIGNORI E SIGNORE, A QUESTO STRAAAAAORDINARIO TORNEOOO!” La folla applaudiva e gridava più di prima.
    “ORA CHE ENTRAMBE LE ORGANIZZAZIONI SONO ARRIVATE, POSSIAMO DARE IL VIA A QUESTO MEEEEEEEEMORABILE SCONTROOO!” continuava il cronista, carico d’adrenalina.
    -Mancano solo un po’ di fuochi, per cominciare l’evento…- pensava Deidara. Si girò versò il padiglione, dove il suo grosso uccello d’argilla si era posato a riposare. Il biondo allora unì le mani e pronunciò “Katsu!
    “L’avevano appena riparato!” frignò il cronista, ma poco importava. Anche l’esplosione era stata memorabile.


    Spero vi sia piaciuta ^^
    SPOILER (click to view)
    Dulcis in fundo: per chi non l'avesse riconosciuto, il cronista è lo stesso del Torneo Tenkaichi in Dragon Ball XD


    Edited by ciel - 8/2/2011, 16:23
     
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