Kingdom hearts III: the Keyblades War

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    Questa fic l'avevo già postata tempo fa, ma poi non la continuai per 2 motivi: 1-per me era davvero un brutto periodo, e scrivevo solo per occupare del tempo, indi (già che non sono una cima) molte volte le descrizioni erano quasi inesistenti, correvo troppo nei dialoghi e vari punti molto importanti li tralasciavo... e poi (secondo motivo) non mi leggeva nessuno.
    Ora però la voglia di scrivere mi è tornata e dopo aver rivisto la trama, ho deciso di ripostarla.
    Spero che vi piaccia. :utda:

    CITAZIONE
    Titolo: Kingdom Hearts III: The Keyblade Wars
    Autore: ciel
    Fandom: Kingdom Hearts
    Rating: Yellow
    Warning: morte, linguaggio sc
    Pairing: più d'uno, non li elenco perché alcuni sarebbero spoiler.
    Trama: Dagli eventi di KH2 è passato poco più di un mese e tutto sembra essere tornato alla normalità, quando Sora, Riku e Kairi ricevono una lettera da Re Topolino. Una nuova minaccia incombe: qualcuno ha violato il sistema di sicurezza del computer di Xemnas e ha portato a galla numerosi file su faccende vecchie più di dieci anni. Fra i vari documenti ci sono numerose parole chiave che rimangono un mistero: Dis-Soul, No-Hearts, Chaser, The Lost Two, Master of Keylade, Memory of Xehanort e Keyblade War. Fra tutto ciò vi è anche una lista di nomi: sei membri dell'Organizzazione XIII sono tornati umani e servendosi del Caos Puro, dell'Eclisse, vogliono far crollare l'universo nelle mani di un nemico dimenticato...
    Note: la fic è iniziata quando ancora dovevano uscire Birth by Sleep, 358/2 Days e coded.

    KINGDOM HEARTS III
    The Keyblade Wars




    Prologo

    Cadeva molto lentamente verso il suolo.
    Una ragazza alta, dai capelli color rubino e gli occhi azzurri, appoggiò dolcemente prima il piede destro sulla superficie di vetro.
    Si guardava intorno confusa.
    Per terra c’era l’immagine dei suoi amici Sora e Riku… poi questa immagine venne coperta da un’immensa ombra dietro di sé.
    Si girò, e c’era un gigantesco essere color platino, che sembrava uscir dal pavimento, dalla sua stessa ombra.
    Sulla testa portava una corona crepata, col simbolo di due cuori che si intrecciano.
    -E’ un heartless… o un nobody?- pensò lei, non capendo quale dei due esseri fosse.
    Ma non c’era tempo: evocò il suo keyblade, il Flower Key, e cominciò a combattere.

    Poi si svegliò di soprassalto.
    Kairi stava costruendo l’ennesimo portafortuna in conchiglie di thalassa, quando si era addormentata.
    Si distese sulla sabbia, chiedendosi cosa fosse mai quello strano essere… ma forse non aveva importanza: l’Organizzazione XIII era stata sconfitta, e il Kingdom Hearts sigillato.
    Magari era tutto frutto della sua immaginazione… -Sicuramente- pensò, mentre si coricava nuovamente sulla soffice sabbia…
    Ma poi si sentii premere sui piedi; alzò leggermente la testa e notò con sorpresa una bottiglia di vetro.
    La prese, e guardò al suo interno… Non credeva ai suoi occhi: era una lettere da parte del Re!
    Quindi, si alzò e andò di fretta dai suoi amici, Sora e Riku.
    Questi erano due ragazzi allegri, a cui piaceva scherzare e divertirsi l’uno con l’altro in compagnia di Kairi.
    Stavano tranquillamente discutendo sull’isolotto dove l’anno prima giocavano serenamente prima di dividersi.
    Poi irruppe Kairi, mostrando la lettera in bottiglia.
    Erano poche parole, ma molto espansive al tempo stesso:

    Ragazzi, una terribile sciagura si sta nuovamente per abbattere sui mondi.
    Ho bisogno del vostro aiuto per poterli salvare nuovamente dal caos.
    Entro pochi giorni da quando avrete ricevuto la lettera, dovrebbero arrivare Cip e Ciop,
    per scortarvi al Castello Disney. Confido in voi.

    Re Topolino.



    “Una… sciagura?” chiese Sora, con una faccia perplessa.
    “Che tipo di sciagura può essere se spinge il Re a chiedere il nostro aiuto?” continuò Kairi.
    “Temo… che lo sapremo solamente andando da lui” rispose ai due Riku, evocando il suo keyblade, il Way to the Dawn.
    “Conosco molto bene il Re” continuò “e dal tono che usava in quella lettera, presumo che questa imminente minaccia sia DAVVERO pericolosa.”
    Anche Sora e Kairi evocarono i loro keyblade; da quando erano tornati all’Isola, non c’erano più riusciti, e questo significava seriamente che i mondi erano nuovamente in pericolo.

    “Alleniamoci” disse Sora
    “Come?” gli chiese Riku
    “Come un po’ di tempo fa. Ricordi? Quando avevamo ancora le spade di legno. Almeno riprenderemo la mano per quando arriveranno Cip e Ciop a prenderci, e non ci faremo cogliere impreparati quando combatteremo nuovamente al fianco del Re, di Pippo e Paperino!”
    Riku sorrise “Sei strano, e tu lo sai… ma credo che stavolta tu abbia ragione. Kairi, ti vuoi allenare anche tu con noi?”
    Ma kairi non rispose; era assorta nei suoi pensieri –Che quel sogno di poco fa sia collegato a questa nuova minaccia?-
    “Kairi, ci sei?” chiesero ancora i suoi due amici.
    “EH? CERTO!” sobbalzò lei.
    “Bene… visto che siamo già a Keybalde sguainati, direi di cominciare.”

    I tre si allenarono per due giorni consecutivi scherzando fra di loro… ma nelle loro menti balenava incessamente la domanda –Qual è la minaccia incombente?-
    Infine sull’isola arrivò una gummiship che a Sora era molto familiare.
    “Allora” disse Ciop, uscendo dalla gummiship tutto esuberante come sempre “Vogliamo partire?”
    Poi arrivò Cip “Il Re vi aspetta.”


    Capitolo 1
    Files


    Mondo Che Non Esiste.
    Dei passi pesanti echeggiavano per i corridoi del grigio castello, completamente deserto.
    L’uomo arrivò nelle segrete, dove Xemnas aveva costruito le tre stanze a cui teneva di più.
    La prima, la stanza del Sonno, era stata aperta con la forza dall’interno, come sbrindellata da una potente magia.
    Terra rimase a fissarla qualche secondo, per poi girarsi dalla parte opposta a fissare la Stanza del Risveglio, ancora sigillata.
    Qui il misterioso ragazzo fu tentato dal prendere la sua arma e distruggere la porta per affrontare ancora cosa essa conteneva, ma si dovette contenere: andava contro i suoi insegnamenti.
    Infine il ragazzo avanzò per il corridoio, fino ad arrivare all'ultima stanza: la Sala Computer, dove stava il computer principale del quartier generale dell' ex-organizzazione XIII collegato al computer di Radiant Garden.
    Infine, sperando che funzionasse ancora, il ragazzo accese il computer.

    ACCESS DTD Connessione desktop remoto in corso…
    Password:**** ******** *****


    Il ragazzo digità alcuni comandi sul terminale.

    Progetto Dis-soul; INVIO COMPLETATO…

    OGNI DATO COMPETENTE VIENE CANCELLATO… MEMORIA DEL TERMINALE CANCELLATA…

    PER OGNI RIFERIMENTO RIGUARDO AL PROGETTO CERCARE LE 6 KEYGEN…


    -Qualcosa di semplice prima- pensò il ragazzo immettendo un primo codice.

    /C:DRIVE/Documents and Settings/XIII Organization/

    Self extract program… Please wait iniziating…
    Loading…

    Ready

    /C://Nobodies/Xemnas/Organization XIII’s research/

    Searching…

    1 record found

    Loading… please wait initiating

    Original life form…

    Scoprii l'esistenza di quell'essere racchiuso nel nostro universo. E come Luce e oscurità egli è immortale ed eterno. Così come il male esiste Lui esiste.
    Non si può nascondere questa scoperta,il mondo deve sapere cosa sta tramando Xehanort... Lui ha aperto la porta nel mio maniero,ha condotto esperimenti sui cuori,ha distrutto la sua vera essenza...
    Che lui sia davvero un Keyblader? O come temo io un Heartless? Così con quel poco del suo potere mi confinò nel nulla. Ma avrò la mia vendetta...


    - Che ci fa qui il diario perduto di Ansem il Saggio? - si chiese.

    DATA FRAGMENTS LOST. ENDING SESSION…

    Ready for imput…


    -Bene, ora si fa sul serio- pensò autoritario il cavaliere. Mettendosi a suo agio trasse un profondo respiro e digitò un altro comando…

    /C:DRIVE/Documents and Settings/KEYBLADEHOLDER/setup.exe

    searching…

    Username:
    Password:


    Il ragazzo ci pensò su poi infilò un dischetto nell'hard disk del pc, un decodificatore.
    Alla fine trovò ciò che cercava...

    Username:Xehanort
    Password:*******

    Login effettuato

    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010

    Self extract program… Please wait iniziating…
    Loading…

    Ready


    Il misteriuoso individuo alla fine sospirò e scrisse…

    C://Memory of Xehanort

    Please wait initiation…
    Uploading data fragments…

    DEVICE=C:XehanortHIMEM.SYS
    DOS=HIGH,UMB
    DEVICE=C:XehanortEMM386.EXE NOEMS

    Please wait…

    1 RECORD FOUND

    PROCEED?

    Y / N?


    Il ragazzo disse grave "Allacciamo le cinture" e premette il tasto Y .

    @echo off
    SET SOUND=C:PROGRA~1CREATIVECTSND
    SET BLASTER=A220 I5 D1 H5 P330 E620 T6
    SET PATH=C:Xehanort;C:
    LH C:ChaserCOMMANDMSCDEX.EXE /D:123
    LH C:NOHEARTHEARTLESS.EXE
    DOSKEY
    CLS

    …Il Keyblade è un'arma mistica.Si dice possieda fenomenali poteri. Il suo possessore porterà la luce nell'universo e allo stesso tempo il caos. Devo scoprire che cosa sia il keyblade... una chiave che apre le porte dei mondi…

    THE DATA IS CORRUPTED WOULD YOU LIKE TO REPAIR IT?

    Y /N

    Y

    Please wait initiating

    @echo off
    rem This program starts the labmice batch program on the network,
    rem directs the output to a file, and displays the file
    rem in Notepad.
    setlocal
    path=F:scriptsChasers;%­path%
    call labmice>c:Masters of Keyblade .out
    start process c:.out
    endlocal

    Non mi rimane molto tempo... Farmi battere da quei mocciosi è stato un buon piano, ora che mi sono ricongiunto col mio Heartless ho riacquistato vigore e potenza, seppur rimanendo in sembianze poco dignitose.


    - Come supponevo - pensò il cavaliere - Xehanort è tornato! -

    Se è cosi, dovrò darmi da fare: Ansem è stato liberato dal Nulla, ma da chi?
    Comunque, l'anima digitalizzata, del mio maestro nella rete informatica gli darà filo da torcere, ma devo comunque tornare al mio lavoro...


    Qui il ragazzo deglutì, ma non poté leggere oltre:

    DATA FRAGMENTS LOST… INTERRUPTING PROCESS…

    echo off
    format a: /s
    if not errorlevel 1 goto end
    echo An error occurred during formatting.
    :end
    echo End of batch program


    "Merda!" imprecò il ragazzo digitando un comando -Speriamo di recuperare qualcosa da questo rottame…-

    goto answer%erorlevel%
    :answer0
    echo Program had return code 0
    :answer1
    echo Program had return code 1

    C://Documents and Settings/SYSCONFIG.exe

    /LOADING…

    NO DRIVES FOUND… SIGNAL LOST…


    Sospirò ancora una volta, stava per spegnere tutto quando...

    ready for imput…

    1 DATA RECORD FOUND


    Il cavaliere quindi trovò il file Dis-soul.txt e lo aprì titubante. Forse aveva trovato la risposta a tutti i suoi quesiti.

    @echo off
    rem This program starts the labmice batch program on the network,
    rem directs the output to a file, and displays the file
    rem in Notepad.
    setlocal
    path=F:scriptsDis-Soul;%­path%
    call labmice>c:Keyblade War.out
    endlocal
    start process c:The Third Enemy.out


    Ci sono riuscito alla fine… Ho capito ogni minimo segreto del cuore, e con esso ho scoperto i Dis-Soul.
    Un giorno saranno i miei migliori seguaci; anche se sembrano un ibrido fra heartless e nobodies sono più simili agli esseri umani di quanto si possa credere, hanno una forza molto simile DATA FRAGMENT LOST.

    -please wait…

    porteranno finalmente il caos fra i mondi.
    Braig è il mio prediletto , è stato molto faticoso farlo infiltrare fra i DATA FRAGMENT LOST

    -please wait…

    Eal è una scheggia impazzita,ne ho perso il contatto circa due mesi fa. Si risulta che sia scomparso o che sia addirittura morto… ma dopotutto era un traditore anche da nobody.
    Ludor l’ho mandato in missione a spiare Sora e i suoi amichetti, prima che possano sapere trovare dei Dis-Soul e dei Chaser… DATA FRAGMENT LOST

    -please wait…

    Isa è il mio asso nella manica: lui non mi deluderà! A lui ho dato il compito di DATA FRAGMENT LOST

    -please wait…

    Ienzo è il più giovane di noi, ma di certo non è il classico bambino tenero e spaurito.
    Infatti a lui ho assegnato il compito di trovare DATA FRAGMENT LOST

    -please wait…

    FRAGMENT LOST Next material is unaccessible.


    Il ragazzo sospirò di nuovo e inserito un cd nel driver inserii il comando…

    C//:Memory of Xehanort/Dis-Soul/
    Copy file Y N
    Y
    Copying… please wait…

    Copy complete 100%


    Accessing files confirmed Removing Security restraints Accessing PROJECT DIS_SOUL

    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010
    01011010102010101010101020000110110100001010101010

    Missing requiring files… unable to connect… delete anyway?
    Y N

    Y

    DELETING FILES…

    OPERATION COMPLETED


    L’individuo estrasse infine il cd dal drive e allontanandosi di poco distrusse il terminale con un colpo della sua possente arma. Poi, voltandosi, sparì nel nulla.
    Prima di spegnersi definitivamente il pc mostrava la foto di un uomo anziano, calvo, dagli occhi dorati e appena sopra il pizzetto un sorriso maligno.

    Infine regnò il silenzio…


    SPOILER (click to view)
    Vorrei ringraziare un mio caro amico, Hige, che, con il suo GDR Forum, mi ha dato lo spunto per il primo capitolo.


    Edited by ciel - 8/2/2011, 15:53
     
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  2. gabesora
     
    .

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    Complimenti, specialmente x la parte del computer
     
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    .
  3. CieL°
     
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    CITAZIONE (gabesora @ 30/12/2007, 13:55)
    Complimenti, specialmente x la parte del computer

    grazie^^
    beh, almeno uno che legge c'è... :hop:

    Capitolo 2
    The Beginning of the End


    I tre salirono a bordo della gummiship, e poi partirono.
    Cip e Ciop erano più silenziosi del solito, e ogni qual volta i tre chiedevano loro cosa stava succedendo, due scoiattoli li rimproveravano, dicendo che non bisognava parlare al conducente.
    Evidentemente, la situazione era molto più delicata di quanto si potesse immaginare… ed era chiaro che solo il Re poteva spiegarlo bene.
    Dopo qualche ora di viaggio, finalmente arrivarono al castello Disney.; questo era nuovamente assediato dagli heartless.
    “Che sta succedendo?” chiese Riku “Perché sono ancora qui?”
    “E poi dovrebbe esserci la Pietra della Prima Luce.” continuò Sora mentre sguainava il suo keyblade.
    Tra i semplici Shadow e Soldati, c’erano anche diversi Blu Ciccio… l’idea di allenarsi diede i suoi frutti, infatti ambitre notarono una forza maggiore rispetto a quando avevano affrontato l’Organizzazione.
    Sconfissero in una decina di minuti tutti gli heartless all’esterno del castello, e poi entrarono, dirigendosi immediatamente nella sala delle udienze.
    Qui c’erano i loro vecchi amcic Topolino, Paperino e Pippo che combattevano contro altri heartless.
    “PIPPO! PAPERINO!” “SUA MAESTA’!” gridarono Sora e Riku, contenti di rivederli e aiutandoli a sconfiggere gli heartless.

    Dopo averne fatto piazza pulita, il Re riprese fiato, e poi si mise a sedere sul suo trono.
    “Riku, Sora, Kairi… Grazie per essere venuti.”
    “Ma noi siamo i custodi prescelti, ed è nostro dovere, volenti o nolenti.” esordii Riku
    Il re sospirò, come a dire che era anche il suo dovere.
    “Ora potremmo sapere per quale motivo ci avete chiamato?” chiese Sora, ansioso
    “La calma è la virtù dei forti, ragazzo. Porta pazienza.” Rispose una voce roca da un angolo; era Yen Sid, appena apparso.
    “Dopo che abbiamo battuto Xemnas appena un mese fa, tutto è tornato alla normalità” prese a raccontare il Re “ma… il giorno prima in cui vi ho inviato quella lettera, Leon era venuto da me dicendomi che qualcuno, accedendo al computer di Ansem il Saggio, ma da un altro portale, aveva ritrovato gran parte di dati creduti perduti…”
    I ragazzi ascoltavano in silenzio, mentre il Re continuava la sua spiegazione
    “A dire il vero, non sapevamo nemmeno che esistevano… e dopo avermeli fatti vedere, salvati su un cd…
    Ho capito che i mondi sono nuovamente i pericolo.”
    Poi il Re schioccò le dita, ed entrò un maggiordomo che portava per le mani un piccolo cuscino porpora con sopra un cd.
    “Grazie Battista” disse il Re “Questa è una copia del cd… Se volete seguirmi, vi mostro il contenuto.”
    Tutti e sette andarono nella Sala della Prima Pietra, dove paperina e la Regina Minnie si erano nascoste dagli heartless; assieme a loro c’erano Qui, Quo e Qua che stavano collegando i cavi di un computer; appena lo accesero, Topolino inserii il cd, e poi fece leggere il tutto ai tre keybladers…



    “Ho… le idee un po’ confuse.” disse Sora “Cosa sono i Dis-Soul?”
    “Si pensa sia un’altra razza,come gli heartless e i nobody” spiegò Yen Sid “Come vi ho già spiegato, l’heartless è il cuore perduto di una persona, immerso in una massa d’oscurità. Il nobody invece è l’anima e il corpo di questo. Ma non ho notato subito, studiando i diari di Ansem il Saggio e del suo allievo Xehanort, che esiste una terza possibile razza, ovvero il Dis-Soul.
    Questa nasce in modo molto complicato: quando una persona perde il cuore e si divide in heartless e nobody, per riunirsi devono essere sconfitti, in modo che il cuore possa rientrare nel guscio vuoto del corpo…”
    “…Ma?” chiesero i ragazzi, all’unisono
    “Non è così semplice:i due esseri, per tornare completi, devono essere sconfitti secondo un certo ordine: per primo l’heartless, in modo che il cuore venga liberato al Kingdom Hearts, e per secondo il nobody, in modo che, dopo aver ripreso le fattezze di quando era umano, riassorba il cuore.
    Così torna umano.”
    “E se ciò non avviene?”
    “Beh…” disse Yen Sid, come se fosse un brutto rospo “se viene sconfitto prima il nobody, anima e corpo vengono assorbite dall’oscurità, proprio come succede ai cuori quando diventano heartless, e… nasce il Dis-Soul.”
    Poi troncò il discorso.
    “E non c’è un modo per tornare umano?” chiese Riku
    “Assolutamente no… dopo che è divenuto Dis-Soul, se sconfitto, corpo e anima scompaiono con esso nell’oscurità; e anche se l’heartless viene sconfitto prima della morte del Dis-Soul, il cuore rimane comunque confinato nel Kingdom hearts perché privo di anima e corpo.”
    -Quindi…- pensava Kairi –quell’essere in quel sogno… forse era uno di questi Dis-Soul!-
    “E… se Xehanort fosse tornato?” chiese Sora “Prima bisognava sconfiggere l’heartless e poi il nobody… e così è stato!”
    “Molto probabilmente è cosi, e forse anche qualche altro membro” riprese a parlare Topolino “Lo si capisce da queste righe: ...Non mi rimane molto tempo...Ho scoperto che il mio corpo si sta deteriorando rapidamente... Stavo per svanire quando riacquistai vigore e potenza,seppur rimanendo in sembianze poco dignitose. Che mi sia ricongiunto al mio Nobody?Se è cosi, anche ‘lui’ è tornato...
    Ora però dobbiamo capire chi intendeva con quel ‘lui’
    .”
    “Un Chaser?” chiese Riku “Viene citato più volte fra i dati.”
    “Ci abbiamo pensato anche noi, ma non abbiamo la benché minima idea di cosa possa essere.”
    “E poi ci sono molti altri termini strani…” fece notare Sora

    Original life form…
    KEYBLADEHOLDER
    Memory of Xehanort
    NOHEART
    Masters of Keyblade
    Keyblade War
    The Third Enemy


    Tutto ciò aumentava la confusione nella testa dei ragazzi.
    “Allora, andiamo con ordine” disse Riku “Original life form: forma di vita originale… direi che conferma la teoria dei Dis-Soul, e poi vediamo… Memory of Xehanort: ricordi di Xehanort… se non sbaglio, nei diari di Ansem il Saggio, c’era scritto che Xehanort aveva perso la memoria, no?” chiese Riku, e alla risposta positiva del Re, sul suo viso si poté notare un’espressione compiaciuta “Ne deduco che lui sa qualcosa di importante per fermare questa nuova minaccia…”
    “The Third Enemy: il terzo nemico…. Combacia alla perfezione con la descrizione dei Dis-Soul…”continuò Sora “…e Noheart… sappiamo cosa sono gli heartless, no?” chiese retorico.
    “Ora tocca a me” fece Kairi “Masters of Keyblade: custodi del Keyblade… beh, quelli siamo noi! E poiii… Keybladeholder… il Keyholder? Che c’entra con tutto questo?”
    “Boh!” fece Sora “Ne manca una: Keyblades War… guerra? GUERRA DEI KEYBLADE?”
    “Come guerra? Cosa significa?” chiese Riku
    “E’ questa la sciagura di cui vi parlavo nella lettera: è imminente una guerra… e noi dobbiamo trovare un modo per fermarla prima che scoppi.”
    “CHE SIGNIFICA PRIMA CHE SCOPPI?” gli gridò in faccia Sora allibito.
    “Che si può fare ancora in tempo a salvare i mondi dal caos” disse il Re, con un tono tanto arrabbiato quanto rattristito; evidentemente neanche lui voleva crederci, all’inizio.
    Poi, indicò meglio ai tre giovani una parte del file Dis-Soul.txt.



    “Braig, Eal, Ludor, Isa e Ienzo… Che c’entrano?” chiese ancora Riku
    “Non li avevo notati prima… nonostante ci fosse scritto che mi stanno spiando!” fece Sora
    Yen Sid sospirò “Ricordate quando vi dissi che i nomi dei membri dell’Organizzazione XIII non sono altro che anagrammi dei loro nomi reali con l’aggiunta di una X?”
    “HO CAPITO!”
    “Kairi?” chiesero Sora e Riku insieme
    “Sono ex-nobody tornati umani! Allora… Isa sarà Saix, Eal invece Axel, Ludor Luxord, Ienzo Zexion e Braig Xigbar. Deve essere cosi!”
    Yen Sid sorrideva. Nonostante la ragazza non avesse affrontato tutta l’organizzazione, l’essersi riunita con Naminè aveva dato i suoi frutti… anche se era già sveglia di suo.
    “A quanto pare è cosi” fece Topolino “alcuni membri sono tornati, e sembrano essere capeggiati proprio da Xehanort; purtroppo, i dati vanno completamente persi proprio sul più bello.”
    “E a questo punto?” chiese Sora, quasi euforico per poter riaffrontare Xehanort “Cosa facciamo? Partiamo per i mondi?”
    “Si.” Fece Riku “Cosi magari riusciremo a sapere cosa sono i Chaser, e a trovare questi sei vecchi ‘amici’.”
    “Prima c’è un’ultima cosa che devo mostrarvi” li fermò Topolino, prendendo il mouse dalle mano di Qua.
    “Dopo aver copiato questi file su cd, Leon ha provato a cercare qualcos’altro, e… abbiamo un piccolo indizio su chi siano i Chaser.” continuò Yen Sid
    Topolino mostrò loro una cartella nascosta, chiamata per l’appunto Chaser.

    All’interno c’era un file, Terra.txt.
    Accanto, vi era un’altra cartella, con scritto The Lost Two; all’interno vi erano altri due file, denominati Aqua.txt e Ven.txt.
    Ma tutti e tre i file erano senza una lettera, completamente in bianco.
    “Ma… questo non ci aiuta a capire cosa sono i Chaser!” si lamentò Sora
    “Infatti io ho detto CHI sono i Chaser, non COSA sono.” Gli rispose acido il re.
    “Quindi Terra, Aqua e Ven sarebbero nomi di persona…” fece Riku
    “Bene! Ora che non ho più niente da spiegarvi, possiamo partire!” fece il Re
    “Io invece dovrò tornare alla Torre” disse Yen Sid “Ma posso almeno augurarvi buona fortuna, prima.”
    “Con tutto il cuore, mi raccomando” disse Sora, scherzosamente
    “Ma certo” disse sorridendo, prima di sparire in una nube di fumo.

    Qualche minuto dopo Sora, Riku, Kairi, Re Topolino, Pippo e Paperino si trovavano nell’hangar del castello, pronti a partire nuovamente.
    “Speriamo sia l’ultima volta” disse Paperino
    “Non state via troppo tempo” li salutava Pippo con un fazzolettino, mentre i 4 keybladers salivano sulla nave.
    “Come?” chiese Sora “voi non venite?”
    “Spiacente ragazzo. Qualcuno dovrà pur pensare al castello mentre il re è via” gli rispondeva Paperino.
    Sora guardò un attimo male i suoi due compagni, per poi esordire scherzando “L’ho sempre detto che ti è sempre interessato di più salvare le tue penne che l’universo”
    Intanto, Riku si stava dirigendo dal Re “Qual è la prima tappa, Sua Maestà?”
    “Radiant Garden.”

    Nello stesso istante… in un mondo a un passo dall’essere eclissato nell’oscurità, n uomo comparì da un portale oscuro alla presenza di altri 4 uomini riuniti intorno a un tavolo di roccia.
    Era vestito con un’elegante giacca e dei sobri pantaloni neri, e una camicetta bianca dal collo alto.
    Aveva capelli biondi e ossigenati che finivano in lunghe basette stile anni ’70.
    “Ludor” disse uno degli uomini “Ci sono novità?”
    “Si, Xehanort. E non sono buone. Sora ha trovato i dati sui Dis-Soul e sui Chaser.”
    Gli altri 3 cominciarono a bisbigliare fra sé, ma Xehanort li mise a tacere “Fa niente… tanto lo avrebbe saputo comunque, no?”
    “Si, ma…” prese a parlare un ragazzo, il più giovane di tutti, forse; portava lunghi capelli viola che con un ciuffo gli coprivano la guancia sinistra e lasciavano intravedere giusto il suo occhio.
    “Ogni cosa a suo tempo, numero 3. Ci siamo riuniti solo per poterci vendicare di Sora che ci ha fatto ritornare completi nel modo più cruento e doloroso possibile… quindi, torna al tuo ruolo: trovare altri Dis-Soul per il nostro esercito.”
    “Sarà fatto, Maestro” detto questo si alzò dalla sedia il meno rumorosamente possibile, e scomparì in un portale oscuro.
    Poi Xehanort continuò “In quanto a te, Ludor… continuare a spiare Sora e i suoi amici non ha più senso… quindi ti affido un nuovo compito…”
    Stavano tutti in un curioso silenzio nell’attesa che parlasse, rivelando i suoi piani.
    “Testare le capacità di una forma di vita originale dopo il suo ricomponimento da heartless e nobody.”


    Uàh, commentate!

    Edited by CieL° - 30/12/2007, 20:08
     
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    Allora, per il prologo è stato molto bello, il pezzo del computer spacca.
    Il primo capitolo è nientepopodemenoche . . bellissimo.
     
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    Capitolo 3
    The Gambler of Fate


    La gummiship atterrò a Radiant Garden e i quattro keybladers si diressero immediatamente nell’ufficio di Ansem il Saggio.
    Qui c’erano Cid e Leon che cercavano di recuperare qualche altro dato sui Dis-Soul, sui Chaser e su qualunque altra cosa possa tornare utile; Aeris, Tifa e Yuffie invece stavano studiando i diari di Ansem e di Xehanort.
    “Non ci capisco nulla!” sbuffò Yuffie
    “Allora vedi di sforzarti” rispose fredda Tifa
    “Ehi ragazzi! Siamo noi!” disse Sora balzando nello studio.
    “Era ora. Un bradipo sarebbe stato più veloce” si lamentò Cid.
    Ma i ragazzi lo ignorarono e chiesero direttamente se c’erano novità; si vedeva che erano ansiosi di sapere qualcosa in più su questo mistero.
    “Non molto.” Rispose secco Leon “Questi dati sono talmente rovinati che nemmeno Tron riesce a ricavarne qualcosa.”
    “Tron?” chiese Sora sbigottito.
    “Già. Abbiamo chiesto il suo aiuto, ma…”
    “E’ come cercare un ago in un pagliaio, come dite voi creativi” rispose una voce meccanica proveniente dalle casse del computer.
    “TRON! Come stai?”
    “Io bene. Solo questo compito è veramente impossibile… Mi dispiace, ma quello che ho potuto, l’ho fatto.”
    “Va bene cosi.” gli rispose Aeris con il suo classico modo di fare dolce “Sei stato comunque di grande aiuto.”
    “Già” sbottò Cid “Quel virus ci sa proprio fare.”
    “Non è un virus!” lo rimproverò Sora “A Proposito… a cosa vi riferivate con l’aiuto datovi da Tron?”



    “Allora…” cominciò Riku “Tron è riuscito a trovare un piccolo pezzo di file secondo il quale i Chaser sarebbero collegati al Keyholder.”
    “Esatto” gli rispose Aeris
    “Ma se è cosi… allora sono collegati anche al keyblade, e di conseguenza a noi keybladers” Continuò Sora
    “Dove vuoi arrivare?” gli chiese Kairi
    “Beh… ricordo molto bene una frase che mi disse Xigbar al Mondo Che Non Esiste:
    Non vali neanche la metà dei tuoi predecessori.
    Forse…”
    “Escludilo!” disse una voce fuori dal gruppo.
    Dal nulla era apparso un nuovo individuo; era vestito con un’elegante giacca e dei sobri pantaloni neri, e una camicetta bianca dal collo alto; aveva capelli biondi e ossigenati che finivano in lunghe basette stile anni ’70.
    “Mi chiamo Ludor, per gli amici the Gambler of Fate.”
    “L-Luxord… non pensavo ci saremmo rivisti” fece Sora mentre sguainava il suo keyblade.
    “Neanche io.” Rispose lui, mentre prendeva con molta cura dalle tasche un mazzo di carte da poker e un paio di dadi; entrambi con il simbolo dei due cuori intrecciati.
    “Ma siccome il destino è una cosa che va contro ogni nostra previsione… direi che stavolta tocca a me farvi scomparire.”
    Anche il Re aprì le mani davanti a sé come per evocare il suo keyblade, ma non ne ebbe il tempo: una gigantesca carta da poker bianca comparì dietro di lui e lo inghiottì, imprigionandolo al suo interno.
    “Avanti…” disse lui “giochiamo alla roulette russa: voi dite una cifra, e poi io lancio il dado.
    Se esce quanto avete detto, il vostro Re è salvo, altrimenti… strappo la carta!”
    Sora e kairi si guardavano fra di loro, completamente disorientati; invece Riku invece guardava intenso l’avversario “Ho una proposta migliore. Libera il Re, e poi te ne parlerò.”
    Ludor lo guardava con la coda nell’occhio, cercando di non perdere di vista la carta dove era imprigionato Topolino.
    -Ammetto che sono curioso, ma credo che sia un tranello, e sarebbe da idioti cascarci… ma d’altro sembra il più sincero di tutto il gruppo, quel Riku… è senza ombra di dubbio il più maturo…- pensava lui.
    “Allora” parlò nuovamente Riku “Non ti va di stare a sentire la mia scommessa?”
    Ludor ridette immediatamente la carta ai suoi nemici; proprio come la sua controparte, aveva un debole per il gioco d’azzardo, al quale non sapeva resistere.
    “Queste sono le regole” spiegava Riku “ora facciamo la roulette russa con i dadi.
    Se vinco io, ci dovrai spiegare per filo e per segno tutta questa storia dei Dis-Soul e dei Chaser.”
    “E cosa ti fa pensare che ne sappia qualcosa?” chiese lui, spavaldo.
    “Il fatto che tu abbia bloccato quella teoria errata di Sora sul nascere” sorrise; aveva sempre avuto un intelletto fine. Poi continuò. “Se invece vinci tu, avrete me: un custode del keyblade in carne e ossa, con tanto di arma.” Disse, sfoderando il Way to the Dawn.

    “RIKU! NO!” provò a fermarlo Sora
    “Tranquilli. So quel che faccio.”
    Ludor sorrideva. “Dimmi, allora… Su quale numero scommetti?”
    Riku ci pensò su un secondo, aprii la bocca, e poi la richiuse. Infine disse “Nove.”
    “Bene…” Ludor cominciò a far girare i dadi dentro un piccolo bicchiere… poi li buttò a terra alzandolo lentamente.
    Un dado segnava il numero 4. L’altro il 3.
    “Quattro e tre Sette. Che peccato… Ora spero non avrai da ridire sul mio premio… ovvero te.”
    “ma ti pare. Sono stato io a offrirmi, è giusto che sia cosi” rispose Riku con tono solenne.
    “RIKU, COSA DICI? ORA TI AIUTO!” Sora cominciò a correre verso l’amico, ma prima che potesse raggiungerlo 52 carte da gioco circondarono quest’ultimo e cominciarono a girargli intorno a velocità supersonica.
    E poi i due dadi si misero uno sopra e l’altro sotto le carte, formando quasi una barriera di energia statica; se si voleva uscirne o se si voleva entrarci, si veniva tagliati dalle carte o elettrificati dall’energia del dado.
    Ludor rideva di gusto…
    “E’ inutile che cerchiate di rompere la barriera! Da quando mi sono riunito al mio heartless, Trickmaster, sono decine di volte più forte di quando ero nobody!”
    Continuava a ridere.
    “E volete sapere una cosa? Credo proprio di essere il più debole fra i miei compagni!”
    Rideva ancora.

    Questa notizia prese di sorpresa tutti i presenti.
    Come avrebbero fatto a batterli?
    E a liberare Riku?
    Non lo sapevano. Ma dovevano trovare una soluzione.
    E intanto Ludor, a forza di ridere, si era finito il fiato.
    Dal nulla comparve una fenice di fuoco che attraversò la stanza, diretta a colpire il giocatore d'azzardo.
    Questo riuscì a schivarla, ma perse la concentrazione e la barriera che teneva prigioniero Riku si ruppe.
    Il ghigno vittorioso sul viso di Ludor scomparve, per lasciar spazio a uno sguardo gelido e cupo “ah, sei tu… Flurry of Dancing Flame.”

    Un altro individuo sconosciuto si trovava nell’angolo opposto della stanza.
    Aveva occhi verdi, lunghi capelli rossi raccolti in una treccia (che lo faceva comparire ancora più alto e amgro) dietro la schiena che finiva sul risvolto dei suoi jeans rattoppati in più punti..
    “Ci si rivede, ragazzi!” disse l’estraneo.
    “AXEL?” chiese Sora sorpreso
    “Eal.” Gli rispose lui tranquillamente “L’hai memorizzato?”
    Nelle mani teneva le sue vecchie armi circolari, i chakram.
    “Eal…” cominciò Ludor “Ti credevamo morto.”
    “Credevate male.”
    “HMPF… Sei qui per tornare con noi, numero 5, o per tradirci? Di nuovo?”
    “Numero 5?!?” chiese Sora ancor più sorpreso
    “Abbassa la cresta… numero 6! Non ho ancor fatto nulla che ti possa indurre a credere che vi abbia traditi.”
    “E quella fenice?”
    “Cosa ti dice che non ti abbia attaccato perché se avresti portato via questo ragazzo sarebbe stato in realtà molto scomodo per il Maestro?”
    “Dovrei crederti?” chiese spavaldamente Ludor.
    “Se hai poca fantasia….” rispose altrettanto spavaldamente Eal.
    I due si fissarono per qualche secondo.
    Nell’aria l’atmosfera era tesissima, e si capiva che era di sfida.
    Poi partirono entrambi per uno scontro frontale.
    Andavano a una velocità impressionate, l’uno do fronte all’altro… stavano per scontrarsi…
    I loro occhi arrivarono a pochi centimetri di distanza, quando Ludor provò a dargli un gancio sulla guancia….
    Ma lo mancò!
    Era solo una copia prodotta dal veloce spostamento d’aria dell’originale… che era dietro di lui!
    “Carissimo, non sei l’unico che è diventato decine di volte più potente dopo esseri ricongiunto al proprio heartless.”
    Poi fece esplodere la propria potenza.
    Un’aura rossa avvolse l’intero palazzo; la temperatura cominciò a salire tempestivamente…
    A Sora quella sensazione ricordò molto l’occasione in cui si era sacrificato per aprire il passaggio per il Mondo Che Non Esiste… ma stavolta non sarebbe morto.

    Finita la pressione del colpo, Ludor era a terra, e tutte le sue carte intorno… bruciate.
    I suoi dadi di legno in mano… ridotti in cenere.
    “Hai ragione… Senza armi mi è impossibile proseguire.
    Ma non importa: ho già portato a termine il mio compito…” disse Ludor, mentre svaniva in un portale oscuro.


    Uàh, commentate.

    Edited by CieL° - 23/8/2009, 14:28
     
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    Mi piace tanto la tua storia.
     
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    CITAZIONE (Dark Cocca @ 31/12/2007, 18:13)
    Beeeeeeeello °ò°
    Mi piace tanto la tua storia.

    Grazie^^ (piano piano i miei fan aumentano XD)
    Posto il nuovo capitolo...

    Capitolo 4
    Toy World


    Eal si mise a sedere in mezzo al gruppo per riprender fiato; poi il Re si diresse verso di lui “Anche stavolta sei dalla nostra?”
    “Certo, sua maestà” gli rispose Eal
    I ragazzi si guardarono fra di loro perplessi, cercando di capire se qualcuno sapesse a cosa esattamente si riferissero il Re ed Eal, ma capendo solo che nessuno degli altri compagni lo sapeva, ne uscirono con un sonoro “EH?”
    “Oh, giusto. Non lo potete sapere. Vedete, dopo che io e Riku ci siamo separati, ho incontrato Axel… E hai tempi lui stava rimuginando se cosa lui stesse facendo era giusta o meno.
    Io l’ho solo aiutato a farlo ragionare.”
    “E lei non ci ha mai detto nulla?” lo guardarono male Riku, Sora e Kairi.
    “No… perché, credevate che avrei dovuto?” chiese innocentemente.
    “Racconterà loro tutto il resto a tempo debito.” Li fermò Eal “Adesso dobbiamo pensare a cose più importanti.”
    Eal prese fiato; si poteva capire che era un argomento pesante da digerire.
    “Siete in pericolo di vita.”
    I tre si guardarono un attimo. “Questo lo sapevamo già… sappiamo anche chi sono.”
    “Meglio! …Mi sono tolto un peso.”

    “Ci sono molte altre cose di cui vorrei parlarvi, ma per molte temo che dovremmo rimandare…”
    “E perché?”
    “La verità ha un prezzo da pagare. E in questo caso sono i Dis-Soul.”
    “Cosa dobbiamo fare per fermarli?” chiese Leon, arrivando dritto al sodo, com’era tipico del suo carattere.
    “Chiudere le serrature dei mondi.”
    “Ma… l’ho già fatto in passato!” si lamentò Sora
    “E i Dis-Soul le hanno riaperte quando hanno cominciato a portare il caos… più o meno dopo che tu hai aperto la Porta della Luce.”
    “Quindi non è cambiato nulla?”
    “No!”
    Poi Eal prese un bicchiere di tè fatto apposta da Aeris; ringraziò la ragazza, fece un sorso, e riprese a parlare.
    “Non ti scoraggiare. Se non altro ti farà bene... Troverai sicuramente informazioni sui Chaser.”
    “Giusto, i Chaser; cosa sono?” chiese Kairi
    “Spiacente, ma non posso dirvelo.”
    “E perché?” si lamentò Riku
    “Perché no.”
    “E che risposta è ‘perché no’?”
    “Adesso basta, ho detto di NO!” rispose Eal brusco, alzandosi in piedi molto arrabbiato.
    Dall’aspetto il rosso sembrava uno di quei tipi calmi, tranquilli che si arrabbiassero raramente… e in effetti era cosi. Ma quando succedeva era meglio stargli lontano.
    Tutti quanti si zittirono di colpo.
    “E poi ho detto che troverete sicuramente informazioni viaggiando per i mondi.”
    “Almeno questo ce lo puoi dire il perché?” chiese ancora Riku, irritato.
    “Mmmh… penso di si.” E si rimise a sedere.
    “Ricordate poco prima che arrivasse Ludor, che stavate ipotizzando sui keyholder e sui precedenti keymasters? Beh, lui non ti ha bocciato la tua teoria perché sbagliata” disse Eal rivolto a Sora “ma perché era molto più vicina alla verità di quanto voi pensiate.”
    “I Chaser hanno quindi a che fare con il keyblade” concluse Riku
    “Esattamente… ma io ancora non capisco una cosa” chiese Eal alzando un sopracciglio “Che diavolo ti era venuto in mente poco fa?”
    La domanda era rivolta a Riku, che si guardò intorno per un secondo e trovò solo facce altrettanto curiose; indi rispose “Ho pensato che se mi avrebbe catturato mi avrebbe portato nella loro base, quindi dai nostri nemici”
    Riku sembrava sicuro di sé ma Eal distrusse quel suo pregio con una frase “Ragionamenti mentali equivalenti a quelli di un gatto… ragionate: appena arrivato ha catturato il Re, intrappolato Sora e non vi ha dato il tempo di puntargli l’arma contro. E diceva anche di essere il più debole! Come speravi di scappare dal loro quartier generale?”
    Riku si zittì non sapendo cosa rispondere; poi eal si alzò dicendo che era ora di andare.

    Raggiunta la piazza centrale di Radiant Garden, Riku, Topolino e Kairi salirono sulla gummiship dove Cip e Ciop li aspettavano impazienti.
    “Buon viaggio ragazzi” li salutò Eal.
    “Neanche tu vieni?” chiese Sora, con lo stesso tono a cui lo aveva chiesto a Paperino e Pippo.
    “Non credo di potervi accompagnare… ho altro lavoro da sbrigare, spiacente.”
    “Prima che tu te ne vada puoi dirci qualcosa sulla guerra?” chiese Leon che se ne stava con le spalle appoggiato alla gmmiship.
    “Una solamente” rispose malinconicamente Eal “Spero davvero che riusciate a fermarla al più presto”
    “Ehi, Eal” riprese a parlare Sora “Ho un’ultima cosa da chiederti… Prima hai detto che tu ti sei ricongiunto al tuo heartless. Prima ancora avevo sentito Ludor sentire la stessa cosa, solo che lui ha specificato qual’era…
    Giusto per curiosità, tu che heartless eri diventato?” chiese
    “…”
    “Se-se non vuoi dirlo, non sei obbligato”
    “Lord Vulcano; uno dei due bestioni che hai sconfitto ad Agrabah.
    Grazie.”
    “Di… cosa?” chiese Sora confuso
    “Per aver sconfitto la mia parte heartless prima che il mio nobody si fosse sacrificato… altrimenti non sarei qui!”

    “Ora devo andare.” Esclamò Eal mentre si allontanava di qualche passo “Ma state tranquillo, sono sicuro che ci rincontreremo.”
    Si voltò sorridendo, e scomparii in un portale oscuro.
    Sora si sentiva un po’ triste e non aveva voglia di salire sulla gummiship.
    Ci volle Kairi a spingerlo dentro la gummiship per poter finalmente partire.


    Dopo solo una mezz’ora di viaggio, la gummiship atterrò su di un nuovo mondo… gigante.
    Sora, Riku, Kairi, e il Re in proporzione erano dei microbi.
    Erano completamente disorientati, era la prima volta che capitava loro di affrontare una cosa del genere…
    Poi decisero di dirigersi verso l’unica luce della zona, che sembrava una gigantesca pompa di benzina.
    Li c’era un camion anch’esso gigante, e sotto di questa c’erano due strani individui, che se le stavano dando di santa ragione.
    Uno sembrava un cow-boy, con tanto di stella al petto, mentre l’altro dava più l’impressione di essere un’astronauta, con quel suo abbigliamento futuristico pieno di pulsanti colorati e quel casco di vetro.
    Ripeto: se le stavano dando di santa ragione.
    Sora ghiacciò subito i bollenti spiriti con una magia Blizzard, e poi tutti cercarono di capire cosa stesse succedendo…
    “Mi chiamo Woody” disse il cow-boy “E quello è uno sporco ladro!”
    “Io ladro” rise l’astronauta “Per favore…”
    “MENTI PURE! Ti sei portato via ogni cosa più importante per me! La mia camera, gli altri giocattoli ed Andy!”
    -Giocattoli?- pensarono fra sé e sé i keybladers
    “Sono io quello che mi dovrei lamentare” riprese l’altro “Ora l’intero universo è in pericolo!”
    “Ma di cosa diavolo stai blaterando?” gli chiese Woody, guardandolo come se fosse pazzo.
    I keybladers invece erano in ansia per la risposta: che anche lui fosse uno di loro? O che si trattasse di un Chaser?
    L’astronauta prese a fissare il cielo stellato e poi rispose “In questo momento, ai margini della galassia, il Malvagio imperatore Zurg è in possesso di un’arma capace di distruggere l’intero universo, e io, Buzz Lightyear, Space Ranger del Settore 12, sono l’unico capace di fermarlo!”
    Ok… era solo un pazzo… ma questo Woody l’aveva già capito.
    “Tu… sei solo… un GIOCATTOLO! Un pupazzo meccanico! Un Balocco per Bambini!” gli gridò in faccia Woody, esasperato.
    Buzz fissò per qualche altro secondo Woody, ed esasperato anche lui gli rispose “Sei un strano e triste omuncolo… e ti compatisco. Addio.” E voltatosi se ne andò.
    “Ma si, vattene, lunatico!” gli rispose a modo Woody, non sapendo anche lui se quel ‘lunatico’ gli fosse uscito dalla bocca cosi, senza pensarci, o se fosse un’offesa premeditata su quella sua fissazione per lo spazio.

    Sora andò da Woody, nell’intento di fermarlo “Come puoi abbandonare cosi un tuo amico?”
    “Chi ha mai detto che è mio amico?”
    Il rumore di un furgoncino che arrivava coprì le brutte parole che Sora rivoltò verso Woody.
    -Come si può, anche solo pensarle certe cose?- si chiedeva Sora -E’ un suo compagno.-
    Ci avrebbe riprovato, ma Woody si era come incantato nel leggere l’insegna sul furgoncino: Pizza Planet.
    “E’… è il locale dove stava andando Andy!” disse Woody, rivolto ai keybladers “Potrò tornare a casa!”
    E quando gli venne in mente questo però. gli venne in mente anche Buzz.
    “Non posso tornare a casa senza Buzz…” disse ancora ad alta voce.
    “BUZZ!” lo chiamò gridando.
    “Lasciami in pace” rispose lui, brusco.
    “Aspetta Buzz, c’è una nave spaziale!”
    Quest’ ultimo si girò, un po’ diffidente… ma si girò.



    Dentro il furgoncino, i keybladers si presentavano a Woody e a Buzz.
    “Io sono Sora” cominciò
    “Io invece sono Kairi”
    “Riku, piacere.”
    “Io mi chiamo Topolino, e nel mio regno sono il Re” disse.
    “Io sono Woody, un semplice sceriffo. Sono uno dei tanti giocattoli di Andy…
    Quest altro qua invece è Buzz Lightyear, un altro giocattolo (nonché nostro leader) di Andy” si presentò a sua volta Woody, indicando lo Space ranger che cercava di far funzionare la sua (finta) radiolina, parlandone come se fosse una piaga..
    “Hai detto… giocattolo?” chiese Kairi
    “Certo. Perché, voi cosa siete?” rispose Woody… e da quella frase i keybladers capirono che Woody e Buzz erano giocattoli (ma che Buzz non l’aveva capito), e che grazie ai poteri Turbo dei vestiti di Sora anche loro lo erano diventati!
    Quindi avrebbero dovuto reggere la messinscena… ma perché il potere Turbo li aveva trasformati in giochi?

    Finalmente il furgoncino arrivò al Pizza Planet e dopo essere riusciti a entrare (coperti con bicchieri di cartone o contenitori di patate), mentre Woody cercava con lo sguardo Andy, a Buzz cadde ‘casualmente’ l’occhio su un gioco “L’Artiglio” a forma di astronave.
    “ASTRONAVE!” gridò lui, tuffandosi dentro!
    Woody (“ma perché succedono tutte a me?”) e i keybladers, a ruota lo seguirono per recuperarlo… una volta dentro Woddy provò a fargli capire che se ne dovevano andare prima che qualcuno li avrebbe visti, ma proprio in quel mentre al gioco arrivò Sid Philips, un dodicenne che come hobby preferito aveva distruggere i giocattoli; prese Buzz per un braccio, e anche Woody, che era aggrappato ad un piede nella speranza di poterlo tirare giù, ma invano.
    “EHI, questo è un doppio premio!” commentò lui tutto soddisfatto, e dopo averli messi dentro una borsa si avviò verso casa finendo “Ci divertiremo un mondo insieme! MUAHAHAH!”
    I keybladers guardavano la scena: avevano staccato la presa all’ultimo secondo, ed erano riusciti a scappare.
    Ma ora non potevano lasciarli in quelle condizioni, dovevano aiutarli.
    Quindi seguirono Sid, e una volta aggrappati allo skateboard, non si staccarono fino a quando non giunsero a casa sua.

    Il mattino dopo, i keybladers, nonostante fossero in versione giocattolo, si infiltrarono in casa di Sid e poi andarono a cercare Woody e Buzz.
    Decisero di divdersi i due gruppi: Sora con Kairi e Topolino con Riku. Questi ultimi ma trovarono niente meno che… Anna, la sorella.
    Questa stava giocando alle bambole, ma quando vide Topolino (immobile, come se fosse un giocattolo vero) lo prese per sostituire la sua vecchia Susan (distrutta la sera prima dal fratello) e per farne la signorina Piutter Smith.
    Dopo due interminabili ore di gioco, Anna sentì arrivare il postino, ergo si assentò; e Riku andò a salvare il Re.
    “Sua maestà! Sua maestà, sta bene?!?” chiese lui, con gli occhi fuori dalle orbita.
    “Oh, Riku… lascia che ti presenti Juliet, Cecil e sua sorella Lyla. Vuoi unirti a noi per un tè?”
    “Si, grazie mille… no, aspetta un secondo… Re Topolino, che le prende?!?”
    “Re Topolino? E chi è? Io sono la signorina PIUTTER SMITH! MHAUAHAUHAUAHUAH!”
    Riku, che ormai non ne poteva più, diede un paio di ceffoni a Topolino.
    Questo cadde dalle nuvole e togliendosi il grembiule disse“Scusami Riku… non so che mi sia preso. Grazie.”
    “Fa nulla, Sua Maestà. Spero solo che Sora e Kairi siano stati più fortunati.”

    Intanto Sid si trovava in camera sua, in una situazione di dormiveglia sulla sedia con la tv accesa, ma quando la sorella Anna lo chiamò dicendo che era arrivato un pacco per ui, si alzò di colpo e si diresse di filato al piano sottostante senza neanche spegnere la televisione.
    Buzz uscì dalla borsa da dove si trovava la sera prima, mentre Sora e Kairi arrivavano proprio in quel momento.
    “Finalmente vi abbiamo trovato!” esultò Kairi
    “Per poco non ci mangiava un cane!” commentò Sora, col fiatone.
    Ma Buzz li ignorò nel medesimo tentativo di aggiustare la sua radiolina.
    Sembrava riuscirci dato che si sentì una voce meccanica dire “Comando Stellare a Settore 12; Comando Stellare a Settore 12.
    Rispondi Buzz Lightyear!

    Gli occhi di Buzz si illuminarono, tutti gli altri invece gli indicarono la tv ancora accesa.
    “L’eroe più voluto in questo momento: BUZZ LIGHTYEAR!
    Comprane anche tu una copia, e salva l’universo, Verso l'infinito e oltreee!

    E in fondo, una scritta in sovra impressione diceva
    "I giocattoli di plastica non possono volare."

    La luce negli occhi di Buzz si spense di colpo… era triste, confuso e desolato.
    Possibile che ciò che gli avevano sempre detto fosse vero? Che era solo un giocattolo.
    Ma non era questo i momento di pensarci: Sid stava tornando in camera sua, e di corsa, anche.
    Sora, Paperino, Pippo e Kairi provarono a trascinarlo via, ma lui non aveva più la forza di reagire di muoversi… dove era finito tutto il suo carisma?

    Poi entrò Sid con il pacco nelle mani; lo appoggiò sulla scrivania e lo aprì.
    Era un razzo giocattolo “Il Big One” lo chiamò lui.
    “Ora… ho sempre desiderato fare un lancio nello spazio!” disse, mentre prendeva Buzz dal pavimento della stanza.


    Uàh, commentate!

    Edited by CieL° - 16/8/2008, 14:17
     
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    “Sua maestà! Sua maestà, sta bene?!?” chiese lui, con gli occhi fuori dalle orbita.
    “Oh, Riku… lascia che ti presenti Juliet, Cecil e sua sorella Lyla. Vuoi unirti a noi per un tè?”
    “Si, grazie mille… no, aspetta un secondo… Re Topolino, che le prende?!?”
    “Re Topolino? E chi è? Io sono la signorina PIUTTER SMITH! MHAUAHAUHAUAHUAH!”
    Riku, che ormai non ne poteva più, diede un paio di ceffoni a Topolino.

    Oddio XD
    *rotola dalle risate e poi muore

    Bel capitolo, ma forse hai corso un pò troppo con gli aventi e avresti dovuto soffermarti di più sulle azioni e i dialoghi dei personaggi, come nei capitoli precedenti :ahsi:
     
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  9. CieL°
     
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    CITAZIONE (Dark Cocca @ 1/1/2008, 19:26)
    CITAZIONE
    “Sua maestà! Sua maestà, sta bene?!?” chiese lui, con gli occhi fuori dalle orbita.
    “Oh, Riku… lascia che ti presenti Juliet, Cecil e sua sorella Lyla. Vuoi unirti a noi per un tè?”
    “Si, grazie mille… no, aspetta un secondo… Re Topolino, che le prende?!?”
    “Re Topolino? E chi è? Io sono la signorina PIUTTER SMITH! MHAUAHAUHAUAHUAH!”
    Riku, che ormai non ne poteva più, diede un paio di ceffoni a Topolino.

    Oddio XD
    *rotola dalle risate e poi muore

    Bel capitolo, ma forse hai corso un pò troppo con gli aventi e avresti dovuto soffermarti di più sulle azioni e i dialoghi dei personaggi, come nei capitoli precedenti :ahsi:

    All'inizio volevo farlo, ma ho deciso poi di andare un pò più veloce perchè mi sono accorto che verso la fine di questo mondo la storia sarebbe rallentata abbastanbza... ma a sputtanare Topolino non ho rinunciato :fgh:
     
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    Sono felice che tu abbia messo la parte di Topolino :ghgh:

    SPOILER (click to view)
    Quel sorcio :qwe:
     
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    ahah, Bellissimo il pezzo dove Riku da gli schiaffoni al sorcio =D
     
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    Ed eccomi, puntuale come un orologio svizzero rotto, a postare il quinto capitolo della mia fic.

    Capitolo 5
    To Infinity and Beyond


    Tutto soddisfatto Sid prese una cassa di plastica e poi vi mise dentro un pò di cose, tra cui Buzz. Poi uscì di corsa da camera sua. Sarebbe saltato in aria cosi anche lui?
    “Non posso lasciarglielo fare… Lui… è l’unica cosa che mi rimane…” si ripeteva Woody
    Sora e Kairi si guardarono fra di loro: dovevano aiutarlo… ma come?
    I loro pensieri vennero però interrotti da un tintinnio metallico.
    Alle orecchie di Woody che, seppur giocattolo, era uno sceriffo e riconobbe in questi piccoli rumori il linguaggio morse.
    Dopo qualche secondo, decine di giocattoli uscirono dalla penombra della stanza di Sid.
    Giocattoli deformati, bruciati o uniti goffamente col nastro adesivo; spaventata, Kairi si buttò subito dietro.
    Ma Woody la rassicurò: una testa di bambola, che come corpo aveva dei pezzi di Mekkano, continuava a utilizzare il messaggio morse. Volevano aiutarli.
    Il cow-boy ci pensò su un secondo, e poi sospirò disperato “E va bene… ma ho bisogno dell’aiuto di tutti!”
    “Possiamo essere d’aiuto?” chiesero Riku e Topolino, entrando sul momento.
    “Non potrei chiedere di meglio.”
    “E lui cosa fa? Ci aiuta?” chiese Sora indicando un giocattolo su una mensola in alto, forse l’unico in buone condizioni tra quelli di Sid.
    Il solito bambolotto rispose sempre tramite morse che lui era IL giocattolo, l’unico con il quale Sid avesse mai giocato e l’unico che non aveva mai neanche scalfito; insomma, era il loro leader.
    Da là sotto, quel bambolotto sembrava onnipotente.
    “Ci aiuterai anche tu?” chiese Woody, col suo solito modo di fare amichevole.
    Lui, che dapprima sogghignava, si girò dall’altra parte senza dire una parola e li ignorò.
    Tutti gli altri quindi si misero in cerchio a discutere un piano su come salvare Buzz…

    “Houston” diceva per gioco Sid ad un talkie-walkie spento “sto cercando i… ehm, i… moduli per il lancio!”
    Poi appoggiò la ricetrasmittente su un tavolino vicino alla cuccia del cane, e si avviò verso la cucina a cercare i fiammiferi. Nel frattempo, gli altri giocattoli comparivano nel giardino.
    I più si nascondevano, ma Woody, invece, si buttò immobile proprio di fronte a Buzz, che ripresosi ormai dalla crisi esistenziale, lo incitava a liberarlo. Ma Woody rimaneva fermo impassibile.
    “Woody, cosa fai? Liberami!”
    “Houston? La rampa di lancio è pronta al decollo!” disse Sid mentre tornava in giardino “Il lancio avverrà fra 10… 9… 8…” con un fiammifero accesso fra le mani, Sid contava alla rovescia fino a quando non avrebbe acceso il razzo e lo avrebbe fatto partire.
    Era emozionato anche lui, si vedeva che non aveva mai distrutto un giocattolo in quel modo.
    “4… 3… 2… 1!”
    “Mani in altoooo!” lo interruppe una voce meccanica
    “Cosa?”
    “In questa città non c’è spazio per tutti e due.” era Woody, che aveva fatto partire una delle sue frasi pre-registrate.
    -Ma questo.. che ci fa qui?- si chiese Sid, accorgendosi solo in quel momento del giocattolo
    -Oh bé… vorrà dire che dopo io e te ci faremo una bella grigliata!- rise, mentre gli infilava un fiammifero spento dentro la piccola cintura di plastica.
    “Hanno avvelenato il pozzo.” rispose ancora Woody
    “E’ proprio andato!” commentò Sid, mentre lo gettava sul barbecue, ma non ebbe tempo:
    “Sei tu che sei andato, SID PHILIPS”
    “Uh?” lo guardò lui, chiedendosi sbigottito come facevano i realizzatori del giocattolo a sapere il suo nome… ma a dir la verità, non avrebbero dovuto saperlo.
    E per la prima volta nella sua vita, Sid non sapeva cosa fare di un giocattolo nelle sue stesse mani.
    “Si proprio cosi. A noi giocattoli non piace essere maltrattati, e tanto meno farci saltare in aria” continuava Woody, ma sempre senza muoversi.
    E a quelle parole tutti i giocattoli di Sid uscirono allo scoperto; chi da una pozzanghera, chi da sotto un mucchio di foglie, chi emergeva dalla piccola piscina di sabbia… mano a mano lo accerchiarono.
    Buzz balzò in piedi ad esultare, mente Sid se la stava facendo addosso.

    “Non maltrattare più i tuoi giocattoli, Sid Philips; perché ti avverto, se non lo farai noi lo sapremo.
    Noi vediaaamo tutto!”

    E con queste parole Woody fece girare di 360 gradi la sua piccola testa di legno; a Sid prese quasi un colpo, ma vorrei vedere a chi non avrebbe preso… infine, lo sceriffo diede il colpo di grazia “E perciò… RIGA DRITTO!”
    “WUHAAAAAAAAAAAAAA!” Sid buttò a terra Woody, correndo e urlando in camera sua, mentre tutti i giocattoli festeggiavano e ballavano.
    Ma la gioia durò pochi secondi: Sid, da camera sua, buttò un pacco viola… era il giocattolo che non aveva mai neanche scalfito, QUEL giocattolo che, dopo averlo solo visto, tutti i giochi di Sid scapparono via.
    Questo, si rialzò da terra dopo pochi secondi, e con tono furente, cominciò a parlare “HMPF… e pensare che ero riuscito a controllare la testa del ragazzo per così tanto tempo coi poteri datomi da Malefica…
    Ancora poco e avrei anche eliminato il mio nemico, e invece siete arrivati anche qui, guerrieri della luce…
    Aveva ragione, quella vecchia strega, fastidiosi quanto le mosche.
    Ma fa niente. Batterò voi, e poi il mio vecchio rivale… dico bene, Buzz Light?”
    Buzz non credeva ai suoi occhi: quel giocattolo… non era altro che l’Imperatore Zurg!
    E ora era tutto chiaro: i vestiti Turbo aveva dato ai keybladers la forma di giocattoli perché il nemico che controllava l’oscurità era proprio un giocattolo!
    Infatti, dietro Zurg, comparvero numerosi heartless.
    Lo space ranger si tuffò subito in avanti per combatterlo, ma non riuscì a portare a termine neanche un colpo: aveva gli heartless che lo ostacolava, e portava ancora il razzo sulla schiena che gli faceva da scomoda zavorra.
    Zurg rideva compiaciuto “Sembra proprio che vincerò io, caro Buzz Light!”
    “… Il mio nome è Buzz Lightyear… e questo non è il mio ruolo.
    Io sono solo un giocattolo di Andy…”
    “Un giocattolo?” chiese Zurg, confuso
    “Già… proprio come te!” gli urlò in faccia deciso, mentre si abbassava il suo casco.
    “Buzz, Buzz… penso che questi keybladers ti abbiano dato alla testa… Dimmi, se combatterci nell’eternità non è il tuo ruolo, quale sarebbe?”
    Buzz ci pensò su.. gli sarebbe tanto piaciuto poter rispondere che era quello detto da lui, ma poi guardò verso i suoi compagni… “Te l’ho già detto… io sono solo un giocattolo di Andy.”
    Zurg era sempre più confuso “Allora non mi lasci neanche la soddisfazione di eliminarti?”
    “Quello è il nostro ruolo” commentarono i keybladers “Siamo noi gli eletti per sconfiggere l’oscurità.”
    Questi si fecero avanti, mentre facevano segno a Buzz di andarsene.
    Woody gli fece segno che dovevano sbrigarsi….solo poi gli ritornò in mente: il trasloco!

    “Perdonateci, ma ce ne dobbiamo andare….” si scusò immediato Woody
    “Non vi preoccupate; oramai sappiamo cosa significa essere un giocattolo” gli rispose Sora.
    “Buona fortuna” augurò loro Buzz “E addio!”
    Buzz e Woody uscirono di fretta dal giardino di Sid, correndo dietro al camion del trasloco.
    “Dobbiamo raggiungerlo prima che ci lasci qui!” gridava in continuazione Woody in modo isterico.
    Quando stavano finalmente per raggiungerlo, Sparky, il cane di Sid, si mise a rincorrerli cercando di prenderli tra le sue fauci: per potergli sfuggire entrambi dovettero rifugiarsi sotto una macchina per potersi salvare dal cane.
    Ma mentre si trovavano là sotto in attesa che la bestia se ne andasse, il camion partì e prese ad allontanarsi sempre di più; i due giocattoli cominciavano, in preda al panico, cominciavano a disperare…
    Quando poi a Buzz venne in mente “Woody… il razzo!”
    “Il fiammifero!” gli rispose lui trionfante, indicando il fiammifero che Sid gli aveva messo nella cinta poco prima.
    Woody lo accese sull’asfalto e poi diede fuoco alla miccia; in seguito Buzz strinsè a sé il compagno, al quale venne in mente solo nel momento prima di partire “Aspetta…. Abbiamo appena acceso un razzo… I razzi ESPLONO!”

    WHUM
    La partenza fu talmante veloce che Sparky nemmeno se ne accorse e rimase a far la guardia alla macchina.
    Poco a poco raggiungevano il camion, ma poi cominciarono a prender quota, sempre più in alto nel cielo.
    Infine il razzo si mise in verticale; Woody prese a urlare in preda la panico “FINIREMO IN PEZZETTINI!”.
    Ma Buzz, sicuro di sé schiacciò semplicemente uno dei suoi tanti bottoni sul petto: quello che apriva le sue ali di plastica sulla schiena, che aprendosi, spezzarono lo skotch col quale Sid lo aveva legato al razzo.
    Questo continuava a salire, e poco dopo, esplose in tanti pezzettini fumanti.
    Invece, Woody e Buzz, stavano dolcemente planando a terra… “Ma, Buzz” gli chiese Woody “Tu stai volando!”
    “Questo non è volare” gli rispose fiero lui “Questo è cadere con stile.”
    “AHAHA! VERSO L’INFINITO, E OLTREEEEE!” urlò infine euforico Woody, mentre i due si dirigevano dentro la macchina di Andy…

    Zurg e i keybladers assistevano da lontano alla scena.
    “Si sono salvati, dopotutto” commentava Zurg “Vorrà dire che li eliminerò io.”
    “Se prima riuscirai a eliminare noi” lo bloccò Sora.
    “Fatevi in là bambini, non ho tempo da perdere.”
    I keybladers non si spostarono; Zurg allora mandò contro di loro il suo esercito di heartless.
    Un esercito debole secondo i suoi avversari… tutti sterminati in pochi secondi.
    “E va bene, keybladers… ma dopo non dite che vi avevo avvisato.”
    Zurg concentrò il suo potere nei palmi delle sue mani facendo comparire due sfere oscure; da queste comparirono altre due sfere.
    Un totale di quattro sfere cariche di energia oscura, due per mano; poi le lanciò in direzione dei suoi avversari e queste cominciarono a inseguire ognuna un keyblader.
    “Sei sleale!” gli gridò Sora.
    “Te ne sei accorto solo ora dopo due anni che ci combatti che noi esseri fatti d’oscurità siamo sleali?” rise Zurg.
    “No…” gli rispose Sora, mentre faceva passare la sua sfera oscura sotto il braccio “ma speravo almeno che tu lo fossi un pò di più…”
    “Io non credo la parola ‘lealtà’ o simili esistano nei loro dizionari” notò Kairi intromettendosi nel discorso, mentre usando il suo keyblade come mazza da baseball rinviava la sfera oscura al mittente.
    Zurg riassorbì la sfera oscura nelle sua mano destra, per farla uscire nuovamente da quella sinistra “La ragazza sembra già più brava di alcuni di voi” disse.
    “E allora?” chiese Riku “non saremo bravi quanto lei, ma conosciamo certamente uno dei tuoi punti deboli” disse, emergendo alle spalle dell’avversario.
    Zurg si girò di scatto, ma l’avversario l’aveva già colpito alla schiena, aprendo il coperchio del vano dove si mettono le pile.
    Infuriato, Zurg mandò contro di lui una decina di sfere oscure in più.
    “Ottima strategia… ma concentrare tutto l’attacco su di un solo nemico può portare a una sconfitta ancor più clamorosa” ribatté Topolino, mentre con delle magie Ultima mirava alle pile.
    Zurg mandò anche contro di lui una decina di sfere in più cosi come per il resto dei keybladers.
    “Ora sono proprio curioso…” rideva lui.
    Ma poco dopo, fu costretto a ricredersi come predetto dal re: Sora si faceva scudo con il coperchio che Riku aveva staccato poco prima e quindi poteva avvicinarsi senza alcun particolare problema, in quanto le sfere rimbalzavano tutte li sopra.
    “Ora vediamo!” urlò furioso Zurg, mandando tutte le sfere solo su di lui. “La vittoria è mia…” si diceva compiaciuto…
    “Davvero? Io direi il contrario” disse Topolino, mentre gli faceva notare che lui, Kairi e Riku, ormai liberi dal problema delle sfere, lo avevano circondato.
    “Te lo avevo detto che concentrare tutto l’attacco su di un solo nemico può portare ad una sconfitta clamorosa…”
    “CHIUDI IL BECCO!” gli gridò lui, mentre gli lanciava altre due sfere insieme.
    Ma Topolino, con un’abilità impressionante le saltò insieme e poi lanciò una magia Ultima, che andò a sinistra della testa Zurg…
    “Una mira impressionante!” commentò divertito lui
    “Mai detto che miravo a te…” gli rispose Topolino.
    Infatti, il colpo lo riprese Kairi che, come aveva fatto in precedenza, lo colpì usando il keyblade come una mazza da baseball, e andò a colpire una delle pile dell’Imperatore Zurg spezzandola in due.

    Il nemico cadde a terra, senza più energia; le sfere che circondavano Sora scomparirono all’istante.
    Subito dopo, una massa d’oscurità uscì dai resti del giocattolo di Zurg che cadde a terra, dove cominciò a brillare una piccola luce: era la serratura del mondo.
    L’oscurità che Malefica aveva offerto a quel giocattolo voleva aprire il passaggio agli heartless per quel mondo, ma Sora si mise tempestivamente in posizione, e si apprestò a chiuderla.
    Quel semplice raggio di luce andò in profondità nella terra, e si sentii finalmente chiudersi la serratura.
    “E’ fatta” disse lui contento.
    Il gruppo, contento di aver conosciuto ancora una volta degli altri simpatici personaggi e di averli aiutati, tornò alla gummiship.
    Una volta lì tornarono normali: esseri umani a fattezze umane
    E Riku tornava dal re. “Sua maestà…”
    “Quante ti ho detto di chiamarmi semplicemente Re?”
    “Non le conto più” gli rispose con un sorrisetto Riku
    “Cosa c’è?” chiese Topolino, mentre era intento a ripassare i diari di Ansem il Saggio e del sua assistente Xehanort..
    “Quando a Radiant Garden è venuto Eal… lui ha detto che già vi conoscevate.”
    “Mhmh” annu’ lui in modo alquanto distratto
    “E che ce ne avreste parlato a tempo debito, di quanto era successo…” finì Riku, facendo intuire che lo voleva sapere.
    “Il tempo non vi è ancora debitore. Quando lo sarà, ve ne parlerò io senza che voi mi chiederete nulla” concluse il Re.


    Uàh, commentate!

    Edited by CieL° - 19/8/2008, 23:28
     
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    Mi piace tanto la parte del film in cui Woody parla a Sid :hop:
     
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