The Keyblade Wars: III.5

atto secondo della mia trilogia

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. CieL°
     
    .

    User deleted


    Bentrovati e bentornati!
    Questa fic è la seconda della mia trilogia sulla (mia) Fine di Kingdom Hearts.
    SPOILER (click to view)
    Qui potete trovare la prima fic di questa saga.
    Chi invece non ha voglia di leggersi 40 capitoli, trovate qui tutto il riassunto.

    Perchè ho deciso di chiamarla III.5? Molto semplice: In realtà questa storia è talmente collegata alla prima, che non è ne un sequel ma nemmeno un prequel.
    Un newquel. Ovvero la stessa storia ma visto da un punto di vista diverso, in questo caso da quello di Eal... "Ma come, usi come protagonista un personaggio di cui già sappiamo la fine?" vi chiederete voi...
    Ebbene, Eal non sarà l'unico protagonista di questa vicenda, come già annunciato. Chi è il secondo? beh, mi chiamano di là e non ho il tempo necessario per scrivervelo XD scopritelo da soli!

    CITAZIONE
    Titolo: The Keyblade Wars: III.5 - Eal's Odyssey
    Autore: ciel
    Fandom: Kingdom Hearts
    Rating: Yellow
    Warning: morte, linguaggio colorito (ma neanche troppo).
    Pairing: Axel, Demyx.
    Trama: La seconda fiction della trilogia sulle Guerre del Keyblade è in realtà una storia parallela alla prima. Mentre Sora, Riku, Kairi e il Re viaggiano per i mondi alla ricerca di Xehanort e della verità sui Chaser, un loro vecchio amico fa ancora il doppiogioco per poterli aiutare. Eal, la forma umana di Axel, viaggia per i mondi con la missione di eliminare la Cerchia delle Sette, un gruppo di streghe nate dalla mancanza di Oscurità dei cuori delle Sette Principesse del cuore. Durante il suo viaggio però ritroverà un altro ex-membro dell'Organizzazione XIII che Xehanort non aveva ancora trovato: Myde, ovvero Demyx. E quando incontrerà anche Marluxia, rinato dal suo Dis-Soul, Myde riceverà l'arma dei Chaser, una Keysword...
    Note: questa fic è stata scritta mentre Birth by Sleep, 358/2 Days e coded erano ancora in lavorazione, ed è il secondo atto di una trilogia. Qui potete trovare il primo.

    THE KEYBLADE WARS III.5
    Eal's Odyssey



    Capitolo 1
    Fire and Water


    Cercava di capire dove si trovava, ma era stanco e confuso. Non ricordava quasi nulla, solo alcune voci risuonavano nella sua mente. Si fece forza, appoggiò le mani al suolo e si diede la spinta necessaria per alzarsi. Poi, ancora stralunato, cercò ancora una volta di mettere a fuoco quel luogo.
    Sembrava una grossa fabbrica, la luce azzurra che penetrava la stanza dai pannelli lo accecava, tanto era sconvolto. Cercò con lo sguardo l’uscita, ma prima che la trovò riconobbe quel luogo.
    Era la fabbrica sforna heartless di Xehanort!
    Il ragazzo dagli occhi azzurri, i lunghi capelli castani chiari e il fisico atletico, Finalmente cominciava a ricordare… Era stato ucciso da Sora non molto tempo prima in quello stesso mondo, ma come aveva fatto a rigenerarsi. Avanzò di qualche passo, finché non sentì nuovamente la voce di poc’anzi.
    “Hai fatto un bel sogno?”
    Il castano si girò e vide un individuo quasi anoressico, dagli occhi verdi e dai lunghissimi capelli rossi raccolti in una treccia dietro la schiena.
    “AAAAAAH!” gridò il ragazzo cadendo all’indietro “Tu sei… Ax”
    “Eal” lo interruppe il rosso “E – A – L! Got it memorized?
    “Sei tornato… umano!” notò il castano.
    “Vedo che cominci a ricordare” rispose il rosso “Dunque, qual’era il tuo nome prima di entrare nell’Organizzazione XIII?”
    Il castano ci rifletté sopra. Era ancora disorientato osservava Eal meravigliato. Poi prese fiato e rispose “Myde”
    “Buon vecchio Demyx… Ho bisogno del tuo aiuto”
    Myde non smetteva di osservare l’altro con sorpresa. Lui aveva bisogno del suo aiuto? Per cosa? E come era tornato umano? Troppe domande.
    “Ti capisco se non comprendi cosa io stia dicendo… ma altri membri dell’Organizzazione sono tornati umani, oltre me e te. Ma stavolta ho intenzione di combatterli fin dal principio”
    “E tu vuoi che io ti aiuti?” chiese il ragazzo.
    “PraFo PamPinoH! Vedi che quando ti concentri anche tu arrivi a qualcosa?”
    “Smettila. Dimmi piuttosto per qual motivo dovrei accettare di aiutare un doppiogiochista come te!”
    “Il nuovo gruppo che Xehanort ha riformato stavolta ha l’obbiettivo di far inabissare l’universo nell’Oscurità e quindi sotto il suo controllo”
    “E io che centro?”
    “Xehanort mi ha già trovato e mi conta in questo gruppo. Mi ha anche assegnato una missione…

    Pochi giorni prima…
    Eal si alzava frastornato da terra. Era confuso e disorientato, si guardava intorno cercando di capire dove fosse. Dinanzi a lui c’era solo un cancello e dietro un’enorme villa.
    L’aveva già vista, era sicuro, ma non ricordava dove. Eppure era anche sicuro di essere stato lì.
    Poi sentì dei passi dietro di lui. Si girò e vide un uomo, dai lunghi capelli grigi che ricadevano sulle sue spalle, coprendo i lineamenti decisi della sua pelle scura, gli cocchi gialli e un portamento ordinato e composto come pochi l’avrebbero.
    “Xehanort” chiamò il rosso. Se l’era appena ricordato, assieme a tutto il resto. Come dimenticarlo?
    “E tu invece sei… Ael?Ale?”
    “Eal”
    “Noto che ricordi tutto”
    “Ovvio”
    I due, senza muoversi, rimasero a scambiarsi per diversi secondi occhiate furtive e silenziose. Poi Eal interruppe questo silenzio “Cosa sta succedendo? Perché siamo tornati umani?”
    “Con calma” rispose l’altro col suo solito tono pacato e cordiale “Prima di tutto, devi sapere che siamo tornati umani tramite un complicato processo sconosciuto anche al mio vecchio maestro, il Saggio Ansem”
    “Un complicato processo?”
    “Credevo fosse possibile ritornare direttamente umani da nobodies, ma non è così…” Xehanort si fermò a riflettere su quanto stava per dire, poi continuò “”Quando un umano perde il cuore, questo si disperde nell’Oscurità dando vita agli heartless. Il corpo e l’anima, privi di cuore possono continuare a vivere, ma è una cosa irreale, quindi diventano il nobodies”
    “Cose già sentite e risentite” lo interruppe Eal “Novità?”
    “Per tornare umani vi sono due sole possibilità: o che il cuore disperso nell’Oscurità riesca a ritrovare quel barlume di Luce che si nasconde sempre in questa, come è anche stato per Sora…”
    “Come sta?”
    “Bene… ha vinto dopo essersi ricongiunto a Roxas” bofonchiò Xehanort.
    “Scusa, ti ho interrotto”
    “No, va bene così… vedi, mi sono riformato proprio dopo la mia sconfitta, ed allora mi sono messo a studiare e ad approfondire gli appunti del profeta Tayetsu per un mese circa questo secondo e complicato processo… che prevede proprio la sconfitta di entrambe le nemesi”
    “Come?” chiese Eal fortemente stupito.
    “Quando l’heartless viene sconfitto, il suo cuore viene liberato al Kingdom Hearts… il nobodies invece libera il corpo e l’anima dell’umano. Ergo il cuore, riconoscendo che quella è parte integrante della sua entità, ritorna in lui”
    “E noi ci siamo riformati così” capì Eal.
    “Esatto… ma bisogna proprio dover sconfiggere prima l’heartless e poi il nobody. Altrimenti il copro e l’anima verrebbero inghiottiti nell’Oscurità proprio come il cuore, creando una terza creatura: il Dis-Soul”
    “Dis-Soul…” ragionava il rosso ad alta voce “C’è un modo per tornare umano da questo stadio?”
    “Dopo i miei ultimi studi, ho constatato di no. Ma non è quello ciò che mi interessa…” affermò Xehanort. Passò qualche altro secondo di silenzio prima che riprese a parlare “Ho intenzione di utilizzare questo nuova specie per il mio scopo”
    “Non era quello di tornare umano?” chiese Eal interrompendolo nuovamente.
    “Quello.. era solo la prima parte del mio piano” spiegò molto semplicemente Xehanort “Il mio vero fine potrò raggiungerlo solo ora da umano. E poi potrò vendicarmi di Sora”
    “E tu chiedi aiuto a me? Credevo non ti fidassi più!” chiese il rosso con tono di sfida.
    “Infatti non mi fido ma vedi, ho bisogno di quanti più uomini possibili. E per assicurarmi la tua fiducia ho deciso di assegnarti subito una missione. Una difficile missione”
    Il rosso attese in silenzio che l’altro parlò. Ciò che uscì dalle sue labbra lo lasciò abbastanza perplesso.
    “Dovrai eliminare tutte le componenti della vecchia Cerchia della Sette. Solo allora ti darò le coordinate del Sunset Horizons, il mondo che io e gli altri quattro già utilizziamo come base segreta.”


    Myde ascoltava il rosso mentre parlava. Questo finì di raccontare quando sul suo viso comparve un espressione di sufficienza “Capisci perché mi serve il tuo aiuto? Lasciarli fare è sinonimo di lasciar ammazzare tutti!”
    “E’ per questo che chiedi aiuto a me?”
    “Esatto! Dover trovare quattro fattucchiere e contemporaneamente aiutare i keybladers a eliminare Xehanort non sarà semplice”
    “Ora capisco perché ti ha assegnato questa missione prima di poter contare completamente su di te…” commentò Myde.
    Eal ignorò il ragazzo, preferì continuare su quanto aveva da dire “Poco fa sono stato da Sora, giusto qui a Radiant Garden… ha già scoperto diverse cose su questi Dis-Soul, su Xehanort e anche sui chaser”
    “Sui che?”
    “I chaser… ah già, non lo puoi sapere. Sono keybladers che hanno rinunciato ai loro poteri e li hanno lasciati in eredità ad altri… Sora, Riku e Kairi sono i rispettivi eredi. Ma questo a loro non glielo detto”
    “Come mai?” chiese l’altro, sempre più confuso, nonostante fosse oramai lucido.
    “Fa parte di quelle cose a cui devono arrivare a scoprire da soli… e anche volendo, non avrei potuto dirglielo: Ludor li spiava e ho dovuto combatterlo prima che li eliminasse”
    “Luxord…” confermò Myde. Il rosso si girò dalla parte opposta e continuò “Stavo per partire quando ho sentito anche la tua presenza in questo mondo”
    “La mia presenza?”
    “Quando un umano si riforma da heartless e nobodies, riacquista tutte le capacità ottenute in questo periodo, più altre di potenziamenti… questa ne è una, ma non è nuova: si dice che durante l’epoca della Guerra dei Keybladers fosse una dote diffusa in tutti i guerrieri”
    Myde ascoltava assorto le parole del rosso fissando la sua mano. Anche lui aveva ottenuto quei poteri aggiuntivi. Aprì la sua mano ed evocò una vecchia amica.
    Dell’acqua comparve dal nulla nell’aria circostante e andò a riunirsi nella mano aperta al cielo di Myde. Ci fu un esplosione di luce e quando questa si diradò in mano il ragazzo teneva la sua chitarra blu.
    “Il mo sitar…” commentò Myde sorridendo. Poi chiese a Eal “Oltre te, Ludor e Xehanort, chi sono gli altri quattro?”
    “Allora…” rifletté un secondo Eal “Braig, Ienzo e Isa”
    “Proprio i peggiori, eh?”
    “I peggiori senza Marluxia…” concluse Eal, rigirandosi verso il compagno.

    I due percorrevano il corridoio verso l’uscita del laboratorio di Ansem il Saggio. I passi dei due risuonavano nel silenzio tombale del luogo e le pareti ocra rendevano l’atmosfera ancora più tesa.
    Arrivarono alla fine del corridoio e Eal aprì la porta. La luce del sole invase la scena e entrambi i ragazzi dovettero coprirsi gli occhi con le mani per il forte sbalzo visivo dalla penombra del laboratorio.
    “Grazie per aver deciso di aiutarmi” disse il rosso scrutando l’orizzonte.
    “Ti dirò” rispose Myde “Ho anche avuto dubbi se entrare o meno nell’Organizzazione XIII… ma ora so che sto facendo la cosa giusta!”
    Eal rivolse lo sguardo sorridente verso il compagno, poi continuò “Fuoco e Acqua… che strana combinazione!”
    Myde ricambiò il sorriso e poi spostò anche lui lo sguardo verso l’orizzonte. “Dove andiamo?”
    Eal tese il suo braccio destro e aprì un passaggio oscuro, commentando “Xehanort mi ha fatto ricevere poi solo una coordinata dove si dovrebbe trovare una di queste…”
    Myde deglutii e attraversò per primo il varco, Eal lo segui a ruota. Infine il passaggio si richiuse dietro loro.


    Molto probabilmente anche questa fic sarà di 40 capitoli, e... direi che per il momento non ho più nulla da dirvi :asd: Rimane solo da riprendere le care buone vecchie abitudini....
    CITAZIONE
    Uàh, commentate!



    Edited by ciel - 8/2/2011, 16:04
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Honey badgers don't give a shit

    Group
    Fan
    Posts
    8,692
    Location
    Coccomaro

    Status
    Offline
    Che bello, la nuova fic di CieL°! °ç°

    E Demyx mi sta troppo simpatico, sarà carino leggere la storia dal punto di vista dei due. xP

    Prafo pampinoH °ç°
     
    Top
    .
  3. >> N a m y - c h a n.
     
    .

    User deleted


    Bravo Ciel, bel capitolo^^
    Però io speravo che il co-protagonista fosse la numero XIV.... vabbè, magari sarà nella terza fict^^
    SPOILER (click to view)
    sono °°Rhaegar°°


    Dimenticavo..... a morte Marluxia :addit:
    SPOILER (click to view)
    XD
     
    Top
    .
  4. |Saïx|
     
    .

    User deleted


    Spero che questa fic sarà bella come l' altra
     
    Top
    .
  5. CieL°
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Spero che questa fic sarà bella come l' altra

    E io spero di riuscirci XD
    CITAZIONE
    Però io speravo che il co-protagonista fosse la numero XIV.... vabbè, magari sarà nella terza fict^^

    Nella terza, anche se l'abbiamo già conosciuta
    SPOILER (click to view)
    no, non dirò nulla! :qwe:


    Grazie a tutti!^^
     
    Top
    .
  6. CieL°
     
    .

    User deleted


    Rieccomi, dopo ben 8 giorni... (anche se ho fatto di peggio :look: )
    Chiedo scusa per l'assenza, ma purtroppo la scuola è agli sgoccioli e ci tartassa con compiti ed interrogazioni =/
    Nel frattempo sono anche riuscito a scrivere un pò :D a voi!

    Capitolo 2
    Sherwood


    “Da quella parte” disse Eal, indicando un punto nel vuoto del Regno di Mezzo. Myde lo capì comunque, ricordava bene quel luogo azzurro all’apparenza infinito.
    I due si misero a marciare verso il punto d’uscita, ma Eal si fermò prima, fissando il vuoto.
    “Che ti succede?” chiese Myde.
    “Non la senti anche tu?” chiese il rosso aprendo un portale oscuro.
    “Cosa?”
    “Quella presenza… concentrati, ne sei capace anche tu”
    Affermò Eal, ricordandosi che il compagno non era ancora a abituato a sentire le anime altrui.
    Myde fissò il portale oscuro e si concentrò, come suggeritogli dall’amico… pochi secondi dopo gli venne alla mente, come un fulmine a ciel sereno, un nome. Un nome che ricordava bene.
    “Non può essere!” affermò “E’… morto!”
    “Forse è la controparte…” ipotizzò Eal.
    “L’heartless?”
    “Se così fosse dobbiamo eliminarlo… l’idea di un altro Marluxia in circolazione mi spaventa terribilmente” concluse Eal ricordando il suo duello con l’altro nobody al Castello dell’Oblio.
    “Sospendiamo la missione, dunque”
    “Ed eliminiamo questo qua prima che lo trovi Xehanort” concordò il rosso, entrando nel varco oscuro.
    Quando uscirono, si ritrovarono nel bel mezzo di una foresta. Il fogliame degli alberi rendeva tutta l’atmosfera nella penombra e sulle cortecce di questi c’erano numerose frecce conficcate in profondità.
    Fuori dalla finestra si sentiva musica da festa e diverso scalpitare di gente.
    “Qualcuno non ci ha invitato, eh?” chiese Myde, avanzando curioso verso un uscita fra li alberi.
    “Aspetta Myde!” lo richiamò Eal, ma il castano si era già affacciato fuori…
    Nella piazza diversi bambini danzavano gioiosi senza seguire il ritmo della musica, e su di loro regnava un grosso padiglione dove c’erano solo tre persone. Il leone al centro (ma per niente robusto e senza criniera) sedeva sul posto più alto e teneva in testa un corona, proprio come un re. Alla sua sinistra c’era una serpe gialla, lunga e viscida con un cappellino regale in testa e infine alla sua destra una graziosa volpina con un velo traslucido sulle orecchie e un’espressione preoccupata in viso.
    “Animali antropomorfi, proprio come il Re…” notò subito Eal.
    Myde non lo ascoltava, guardava incuriosito una fila di rinoceronti che sistemavano dei bersagli per il tiro con l’arco. “Guarda, un torneo!” disse il castano entusiasta.
    “Non abbiamo tempo da perdere…” fece notare Eal “Troviamo l’heartless e andiamocene”
    Il compagno però era già uscito dalla foresta e come un bambino a cui avevano appena comprato le caramelle, si iscrisse tutto contento al torneo di tiro con l’arco.
    “Cos’hai intenzione di fare, Myde?” lo rimbeccò Eal “Non possiamo interferire con gli affari degli altri mondi”
    “Eddai, solo una partitella…”
    I due stavano per cominciare a discutere quando il Principe Giovanni prese la parola facendo venire su di sé tutta l’attenzione.
    “Signori e signore” cominciò “Che la gara per la Freccia d’Oro abbia inizio!”
    Allora un coccodrillo si fece avanti potando fra le mani un cuscinetto rosso e su di esso appoggiato, appunto, una grossa Freccia d’Oro. Al suo seguito vi era tutta la schiera di partecipanti, Myde compreso.
    Dietro di lui seguiva lo sceriffo, un grosso lupo grigio dall’aria sicura. Mentre passavano davanti al padiglione l’ultimo della fila, una cicogna alta e snella, si fermò dinanzi a esso e porse un giglio alla volpina, Lady Marion.
    “Spero di riuscire a vincere il vostro bacio” disse la cicogna, Gambasecca.

    “Mi sembra che parteggiate per l’ospite” notò subito il Principe Giovanni.
    “Uh, si… mi diverte” rispose timidamente Lady Marion, mentre i due osservavano la gara.
    “Si da il caso che diverta anche me, cara”
    Marion stava chiedendosi cosa volesse dire, ma il discorso venne troncato da un grosso orso dai capelli biondi e vestito di viola che irruppe nel padiglione, presentandosi “Lieto di fare la vostra conoscenza, PG!”
    “PG?” chiese il principe prima di cominciare a ridere a squarciagola “Mi piace! Biss, fallo scrivere su tutte le mie valigie!” ordinò alla serpe al suo fianco.
    “Mmmh… e voi chi ssssareste?” chiese Sir Biss, sospettoso.
    “Ser Reginald, del reame di Whisky” rispose altezzoso l’orso
    “E non mostrare la lingua, lombrico!” si lamentava il Principe mentre prendendo la serpe per quello che sarebbe dovuto essere il collo e poi buttandolo via, per far spazio sulla sedia al nuova arrivato “Vogliate scusarlo”
    “Non si preoccupi, PG!”
    Il Principe scoppiò nuovamente in una fragorosa risata. Ser Reginald allora cercò di cambiare discorso un po’ più serio “Gara entusiasmante per una gara di tiro con l’arco, vero?”
    “Senz’altro… anche se credo di aver già individuato chi sarà il vincitore”
    L’attenzione dei due tornò agli arcieri. Myde aveva appena tirato, facendo un centro quasi perfetto
    “Sai tirare, vedo” commentò Eal.
    “Quando ero un ragazzino mio padre mi iscrisse a un corso… ero il migliore!”
    Poi toccò allo sceriffo, che centrò la fascia centrale, un punteggio di poco minore a quello di Myde.
    L’ultimo era Gambasecca. Prese il suo arco, vistosamente ricavato da un ramo e le sue frecce, tenute insieme da dello spago. Poi mirò, tirò e fece un centro perfetto.
    “Formidabile!” enunciò Ser Reginald. Marion applaudiva felice.
    “Si facciano avanti i finalisti” annunciava il coccodrillo “Lo sceriffo di Nottingham e i due ospiti Myde e Gambasecca!”
    Tutti gli altri si fecero indietro lasciando soli questi tre. Poi un condor, con tanto d’ascia in mano si mise dentro a una piccola cupola che teneva il bersaglio e si fece indietro, per ben 30 passi.
    “Fa come ti ho detto” gli suggerì poco prima lo sceriffo, mentre riprendeva in mano l’arco. Poi tirò di nuovo, ma il tiro era troppo alto. Il condor dentro la cupoletta saltò e ne venne un centro perfetto!
    Il pubblico cominciò a gridare di sdegno, ma lo sceriffo ignorò la faccenda.
    -Che imbroglione!- pensò Eal. Schioccò le dita, e la freccia sul bersaglio prese fuoco.
    Myde guardava il compagno come per ringraziarlo, e gli venne anche un idea: toccava ancora a lui tirare, e quando mirò, concentrò nell’aria tutte le particelle d’idrogeno e d’ossigeno, ovvero quelle che formavano l’acqua, in modo da condensare la traiettoria della freccia. Poi tirò, e come previsto, fu un centro perfetto!
    “Niente male davvero! Ma ora tocca a me” diceva Gambasecca mentre prendeva la mira. Un altro centro perfetto! Aveva persino squarciato in due quella di Myde!
    “Vedi che non serve barare per vincere?” lo canzonò Eal.
    Intanto Gambasecca si era già fatto avanti verso il padiglione a ricevere il premio, il Principe lo attendeva con una spada in mano.
    “Ser Gambasecca” diceva il principe mentre la cicogna si abbassava in ginocchio “Io ti nomino vincitore, o per meglio dire… PERDENTE!”
    Giovanni fece passare la lama della spada nei vesti della cicogna, e una volta rotti si rivelò in realtà essere una volpe travestita. “ROBIN HOOD” gli urlò contro lo sceriffo.
    “Acciuffatelo” ordinò semplicemente il principe.
    Una carica di rinoceronti si gettò addosso alla volpe, che cercò di scappare. Ma invano. Quando questi si ricomposero, Robin stava legato da testa a piedi.
    “Uh, Eal, credi che dovremmo aiutarlo?” chiese Myde sottovoce.
    “Non mi pare il caso” rispose severamente il rosso “Non dobbiamo interferire con gli affari degli altri mondi”
    “Ma non possiamo lasciarlo morire così” Myde indicò il boia che si avvicinava con una poderosa ascia in mano.
    Eal sbuffò, ma non poteva fare altrimenti. Stava per ridurre l’ascia del boia in cenere quando il Principe cessò l’esecuzione “Fermo giustiziere FERMO!”
    Giovanni veniva preso da dietro il padiglione per la vestigia da Ser Reginald, che levatasi la parrucca, rilevava la sua vera identità, quella di Little John.
    “E adesso di ai tuoi uomini di lasciar andare il mio compare, altrimenti…” disse Little John, premendo un coltello sulla schiena del principe.
    “SLEGATE IL PRIGIONIERO!” urlava terrorizzato senza ritegno il Principe.
    “Slegare il prigioniero?” chiese lentamente lo sceriffo.
    “LASCIALO ANDARE, PER L’AMOR DEL CIELO! LASCIALO ANDARE!”
    Robin intanto si stava già liberando delle funi e Marion gli gettava le braccia al collo.
    “E adesso…” continuava Little John “Dì di preparare un bel buffet da portar via, e poi” lo sceriffo però non dette tempo a John di finire che quest’ultimo si dovette scansare per evitare un colpo in testa.
    “Ecco cos’è che non andava!” affermò lo sceriffo.
    “Ehilà, Bracalone” lo salutò John “E’ da tempo che non ci si vede!”
    “TE LO DO IO IL BRACALONE!” si infuriò lo sceriffo dando addosso all’avversario e gettandosi assieme a lui dentro una tenda.
    Robin Hood intanto aveva preso a duellare con diverse faine e proteggeva da esse Lady Marion.
    “UCCIDETELO!” aveva ripreso a urlare il Principe.
    Eal osservava la scena in silenzio pensando sul da farsi. In fondo anche lui sapeva che era giusto intervenire, ma non se lo potevano permettere. Quindi si girò verso il castano e… -Dov’è finito?-
    Myde aveva già preso in mano il suo sitar e stava raffreddando i bollenti spiriti delle faine. Robin approfittò per prendere Marion e fuggire verso la foresta.
    “SONO COMPAGNI DI HOOD!” gridò il coccodrillo “CATTURATE ANCHE LORO!”
    “Idiota…” commentò Eal, che fece comparire in mano i suoi chakram e andando contro al coccodrillo, che per pararsi usava proprio il trofeo della gara, la Freccia d’Oro.
    Myde intanto tagliava le funi che teneva la tenda, continuamente scossa dalla rissa fra John e Bracalone, e una volta sciolte, lo sceriffo ruzzolò giù con questa e senza trovare una via d’uscita.
    Little John invece fu più fortunato, quindi scappò anche lui nella foresta, e si portò dietro anche Myde per ringraziarlo salvandolo dalle altre guardie in avvicinamento. Eal li raggiunse poco dopo.

    Dopo le presentazioni, Little John chiese immediato“Perché ci avete aiutati?”
    Eal cercò una buon risposta, Myde lo precedette “Sentivamo che era giusto farlo”
    “Proprio una bella scusa, si” commentò l’orso buttando via una carota dallo stufato.
    “E voi, cosa avete fatto di male per meritarvi quel trattamento?” ribatté Eal.
    “Assolutamente nulla!”
    “Non si direbbe…”
    “Re Riccardo è partito da qualche tempo per delle guerre sante, dette Crociate… ma lo ha spinto lo stesso fratello, il Principe Giovanni a farlo, per poter usurpare della corona. Così ha continuamente tassato Nottingham. Io e Rob ci limitiamo a rubare ai ricchi per permetter ai poveri di sfamarsi”
    “E’ una nobile causa” notò Myde “Piuttosto, dov’è Robin?”
    “E’ andato a farsi un giro nella foresta con la bella Lady Marion…” irruppe nella scena un tasso vestito a mò di frate “Piacere di conoscervi. Io sono Fra Tac e avevo intenzione di chiedere l’aiuto di tutti voi per preparare una festa a sorpresa per i due innamorati!”


    CITAZIONE
    Uàh, commentate!



    Edited by CieL° - 16/5/2008, 18:38
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Honey badgers don't give a shit

    Group
    Fan
    Posts
    8,692
    Location
    Coccomaro

    Status
    Offline
    Bello.
    A quando le morti sanguinose? °ç°
     
    Top
    .
  8. >> N a m y - c h a n.
     
    .

    User deleted


    Bella questa nuova capitolo.
    Mi eri mancato in questi otto giorni XD

    CITAZIONE
    Bello.
    A quando le morti sanguinose? °ç°

    Io aspetto la morte di Marluxia :sese: E spero che non muoia Myde.
     
    Top
    .
  9. CieL°
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Dark Cocca @ 16/5/2008, 18:12)
    Bello.
    A quando le morti sanguinose? °ç°

    Oddei, già ricominci XD
    Comunque, hai anche ragione (purtroppo)... devo avvisarvi che questa fic sarà un pò più sanguinolenta rispetto alla prima.
    CITAZIONE
    Bella questa nuova capitolo.
    Mi eri mancato in questi otto giorni XD

    Grazie :asd: ma se lo venisse a sapere la mia raga :sese:
    CITAZIONE
    Io aspetto la morte di Marluxia :sese: E spero che non muoia Myde.

    Aspetta e spera! :addit:
     
    Top
    .
  10. >> N a m y - c h a n.
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Oddei, già ricominci XD
    Comunque, hai anche ragione (purtroppo)... devo avvisarvi che questa fic sarà un pò più sanguinolenta rispetto alla prima.

    Vuol dire che farai morire Marluxia tra mille atroci dolori?
    Sei il mio mito *.*
    CITAZIONE
    Grazie ma se lo venisse a sapere la mia raga

    ma LOL :asd:
     
    Top
    .
  11. donaldspb
     
    .

    User deleted


    Ciao!! Mi credevate disperso eh??
    Mitica come sempre!!!
     
    Top
    .
  12. CieL°
     
    .

    User deleted


    :look:
    Salve a tutti. Mi scuso subito per il prolungato periodo di assenza, ma purtroppo per motivi esterni (la mia raga, scuola amici, la mia raga e scuola) quel poco tempo che avevo a disposizione per scrivere è andato sempre più a farsi benedire in questi giorni...
    Fortunatamente, con la fine dell scuola (e quindi delle interrogazioni e compiti) sarò mooolto meno impegnato per i prossimi... 3 mesi direi =D
    mi scuso ancora se ho dovuto sospendere senza motivazione o avviso alcuno la mia fic, ma finalmente sono ritornato!
    SPOILER (click to view)
    'ddeso però sò cazzi vostri :zxc:


    Capitolo 3
    Party


    Robin Hood e Lady Marion tornavano dal loro giro nella foresta. L’accampamento era deserto, dunque i due decisero di avvicinarsi alla cascata che sgorgava fra le rocce.
    I due si avvicinavano l’un l’altro, guardandosi intensamente negli occhi. Stavano per baciarsi.
    “SORPRESAAAAA”
    Fra Tac irruppe nella scena col suo vocione sfiatato. Tutti gli altri, Little John, Eal e Myde, lo seguirono a ruota lanciando in aria numerosi petali di rosa. Le due volpi rimasero piacevolmente sorprese; fra gli amici c’erano anche gli abitanti del villaggio, che improvvisavano con flauti e mandolini un sonetto sul Principe Giovanni.
    “Fenomeno di incapacità, nei libri di storia lui sarààà Giovanni il Re Fasuuullo d’Inghilteeeerra!!”
    “EVVIIIVA IL RE FASUUULLO D’INGHILTEEERRA!”
    “Quell'avido, cupido… pavido, stupido… zotico, lepido… stolido, trepido… ladro rapace, ed incapace…
    d'uuuun reee fasuuullo d'Inghilteeeerra!”


    Il giorno seguente un intero plotone di faine erano impegnate a affiggere ai muri e agli alberi del paese di Nottingham dei volantini, che annunciavano l’aumento delle tasse. E chi non avrebbe avuto i soldi sarebbe stato imprigionato.
    “Perché tanta crudeltà?” chiese una faina alla compagna mentre le passava il martello e dei chiodi.
    “Per catturare Robin Hood” rispose l’altra mentre prendeva il martello.
    “Come al solito… ci avrei dovuto pensare” concluse quest’ultima, mentre scansava dai suoi occhi le gocce di pioggia.
    “PIANTATELA DI BLATERARE!” ordinò lo sceriffo Bracalone che passava durante il suo solito giro di riscossione. Si stava avviando verso la casa del fabbro, un vecchio bassotto con la gamba ingessata.
    Li si trovava già Fra Tac, di ritorno dalla festa nella foresta di Sherwood.
    “Buongiorno Fra Tac. Quale buon vento?” chiese il fabbro.
    “Solo una visita di cortesia” rispose il tasso chiudendo la porta dietro di sé, ma guardandosi intorno sospettoso.
    “Tutto bene?” chiese ancora il fabbro.
    “Non c’è male, grazie… anche voi state bene?” chiese il tasso.
    Il vecchio bassotto stava per rispondere, ma la sua espressione afflitta e depressa divenne gioiosa quando Fra Tac, senza dargli tempo di aprir bocca, estrasse un piccolo sacchetto pieno di monete d’oro.
    “A meraviglia!” rispose il bassotto, prendendo senza troppi ripensamenti il sacchetto.
    “Te li manda Robin Hood” disse a voce bassa il frate.
    “Dio lo benedica”
    TOC TOC
    “Si può?” chiese lo sceriffo da fuori la porta.
    “E’ lo sceriffo! Nascondilo!” quasi ordinò fra Tac.
    Poi il tasso andò ad aprire la porta, accogliendo nella piccola dimora Bracalone.
    “Buongiorno Fra Tac. Buongiorno anche a te, caro fabbro”
    “Sceriffo… In cosa posso esserle utile?”
    “Oh, ma riscuotendo le tasse, naturalmente”
    “Ma sceriffo, io sono un povero fabbro… a momenti non ho neanche i soldi per arrivare a fine mese”
    Il bassotto avanzò verso uno sgabello. Bracalone alzò le orecchie per sentire uno strano tintinnare di soldi provenire dal gesso del fabbro.
    “Massì, accomodati” lo invitò lo sceriffo avvicinandogli lo sgabello. Il fabbro si mise a sedersi di buon grado.
    Fra Tac si avvicinava con un altro sgabello per potervi appoggiare sopra la gamba ingessata dell’amico; Bracalone ne approfittò per sollevare la fasciatura del fabbro e dare qualche colpetto al gesso.
    Il vecchio bassotto urlò di dolore, ma alla fine il sacchetto di monete cadde nelle mani dello sceriffo.
    “COME HAI OSATO?” protestò il tasso, smaniando a destra e a manca “QUESTO POVERETTO NE HA BISOGNO!”
    “Ma anche il povero Principe Giovanni ne ha tanto bisogno”
    “FUOORI!” ordinò Fra tac prendendo a panzate il lupo “Fuori! Fuori! Fuori!”
    Lo sceriffo venne spinto in strada. Rialzatosi, prese mano alla sua spada.
    “FRA TAC!” urlò il fabbro, tirandogli la sua stampella.
    I due cominciarono a duellare. Fra Tac sembrava in vantaggio quando gli piantò la stampella in pancia.
    Inginocchiato a terra dal dolore, lo sceriffo fischiò, e un condor arrivò volando prendendo il cappuccio di Fra Tac, coprendogli tutta la testa. Poi Bracalone strinse il cappio e lo ammanettò, portandolo via.
    Il vecchio fabbro, che aveva assistito alla scena, strisciò fino in strada per recuperare la sua stampella. Si rimise in piedi a fatica, e poi cominciò ad avanzare verso la foresta.
    -Devo dirlo a Robin Hood!- pensava, mentre cercava di camminare il più velocemente possibile.

    Il temporale intanto infuriava, e al castello anche il Principe era furibondo.
    “Uhm… signore? Che ne dite di contare i vostri soldi? Magari il loro suono vi riappacificherà!” consigliò Sir Biss, prendendo con la coda alcune monete e muovendole un po’ per invitare Giovanni ai conti del patrimonio. Ma invano.
    Il principe rimaneva col suo sguardo furibondo e impassibile.
    “Sapete, abbiamo catturato Fra Tac”
    “FRA TAAAC!” il leone senza criniera balzò giù dal trono urlando “ROBIN HOOD! E’ ROBIN HOOD CHE VOGLIO, IO!!!”
    La biscia cercò di strisciare via spaventata, ma il principe la prese prima per il collo “E’ ROB-IN H… hai detto Fra Tac?”
    La biscia annuì in silenzio, quasi soffocando nella ferrea presa del principe.
    “Fra Tac, eh? … dì alle faine di preparare il necessario per una impiccagione, anzi una doppia impiccagione!”

    “Cosa stiamo a fare qui, se dobbiamo perder tempo?” chiese Eal al compagno.
    “Eddai. Ieri sera ci siamo divertiti” rispose Myde mentre pescava una carta dal mazzo. Stavano giocando a carte assieme a Lady Marion e Little John, mentre Robin cucinava.
    “Non lo nego… ma il nostro obbiettivo era un altro”
    “Appunto. Ora non dovremmo neanche essere qui”
    “Se ora ci troviamo qui è perché abbiamo sentito la presenza di Marluxia, o meglio del suo heartless” sussurrò nell’orecchia al castano “Quindi, ora lo andiamo a cercare, lo battiamo e ritorniamo al nostro obbiettivo principale”
    “E spicciati, rosso!” irruppe John “Dopo di te è il mio turno”
    Eal buttò giù un paio di carte, Myde gli rispose “Rilassati! Prima finiamo questa partita a carte e poi faremo come dici tu, ok?”
    “UNO!” urlò John, alzando il braccio per mostrare l’unica carta rimastagli in mano.
    “Finito…” pronunciò Eal alzandosi in piedi.
    “Ma anche no” lo interruppe Marion “Prima di tutto cambio colore a verde, poi cambio giro… quindi, Johnny, tocca a te pescare 4 carte!”
    John sbuffò, pescando dal mazzo altre quattro carte.
    “Rilassati, ho detto” ripeté Myde a Eal, mentre questo guardava male il compagno.
    “RAGAZZI! PRESTO, VENITE!” urlò dall’altra parte Robin.
    Tutti e quattro si alzarono e corsero dal compagno che, abbandonati pentola e ingredienti, teneva fra le braccia il fabbro del paese.
    “Santi numi! Che ti è successo?” domandò subito Little John.
    “Lo sceriffo…” rispose il bassotto.
    “BRACALONE?!? Che ti ha fatto?” domandò Robin facendogli aria col suo cappello.
    “Gli ci vuole un po’ d’acqua…” suggerì Marion. Myde prese istintivamente una bacinella vuota e come pèer magia si riempì d’acqua.
    Gliela fecero bere,e ripreso fiao, il vecchio ricominciò “Lo sceriffo ha arrestato Fra Tac”
    “COSA HA FATTO?” irruppe rumoroso come sempre John.
    “Sicuramente… vorrà usarlo come esca per catturarti”
    “Uccidermi, vorrai dire” lo riprese l’arciere.
    “Che cosa facciamo, Rob?” chiese ansiosa Marion.
    “Dobbiamo salvarlo. Stanotte.”
    “Ma così tu…”
    “Lo so… ma se non lo facciamo, Fra Tac morirà”
    “Credo che vi servirà dell’aiuto, allora” propose Eal. “Ma come, non dovevamo andarcene il più presto possibile?” commentò ironico Myde, sorridendo verso il compagno.
    “Grazie mille, amici” li ringraziò Robin.


    CITAZIONE
    Uàh, commentate!

     
    Top
    .
  13. donaldspb
     
    .

    User deleted


    Bravissimo come sempre! :ahsi: giocano ad Uno, lol
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Honey badgers don't give a shit

    Group
    Fan
    Posts
    8,692
    Location
    Coccomaro

    Status
    Offline
    Mi sarebbe piaciuto vedere Fra Tac squartato, ma vabbè. =çç=

    PrafoH
     
    Top
    .
  15. Dj Willi
     
    .

    User deleted


    Ciao a tutti!!! (chi si ricorda di me è bravo... comunque...)
    A causa di problemi di tempo e internet che non mi funzionava più non sono più entrato nel forum, comunque ho finito di leggere proprio oggi la tua ff (the keyblade war), il finale è stato incredibile!!!
    Ed ora non mi voglio perdere il III.5, da questi primi tre capitoli mi sembra bella.


    PS: tanto per sottolineare il grande rispetto che ha il popolo di Nothingam per il principe Giovanni: nella canzone che gli hanno dedicato non è "EVVIVA! IL RE FASULLO D'INGHILTERRA", ma bensì " VA VIA! RE FASULLO D'INGHILTERRA"
    :D
     
    Top
    .
352 replies since 8/5/2008, 18:10   5305 views
  Share  
.
Top